Oggetto del Consiglio n. 2861 del 10 luglio 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2861/XII - Stato di crisi della società Air Vallée e tempi di attuazione del programma quinquennale di investimenti per l'aeroporto regionale. (Interrogazione e interpellanze)
Interrogazione
Appreso dai giornali della crisi della Società Air Vallée;
Considerato che Air Vallée controlla con il 51% la Società AVDA S.p.a., che il restante 49% è di proprietà dell'amministrazione regionale;
Osservato che la Società AVDA è nata per la gestione e l'ampliamento dell'aeroporto Corrado Gex;
Verificato che con DGR n. 943/2007 è stata approvata una convenzione con la Società AVDA per un programma di investimento per l'anno 2007 pari a 1.044.000 euro;
Visto che con DGR n. 115/2007 è stato deliberato un finanziamento a favore di Air Vallée per il potenziamento dei voli da e per l'Aeroporto Corrado Gex;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione per sapere:
1) se corrispondono al vero le informazioni apparse su "La Stampa" del 24/5/07;
2) se il Governo era a conoscenza della situazione finanziaria di Air Vallée che controlla AVDA;
3) se, a fronte della situazione che si è creata, sia possibile verificare se il finanziamento di cui alla DGR n. 943/2007 venga effettivamente investito per gli interventi indicati in delibera: nuovo terminal, locali VVFF, dotazioni informatiche, ecc.;
4) se queste vicende non costituiscano l'occasione per ripensare i progetti di ampliamento dell'aeroporto.
F.to: Bortot - Squarzino Secondina
Interpellanza
Venuti a conoscenza che il socio di maggioranza di Air Vallée ha fatto approvare dall'assemblea dei soci il mandato per la vendita della stessa società, di cui è azionista Finaosta in gestione speciale, a causa di un bilancio in rosso per oltre 5 milioni di euro nel 2006;
Tenuto conto che questa società svolge un ruolo fondamentale nella nostra comunità, sia perché gestisce l'aeoroporto Corrado Gex di Saint-Christophe, sia perché fornisce un servizio di collegamento con Roma, molto apprezzato, sia perché è un elemento essenziale nell'eliski e nell'elisoccorso;
Preoccupati che la situazione di crisi della società possa comportare rilevanti danni sia all'occupazione nella nostra regione, sia all'efficienza dei servizi che la società sta svolgendo, soprattutto nel caso sia acquisita da soci esterni alla Valle d'Aosta o comunque non interessati allo sviluppo del nostro territorio;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale se intenda:
1) relazionare alla commissione competente in merito alla situazione di Air Vallée, al fine di identificare le ragioni della crisi e le possibili soluzioni: utilizzo di aeromobili meno costosi, focalizzazione dell'attività, coinvolgimento di operatori turistici e della Casinò S.p.a., ecc.;
2) richiedere le opportune garanzie perché comunque si garantisca alla Regione Valle d'Aosta la persistenza dei servizi aeroportuali e di collegamento con Roma, ormai divenuti indispensabili;
3) aprire una trattativa con il socio di maggioranza di Air Vallée con l'obiettivo di trovare una soluzione "valdostana" alla gestione della compagnia aerea, coinvolgendo soggetti privati e soggetti pubblici.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Interpellanza
Premesso che:
- il Consiglio regionale ha approvato nel gennaio 2006 un programma quinquennale di investimenti per € 29 milioni di euro;
- l'aeroporto regionale dal 1/01/05 è gestito dall'AVDA S.p.a, società partecipata al 49% dalla RAVA e al 51% da Air Vallée S.p.a.;
- la Regione ha negli anni ridotto costantemente la sua partecipazione in Air Vallée al 0,1%;
- il gruppo che controlla Air Vallée ha annunciato l'intenzione di cedere la sua partecipazione societaria e il Presidente della Regione ha dichiarato "se arrivasse un buon partner potremmo anche rientrare nel capitale sociale";
- nessuno degli interventi previsti nel biennio 2006-2007 ha avuto ad oggi avvio;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
Il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:
1) i motivi e le cause dei ritardi cumulati rispetto al programma di investimenti 2006-2010;
2) sulla base di quali considerazioni è stato espresso un interessamento per un rientro della Regione nel capitale sociale di Air Vallée;
3) se sono stati definiti gli accordi con C.A.S. S.p.a., Comune di Aosta, Comune di Saint-Christophe e privati propedeutici agli interventi inerenti l'allungamento della pista;
4) con quali tempi verranno avviati gli interventi previsti nel Programma investimenti citato in premessa.
F.to: Frassy - Tibaldi
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - La situazione di "Air Vallée" è una situazione che da notizie di stampa che sono emerse, sta risultando piuttosto precaria, in quanto il bilancio 2006 si è chiuso con un deficit di 5,7 milioni di euro, ci sono notizie che la società del gruppo Ciminelli - proprietaria del 99,9% delle azioni - ha posto in vendita "Air Vallée" affidandosi ad un intermediario, perché finora non ha trovato alcun compratore, quindi le prospettive dell'Aeroporto Corrado Gex di Aosta cominciano ad essere messe in discussione, perché "Air Vallée" è l'unico operatore che in tutti questi anni si è mobilitato per quanto riguarda i servizi sull'Aeroporto regionale.
