Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2874 del 11 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2874/XII - Intendimenti circa un'eventuale revisione della legge n. 44/1998 sulla famiglia. (Interpellanza)

Interpellanza

Appreso dagli organi di informazione che l'Assessore regionale alle Attività Produttive Leonardo La Torre pare stia predisponendo un disegno di legge sulla famiglia, che riveda l'attuale legge regionale n. 44/1998 ("Interventi a favore della famiglia");

Visto in particolare che questa proposta di legge parrebbe non riconoscere, come soggetti cui si rivolge la legge, "la famiglia comunque formata, fondata su legami socialmente assunti di convivenza anagrafica, di solidarietà, di mutuo aiuto, di responsabilità nella cura delle persone che la compongono e nell'educazione dei minori", come recita l'articolo 1 della l.r. n. 4/98, ma piuttosto "la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna", introducendo così un radicale cambiamento rispetto ai destinatari previsti dall'attuale legge;

Visto inoltre che tale iniziativa sembra aver ricevuto il plauso dell'Assessore alla Sanità e Politiche Sociali, dott. Antonio Fosson;

Constatato che tale problematica non è stata fatta oggetto di attenzione in occasione dell'approvazione del recente Piano regionale per la salute e il benessere 2006/2008;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

gli Assessori competenti per sapere:

1) se sono vere le informazioni comparse sugli organi di informazione circa la volontà politica dell'Assessore alle Attività Produttive di presentare una legge che intervenga in modo radicale sul tipo di famiglia delineato nella legge n. 44/98 e se questa iniziativa corrisponda a nuove deleghe conferitegli dal Presidente della Giunta;

2) se l'Assessore alla Sanità e Politiche Sociali era a conoscenza o ha collaborato a tale proposta di legge o, in caso contrario, se riconosce la nuova definizione del soggetto "famiglia" e, alla luce di tale nuova impostazione culturale, intende rivedere la legge regionale n. 44/98; ed eventualmente in che modo;

3) se tale approccio culturale fa parte degli impegni di programma di questa maggioranza;

4) quali sono le considerazioni e i dati di fatto (ad esempio, analisi della struttura della famiglia in Valle d'Aosta oppure valutazione della ricaduta delle disposizioni della l.r. n. 44/98), su cui si baserebbe tale proposta e quali sono i soggetti (privati, associazioni, ecc.) che avrebbero sollecitato o che si intenderebbero coinvolgere su tale proposta.

F.to: Squarzino Secondina

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Molte volte dobbiamo riconoscere che gli organi di informazione sono la fonte di molti fatti, di molti elementi che diversamente non avremmo, quindi ringrazio la stampa per il lavoro che fa e che consente anche a chi non è nelle segrete stanze di avere una serie di informazioni che diversamente non si avrebbero. Poche settimane fa è apparsa sui giornali l'informazione che c'è da parte dell'Assessore regionale alle attività produttive, La Torre, l'intenzione di predisporre un disegno di legge sulla famiglia, disegno di legge che rivede l'attuale legge regionale n. 44/1998 e, sempre leggendo dagli articoli di giornale, si dice che il disegno di legge allo studio propone il riconoscimento della famiglia "come società naturale fondata sul matrimonio fra uomo e donna", introducendo così un radicale cambiamento rispetto a quelli che sono invece i destinatari dell'attuale legge sulla famiglia. Lo ricordo, l'articolo 1 della legge regionale è molto chiaro: "la famiglia comunque formata, fondata su legami socialmente assunti di convivenza anagrafica, di solidarietà, di mutuo aiuto, di responsabilità nella cura delle persone che la compongono e nell'educazione dei minori". Sembra anche che lo stesso Assessore alle politiche sociali, Fosson, sia favorevole a questa nuova impostazione.

Visto però che tale problema così importante non è stato preso in esame nel corso dell'elaborazione e approvazione del Piano regionale per la salute e il benessere 2006-2008, vorremmo sapere alcune cose: la prima, se sono vere queste informazioni, se corrisponde al vero che c'è da parte dell'Assessore alle attività produttive la volontà di presentare una legge che intervenga in modo radicale nella modifica dell'attuale legge n. 44/1998 e se tale intervento rispecchia una nuova delega che il Presidente della Regione ha dato all'Assessore alle attività produttive, perché non avevamo visto nell'elenco delle deleghe affidate all'Assessore alle attività produttive anche quella di occuparsi della famiglia. Può darsi che ci sia sfuggita una deliberazione, quindi ho dovuto chiedere, ma ho ottenuto i documenti da cui risulta formalmente la delega al collega Marco Viérin rispetto al problema del lavoro e al collega Salzone rispetto al problema della casa. C'è una delega ufficiale, un documento scritto per cui non è solo un fatto nominale, ma corrisponde a un accordo chiaro, preciso, documentato, protocollato. Volevo allora capire se anche in questo caso c'era una documentazione che non avevo avuto, altrimenti in questo caso la chiedo senza ricorrere all'articolo 116.

