Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2892 del 12 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2892/XII - Approvazione del Piano di dismissioni per l'anno 2007 e seguenti di beni immobili regionali inservibili per uso pubblico (articolo 13, legge regionale 10 aprile 1997, n. 12 e successive modificazioni).

Il Consiglio

Richiamato il 1° comma dell'articolo 13 della legge regionale 10 aprile 1997, n. 12, e successive modificazioni, recante Regime dei beni della Regione Autonoma Valle d'Aosta, che impegna la Giunta a sottoporre all'approvazione del Consiglio regionale un elenco di beni immobili del patrimonio disponibile della Regione, inservibili per uso pubblico, da alienare ai sensi e secondo le modalità previste dalla legge stessa;

Ravvisata quindi la necessità di approvare il Piano di dismissioni per l'anno 2007 e seguenti;

Vista la Relazione concernente il precedente Piano di dismissioni del patrimonio immobiliare e la presentazione del Piano di dismissioni per l'anno 2007 e seguenti, facente parte della proposta di Piano allegata al presente atto;

Dato atto che gli immobili del patrimonio della Regione di cui all'allegato alla proposta sopra richiamata, possono essere dichiarati inservibili per uso pubblico e per pubblica funzione;

Atteso che per tali beni non sono state avanzate richieste di cessione ai sensi della legge regionale 23 novembre 1994, n. 68, recante "Dismissione di beni immobili di proprietà regionale a favore dei Comuni", per le quali ad oggi vi sia la certezza dell'accoglimento dell'istanza;

Fatto presente che per gli immobili in questione l'Azienda regionale per l'edilizia residenziale (A.R.E.R.), non ha sinora inoltrato richieste di cessione ai sensi del Capo III, articolo 8, della legge regionale 21 agosto 2000, n. 27;

Rilevato che i beni immobili di cui all'allegato elenco devono essere alienati mediante le procedure stabilite dall'articolo 13 della legge regionale n. 12/1997 e successive modificazioni;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 4223 in data 29 dicembre 2006 concernente l'approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2007/2009, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati, e di disposizioni applicative;

Visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Capo del Servizio Patrimonio Immobiliare, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2, della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla presente deliberazione;

Visto il parere della II Commissione consiliare permanente;

Delibera

1) di approvare il "Piano di dismissioni per l'anno 2007 e seguenti di beni immobili di proprietà regionale inservibili per uso pubblico", che si compone della "Relazione concernente il precedente Piano di dismissioni del patrimonio immobiliare e la presentazione del Piano di dismissioni per l'anno 2007 e seguenti", nonché dell'allegato elenco degli immobili da alienare, che sostituisce il precedente piano di dismissioni approvato nell'anno 2005 (delibera di Consiglio 1315/XII del 12 maggio 2005);

2) di approvare l'alienazione di beni immobili di cui all'allegato elenco, da effettuarsi secondo le procedure previste dall'articolo 13, della legge regionale 10 aprile 1997, n. 12 e successive modificazioni;

3) di stabilire che, qualora per i beni di cui all'allegato elenco, siano avanzate delle richieste di cessione ai sensi della legge regionale 23 novembre 1994, n. 68, con esito istruttorio favorevole, la Giunta possa darvi corso nelle more dell'approvazione dei provvedimenti di indizione dell'asta ovvero della trattativa privata con evidenza pubblica;

4) di stabilire, altresì, che, qualora per gli immobili di cui all'allegato elenco, siano avanzate, in accordo con le competenti strutture regionali, delle richieste di cessione da parte dell'Azienda regionale per l'edilizia residenziale (A.R.E.R.), ai sensi del Capo III, articolo 8, della legge regionale 21 agosto 2000, n. 27, la Giunta possa darvi corso nelle more dell'approvazione dei provvedimenti di indizione dell'asta ovvero della trattativa privata con evidenza pubblica;

5) di disporre che la Giunta regionale, anche specificamente delegando propri servizi, predisponga i lotti raggruppando o suddividendo i beni compresi negli elenchi secondo quanto sarà ritenuto conveniente per il buon esito della gara e rettifichi e/o precisi le indicazioni catastali riportate, nel caso in cui risultassero incomplete o inesatte.

