Oggetto del Consiglio n. 2879 del 11 luglio 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2879/XII - Criticità nella realizzazione del Piano di ristrutturazione e riconversione dell'area autoportuale. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso che:
- nel 1993 il Consiglio regionale ha approvato il Piano di ristrutturazione e riconversione dell'area autoportuale nei Comuni di Pollein e Brissogne;
- nel 1995 il Consiglio regionale ha definito le tipologie di attività economiche collocabili nell'area e i criteri di selezione delle richieste di insediamento, demandando successivamente all'Autoporto S.p.a. (società controllata indirettamente dalla Regione) il compito di vagliare le proposte imprenditoriali;
- la Giunta regionale intende attualizzare il Piano in oggetto, "mediante analisi di marketing strategico, preordinate alla realizzazione del marketing operativo", oltre a estendere l'utilizzo di spazi non ancora locati ad altre tipologie di attività economiche;
- i titolari di spazi commerciali presso la galleria Les Corbeilles (modulo di raccordo), hanno da tempo accertato e segnalato l'esistenza di diverse criticità strutturali;
- i commercianti medesimi, visto il perdurare di tali criticità e nell'intento di individuare una soluzione condivisa, hanno trasmesso una proposta articolata ad Autoporto S.p.a., al Presidente della Regione, all'Assessore regionale delle Partecipazioni regionali e al Presidente della IV Commissione "Sviluppo economico";
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:
1) se l'esigenza di aggiornare il Piano scaturisce dalla constatazione di un'attrattività dell'area inferiore alle aspettative e dal riscontro di imperfezioni progettuali degli edifici che la compongono;
2) che cosa si intende per "analisi di marketing strategico, preordinate alla realizzazione del marketing operativo" e secondo quali modalità e tempi si prevede di realizzarli, nonché se tali "analisi" contemplano altresì una risposta, ancorché criptata, alle proposte avanzate dai commercianti della galleria Les Corbeilles;
3) quali azioni di marketing sono state effettuate da Autoporto S.p.a. e dalla Giunta regionale, direttamente o mediante consulenze esterne, nell'intento di conseguire il migliore popolamento imprenditoriale dell'ex area autoportuale;
4) qual è, a tal fine, la spesa complessivamente sostenuta dall'avvio della riconversione dell'area ad oggi.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
Président - La parole au Vice-président Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Brevemente per illustrare questa interpellanza, che parla di "marketing" strategico, territoriale, operativo, parolina magica che si accompagna ad aggettivi di diverso tipo e che oggi è frequentemente usata dagli amministratori pubblici. Venne già usata nel 1993 agli albori della riconversione di un'area importante sotto il profilo logistico ed economico della Valle d'Aosta, l'area aeroportuale poi trasformata in area di servizi e commerciali. Questa interpellanza è propedeutica ad uno dei punti che verranno successivamente trattati: mi riferisco alle determinazioni che sono state individuate per il processo insediativo nell'area di Pollein, di cui parleremo più tardi, "propedeutica" perché vuole conoscere le intenzioni dell'Amministrazione regionale in materia di sviluppo di quell'area. Un'area che nei 14 anni che sono trascorsi dal 1993 al 2007 ha avuto una sua trasformazione, ma che negli ultimi anni sta evidenziando alcune criticità, giustamente il titolo dell'interpellanza è: criticità nell'area aeroportuale di Pollein.
Con l'iniziativa poniamo alcuni quesiti che si riferiscono a questa esigenza di aggiornare il Piano di riconversione dell'area, un aggiornamento di cui abbiamo parlato in IV Commissione, dove abbiamo audito il Presidente Caveri sull'argomento. Ci è parso di capire che si sia constatata un'attrattività dell'area inferiore alle aspettative, non solo per numerosi operatori economici che sono insediati, ma anche per la stessa pubblica amministrazione, poi sono state riscontrate imperfezioni progettuali degli edifici che dovranno essere corrette. Le chiediamo, Assessore, se questa esigenza è confermata, quindi se ci sono delle debolezze e delle criticità come ci è sembrato di capire e come abbiamo capito dalle parole del Presidente; "cosa si intende per "analisi di marketing strategico, preordinate alla realizzazione di marketing operativo"...", terminologia che sottintende qualcosa di importante, ma che non è che sia stata spiegata nel dettaglio, quindi oggi c'è un'occasione in più per dirci cosa avete intenzione di fare come Giunta con questi futuri incarichi di "marketing" che andrete a conferire ad esperti o società del settore. Questa domanda si riferisce anche a una recente richiesta che è stata avanzata a più riprese da tutti i gestori di esercizi commerciali nella famosa galleria "Les Corbeilles", che è una propaggine del serpentone (il cosiddetto "edificio commerciale"), "se questa deliberazione costituisce una risposta ancorché criptata", perché è difficile intravedere in queste parole una risposta alle sollecitazioni e alle richieste che vi hanno fatto questi operatori economici de "Les Corbeilles".
