Oggetto del Consiglio n. 2812 del 20 giugno 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2812/XII - Utilizzo dell'area ex Multibox. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che:
· gli immobili destinati a suo tempo alla "Multibox S.p.A." giacciono in stato di evidente abbandono, nonostante la loro posizione strategica;
· tale area, appartenente al demanio regionale, non risulta più inglobata nei siti a destinazione produttiva dal 1999;
· la successiva destinazione a sede della Protezione civile pare superata dalle scelte contenute nel Piano di Sviluppo dell'aeroporto regionale;
· nel maggio 2006 l'Assessore al Patrimonio rispondendo ad un'interpellanza del nostro gruppo affermava la Giunta doveva decidere tra due destinazioni, l'una produttiva, l'altra funzionale all'Assessorato all'Agricoltura; aggiungeva, inoltre che era previsto l'acquisto di 9 mila metri quadrati antistanti l'immobile;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta regionale per sapere:
1) quali sono le decisioni prese in merito al riutilizzo dell'area ex Multibox e in quali atti sono formalizzate;
2) quali sono i tempi previsti e i costi necessari a ridare una nuova funzionalità all'area;
3) se sono stati acquistati i 9 mila metri quadrati di terreni indicati in premessa e nel caso per quale importo e quale uso ne è attualmente fatto.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Nell'interrogazione si pone l'attenzione sull'area Multibox, quindi si esprimono queste 3 domande: "quali sono le decisioni prese in merito al riutilizzo dell'area ex Multibox e in quali atti sono formalizzate"... "quali sono i tempi previsti e i costi necessari a ridare una nuova funzionalità all'area"... "se sono stati acquistati i 9mila metri quadrati di terreni indicati in premessa e nel caso per quale importo e quale uso ne è attualmente fatto".
Lo stabilimento Multibox è stato acquistato dalla Regione nel 1978 per insediarvi delle attività produttive: questo solo per dare una lettura, sono cose che il collega Frassy conosce molto bene, ma anche per il mondo di Internet che ci segue, diamone un brevissimo cenno. Dopo alcune iniziative imprenditoriali agli inizi del 1992, lo stabilimento è tornato nella disponibilità della Regione, che non ha più trovato alcuna attività adatta alla tipologia di quel fabbricato. In effetti la costruzione, oltre ad essere attualmente inagibile, ha delle grosse limitazioni dettate dalle ridotte altezze interne e, proprio per questa ragione, l'Assessorato dell'industria ha in seguito rinunciato alla possibilità di utilizzare l'immobile per i propri scopi. Successivamente la Regione ha deciso di utilizzare la parte di questa proprietà e l'area esterna ad uso deposito di materiali di recupero e di attrezzature per cantieri forestali.
Per quanto riguarda la destinazione prevista, la precedente Giunta regionale aveva pensato di localizzare in quell'immobile la sede della Protezione civile, progetto successivamente accantonato perché la stessa struttura potrà essere collocata nell'ambito del potenziamento dell'Aeroporto, in sintonia con alcuni aspetti del "master plan". Successivamente una delle proposte riguardava la collocazione in quel sito, previa la demolizione e successiva ricostruzione di una struttura adatta, della sede dei magazzini della Direzione foreste, attualmente ospitati a Chavonne: ciò avrebbe contribuito a concretizzare anche un accordo con il Comune di Villeneuve. Questa prospettiva non è andata in porto, perché nella zona di Chavonne alla fine sono state assunte delle nuove determinazioni e sono in parte ultimate e, in parte, in corso le ristrutturazioni dei capannoni, dove abbiamo la collocazione di questo tipo di immobile.
