Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2757 del 24 maggio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2757/XII - Disegno di legge: "Disposizioni per la celebrazione del nono centenario della morte di Sant'Anselmo d'Aosta".

Articolo 1

(Finalità e oggetto)

1. La Regione, in occasione del nono centenario della morte di Sant'Anselmo da Aosta, promuove le celebrazioni di tale ricorrenza, in considerazione dell'importanza, sotto il profilo storico, civile, religioso e culturale, di Sant'Anselmo e del suo radicamento nell'identità storica e culturale della comunità valdostana.

2. Per le finalità di cui al comma 1, la Regione, avvalendosi del Comitato di cui all'articolo 2, organizza e finanzia un programma di iniziative per gli anni 2007, 2008 e 2009, con l'obiettivo di approfondire la riflessione sulla vita, sulle opere e sul pensiero religioso e filosofico anselmiani e di diffonderne la conoscenza, considerandone l'attualità e la perdurante validità.

Articolo 2

(Comitato per le celebrazioni del nono centenario della morte di Sant'Anselmo da Aosta)

1. È costituito con decreto del Presidente della Regione, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Comitato per le celebrazioni del nono centenario della morte di Sant'Anselmo da Aosta, di seguito denominato Comitato, quale organo consultivo e propositivo della Regione.

2. Il Comitato è composto da:

a) il Presidente della Regione, che lo presiede;

b) il Presidente del Consiglio regionale;

c) l'Assessore regionale competente in materia di istruzione e cultura;

d) il Presidente della Commissione consiliare competente in materia di cultura;

e) il Vescovo di Aosta;

f) il Sindaco del Comune di Aosta;

g) il Rettore dell'Università della Valle d'Aosta/Université de la Vallée d'Aoste;

h) il Presidente dell'Académie Saint-Anselme.

3. I componenti del Comitato possono designare a partecipare alle riunioni di lavoro persona da loro di volta in volta delegata.

4. Al Comitato possono essere invitati a partecipare gli esperti, i responsabili individuati per le singole iniziative e i Sindaci dei Comuni di volta in volta interessati. Il Comitato assicura, inoltre, il raccordo con altri soggetti o enti legati alla figura di Sant'Anselmo o comunque interessati alla realizzazione delle singole iniziative, ed in particolare con l'Abbazia benedettina di Bec, la Chiesa cattolica romana d'Inghilterra ed il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma, coinvolgendoli nell'esame e nella predisposizione delle singole iniziative celebrative o in altre congiunte o similari.

5. Il Comitato raccoglie, esamina ed elabora le proposte di iniziative celebrative al fine della predisposizione del programma di cui all'articolo 1, comma 2, e monitora l'attuazione del programma stesso; a tali fini, il Comitato può avvalersi di una commissione scientifica, composta da esperti, anche esterni all'Amministrazione regionale, nominati dalla Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di istruzione e cultura.

6. Per lo svolgimento delle sue funzioni, il Comitato si avvale, inoltre, di una segreteria operativa presso l'assessorato regionale competente in materia di cultura. Il personale e le specifiche professionalità occorrenti all'attività di supporto del Comitato sono forniti dalla Regione.

7. Le sedute del Comitato sono valide quando ad esse partecipa la maggioranza assoluta dei componenti. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso di parità, dirime il voto del Presidente.

8. Il Comitato resta in carica fino alla data di completamento delle iniziative programmate, culminanti nelle celebrazioni del 21 aprile 2009.

9. La partecipazione ai lavori del Comitato, e della commissione scientifica presso di esso costituita, è gratuita.

Articolo 3

(Programma)

1. La Giunta regionale, su proposta del Comitato, approva con propria deliberazione il programma di cui all'articolo 1, comma 2, e le sue modificazioni, individuando altresì le strutture regionali competenti e gli altri soggetti cui affidare la realizzazione delle singole iniziative celebrative.

