Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2815 del 20 giugno 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2815/XII - Stato dei controlli interni sull'attività dell'Amministrazione regionale. (Interpellanza)

Interpellanza

Richiamata l'importanza che un valido sistema di controlli interni riveste per una corretta gestione della cosa pubblica, a garanzia che il pubblico denaro sia speso in maniera attenta e senza alcuno spreco, tenendo conto delle scelte e dei risultati attesi e nell'ottica di operare perché l'azione amministrativa sia sempre legittima e trasparente;

Ricordato che su tale materia il Consiglio regionale, già nella passata legislatura, aveva espresso alcune importanti considerazioni e formulato indicazioni interessanti, nella cosiddetta "relazione Fiou", e aveva manifestato la propria preoccupazione per l'inefficacia dei controlli in essere così come sono congegnati, sollecitando l'esecutivo a provvedere ad una loro integrazione e al loro miglioramento, in termini di efficacia ed efficienza;

Preso atto che nello stesso documento "Integrazione del programma di legislatura regionale" del 4 luglio 2005, nella parte concernente l'attività della Presidenza della Regione, si riconosce la necessità di intervenire su tale delicata materia, con "un valido sistema di controlli interni"; per garantire la correttezza e l'efficacia dell'azione amministrativa;

Richiamate le diverse iniziative consiliari con le quali si è cercato ogni volta di fare il punto sulla situazione dei controlli interni, nella consapevolezza che senza un sistema coerente ed efficiente di controlli di gestione, difficilmente si possono evitare i rischi di zone oscure e di azioni poco trasparenti all'interno dell'Amministrazione;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) quale è ad oggi la situazione dei controlli interni sull'attività dell'Amministrazione - intesi come controlli di regolarità amministrativa e contabile, di gestione e strategico;

2) quale è la struttura regionale cui competono i controlli e, nel caso di più strutture, a quale struttura è attribuito il coordinamento della materia;

3) se ritiene che il sistema dei controlli in essere offra la dovuta garanzia relativamente alla assoluta correttezza dell'attività amministrativa, con riguardo anche e soprattutto alla correttezza della spesa rispetto ai risultati attesi; e, se così non fosse, come intende procedere per realizzare quanto indicato nel Programma di Governo;

4) se tale sistema sia ritenuto adeguato a prevenire distorsioni tali da provocare eventuali interventi delle magistrature, con conseguente danno non solo per l'erario ma anche per l'immagine della Regione e per la sua affidabilità rispetto ai cittadini valdostani; e in caso di risposta negativa come si intende operare.

F.to: Squarzino Secondina - Venturella

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Volevamo, con questa interpellanza, attirare l'attenzione della Giunta e del Presidente sulla questione del sistema di controlli interni all'Amministrazione. Più volte con le nostre iniziative ci occupiamo di un settore o di un altro, ma al di là di singoli episodi credo che sia interessante esaminare lo "status" del sistema di controlli interni di questa Amministrazione. Ricordo che su questo tema c'era stato, nella passata legislatura, tutto un lavoro corposo, la cosiddetta "Commissione Fiou" e poi "Relazione Fiou", discussa in questo Consiglio; fra l'altro allora la tensione era molto più forte perché si toccavano temi che tutti ritenevamo importantissimi.

Nella lunga relazione fatta in questo Consiglio erano emerse alcune questioni nodali: da un lato si constatava che erano inefficaci i controlli interni che c'erano a quel tempo, dall'altra nelle proposte che venivano fatte, si sottolineava che è indispensabile prevedere, addirittura si parlava della necessità di dare immediata attuazione alla previsione relativa alla previsione del controllo di gestione, come pure si sottolineava che i nuovi strumenti contabili gestionali, che hanno lo scopo di rendere l'Amministrazione flessibile, organizzata in funzione degli obiettivi posti dalla Regione, costituiscono uno snodo critico, che richiede l'introduzione di nuovi strumenti di gestione, come il bilancio di gestione, i controlli di gestione, la graduazione delle responsabilità gestionali, la valutazione dei risultati..., aggiungendo che sarebbe stato opportuno in questa ottica rivedere l'attuale legge regionale n. 45, ma anche il modo con cui alcuni strumenti che già attualmente erano in essere in realtà fossero attuati. Ad esempio, è vero che esistono i bilanci di gestione, ma - dice la commissione - sono bilanci poveri di contenuto organizzativo e di risultato, che non è finalizzato ad individuare modalità diverse di organizzare l'Amministrazione; quindi è un controllo che non viene pensato in funzione dei risultati e in funzione di cambiamenti organizzativi delle strutture dell'Amministrazione. Ho ricordato brevemente il problema, sottolineando alcuni contenuti della relazione che aveva concluso quell'iter di analisi e studi, di quello che era successo nella Regione e che aveva consentito che ci fossero alcuni atti illeciti all'interno dell'Amministrazione.