Terza domanda - e qui vogliamo ricostruire la storicità dell'intervento, anche perché diverse risorse in termini professionali ed economici sono state impiegate all'uopo -: vogliamo conoscere "quali operazioni di marketing sono state effettuate da Autoporto S.p.a. e dalla Giunta regionale direttamente o mediante consulenze esterne, nell'intento di conseguire il migliore popolamento imprenditoriale dell'ex area autoportuale". Qui, anche se non abbiamo i dati in possesso, speriamo che ci vengano forniti al quesito puntualmente proposto, ma sappiamo essere risorse importanti e consistenti.
Ultima domanda: "qual è la spesa complessivamente sostenuta dall'avvio della riconversione dell'area ad oggi", sempre in materia di "marketing".
Ascoltiamo le sue risposte e ci riserviamo una replica.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Ritorniamo su un argomento che ha visto diverse occasioni per avere un confronto. Rispetto a questo tema, dichiaro che avremo, come anticipato dal collega Tibaldi, modo di confrontarci in un punto successivo nell'ordine del giorno odierno, quindi non anticiperemo dei ragionamenti che verranno fatti in quella sede. Lei pone le domande, io devo dare delle risposte, lei poi si dichiara soddisfatto o meno, quindi è chiaro che non affronto un argomento che è all'ordine del giorno successivamente, e la descrizione del documento avverrà successivamente, altrimenti rischieremmo di parlare sempre delle stesse cose.
Rispetto a tale argomento, ritengo che sia interessante fare il punto della situazione e, rispetto ad alcune affermazioni, mi permetto di contestare la filosofia che regge l'interpellanza - non è mio compito interpretarla, ma mi serve per reggere il mio ragionamento - perché dice: "qui abbiamo sbagliato tutto sull'autoporto, quindi dobbiamo cambiare strategia". Mi permetto di dire che questa riconversione è una riconversione che ha complessivamente un giudizio positivo, perché è stato popolato un importante centro commerciale con un numero importante di aziende che si sono insediate e che danno una certa occupazione. All'interno di tale quadro, non così disastroso come lo si vuole rappresentare, abbiamo delle criticità che non abbiamo mai negato, né voluto occultare, quindi, nonostante certe polemiche, abbiamo apprezzato tutti coloro che hanno voluto contribuire a risolvere tali criticità. Dico questo perché, se il contributo è un contributo per costruire, è ben accetto, se invece è una primogenitura per "cavalcare" del malcontento e farsene paladini, riteniamo che questo sia un comportamento legittimo politicamente, ma che noi rifiutiamo. Chi si aggiunge all'attività del Governo quindi fa una cosa positiva; chi vuole sostituirsi fa una cosa di sua competenza ma... tanto che su questo argomento l'Assessorato, piuttosto che la Presidenza, molte volte ha avuto modo di confrontarsi con gli occupanti de "Les Corbeilles", che manifestavano un loro disagio. Questo disagio è un disagio che è da ricondurre ad alcune criticità che sono le vie di accesso, che sono i percorsi, la logistica, che sono la visibilità e, a questo riguardo, si stanno facendo tutti gli sforzi per far sì che i locali disponibili siano occupati, che i locali occupati nel frattempo non si liberino, che gli oneri per la locazione di spazi che oggi hanno delle potenzialità ridotte dal punto di vista commerciale vengano contenuti, quindi, rispetto a questo, c'è un'azione importante che ha dei riflessi sia di natura economica, sia di natura promozionale, cercando di valorizzare le potenzialità dell'area. A fianco a questo vi sono delle attività di analisi e progettuali che portano ad immaginare dei flussi e dei percorsi diversi. Collega Tibaldi, lei sa che il punto di attrattività più importante di quell'area è rappresentato dal supermercato, dove abbiamo un'affluenza settimanale di almeno 20-25mila persone e, rispetto a questo, ci dobbiamo porre come obiettivo quello di veicolare parte di quel flusso all'interno di spazi commerciali: è questa la vera azione di "marketing" che si sta facendo. Rispetto a