Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2860 del 10 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2860/XII - Regolamentazione della sistemazione di "dehors" nel centro storico di Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- dopo mesi di dibattiti, pareri e verifiche la proposta di regolamento per la sistemazione dei dehors nel centro storico di Aosta e alcuni emendamenti ad essa inerenti sono stati nuovamente trasmessi all'esame della Sovrintendenza dei Beni culturali;

- gli esercenti del capoluogo attendono, dai competenti uffici pubblici, la definizione di norme che, oltre ad essere chiare, consentano di migliorare l'accoglienza turistica del capoluogo e tutelino le attività economiche;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore delegato per sapere:

1) se la Sovrintendenza ha esaminato la proposta di regolamento e gli emendamenti di cui in Premessa: in caso affermativo, a quali conclusioni è giunta;

2) se non ritenga auspicabile una maggiore semplificazione da parte della Pubblica Amministrazione nel rilascio di permessi per l'installazione di dehors e per la diffusione di musica da parte dei pubblici esercizi.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Avant même d'aborder les différentes questions soulevées par le collègue Tibaldi, je tiens à préciser, d'une part, que le règlement relatif à l'installation de terrasses dans le centre historique d'Aoste a été examiné conjointement avec l'administration communale et, d'autre part, que ce texte vise essentiellement à préserver le caractère ordonné et agréable des rues, tout en assurant une certaine qualité de l'accueil touristique dans notre chef-lieu régional. On parle donc d'un règlement qui est approuvé par la Commune d'Aoste et donc qui résume des compétences et des décisions de la Commune d'Aoste, qui est approuvé par la Surintendance.

Première question: "si la Surintendance a examiné la proposition de règlement et les amendements dont vous parlez", dans le cadre de ses compétences la Surintendance a étudié la version définitive du règlement communal présenté par la Commune d'Aoste quant à l'installation de ce terrasses dans le centre historique, qui lui a été transmise le 17 janvier 2007, dernière version. Elle a ensuite indiqué qu'en règle générale elle approuvait ce document et, malgré cela, en suggérant quelques précisions que je vais vous citer. Les éléments d'ameublement, tels que les chaises, tables et autres éléments mobiles qui permettent de délimiter un périmètre, visés au point n° 2 du règlement, ne sont pas considérés comme une terrasse (c'est-à-dire dehors) dans la mesure où ils ne s'intègrent pas dans un projet architectural précis, mais seulement comme des composantes non substantielles de celle-ci. Les commerçants donc peuvent tranquillement sortir leurs chaises, leurs tables et autres éléments que ce soient des parasols, et cetera, bien évidemment à condition que ce ne soit pas ces dehors qu'on voit fixes. C'est pourquoi leur installation ne nécessite pas la délivrance d'une autorisation de la Surintendance, précision qui figure d'ailleurs au point n° 3 du règlement et là c'est la grande ouverture par rapport au passé. Pour ce qui est des trottoirs de la Rue Xavier de Maistre et de la Rue Conseil des Commis, le nombre des éléments susceptibles d'y être installés doit demeurer réduit et ce car nous sommes dans un endroit de la ville particulier, c'est-à-dire que nous voulons limiter l'impact visuel des aménagements dans les rues en question car celles-ci revêtent une importance certaine dans le cadre de l'histoire de la ville et offrent des perspectives particulières aux promeneurs. Il ne faut pas oublier non plus que les commerces de la Rue Conseil des Commis ont également la possibilité d'installer des terrasses dans la rue du Collège Saint-Bénin et de contribuer ainsi à la revitalisation d'un axe historique d'Aoste. Il va se soi qu'il revient à l'Administration communale de prendre les mesures qu'elle jugera bon quant à l'occupation du sol public. Dernier aspect: pour ce qui est des périodes de fermetures des établissements concernés, il a été rappelé que les éléments d'ameublement doivent alors être rangés hors de vue et correctement protégés, mais aussi que le respect de ces dispositions doit être contrôlé.