Volevamo capire in base a questa interpellanza se la Giunta era intenzionata a portare nella competente commissione una serie di riflessioni, per capire qual è il problema: se è un problema di errore nella politica di questa azienda, che si è dotata di aeromobili troppo costosi piuttosto che di altre difficoltà societarie di altro genere, tenendo conto che la Regione Val d'Aosta ha contribuito notevolmente a sostenere la società. Finora ricordiamo il... non dico inutile, ma il secondo collegamento per Roma poco sfruttato, ma che ha portato più di 1 milione di euro nelle casse di "Air Vallée". Malgrado questo, la società non è nelle condizioni di dare una prospettiva e, tenuto conto che siamo di fronte a dei grossi investimenti per 4 e oltre milioni di euro per quanto riguarda la radioassistenza che è già in appalto, più svariati soldi che dovremo spendere per l'allungamento pista che - come ricorda il "master plan" - ha 1.499 metri fra le due future soglie e che prevede la realizzazione di tutta una serie di opere accessorie, alcune assai rilevanti, fra cui la riqualificazione totale della pavimentazione, l'allargamento delle strisce antipolvere, la realizzazione di spazi di sicurezza, l'adeguamento delle recinzioni, la riqualificazione del piazzale... allora stiamo per andare ad investire una quantità di soldi impressionante su una struttura che rischierà di essere desueta, perché non ci sarà alcun operatore che vi opererà sopra.
Il discorso "Air Vallée" diventa allora importante, perché non solo è una società partecipata dalla Regione, ma perché insieme alla Regione gestisce l'Aeroporto in collaborazione al 51 e 49%, e capire come intende la Regione dare una soluzione a questo problema, tenendo conto che "Air Vallée" era nata come società valdostana, in quanto tutti i soci erano Valdostani, poi nel tempo si è trasformata in una società esterna alla Valle d'Aosta e poi ha portato a questi risultati. Forse un intervento che consenta di fare qualche "intervento" per ridare una qualificazione regionale al gestore di servizi di collegamento aereo potrebbe essere una soluzione in materia. Avevamo interesse a capire quali sono gli intendimenti su questi punti della Giunta regionale.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - La nostra interpellanza, anche se è stata accomunata nella discussione all'interrogazione e all'interpellanza appena illustrata dai colleghi della sinistra, in realtà più che essere incentrata su "Air Vallée", è incentrata sui problemi dell'infrastrutturazione della zona aeroportuale.
Abbiamo riscontrato come da questo aeroporto non solo facciano fatica a decollare gli aerei, ma faccia fatica a decollare quel progetto che da ormai 20 anni sistematicamente viene riproposto e aggiornato, ma non viene mai attuato. Ancora: in questa legislatura abbiamo approvato come Consiglio regionale, nel gennaio 2006, il programma di investimenti per il quinquennio 2006-2010, in particolare nella previsione di quelle spese il piano di sviluppo veniva diviso in due parti. Una prima parte riguardante il 2006-2007 era definita nella deliberazione che era stata portata all'approvazione del Consiglio come necessaria e propedeutica per il successivo sviluppo dell'intera infrastruttura aeroportuale. Andando a riprendere quella deliberazione possiamo riscontrare come, ad oggi, a un anno e mezzo dell'avvio della prima fase, nessuna di queste opere ha avuto né inizio nei lavori, né ci pare di poter dire siano prossimi ad essere avviati.
Vogliamo allora capire quali sono le cause che hanno determinato questi ritardi, rispetto al programma del citato piano di investimenti. Quel piano di investimenti era importante per far fare un salto di qualità alla struttura: esso prevedeva una serie di interventi che avevano un'esigenza non solo di tipo edile-infrastrutturale, ma avevano un'esigenza di accordi di programma e di accordi e convenzioni con i privati. Ricorderà infatti l'Assessore che era stato previsto in quel documento di sviluppo l'abbassamento di alcune sedi viabili, che interessano i Comuni di Aosta e Saint-Christophe, che era stata ritenuta necessaria l'eliminazione o il ridimensionamento di alcune ciminiere dell'acciaieria "Cogne"; di conseguenza, erano tutte situazioni che comportavano l'acquisizione di terreni e la definizione di accordi.
Vorremmo capire, ad oggi, se con i privati delle aree confinanti l'allungamento della pista, se con l'acciaieria "Cogne", se con il Comune di Aosta, se con il Comune di Saint-Christophe sono stati definiti gli accordi che erano necessari per dare l'avvio alle opere del primo biennio: vorremmo sapere a che punto sono le trattative, quali sono le cause per le quali non sono state ancora definite le procedure che ho appena richiamato. Vorremmo anche capire l'affermazione fatta dal Presidente Caveri: "se arrivasse un buon partner potremmo anche rientrare nel capitale sociale di Air Vallée". Penso che sia chiaro a tutti che dire questo, al di là dell'auspicio di ciò che avverrà, c'è anche un implicito giudizio rispetto a ciò che è avvenuto, o a quello che è stato. Non capiamo se dopo aver disposto delle forze di terra - i forestali - lei, Presidente, voglia disporre anche delle forze d'aria attraverso una ricapitalizzazione di "Air Vallée" sul presupposto che arrivi un buon partner!
Sulla marina non so se potremo confidare in una flottiglia tutta valdostana; vi sarà, poi, anche il problema delle mostrine, però so che lei ha una grande fantasia e un leone marino potrebbe salvare la tradizione valdostana con l'aspirazione marinaresca! Devo dire che nell'"Union" peraltro questa aspirazione marinaresca ha dei precedenti, perciò lei rischierebbe di essere alla rincorsa del Sindaco Grimod, che deve aver probabilmente prestato servizio nella marina militare: solo così si spiegano tutti questi piccoli moli che hanno invaso le vie di Aosta, stravolgendo la fisionomia dei marciapiedi che sono diventati dei piccoli attracchi per moto scooter non di acqua, ma moto scooter e basta! Al di là di questo momento ameno, penso che il problema vada affrontato con la serietà che merita, di conseguenza chiediamo che a risposta di queste domande ci vengano indicati i nuovi tempi del programma di investimenti e di interventi. Vogliamo capire qual è la riprogrammazione di questi interventi, vogliamo sapere se c'è una diversa volontà politica rispetto a quella manifestata nella deliberazione del piano di sviluppo quinquennale 2006-2010.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Intanto è verissimo che molti Valdostani hanno fatto la naia in marina, perché - come credo voi sappiate - erano degli esperti di acciaio; Grimod è stato facilitato dal fatto che Vittorio Emanuele II... va bene... non si può dire? Ma non è che sono proprio altissimo, quindi una battuta si può anche fare... Vittorio Emanuele III, scusami, hai ragione...
