Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2833 del 21 giugno 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2833/XII - Progetto dei lavori di collegamento di uffici regionali distaccati alla sede centrale. (Interpellanza)

Interpellanza

Vista la DGR n. 1067/07, concernente l'"Approvazione del progetto relativo ai lavori di collegamento della nuova sede degli uffici regionali sita in via Piave ed il palazzo regionale di Piazza Deffeyes in Comune di Aosta e avvio del procedimento per il raggiungimento dell'intesa tra la Regione ed il Comune di Aosta... ";

Vista la DGR n. 4182/03, con la quale è stato incaricato un raggruppamento temporaneo di professionisti per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dei lavori di cui sopra;

Constatato che, solo in data successiva, precisamente il 14 luglio 2005, veniva approvato il programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2005/2007, nel quale era inserita tale opera per una spesa complessiva prevista di 600.000,00 €;

Osservato che secondo le risultanze del progetto preliminare dell'opera, presentato dai professionisti incaricati il 27 novembre 2006, il costo totale dell'intervento è stimato in 1.290.750,00 €, ovvero più del doppio rispetto alle previsioni del piano di lavori pubblici;

Considerato che tale vistoso aumento di costi è stato motivato genericamente da "una diversa scelta progettuale" e che "per la realizzazione delle opere di cui trattasi" si rende necessario modificare le norme del PRGC del Comune di Aosta, raggiungendo un'intesa con il Comune stesso;

Atteso che l'opera nel suo complesso pare, allo scrivente, piuttosto incoerente con i proclamati principi di diminuzione dei costi della politica;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore regionale competente per sapere:

1) quali siano le effettive ragioni per le quali si è deciso un così netto cambiamento progettuale rispetto a quello iniziale e in che cosa consistano le concrete differenze con esso;

2) i motivi per i quali il progetto è stato solo successivamente inserito nel piano regionale dei lavori pubblici, inserendo soltanto molto tempo più tardi una diversa proposta progettuale, assai più costosa e complessa;

3) in quale misura vengono alterate le norme del PRGC di Aosta e se si possa ritenere opportuno e corretto fare ricorso a tali modificazioni, avvalendosi di potestà precluse ad ogni normale cittadino;

4) per quale motivo, per opere così contigue, quali la ristrutturazione e il rifacimento degli Uffici della Presidenza della Giunta e l'opera oggetto della presente interpellanza non è stato previsto un progetto unico e non si intende unificare i due progetti, e qual è la tempistica prevista per le singole opere.

F.to: Bortot

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Assessore, abbiamo la deliberazione n. 4182/2003 che dà un incarico a un raggruppamento di professionisti, per la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di collegamento fra questo Palazzo e il Palazzo di Via Piave. Abbiamo poi successive modifiche e successive approvazioni di impegni di spesa, addirittura arriviamo al 27 novembre 2006 dove il costo totale dell'intervento è lievitato a 1,3 milioni di euro. Per eseguire questa opera dobbiamo intervenire nei confronti del Comune di Aosta per una modifica del piano regolatore e non sarà un grande esempio che diamo ai cittadini valdostani, ma soprattutto mi collego a una mozione del nostro gruppo, bocciata dal Consiglio, che sollevava il problema della ristrutturazione degli uffici del Governo regionale. Uffici per i quali sono stati ultimati i lavori nel 2005, impianto elettrico di cablaggio, il Presidente della Regione ha risposto che non erano più confacenti al decoro e alla rappresentanza in caso dovessimo ospitare delegazioni, ambasciatori e cose del genere. Quello che non capisco è se, dato che sul collegamento tra le 2 sedi sono passati 4 anni, questo lavoro di ristrutturazione degli uffici della Presidenza della Regione "si hanno da fare" - e, ripeto, noi siamo contrari - e perché non è stato definito un progetto unico. Siamo di nuovo ai doppi incarichi, ai tripli incarichi, ai ritardi, a deliberazioni che si aggiungono ad altre deliberazioni, a provvedimenti che vengono presi dal Governo senza che vi sia una visione di insieme dei lavori che si vorrebbero eseguire. Vorremmo capire cosa ne pensa lei di queste 2 opere.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Nell'anno 2003, all'atto del conferimento dell'incarico di progettazione, è stata ipotizzata la semplice passerella di collegamento tra la Palazzina ex "Enel" e il Palazzo regionale. Nella fase di elaborazione della progettazione preliminare sono stati coinvolti, naturalmente per le rispettive competenze, la Presidenza del Consiglio, la Soprintendenza per i beni e le attività culturali e il Comune di Aosta. Bisogna dire che sono seguiti una serie rilevante di incontri tra il progettista incaricato e la Presidenza del Consiglio, al fine di definire i contenuti della proposta progettuale anche sulla scorta di soluzioni alternative. La stessa Soprintendenza per i beni culturali e il Comune di Aosta peraltro avevano avanzato delle richieste di integrazione, di precisazione, di puntualizzazione, avevano anche fatto rilevare come quell'intervento di semplice costruzione di una passerella desse luogo a una modificazione sostanziale di un impianto urbanistico e come tale doveva essere approfondito. Ci fu nel luglio 2005 presso la Presidenza del Consiglio una sorta di "summit" alla presenza delle varie parti, compreso il Comune di Aosta e i suoi uffici, i tecnici dell'Assessorato e quant'altro era necessario per fare il punto della situazione in via definitiva. È appena il caso che ricordi come in quella sede il Comune di Aosta aveva chiesto, nell'ottica di riqualificare tutto l'assetto, di presentare una soluzione complessiva che prevedesse l'abbattimento di quei corpi edili che sono all'interno della struttura e che vengono adibiti a garage; anche questo è stato oggetto di un'integrazione progettuale, sebbene solo a livello di intenti.