Non solo, siamo andati a rileggerci il programma di governo di questa legislatura e la dichiarazione che l'attuale Presidente ha fatto il 4 luglio 2005, quando nel presentare i punti essenziali del suo governo, aveva individuato anche un punto importante: "il valido sistema di controllo interno su cui è necessario intervenire" - dice il documento - "... per garantire la correttezza e l'efficacia dell'azione amministrativa". Quindi, preso atto che esiste questo problema su cui il Consiglio si è soffermato a riflettere a lungo individuando una serie di strumenti, preso atto che questo è un punto essenziale del programma di governo di questa legislatura, poniamo una serie di domande, cioè: cosa è stato fatto nel frattempo, e le domande che poniamo vorrei ricordarle, perché danno il senso di come vediamo il problema.

Primo: vorremmo capire qual è oggi la situazione dei controlli interni sull'attività di amministrazione, controlli di regolarità amministrativa, contabile, di gestione strategica; a noi non interessano controlli che riguardano atti illegittimi, quelli vanno posti su un altro piano e non è questo l'ambito che ci interessa. Vorremmo capire chi, all'interno della struttura organizzativa, presiede al compito di verificare i controlli, o coordina i controlli che possono essere svolti dalle diverse strutture. Vorremmo avere anche un giudizio valutativo del Presidente della Regione rispetto alla capacità del sistema di controllo di garantire una correttezza dell'attività amministrativa, soprattutto la correttezza della spesa rispetto ai risultati che si intendono ottenere; infine, se questo controllo è considerato dal Presidente della Regione adeguato per prevenire eventuali distorsioni all'interno dell'Amministrazione. Come tante volte diciamo, siamo convinti che eventuali interventi della Magistratura possono e devono essere evitati con un'attività di organizzazione del lavoro corretto, serio, trasparente dal punto di vista amministrativo e con una serie di controlli che non siano tanto a posteriori, ma siano ante il processo e durante il processo: questi sono i temi che volevamo porre all'attenzione del Consiglio e su cui vorremmo avere informazioni dal Presidente.

Président - La parole au Président de la Région, Caveri.

Caveri (UV) - Pour ce qui est du premier point, il est opportun de rappeler que la loi n° 45/1995 prévoit 4 types de contrôle interne: le contrôle des résultats obtenus par les dirigeants; le contrôle de la légalité des actes; le contrôle de la régularité comptable; le contrôle de la gestion.

Les coordinateurs participent au contrôle de la régularité administrative aux termes de l'article 12 de cette loi, qui leur confie la vérification et le contrôle de l'activité des dirigeants. Les coordinateurs visent la liste des propositions de délibération à transmettre au Secrétariat du Gouvernement régional et attestent ainsi qu'ils ont vérifié si: a) chaque acte correspond bien aux objectifs et aux programmes du département; b) les actes ont été établis par les organes compétents, compte tenu de la répartition interne des attributions. Les coordinateurs vérifient la conformité des actes - délibérations et actes des dirigeants - et des procédures y afférentes et évaluent également: 1) le caractère approprié de l'organisation et de la structure de chaque acte; 2) le respect des obligations et des délais fixés par les procédures; 3) le caractère complet et approprié de la motivation de la décision proposée.