Vorrei cominciare dall'interrogazione. Si dice: "se corrispondono al vero le informazioni apparse su La Stampa"... intanto, il servizio sul quotidiano era diviso in 3 articoli, il primo era "Ergom vende Air Vallée, in passivo 5,5 milioni"; il secondo "Nessun intoppo: il piano va avanti", il terzo "Sulla nuova pista da 1.499 metri atterreranno aerei da 70 posti". Fra l'altro rispondo io e non l'Assessore Pastoret, perché ci sono delle implicazioni interassessorili. Per quanto riguarda il primo articolo, fatta salva la partecipazione seppure in piccolissima percentuale - 0,1% di "Finaosta" -, ricordo che questa scelta di non partecipare all'aumento di capitale è stata una scelta meditata da parte della Regione, è ragionevole riconoscere la facoltà delle aziende e dei suoi azionisti di dare mandato attraverso la ricerca di nuovi partner. Lo hanno fatto attraverso un "advisor" di grande spessore, su spinta del socio "FIAT", come sapete "Ergom" è un fornitore del settore componentistica per auto, quindi è evidente che c'è un interesse della "FIAT" che "Ergom" non vada in crisi irreversibile. L'Amministrazione non è in grado di fornire degli elementi puntuali, sicuramente in queste settimane abbiamo cercato di avere delle informazioni puntuali sull'evoluzione. Il contratto di servizio di trasporto aereo di passeggeri Aosta-Roma, che prevede l'opzione da parte della Regione del 50% dei posti disponibili da prenotarsi con tempi e modalità ben definiti, corrisponde a partire dal 7 agosto 2002 ad un'opzione di 13 posti e non di 8, come riportato nell'articolo. Nel secondo articolo l'intervista che è stata fatta a me contiene informazioni di spiegazione delle vicende che ripeterò brevemente qui. Nel terzo e ultimo articolo c'è un'imprecisione che è legata alla possibilità di operatività dell'Aeroporto che tanto ha pesato sui destini della compagnia area. Noi abbiamo affrontato il dossier dell'Aeroporto e della compagnia area facendo degli approfondimenti tecnici molto elevati, quindi oggi siamo in grado di conoscere elementi di forza ed elementi di debolezza. Attualmente l'Aeroporto può essere operativo da mezz'ora prima dell'alba a mezz'ora dopo il tramonto, corrispondente alle effemeridi, questo sicuramente ha reso meno performante la compagnia aerea, come sappiamo dai dati di un'analisi che è stata fatta.
Se "... il Governo era a conoscenza della situazione finanziaria di Air Vallée...": naturalmente abbiamo seguito l'evoluzione di "Air Vallée" anche con questa partecipazione pure piccola tramite "Finaosta" nella compagnia.
Se, "... a fronte della situazione che si è creata, sia possibile verificare se il finanziamento di cui alla DGR n. 943/2007 venga effettivamente investito...": qui non bisogna scambiare l'"Air Vallée" vettore con l'"Air Vallée" socio di maggioranza, come previsto dalla direttiva comunitaria e sulla gestione degli aeroporti, perché in quel caso l'individuazione di "Air Vallée" era venuta con una gara pubblica alla quale avevano partecipato solo loro. La deliberazione citata definisce forniture, lavori e servizi con i relativi costi presunti che si rendono necessari sulla base delle indicazioni e delle informazioni fornite da "AVDA" per il mantenimento e adeguamento della struttura aeroportuale nel corso dell'esercizio di gestione annuale. Sono state quindi stanziate somme per interventi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture e degli impianti, per l'acquisto di dotazioni tecnologiche ed informatiche, finalizzate al mantenimento e al miglioramento delle condizioni di sicurezza dello scalo, per la fornitura di mezzi e attrezzature specifiche per garantire servizi di qualità agli utilizzatori dello scalo, che non sono solo quelli dei vettori commerciali, ma c'è un grandissimo flusso all'Aeroporto di Aosta di voli turistici, specie con gli alianti, e anche soprattutto questa è la base operativa della Protezione civile con i suoi elicotteri. La società "AVDA" nel rispetto delle prescrizioni fissate nella convenzione stipulata il 29 dicembre 2004, assumendo la funzione di stazione appaltante per conto della Regione, espleta, sulla base dell'elenco approvato, le procedure idonee per l'individuazione del fornitore dei beni e dei relativi costi, invia i preventivi alla struttura regionale competente in materia di trasporti che autorizza o meno l'esecuzione e l'intervento della fornitura e provvede successivamente, previa verifica dell'avvenuta esecuzione della fornitura, al ristoro della spesa all'"AVDA" dell'importo corrispondente esattamente a quello della fattura emessa dal fornitore. I beni così acquisiti restano di proprietà della Regione, perché "AVDA" è gestore e la struttura resta regionale.
