Oggetto del Consiglio n. 2803 del 20 giugno 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2803/XII - Promozione del "Piano stabilimento Cogne 2010". (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che:
· la Giunta regionale ha approvato un protocollo d'intesa da stipularsi con la Cogne Acciai Speciali S.p.A. e con il Comune di Aosta per la promozione del piano "Stabilimento Cogne 2010";
· il piano in oggetto è costituito da una semplice planimetria redatta dalla Cogne Acciai Speciali S.p.A., la quale è stata allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 1263/2007;
· nel piano sono sommariamente definiti gli obiettivi, ma non si fa cenno alcuno né alle procedure di attuazione né alle risorse finanziare previste per realizzarlo, con particolare riferimento a quelle stanziate da enti pubblici;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore delegato per sapere:
1) se conosce qualche ulteriore elemento del Piano di cui in Premessa;
2) se sono già stati definiti i tempi, le modalità di attuazione e gli impegni finanziari dell'imprenditore, della Regione, del Comune di Aosta e di altri soggetti che eventualmente partecipano alla sua realizzazione: in caso affermativo, quali sono;
3) se intende portare il Piano a conoscenza delle competenti commissioni consiliari prima che venga sottoscritto dalle parti interessate.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.
La Torre (FA) - L'argomento mi permette, essendo strettamente collegato con lo sviluppo delle aziende, di fare una piccola precisazione sui dati.
Il primo trimestre 2007 ha visto cessare in Val d'Aosta 444 imprese, nel primo trimestre 2006 ne erano cessate 401, quindi apparentemente il dato dice che ne sono cessate di più nel primo trimestre 2007; però io le do anche i dati delle imprese che si sono iscritte. Al primo trimestre 2006 si sono iscritte 281 nuove imprese, invece nel primo trimestre 2007 se ne sono iscritte 316: come vede, c'è un miglioramento nel 2007 rispetto al 2006. C'è sempre una situazione di difficoltà, ma c'è un miglioramento fra il 2006 e il 2007... era solo una precisazione. Ciò detto, parliamo di un'azienda che fortunatamente è un'azienda che prolifera e continua a crescere sui mercati, non a caso nel rapporto della "Banca d'Italia" si evince come il settore siderurgia sia un settore trainante sull'economia valdostana ed è evidente che quando si parla di siderurgia si parla di "CAS". Appare chiaro come sia indispensabile per un'azienda che guarda al futuro progettare sul futuro, ecco che allora si comprende perché il "progetto Cogne 2010" è definito così, proprio perché traguarda degli obiettivi a breve, ma lo fa con una precisazione che è volta soprattutto all'incremento della possibilità di intervenire sui mercati della "CAS". In tal senso lei fa delle domande precise e io mi vorrei attenere alle sue domande.
In merito alla prima domanda, il protocollo d'intesa, da stipulare con il Comune di Aosta e la "Cogne Acciai speciali S.p.a." per la promozione del piano, denominato "Stabilimento Cogne 2010", presentato dalla "Cogne Acciai speciali s.p.a.", rappresenta una risposta all'esigenza della società "Cogne Acciai speciali S.p.a." di armonizzare e migliorare l'impatto dello stabilimento sul contesto cittadino e di modernizzare, razionalizzare ed implementare le attività produttive in modo da renderle ancora più competitive e performanti. Su questo vorrei fare una precisazione: credo che sia importante, visto la stretta collocazione dello stabilimento sul territorio della città, che all'interno di questo progetto si evidenzino alcune delle cose da me appena dette, cioè la volontà di rendere meno impattante lo stabilimento sulla città, di migliorarlo sotto il profilo funzionale, ma anche sotto il profilo ambientale; quindi uno dei primi elementi del progetto su cui concentrare l'attenzione è proprio questo. Il protocollo non prevede impegni specifici a carico della Regione o del Comune, ma costituisce soltanto un accordo preliminare per esaminare la fattibilità degli interventi proposti dalla "Cogne Acciai speciali S.p.a.".
