Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2920 del 25 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2920/XII - Conferimento di incarichi esterni all'Amministrazione regionale a supporto dell'attività di tutela del territorio. (Interpellanza)

Interpellanza

Viste le delibere n. 2736 del 22 settembre 2006, n. 3526 del 24 novembre 2006, n. 913 del 6 aprile 2007 e n. 1118 del 27 aprile 2007, riguardanti in tutti i casi affidamenti di incarico a geologi, per collaborazioni a supporto dell'attività che fa capo alla Direzione tutela del territorio;

Atteso che è del tutto condivisibile l'impegno di rafforzare la conoscenza e la prevenzione dei rischi idrogeologici e sviluppare la pianificazione delle emergenze, assicurando la massima protezione del territorio;

Osservato che tuttavia, risulta in forza, all'interno del comparto e direzione Tutela del territorio, personale provvisto delle conoscenze certificate e dell'esperienza necessarie ad espletare la maggior parte delle attività descritte nelle delibere sopra citate;

Considerato che nel breve periodo di 7-8 mesi l'Amministrazione ha comunque dovuto impegnare spese per 126.450 euro, sostenendo per lo più una presunta "indisponibilità" del personale interno ad assumersi responsabilità che si ritengono in generale pienamente coerenti con le professionalità esistenti nel dipartimento;

Ritenuto che l'Amministrazione regionale debba riflettere sull'opportunità di privilegiare in maniera crescente gli incarichi esterni, verificando più in profondità l'esistenza di apprezzabili risorse interne, conseguendo evidenti risparmi e valorizzando le capacità e le competenze sicuramente presenti tra i propri dipendenti;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere:

1) se a suo avviso veramente non esistessero, in nessuno dei casi sopra citati, le disponibilità e le professionalità richieste all'interno dell'area;

2) se non ritenga francamente eccessivo il frequente ricorso a geologi esterni, avendo alle proprie dipendenze professionisti con laurea ed esperienza equivalente;

3) a quali effettive carenze era necessario sopperire, dal momento che gran parte delle attività "esternalizzate" comportano normali profili di schedatura, documentazione, comparazione, assistenza e supporto;

4) se non si intende, in linea generale, ridurre in modo significativo il ricorso ad incarichi esterni per tutte quelle attività che possono essere svolte con personale dipendente, trattandosi spesso di vere e proprie mansioni di "routine".

F.to: Bortot - Squarzino Secondina

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - È proprio vero che "il diavolo fa le pentole e non fa i coperchi". Il 13 luglio scrivevo questa interpellanza: "viste le delibere n. 2736, n. 3526, n. 913, n. 1118 del 2006 e del 2007, riguardanti in tutti i casi affidamenti di incarico a geologi, per collaborazioni a supporto dell'attività che fa capo alla Direzione tutela del territorio...", eccetera, il 15 luglio 2007, a seguito dei problemi legati alle consulenze e incarichi dati dall'Assessorato dei lavori pubblici e da questo Governo a professionisti esterni, sollevate dal nostro collega Venturella, in malo modo veniva emanata domenica 15 luglio una nota, dove l'Assessore Cerise parlava di distorsione della realtà dicendo: "le parole del Consigliere Venturella rappresentano la solita manifestazione di distorsione della verità, attraverso la manipolazione della comunicazione informale all'interno della Regione, per fini che nulla hanno a che vedere con l'efficiente funzionamento della macchina regionale". L'interpellanza sollevata dal sottoscritto 2 giorni prima riguardava un elenco di incarichi a geologi, mentre all'interno dell'amministrazione di quell'Assessorato c'è un geologo che ha vinto un concorso nel 1985, nel 1998 è stato passato capo servizio geologo, che non sta facendo nulla, tanto che ha fatto causa di "mobbing", poi l'Assessore mi dirà che l'ha persa, ma non è una gran bella compiacenza vedere un proprio dipendente e anche dirigente che deve far causa, perché ha voglia di lavorare. Tutte queste deliberazioni che vi ho citato prima di incarichi a geologi, mentre ne abbiamo uno in casa che sembra che non vada bene, pur avendo vinto un concorso ed essendo di ruolo, sono tutti incarichi giustificati con mancanza di professionalità o mancanza di personale. Gli incarichi sono tutti di ordinaria amministrazione, in sostanza tale interpellanza "cade a fagiolo", sta a dimostrare che il problema sollevato dal nostro collega Venturella è a tutti gli effetti pertinente, non si tratta di demagogia, ma si tratta di un lavoro ben fatto sul modo che il Governo - in questo caso l'Assessore Cerise - intende gestire l'Assessorato, a proprio uso e consumo, facendo lavorare chi vuole e dando gli incarichi esterni a chi vuole, alle condizioni che ritiene più opportune e giustamente noi come opposizione solleviamo questo problema. L'Assessore Cerise non gestisce un ufficio professionale di sua proprietà, gestisce l'Assessorato dei lavori pubblici e quindi non si può permettere di tenere fior di professionisti interni alla Regione a far nulla e dare incarichi esterni a geologi con equivalente professionalità e capacità. Vorremmo sapere meglio dall'Assessore se anche questo fa parte della demagogia o della distorsione della verità e dei fatti. A lei la parola, Assessore.