Se "... queste vicende non costituiscano l'occasione per ripensare i progetti...": il piano di sviluppo è finalizzato al miglioramento, adeguamento, potenziamento dello scalo regionale, la sua attuazione deriva da scelte strategiche operative, la nuova configurazione che l'Aeroporto assumerà al termine degli interventi infrastrutturali principali - alcuni già avviati e altri già eseguiti come gli aiuti visivi luminosi e le aviorimesse - consentirà a vettori diversi di avvicinarsi all'Aeroporto, indipendentemente dalla situazione economico-finanziaria di "Air Vallée", che sarà considerata al pari di un qualsiasi altro vettore commerciale. Fra l'altro l'appalto "Air Vallée" scade a gennaio 2008, quindi verrà bandita una gara e si ritiene, sulla base dei calcoli e delle previsioni, che l'Aeroporto configurato con la radioassistenza e l'allungamento della pista avrà altri vettori interessati alla situazione. La situazione finanziaria di "Air Vallée", presumibilmente legata alle scelte commerciali e gestionali di tale società, non implica necessariamente una scarsa redditività dell'Aeroporto, tanto meno con riferimento alla sua nuova configurazione.
Passo all'interpellanza che domanda di relazionare alla commissione competente: credo che problemi non ce ne siano per le parti che li concernono, sia da parte dell'Assessore Cerise che dell'Assessore Pastoret, a relazionare in maniera dettagliata sulla situazione.
Richiedere "... le opportune garanzie perché comunque si garantisca alla Regione Valle d'Aosta la persistenza dei servizi aeroportuali...": il collegamento aereo Aosta-Roma è attualmente garantito dal contratto di servizio che lega "Air Vallée" alla Regione fino alla scadenza contrattuale fissata per il 31 dicembre 2008. Considerato che presumibilmente dalla primavera del 2008 per almeno un anno lo scalo resterà inagibile ai veicoli ad ala fissa, oggi non si pensa ad un prolungamento del contratto e la gara di appalto verrà fatta in prospettiva della riapertura dell'Aeroporto e non nel periodo di chiusura. Al termine dei lavori di ampliamento dell'Aeroporto sarà necessario individuare il nuovo vettore aereo attraverso la gara di appalto che verrà avviata per tempo dall'Amministrazione regionale con la nuova configurazione - pista più lunga, radioassistita, illuminata - che comporterà una revisione del capitolato e naturalmente si ritiene, allo stato attuale, che ci saranno diversi operatori per il servizio di trasporto aereo, non solo più "Air Vallée", anche se il nostro interesse di seguire la vicenda "Air Vallée" deriva anche dal fatto che in questi anni è maturata una forte professionalità - piloti aerei, hostess, tecnici di terra - con una quarantina di persone attorno all'ala fissa e una settantina compresa la rotante, che costituiscono una piccola azienda di cui tenere conto. Come dicevamo, la società "Air Vallée" è anche il socio dell'"ADVA" e svolge in regime di concessione servizi per la progettazione, sviluppo, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione e uso degli impianti e delle infrastrutture del "Corrado Gex". È ragionevole supporre che l'attività dell'"ADVA" non subirà conseguenze della situazione di crisi dell'"Air Vallée", peraltro la Regione attraverso i suoi componenti nel "CdA", di cui è socia al 49%, potrà mantenersi informata e ci sono tutta una serie di patti che fanno sì che le decisioni strategiche vengano assunte esclusivamente con il placet della Regione.
Aprire "... una trattativa con il socio di maggioranza di Air Vallée con l'obiettivo di trovare una soluzione valdostana...": a giorni dovremmo avere un aggiornamento della situazione da parte della "Ergom" e capiremo dagli "advisor" se, come pare, esistono degli interlocutori seri. Per quanto riguarda una soluzione "tutta valdostana" in un mondo come quello del volo aereo, che è oggi perturbato da vicende che mettono in crisi anche compagnie aeree molto assestate - penso al caso di "Ralps" che ha una forte partecipazione della Provincia di Bolzano, è una compagnia aerea che ha la taglia più elevata di "Air Vallée" -, è chiaro che quando "Ergom" mette sul mercato "Air Vallée", dovrà assumere delle decisioni in proprio per quanto riguarda il vettore, mentre non potrà essere chiunque a subentrare a "Air Vallée" sulla base dei patti statutari per quel che riguarda la società dell'Aeroporto.
Vengo alla questione dei piani di investimento: gli interventi previsti per il biennio 6-7 del piano attuativo approvato con deliberazione del Consiglio regionale del gennaio 2006 consistono nei lavori di allungamento della pista e nella fornitura e installazione degli apparati di radionavigazione. Entrambi gli interventi sono blindati in quanto oggetto di accordo di programma quadro, stipulato fra lo Stato, l'"ENAC" e la Regione in data 23 dicembre 2005.
Per quanto riguarda l'allungamento della pista, la fase di revisione della progettazione preliminare è stata avviata nel marzo 2005, la relativa approvazione in linea tecnica è avvenuta il 24 febbraio 2006, contestualmente è stata avviata la procedura di intesa con il Comune di Saint-Christophe per variare la destinazione urbanistica delle aree soggette al prolungamento ed è stato affidato l'incarico per la progettazione della nuova viabilità intestata ad ovest, 09 è la definizione tecnica della pista. È un'intesa che è stata siglata, indispensabile per l'approvazione del progetto di allungamento. Sono state individuate le ditte incaricate della realizzazione di sondaggi geognostici e prove geotecniche aggiuntive; ottenuti i risultati, l'Assessorato al territorio ha disposto il prosieguo dell'iter progettuale. Il progetto definitivo è stato completato a cura della "Tecno Engeneering S.r.l." di Roma nel mese di aprile, sottoposto all'approvazione dell'"ENAC" che ha espresso parere favorevole con prescrizioni in data 25 maggio 2007; acquisite le altre autorizzazioni di legge mediante Conferenza dei servizi si procederà all'approvazione del progetto definitivo e all'elaborazione dell'esecutivo. A primavera del 2008 l'Aeroporto verrà chiuso all'operatività, ala fissa e non per gli elicotteri, per consentire l'inizio dei lavori di allungamento.
