Oggetto del Consiglio n. 2807 del 20 giugno 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2807/XII - Redditività dello stabilimento Verrès S.p.a. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che:
· Verrès S.p.A., stabilimento valdostano dedito alla produzione di tondelli per monete, pare conseguire ricavi piuttosto marginali a fronte di cospicue commesse sotto il profilo quantitativo;
· la ridotta redditività dei volumi prodotti sembra imputabile a gravosi oneri di intermediazione che l'azienda paga a terzi per l'acquisizione degli ordinativi;
· la chiusura della fonderia artistica e di precisione, intervenuta alla fine del 2005, ha escluso importanti opportunità di mercato per l'azienda;
· il capitale sociale di Verrès S.p.A. è parzialmente partecipato da Finaosta, che è rappresentata anche in seno all'organo amministrativo;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore delegato per sapere:
1) se, nel corso della sua recente visita allo stabilimento e dell'incontro con il vertice amministrativo di Verrès S.p.A., ha constatato quanto esposto in Premessa;
2) quali informazioni possiede in relazione alla prevedibile evoluzione dell'andamento gestionale nonché sulle operazioni di maggior rilievo che si avranno nel prossimo semestre;
3) se non ritenga quantomeno opportuno, attraverso i rappresentanti di Finaosta nel consiglio di amministrazione, attivare un monitoraggio più accurato sulla conduzione aziendale nel suo complesso.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.
La Torre (FA) - Lei pone numerose domande in questa interpellanza: infatti chiede cose precise in riferimento alla produzione di tondelli per monete, fa la domanda e trae già le conclusioni; allora ho cercato di prepararle un documento il più completo possibile, pur tenendo conto che non ho visitato la "Verrès".
Nel 2006 i volumi produttivi che lei cita nel settore della monetazione sono, sì, diminuiti: infatti sono passati da 9.376 tonnellate di prodotto conforme a 8.387, è evidente che siano diminuiti, si parla di una diminuzione del 10%; però, se andiamo a fare una "comparaison" con il 2004, ci accorgiamo che rispetto al 2004 ad oggi siamo nell'ordine di una crescita del 39%, quindi il dato assoluto sul 2004 siamo ancora al 40% di produzione in più. Di fatto, però, è giusto rilevare che il 2006 sul 2005 dimostra una riduzione del 10%. Per contro, i ricavi delle vendite e prestazioni sono rimasti invariati, circa 41,6 milioni contro i 41 milioni dell'esercizio 2005. Relativi al settore della monetazione di preciso sono 40,5 milioni, il 97% dei ricavi, quindi è sostanzialmente monoprodotto.
I mercati esteri sono in costante espansione e hanno assorbito il 65% della produzione. La società intrattiene poi rapporti commerciali anche con le zecche di numerosi Paesi, fra cui la Francia, l'Ucraina, la Romania, l'Algeria, il Marocco, la Danimarca, il Venezuela, la Lituania. Nel corso del 2006 la società "Verrès" ha partecipato ad un numero elevato di richieste di offerte, licitazioni private e gare internazionali per circa 40mila tonnellate di prodotto richiesto, aggiudicandosi ordini per oltre 7.400 tonnellate di tondelli, quindi è riuscita a recitare abbastanza un suo ruolo. Nel bilancio al 31 dicembre 2006 della società, fra i costi per i servizi sono allocate le spese commerciali, le quali ammontano a complessivi 705mila euro - 1,7 di ricavi di esercizio - e includono le provvigioni maturate dagli agenti e i contratti di consulenza tecnico-commerciale.
L'evento che ha pesantemente condizionato l'andamento dei mercati e in qualche misura anche la gestione reddituale della società è senza dubbio l'andamento dei prezzi dei metalli. Il 2006 è stato contrassegnato da un aumento assolutamente anomalo del prezzo delle materie prime, che sono passate, per quanto concerne il rame, da un prezzo medio di 3.900 euro/tonnellate del mese di gennaio a 5.000 euro/tonnellate del mese di dicembre. Per quanto concerne il nichel da un prezzo medio di 12.000 euro/tonnellate si è passati a 26.160 euro/tonnellate nel mese di dicembre.
L'aumento dei prezzi delle materie prime ha comportato un incremento del capitale circolante e conseguentemente dell'indebitamento a breve che, unitamente al rialzo dei tassi di interesse, ha negativamente influito sugli oneri finanziari dell'esercizio: sono passati da 331mila euro del 2005 a 595mila euro del 2006. Nel 2006 l'utile prima delle imposte è comunque rimasto in linea con il precedente esercizio, quindi 940mila euro, ma il carico fiscale è sensibilmente aumentato ed è passato da 223mila euro a 633mila euro, per il venir meno dei benefici dell'utilizzo delle perdite pregresse che aveva comportato un minore effetto fiscale sul risultato del 2005. L'utile di esercizio 2006 è stato dunque pari a 302mila euro, contro un utile di 718mila euro del 2005; tra l'altro, mi sono anche procurato i bilanci, se lei ha piacere di averli, possiamo fornirglieli. Al termine di esercizio 2005 il settore delle fusioni industriali ed artistiche è stato definitivamente chiuso, tenuto conto del negativo andamento gestionale. La chiusura ha comportato a carico del conto economico dell'esercizio concluso il 31 dicembre 2005, oltre alla perdita gestionale di 900mila euro circa, quello che giustifica il non funzionamento, la svalutazione delle relative immobilizzazioni per 239mila euro.
La "Finaosta" detiene il 27,35% del capitale sociale della "Verrès S.p.a.", corrispondenti a nominali 3,4 milioni di euro su un capitale sociale versato di 10.969.660 euro. Nel "CdA" della società siede un consigliere nominato in rappresentanza della "Finaosta S.p.a." e il Presidente del Collegio sindacale è scelto fra i sindaci nominati dalla stessa.