Presidente - Posso dargliela io la parola, Consigliere Bortot, mi consente? Vuole venire un attimo qui, Consigliere Bortot, prego?

La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - L'affidamento di incarichi di consulenza non risponde a semplice desiderata dell'Assessore o delle strutture, ma a specifiche e puntuali esigenze necessarie e vincolanti derivanti da norme di legge che, nel caso della tutela della pubblica incolumità, presentano risvolti penali, come certi fatti hanno dimostrato nel passato. Il settore della difesa del suolo è caratterizzato da questi profili di necessità e di responsabilità e risulta fondamentale per lo sviluppo della società valdostana... e riguardano specificatamente i vincoli di uso del territorio. È un settore che è tenuto prioritario da parte dell'attuale maggioranza di governo e in questi anni sono state investite risorse economiche notevoli per caratterizzare il territorio dal punto di vista della pericolosità, sviluppare un sistema di allertamento per i rischi e individuare e realizzare decine di interventi di messa in sicurezza. Oggi la Regione è dotata di un sistema di previsione degli effetti al suolo di condizioni meteo avverse all'avanguardia, come rilevato da altri centri analoghi e dal Dipartimento della protezione civile in occasione ad esempio della presentazione delle attività del centro funzionale valdostano in data 21 maggio. A fine anno è stato approvato il Piano di previsione e prevenzione dei rischi idrogeologici che faceva seguito a quel documento programmatico, che si chiamava "linee guida per la difesa del suolo", approvato 4 anni fa, e che contiene tutte le linee di azioni del settore. Siamo l'unica Regione di montagna dove si stanno studiando dettagliatamente i rischi derivanti dai "debris flow", se volete, colate detritiche che si connotano come delle frane, per 150 conoidi... diversamente antropizzate. Sono attività che hanno permesso di sviluppare competenze professionali di tutto rilievo non solo tra professionisti già affermati, ma anche e soprattutto tra numerosi giovani ingegneri e forestali. Abbiamo avuto il piacere di vedere nei recenti concorsi che questi giovani, che avevano fatto l'esperienza con noi, hanno brillantemente superato le prove. I tecnici del Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche geologi, ingegneri e forestali che si occupano delle valutazioni di rischio idrogeologico, di individuare e realizzare interventi di protezione e di fornire pareri e autorizzazioni sono in tutto 8: 6 geologi - di cui 2 dirigenti -, 1 forestale e 2 ingegneri dirigenti. Tanto per dare alcune indicazioni sul carico di lavoro, solo i pareri e le autorizzazioni sono superiori al migliaio e il bilancio degli ultimi 7 anni nel settore degli interventi, compresa l'alluvione, ha superato i 300 milioni di euro. Dobbiamo quindi tener conto di una situazione di tipo contingente, legata da una parte al post-alluvione, dall'altra a una messa a punto di strumenti pianificatori e urbanistici, che vedono sollecitato questo settore.

