Oggetto del Consiglio n. 2827 del 21 giugno 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2827/XII - Snellimento delle procedure di erogazione dei mutui per la prima casa. (Interpellanza)
Interpellanza
Ricordato che il ritardo nell'erogazione dei mutui per l'acquisto della prima casa è stato più volte evidenziato, tanto da aver portato ad una modifica sostanziale della normativa in materia con l'avvio, a partire da quest'anno, della procedura a sportello e non più a bando di concorso;
Rilevato che comunque persistono gravi ed ingiustificati ritardi, in particolare da parte di Finaosta S.p.a., nell'erogazione dei mutui ai soggetti riconosciuti idonei da parte dell'Amministrazione regionale;
Evidenziato che tali disguidi si traducono spesso in rilevanti aggravi di spesa per i cittadini, in quanto obbligati a onerosi prestiti-ponte e a mutui integrativi per onorare gli impegni contrattuali relativi all'acquisto;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
Il Governo regionale se intenda:
1) rappresentare a Finaosta S.p.a. i disguidi soprammenzionati al fine di trovare le soluzioni di snellimento della procedura che consentano un drastico taglio dei tempi di erogazione dei mutui;
2) rivedere la normativa regionale al fine di sollevare la popolazione dagli elevati costi dei prestiti-ponte e dei mutui integrativi, attraverso un innalzamento a 100.000 euro dell'importo erogabile e la previsione della possibilità dell'anticipo da parte dell'Amministrazione regionale di una quota parte della somma erogabile, già alla verifica positiva della sussistenza del diritto;
3) relazionare alla commissione competente in merito alla più generale politica della casa, al fine di condividere una strategia di pieno raggiungimento di tale diritto, articolando i tre grandi pilastri che la sorreggono: l'edilizia residenziale pubblica, il sostegno all'affitto e i mutui regionali.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Ci siamo già occupati varie volte di questo problema ed emerge purtroppo che, malgrado le modifiche legislative, la situazione non solo non è migliorata nell'erogazione dei mutui prima casa, ma è francamente molto peggiorata ed è peggiorata per 2 questioni: la prima è che "Finaosta" ha ormai dei tempi biblici di erogazione dei mutui, perché si era già evidenziato, e non si è voluto prenderne atto, vengono fatte 2 istruttorie prima dalla Regione e poi da "Finaosta", cose che invece si potevano unire; ora la seconda istruttoria di "Finaosta" ripete la prima, ma da parte di altri soggetti, che perdono un sacco di tempo con il risultato che ormai dal momento in cui la Regione dà il via libera per quanto riguarda l'erogazione del mutuo a quando "Finaosta" lo elargisce passano minimo 8-10 mesi e in qualche caso anche molto di più. Credo allora che si debba fare qualcosa di rilevante, perché questo sta diventando un peso finanziario formidabile sulle famiglie, che sono obbligate a fare dei prestiti-ponte, che con l'aumento di 2 mesi in 2 mesi dei tassi di riferimento europei viaggiano fra il 7 e l'8%, qualche volta anche di più quando non ci sono garanzie sufficienti.
La seconda questione è che, proprio per riuscire a risolvere i problemi finanziari collegati al mutuo prima casa, sarebbe importante andare a fare una revisione di tutto il meccanismo, perché non solo bisogna trovare delle modalità per evitare i prestiti-ponte, che sembrano veramente un regalo alle banche private, ma anche a mettere nelle condizioni le famiglie di poter arrivare all'acquisto della prima casa, perché vediamo oggi con i prezzi che ci sono 70.000 euro sono una fetta molto piccola, con il risultato che obblighiamo le famiglie a sovraindebitarsi per arrivare alla prima casa, perché, oltre i 70.000 euro della Regione, bisogna prenderne 50-60-70mila dalle banche, aumentando ulteriormente la spesa di interessi e il peso sul bilancio familiare di ogni mese. Negli ultimi giorni è emerso anche il dato preoccupante che la nuova normativa, che abbiamo approvato svariati mesi fa, non solo non è entrata in funzione - parlo delle domande a sportello -, ma è bloccata fino a ottobre-novembre, perché prima bisogna far fuori tutte le domande del 2006, con il risultato che il 2007 è un anno sabbatico, non si può prendere il mutuo! Ad ottobre-novembre gli uffici non garantiscono. Non so che tempi occorrono per fare queste istruttorie, ma un minimo di "haleine" per arrivare a risolvere la situazione si potrebbe fare: se lo sportello apre a gennaio dell'anno prossimo, non abbiamo dato un buon segnale alla popolazione.