Completo con il discorso dei 9.000 metri: questi sono inseriti nel piano acquisti e non sono stati attualmente acquistati. Chiaramente questa diventava un'operazione da effettuare nell'ambito di quella destinazione. Proprio nelle ultime Giunte questa analisi è stata riproposta nell'ambito della discussione del Governo regionale e, rispetto a questo, abbiamo assunto tale decisione: o questo immobile ha una destinazione industriale, artigianale, quindi troveremo modo di dare evidenza a questo tipo di discorso, in modo tale che possano essere proposte delle destinazioni da parte di operatori, oppure, in alternativa, inserite nel piano vendite, destinando quell'area ad eventuali acquirenti che, coerentemente con la destinazione industriale, vorranno prenderne possesso. In sostanza, ad oggi sono tramontate tutte le destinazioni pubbliche regionali, e stiamo facendo un'istruttoria solo per seguire il percorso: o un utilizzo con la logica delle proposte industriali, diritti di superficie, locazioni, cioè all'interno di un "business plan" da presentare nell'ambito dell'Assessorato dell'industria, congiuntamente con la valutazione patrimonio; in alternativa: piano dismissioni e quindi asta, vendita. Queste sono le determinazioni degli ultimi mesi del Governo regionale.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Lei è partito dall'inizio degli anni '80, partirò da tempi più recenti. Mi accontenterei di partire dal 14 luglio 2004, quando l'argomento era stato discusso in Consiglio e poi andrei ancora più indietro, al 1° ottobre 2002, quando all'epoca - come lei ricordava - l'allora Giunta aveva deciso che quella sarebbe stata la sede della Protezione civile. Cambiando poi legislatura, 22 aprile 2004, la decisione della Protezione civile era stata superata, di conseguenza si affermava in maniera seria e impegnativa che bisognava decidere. A maggio 2006, un anno fa, qui era l'Assessore La Torre il protagonista di questa ennesima puntata, che diceva: "abbiamo le idee chiare, abbiamo individuato 2 soluzioni: una è quella che oggi avete cassato, ossia di metterla ad uso dell'agricoltura perché rimanete a Chavonne, l'altra era quella di utilizzare quell'area per accatastare materiali ferrosi, carcasse d'auto, rottami...". Avevamo espresso forti dubbi su entrambe le proposte, sostenendo che l'ipotesi di stoccare le carcasse fosse un'ipotesi che non valorizzava un'area sulla quale erano stati fatti anche degli investimenti con la riconversione dell'area dell'ex Autoporto, perciò auspicavamo che poteste trovare qualcosa di più pertinente e interessante.
È passato un anno e noi siamo tornati sull'argomento, con l'evidenza che quell'area era nello stesso stato in cui si trova ormai da 30 anni e con la speranza che non si mettessero le carcasse e i materiali ferrosi da rottamare; questa speranza si è concretizzata, ma di lì a dire che siano stati fatti dei passi avanti... forse siamo ancora lontani! Non so quale tempo e quanto tempo le servirà, Assessore, a lei, alla sua Giunta o alla sua maggioranza per assumere una decisione, perché il grave è che qui non stiamo dicendo di quando verrà trovata la sistemazione definitiva dell'area con edificazione, demolizioni..., ma di quando verrà presa una decisione! È passata una legislatura senza che la Giunta fosse in grado di assumere una decisione, con poi tutte quelle che sono le difficoltà della progettazione, della realizzazione, dell'appalto... e oggi, ancora una volta, avete ipotizzato un ventaglio di soluzioni: destinazione produttiva, che era stata soppressa nel '99 perché dal '99 quell'area non risultava più nell'ambito dei siti a destinazione produttiva, o piano vendite.
Allora noi diciamo: se piano vendite deve essere, che sia fin dal prossimo piano vendite, che non ci si debba tornare su questo argomento per domandarvi se avete deciso, e lei mi dirà che avete deciso diversamente rispetto a quello che avevate deciso un anno prima! Penso che sia il minimo dare una risposta chiara e definitiva su cosa vorrete fare di "Multibox", forse l'Assessore La Torre ha qualche idea, dovrebbe forse collegarsi maggiormente con il suo collega di Giunta che si occupa di questioni produttive... però è evidente che fino ad oggi, lei, Assessore, ha dato delle risposte incalzato dalle domande di chi sta all'opposizione, perché se le risposte che avete dato fossero state minimamente ponderate...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... non sto parlando di quel verbale che lascia il tempo che trova perché l'Amministrazione si dice che parla per atti...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... siamo telepatici? Può darsi. Il discorso di fondo è che però un atto va adottato, perché sono 30 anni che qui nessuno decide in merito, è dalla seconda metà degli anni '80, sono oltre 20 anni, è dal 1987-1988 che questa vicenda...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... no, è stata adoperata come locali di sgombero e come depositi. Sta di fatto che vi chiediamo di assumervi la responsabilità di una decisione finale e definitiva!