Alla luce delle indicazioni fornite dalla Soprintendenza per i beni culturali e dal Comune di Aosta, si concordava per l'elaborazione di una soluzione organica fra i 2 stabili, inserita all'interno di una riqualificazione globale dell'area, che avrebbe dovuto essere oggetto come procedura di intesa o di accordo di programma con il Comune di Aosta per superare i vincoli di carattere urbanistico. Ricordo che l'intesa o l'accordo di programma sono le 2 formule genericamente adottate con gli enti pubblici per risolvere problemi urbanistici quando questi pongono dei condizionamenti o l'impossibilità di realizzare delle opere pubbliche. In fase di elaborazione della progettazione proseguivano i contatti con la Soprintendenza per i beni culturali, che suggeriva modifiche allo studio di fattibilità dell'opera, propendendo per la realizzazione di un volume aggiunto - quindi non solo più una semplice passerella - alla nuova sede degli uffici del Consiglio regionale, su cui inserire la passerella di collegamento. Tale ultima soluzione veniva sottoposta all'Ufficio di Presidenza del Consiglio che, ad ottobre 2006, si pronunciava favorevolmente, anche in considerazione del fatto che sarebbe così stata apportata una notevole miglioria all'atrio di accesso della sede di Via Piave, attualmente angusta e con spazi limitati. Bisogna quindi immaginare una sorta di protuberanza, di volume aggiunto in maniera da ampliare l'atrio. Il cambiamento progettuale quindi era sostanziale, perché dall'idea di fare una semplice passerella di collegamento si è arrivati a individuare una costruzione architettonicamente più complessa e con delle qualità progettuali, con delle caratteristiche di tipo architettonico tali da dare un'impronta particolare al sito.

Il presupposto - ripeto - di un intervento nel programma regionale di previsione è il conferimento dell'incarico di progettazione preliminare. In tal senso l'intervento è stato inserito, con una previsione di spesa di euro 600.000,00, non aggiornata per la mancanza del progetto preliminare, nei 3 programmi di previsione approvati dal Consiglio regionale dal 2004. Non viene modificato il piano regolatore, ribadisco che l'intesa è un procedimento previsto dalla legge n. 11 e che viene normalmente utilizzato, ma che non modifica l'impianto del piano regolatore, perché quella non sarebbe un'opera consentita nell'ambito del centro storico, per cui occorre derogare a una norma urbanistica, quindi si tratta di consentire un aumento volumetrico dei 2 edifici. Ai sensi dell'articolo 29, pertanto si è avviato il procedimento dell'intesa, che, da un punto di vista formale, non è che la conseguenza di un'intesa precedentemente assunta da parte del Comune; per poter avviare l'intesa però avevamo bisogno di avere l'approvazione del progetto preliminare, altrimenti questo non poteva essere assentito da parte del Comune.

Per quanto riguarda i 2 interventi, questi fra di loro sono completamente disgiunti, e interessano piani diversi, quindi non è che il collegamento interferisce o ha a che fare con la riqualificazione dell'ufficio di Presidenza della Regione. Voglio dire che bisogna tener conto che quell'intervento era un intervento di manutenzione in parte ordinaria, perché si trattava di fare un'opera di ringiovanimento di alcune parti degli uffici, e in parte straordinaria, nel senso che si volevano riabilitare degli uffici e modificare la pianta della sede, mentre l'opera di collegamento è una costruzione del tutto nuova, per cui, dal punto di vista tipologico, sono 2 interventi del tutto diversi. I tempi dell'intero intervento per il collegamento degli uffici del Consiglio regionale ed il Palazzo sono previsti in 790 giorni dall'approvazione del progetto preliminare e quindi potrebbe essere, se questo avvenisse in tempi relativamente brevi, entro il 2009, sempre ferme restando le disponibilità finanziarie, mentre le opere riguardanti gli uffici della Presidenza della Regione, per quel che ne so io, sono ancora da avviare, perché al momento non si è rilevata un'urgenza.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Sono abbastanza soddisfatto della risposta. Ci sono 2 problemi però: se la passerella diventa un'opera strutturale a tutti gli effetti e il Presidente ci aveva risposto che c'erano anche problemi di spazi, di servizi... a quel punto si potrebbe ridimensionare questo progetto, perché una parte dei servizi e dello spazio potrebbe andare in quell'opera. Chiedo, Assessore. Se è un problema di spazio, lo potremmo risolvere così: parlo della ristrutturazione degli uffici della Presidenza. Per quanto riguarda invece la passerella che viene sostituita da un'opera vera e propria, mi riservo di andare a vedere all'Ufficio di Presidenza il progetto, perché non mi sembra che di là abbiamo bisogno di ulteriori spazi. Da una parte quindi, se c'è spazio, va bene; dall'altra, se non è indispensabile, si potrebbe evitare di intervenire con un'opera che poi, dato il volume, diventa ingombrante; allora perché non coprire tutto il pezzo di Via Piave...

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... ecco... dopo... per non farla troppo lunga, se è possibile vedere il progetto...

(nuova interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... bisogna andare dal Presidente della Regione... dal Presidente del Consiglio... e soprattutto se lei con i suoi tecnici ritiene possibile accorpare o prevedere un accorpamento anche parziale di questi 2 progetti. Sono domande, grazie.

Si dà atto che dalle ore 12,00 riassume la Presidenza il Presidente Perron.