Per la parte relativa alla radioassistenza si osserva che il sistema complesso che costituisce gli impianti, un D-VOR-DME in località Busseyaz, Aosta, e GPLLZ all'ingresso del sedime aeroportuale e l'NDB in località Tête de Campagne a Emarèse e i "gates" luminosi nei Comuni di Quart, Saint-Marcel e Brissogne, ha richiesto particolari e articolate procedure per l'individuazione di siti idonei, per l'effettuazione già avvenuta di analisi di compatibilità elettromagnetica, per gli approfondimenti con gli enti locali e diversi soggetti privati per l'occupazione delle aree. Nell'attesa dell'ultimo benestare nel mese di giugno è stato pubblicato a cura di "ADVA", in qualità di stazione appaltante, il bando di gara per l'individuazione della ditta a cui affidare la fornitura e l'installazione degli apparati. L'aggiudicazione dovrà avvenire entro il mese di settembre di quest'anno per il rispetto dei tempi dettati dall'APQ per il miglioramento dell'accessibilità all'Aeroporto di Saint-Christophe; la realizzazione dei siti, la fornitura degli apparati, e la relativa installazione avverranno durante la chiusura dello scalo per i lavori di allungamento della pista. Ritardi accumulati di lieve entità, legati alle diverse fasi sopra illustrate, sono attribuibili alla complessità delle progettazioni e agli imprevisti che si sono manifestati nel corso delle stesse, soprattutto i pareri tecnici da parte di "ENAC", "CARPA", "SAV", Comunità montane e tutte le strutture regionali.
Sulla "... base di quali considerazioni è stato espresso un interessamento per un rientro della Regione nel capitale sociale di Air Vallée...": il problema di fondo è capire se verrà un imprenditore che, azzerato l'indebitamento di "Air Vallée", si possa porre con un piano industriale alla Regione. In questo caso, come "ab origine" c'era una forte partecipazione della Regione nel capitale sociale di "Air Vallée" e questa non è stata reiterata a causa dell'indebitamento che pesava su "Air Vallée" e che era noto all'Amministrazione regionale, sarebbe logico immaginare che per il vettore che possa avere base sulla Regione, con il mantenimento di un numero cospicuo di posti di lavoro, si possa fare un ragionamento. L'ho detto in termini astratti non avendo al momento conoscenza di chi possano essere gli interlocutori.
Se "... sono stati definiti gli accordi...": l'unico intervento propedeutico inerente l'allungamento della pista è stato quello relativo all'abbassamento della ciminiera Bendotti nel complesso industriale "CAS", resosi necessario per ridurre le interferenze degli ostacoli verticali che forano le superfici di sicurezza lungo i ratei di decollo e di discesa degli aeromobili in partenza e in arrivo nella pista 09 da ovest; tale intervento è stato realizzato nel mese di maggio 2007. Vi sono stati gli accordi propedeutici con gli enti locali direttamente e indirettamente interessati nella radioassistenza, procedimento d'intesa con il Comune di Aosta, mentre è ancora in corso per i Comuni di Aosta e di Saint-Christophe l'intesa per quanto riguarda la questione della radioassistenza e questo vale anche per il Comune di Emarèse, mentre con i Comuni di Saint-Vincent sono stati presi contatti per l'asservimento dei terreni lungo i quali verrà realizzata la linea elettrica interrata che alimenterà l'impianto. Sono in fase di definizione con gli uffici regionali le procedure di esproprio di piccole porzioni di terreno nei Comuni di Quart e Brissogne per l'installazione dei "gates" luminosi, mentre con il Comune di Saint-Christophe è in fase di definizione l'accordo di programma finalizzato all'acquisizione di aree comunali da destinare alla nuova aerostazione, l'area ex "Palaceva", ai nuovi "hangar" per servizi aeroportuali e di protezione civile, area Maladière, nonché alla nuova viabilità lato ovest "area ex Sogno". Sono in corso tutte le trattative da parte dell'Assessore al bilancio per quanto riguarda l'acquisizione definitiva dell'"area Sogno" e di recente ho portato in Giunta anche un aggiornamento che mette chiarezza su alcune questioni, tipo la realizzazione della nuova aerostazione sulla quale c'è stato un "placet" da parte dell'ente aeronautico.
Con "... quali tempi verranno avviati gli interventi previsti nel Programma investimenti citato in premessa.": vi dico i tempi definitivi sulla base della nota che mi è stata fornita dagli Assessorati competenti, trasporti e lavori pubblici. Per quel che riguarda l'allungamento, è stato consegnato nell'aprile 2007 il progetto definitivo, a maggio è arrivato il parere positivo di "ENAC", a giugno c'è stata l'indizione della Conferenza dei servizi, a luglio l'avvio delle procedure di esproprio, a metà agosto l'approvazione definitiva del progetto definitivo, a metà ottobre consegna progetto esecutivo, novembre 2007 approvazione progetto esecutivo, maggio 2008 aggiudicazione definitiva, inizio giugno chiusura dell'aeroporto per i lavori di allungamento. L'Aeroporto sarebbe chiuso da giugno 2008 a giugno 2009, naturalmente solo per l'ala fissa. Radioassistenza: 4 giugno 2007 pubblicazione del bando di gara di fornitura, entro metà agosto 2007 aggiudicazione provvisoria, entro fine settembre 2007 sottoscrizione contratto di fornitura, entro dicembre 2007 fornitura apparati per APQ, gennaio 2008-dicembre 2008 costruzione fornitura e installazione apparati. Riordino della viabilità: entro fine maggio 2007 consegna progetto definitivo della "Tecnoservice", entro fine ottobre 2007 pratica esproprio Conferenza servizi e aggiudicazione, esecutivo dicembre 2007, febbraio 2008 approvazione progetto esecutivo, settembre 2008 indizione gara, entro maggio 2009 fine dei lavori. La nuova aerostazione si pone in una dinamica più distante: fine maggio 2007 consegna studio fattibilità, luglio 2007 progettazione preliminare, gennaio 2008 approvazione progetto preliminare, febbraio 2008 pubblicazione bando di gara, dicembre 2008 approvazione progetto definitivo, maggio 2009 progetto esecutivo, giugno 2009 bando di gara, aggiudicazione e consegna lavori nel 2009. È difficile adesso dire quali saranno i tempi di realizzazione... si auspica entro alcuni mesi successivi. Le tempistiche, specie di quelli che sono meno avanti, come la nuova aerostazione, sono frutto di stime, e la firma dell'APQ per quel che riguarda la radioassistenza e l'allungamento della pista comporta la massima solerzia da parte di tutti i soggetti coinvolti per il rispetto del cronoprogramma stabilito.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Presidente, ci ha fatto volare tutti, ma sulle ali della fantasia, nel senso che mentre lei disegnava la nuova fisionomia dell'Aeroporto, per un attimo si pensava di vedere questa nuova struttura... ci auguriamo che sia così! Tornando alla realtà e soprattutto guardando il passato, che spesso serve per capire l'evolversi del futuro, gli Assessori delegati a questa materia non hanno centrato la delega loro assegnata. L'allora Assessore Lavoyer su questa cosa più volte anticipò come imminente il decollo di una nuova struttura aeroportuale, che a distanza di una, due, tre legislature è rimasta la struttura aeroportuale di 15-20 anni fa!