2. Nel programma sono ricomprese, nei limiti delle disponibilità finanziarie, le iniziative celebrative realizzate direttamente dalla Regione o che la Regione intende patrocinare o finanziare mediante contributo, in quanto rispondenti alle finalità della presente legge, ed in particolare le seguenti:

a) convegni, congressi e seminari dedicati alla vita, al pensiero e alle opere di Sant'Anselmo;

b) allestimento di mostre e altre iniziative a carattere didattico finalizzate alla divulgazione del pensiero e delle opere di Sant'Anselmo;

c) presentazione, acquisto, distribuzione e realizzazione di pubblicazioni, documenti video e multimediali;

d) contributi e borse di studio per studenti e ricercatori universitari che predispongano elaborati di alto valore scientifico e aventi carattere di novità sulla vita, sul pensiero e sulle opere di Sant'Anselmo;

e) eventi e manifestazioni collaterali rivolti allo studio e alla divulgazione del tema della religiosità in Valle d'Aosta;

f) opere e lavori diretti alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio ecclesiastico di particolare rilievo culturale e al recupero dei luoghi legati alla memoria di Sant'Anselmo.

Articolo 4

(Rinvio)

1. La disciplina di ogni altro adempimento relativo all'attuazione della presente legge è demandata alla Giunta regionale che vi provvede con proprie deliberazioni concernenti, in particolare, la definizione:

a) della campagna di comunicazione volta a divulgare il programma delle iniziative celebrative;

b) delle modalità di organizzazione delle singole iniziative celebrative.

Articolo 5

(Disposizioni finanziarie)

1. L'onere complessivo derivante dall'applicazione dell'articolo 3 è determinato in annui euro 300.000 per gli anni 2007, 2008 e 2009.

2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 2007 e di quello pluriennale 2007/2009 nell'obiettivo programmatico 2.2.4.07 (Attività culturali - musei, beni culturali e ambientali).

3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede mediante l'utilizzo per pari importo degli stanziamenti iscritti negli stessi bilanci e nell'obiettivo programmatico 3.1 (Fondi globali), al capitolo 69000 (Fondo globale per il finanziamento di spese correnti) a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto E.1. dell'allegato n. 1 ai bilanci stessi.

4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.

Président - Comme je vous avez annoncé, nous examinons l'objet n° 35.1. Je vous rappelle qui ont été déposés 4 amendements des Conseillers Sandri et Squarzino et 1 amendement du groupe "Arcobaleno" et des "DS".

La parole au rapporteur, le Conseiller Maquignaz.

Maquignaz (UV) - In occasione del nono centenario della morte di Sant'Anselmo di Aosta, il presente disegno di legge vuole avviare un percorso celebrativo che intende evidenziare l'importanza della figura del Santo, non solo sotto il profilo religioso, ma anche storico, filosofico e culturale. Per onorare la figura di questo Santo così importante per la Comunità valdostana, il presente disegno di legge prevede celebrazioni comprendenti innumerevoli e molteplici iniziative da svolgersi nel corso di 3 anni: 2007-2008-2009, al fine di diffonderne la conoscenza. Con decreto del Presidente della Regione viene costituito un Comitato che avrà compiti propositivi e consultivi in ordine alle iniziative celebrative. Esso dovrà procedere all'elaborazione di un programma di iniziative, culminanti nella data del 21 aprile 2009, da svolgersi nel triennio 2007-2009 e monitorarne l'attuazione. In relazione alle proposte esaminate ed elaborate dal Comitato, spetterà alla Giunta regionale approvare il programma delle iniziative, che ricomprenderà, nei limiti delle disposizioni finanziarie, iniziative realizzate direttamente dalla Regione e quelle che, in considerazione della rilevanza dei singoli eventi, la Regione intende patrocinare o finanziare mediante contributo. Le iniziative previste dal presente disegno di legge, come elencate dall'articolo 2, spazieranno dai convegni e seminari sulla vita, il pensiero e le opere del Santo, all'allestimento di mostre ed iniziative di carattere didattico volte alla divulgazione del suo pensiero e delle sue opere, alla realizzazione di pubblicazioni, all'erogazione di borse di studio per studenti e ricercatori universitari, fino ad arrivare ad opere e lavori diretti alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio ecclesiastico di particolare rilievo culturale e al recupero dei luoghi legati alla memoria di Sant'Anselmo. Per quanto riguarda la definizione delle modalità applicative del presente disegno di legge, in particolare per quanto riguarda la campagna di comunicazione volta a divulgare il programma delle iniziative e le modalità organizzative delle singole iniziative celebrative, provvederà la Giunta regionale con proprie deliberazioni. Si fa presente infine che l'onere complessivo per l'applicazione del presente disegno di legge è determinato in euro 300.000 annui per gli anni 2007, 2008 e 2009.

