Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2817 del 20 giugno 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2817/XII - Modifiche dell'itinerario del servizio pubblico di trasporto sulla tratta autostradale Aosta-Milano. (Interpellanza)

Interpellanza

Appreso che già da qualche mese il Servizio pubblico autostradale Aosta-Milano non ha più come fermata capolinea la Stazione di Porta Garibaldi, ma termina la sua corsa alla stazione di Lampugnano all'entrata di Milano;

Considerato che tale cambiamento rappresenta indubbiamente un disagio per gli utenti;

Constatato inoltre che ad alcune categorie di utenti parrebbe essere negata la possibilità di prenotare, telematicamente o telefonicamente, il biglietto A/R con validità superiore ad un giorno;

Rilevato altresì che le corse giornaliere da e per Aosta risulterebbero essere numericamente insufficienti soprattutto in corrispondenza di quelle fasce orarie e di quei giorni in cui la richiesta aumenta;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) con quali procedure le competenti strutture del Ministero e della Regione Lombardia hanno variato il percorso e quali motivazioni hanno avanzato;

2) se la modifica dell'itinerario sia stata concordata con l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta;

3) se è intendimento di questo governo regionale affrontare, per quanto di competenza e in accordo con gli organi istituzionali interessati, i problemi relativi al rilascio del documento di viaggio e alla limitatezza delle corse.

F.to: Venturella

Président - La parole au Conseiller Secrétaire Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Questa interpellanza è resa necessaria perché vi è stata il 1° marzo 2007 una variazione sul capolinea della linea Aosta-Milano che è stato spostato dalla stazione di Porta Garibaldi alla stazione di Lampugnano all'entrata di Milano. Abbiamo avuto diverse segnalazioni che questo cambiamento ha provocato disagi per gli utenti, soprattutto perché è vero che la stazione di Lampugnano è collegata con la linea "M2" del metrò, ma risulta difficoltoso l'accesso, soprattutto per quella fascia di utenti che sono le persone anziane: scendere dal pullman, andare alla stazione della metropolitana e, lì, prendere la metropolitana per raggiungere il centro. Prima dalla stazione di Porta Garibaldi tutti i mezzi pubblici erano facilmente raggiungibili, erano nella stessa stazione e non le nego, Assessore, che ho ricevuto diverse segnalazioni su questo cambiamento, che ha provocato disagio.

Il secondo punto a cui siamo interessati ad avere risposta è quello della presunta impossibilità di prenotare un documento di viaggio andata e ritorno con validità superiore a un giorno; ci dicono che gli studenti universitari che fanno il biglietto di andata, se questo supera la validità di un giorno, non possono prenotare telematicamente, non possono prenotare il posto, a meno di recarsi giorni prima, essi stessi, alla biglietteria a Milano e prenotare. Credo che nell'era dell'informatica sia originale questo: bisogna recarsi di persona! Lei mi risponderà che questo è una tratta nazionale, ma credo che lei, fornendomi la risposta, sarà di insegnamento al suo collega Cerise, il quale, sugli argomenti che non sono di sua stretta competenza, si rifiuta di rispondere... mi vorrà dire se c'è qualche intenzione rispetto a questi due problemi particolari che abbiamo sollevato.

Attendo la risposta.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.

Pastoret (UV) - Vous avez posé les questions et vous vous êtes même donné une partie de réponse, donc je pourrais même éviter de vous répondre.

Moi je ne suis pas le collègue Cerise, car il n'a pas voulu réprendre au nom de la Commune de Brissogne; moi, par contre, je réponds au nom de Mme Moratti. Vous savez très bien quelle est la question, vous la posez parce qu'on vous sollicite, vous faites bien à le faire, mais je dois rappeler, à vous et à ceux qui nous écoutent, que la ligne autoroutière de transports Aoste-Milan fait depuis toujours l'objet d'une concession ministérielle et non pas régionale, une concession qui est du ressort de l'Etat et non pas des Régions dont elle traverse le territoire, ni du Piémont ni de la Lombardie. La Région ne pourrait donc pas intervenir sur des questions concernant le déplacement éventuel des terminus, mais même si cela aurait été possible, ne serait pas celle-ci la vraie question, puisque ce déplacement répond, lui, à un choix bien précis du bureau de la mobilité de la Commune di Milan.