Sarebbe molto utile - ma adesso ho capito dalle parole del collega Bortot a chi si riferisce - conoscere quali siano le apprezzabili risorse interne non valorizzate che potrebbero contribuire al lavoro che viene quotidianamente svolto da questi tecnici. Non ci sono, se quello è il "riferimento", non ci siamo. Quel "riferimento" si occupa di carte egregiamente, fa il suo lavoro, gli è stato riconosciuto, ha fatto una causa e l'ha persa, avrà pure un trascorso professionale che non gli permette o non è idoneo a svolgere questo tipo di mansioni... per cui noi lo apprezziamo per quello che lui sa e sta facendo. Ricordo che al Dipartimento fanno capo altre competenze importanti e fondamentali per la nostra Regione, quali la gestione e la tutela delle risorse idriche e la tutela dell'ambiente, per le quali le incombenze sono notevolissime e si stanno ampliando di anno in anno. Questi dati non sono fantasie dei dirigenti, ma sono ben rappresentati ad esempio dall'indagine relativa ai carichi di lavoro del 2005, dove si indicava una quota di giacenze in quel dipartimento per tali incombenze pari a 190 unità di personale e una quota di nuovi lavori pari a 51 unità di personale. Sono dati dei quali potete prendere visione, lo studio è disponibile. Con questo quadro generale la situazione della Direzione tutela del territorio è quella che viene evidenziata nell'interpellanza. Ricordo qui quali sono le competenze di questa direzione: l'analisi di approfondimento delle condizioni di pericolosità idrogeologica riferite al territorio valdostano, in applicazione della legge regionale n. 11/1998 e successive modificazioni integrative, con specifico riferimento alle dinamiche di tipo geologico definite dall'articolo 35 di questa legge regionale, e parliamo di decine e decine di richieste di deroghe alla settimana; la valutazione dell'interferenza di opere strutturali ed infrastrutturali sulle condizioni geologiche ed idrogeologiche nell'ambito delle istruttorie tecniche definite dalla legge regionale n. 14/1999 in materia di disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale; la valutazione dell'interferenza di opere strutturali ed infrastrutturali sulle condizioni geologiche ed idrogeologiche nell'ambito delle istruttorie tecniche definite dalla legge regionale n. 24/1992 in materia di costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei bacini di accumulo di competenza regionale; la valutazione dell'interferenza di opere strutturali ed infrastrutturali sulle condizioni geologiche ed idrogeologiche nell'ambito delle istruttorie tecniche definite dalla legge regionale n. 29/1979 e dal decreto n. 392 del 5 dicembre 2003, in materia di impianti funiviari; la raccolta e gestione dati geologici, idrogeologici di competenza nell'ambito del sistema informativo territoriale regionale; la gestione e coordinamento di ricerche e studi geologici, idrogeologici, geologico-tecnici per la caratterizzazione delle zone del territorio regionale soggette a rischio geologico ed idraulico. Sono queste tutte le attività svolte dal Dirigente mediante l'ausilio di tecnici incaricati per l'istruttoria delle richieste e per l'approfondimento degli studi necessari per meglio comprendere i fenomeni idrogeologici rispetto ai quali rilasciare pareri e autorizzazioni.