Président - La discussion générale est ouverte.

La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Credo che prima o poi qualche storico della Valle cercherà di rispondere all'interrogativo: come mai molti cittadini di questa Valle devono emigrare altrove per trovare contesti culturali e sociali in cui poter esprimere le loro potenzialità, lasciando in eredità al mondo intero della cultura opere intellettuali di grande ingegno, quasi dei "piliers" della ricerca. Pensiamo a Sant'Anselmo, alla sua prova ontologica dell'esistenza di Dio, che ha portato in tutto il mondo il nome di Aosta, ma che ha avuto pochissima influenza nella cultura di questa Comunità. Pensiamo anche a personaggi più recenti, da Federico Chabod ad Alessandro Passerin d'Entrèves, Natalino Sapegno, che nei loro rispettivi campi sono considerati maestri e punti di riferimento, ma da cui la Comunità politica e culturale della Valle d'Aosta ha mantenuto sempre debite distanze, per non dire altro... salvo poi in alcuni casi ad accoglierne l'eredità libraria. È una domanda che pongo in modo provocatorio, perché credo che ogni iniziativa debba servire a porci delle domande, non solo a farci chiedere come spendiamo i soldi. Ogni tanto in occasione di ricorrenze, della data di nascita o della data di morte, ci si ricorda di questi personaggi e a volte viene il dubbio che tali ricorrenze avvengano perché possono essere utili, servire a qualche politico di turno attuale o futuro, come in passato era successo, ad avere una vetrina o un'occasione per presenziare iniziative pubbliche, prestigiose, almeno lo si spera, per inaugurare l'avvio o la conclusione di opere pubbliche, anche se gli interventi possono essere solo l'affresco di una facciata della chiesa o di un seminario. Sicuramente può servire ad editori, che possono ristampare opere che solo in queste occasioni sono ritenute importanti. Noi però speriamo che, al di là di questa facciata, al di là di questi interessi immediati, il riscoprire personaggi illustri del passato siano delle occasioni preziose, che possano servire sì agli studiosi che hanno un'occasione per approfondire tematiche interessanti come in questo caso l'apporto filosofico di Sant'Anselmo e le sue influenze sul pensiero posteriore, ma servano soprattutto ad accostare i giovani a tematiche che sono al di fuori dell'immediata esperienza quotidiana. Speriamo che questa sia un'occasione perché i giovani siano aiutati non dico a risolvere, ma almeno a porsi gli interrogativi di fondo sul senso della nostra esistenza, essere aiutati ad accostarci al pensiero astratto, a scoprire il fascino della conoscenza, della riflessione, dell'indagine intellettuale. Speriamo che questa sia un'occasione di stimolo all'intera Comunità perché cominci ad includere nel suo patrimonio di tradizioni culturali valdostane anche aspetti più profondi, che uomini di questa Valle hanno evidenziato con la loro vita, così che le nostre radici anche religiose non vadano cercate solo in Santi popolari che, come San Grato, Sant'Orso, sono diventati importanti per la nostra Valle e la nostra Comunità, ma anche in figure che possono rappresentare uno stimolo più ampio per la nostra riflessione, ad esempio, possono essere un richiamo profondo alla dimensione europea, all'apertura che la cultura può apportare alla Valle: questo è il nostro auspicio.