Pour ce qui est de la régularité comptable, les contrôles sont exercés de manière systématique par les structures compétentes de l'Assessorat du budget, des finances, de la programmation et des participations régionales. Le contrôle de la régularité comptable doit assurer la légalité, la régularité et la conformité de l'action administrative du point de vue de la comptabilité. Il s'agit, là, d'un contrôle préalable qui concerne les délibérations du Gouvernement régional et les actes des dirigeants et qui s'achève par l'apposition d'un visa de régularité comptable par la structure compétente de l'Assessorat du budget (Service de la gestion des dépenses). Conformément aux articles 56 et 57 de la loi n° 90/1989 (Dispositions en matière de budget), ledit contrôle ne comporte aucune évaluation sur le fond, mais consiste à vérifier si: les crédits inscrits au chapitre sont suffisants; ledit chapitre est pertinent; les opérations sont rattachées à l'exercice budgétaire et/ou aux restes; le montant de la dépense est établi conformément à la loi. Le visa de régularité comptable est prévu également par le 1er alinéa de l'article 59 de la loi n° 45/1995; c'est le seul visa qui soit non seulement obligatoire, mais également contraignant et indispensable pour la formation définitive de l'acte. Le contrôle de la régularité comptable est également effectué au préalable sur les actes comportant la liquidation d'une dépense et par rapport auxquels, aux termes de l'article 58 de la loi des dispositions comptables, il est procédé à la vérification du fait que: la dépense correspond aux sommes engagées; les justificatifs de la dépense sont techniquement corrects. En cas d'irrégularité, l'Assessorat des finances indique au bureau qui a procédé à la liquidation de la dépense les mesures à adopter pour la régularisation des actes. En sus de ces contrôles, le Gouvernement régional a - par sa délibération n° 5015/2003 - chargé la Direction du budget d'examiner le volet financier de tous les projets de loi et de vérifier notamment leur l'impact financier attendu, leurs retombées sur le système économique et les modalités de contrôle de la réalisation des objectifs de ladite loi. Le contrôle ne concerne donc pas uniquement la couverture financière qui, conformément à l'article 87 de la loi régionale n° 89/1990, est obligatoire pour tous les projets de loi.

Quant au deuxième point, les contrôles comptables - et je parle sous le regard attentif de l'Assesseur aux finances, compétent en la matière - sont, comme je l'ai déjà dit, du ressort du Service de la gestion des dépenses, tandis que la régularité administrative est assurée par les coordinateurs avec l'assistance technique du Secrétariat du Gouvernement. Nous avons un système informatisé très efficace, qui nous permet de bien discuter les délibérations plus délicates qu'on regarde à l'intérieur du Gouvernement régional. Le Secrétariat procède à un contrôle formel des actes pour vérifier si ceux-ci sont complets - y compris du point de vue des références législatives - cohérents et logiques, et ce, notamment pour ce qui est de leurs motivations.

Pour ce qui est du troisième et du quatrième point, le système de contrôle a été récemment complété par la création de la figure du Secrétaire général de la Région et par l'automatisation du processus de paiement, et sera bientôt parachevé par l'informatisation de la liquidation. Grâce à ces interventions, nous avons ajouté au contrôle traditionnel, acte par acte, l'établissement de résumés de la plus grande utilité et l'extraction de données réparties par catégories: nous pouvons ainsi disposer rapidement d'informations qui, en l'absence de cette procédure, demanderaient un investissement en temps considérable.

L'introduction du Secrétaire général au sommet de l'Administration régionale et l'automatisation du processus de paiement ont amélioré et rendu plus performants les contrôles en question, lesquels - comme toute activité - sont sans aucun doute perfectibles. Le Secrétaire général est notamment chargé de veiller à la réalisation des objectifs établis par les organes de direction politique et de donner aux dirigeants du premier niveau des orientations et des directives relatives aux modalités d'exercice des fonctions de coordination. Il est également chargé d'introduire des formules et des processus de gestion visant à augmenter l'efficience et l'efficacité de l'action administrative, mais aussi à assurer l'uniformité de celle-ci, grâce au suivi hebdomadaire des propositions d'actes qui sont soumises au Gouvernement régional. Il s'attache notamment à améliorer la lisibilité et la transparence des motivations de ces actes et à encourager l'unification de ceux dont le contenu est répétitif. Il œuvre aussi pour une répartition plus efficace des compétences entre le Gouvernement, les Assesseurs et les dirigeants régionaux.

L'informatisation, objectif prioritaire, a été poursuivie au moyen de la conception et de la réalisation, avec la collaboration du Département du système d'information et du Secrétariat du Gouvernement régional, de nouvelles fonctions du programme informatique de gestion des délibérations. Celles-ci permettent l'accès au réseau Intranet, la visualisation des ordres du jour et des propositions d'actes, l'insertion de notes et d'observations préalables par les membres du Gouvernement: les séances peuvent ainsi se dérouler sans qu'il soit nécessaire d'avoir recours aux documents sur support papier.

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Non ho capito bene, signor Presidente, se questo sistema dei controlli, che lei ha descritto con due elementi di novità che sono l'introduzione del Segretario generale e l'informatizzazione del rapporto che esiste fra segretario e coordinatori, rende inutile la revisione della legge n. 45. Finora, ogni volta che si parlava di controlli, di gestione interna, a partire dalla "Commissione Fiou", si è detto che il nodo fondamentale era la legge n. 45; questa va rivista, rimodulata, perché una serie di realizzazioni di questa legge hanno dimostrato che c'è qualcosa che non funziona. Sono previste una serie di azioni di controllo a livello più formale, che non sostanziale, tant'è vero che la "Commissione Fiou" aveva lavorato in questa direzione e aveva detto che si doveva assolutamente rivisitare la legge n. 45, e ogni volta che abbiamo affrontato questo tema, sia in Consiglio che in commissione, il Presidente Caveri aveva sempre affermato che era necessario rivedere la legge n. 45, altrimenti non si poteva garantire di amministrazione efficace.