Con riferimento al primo quesito, concordo con quanto viene dichiarato in occasione di ogni incarico dal dirigente della Direzione, ossia - perché questo è testualmente scritto in deliberazione - l'indisponibilità di personale interno alla Direzione, con conoscenze e qualifiche adeguate all'esecuzione delle attività necessarie. Tale dichiarazione non è formale, ma rappresenta bene la realtà non solo della Direzione, ma dello stesso Dipartimento, come testimoniano i numeri che ho illustrato prima. L'indisponibilità deriva semplicemente dalla mancanza di personale adeguato, perché il poco personale idoneo è già sovraccaricato di incombenze in questo settore o in altri. L'esistenza di eventuali disponibilità a svolgere tali compiti non è mai stata acclarata, né segnalata da nessuno all'interno della struttura. Non ho mai ricevuto richieste da parte di geologi annidati in qualche remoto ufficio dell'Assessorato, che è venuto a chiedermi... che voleva occuparsi di certe cose, mai. Se lo ha fatto con qualcun altro, risponderà qualcun altro.

Le considerazioni che ho svolto in premessa permettono di rispondere agevolmente al secondo quesito: dove sarebbero i professionisti con laurea ed esperienza equivalente a quelle dei geologi esterni disponibili? Il ricorso a geologi esterni nel caso di cui si tratta è una necessità per adempiere ai doveri di istituto e assolvere alle responsabilità penali in capo al dirigente della struttura e agli amministratori regionali e comunali coinvolti.

Il terzo quesito - qui mi dispiace - banalizza in maniera strumentale e lesiva della dignità di queste persone gli incarichi da svolgere. Voglio ricordare la prima deliberazione citata dall'interpellanza, per poter leggere che i compiti affidati riguardano:

"l'analisi della documentazione tecnica riferita a progetti di strutture ed infrastrutture oggetto di valutazione nelle specifiche istruttorie tecniche; l'analisi e confronto con lo stato di vincolo di tutela idrogeologica del territorio; la verifica in sito delle condizioni geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche sulle aree interessate dai progetti; lo sviluppo di uno schema valutativo dell'interferenza delle opere in progetto sulle condizioni idrogeologiche delle aree in termini di impatto ambientale; il supporto alle fasi decisionali afferenti alla Direzione tutela del territorio negli specifici ambiti di competenza della struttura; la raccolta e sistemazione delle singole valutazioni ed informazioni geologiche finalizzata ad un archivio ragionato; il coordinamento tecnico-amministrativo di studi di approfondimento su situazioni e tematiche specifiche sviluppati dalla Direzione tutela del territorio".

Di fronte ad un lavoratore che esplica queste mansioni, che sono connaturate al proprio livello di studi... voglio dire siano mansioni che meritano rispetto e rispetto nei confronti di coloro che le operano al pari di qualsiasi altro lavoratore, tanto più che in questo caso si tratta di persone alle quali compete di fare delle valutazioni da cui dipende l'incolumità pubblica.

Per quanto riguarda il quarto quesito, non si tratta di svolgere mansioni di "routine" e non esiste personale interno che possa svolgerlo; potrà esserci chi si vanta di poterlo svolgere, ma all'atto pratico forse ha dimostrato - presumo, non lo so - di essere inaffidabile. In ogni caso il numero di incombenze e la specialità è tale che non è nemmeno ipotizzabile di poter disporre di decine di tecnici in modo continuativo come potrebbe essere il personale a ruolo, tenuto conto che siamo in una fase di transizione che prevede 2 momenti di particolare intensa attività: l'adeguamento di piani urbanistici e la messa a punto di tutta la valutazione urbanistica e la messa a punto di quegli strumenti programmatici che vanno sotto il nome di Piano regionale per la difesa del suolo. Finita questa fase, può darsi che non vi sarà più bisogno di fare ricorso a un numero così elevato di geologi, ma fino ad allora...