Non ci interessa tanto che alla fine del triennio ci siano più libri, qui ne ho portati alcuni, guardate: questi sono libri che sono stati editi grazie ai finanziamenti regionali, sono stati pagati dalla Regione e sono per lo più custoditi nei depositi in cantina. Abbiamo calcolato che dagli anni 1988 al 1998 nell'ambito dell'attività del Consiglio sono stati spesi per libri oltre 350 milioni di lire - circa 170mila euro -, ma chi li ha letti e a cosa sono serviti? Non ci interessa tanto che vi siano alla fine del triennio più convegni con i loro atti che illustrano, sono già stati spesi sempre ad opera della Presidenza del Consiglio, sempre nel periodo 1988-1998, per l'organizzazione di convegni, per la pubblicazione e presentazione dei relativi atti oltre 170 milioni di lire, pari a 80mila euro. Non credo vi siano rispetto a questi convegni così importanti, dal punto di vista scientifico, novità così essenziali da giustificare altri convegni, però non ci interessa, ripeto, che ci siano più libri o più convegni, perché questi già sono stati fatti. Ci interessa che, eventualmente utilizzando questi strumenti, se sono pensati con tale finalità, ci si interroghi tutti in questo triennio come singoli e come Comunità, come scuola, ma anche come mondo politico, che significa rileggere oggi il messaggio di Sant'Anselmo in questo momento culturale, caratterizzato da crisi, contraddizioni, ansie, difficoltà, grosse sfide - ecologiche, culturali -, da un intersecarsi di culture diverse che si incontrano e si scontrano, un po' come avveniva all'epoca di Sant'Anselmo.

