Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2913 del 25 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2913/XII - Riduzione dei farmaci per la prima infanzia e per le persone anziane e disabili. (Interpellanza)

Interpellanza

Evidenziato che i prodotti parafarmaceutici per l'infanzia (latti sostitutivi, pappe, pannolini, ecc...) rappresentano un importante impegno di spesa per le famiglie valdostane, tanto da poter essere considerato un fattore di scelta nella decisione delle coppie di mettere in cantiere dei figli;

Sottolineato che un altrettanto rilevante impegno di spesa è rappresentato dai prodotti parafarmaceutici per i disabili e gli anziani, che sono da considerarsi fasce sociali deboli soprattutto economicamente;

Ribadita la necessità per l'Amministrazione regionale di favorire in ogni modo la paternità e la maternità responsabili, momento essenziale di benessere non solo delle famiglie, ma anche dell'intera società, nonché di realizzare la più concreta solidarietà nei confronti delle fasce sociali deboli come quelle dei disabili e degli anziani;

Ricordata l'esperienza positiva della Civica Amministrazione di Aosta che dal 2005 ha previsto significativi sconti per l'acquisto di tali presidi parafarmaceutici, anche grazie alla proprietà di numerose farmacie;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali per conoscere se intenda:

1) promuovere un tavolo di confronto con le farmacie pubbliche e private della Valle d'Aosta e con l'Azienda Sanitaria dell' USL della Valle d'Aosta, al fine di raggiungere un accordo per la riduzione dei prezzi dei prodotti parafarmaceutici per la prima infanzia e per le altre fasce deboli (disabili, anziani, ecc...);

2) prevedere nella prossima finanziaria regionale un opportuno stanziamento al fine di supportare gli eventuali accordi raggiunti.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola alla Consigliera Fontana Carmela.

Fontana (GV-DS-PSE) - Vi sono 2 età della vita, in cui la fragilità è un elemento essenziale: i primi e gli ultimi anni, la prima infanzia e la vecchiaia, talvolta si aggiunge un'altra fragilità: quella della disabilità. La politica deve tener conto di questo elemento, le risorse regionali devono indirizzarsi a facilitare la prima infanzia dalla nascita alla scuola dell'infanzia, tutelare le persone anziane e soprattutto quando necessitano di sussidi sanitari e deve sostenere i disabili. In questo senso il nostro gruppo vuole evidenziare i rilevanti costi dei prodotti parafarmaceutici, ad esempio il latte in polvere, sostitutivo di quello materno, che raggiunge facilmente i 50 euro per la confezione "standard" di 2,6 chilogrammi. Se si aggiunge a tale spesa quella dei pannolini, per le pappe e di tutto ciò di cui necessita un bambino nei primi 3 anni di vita, si deve concludere che questi costi sono un limite evidente e pesante nella decisione di una paternità e di una maternità. Per questo motivo vogliamo chiedere all'Amministrazione regionale se intenda riprendere ad estendere un'iniziativa già messa in atto dall'Azienda pubblici servizi della città di Aosta che dal 2005, su iniziativa della Giunta civica, ha previsto degli sconti sui prodotti parafarmaci. Questa iniziativa per le motivazioni più sopra esposte deve interessare anche i sussidi per la terza età: dai pannolini ai prodotti dietetici e i sussidi per i disabili. Così facendo la Valle d'Aosta dimostrerebbe una capacità di cura per le età più fragili all'altezza della tradizione di solidarietà e tali scelte potrebbero anche portare a una forte collaborazione fra le farmacie pubbliche e private, al fine di ottimizzare i costi, in accordo con l'USL della Valle d'Aosta, come abbiamo richiesto in questa interpellanza.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - Penso al "cappello" di questa interpellanza, che stiamo vivendo un periodo in cui l'erogazione e i prezzi dei parafarmaci, prima parlavamo dei prodotti da banco, sono in fase di ampia riorganizzazione, mai come adesso si è parlato di erogazione e di prezzi, siamo passati dal monopolio delle farmacie a una vendita anche in altre sedi, quindi è un momento di grande riorganizzazione in tutto il Paese di questo settore. Se posso fare alcune osservazioni, partiamo da costi più elevati che in altri Paesi di questi parafarmaci, ci siamo occupati recentemente del problema dei celiaci e delle diete sostitutive per celiaci, avendo una vicinanza con la Francia molti celiaci vanno a prendere gli stessi prodotti in Francia e hanno dei costi minori, su questo abbiamo preparato una memoria per la conferenza degli Assessori... ossia le stesse ditte in Italia applicano un prezzo maggiore. Essendo parafarmaci, non devono essere necessariamente venduti in farmacia. Questa è un'attività commerciale aggiuntiva al ruolo normale delle farmacie, anche questa è stata una riorganizzazione.