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Devo riconoscere che sto imparando anch'io dall'Assessore e, invece di rispondere "a braccio", rispondiamo per iscritto. Soprattutto riconosco all'Assessore che, oltre all'elenco di incarichi a geologi che ho qui presente, lui ha dato un altro sacco di incarichi e di consulenze ad altri geologi per le mansioni e le professionalità che ha appena citato, perché io cito le deliberazioni e gli incarichi dati a dei geologi ai quali facevo prima riferimento. Appunti sulle deliberazioni riguardanti gli incarichi di geologi: le deliberazioni esaminate - 5 - vanno dal 20 febbraio 2006 ad oggi. La spesa complessiva in circa 9 mesi è di 166.000 euro. In tutte le deliberazioni si giustificano gli incarichi esterni - poi ve le leggo - dicendo: "si è verificata l'indisponibilità del personale interno", oppure "perché i dipendenti regionali sono già totalmente impegnati in altre mansioni". Mi risulta che questo Signore sia disponibile, non sia impegnato in altre mansioni e per gli incarichi ai geologi di cui citerò le deliberazioni... penso che un Signore che ha una certa età, che è entrato di ruolo nel 1985 e che è diventato nel 1998 Capo servizio cartografico e assetto idrogeologico della Valle d'Aosta, o qualcuno lo ha nominato, non si sa il perché, pur non avendone le capacità, o questo si è ammalato e non è più in grado di svolgere il suo lavoro. Non mi risulta sia ammalato, di conseguenza è nelle sue piene facoltà mentali. Qui c'è una vera e propria discriminazione di una persona. Vado a leggere, deliberazione n. 2736/2006: "supporto alle attività di approfondimento tematico su situazioni di dissesto geologico e di conservazione degli archivi documentali geologici", non credo che questo Signore non fosse in grado di fare questo lavoro. Deliberazione n. 3526/2006: si incarica per la collaborazione tecnica nelle analisi delle condizioni di pericolosità valanghiva nel territorio valdostano una geologa, con attività che consistono in analisi e documentazione tecnica, verifica sul sito, sviluppo e aggiornamento dell'archivio documentale; non credo che tale geologo non fosse in grado di svolgere questa mansione. Deliberazione n. 913/2007: un altro geologo per collaborare nell'ambito di un progetto "Interreg" sulla protezione e gestione del territorio; per quanto riguarda il progetto, si era già costituito un gruppo di lavoro, quindi le dubbie sue capacità caso mai andavano ad integrare poco o tanto un gruppo di lavoro già costituito. Deliberazione n. 1118/2007: un altro incarico ad un geologo, ciò comporta... secondo la Direzione del territorio, c'erano problemi di pulizia su miniere, cave e torbiere, un'elevata specificità sotto l'aspetto tecnico... quindi si delibera l'incarico alla geologa per collaborazione tecnica di assistenza geolico-tecnica nelle istruttorie di cave e miniere. In tutte le deliberazioni, in pratica, si ha bisogno soprattutto di abili compilatori di schede e di documenti al computer, certamente disponibili a viaggiare in giro per i paesi della Valle d'Aosta, con qualche impegno di analisi e verifiche sicuramente precedute da quintali di studi ed esperienze precedenti, visto che dall'alluvione del 2000 in poi non si contano le pubblicazioni e le ricerche sull'argomento. Dico quello quindi che ha detto prima il collega Venturella: stiamo parlando di cose diverse, lei ha parlato di geologi con responsabilità su piani regolatori, gestione del territorio, rischi idrici, io sto parlando di incarichi formali dati all'esterno su professionalità che possono essere coperte all'interno della sua struttura, alla quale lei volutamente non vuole fare riferimento, e di questo è responsabile, Assessore! Lei non sta facendo lavorare un suo dipendente...

Caveri (fuori microfono) - ... ha perso davanti al giudice...

Bortot (Arc-VA) - ... lui ha perso... questo Signore, indipendentemente che ha perso o meno, vuole lavorare; il problema non è se ha perso o meno: il problema è che lo avete obbligato a fare una causa con la Magistratura per esercitare il diritto al lavoro. Questo Signore non lavora a casa vostra, lo pagate di tasca vostra e quindi fate quello che volete, lavora all'Amministrazione regionale, della quale voi non siete proprietari, anche se siete abituati a gestire il potere in questa maniera, discriminando le persone che non sono del vostro partito politico e non fanno gli "yes men", come molti all'interno dell'amministrazione pubblica!