Riusciamo noi a rileggere questo nostro mondo alla luce del messaggio di Sant'Anselmo? Questo dovrebbe essere l'obiettivo di tale iniziativa. La domanda che ci poniamo è questa: i soldi per fare tale tipo di iniziative, per realizzare tale nostro auspicio bastano? A noi sembrano tanti questi soldi, specie se li paragoniamo a quelli che sono dedicati alla cooperazione internazionale. Per l'attività di cooperazione internazionale, di attenzione alle povertà del mondo intero, stanziamo meno della cifra che è prevista in questa legge ogni anno per le celebrazioni di Sant'Anselmo e questi soldi sono tanti, Signor Assessore, anche se li paragoniamo ai fondi previsti nelle leggi di settore. Lei sa bene che la legge regionale n. 41/1988, intervento della Regione autonoma Valle d'Aosta nella costruzione di edifici di culto, prevede per il 2007 200mila euro, per il 2008-2009 niente e poi ancora per il triennio 52.000 euro per ogni anno del triennio. I soldi che si mettono per questa legge quindi sono veramente tanti, se paragonati a questi altri tipi di iniziative, sia quelle in ambito internazionale, sia nel settore specifico degli edifici di culto. Con i nostri emendamenti cerchiamo di incidere su questo, di ridurli; se ciò non fosse possibile, credo debba essere ancora più alta l'attenzione di chi è chiamato a decidere come spendere questi soldi, fra l'altro non è detto che debbano essere spesi tutti, ne possono anche avanzare e poi deve essere più alta l'attenzione di chi è chiamato a controllare la spesa, a controllare come vengono spesi questi soldi e come noi abbiamo fatto con le opere su Cox, come esempio di attenzione da parte nostra a certe spese della Regione. Tutto questo per dire che se con le attività previste da questa legge si riuscisse ad innescare tale processo di riflessione, di ripensamento anche della nostra cultura e dell'incidenza che persone come Sant'Anselmo hanno avuto e possono avere nella nostra cultura anche quotidiana, nell'indirizzare a noi Valdostani alcune linee di azione, nel farci scoprire che è possibile alzare gli occhi più in alto dall'agire quotidiano, se questo aiutasse tutti a riscoprire che fa parte della qualità della vita curare anche quegli aspetti per così dire spirituali, etici, morali, filosofici, aspetti che aiutano ciascuno di noi a porsi le domande fondamentali e a cercare insieme agli altri le risposte a queste domande...allora ben vengano queste risorse.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Alcune brevi considerazioni su questo disegno di legge. Riteniamo interessante tale provvedimento per almeno 2 buoni motivi: il primo è perché in un momento di forte crisi di certi valori occuparsi anche dei santi può servire a ritrovare quei principi che di tanto in tanto farebbe bene ritrovare anche a chi fa politica. L'identità valdostana con tale disegno di legge si ricolloca nel solco della tradizione cristiana occidentale e penso che questo sia un messaggio politico importante da non sottovalutare, soprattutto in un periodo in cui certi valori tendono ad essere dimenticati o addirittura sopraffatti nel nome di un certo multiculturalismo, che alla fine rischia di far dimenticare a noi le nostre radici, la nostra cultura in nome di tolleranze che poi spesso non sono contraccambiate. L'altro aspetto è anche il fatto di giocarci un'opportunità per uscire dalla Valle d'Aosta, con tutta la Valle d'Aosta... ossia di creare un momento di attenzione sulla nostra Regione attraverso un personaggio illustre della storia, nel senso più importante della sua definizione e del suo termine, ossia un momento diverso per poter far conoscere la Valle d'Aosta non solo per le sue bellezze naturali, ma anche per quello che è stato il suo apporto nel pensiero occidentale e nel riaffermare certi valori della tradizione cristiana. Questo disegno di legge è una scommessa, Assessore, ce lo siamo detti in Commissione, dove il tutto è riposto non solo sulle cifre stanziate - che possono essere tante, ma possono essere anche poche, dipenderà da quello che vorremo fare -, ma è una scommessa riposta su quanto riuscirà ad inventarsi il comitato. Per una volta la Giunta regionale non è l'artefice della realizzazione di un disegno di legge, che peraltro ha presentato, ma è il tramite esecutivo di ciò che un comitato andrà a proporre alla Giunta. Questa diversa riparametrazione dei ruoli penso sia un segnale importante da considerare anche in futuro; se il tentativo riuscirà, dipenderà dal comitato, dalle forze politiche e dai rappresentanti del comitato. Noi ci sentiamo di partecipare a questa scommessa, riservandoci di trarre delle valutazioni cammin facendo sul presupposto che qui di cose se ne possono fare tante. L'unica cosa che riteniamo non si debba proprio fare è quella di costituire un comitato autocelebrativo, nel senso che sia un comitato proteso a lavorare fra Courmayeur e Pont-Saint-Martin, non perché questo possa essere inutile, ma perché non dovrebbe essere questo l'obiettivo: l'obiettivo è quello di far conoscere la Valle d'Aosta attraverso la figura di Sant'Anselmo, è quello di creare un interesse a livello nazionale o transalpino sulla vita di Sant'Anselmo, le opere di Sant'Anselmo e sulla Valle d'Aosta. Se tale scommessa riuscirà, questi soldi saranno stati bene impegnati, altrimenti saremo i primi a contrastare eventuali derive che dovessero accompagnare questo percorso. È con tale spirito che il nostro gruppo ritiene di poter condividere questo disegno di legge.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - È sempre un grande piacere poter disquisire di un grande figlio di questa terra, anzi di uno dei soli 3 figli che sono presenti nell'Enciclopedia "Zanichelli", un modo sbrigativo, ma essenziale per capire l'importanza di personalità. Nella "Zanichelli edizione 2005", quelle successive non le ho controllate ancora, oltre ad Anselmo di Aosta, sono presenti Natalino Sapegno e Federico Chabod. Affrontiamo un tema importante, un tema rilevante, anche se ho apprezzato particolarmente la relazione al disegno di legge n. 159 quando si evidenzia che dopo la morte della madre, contrastato dal padre, rinunciò alla patria ed emigrò. I legami con la Regione Valle d'Aosta quindi ci sono, perché è nato in questa città ed è ancora presente in Via Sant'Anselmo, la casa attribuita alla famiglia del filosofo e teologo di fama internazionale, per cui onestamente abbiamo dato quello che era giusto, non abbiamo cercato di sopravvalutare a livello di relazione questo tipo di legame, anzi correttamente è stato descritto a tutta la successiva biografia, ma questo poi non si ritrova nel testo. Nel testo ritroviamo tutta una serie di definizioni, di impegni che dovrebbero rispondere a questa personalità, che non c'entrano assolutamente nulla.