questo tema, i nostri sforzi sono degli sforzi importanti che non possono prescindere da una trattativa con gli attuali gestori del supermercato, perché l'attuale supermercato ha dei contratti in essere e un "lay out" della sua struttura che per essere modificata necessita di aggiustamenti. Se così è, bisogna negoziare, quindi non possiamo imporre, ma dobbiamo negoziare delle modifiche ed è quello che si sta facendo; pertanto stiamo sollecitando fortemente il "CdA" dell'autoporto affinché queste istanze vengano raccolte e trovino una definizione. Vi è la possibilità - ne parleremo dopo - di verificare, da un lato, un ampliamento delle classi merceologiche che permettono di ampliare le tipologie che possono popolare la galleria, perché gli intendimenti delle deliberazioni precedenti sono stati assolutamente ottenuti e oggi siamo nella condizione di creare una situazione che va a perfezionare tutta l'area. Rispetto a questo ragionamento, quindi avremo la deliberazione, il provvedimento che viene presentato successivamente, che ha questo intendimento, ossia creare una platea più ampia di soggetti che possono andare ad occupare. Dal punto di vista numerico, ricordo che oggi abbiamo 16 locali occupati, 9 disponibili, quindi ecco perché si propone tale ampliamento.
Quanto alle azioni che vengono fatte, oltre a quella di cui vi ho parlato, vi è un'attività importante, che è in fase di studio dalla "Sanguinetti Comunicazioni", per un piano inerente la segnalazione delle nuove attività insediabili nella galleria commerciale, abbiamo degli altri interventi che sono la copertura dell'ingresso sud-est della galleria commerciale per migliorare le condizioni di passaggio creando un passaggio coperto per l'utente proveniente dal parcheggio "indoor" del "Carrefour" e c'è un miglioramento dell'area di parcheggio "indoor" in prossimità dell'ingresso sud-est della galleria commerciale, con la creazione di un controsoffitto ed altre attività sull'impianto di illuminazione. Vi è un'attività che è stata svolta, che è un'attività promozionale con degli eventi, ricordo gli ultimi, abbiamo coinvolto delle attività culturali... hanno coinvolto l'IRRE VDA con delle manifestazioni "expo" risorse per la didattica, ad aprile-maggio, sempre a maggio un raduno di livello per delle prove tecniche su delle autovetture "Porsche", il 27 maggio un raduno delle "Ferrari" e a giugno i "Campionati italiani di powerlifting", palestra "New Gym" come proponente, quindi sono attività che vivacizzano dal punto di vista di eventi promozionali. Rispetto a questo, abbiamo necessità di avere - lo dico con serenità - un insieme coeso e di collaborazione di operatori, quindi nei vari incontri avevo sollecitato i vari occupanti ad elaborare una sorta di autoregolamento per proporre all'"Autoporto" una traccia per creare una coerenza nell'attività commerciale, e mi spiego: essendo gli spazi teorici 25, sarebbe interessante riuscire ad immaginare...
(interruzione del Vicepresidente Tibaldi, fuori microfono)
... sì, de "Les Corbeilles", perché lì non ci neghiamo che quello è il punto dolente. Normalmente non mi nascondo - non potrei neanche vista la mia mole - rispetto ai problemi, quindi bisogna dibattere dei problemi perché per il resto, collega, non potrà che convenire con me che il risultato è molto buono.
Parliamo del problema e di come possiamo risolverlo: questo regolamento dovrebbe coinvolgere i vari operatori affinché l'apertura dei locali sia coerente, armonica, omogenea. È impensabile che questi negozi siano aperti "a singhiozzo", uno apre la domenica, l'altro il sabato, uno la mattina e l'altro il pomeriggio, perché le regole della galleria commerciale, per essere appetibili, sono quelle per le quali tutti i locali sono aperti con un effetto moltiplicatore. Da un lato, quindi bisogna sollecitare l'"Autoporto" a fare il possibile per creare le condizioni per un popolamento dell'area; dall'altro, bisogna sollecitare le aziende a collaborare e a darsi un autoregolamento e, magari con delle valutazioni specifiche, a fare delle economie di scala.
