Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2872 del 11 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2872/XII - Interventi per facilitare l'accesso alle mostre, ai siti museali e culturali. (Interpellanza)

Interpellanza

Visto il costo dei biglietti di entrata per vistare mostre e castelli in Valle d'Aosta, ivi comprese le mostre recentemente allestite al Forte di Bard;

Constatato che c'è molta diversità tra i diversi siti sia per quanto riguarda il costo del biglietto d'ingresso, sia per quanto riguarda la fascia di età considerata gratuita;

Evidenziato che si tratta di costi, specie per le mostre più importanti, poco accessibili ad una famiglia;

Verificato inoltre che non ci sono riduzioni per i docenti, come invece avviene nella maggior parte dei musei italiani, né per i residenti;

Preso atto dell'iniziativa riguardante la settimana della cultura, che pare riscontrare il gradimento del pubblico, a dimostrazione che esiste anche in Valle una fame di cultura;

Ritenuto che vada favorito e facilitato l'accesso alla cultura, specie ai residenti in Valle, anche perché ogni investimento in tal senso contribuisce alla crescita complessiva di consapevolezza del proprio passato e consente un approccio conoscitivo a schemi e concetti interpretativi della realtà in cui viviamo;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono stati gli esiti della settimana della cultura svoltasi in Valle dal 12 al 20 maggio 2007, in cui l'accesso ai siti museali e culturali era gratuito;

2) quali sono i criteri in base ai quali sono stati decisi il costo del biglietto di entrata di musei, mostre, castelli, e le fasce di riduzione o di esenzione;

3) se si intende prevedere di introdurre per tutte le mostre forme di riduzione del costo del biglietto, specie per i residenti e per il personale docente;

4) se è stata valutata la possibilità di uniformare i costi dei biglietti di ingresso alle mostre, differenziandoli per tipologia di importanza.

F.to: Squarzino Secondina

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Credo che in questo periodo tutti abbiamo visto... e speriamo vi siano turisti che sempre più frequentano i siti museali e i castelli; fra l'altro, vediamo che, se il tempo non è clemente per le passeggiate, almeno abbiamo un'offerta molto ricca dal punto di vista museale e di visite: questo ci consente anche di offrire possibilità di approfondimenti culturali ai turisti e ciò è estremamente positivo. In un'indagine da me effettuata ho verificato che il costo dei biglietti di entrata per visitare mostre e castelli in Valle d'Aosta è molto diversificato. Ricordo brevemente: se vediamo alcune mostre, abbiamo il Centro Saint-Benin, che prevede 3 euro per ingresso intero e 2 euro per ingresso ridotto; il Museo archeologico di Piazza Roncas, che prevede 4 euro intero e 2,5 prezzo ridotto (quindi vi è un aumento); il Museo Beck Peccoz a Gressoney-Saint-Jean, che prevede 3 euro intero e 1 ridotto e poi gratuito a minorenni e ultrasessantacinquenni, in altri invece questo non c'è...; il Museo della Cattedrale, che prevede 5,20 euro solo visita scavo archeologico oppure agli affreschi, prevede l'ingresso gratuito per i bambini sotto i 10 anni e le scolaresche devono pagare il biglietto normalmente, anche qui ci si chiede come mai le scolaresche devono pagare il biglietto per la visita.

Abbiamo poi i castelli, i cui costi sono decisamente più alti in alcuni casi. Per quanto riguarda il Castello di Verrès, il Castello di Ussel, il Castello Savoia, il Sarriod de la Tour, vi è un'equiparazione: 3 euro interi e 2 euro i ridotti; vi è il Castello di Issogne in cui abbiamo 5 euro gli interi e 3,5 i ridotti; il Castello di Sarre 5 interi e 3,5 i ridotti e poi il Castello di Fénis: anche qui 5 interi e 3,5 i ridotti, poi abbiamo il Forte di Bard in cui i prezzi sono decisamente più alti: l'intero 8 euro, ridotto 6 euro, ragazzi 4 euro, qui c'è una riduzione per le scuole, poi c'è in più anche il planetario se uno vuole andarlo a vedere. Di fatto, se una famiglia - non dico un singolo che se la cava ancora - di 4 persone vuole andare al Forte di Bard a vedere i musei, deve spendere - 2 adulti e 2 bambini, calcolando i ragazzi ridotti - quasi 50 euro, 48 euro. Non solo, ma abbiamo verificato che, così almeno non risulta da quanto emerge dalle informazioni sui siti informatici e sulle informazioni che vengono date, non ci sono riduzioni né per i docenti, né per i residenti. Ricordo che in genere nei musei italiani c'è una riduzione per i docenti, per coloro che sono nel mondo della cultura e che sono chiamati a mantenere vivo il rapporto fra il mondo della cultura e i giovani.

