Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2809 del 20 giugno 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2809/XII - Emolumenti per il liquidatore della Gestione straordinaria della Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interrogazione)

Interrogazione

Venuti a conoscenza che il liquidatore della Gestione straordinaria della Casa da Gioco di Saint-Vincent ha richiesto la remunerazione della stesura di differenti contratti, tra cui quello di conferimento delle poste attive e passive alla stessa liquidazione, avvenuto tra il 31 dicembre 2002 e le prime ore del 1° gennaio 2003;

Constatato che tale richiesta appare del tutto infondata in quanto la predisposizione di tali contratti è stata a carico agli uffici;

Ribadita la necessità della massima trasparenza su una vicenda che ha fatto emergere numerose perplessità sull'ingente parcella delineata a favore del liquidatore;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Governo regionale per conoscere:

1) se tra gli emolumenti riconoscibili al liquidatore della Gestione straordinaria vi sia la predisposizione e la redazione di contratti;

2) quali importi siano stati previsti per tale attività;

3) se vi siano stati pareri, conformi o meno, da parte del Collegio sindacale della liquidazione della Gestione straordinaria su tale argomento;

4) quali somme siano già state liquidate al liquidatore della Gestione straordinaria, e in che data, sino ad oggi.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Nell'interrogazione il collega Sandri torna su un argomento che era già stato oggetto di un precedente atto ispettivo.

In questa nuova interrogazione i colleghi Sandri e Fontana pongono 4 quesiti. Venuto "a conoscenza che il liquidatore della Gestione straordinaria della Casa da gioco di Saint-Vincent ha richiesto la remunerazione della stesura di differenti contratti"... è chiaro che il collega Sandri non cita la fonte, ma venuto a conoscenza di questo... fra quello di conferimento delle poste attive e passive alla stessa liquidazione, avvenuto tra il 31 dicembre 2002 e le prime ore del 1° gennaio 2003; "constatato che tale richiesta appare del tutto infondata in quanto la predisposizione di tali contratti è stata a carico agli uffici"; "ribadita la necessità della massima trasparenza"..., chiede di conoscere: "se tra gli emolumenti riconoscibili al liquidatore della Gestione straordinaria vi sia la predisposizione e la redazione di contratti", "quali importi siano stati previsti per tale attività", "se vi siano stati pareri, conformi o meno, da parte del Collegio sindacale della liquidazione della Gestione straordinaria su tale argomento", "quali somme siano già state liquidate al liquidatore...".

Ho girato la questione agli organi della liquidazione che mi hanno pregato di dare lettura della risposta che è in questi termini: "Si precisa ad abundantiam quanto segue, relativamente alle premesse dell'interrogazione di cui trattasi: il liquidatore non ha chiesto la remunerazione per la stesura di differenti contratti, ma unicamente la remunerazione per la stesura della scrittura privata di cessione di ramo di azienda con autentica notarile, stipulata il 1° gennaio 2003. Per contro, non ha richiesto alcuna remunerazione per la stesura della scrittura privata, determinazione definitiva del prezzo di cessione di ramo di azienda Casino de la Vallée, avvenuta in data 1° gennaio 2003, ad autentica notarile stipulata in data 8 marzo 2003, ritenendo che la prima fosse assorbente della seconda. Non esistono altre scritture, per cui abbia richiesto la remunerazione, tanto meno esiste una scrittura di conferimento delle poste attive e passive alla stessa liquidazione, a meno che gli interroganti non intendano riferirsi alle clausole convenute nella prima scrittura secondo le quali alcune poste - attive, crediti minori e passive, contenziosi SITAV-SAAV - sarebbero rimaste a favore e a carico della "GS" antecedente. L'affermazione che la richiesta della remunerazione da parte del liquidatore per la stesura del contratto di compravendita appare del tutto infondata, in quanto la predisposizione di tali contratti è stata a carico degli uffici è non veritiera e lesiva sul piano professionale, personale e morale del liquidatore, se con tale affermazione si vuole insinuare che il liquidatore stesso abbia addebitato lavori professionali mai eseguiti. Al riguardo, il Presidente del Collegio dei revisori ha personalmente verificato, controllato e attestato come la scrittura di cui trattasi fosse stata predisposta e redatta dal liquidatore, senza interventi di uffici o terzi: circostanza, questa, facilmente verificabile presso lo stesso Presidente".

Rispetto ai vari quesiti, il liquidatore fa queste precisazioni: "vi è fra gli emolumenti riconosciuti al liquidatore la predisposizione e la redazione del solo contratto del 1° gennaio 2003; non vi sono emolumenti per la predisposizione e redazione di altri contratti". Gli importi previsti per tale attività sono quelli determinati dalla tariffa professionale con la riduzione di cui all'articolo 15, 1° comma, come da dettagli allegati alla notula e oggetto di trasmissione all'Assessorato competente, in occasione della presente interrogazione 82/07, a firma dei medesimi odierni interroganti di cui alla seduta del Consiglio regionale.

Il punto 3 riguarda il Collegio sindacale, e qui rispondo a parte; il punto 4, le somme già liquidate al 31 dicembre 2005 risultano dai bilanci della "GS" in liquidazione, bilanci già esaminati e approvati dal Consiglio regionale. Nel corso del 2006, il cui bilancio è già a mani dell'Amministrazione regionale, il liquidatore non ha percepito alcun acconto come ben confermato dal Collegio sindacale nella sua relazione di accompagnamento al bilancio stesso. Nel corso dell'anno corrente il liquidatore ha percepito un acconto di 200mila euro, rimanendo nell'ambito delle tariffe minime professionali prese a base e confrontate con le tariffe massime professionali per determinare i valori medi evidenziati nella notula - notula elaborata sulla base della deliberazione di incarico della Giunta regionale, la cui validità è tuttora esistente - certificati dagli appositi organi dell'ordine professionale di appartenenza e non soggetta agli effetti del decreto "Bersani", che non è e non può essere retroattivo (secundum ius).