A sentire oggi la descrizione che lei ha fatto di come funziona all'interno della Regione, oggi, il sistema di controlli, penso che tutto sia perfetto, che non ci sia bisogno di alcun intervento! Allora ho alcuni dubbi che la descrizione che lei ha presentato sia una descrizione molto formale, ma non sostanziale... perché dico questo? Perché lei in tutta la sua descrizione ha messo in luce giustamente il controllo di regolarità contabile, il fatto che ci sia la verifica di una maggiore specificazione nelle deliberazione delle motivazioni, ma il controllo di gestione, quello più importante e strategico, è un controllo sostanziale non solo formale, in quanto devo capire se i soldi che ho speso raggiungono gli obiettivi, devo capire se ho speso più soldi di quelli che avrei dovuto spendere, devo capire se la programmazione è stata fatta in modo tale che programmato un intervento, poi ogni 2-3 mesi devo aggiungere altri interventi. Allora, o c'è un controllo serio di gestione, oppure no; non credo che il controllo di gestione serio sia solo questo passaggio di informazioni attraverso un sistema computerizzato e informatizzato, credo che ci sia molto di più e questo mi preoccupa, perché se lei pensa di risolvere il tutto con questo sistema allora siamo fuori strada! Non solo, lei non mi ha risposto a due domande che avevo messo e sottolineato nella mia presentazione: se il sistema dei controlli in essere offra la dovuta garanzia e l'assoluta correttezza dell'attività amministrativa, con riguardo soprattutto alla correttezza della spesa rispetto ai risultati attesi. Su questo confronto, relazione, programmazione dei risultati che attendo, spesa che io prevedo e poi che realizzo, se c'è un'adeguatezza fra la quantità di spesa che ho messo e i risultati raggiunti... questi è il controllo di gestione! Se non faccio questo controllo, faccio solo un controllo di passacarte formale!

Qui c'è l'altra domanda alla quale non mi ha risposto: se tale sistema sia ritenuto adeguato a prevenire distorsioni tali da provocare eventuali interventi delle Magistrature, con danno non solo per l'erario, ma anche per l'immagine della Regione, e ho anche detto, in caso di risposta negativa, come si intende operare. Lei ha descritto il sistema migliore possibile con una tale sicurezza, per cui prendiamo atto che oggi secondo il Presidente c'è un sistema di gestione dei controlli, quel sistema che la "Commissione Fiou" aveva chiesto finalmente è stato realizzato, ne prendiamo atto con soddisfazione.

Prendiamo atto con soddisfazione che non è necessario intervenire nella legge n. 45, perché quei risultati che la legge n. 45 aveva indicato, ma non era stata in grado di tradurre in pratica, adesso l'azione del Presidente della Regione con il suo Segretario generale l'ha ottenuta! In terzo luogo abbiamo la certezza che questo sistema garantisce l'attività amministrativa... sì, dice il Presidente, tutto può essere migliorabile, ho capito, ma lei praticamente è come se avesse detto che va tutto bene, il rapporto fra la correttezza della spesa e i risultati attesi è una cosa che non ci interessa, che non guardiamo perché questo vorrebbe dire entrare nell'azione politica, negli obiettivi politici.

Credo che la trasparenza che il Presidente oggi ha voluto descrivere sia una trasparenza a livello formale, ma non sostanziale, e i cittadini ci chiederanno conto se i soldi spesi per quel progetto, per quell'obiettivo - lo ricordava solo un attimo fa il collega Frassy -, ad esempio tutto il progetto di Saint-Martin de Corléans, quindi un progetto di cui in questo ultimo periodo non mi occupo io personalmente, oppure delle rotonde... ci chiederanno, i cittadini, ogni spesa che facciamo che rapporto c'è corretto fra le spese che prevediamo e che di fatto spenderemo, e i risultati, perché in questo rapporto non è sufficiente che ci siano scritte formulate con maggior chiarezza da parte del coordinatore le motivazioni, non è sufficiente che ci sia il "visa" del contabile dell'Assessorato delle finanze, che dice che nel budget questi soldi ci sono e quindi li può prendere, ma è qualcosa di più... questo di più sostanziale purtroppo non c'è, e mi spiace!