Vediamo che c'è anche in Valle, come in tutta Italia, una "fame" di cultura e lo si può verificare nel corso della "Settimana della cultura". Non ho i dati di quest'anno, per questo glieli chiediamo, ma in genere verifichiamo che nel corso della "Settimana della cultura", quando è possibile accedere ai vari siti museali gratuitamente, vi è un interesse molto forte da parte della popolazione residente: questo è un dato molto positivo. Non dico di trasformare tutto l'anno in 56 settimane della cultura, ma credo che una riflessione rispetto ai costi che si chiedono per accedere alla cultura forse vada fatta. Occorre intanto capire in base a quali criteri vengono stabiliti i costi dei biglietti di entrata per adulti, per ridotti, perché in alcuni casi le scolaresche sì e in altre no, perché in alcuni casi ci sono gli ultrasessantacinquenni, la famosa terza o quarta età, per cui c'è un gratuito oppure c'è un ridotto e altri casi no, poi se è stata fatta una riflessione sull'insieme del problema, perché la mia impressione è che, di fronte a ogni mostra che si apre, oppure ogni castello, oppure ogni apertura di siti, si analizza come fare questo costo, ma senza metterlo in relazione con tutto il resto e poi soprattutto se non fosse possibile prevedere delle riduzioni per i residenti e per il personale docente. In V Commissione, lei sa bene, si sta facendo tutto un discorso - lo sa molto bene anche l'Assessore al turismo - per favorire l'accesso alle piste di sci, agli sport invernali da parte della popolazione residente, dicendo che bisogna favorire i bambini perché saranno loro gli adulti di domani e si cerca di facilitare questo accesso premendo sulla leva dei costi. Lo sport è importantissimo, ne siamo tutti consapevoli, ma credo che coltivare quel desiderio di conoscere la cultura che già c'è, facilitarlo è un investimento molto importante per il futuro della nostra Valle. Sentiamo comunque le riflessioni dell'Assessore e poi ci riserviamo di intervenire in seguito.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Je remercie Madame Squarzino pour cette interpellation, qui me donne, d'un côté, la possibilité d'exposer pour la première fois ici au Conseil mes propos pour ce qui est de la politique culturelle et aussi pour lui dire que je partage une grande partie de ce qu'elle a dit dans son exposé. Je crois fermement dans le domaine des domaines culturels, je crois fermement que les biens culturels et le tourisme culturel soit l'avenir aussi pour la Vallée d'Aoste, bien évidemment en synergie avec le tourisme traditionnel dont la Vallée d'Aoste doit continuer à faire trésor, mais cela se passe en Italie bien évidemment, en Europe et c'est un domaine en pleine expansion.

Pour venir à la Vallée d'Aoste, la "Semaine de la culture" confirme les affirmations que j'ai faites auparavant. La "Semaine de la culture" a eu une présence de 25.000 visiteurs, 10mille en plus par rapport à l'année passée et, pour ce qui est des données qui nous intéressent, nous avons eu - mais je vous les fournirai dans les détails, c'est un tableau assez détaillé - 18.492 visiteurs et les expositions 1.590, donc 20.000 visiteurs simplement pour ce qui est des domaines spécifiques que vous avez cités, donc voilà pour ce qui est des données. Ces données ont été positives aussi pour un autre aspect: que dans les châteaux nous avons proposé la musique, donc je crois aussi fermement dans le fait de remplir de contenu les biens culturels, donc après des années d'investissements je crois que le moment est venu de remplir de contenu et de faire vivre ces biens culturels, donc aspect positif du bien culturel en soi, mais aussi des contenus que nous y avons insérés. Là je dois remercier tous ceux qui ont travaillé à cette "Semaine de la culture", car nous avons des structures à la Surintendance aux biens et aux activités culturelles qui croient dans ce domaine et qui font avec passion leur travail et donc les résultats arrivent aussi pour cela.

