Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2853 del 10 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2853/XII - Istituzione di una autorità di vigilanza sulla gestione finanziaria della Regione. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto che con la legge regionale n. 10/2005 ("Disposizione in materia di controllo sulla gestione finanziaria ed istituzione della relativa Autorità di vigilanza") si dettano norme finalizzate ad "assicurare il controllo sulla corretta gestione delle risorse collettive da parte della Regione, degli enti locali, dei loro enti ed aziende strumentali" e si prevede come strumento per realizzare tali finalità l'istituzione di una "Autorità di vigilanza sulla gestione finanziaria";

Condividendo l'importanza di operare nell'ottica di verificare la correttezza dell'uso delle risorse pubbliche e considerando che l'operato dell'Autorità di vigilanza sarebbe estremamente utile al riguardo;

Ritenuto opportuno avere informazioni circa l'applicazione della legge;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

il Presidente della Regione per sapere:

1) a che punto è l'applicazione della legge regionale n. 10/2005;

2) se si sono riscontrate difficoltà, e quali, nell'applicazione della legge e come si è cercato di rispondere;

3) quando l'Autorità di vigilanza potrà iniziare il suo lavoro.

F.to: Squarzino Secondina

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - L'Autorità di vigilanza per il controllo sulla gestione finanziaria è stata istituita, come noto, dalla legge regionale 19 maggio 2005, n. 10. Si tratta di un organo deputato al controllo sulla corretta gestione delle risorse collettive da parte della Regione, degli enti locali, dei loro enti ed aziende strumentali. L'Autorità è incardinata presso il Consiglio regionale; i suoi componenti sono pure nominati dal Consiglio regionale, in piena autonomia ed indipendenza.

Le vicende della legge regionale sono note: la legge era stata impugnata dal Governo innanzi alla Corte costituzionale sul presupposto che l'Autorità di vigilanza, per via delle attribuzioni affidatele, si sovrapponeva alle funzioni e ai compiti di controllo propri della Corte dei Conti, quale organo terzo dello Stato-comunità, "garante imparziale dell'equilibrio economico finanziario del complessivo ed unitario settore pubblico". Il ricorso statale è stato deciso nel giugno 2007, la Corte ha rigettato l'impugnativa governativa, affermando che il piano sul quale si colloca l'attività dell'Autorità di vigilanza è altro rispetto a quello riguardante le Sezioni regionali della Corte dei Conti, le cui funzioni ed il cui ruolo rimangono inalterati. In altre parole, l'Autorità, in quanto espressione dell'ordinamento regionale, agisce nell'interesse esclusivo della Regione alla corretta gestione delle risorse finanziarie destinate ai bisogni della collettività, svolgendo un'attività di controllo interno ai fini della collaborazione con il Consiglio regionale, senza con ciò sovrapporsi ai controlli sulla gestione affidati alle Sezioni regionali della Corte dei Conti, a garanzia del rispetto dell'equilibrio unitario della finanza pubblica complessiva, e alla cui istituzione, nell'ambito del quadro ordinamentale valdostano, deve provvedersi, ha ricordato la Corte, secondo la procedura di cui all'articolo 48bis dello Statuto, e quindi mediante apposite norme di attuazione, volte a prevederne le modalità di funzionamento, con riguardo al controllo sulla gestione delle Amministrazioni regionale e locali.

È lapalissiano confermare che l'istituzione dell'Autorità di vigilanza e la conseguente nomina dei membri dell'Autorità è di esclusiva competenza del Consiglio regionale.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Certo, ringrazio il Presidente per la cronistoria di questa legge, perché è importante che il Consiglio nel suo complesso si ricordi delle leggi che ha votato, considerandole molto importanti e che forse è il momento di attuarle.

Ricordo che quando nel 2005 veniva approvato questo disegno di legge, che fra l'altro noi non abbiamo votato, veniva detto che: "La création d'une autorité autonome de surveillance et de contrôle fait partie des objectifs du programme de la majorité actuelle. Ce nouvel organe unique en son genre apporte un nouveau soutien aux fonctions politiques et administratives exercées par la Région et par tous les autres organismes publics de la Vallée d'Aoste. Ce projet de loi a pour objectif de sauvegarder l'intérêt public, permettant d'assurer un contrôle complet et d'accroître ainsi la transparence de l'action administrative dans le respect de la légalité". Qui c'è un punto importante del programma di maggioranza che riguarda la necessità di dotare la Regione di un organismo che consenta - come ricordava il Presidente - di assicurare un controllo sulla corretta gestione delle risorse collettive da parte della Regione, degli enti locali e dei loro enti e aziende strumentali. Se questo strumento che la Regione si è data rimane non attuato, allora veramente la Regione, in modo colpevole, omette di attivare uno strumento che consentirebbe il controllo di gestione dell'azione amministrativa non solo del Consiglio regionale e della Regione, ma anche di tutti gli enti locali. Allora qui la Regione è veramente inadempiente, la maggioranza rispetto a un punto del proprio programma elettorale...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... "la création d'une autorité autonome de surveillance et de contrôle fait partie des objectifs du programme de la majorité actuelle"...

Allora, se la maggioranza attuale non si preoccupa che questo organismo - che ritiene importante e punto fondamentale del proprio programma di maggioranza - sia attuato, sia istituito e cominci a funzionare, vuol dire che la maggioranza ha rinunciato a un punto che riteniamo importante: quello di creare strumenti per il controllo dell'efficacia dell'azione amministrativa sia del Consiglio della Regione, sia degli altri enti locali.

Fra l'altro diceva l'allora relatore al disegno di legge, collega Cesal: "Il s'agit d'un organe qui exercera un contrôle global de nature éminemment économique et financière, dans le but non pas d'appliquer des sanctions, mais de collaborer avec les sujets contrôlés. Ledit organe rédigera des rapports en fonction des assemblées des collectivités soumises à son contrôle, afin de stimuler le débat politique et de proposer les stratégies les plus appropriées pour améliorer l'activité de l'administration publique". Se questo è uno strumento importante, va attivato!

In questo senso la nostra iniziativa era rivolta al Presidente della Regione: in quanto garante di un programma di maggioranza, di cui questo disegno di legge è un punto di attuazione, e in quanto organo politico per eccellenza, che ha inserito questo punto all'interno della sua azione amministrativa. Poi ci sarebbe da chiedere a che punto è invece la seconda parte dell'attività che dovrebbe esercitare il Governo regionale rispetto all'attivazione in Val d'Aosta di una sezione regionale della Corte dei Conti ma di questo parleremo un'altra volta.