Voglio chiarire questo concetto facendo un ragionamento più ampio. È evidente che nella storia della filosofia, e della patristica in particolare, Anselmo di Aosta ha un ruolo fondamentale, ma questo non è legato strettamente alla questione filosofica, ma è una questione che interviene in un ambito molto più ampio. Nella "Storia dell'idea di Europa" quando Federico Chabod traccia dell'Europa i caratteri fondamentali non può non prendere atto di un dato importante: che l'Europa è costruita sulla grande tradizione laica, razionale, democratica - visto che "democrazia" è una parola greca - della cultura greca e quindi lì nasce la parola... anche proprio fisicamente... l'Europa nasce in Grecia, ma nel Medioevo questa Europa viene arricchita notevolmente e pesantemente condizionata dal pensiero cristiano, diciamo che c'è un legame fortissimo fra questi 2 elementi quando la tradizione greca ci viene trasmessa proprio dalla cura dei monaci cristiani. Nei periodi più difficili del Medioevo, anche i tempi in cui visse Sant'Anselmo, abbiamo le copie più importanti di tutti i grandi dell'antichità greca, Platone, Aristotele, Socrate, grazie alle trascrizioni che venivano fatte nei conventi e anche dai colleghi di Sant'Anselmo, quando soggiornava nei Monasteri di Bec di cui era Abate, piuttosto che di Canterbury o di altri luoghi in cui è stato esiliato o ha svolto la sua attività. Vediamo che questi 2 elementi vanno al di là delle idee personali, sono dei termini assoluti che hanno profondamente condizionato la nostra mentalità e quello che siamo oggi è l'eredità di quel pensiero, sia del pensiero greco che del pensiero cristiano. In questo senso dobbiamo inquadrare la figura di Anselmo di Aosta come uno dei contributi essenziali. È anche un piccolo "escamotage" visto che ha svolto la sua attività in altri posti, scrivendo dotti testi in latino, ma può essere un dato interessante per promuovere la nostra Regione e nella nostra Regione la cultura in generale.

Questo progetto di legge, quindi, è un progetto interessante perché fa riflettere su tali grandi temi, quindi ben vengano i convegni, i seminari dedicati alla vita e alle opere di Sant'Anselmo, ben vengano le mostre o altre iniziative didattiche per la divulgazione del pensiero e delle opere, ben vengano l'acquisto e la presentazione e distribuzioni di pubblicazioni, perché questo è un arricchimento che rimane a patrimonio della nostra Comunità, ben vengano i contributi e le borse di studio per studiare tutto ciò, anche se devo dire che l'Università della Valle d'Aosta non ha brillato in questi anni, però poi se si arriva alle lettere e) e f) dell'articolo 3, comma 2, che dimostrano che si vuole strumentalizzare tutto questo per fini diversi... Sulla religiosità non ho presentato un emendamento, lettera e)... perché non voglio sia strumentalizzato il mio pensiero, ma trovo irriguardoso che la politica intervenga nei fatti personali. Essere o non essere religiosi, avere una religione, un'altra religione e tutte queste cose sono delle questioni personali che intervengono solo nella vita privata di ognuno e credo che ci debba essere il rispetto. Che il politico si assuma la responsabilità di eventi e manifestazioni collaterali rivolti allo studio e alla divulgazione del tema della religiosità in Valle credo sia al limite dell'intervento "a gamba tesa" nella sfera privata, soprattutto in un mondo in cui la globalizzazione, l'evoluzione, la presenza di nuove e diverse sensibilità anche dal punto di vista religioso è un fenomeno presente e diffuso. Ritengo che, da questo punto di vista, si debba avere la massima prudenza e diciamo evitare anche di essere possibilmente accusati di voler svolgere attività politica a favore di particolari religioni e sfruttarle a fini elettorali.