Infine, l'altra questione è di capire se a livello di Assessorato vi è l'intenzione di fare un ragionamento complessivo, ossia identificare le fasce di reddito a cui proporre i differenti strumenti per garantire un diritto dei cittadini: la casa, ossia da una parte la casa attraverso l'edilizia residenziale pubblica, quindi affitti tutelati, la casa con il sostegno all'affitto per dei livelli più alti e poi aiutare la gente ad acquisire la casa in modo definitivo. Avere un'idea chiara di quali sono i livelli di reddito e quali sono le condizioni e quindi che offerta dare ai vari livelli... credo sia un discorso complessivo che si debba fare, perché questo ci consente di modificare la legislazione in modo da consentire di mettere in piedi dei meccanismi che evitino questo "spararsi" in varie direzioni, per cui si deve andare alla Regione, si deve andare dalle banche, qualcuno deve andare anche dalle finanziarie private, con tutti i sovraccosti economici che si hanno, e poi con ripercussioni perché questa gente te la ritrovi a chiedere i contributi della legge n. 19 o altre scorciatoie.
Il problema quindi era capire 2 fattori: che intenzioni aveva la Giunta sulla contingenza, questi ritardi di "Finaosta" e questi ritardi dell'Assessorato e che prospettive porsi per costruire un lavoro serio che consenta nel giro di pochi mesi di migliorare la legislazione ed arrivare a una normativa che consenta alle generazioni giovani e meno giovani di avere la casa a cui hanno diritto, conformemente alle loro possibilità economiche, ma anche alle loro esigenze.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Ha fatto bene il collega Sandri a ricordare come, con l'intento di snellire le procedure di concessione di questi mutui, in data 18 gennaio 2007 è stata sospesa per il 2007-2008 la procedura prevista dal regolamento n. 1, con l'introduzione di una graduatoria unica sia pure in via sperimentale secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande. Questa modifica ha agito sulla parte del procedimento amministrativo che concerne la verifica dell'ammissibilità della domanda al finanziamento, ossia la presenza di tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti dal regolamento regionale. Altra questione invece sono le operazioni preliminari necessarie per la sottoscrizione dell'atto di mutuo e quindi la conseguente erogazione del finanziamento. Come previsto dall'articolo 7 della legge regionale n. 76/1984, il Fondo di rotazione dei mutui prima casa è gestito dalla "Finaosta" con la quale la Regione ha stipulato apposita convenzione in data 11 giugno 1986. Ai fini della stipulazione dell'atto di mutuo, i tecnici regionali effettuano la perizia di stima e redigono la nota ipotecaria dell'immobile oggetto di finanziamento e trasmettono il tutto alla "Finaosta" unitamente a copia dell'intera pratica. Da questo momento parte l'iter procedurale della società erogante, si procede all'istruttoria della pratica fino ad arrivare, con deliberazione del Consiglio di amministrazione, alla concessione del finanziamento, la predisposizione del contratto e la stipula del mutuo.