Devo dire che forse è frutto di casualità, ma il fatto che la risposta sulla materia delegata sia stata data da lei, può essere l'auspicio di una messa in gioco della sua persona, della sua credibilità politica rispetto a questa importante infrastruttura per la regione. Può essere anche il frutto di un momento di stanchezza del suo collega di Giunta, che poc'anzi, ad una interpellanza del collega Tibaldi si è fatto sostituire dal collega dei beni culturali, quando sappiamo che normalmente i "dehors" fanno parte di quella problematica del commercio che è delega che compete ad altro Assessorato. Può darsi che questo faccia parte di una filosofia di maggiore collegialità della Giunta, ma la cosa che diventa difficile ritenere credibile è che i motivi dei ritardi siano dovuti alla complessità della progettazione. Se il "master plan" lo avesse fatto il geometra di Chamois piuttosto che di Hône, è ovvio che la sua esperienza a fronte della complessità della progettazione ci avrebbe creato molti problemi; ma il fatto di esserci affidati - a vostro dire - a una delle società più quotate in materia di sviluppo aeroportuale che aveva al suo attivo Olbia fra i tanti altri siti aeroportuali realizzati, mi lascia qualche difficoltà nel credere che questi ritardi siano frutto della complessità della progettazione! Penso che ci sia da prendere atto che questi ritardi sono frutto della difficoltà invece con cui l'Esecutivo e la maggioranza tentano di dare delle risposte ai problemi della società valdostana. Lo sviluppo della struttura aeroportuale è sicuramente un nodo importante e complesso, ma proprio per questo andrebbe affrontato con dei tempi diversi.
Non so se sia norma che quando un aeroporto viene implementato rimanga chiuso per un anno, mi informerò perché la cosa mi incuriosisce. Ricordava il collega Tibaldi, stamattina, di quello che Giulio Cesare fece per passare il Reno: costruì un ponte di legno per attraversare questo fiume che all'epoca sembrava intraversabile, lo costruì in qualche settimana! Noi temiamo fortemente la chiusura dell'Aeroporto, perché siamo preoccupati rispetto ai tempi che caratterizzano le opere pubbliche in Valle d'Aosta. Il rischio è che si chiuda un aeroporto per non riaprirlo o per riaprirlo in una maniera meno soddisfacente di quanto non sia già l'attuale situazione aeroportuale.
Abbiamo anche delle perplessità sull'utilità che l'Amministrazione regionale possa solo ipotizzare di rientrare nel capitale sociale di "Air Vallée"; penso che basti leggere le cronache politico-economiche, "ALITALIA" la si vuole privatizzare e noi, invece, vogliamo entrare nel capitale sociale di una ipotetica nuova azienda vettore di trasporto aereo, sul presupposto che fa servizio in Valle d'Aosta. Sono delle filosofie che pensavamo essere superate, cioè le filosofie che il pubblico deve avere le mani - le ali, in questo caso - dappertutto! Non abbiamo ben capito la risposta del Presidente, poiché è stata un poco confusa, sugli accordi di programma piuttosto che sulle intese, abbiamo capito che ci sono delle intese, ma mancano...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... ah, c'è l'intesa a fare l'accordo di programma... auspichiamo che questa fase sia propedeutica a stringere l'accordo di programma; però evidenziamo come sugli accordi di programma e la vicenda dell'"area Cogne" la dice lunga, anche quando vengono sottoscritti gli accordi di programma stentano ad essere realizzati. Le evidenzio solo che quella che può sembrare apparentemente un'opera minimale, in realtà per il Comune di Aosta sarà un'opera immane, cioè l'abbassamento della viabilità di una zona che è ormai a servizio di tutto l'indotto commerciale penso che sia opera più complessa di quanto non sia la viabilità dell'accordo di programma decennale dell'"Espace Aosta", noto come "area Cogne".