La Commune de Milan a décidé d'éloigner tous les terminus des lignes d'autobus de la Place Garibaldi dans le cadre d'une réorganisation urbanistique de la zone concernée. Il est certain que la Région n'entre pour rien et ne pourrait même pas entrer dans les décisions de la Commune de Milan, et aussi vous comprenez qu'il nous est difficile de protester à cet égard, sauf de le faire pour le goût de le faire, mais sans attente d'avoir un véritable résultat. Cependant nous comprenons bien que cette situation peut occasionner des désagréments, notamment aux étudiants valdôtains, mais il faut aussi considérer que dans ce terminus n'arrivent pas seulement les étudiants valdôtains, mais aussi ceux d'autres villes. Alors, là, si une action commune devra être faite, nous sommes disponibles à la faire, tout en sauvegardant des rapports de bon voisinage avec les administrations concernées, parce que ce n'est pas de notre habitude de donner des ordres aux autres! Quant aux complications relatives à la délivrance des titres de transport, nous avons interpellé l'entreprise qui nous a assurés verbalement qu'il s'agissait que des difficultés internes et qu'elle prévoyait de résoudre rapidement.

Pour ce qui est du nombre d'aller-retour entre Aoste et Milan, là aussi le service de transports n'a connaissance d'aucun problème à ce sujet, peut-être il existe et il est bien de le connaître, mais également là la solution ne dépend pas de nous, car ce n'est pas nous qui délivrons les concessions de transport sur des distances de ce genre. Vous vous êtes informé à l'avance, il y a beaucoup de lignes qui font ces transports à l'extérieur de notre Région et non pas seulement côté Italie, mais aussi côté France et Suisse, qui font l'objet de concessions qui, dans ce cas, sont transnationales et qui ne sont pas de compétence de la Région.

Cela dit, notre engagement de suivre le problème existe: ce problème nous avait déjà été signalé, mais la question réside dans la Commune de Milan. Moi je ne pense pas que la Commune de Milan sera insensible à toute une série de protestations, le fait d'éloigner les bus du centre de la ville c'est un choix que vous partagez dans notre ville et donc ils oeuvrent dans ce sens, mais ce n'est pas à moi de pouvoir émettre jugements en dessus!

Président - La parole au Conseiller Secrétaire Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Je peux partager l'éloignement des moyens de transport privés pas publics dans le sens de la pollution... è questa l'impostazione che si deve dare: non è di stretta competenza politico-amministrativa di questa Regione, comunque l'Assessorato, proprio perché sono scelte che riguardano utenti valdostani, ha contattato. Naturalmente è una linea ministeriale e nazionale, per cui poca competenza ha la nostra Regione, come fra l'altro anche la Lombardia e il Piemonte. Però il suo tenore di risposta - della quale la ringrazio - mi dà la possibilità di rispondere anche al contenuto della sua introduzione alla risposta, quando ha detto che lei non poteva rispondere per conto dell'Amministrazione comunale di Milano, così come l'Assessore Cerise non poteva rispondere per conto del Comune di Brissogne...

Ha ragione sull'interpellanza, faccio notare che però sull'interrogazione no, perché esiste una consolidata giurisprudenza, che forse in questo Consiglio pochi conoscono, e invito a rileggersi qualcosa che risale al 1999, una lettera dell'Assessore Vicquéry a cui risponde in prima battuta la dott.ssa Della Guardia e, in seconda battuta, il Presidente del Consiglio, dove c'è una formulazione interessante e istruttiva per chi poco tempo fa ha rifiutato di dare una risposta. Rileggo, perché riguarda anche il tono della sua risposta, Assessore Pastoret: "la formulazione dell'articolo 91 in cui si dà la definizione di interrogazione rende più complesso il giudizio di ammissibilità, la dottrina riconosce che le dizioni se un fatto sia vero o se alcuna informazione sia giunta al Governo o alla Presidenza della Giunta ampliano l'oggetto dell'interrogazione anche a fatti che esulano dalla competenza politico-amministrativa del Governo, rispetto ai quali l'Esecutivo si pone...", come lei si è posto, Assessore Pastoret, come tramite necessario o fonte cognitiva.

Ancora una volta, quindi, ringraziamo per la sua risposta e stigmatizziamo il comportamento irrispettoso di poco tempo fa del suo collega Cerise.