In merito alla seconda domanda, le dirò che nei primi mesi del 2007 lo stabilimento di Verrès ha mantenuto i ritmi produttivi registrati nel 2006, sostenuti da un'organizzazione del lavoro a 17 turni settimanali. Secondo le previsioni inizialmente formulate dal "CdA", i volumi produttivi del 2007 avrebbero dovuto attestarsi a 10.600 tonnellate di tondelli, per un fatturato stimato pari a 58,4 milioni di euro (quindi era previsto un miglioramento della situazione) e addirittura con un utile prima delle imposte di 500mila euro (quindi, anche qui, con una previsione di miglioramento). Recentemente è stata acquistata una importante fornitura, destinata al Venezuela, per un valore contrattuale di circa 42 milioni di euro, la cui realizzazione avverrà a partire dal 2° semestre dell'esercizio in corso, e il cui termine è previsto nel corso del 1° trimestre del prossimo anno. Ad oggi, pertanto, la società prevede una produzione e un fatturato ampiamente superiori a quelli ipotizzati in sede di formulazione del budget, quindi addirittura le prospettive dovrebbero essere senz'altro migliori. Fra l'altro questa commessa rappresenta per la società una sfida tecnologica di altissimo livello, in quanto concerne, per la prima volta, la fornitura di monete coniate e non già di tondelli semilavorati; quindi si sta cercando anche di sviluppare delle nuove lavorazioni che dovrebbero far fare quel salto di qualità. In considerazione di tutto quanto esposto, anche per il 2007 il "CdA" prevede un'evoluzione positiva della gestione.
In merito alla terza domanda, il consigliere nominato in rappresentanza di "Finaosta", non avendo deleghe operative, difficilmente può attuare un monitoraggio approfondito delle condizioni aziendali, la cui responsabilità compete all'amministratore delegato. Comunque è stata mia cura segnalare a "Finaosta" di seguire con più attenzione i lavori della "Verrès", informando anche il consigliere delegato delle nostre istanze.
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - La prima cosa che faccio è una rettifica alla premessa che ho scritto, dove c'è un errore. La chiusura non riferita alla fonderia artistica, bensì alla fonderia industriale, volevo solo sottolinearlo perché è stato un refuso e ci tenevo a precisarlo.
Per quanto riguarda la risposta, il titolo che hanno attribuito gli uffici a questa interrogazione è pertinente, si parla di redditività dello stabilimento "Verrès S.p.a.". Ho notato che le risposte ai quesiti che abbiamo formulato invece si sono focalizzate sulla produzione. Non mettiamo in dubbio che lo stabilimento stia lavorando e stia producendo quantità elevata di tondelli per monete e di conseguenza il lavoro non manchi. Noi abbiamo invece posto l'accento sulla redditività, cioè a fronte di tutta questa mole di lavoro, quanto sta guadagnando l'azienda?
Ci risulta, ed è per quello che noi, nella premessa, abbiamo fatto una serie di ipotesi, che sono peraltro confutabili, ma che possono anche essere verificate... che la "Verrès S.p.a." acquisisce attraverso società terze degli ordini importanti, come quello recente del Venezuela, ma questa intermediazione nell'acquisizione degli ordini pare gravosa, e questo gravame, in termini provvigionali - adesso non so come sia impostato l'accordo da un punto di vista contrattuale - sembra ridurre naturalmente i margini di ricavo finale dell'azienda. Ne è testimonianza il bilancio 2006, di cui lei ci ha fornito il risultato di esercizio, poco più di 300mila euro, a fronte di un bilancio 2005 che segnava un attivo di 700mila euro e a fronte di bilanci che erano decisamente più remunerativi quando la "Verrès S.p.a." stampava tondelli per l'euro moneta.
Nelle nostre domande e nella nostra premessa c'è una preoccupazione, e... qual è la preoccupazione? Che a fronte di questi volumi prodotti la redditività sia effettivamente ridotta e la causa sembra sia imputabile ai gravosi oneri di intermediazione che l'azienda paga a terzi. Questo è un problema che ci è stato comunicato e ci fa piacere che lei lo abbia trasmesso ai competenti organi di "Finaosta", in particolare al consigliere di amministrazione che siede nella società anche se non ha deleghe, anche perché ci spiacerebbe che un monitoraggio disattento oggi si concretizzasse, domani, in una situazione di crisi. Così è accaduto con "Tecdis", se lo ricorda non lei, ma il suo predecessore, le cui risposte sempre all'insegna dell'ottimismo e del positivo, ci hanno condotto nel giro di qualche anno a una situazione assolutamente irreversibile e irrimediabile. Non vogliamo dire che "Verrès", oggi, sia in quelle condizioni, vogliamo però ribadire che il monitoraggio sulle attività industriali partecipate dalla Regione e da "Finaosta" deve essere efficace e soprattutto quotidiano, anche perché abbiamo un consigliere nel "CdA" e un Presidente nel Collegio sindacale che possono verificare puntualmente ciò che accade.
Se ci sono situazioni di intermediazione iugulatorie sull'economia aziendale, è bene che siano constatate e accertate "in primis" da lei, Assessore, e poi dai consiglieri che fanno parte della IV Commissione con un'audizione "ad hoc". Non vorremmo che una svista si traducesse in un disinteresse e in una situazione critica, come già si è verificato altre volte.
Le chiederei se può consegnarci anche copia della risposta scritta di cui ha dato lettura perché è ricca di dati, sui quali faremo le opportune riflessioni.
Presidente - Con questo credo che possiamo sospendere i nostri lavori. Il Consiglio è riconvocato alle ore 15,30.
La seduta è tolta.
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La seduta termina alle ore 13.