Quello che si diceva degli sconti nelle farmacie... la legge n. 149 prevedeva nel 2005 la facoltatività per le farmacie per alcuni prodotti da banco e anche per parafarmaci di una riduzione del prezzo del 20%, che il Comune di Aosta lodevolmente, che gestisce delle sue farmacie, quindi può fare degli interventi sul bilancio, aveva previsto da una scala del 5 al 20%. Questa norma è ormai superata dal "decreto Bersani", che apre a una libera concorrenza di farmaci e di prodotti parafarmaceutici, per cui non pone più tali limiti; fra l'altro, con la vendita nei supermercati bisogna ammettere che molti di questi prodotti sono scesi come prezzo, quindi la libera concorrenza è stata positiva. Fra l'altro, abbiamo visto nella preparazione di tale interpellanza come recentemente l'Autorità garante della concorrenza abbia condannato la FOFI e la Federfarma nazionale perché avevano ostacolato la libera concorrenza, queste associazioni si erano messe d'accordo decidendo di praticare degli sconti formali. L'"antitrust" però ha condannato questo, quindi ecco quel "cappello" che facevo sul discorso che siamo in un periodo di grande e giusta riorganizzazione di tutto il settore.

La Regione già in quella che chiamiamo l'assistenza integrativa, che va al di là della normale assistenza sanitaria prevista, ha recepito tutte le normative nazionali in particolare per i prodotti alimentari sostitutivi del latte per bambini affetti da allergie da 0 a 6 anni, già da tempo è stato messo in piedi un sistema per cui è sufficiente un'autorizzazione del pediatra di base, così per quella che è l'assistenza protesica ed è stato recentemente ripotenziato tutto l'Ufficio presidi dell'USL, che dà gratuitamente vari tipi di presidi anche ortopedici a chi ne ha bisogno.

Vi è poi un'attività sociale rivolta a queste 2 categorie indicate, in particolare verso i bambini. È chiaro che il problema di avere un bambino è anche un problema economico, la legge n. 44 sulla famiglia... che nel programma di questa Giunta non prevede una presentazione di un altro disegno di legge... però la legge n. 44, che è una legge su cui lavoriamo e che cerchiamo di attuare e di rendere sempre più concreta, prevede un assegno post-natale, un aiuto per i primi anni di vita del bambino, tendenti ad aiutare queste difficoltà che una famiglia può affrontare. Recentemente abbiamo modificato l'ISEE proprio sul post-natale, in seguito a delle verifiche è stata innalzata la franchigia per rendere tale assegno post-natale più accessibile alle famiglie. Così l'articolo 5 di questa legge prevede una "una tantum", ossia per situazioni di bisogno immediato è possibile accedere a finanziamenti ulteriori. Così la legge n. 17, concernente interventi assistenziali ai minori, all'articolo 8 prevede ulteriori possibilità di aiuto a questi soggetti. Stiamo lavorando su questo, come ha fatto il Veneto, non tanto a modificare un sistema di erogazione... non più a un componente della famiglia, ma a vedere un piano di famiglia.

Le iniziative del Comune di Aosta, che avevo condiviso, sono sicuramente iniziative lodevoli, il Comune di Aosta gestisce delle farmacie e ha la possibilità di intervenire; quella degli sconti dal 5 al 20% aveva prodotto un allineamento di tutte le situazioni delle farmacie private, quindi un effetto positivo.

Sull'iniziativa "para pharma card", ossia una carta riservata alle 2 categorie a cui si fa riferimento, ossia quella dei bambini e quella degli ultrasessantacinquenni, recentemente una comunicazione del Comune ci dice che il monitoraggio di questa iniziativa ha rilevato che, a fronte di pratiche amministrative abbastanza rilevanti - emissioni di tessere, comunicazioni agli utenti, aggiornamento di elenchi semestrali... -, gli utenti fruitori di tali sconti sono stati in numero ridotto rispetto alle aspettative, considerando l'evoluzione di tale problema che tali prodotti possono ora essere acquistati nei supermercati allo stesso prezzo o addirittura a prezzi minori. Sembrerebbe quindi un'iniziativa che, seppur lodevole, in questo quadro di riorganizzazione non abbia sortito gli effetti desiderati.