In conclusione, prendiamo atto delle sue risposte, prendiamo atto delle tempistiche ridefinite, prendiamo atto del fatto che lei abbia preso pieno possesso anche dell'aviazione che fa base in Val d'Aosta, affiancandosi all'Assessore Pastoret, a cui competerebbe questa delega! Auspichiamo che le sinergie congiunte ci portino a un risultato concreto: questo è l'auspicio che ci facciamo nell'interesse di una infrastruttura importante per lo sviluppo della Val d'Aosta.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Devo fare prima una precisazione relativa alla perizia sul "Billia" di questa mattina. Ho fatto la richiesta agli uffici, mi hanno risposto con una lettera di "Finaosta" che la perizia era secretata e non era disponibile; l'ho richiesta all'Assessore Marguerettaz, il quale me l'ha fatta avere in via ufficiale con una nota ufficiale: questo lo dovevo nei confronti dell'Assessore.
Veniamo al dunque... se poi il Presidente ci fa avere la nota con quei dati, voi... credo che il Consiglio dia per scontato, anche alla luce delle risposte del Presidente, che noi continuiamo ad essere contrari all'operazione ampliamento dell'Aeroporto... lo preciso, anche se lo diamo per scontato. Effettivamente non dovevamo fare un'interrogazione, perché la complessità e le risposte un po' titubanti e non molto chiare del Presidente confermano la necessità di tornare in commissione; tutta questa problematica va effettivamente approfondita e non ci sono i tempi in aula. Faccio un esempio: ampliamo l'Aeroporto per far arrivare voli "Charter" che non possono arrivare, perché le dimensioni degli aerei "Charter" sono molto grandi, oppure andiamo a cercarci i turisti con l'"Air Vallée"... è una domanda che pongo al Consiglio.
"Air Vallée" è intervenuta nella gestione dei voli regionali, in funzione di una premessa di tempi di ampliamento e quindi possibilità di maggior lavoro e i tempi slittano, allora si ritrova nel dover "Ergom" vendere questa azienda o trovare dei partner. E qual è il partner che acquista questa società se i tempi di ampliamento vanno all'infinito e se non è chiaro chi trasporterà i futuri passeggeri che frequenteranno l'Aeroporto della Val d'Aosta? Perché ovviamente la dimensione dei numeri di una mobilità interna non c'è, quindi c'è da chiarire tutta la questione con Saint-Christophe, qui faccio un appunto: vedo che quando serve il Governo non va tanto per il sottile con le procedure di espropriazione, mentre se si parla di altre strutture tipo l'ospedale nuovo, è venuta giù l'ira di Dio perché andare ad espropriare qualche abitante valdostano sembra impossibile, sembra ritagliare la carne dei Valdostani!
Abbiamo, con una deliberazione, finanziato un incremento dei voli alcuni mesi fa, mi viene il dubbio che questo finanziamento sia stato dato non tanto per necessità di far volare di più i Valdostani o eventuali turisti, quanto per far fronte alle difficoltà di questa azienda, allora il provvedimento è stato molto scorretto. Bastava dire: "compriamo delle quote di questa società perché non possiamo permettere o che passi di mano o che non chiuda i voli". Altre motivazioni: arriviamo con questi voli all'inizio dei lavori di ampliamento dell'Aeroporto o i voli verranno sospesi prima? E sicuramente i tempi di ampliamento dell'Aeroporto non saranno di un anno, perché abbiamo visto tutte le opere pubbliche alle quali mettiamo mano, di conseguenza perché non sperimentiamo una moratoria sull'ampliamento dell'Aeroporto e ci imbarchiamo sulla promozione turistica della Regione, della mobilità regionali sugli aerei con l'Aeroporto di Caselle? Sperimentiamo e vediamo, abbiamo perso tanto tempo, credo che nel giro di un anno si sia in grado di capire con le aziende turistiche se è utilizzabile l'Aeroporto di Torino a un'ora di distanza dalla Val d'Aosta, o se la mancanza di turisti in Val d'Aosta sia - come per il casinò - dovuta a una serie di disservizi esterni e non tanto nel far arrivare i turisti via aerea. E poi come colleghiamo questo investimento con quelli che dobbiamo fare sulla ferrovia? È estremamente necessario che si torni in commissione.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent, per una precisazione.
Viérin L. (UV) - Une petite précision pour M. Frassy. Je crois qu'il aura eu l'occasion de se confronter avec M. Tibaldi: sa question était vraiment adressée à notre Assessorat, c'est-à-dire que la Surintendance, à l'heure actuelle, est encore de compétence de l'Assessorat à l'éducation et donc tout ce qui est dehors, approbation du règlement du dehors de la Commune d'Aoste est de compétence; donc ça n'a pas été une réponse de ma part pour me remplacer à l'Assesseur Pastoret, mais une compétence de mon Assessorat.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Stiamo parlando di un tema importante, di cui siamo diventati oggetto di interesse nazionale, perché a pagina 213 del noto libro "La casta" di Sergio Rizzo e G. Antonio Stella è citato il problema di "Air Vallée". Qualche riflessione merita di esser fatta. Intanto chiederò al Presidente di farci avere le prescrizioni "ENAC" del 25 maggio 2007 per capire, perché su questo tema dell'Aeroporto credo che si debbano fare delle riflessioni più ampie e il ritorno in commissione debba essere un momento di approfondimento, in cui ognuno si svesta di posizioni preconcette e si guardi con realtà la questione, perché il rischio è che questa questione dell'Aeroporto diventi il "secondo trenino di Cogne" è altissimo!
Dalle prescrizioni "ENAC" sembrerebbe che malgrado tutti gli allungamenti... la procedura quando c'è carenza di visibilità pare sia autorizzabile solo in direzione est-ovest, in cui abitualmente è anche la direzione dei venti, per cui pare che questa possibilità sia percentualmente meno del 10% dei giorni possibili in un anno. Il rischio è che si metta in piedi tutto un enorme "ambaradan" per un utilizzo che comunque verrebbe molto ristretto a non molto di più di quello che è oggi. Teniamo conto poi che la stessa deliberazione del Consiglio regionale con cui abbiamo approvato il "master plan" del 12 gennaio 2006 dice: "Dato il contesto orografico sull'impiego degli aeromobili è condivisibile il parere di ENAC sulla necessità che i velivoli abilitati alle operazioni sull'Aeroporto di Aosta debbano garantire prestazioni elevate, intese come capacità di effettuare discese e salite ripide".