La realizzazione degli interventi previsti dal piano consentirebbe di migliorare l'impatto estetico-architettonico dello stabilimento, e ambientale, di ridurre le emissioni connesse alle attività produttive in essere, prevedendo, contestualmente all'effettuazione degli interventi indicati nel piano, l'ammodernamento delle reti tecnologiche obsolete, quindi un miglioramento delle reti funzionali dello stabilimento, anche per le condizioni interne dello stesso e di vivibilità dei dipendenti, e di restituire aree ed immobili, attualmente locati, all'uso pubblico: qui faccio riferimento a Via Paravera. Il piano prevede, infatti, la realizzazione di una serie di interventi che riguardano, in particolare, i seguenti ambiti: trasferimento dell'attuale palazzo direzione in un nuovo edificio da costruire nell'area "UC 110" e successiva restituzione dell'attuale palazzo direzione a "Vallée d'Aoste Structure S.r.l."; realizzazione di una nuova entrata e di un nuovo parcheggio per dipendenti, clienti e fornitori presso la nuova palazzina direzione; realizzazione di nuovi edifici (spogliatoi, eccetera); realizzazione di nuove aree di stoccaggio (parco billette e area stoccaggio vergella); spostamento degli stoccaggi dei gas tecnici e numerose altre cose. Perché vado avanti così veloce? Perché è evidente che un argomento di questo spessore richiederebbe almeno un'esposizione di circa un'ora! Ho voluto preparare una breve relazione descrittiva degli interventi che sono molteplici, si parla di tantissimi interventi e soprattutto di interventi su cui su ognuno, volendo, ci si potrebbe anche soffermare. Adesso non entro nello specifico, al limite le fornisco la relazione e avremo modo di confrontarci avendo lei questi dati in più.
In merito alla seconda domanda, nel protocollo d'intesa approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 1263/2007, la Regione si impegna a promuovere, per quanto di competenza, la realizzazione del piano denominato "Stabilimento Cogne 2010", condotti i necessari approfondimenti in ordine alla compatibilità con le prescrizioni degli strumenti urbanistici... - e qui il discorso anche con il Comune di Aosta che, non dimentichiamoci, è il domino del territorio - alle sinergie con gli interventi già realizzati, in corso di realizzazione e da realizzare nell'area, alle implicazioni patrimoniali per la Regione e le società controllate, mediante la promozione della stipula di accordi con il Comune di Aosta, la valutazione della possibilità di prolungare il contratto di locazione e di esplicitare la rilevanza degli investimenti - sottolineo "prolungare il contratto di locazione", perché questo è anche un ulteriore impegno che abbiamo chiesto alla famiglia Marzorati, che è quello di traguardare anche un impegno nel tempo rispetto alle cose che stiamo facendo, cioè riconfermiamo questa volontà a lungo tempo, per dare garanzie e prospettive allo stabilimento in termini occupazionali, ma anche di urbanistiche sul territorio, cioè gli interventi che andiamo a fare, li dobbiamo traguardare anche in un'ottica non solo decennale, ma trentennale -, anche immobiliari, previsti dal piano al momento della definizione del rinnovo del contratto in essere e la valutazione della possibilità di favorire la realizzazione di alcuni interventi mediante finanziamenti diretti o derivanti dal prolungamento della locazione, a fronte della realizzazione del piano di sviluppo industriale. È chiaro che, anche qui, c'è un riferimento stretto ai benefici che ne possono derivare per la città da alcuni interventi che vengono fatti e di cui si terrà conto per quelli che sono i canoni di locazione dello stabilimento.
Gli eventuali impegni finanziari a carico della Regione saranno pertanto definiti, condotti i necessari approfondimenti, in occasione dell'attuazione dei singoli interventi. È possibile che ci siano interventi finanziari da parte della Regione, ma dovranno essere di volta in volta verificati e concordati in funzione degli obiettivi che ci siamo dati e soprattutto dei benefici per la collettività, perché non ci dimentichiamo che dobbiamo essere, sì, un partner di sostegno per la più grande azienda valdostana, ma che questa azienda in termini di ritorni sulla collettività deve dare delle garanzie. Ecco che i nostri investimenti saranno proporzionati sui singoli interventi, che saranno da valutare, ovviamente non su tutti, in funzione dei ritorni alla collettività. Ad esempio, se andiamo a recuperare Via Paravera, a dismettere tutto il traffico da Via Paravera, andiamo a restituire alla città Via Paravera e tutti quelli che possono essere gli edifici fronte strada, ci potrebbe essere un beneficio per la collettività che potrebbe essere valutato e magari riportato nella strada di gronda, che potrebbe essere verso il Quartiere Dora dove all'interno di un progetto di recupero con il Comune di Aosta, si potrebbero fare degli interventi a beneficio della collettività... in tal senso si dovrebbe agire!