Termino dicendo sul tavolo di lavoro delle farmacie vi è in Valle un tavolo già consolidato, che ha portato - come dicevo nell'interpellanza precedente - ad un accordo fra Regione, le associazioni dei farmacisti, l'Unifarma, un accordo che prevede una distribuzione delle stesse farmacie di farmaci, parafarmaci, ossigeno a prezzi ridotti. Abbiamo con questo tavolo prodotto recentemente - verrà in Consiglio in autunno - una nuova legge sull'orario delle farmacie, ma soprattutto in tale sistema in cui si sta riorganizzando questo settore aspettiamo la legge di "manutenzione" della "legge Bindi", promessa per fine mese dal Ministro Turco, in cui si rivede la funzione delle farmacie, ossia rivedere le farmacie soprattutto quelle pubbliche, ma anche quelle private come un'occasione di integrazione con il sistema sanitario e non solo un punto di vendita di certi prodotti, ma il rientro dentro un meccanismo sanitario di prevenzione, riportando le farmacie ad una pubblica utilità che in Valle hanno sempre svolto.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - La risposta dell'Assessore è positiva, quindi riteniamo che abbia illustrato bene il quadro di riferimento, soprattutto ci ha dato una grande notizia di cui non possiamo che ringraziarlo: che la legge sulla famiglia non è "à la une" di tale Governo per quanto riguarda il suo cambiamento. Tenuto conto delle recenti prese di posizioni del nostro partito, questo non può che farci profondamente piacere. Prendiamo atto dell'impegno che, fra l'altro, prende atto del "decreto Bersani", di tutta la liberalizzazione dei prodotti farmaceutici e parafarmaceutici a livello nazionale, ma riteniamo opportuno rilevare alcune questioni: la prima è che l'iniziativa della città di Aosta con tali sconti di coinvolgere le farmacie pubbliche e attraverso questo quelle private ha sortito una nuova attenzione importante su tale tema, però non è sufficiente, perché abbiamo fatto una piccola rilevazione su "internet", non tutti i Valdostani hanno "internet" o hanno facilità ad utilizzarlo, ma sicuramente vediamo che i margini possibili di sconto sono più alti, perché su "internet" molti latti, prodotti dietetici o presidi sanitari si trovano a prezzi nettamente inferiori a quelli delle farmacie o dei supermercati. Sicuramente lì vi sono dei margini nei confronti dell'industria farmaceutica e parafarmaceutica alti, su cui dobbiamo agire cercando di portare il massimo vantaggio alla popolazione. Vi sono possibilità di lavorarci fattivamente e credo che in questo senso l'idea che si sta portando avanti a livello nazionale - ma mi sembra da lei condivisa - di rivedere il ruolo delle farmacie come un presidio più legato alla parte sanitaria e di presidio anche sanitario sul territorio, mentre delegificare o ampliare la possibilità della vendita dei parafarmaceutici sul territorio credo sia molto importante, ma deve essere affiancata da una forte mobilitazione dell'Assessore, perché su questo tema vi sono dei piccoli passaggi importanti, gliene faccio solo uno. Lei ha accennato all'ossigenoterapia degli anziani, cosa che può capitare, è vero che il costo è basso, ma è anche vero che l'USL di fronte a malati cronici chiede ogni settimana la presentazione di una ricetta, qui non va bene, perché non è solo un problema di costo, ma anche un problema di organizzazione burocratica. Se poi il costo è basso, ma la persona deve spendere tempo, soldi, spostamenti per recuperare ogni settimana una ricetta, sapendo bene che, quando vi sono situazioni da ossigeno, non sono delle situazioni acute, qualche caso di acuto c'è, ma la maggior parte dei casi sono persone croniche che si portano dietro questa necessità per tutta la vita... credo che non vi sia bisogno di caricare le persone per quanto riguarda tale tipo di certificazione. Siamo convinti che su questa strada si stia lavorando, manterremo alta l'attenzione e cercheremo di fare in modo di supportare tale iniziativa con le nostre conoscenze e la nostra energia.