Seconda domanda: se nel momento in cui l'Assessore alle attività produttive comincia a predisporre tale disegno di legge questo suo lavoro di predisposizione avviene in collaborazione o indipendentemente dall'Assessore alla sanità, se è un'azione sua individuale o è un'azione di Giunta, quindi un'azione fatta fra il soggetto che istituzionalmente si occupa di tale problema e il nuovo soggetto delegato dal Presidente della Regione, o se anche, non avendo collaborato a questa proposta, l'Assessore alla sanità condivide, si riconosce in tale nuova impostazione culturale e sulla base di questo intende rivedere la legge regionale.

Ancora: visto che non è solo un cambiamento... aumentiamo o diminuiamo di un euro l'ingresso ai musei... ossia il discorso che si faceva prima, ma è un problema culturale abbastanza rilevante, allora ci chiediamo se questo approccio culturale fa parte degli impegni di tale maggioranza, quindi se la maggioranza, l'"Union", "Stella Alpina", "Fédération" hanno condiviso questo nuovo progetto culturale.

Ultima domanda ... che forse avrebbe dovuto essere fatta come prima domanda... può darsi - e, infatti, in sede di Conferenza sulla famiglia emergono a volte degli elementi della legge n. 44/1998 che andrebbero modificati, ridefiniti - che la legge andrebbe rivista in alcune parti, ma va rivista sulla base di dati di fatto, di considerazioni ben chiare. Per esempio, risulta continuamente, anche dai dati dell'Osservatorio delle politiche sociali o dell'Osservatorio epidemiologico, che vi è una struttura molto debole della famiglia in Valle d'Aosta, per cui può darsi che, alla luce di questi elementi, si ripensino interventi sulla famiglia, allora volevo capire se tale progetto di revisione culturale parte da alcuni dati e quali sono, oppure se vi sono altri soggetti privati, associazioni che hanno fatto pervenire questa proposta e quindi un'esigenza che emerge dalla società a cui la maggioranza intende rispondere. Credo sia importante avere risposte a tali dubbi.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Escludendo per lunga frequentazione personale un "Dico" fra gli Assessori Fosson e La Torre, vorrei ricordare come con le interpellanze si interroghi il Governo e non le forze politiche. Per quel che è dell'Esecutivo nella sua collegialità, non ci saranno proposte governative di modifica della legge n. 44/1998, peraltro l'argomento non rientra nel programma di maggioranza.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Prendo atto della risposta, il nostro era un dubbio, una domanda che emergeva. Prendo atto che non si è voluto rispondere alle domande che ho posto, nel senso che non si è detto se effettivamente c'era stato fra gli Assessori un accordo oppure no. L'unica risposta che ho avuto è al punto n. 3, ossia il Presidente Caveri dice che questo nuovo approccio culturale eventualmente non risponde agli impegni di programma di tale maggioranza, ne prendo atto. Non è però stato risposto alla prima domanda: è vero o non è vero che c'è...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... allora è l'Assessore alle attività produttive, non è la forza politica dell'"Union" o della "Fédération" o di altro a formulare le proposte. Si sarebbe dovuto esplicitare: proponente del progetto è l'Assessore alle attività produttive, Leonardo La Torre, esponente dell'area socialista della "Fédération"...

(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... Signor Assessore, ho fatto delle domande precise. Prendo atto che il Presidente Caveri ha risposto soltanto ad una delle domande precise, ossia ha risposto al fatto che non c'è la volontà politica di questa maggioranza di affrontare tale problema e in tale ottica, e questo va bene, ma è vero o non è vero che l'Assessore La Torre ha presentato o intende presentare una proposta di legge? È una "bufala" allora quello che c'è sui giornali, però non ho visto una smentita dell'Assessore La Torre. Ci chiediamo quali sono gli intenti, come mai l'Assessore La Torre si preoccupa all'improvviso di occuparsi di famiglie, in nome di che cosa, speravo che oggi in Consiglio vi fosse una risposta a queste domande. Prendo atto che non vi è la volontà politica di rispondere a tali affermazioni, prendo atto con soddisfazione che questo Governo non ha intenzione di cambiare la legge n. 44/1998.