Pour ce qui est du point n° 2: "si nous souhaitons une ultérieure simplification de la part de l'administration...", je crois que la simplification administrative se concrétise dans cette nouvelle proposition de règlement, car la prédisposition de toutes ces terrasses et tout ce dehors n'a plus besoin d'autorisation. Dans la mesure où les dispositions relatives à la protection des biens culturels le permettent, donc aucune autorisation de la Surintendance n'est nécessaire pour installer des chaises, des tables ou des parasols, voire, pendant la mauvaise saison, des appareils de chauffage. Pour ce qui est de la diffusion de la musique, c'est vrai qu'aucune disposition du règlement ne la cite, mais vaut la règle générale qui vaut pour les autres parties mobiles, c'est-à-dire que toute installation d'appareils à cet effet doit donc respecter les mêmes principes qui sont assimilés aux autres éléments.

Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Indubbiamente siamo concordi con lei quando dice, e penso sia un sentimento comune, che nelle vie della città, e in particolare nel centro storico, ci debba essere un'evoluzione ordinata dell'accoglienza turistica, quindi sarebbe disdicevole vedere un proliferare disordinato di "dehors" o di strutture per accogliere i turisti e gli avventori che non sono conformi con lo sviluppo urbano. Vi è da dire anche che Aosta è soprattutto una città turistica, le cui bellezze monumentali, artistiche e storiche fanno da richiamo per una quantità di visitatori non indifferente, che cercano di trovare nel salotto della città anche delle poltrone dove potersi sedere. Il regolamento è di competenza comunale, tuttavia la Sovrintendenza ha una sua voce in capitolo tutt'altro che indifferente. Da parte degli operatori commerciali, soprattutto degli esercenti i pubblici esercizi della città si è levata una sorta di richiesta collettiva, quanto meno massiccia, nell'avere un regolamento che fosse più aperto a queste moderne esigenze dell'utenza e dei turisti. È vero quello che lei ha detto, che per le strutture tipo ombrelloni, sedie e tavolini e corpi riscaldanti non è più necessaria un'autorizzazione esplicita della Sovrintendenza. È altrettanto vero che, oggi come oggi, i "dehors" più seri si dotano di strutture con pedana, che possono essere coperte con sistemi elettrici o meccanici che potremmo definire pseudofisse per dare un segnale di accoglienza più idonea alle richieste dei turisti. Oggi ombrelloni, sedie, tavoli e corpi riscaldanti sono l'ultima "spiaggia" del poter offrire ospitalità esterna da parte di un locale pubblico, a maggior ragione queste strutture pseudofisse di cui è necessario però una verifica puntuale - e vi sono anche dei limiti da parte del regolamento in itinere - non possono neanche essere utilizzate durante l'inverno e quindi sono tutte compresse nella stagione estiva.

So che purtroppo anche questa interrogazione interviene in ritardo rispetto all'iter, peraltro iter che non si è ancora concluso nella sua fase comunale, anche perché mi risulta che ad agosto ci sarà l'esame in Commissione e a settembre si arriverà all'esame del Consiglio; sarebbe auspicabile una maggiore sensibilità e una revisione da parte dei competenti uffici della Sovrintendenza, mi risulta che in altre città vi sia una flessibilità che ad Aosta non è ancora giunta perlomeno a livello di mentalità burocratica. Crediamo che la vivibilità della città sia composta anche da queste possibilità di fruizione da parte non solo dei visitatori, ma anche di possibilità maggiori di offerta da parte dei pubblici esercenti. Crediamo che su questo regolamento, anche se, Assessore, lei ha solo una competenza mediata tramite la Sovrintendenza, una sensibilità maggiore sia auspicabile da parte della Sovrintendenza. Mi pare di capire che a livello di maggioranza comunale le intenzioni vadano nella direzione che sto citando, ovvero più possibilità di azione da parte della pubblica amministrazione comunale che venga incontro alle richieste degli operatori economici. La Sovrintendenza purtroppo qui ha calato il suo "niet"; è vero, in ossequio a una regola di disciplina e di ordine non solo pubblico, ma anche urbanistico. Credo che oggi qualunque esercente voglia cimentarsi in un'attività di accoglienza turistica lo debba fare con dei crismi che sono di rispetto di nettezza pubblica. Se si può ancora avere una voce in capitolo, allora la invito, Assessore, a farsi latore presso la Sovrintendenza di tali doglianze che non sono solo espresse da noi in quest'aula, ma le saranno anche pervenute dai competenti uffici politici dell'Amministrazione comunale di Aosta.