Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2862 del 10 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2862/XII - Controlli e recupero sui costi impropri generati in seno all'Amministrazione regionale. (Interpellanza)

Interpellanza

Presa attenta visione della lettera del Direttore della Gestione Risorse e Patrimonio del Consiglio regionale, lettera senza data e senza firma olografa, recapitata a mano in ufficio presumibilmente in data 31 maggio 2007, relativa alle modalità di controllo e addebito dell'utilizzo del telefono o fax effettuato per comunicazioni personali da parte dei Consiglieri regionali e dei dipendenti del Consiglio, di cui si allega copia, così come della risposta inviata dal sottoscritto;

Plaudendo all'iniziativa, che finalmente incide in modo concreto e significativo sul bubbone dei costi della politica, proprio in questo periodo oggetto di una crescente e condivisibile sensibilità dei cittadini e dei media nazionali e regionali;

Considerato che molti altri sono gli ambiti operativi dei Consiglieri e dei dipendenti ai quali puntuali e sistematici controlli potrebbero essere estesi per ridurre i costi della politica e recuperare risorse a vantaggio del bilancio;

Considerato che un ancor maggiore recupero di risorse si potrebbe ottenere applicando gli stessi criteri e controlli a tutti i Consiglieri, compresi coloro che ricoprono ruoli di Governo, nonché ai dipendenti di tutta la regione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione per sapere:

1) se analoghi controlli e recupero di risorse siano previsti e applicati sui costi impropri generati dai Consiglieri ricoprenti incarichi di Governo e dai dipendenti della Regione;

2) se, qualora così non fosse, sia intenzione della Giunta adottare tali controlli al fine di recuperare le spese generate da utilizzo improprio di beni e servizi strumentali;

3) se sia stato effettuato uno studio - nel qual caso si chiede di averne copia - sui costi-benefici dei controlli, che permetta di identificare la soglia dell'accanimento burocratico, oltre la quale questi controlli genererebbero costi superiori alle entrate.

F.to: Ottoz

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (UV) - È abbastanza semplice. La lettera ricevuta da parte del Direttore della gestione risorse del patrimonio del Consiglio, allegata all'interpellanza, ma che avete ricevuto tutti, da un lato, ha stimolato in me delle riflessioni sull'opportunità, condivisa, di adottare concrete misure per il contenimento dei costi del Consiglio; dall'altro, ha messo in luce l'assenza di strumenti con i quali i Consiglieri siano messi in grado di esercitare la loro azione ispettiva sulla gestione del Consiglio stesso. In merito al primo punto, la riduzione dei costi, ritengo che il metodo imposto con la lettera nella forma e nella sostanza possa essere oggetto di sensibili miglioramenti e ho scritto direttamente al direttore (anche la lettera che ho scritto al direttore è allegata all'interpellanza e ve l'ho fatta avere contestualmente quando l'ho scritta). Ho volutamente utilizzato il tono ironico, ritenendo che ironia e provocazione permettano, grazie alla loro apparente leggerezza, di dire cose ed esprimere concetti non consentiti da un'esposizione puntuale e precisa e seriosa, la quale con la sua necessaria durezza rischierebbe di scavare fossati e guastare in modo irrimediabile i rapporti umani. Non a caso nella favola di Andersen solo a un bambino è consentito accorgersi e dichiarare che l'imperatore è nudo.

A proposito del secondo punto, quello che riguarda il Consiglio, ho scoperto con stupore che il regolamento non prevede interpellanze o interrogazioni aventi per oggetto la gestione del Consiglio stesso. I Consiglieri della maggioranza, non abituati a fare interpellanze e interrogazioni non conoscono a fondo il titolo VII, che tratta la funzione ispettiva e politica, stabilisce all'articolo 91 per l'interrogazione e all'articolo 97 per l'interpellanza che queste possono avere per oggetto unicamente azioni, risoluzioni e determinazioni e relativi motivi o intendimenti della Giunta regionale. Avviene quindi che gli organi di gestione del Consiglio, ossia la Presidenza e l'Ufficio di Presidenza, ancorché eletti dal Consiglio stesso, non abbiano nei Consiglieri non facenti parte della Giunta... (o dell'Ufficio di Presidenza...) in letteratura noti come "peones" o, come immaginificamente qualcuno in questa sala li definisce, pesciolini, non userò la forma crastica "pesciolones", che suggerirebbe un loro desiderio di pesare di più di quanto in realtà contino, i Consiglieri semplici non hanno alcuno strumento per vigilare sulla quotidiana gestione del Consiglio. Una sorta di democrazia monca... se mi è consentito un po' di latino maccheronico: siamo primi "inter dispares"... chiedo scusa ai latinisti...

Desiderando provocatoriamente porre l'accento sulla farraginosa macchinosità del metodo adottato dal Consiglio per il controllo delle telefonate dei dipendenti e dei Consiglieri, ho presentato questa interpellanza per sapere se metodi identici siano in uso nella galassia regionale, di cui il Consiglio è solo un piccolo sistema solare indipendente. Avevo infatti bisogno, a causa dell'imperfezione del regolamento, ossia che non potevo chiedere nulla al Consiglio, di "spostare il tiro" della mia iniziativa sull'azione della Giunta. Non ho motivo di dubitare che anche nel resto della Regione esista la giusta sensibilità e che i dipendenti e i membri del Governo distinguano correttamente fra l'utilizzo personale e di lavoro degli strumenti. Certamente è stato adottato un metodo efficace, efficiente ed economico per addebitare all'utente il costo di eventuali inevitabili parziali utilizzi a titolo personale. Sarebbe simpatico però sapere se questo metodo sia brillante e innovativo quanto quello escogitato per il Consiglio o se una diversa valutazione del rapporto costi/benefici abbia fatto adottare protocolli differenti, ancorché altrettanto efficaci, ma meno vessatori. Accantonando anche la più minima - un'altra bruttura di italiano - vena di ironia, termino con una considerazione seria, lungamente ponderata: ritengo giusto e doveroso che tutti, Consiglieri "in primis" e dipendenti poi, limitino l'utilizzo personale di strumenti e servizi dell'amministrazione a quando ciò sia strettamente necessario e che in questo caso se ne accollino comunque il costo; ritengo peraltro che il metodo adottato sia irrealistico e impraticabile, vi prego di pensare a quella lettera e di vedere cosa succederebbe se fosse applicata in tutta l'amministrazione; invito quindi il Presidente del Consiglio e l'Ufficio di Presidenza ad operare per una semplificazione che consenta a tutti di lavorare più serenamente e in un giusto ambito di rispetto delle parti e dei ruoli; auspico infine che fra le modifiche del regolamento da più parti da tempo sollecitate su vari temi sia previsto anche un giusto contrappeso ispettivo sulla gestione del Consiglio.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Come diceva lo "spot" pubblicitario: una telefonata ti salva la vita, quindi sono assolutamente in linea con le preoccupazioni del collega Ottoz. Fornirò al collega Ottoz tutta la documentazione che dimostra le diverse circolari che sono state fatte sia per quanto riguarda la telefonia fissa, sia per quanto riguarda la telefonia mobile, anche se nel suo intervento credo si potrebbe usare l'espressione "parlare a nuora perché suocera intenda".

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (UV) - Non sono pratico, è obbligatorio replicare? No? Allora non replico.