Pour ce qui est du deuxième point, quand vous demandez les critères, je dois dire en prémisse que je partage en partie ce que vous dites quant à une réflexion à ouvrir sur la politique tarifaire à mettre en œuvre, car nous avons en partie des tarifs différenciés, mais je vais d'abord vous dire pourquoi ces tarifs sont différenciés. Les critères des billets d'entrée aux châteaux, ainsi que les conditions de gratuité et de réduction figurent dans les délibérations du Gouvernement: la n° 4581 du 14 décembre 1998, qui définit les tarifs d'entrée aux Châteaux de Fénis, Issogne, Sarre, Verrès et Castel Savoia, ainsi que les conditions de gratuité que vous avez citées; la délibération n° 5094 du 31 décembre 2001, qui redéfinit - parce que là c'était en lires d'abord - en euros pour les Châteaux de Sarre, Fénis, Issogne, Verrès et Castel Savoia; la délibération n° 4475 du 1er décembre 2003, relative à l'ouverture au public du Château Sarriod de La Tour à dater du 1er janvier 2004, au prix du billet d'entrée, ainsi qu'aux conditions de gratuité et de réduction dont vous faisiez allusion.

Voyons maintenant de plus près les mesures introduites par la délibération de 1998, qui ont par la suite été modifiées par d'autres actes administratifs, mais qui est la délibération mère. Cette délibération prescrit: une augmentation du tarif normal et réduit d'entrée pour tous les visiteurs ordinaires, au prix figurant dans le tableau que vous avez cité, donc je ne le répéterais pas; l'application des réductions aux catégories des groupes de 30 personnes au moins, militaires en uniforme ou munis d'un laissez-passer en cours de validité, étudiants universitaires munis d'un livret universitaire validé, cela pour la réduction; la gratuité de l'accès, conformément aux dispositions de l'article 4 du décret ministériel n° 507 du 11 décembre 1997 (Règlement portant normes d'institution du billet d'entrée aux monuments, musées, galeries, fouilles, parcs et jardins monumentaux de l'État), pour les catégories suivantes: personnes âgées de 65 ans révolus; personnes âgées de moins de 18 ans; guides touristiques, interprètes touristiques accompagnant un guide, journalistes (dans le cadre de leur activité professionnelle); personnel de la Direction de la protection des biens culturels de l'Administration régionale de la Vallée d'Aoste et de la Commission régionale pour les biens culturels; personnel du Ministère des biens culturels et membres du Conseil pour les biens culturels à niveau national; membres de l'ICOM; classes, d'une façon générale, y compris les enseignants et les accompagnateurs, à raison d'un accompagnateur pour 10 élèves (cela c'est un décret ministériel); chercheurs ayant préalablement présenté une demande à la Surintendance (là c'est quelque chose de vérifié); personnalités en visite dans la Région ou hôtes de la Région, sur demande formelle présentée à la Direction de la gestion des biens culturels par le dirigeant concerné. Les avantages des points n° 2 et n° 3 ne sont pas cumulables.

En ce qui est de l'accès aux expositions organisées par les soins de l'Assessorat de l'éducation et de la culture, les tarifs sont... là il faut faire une distinction entre celles organisées par l'Assessorat et celles organisées par le Fort de Bard, pour celles qui sont organisées par nous c'est 3 euros tarif normal et tarif réduit 2 euros pour le Centre Saint-Bénin et le Château d'Ussel, 5 euros et tarif réduit 3,50 euros pour le Musée archéologique régional, mais on a introduit aussi le billet couplé (Saint-Bénin + Musée): 6 euros et 4 euros. Là je me permets de dire, mais je vous expliquerai pourquoi après, que dans les prémisses je ne partage totalement quand on dit: "Evidenziato che si tratta di costi, specie per le mostre più importanti, poco accessibili ad una famiglia", mais je vous dirai pourquoi, parce que pour la politique culturelle de l'été nous avons introduit des nouveautés dans le sens dont vous disiez. Les tarifs réduits pour les expositions sont pour groupes de 30 personnes, militaires, étudiants universitaires, qui est abonné à "Musei Torino Piemonte", clients "Alpitour" et du "TCI". L'accès est gratuit pour les personnes de plus 65 ans, moins de 18 ans, guides touristiques, les mêmes conditions que je vous ai citées auparavant. Dans tous les cas, la définition des catégories pouvant bénéficier de la gratuité se réfère au décret ministériel que je vous ai cité avant et qui fait texte. Pour ce qui est du montant du billet en lui-même, il est - mais c'est mon impression - peu élevé par rapport aux cites culturels en Italie, parce que notre Région a toujours jugé important de donner accessibilité aux biens culturels et hors de la Vallée d'Aoste les prix sont encore plus remarquables.