Rispetto al punto 3, vado a prendere la documentazione presso l'Assessorato e la relazione dei Sindaci, per quanto attiene la notula professionale, dice: "nel corso dell'esercizio 2006 non sono stati corrisposti acconti al liquidatore, ma risulta imputato all'esercizio l'intero importo di quanto dallo stesso richiesto a seguito della parcella dallo stesso predisposta e fatta liquidare dal collegio professionale di appartenenza. Si richiama in proposito alla lettera del 20 ottobre 2006, all'Assessore al bilancio, nella quale si evidenziava, fra l'altro, che un eventuale negoziato sul compenso dovuto al liquidatore non può che intervenire fra il committente, Giunta regionale, e il professionista incaricato, tenendo conto sia della specificità della liquidazione in oggetto, le cui linee guida sono state tracciate dalla Regione, sia delle non previste incombenze, cause giudiziarie e fiscali".

Come ulteriore elemento - anche qui cerco di dare delle informazioni aggiuntive rispetto alle richieste - comunico al collega Sandri di avere, in virtù della notula trasmessa e recepita nel bilancio trasmesso alla Regione, inoltrato il 27 aprile, al liquidatore, un'istanza non per contestare la notula, che essendo stata verificata dal Collegio sindacale e liquidata dall'ordine professionale ritengo sia da prendere per buona, non sono certo io che devo andare a fare quelle verifiche che spettano agli organi di controllo, ma proprio in sintonia con quanto detto dal Collegio sindacale ho richiesto al liquidatore di rivedere la definizione del quantum che viene presentato nella notula in virtù di alcune considerazioni, che sono considerazioni di opportunità, dei minimi e dei massimi.

È vero che ci muoviamo in un ambito che è di difficile definizione, perché essendo la deliberazione madre della Giunta regionale di allora una deliberazione che fa riferimento a delle tariffe professionali e non indica il massimo, il minimo o il medio, l'attività non può che essere un'attività negoziale; quindi ho effettuato delle considerazioni, le cui prime risposte sono state di difesa del quantum precedente, ma non si esclude la possibilità di definire un incontro per ulteriori definizioni. Su questo tema ho investito i dirigenti della Regione che stanno facendo i vari approfondimenti ed è per questo motivo che il bilancio della "GS" non è approdato ancora in Consiglio, essendo che nel bilancio della "GS" c'è la notula così come è stata prevista per la sua definizione nominale.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Credo che si debba ringraziare l'Assessore Marguerettaz, quanto meno per l'impegno a raccogliere tutti questi dati, fra l'altro forse non sono riusciti a metterli giù tutti... se fosse così gentile da farmi avere i dati scritti, così posso valutarli meglio... Lo ringrazio, in particolare, per questa istanza che ha voluto esprimere al liquidatore il 27 aprile 2007 e anche per questa considerazione che credo sia stata un invito a quei pochi colleghi che ha ancora lì vicino in Giunta... dalla prossima volta di ricordarsi di aggiungere i minimi professionali: questo potrebbe essere un insegnamento che vale non solo per chi è dalla parte della Giunta, ma anche di chi è dalla parte del Consiglio.

Sul resto, ho molto apprezzato la sua brillante capacità di saltare a piè pari il "quantum" sul problema della stipula della scrittura privata. Ha parlato di tariffe professionali, non citando la cifra, ma è una cifra rilevante - come sappiamo - e fra l'altro lei ha enfatizzato l'approvazione da parte dell'ordine professionale. L'ordine professionale ha semplicemente verificato che ciò che era richiesto fosse compreso all'interno delle tariffe professionali, né troppo di più, né troppo di meno. Non è entrato nel merito della legittimità di quelle richieste, anzi, se ne sono ben guardati, perché così si evitano responsabilità. Mi permetto di prendere per buone le osservazioni che lei ha fatto e che le ha trasmesso il liquidatore, ma personalmente vorrei prendere ancora del tempo e dello spazio per capire come è stata compilata questa scrittura privata della mitica notte di Capodanno del 31 dicembre 2002-1° gennaio 2003. Ho l'impressione che chi è arrivato lì da pochi giorni non fosse nelle condizioni fisiche di avere a disposizione un quadro chiaro della situazione, se non erano gli uffici a predisporre tutta una serie di documenti; per cui, pur prendendo per buone le parole che la scrittura privata sia stata redatta dal liquidatore, forse tutto il materiale predisponente a questo era sicuramente non "farina del suo sacco" e questo, all'interno della scrittura privata che è spesso una fotocopia di scritture precedenti, probabilmente sono carichi che si devono valutare.

Ritengo alla fine che questa parte sia solo un approfondimento su cui torneremo al momento del bilancio di liquidazione; spero che di qua a là i suoi dirigenti e lei stesso sappiate ritrovare all'interno della trattativa con il liquidatore dei livelli di spesa che rendano la cosa più accettabile e più compatibile con il bisogno di ridurre i costi di posizioni sostanzialmente di privilegio, che non sempre sono giustificate dall'ampiezza dell'impegno.