Rispetto poi ai costi, la spesa complessiva sostenuta dalla società "Autoporto Valle d'Aosta" e relative voci per promozione e pubblicità, riscontrabili nei bilanci, sono nel periodo 1999-2006 182.228 euro. È chiaro che, se c'è della progettualità per delle opere strutturali, non sono qui; qui abbiamo quelle azioni che in termini di bilancio sono state così classificate...
(nuova interruzione del Vicepresidente Tibaldi, fuori microfono)
... non mi permetterei mai, la sua finezza è invidiabile e la sua preparazione anche, i suoi pensieri non tanto... lì non ci troviamo, ma non disconosco le sue importanti capacità.
Credo di aver dato risposta a tutte le domande, ha modo di fare un'ampia risposta se non telefona...
Si dà atto che dalle ore 12,10 presiede il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Anch'io apprezzo le sue capacità, Assessore, in particolare quelle di rimestare molto bene i vari ingredienti che di volta in volta vengono richiesti e anche stavolta è riuscito a fare un "pastone" nel quale per riconoscere i gusti è impresa difficile, perché non sai cosa ci ha messo dentro. Ha anticipato in realtà delle informazioni che aveva anticipato voler affrontare dopo, poi ha aggiunto della materia non richiesta e si è dimenticato qualche ingrediente che avremmo apprezzato conoscere, ma sappiamo che è in buona fede.
Qualche considerazione. Non so se lei o qualche suo collega di Giunta avete avuto occasione di fare un sopralluogo nell'area, sappiamo che le vostre presenze sono numerose e qualificate quando si tratta di tagliare i nastri...
Caveri (fuori microfono) - ... e assai gradite...
Tibaldi (CdL) - ... e assai gradite, un po' meno interessate forse quando si tratta di verificare la funzionalità del sistema ex autoportuale.
Mi è capitato di frequentare quell'area e bisogna dire che non vogliamo mettere in discussione la riconversione - tanto che nella premessa non abbiamo fatto alcuna allusione a quello, perché era necessaria, lei ha parlato di disastri, ma forse "excusatio non petita accusatio manifesta", io ho parlato di criticità e lei è andato oltre... -, la riconversione era necessaria, è stata effettuata, bisogna fare delle correzioni in corso d'opera e concordiamo, però le criticità ci sono e lei le ha confermate e sono criticità piuttosto preoccupanti. Dal 1993 ad oggi queste correzioni ci sono state a più riprese, anche perché lei parla di ampliare la platea degli eventuali soggetti che possono popolare l'area, è vero, ma ampliare la platea perché la quantità e la qualità dei richiedenti era insufficiente a coprire gli spazi disponibili: è questa una prima criticità! D'altronde la deliberazione di cui parleremo fra poco va a reiterare in maniera sensibile i parametri e i criteri di insediamento, sui quali "Autoporto S.p.a." ha lavorato per cercare di rilanciare un'area che si è "seduta" da un punto di vista commerciale. Ne sono testimonianza la Torre delle comunicazioni, che avrebbe dovuto essere occupata diversamente, invece diventerà la sede maestosa dell'"INVA". L'"INVA" verrà trasferita in corpo da Borgnalle alla Torre delle comunicazioni nonostante l'attività di "marketing" costosa e impegnativa fatta da "Autoporto" per trovare qualche ente che andasse ad occupare quell'edificio. Già, la Torre delle comunicazioni è un ripiego e lei, Assessore, non può disconoscerlo! È vero che il fulcro è l'ipermercato del "Carrefour", è quello il luogo di maggiore attrattività commerciale nell'area, ma i cui dati sono decisamente distanti da quelli che ha dichiarato recentemente l'"Amministrazione Calchera" su "La Vallée Notizie", non sono 42.000 presenze a settimana, ma siamo di poco sopra alle 20.000, lei ha detto correttamente fra 20 e 25mila a settimana. Se lei va a verificare l'ipermercato, che è il volano dell'area, avrà notato in questo biennio come vi sia stato un calo di presenze; molte casse che prima erano aperte oggi sono chiuse, c'è una metà di casse funzionanti. La popolazione di avventori che frequentavano il "Carrefour" sono oggi diminuiti, anche per dichiarazione dello stesso Direttore dell'ipermercato, che sta valutando la concorrenza sul mercato, comunque l'attrattività del principale luogo commerciale dell'area è diminuita, inevitabile poi la ripercussione sull'indotto. Non parliamo della galleria "Les Corbeilles", che è la "Cenerentola", veramente macilenta, nell'ambito di questo serpentone del cui edificio costituisce una propaggine.