Pour ce qui est le Fort de Bard, je vous rappelle que c'est l'Association "Fort de Bard" qui fixe le prix des billets d'entrée au Musée, mais dans l'éventualité où nous faisions un discours de rationalisation, qui va en peu dans la direction que vous disiez, c'est clair que l'Association "Fort de Bard" participera aussi à ce discours, c'est une réflexion qu'on pourra bien entamer. C'est 8 euros, 6 euros réduit, enfant 4 euros, écoles 5 euros, et cetera, les tarifs réduits que vous avez cités auparavant.

Maintenant venons par contre à la partie qui nous intéresse, c'est-à-dire si nous avons l'intention d'introduire des formes de réduction. Pour ce qui est des formes de réduction tout court, je vous rappelle le décret que j'ai cité, mais, pour ce qui est de la nouvelle politique culturelle qui a démarré à partir de l'exposition de cet été, nous avons introduit des nouveautés, c'est-à-dire choisi un thème - le thème de cet été est celui du Moyen âge, des épées des chevaliers et des saints -, nous avons essayé de le développer sur tout le territoire, c'est-à-dire, quand on paie le billet au Musée archéologique, on a accès à 3 châteaux et des châteaux qui ont des prix de 3 euros l'un; 2 châteaux sont de propriété de l'Administration régionale (Verrès et Saint-Pierre) et le troisième on l'a inauguré samedi, c'est un château privé: le Château d'Introd, avec lequel on a fait une convention, donc on rentre à l'exposition et on a 3 Châteaux. Dans les 3 Châteaux on organise des manifestations, nous avons 8 concerts de musique médiévale sur juillet et août à entrée gratuite dans le château même et une manifestation au Château d'Introd, donc les touristes ou les Valdôtains qui entrent même avec famille au Musée archéologique... a d'une façon un message idéal qui le relance sur le territoire d'une façon gratuite, qui donne accès à une culture qui avec la logique des cercles concentriques donne des retombées positives aussi sur tout le territoire. Moi je juge ces nouvelles mesures assez positives pour essayer de "faire système" entre tous les opérateurs qui s'occupent de culture. Là je veux anticiper - et je remercie M. Bortot qui a été d'une grande importance pour cela - que nous allons procéder même pour les autres saisons avec cette politique, c'est-à-dire que pour l'hiver nous avons choisi un autre thème, car ce n'est plus une exposition tout court, même une exposition de niveau, mais qui n'est pas insérée dans un contexte, mais une exposition qui se lie avec toute une série d'initiatives qui se répercutent dans le secteur de compétence culturelle. Le thème de l'hiver sera les "Beatles" et donc il y aura 2 expositions sur les "Beatles", mais les "Beatles" seront présents dans la "Saison culturelle", au casino, dans l'Institut musical, dans le choral, dans les bandes musicales, il y aura des expositions, nous essaierons de contacter les commerçants, l'AIAT, la Commune d'Aoste. Nous sommes en train de travailler pour faire synergie et "faire système" sur un thème qui peut intéresser entre autres le tourisme, car nous avons une forte présence de touristes anglais en hiver - plus ou moins 15.000 touristes - donc nous essaierons de véhiculer, comme nous l'avons fait pour le thème de l'été, un message culturel dans le domaine touristique, en essayant de proposer aussi des paquets touristiques de quelques jours en Val d'Aoste.

Pour ce qui est du dernier point à l'ordre du jour: "si a été évaluée la possibilité d'uniformiser", comme je vous le disais, je crois qu'avec toutes les limites... et à vérifier des différences entre les expositions et les châteaux gérés directement par l'administration, les châteaux privés et l'Association "Fort de Bard"... je crois qu'une réflexion pourra être ouverte sur le fait de rendre accessible la culture qui déjà a des prix très réduits, mais en essayant d'uniformiser le tout. Il est clair que je crois que la politique culturelle présentée comme elle est présentée maintenant marche et nous pouvons toujours amélioré, mais il faut toujours aussi tenir présent les choses qui marchent bien. Je crois qu'en ce moment la politique culturelle, la culture en Val d'Aoste donne de bons résultats et est accessible aux Valdôtains et aux touristes.