Gli interpellanti chiedono di "rappresentare a Finaosta S.p.a. i disguidi sopramenzionati..." -ossia questi ritardi - "... al fine di trovare le soluzioni di snellimento della procedura che consentano un drastico taglio dei tempi di erogazione". Vorrei però fornire qui alcuni dati. L'iter procedurale seguito da "Finaosta" richiede mediamente 90-120 giorni, tenuto conto anche del tempo necessario al notaio per la fissazione della data di rogito (circa 20 giorni). Relativamente alle pratiche trasmesse a "Finaosta" dalla Regione nel periodo gennaio 2006- maggio 2006, ricordo che abbiamo inoltrato 461 domande, di cui 26 nel mese di maggio, c'è stato quasi un raddoppio rispetto al "trend" annuale. Di queste 461 i mutui istruiti e stipulati -acquisto, recupero e nuova costruzione - sono stati pari a 370; l'istruttoria e l'erogazione è stata perfezionata secondo le seguenti tempistiche: 43% entro 90 giorni, 29% entro 120 giorni, quindi 72% entro 120 giorni complessivi; entro 180 giorni il 22% e oltre 180 giorni il 6%. Sovente l'allungamento dei tempi di erogazione deriva da problematiche che non dipendono dall'iter istruttorio di "Finaosta", quali ad esempio la scarsa tempestività dei richiedenti nel fornire la documentazione necessaria per adottare la deliberazione da parte del Consiglio di Amministrazione - ultima dichiarazione dei redditi, buste paga -, formalità pregiudizievoli rilevate dal notaio in sede di visure ipotecarie...
Per quanto riguarda la revisione della normativa regionale, "al fine di sollevare la popolazione dagli elevati costi dei prestiti-ponte e dei mutui integrativi, attraverso un innalzamento a 100.000 euro dell'importo erogabile e la previsione della possibilità dell'anticipo da parte dell'Amministrazione regionale di una quota parte della somma erogabile già alla verifica positiva della sussistenza del diritto", evidenzio come nell'ultimo quinquennio, dal 2002 al 2006, il numero medio di mutui annui ammessi a finanziamento è stato pari a circa 300, per un importo complessivo annuo pari ad euro 19.000.000. Tenuto conto di questi dati, l'innalzamento a 100.000,00 euro del mutuo concedibile comporterebbe un maggior onere per la Regione di circa 9-10 milioni di euro annui. La possibilità di concedere un anticipo sulla somma erogabile già alla verifica positiva della sussistenza del diritto si scontra con la necessità, imposta dalla normativa e dal principio generale di cautela nell'utilizzo di soldi pubblici, di acquisire la dovuta garanzia ipotecaria. Già attualmente comunque, i beneficiari del mutuo possono percepire, per quanto riguarda gli interventi di recupero e nuova costruzione, il 90% del finanziamento a stato avanzamento lavori, mentre per l'acquisto vi è la possibilità di stipulare l'atto di acquisto contestualmente all'atto di mutuo.
Si chiede di relazionare alla Commissione competente in merito alla più generale politica della casa... voglio ricordare - fra l'altro, avevo preso un impegno in questo senso e credo di averlo onorato - che, al fine di migliorare l'azione della politica della casa, come previsto dal programma di legislatura, è stato licenziato dalla Giunta regionale, in data 18 maggio 2007, con deliberazione n. 1355, il nuovo testo legislativo recante: "Disposizioni di riordino in materia di edilizia residenziale. Modificazioni alla legge regionale 8 ottobre 1973, n. 33.Abrogazione di leggi e disposizioni regionali". Scopo principale di questa legge è quello di riorganizzare la normativa regionale al fine di dotarsi di uno strumento unico, in grado di garantire una visione il più possibile organica e coordinata della materia. Con tale strumento l'Amministrazione regionale potrà promuovere in maniera coordinata tutti gli interventi volti a dare ogni risposta possibile alle diverse problematiche presenti nel settore. In relazione a tale aspetto, ritengo che la condivisone di una strategia nell'ambito della politica abitativa, così come richiesto dai Consiglieri Sandri e Fontana, potrà essere ampiamente discussa, e spero raggiunta, nell'ambito dell'analisi di questo disegno di legge.