In merito alla terza domanda: "se intende portare il piano a conoscenza delle competenti commissioni consiliari prima che venga sottoscritto dalle parti interessate"... come le dicevo oggi, le fornirò ulteriori dati, perché le ho preparato una breve relazione descrittiva che poi fornirò eventualmente agli altri Capigruppo e, sulla base di quei dati, avremo modo di dibattere.
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Il piano ha un nome importante, "stabilimento Cogne 2010"; non siamo qui a negare l'importanza di questo insediamento industriale per la Valle d'Aosta sotto tutti i profili, sviluppo economico, occupazionale e quanto vogliamo dire. Allora, il discorso è un altro: il discorso è che qui forse si cerca di fare vetrina e non la si fa neppure troppo bene, perché questo protocollo d'intesa come ci viene presentato è costituito da un piano, da un'idea che è stata redatta dall'imprenditore privato e l'idea è sviluppata attraverso la planimetria allegata a questa deliberazione n. 1263, molto compressa; lei forse l'avrà su un foglio in modo più visibile, ed è un'idea che viene accolta con entusiasmo dagli enti pubblici: la Regione e il Comune di Aosta.
Se guardiamo cosa c'è nella scatola, al di là di quello che è scritto in deliberazione, lei dice che all'interno c'è un sacco di materia, e magari avremo occasione di vederla e di parlarne anche in commissione visto che questa materia, che ha una valenza industriale, ma soprattutto urbanistica, interessa più commissioni, e ci piacerebbe capire quali sono i contenuti. Dico questo, perché qui si legge che il piano è costituito dalla planimetria allegata, quindi il contenuto è questa planimetria, un foglietto... lei mi dirà che c'è un foglio più grande e la dimensione del foglio forse fa la differenza, ma... cosa fa la Regione? La Regione si impegna a promuovere per quanto di competenza la realizzazione di questo piano e lo stesso fa il Comune, per quanto di sua competenza; poi dice che non ci sono fondi che vengono impegnati, è un accordo preliminare, è una buona intenzione: esistiamo, siamo dei dirimpettai, il privato, l'imprenditore e il pubblico, i due enti, sappiamo che il privato insiste su una porzione di territorio urbano piuttosto rilevante, 1/6 o 1/7 della superficie di Aosta; di conseguenza ha un suo impatto estetico che deve essere governato e migliorato, però nei punti che sono convenuti non si dice nulla, tranne qualche buona intenzione che è stata arricchita da qualche bella parola, oggi, nel suo intervento.
Ci piacerebbe capire, visto che il 2010 è dietro l'angolo, e questo piano si propone degli obiettivi ambiziosi... chi fa... che cosa? Realizza l'imprenditore, governa la realizzazione l'ente pubblico, il Comune, la Regione? Promuove... che cosa? Ci sembra riduttivo che un piano si consumi in un foglietto, anche perché, Assessore, se di protocollo d'intesa deve trattarsi, forse qualche puntualizzazione più specifica sarebbe necessaria! Non vorremmo che si consumasse il tutto come è successo per l'"Espace Aosta" o per il recente accordo fra Regione e "Poste italiane", cioè la funzione primaria è quella di dare in pasto all'opinione pubblica attraverso i "media" alcune notizie che paiono rilevanti, ma in realtà non lo sono, e sentirsi per il momento soddisfatti di quello che un domani neanche si realizzerà o non ci sarà!
Si registrano delle contraddizioni anche su questo fronte: nei rapporti che ci sono fra l'imprenditore privato e la Regione. Ho sotto gli occhi due notizie, una de "La Stampa" della Val d'Aosta e una dell'ANSA della Val d'Aosta, datate 20 aprile scorso; nella prima c'è un rapporto che pare conflittuale fra Marzorati e La Torre, dove si dice: "attacco frontale di Marzorati, Regione ci sei...", di conseguenza rivolge all'Assessore determinate accuse per quanto riguarda l'attenzione nei confronti dell'industria; lo stesso giorno sull'ANSA invece dice Marzorati: "confortanti gli impegni della Giunta della Val d'Aosta"... questo ci fa capire qual è il clima in cui ci troviamo nei rapporti con gli organi di informazione, dove non si sa quale delle due notizie sia quella veritiera, quali siano gli effettivi rapporti fra imprenditore privato e Regione, quindi ci sentiamo molto presi in giro, perché una notizia ha un segno positivo e l'altra ha un segno negativo, ma la profonda contraddizione esistente fra le due ci fa capire che qui, i rapporti, forse sono stati sanati con questo accordo preliminare che, in fondo, si compone di sole parole!