Bisogna mettere in conto chi gli attuali aeromobili che svolgono questo servizio non hanno queste caratteristiche, per cui devono scendere a scatti perché non hanno l'autorizzazione a scendere con la ripidità di sentiero invece prevista dall'"ENAC". Allora "Air Vallée" rischia di non esserci più; non è detto che qualcun altro operatore sia interessato ad Aosta, lo dimostra anche l'appalto per quanto riguarda la gestione dell'Aeroporto, in quanto ci sono state solo "Air Vallée" e la Regione che hanno risposto a questo appalto, quindi non vedo queste grandi aziende che vogliono venire a lavorare qua. "Air Vallée" comunque dovrebbe cambiare gli aerei, l'"ENAC" comunque mette molte limitazioni... mi sembra di risentire le stesse limitazioni per quanto riguarda le norme di sicurezza del trenino di Cogne!
Questi ritardi datano dal 1987; quando all'epoca l'ing. Martin-Perolino fece da promotore di questa società "Air Vallée" insieme con la Regione Val d'Aosta già si parlava di tutto questo e in 20 anni non si è fatto nulla, ma perché probabilmente queste montagne non è che permettano e non è neanche rassicurante pensare che aerei da 70-100 posti girino di notte a cercare di atterrare sull'Aeroporto. È inquietante come posizione. Allora una riflessione per valutare cosa fare, perché un discorso è la radioassistenza, che serve anche al traffico turistico e alla Protezione civile, ma su tutto il resto credo che ci siano da fare delle riflessioni molto importanti.
Vorrei sottolineare che i dati, che sono anche citati da questo libro, dicono che una media di 19 passeggeri per volo è molto bassa rispetto al tipo di aereo che è stato usato finora, tanto che la convenzione della Regione prevedeva veicoli da 19 posti. Probabilmente l'"Air Vallée" dei primi anni, che aveva degli aeromobili più piccoli e che aveva un'idea di lavorare più in senso locale, poteva essere un progetto che poteva andare avanti; quando poi si è lanciata ad acquisire aerei grossi, turbogetto che costano il doppio di turboelica, a cominciare a fare altre tappe - Parigi, Pescara, Olbia, Genova, Trieste -, forse tutto questo ha portato a una situazione che per la Val d'Aosta non dà certezze e quindi il rischio è che si vada a fare tutta una serie di implementazioni - sposta le strade, abbassa le ciminiere, espropria di qua e di là, fai l'aerostazione - dopodiché non atterra nessuno! Ma anche se atterrasse, bisognerebbe capire se il gioco vale la candela. Vale veramente spendere 30 miliardi di euro per avere 1.000-2.000 turisti in più all'anno? E questo è così diverso dall'organizzare un servizio di navetta rispetto a Ginevra piuttosto che Caselle? Non lo so, ma una riflessione in commissione su questi temi credo che sia importante.
Cosa fare? Tutti, anche se si sono presi degli impegni, anche se tutto quel cronoprogramma del Presidente della Giunta fa impressione, perché fa un po' sognare, torniamo con i piedi per terra e vediamo se tutto questo ha delle prospettive o se non è meglio tornare a un'idea di aeroporto con tutta la resistenza possibile, ma che sia funzionale alla Protezione civile, al volo turistico e a un piccolo volo commerciale che ci consenta quel collegamento con Roma che può essere utile, e poi invece devolvere tutti i soldi per tutto quell'"ambaradan" che si era pensato, a fare una cosa decisamente più utile che è il potenziamento della ferrovia. Investire 29 miliardi di euro nella ferrovia consentirebbe di avvicinarsi molto più rapidamente a un'elettrificazione e un potenziamento, con tutto quello che è stato previsto nell'accordo di programma che si andrà a firmare con le ferrovie, significa dare un nostro contributo a un progetto che mi sembra più concreto.
Per queste motivazioni invito a superare questo treno che è partito in questa direzione e a tornare con i piedi per terra e fare il punto della situazione; se non ci sono delle risposte chiare dal punto di vista delle prospettive da "Ergom", credo che ci si debba fermare e si debba riflettere, anche sulla gestione dell'Aeroporto. Qui ha ragione Sarkozy quando dice: "cara Europa, non dobbiamo più mettere la questione della competitività come uno dei caratteri esenziali, perché l'appalto per la gestione dell'Aeroporto, che si è svolto alla presenza di un unico candidato, ha dimostrato che un appalto europeo per la gestione dell'Aeroporto di Aosta non aveva nessun senso e non ha nessun senso"! E se vogliamo potenziare questo, forse ci dovremo mettere nelle condizioni di evitare che la quota del 51% dell'"AVDA" vada a finire chissà dove e metterci nelle condizioni che quello torni ad essere gestito direttamente dalla Val d'Aosta, in modo che si possano fare quegli interventi che siano calibrati alle nostre condizioni. Pensare come ha fatto qualcuno in "Air Vallée" anni fa di fare di questa società una società competitiva a livello nazionale e internazionale è stato un errore, tornare a pensare in termini più locali è più serio! Era il progetto originale che ha avuto per un po' di anni effetti positivi, penso che oggi tutto questo ben di Dio di investimenti possa avere una verifica dell'utilità e dei frutti che potrà portare. I frutti sono dubbi, i tempi sono dubbi, meglio mettere in conto la possibilità di devolvere questi soldi a progetti più concreti e più utili, non solo per 4 turisti, ma per tutta la popolazione della Val d'Aosta.