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Non si può essere soddisfatti di una risposta vecchia, intanto perché già data altre volte e poi perché vecchia di impostazione. Lei ha detto che il 72% dei mutui sono erogati da "Finaosta" in 120 giorni; se lei va sui mutui "on line", potrà constatare che con le banche "on line" i mutui si erogano in 4 giorni, con le banche ordinarie si arriva a 10. Mi si deve spiegare come "Finaosta" arriva a 120. Questa è una cosa che non ha nessun significato, se non quello dell'inefficienza del pubblico e del sistema così come lo abbiamo organizzato e comunque il fatto che quasi il 30% delle domande abbia una risposta oltre i 6 mesi è folle, perché significa che su 400 domande 120 persone aspettano più di 6 mesi da "Finaosta" dopo aver aspettato tanto tempo dalla Regione. Perché se oggi, e lei non se n'è neanche accorto prima, quando glielo ho detto, stiamo valutando le domande 2006, significa che sono domande depositate un anno e mezzo fa, più i 6 mesi di "Finaosta" si avranno 2 anni o 2 anni e mezzo per certe persone dal momento in cui hanno fatto la domanda! Ma ha senso? In 2 anni e mezzo i valori commerciali dell'immobiliare sono aumentati del 20-30%? Sono cambiate poi le condizioni economiche, perché i tassi di interesse di 2 anni fa erano diversi da quelli di oggi, come mi suggerisce il collega Bortot. Questa è la situazione ormai ridicola: che non avete più capacità di governo di tale situazione! La situazione vi è "scappata di mano", a questa situazione rispondete sempre e solo con i vecchi metodi, che non portano da nessuna parte. Qui vi è un problema di innovazione: guardare questa situazione e cercare qualcosa di nuovo.
Credo che si debba cominciare a pensare ad ipotesi molto innovative: ad esempio, lasciar perdere "Finaosta"! Ma chi ci obbliga a passare da "Finaosta"? Ma non è possibile fare delle convenzioni direttamente con gli istituti bancari, a cui si abbattono gli interessi e quindi rendono molto più semplice il lavoro per quanto riguarda i prestiti-ponte, i mutui integrativi? Perché non si può fare un ragionamento che, nel momento in cui il diritto è acquisito dalla Regione, questo valga come garanzia; nulla vieta che l'ipoteca possa essere anche emessa in tempi diversi da quelli seguiti finora. Alla fine tutto questo quanto ci costa? Ci costa 9-10 milioni di euro all'anno per fare un salto di qualità e dare 100mila euro. Visto che pochi giorni fa abbiamo buttato via un "tesoretto" da 250 milioni di euro, che 10 milioni di questi 250 vadano alla casa non mi sembra una cosa che rivolti il vostro modo di pensare! È una cosa sicuramente molto positiva, non solo, bisogna tener conto che questi sono un giro... perché quando ne metti 10 in più... nei prossimi anni ne rientreranno sempre di più e alla fine il monte non cambia significativamente, perché oggi stiamo incassando le rate dei mutui di 20-18-15 e 13 anni fa, quando c'erano dei numeri superiori di richieste che non quelli di oggi.
Alla fine, se vogliamo garantire la casa ai cittadini in tempi decenti, a quelli che fanno il primo salto, ossia da non avere niente ad avere la prima casa di proprietà... dobbiamo porci questo obiettivo dandoci 2 scadenze: la prima, quella di tagliare drammaticamente le procedure anche a costo di tagliar fuori "Finaosta": che si occupi di salvare le aziende e di dare una mano all'economia e non si occupi di mutui che non è roba sua; la seconda, aumentare a 100mila euro la possibilità di intervento per i cittadini: questo consentirebbe di mettere i cittadini nelle condizioni di affrontare meglio tale passaggio, oggi con 70mila euro non si va da nessuna parte. Questo è il problema e su di esso vi chiediamo di impegnarvi in modo diverso e più efficiente di quanto non abbiate fatto finora.