"La lingua batte dove il dente duole": lei parla di regolamento per l'apertura di negozi, ma sa bene che il regolamento orario è difficilmente proponibile da quando è stato liberalizzato. Oggi un commerciante è libero, secondo norme nazionali riprese anche da norme regionali, di aprire con una certa flessibilità la propria attività commerciale secondo esigenze o valutazioni di mercato. Il problema è che lì c'è il deserto; se su 25 spazi disponibili 8 o 9 sono chiusi, difficilmente ci sarà una capacità di attrazione per un centro commerciale i cui 2/3 sono a malapena occupati e 1/3 completamente deserto. Se lo frequenta, si rende conto che ci sono attività che, se va bene, battono uno scontrino al giorno, è insostenibile la cosa! Qui il "marketing" è stato fatto in maniera distorta nei confronti di questi operatori commerciali, ai quali è stata illustrata una certa aspettativa, che poi non si è verificata e ne stanno facendo le spese. Così ci sono azioni di sfratto, commercianti morosi e questo è un problema grave. Lei dirà: "è un problema privatistico", sì, ma è un problema che alla fine si riflette su un microsistema che è fortemente governato dal pubblico, da una società partecipata da "Finaosta", da una società che ha utilizzato contributi pubblici, in particolare contributi europei, per addivenire a questa complessa riconversione e rilancio dell'area. Addirittura in un modulo c'è un pittore che soggiorna gratuitamente, ben venga, nulla in contrario, ma un pittore che sta lì gratuitamente, mentre altri commercianti sono chiamati a pagare gli arretrati delle pigioni che non sono riusciti a pagare per il deficit delle loro attività commerciali. Vi è tutto un sistema che così come è gestito dall'"Autoporto S.p.a." deve essere corretto.
Il problema è che la promozione e il "marketing" sono stati fatti - e lei mi conferma - negli ultimi 7 anni per una somma ragguardevole: 182.000 euro; vi sono stati dei sopralluoghi in altre Regioni d'Italia, vi è stato l'interessamento di "Autoporto" con altri interlocutori che sono costati, ma alla fine il risultato non vi è stato. Questa è la replica di quello che è accaduto nell'"Espace Aosta", dove il "marketing" territoriale è stato insufficiente, allora penso che la Giunta debba chiedersi se le sue strategie di "marketing" sono idonee a popolare questi insediamenti produttivi, perché l'"Espace Aosta" e l'"Autoporto" non hanno dato i risultati attesi e non lo hanno dato anche sulle spalle degli operatori insediati in quell'area. Se ha fatto una ricognizione, si sarà reso conto che nell'edificio direzionale (fronte autostrada) vi è uno spazio vuoto e un modulo il cui titolare è in sfratto esecutivo dal 2006. Nella galleria "Les Corbeilles" vi sono 9 spazi vuoti da locare e vi è la maggior parte di quelli lì presenti che sono prossimi a lasciare la loro attività e a chiudere perché le aspettative sono diverse rispetto a quelle prospettate. Nel serpentone vi sono 2 spazi vuoti da locare e uno sfratto esecutivo e il "Carrefour", secondo le indicazioni che ci sono pervenute, ha dei risultati commerciali decisamente al di sotto degli anni scorsi. Il malcontento quindi c'è, le criticità ci sono e sono ben distanti i valori rispetto a quelle 51 attività economiche esistenti che sono state decantate dal Presidente dell'"Autoporto S.p.a.".
Noi, come Regione, attraverso "Finaosta" abbiamo una voce in capitolo importante, non crediamo che questa deliberazione che esamineremo fra poco sia una risposta alle ripetute sollecitazioni che gli operatori della galleria "Les Corbeilles" hanno effettuato nei mesi scorsi. Ci sembra piuttosto una presa in giro, di cui dovete renderne conto anche a costoro, vi hanno chiesto incontri, ma finora non hanno avuto nulla, se non una risposta criptica attraverso una deliberazione che non va ad affrontare tale situazione, anzi anticipa operazioni di "marketing" attraverso incarichi e consulenze che sono già state effettuate infruttuosamente negli anni scorsi.
Presidente - È giunta all'Ufficio di Presidenza una risoluzione riguardante la questione di Carema - firmata da tutti i Capigruppo, ad eccezione di quello dei "Democratici di Sinistra" e di quello del gruppo "Arcobaleno" - che vi verrà distribuita a breve e poi verrà iscritta nel pomeriggio.