Allegati

(Omissis)

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Una breve presentazione credo sia d'obbligo. Abbiamo un piano vendite che ha un'elencazione di 29 lotti, di cui 18 sono lotti invenduti, presentati precedentemente; vi evidenzio che, rispetto a questi 18 lotti, vi sono delle trattative che sono importanti e che sono in fase di definizione, perché riguardano degli immobili industriali che prima di essere messi all'asta devono essere offerti in opzione a coloro che li conducono. Ve ne sono altri 11 che, dall'analisi che abbiamo fatto con le varie strutture regionali, abbiamo introdotto. Ricordo che questi sono dei beni immobili che sono di proprietà regionale, ma non sono più idonei per svolgere delle attività istituzionali, quindi correttamente vengono introdotti.

Vi do un'informazione brevissima: ci sarebbero altri lotti che avrebbero potuto essere inseriti, vi è un aspetto normativo che impone una tempistica più lunga, che impone alla pubblica amministrazione, prima di mettere in vendita i beni, l'acquisizione di un parere da parte della Sovrintendenza dei luoghi di appartenenza circa la meritevolezza dal punto di vista culturale dei beni, ovvero tutti quei beni che hanno più di 50 anni, che sono automaticamente da considerarsi di interesse, e a questo proposito la Sovrintendenza deve dare una sua valutazione se questo è vincolante rispetto alla vendita oppure no, ma, se non lo è, la Sovrintendenza deve esprimersi in merito ad eventuali vincoli a cui l'eventuale acquirente dovrà sottostare. Vi sarebbero stati altri beni che avremmo amato inserire... uno per tutti il villaggio di Surier di Valgrisenche... ma che non sono presenti per questo tipo di discorso; ci riproponiamo di ripresentarli in un altro provvedimento.

Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.

La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Rifaccio per la decima volta l'ennesima domanda che ho fatto in Commissione: nella misura in cui dismettiamo capannoni e stabilimenti industriali, in caso di cessata attività dell'azienda, delocalizzazione, ridimensionamento o trasferimento, cosa avviene a tali immobili? È un problema che riguarda questo Consiglio o riguarda solo coloro che entreranno in proprietà di tali immobili? Cambiamento di destinazione d'uso, speculazioni finanziarie e immobiliari, è competenza di questo Consiglio oppure no?

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Probabilmente ci parliamo, ma abbiamo qualche problema. Collega Bortot, per quelli che sono stati venduti e per quelli che sono in vendita esiste un vincolo di destinazione a 10 anni, per cui, se in questi 10 anni l'attuale acquirente dovesse rivendere il bene, esiste un vincolo a favore dell'Amministrazione che con un criterio già predeterminato può acquisire il bene, evitando che lo stesso vada in mano ad altri soggetti non graditi.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Le case popolari sono di proprietà di chi? E come mai queste possono essere comprate dai proprietari e poi nel giro di poco tempo possono essere messe in vendita al triplo del prezzo di acquisto, senza nessun tipo di vincolo e di prelazione a cui lei fa riferimento in questo momento?

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... sì, e io le parlo delle case popolari.

Presidente - Non ho altri colleghi iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale. Ricordo che l'atto ha avuto il parere favorevole all'unanimità della II Commissione.

La parola al Consigliere Sandri, per dichiarazione di voto.

Sandri (GV-DS-PSE) - Solo per annunciare il voto favorevole del nostro gruppo, non è per smentire il collega che prima diceva che siamo affezionati al "no", ma per una ragione di contenuto, nel senso che vi sono una serie di immobili industriali, in particolare i capannoni "Chenevier", ma vi sono anche "Thermoplay", "AL.FA Legno", "Grivel", eccetera, che sono stati fonte di contenzioso significativo per l'Amministrazione regionale. Mi sembra di ricordare che sui capannoni "Chenevier" vi sia stata una causa lunga e costosa, quindi, se alla fine con questo atto si riesce a mettere in piedi una procedura che risolva tali problemi e consenta a queste imprese di poter acquisire tali terreni, dimostra che queste imprese sono in uno stato di economicità che consente di fare tale passo, ma che dà anche una sicurezza patrimoniale a queste imprese. Credo quindi che questo sia un servizio utile che la Regione fa e non possiamo che esprimere voto positivo.

Presidente - Pongo in votazione il piano in oggetto:

Consiglieri presenti: 27

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 4 (Bortot, Lattanzi, Squarzino Secondina, Tibaldi)

Il Consiglio approva.