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per tutte le informazioni che ha dato e per aver esposto in modo chiaro quali sono i principi ispiratori di una politica culturale, principi che condividiamo per la maggior parte, perché la cosa importante che si è capito è che la politica culturale non è solo un'attività di un Assessorato che soddisfa le esigenze di qualche curioso, ma è un grosso investimento economico per il futuro della Valle d'Aosta. E tutto quello che facciamo per rendere appetibili questi siti, per far sì che la gente della Valle visiti, si interessi, diventi curiosa rispetto non solo al proprio passato, ma rispetto a tutta una storia dell'umanità perché non è solo il passato del Castello di Aymavilles o del Castello di Fénis, ma è la storia del Medioevo, è la storia dell'Europa... c'è veramente uno spessore culturale importantissimo, che consente anche ai giovani di prendere contatto con il proprio passato in modo vivo e intelligente, tutto questo si traduce in un investimento per il futuro. Sono molto soddisfatta dell'esito della "Settimana per la cultura", perché mi sembra che effettivamente vi sia una "fame" di cultura e inviterei ancora l'Assessorato e tutti coloro che si occupano di questo a fare ulteriori sforzi in tale senso.

C'è una carta residenti? Vero che molte volte la stessa Regione distribuisce i biglietti gratuiti per ingressi a mostre... è una cosa molto importante, ma lo fa per poche persone, allora perché non pensare alla possibilità di una mostra gratuita per tutti i residenti? Si dà nella "Carte Vallée", con tutti questi mezzi automatici che abbiamo informatizzati ormai che...

(interruzione dell'Assessore Viérin Laurent, fuori microfono)

... ho capito che alcune sono gratuite, ma non possiamo pensare che siano quelli l'"atout" delle mostre... si può pensare alla possibilità di dare ai residenti, alle famiglie una volta all'anno, per la "Settimana della cultura", o una volta ogni 3 anni fare in modo che effettivamente vi sia uno stimolo in questo senso.

Ripeto: chiederei di rivedere all'interno delle tariffe qualcosa che riguarda il nucleo familiare. Ho fatto questa riflessione con molti amici che mi dicono: "andremmo volentieri a visitare i castelli con i nostri figli o i nostri amici, ma sono ogni volta un salasso, quindi andiamo a fare questo una volta all'anno". Credo allora che un'azione nei confronti dell'Associazione "Forte di Bard"... che sì è privata, ma sappiamo bene come è privata, sappiamo bene che ogni volta dobbiamo nei bilanci intervenire per contribuire all'Associazione "Forte di Bard"; allora facciamo uno sforzo ulteriore, non è quella la fonte principale delle entrate, ma credo che quella mostra debba essere un volano per tutta l'economia del territorio. Uno allora è disposto ad impegnare anche dei soldi con un investimento, perché è un investimento culturale, per cui è... non dico la gratuità assoluta... ma un investimento tale per cui la gente venga e, se viene, il territorio nel suo insieme viene valorizzato. Torneremo fra qualche mese per chiedere quali sono stati gli esiti di questa ulteriore riflessione su come eventualmente favorire ulteriormente l'accesso ai beni culturali anche per nuclei familiari.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent, pour une précision.

Viérin L. (UV) - Oui, afin que cela reste dans les procès-verbaux, je ne les ai pas citées, mais il va de soi qu'il existe déjà des expositions gratuites, car l'exposition à l'Eglise de Saint-Laurent, à la bibliothèque et puis toute une série d'expositions, par exemple maintenant à Saint-Nicolas, sont gratuites et ce ne sont pas d'expositions mineures, car l'exposition à Saint-Laurent sur les œuvres restaurées est en train de donner de très bons résultats comme présences. Nous sommes en train de travailler pour donner accessibilité aux sites culturels, mais pas forcement avec la réduction des prix, car je le répète les prix sont assez réduits et en plus donnent accès à plusieurs sites. Je crois que l'accessibilité de la culture doit être donnée en proposant l'accessibilité économique qui existe déjà, mais aussi la proposition des contenus bien intelligents et valides qui donnent la possibilité aux touristes valdôtains de les visiter.