Voglio raccontare un piccolo episodio che mi è capitato domenica. Mi sono recato a Bruges a visitare il Collegio d'Europa: una delle più importanti istituzioni europee dal punto di vista dell'insegnamento e della formazione dei dirigenti delle istituzioni europee e di livello europeo, al termine della visita mi hanno accompagnato a vedere quelle 3-4 cose importanti che ci sono a Bruges, delle quali una veramente fondamentale, perché c'è una piccola chiesetta che è situata al primo piano di un edificio, molto ben arredata, in cui si custodisce con grande cura una reliquia importantissima: il sangue di Cristo. Credo che questa sia una cosa importante per chi ha questa fede e, mentre in tale chiesa guardavo lo svolgersi di questa cerimonia, per cui le persone che visitavano la chiesa passavano davanti alla reliquia e la baciavano, c'era un sacerdote che poi puliva ad ogni passaggio l'ampolla e c'era questa colonna di persone che sfilava e faceva tale atto di devozione. Quello che mi ha colpito è che all'uscita avevano tutti il portafogli in mano e chiudevano per il resto che avevano ricevuto dal sacerdote che c'era subito dopo: questo lo racconto perché ho l'impressione che la riforma di Lutero abbia finito la sua capacità propulsiva e in giro per l'Europa vi sia uno strano mescolamento fra quelli che sono dei concetti di fede a concetti molto più concreti. E qui non siamo tanto distanti da questo stile, nel senso che mettendo insieme il punto e) e soprattutto il punto f), dove si dice: "opere e lavori diretti alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio ecclesiastico..." - con cui bene abbiamo capito dalla relazione Anselmo di Aosta non c'entra nulla, perché ha iniziato la sua professione, nel senso di fede e la sua attività di elaborazione filosofica fuori dalla Regione - "... e al recupero dei luoghi legati alla memoria di Sant'Anselmo", probabilmente sono dei lavori fatti nella Casa di Sant'Anselmo, ma sul patrimonio ecclesiastico mi piace molto meno, perché ho l'impressione che sia un metodo surrettizio per sfruttare Sant'Anselmo e passare dei soldi al Vescovado di Aosta: questo non s'ha da fare! Fra l'altro, lo stile è veramente bassino, non è solo passibile dell'intervento della riforma di Lutero, che se la prendeva con le indulgenze, ma ricorda le Colombiadi. Se qualcuno si ricorda delle Colombiadi, questa erano una di quelle interessanti manifestazioni che si organizzano ogni tanto in Italia, da quando ci si rese conto che le Olimpiadi, piuttosto che altre manifestazioni sportive, consentono di poter investire tanti soldi in una determinata area o in più aree sul territorio nazionale e che poi restano come patrimonio delle beneficate Comunità locali. Quando furono fatte le Colombiadi, che era la manifestazione per ricordare non so più quale centenario di Cristoforo Colombo, furono stanziati dei soldi in giro per l'Italia, la stessa cosa per quanto riguarda le manifestazioni religiose per l'anno 2000... In quelle occasioni furono investiti parecchi soldi per la ristrutturazione ad uso dei viandanti, che per le manifestazioni del 2000 dal punto di vista religioso si recavano a Roma, in Via de Tillier ad Aosta fu restaurata una grande casa che rimane lì vuota, a testimonianza di quanto questi investimenti servano a rimettere a posto il patrimonio edilizio e non servano assolutamente a niente dal punto di vista pratico. Ho presentato un emendamento per togliere la lettera f) e un altro per ridurre drasticamente il finanziamento, perché 300mila euro sono per cose estremamente più concrete, proprio perché questi 2 aspetti: quello culturale, e accettiamolo pure religioso, e quello più materiale, dovrebbero andare separatamente. Se poi si ritiene che le strutture religiose e il patrimonio ecclesiastico di particolare rilievo culturale della Valle d'Aosta meritino un recupero, si faccia una legge "ad hoc". Uno dei segni fondamentali di cui parla Chabod nella "Storia dell'idea di Europa", personaggio laico che faceva parte del partito di azione, quindi nulla di più indenne da possibilità di essere coinvolto dalla religiosità, era che le caratteristiche fisiche dei Paesi d'Europa si identificavano con i campanili. Piace o non piace, è un fatto positivo o negativo, è così, quindi il patrimonio ecclesiastico è un punto rilevante dello stesso paesaggio valdostano, i "clochers" con il gallo sopra fanno parte del patrimonio valdostano, quindi non possiamo abbandonarli. Se ci sono quei problemi, non 300mila, ma 3 milioni! Ma non in questo modo surrettizio.

Un'altra questione per cui abbiamo presentato degli emendamenti è che, a parte la solita tendenza a chiamare il Sindaco della città di Aosta-ville d'Aoste Sindaco del Comune di Aosta, un obbrobrio che continua a perpetrarsi in questa amministrazione e ci sarà un emendamento in tale materia, è sul problema della composizione del comitato. Il comitato che dovrebbe gestire le celebrazioni del nono centenario della morte di Sant'Anselmo è formato come quello del 60° della liberazione e dell'autonomia, ad eccezione dell'assenza nel testo originario di qualunque rappresentante della minoranza. Viene poi fatto un testo di Commissione in cui non compare il rappresentante di minoranza, ma compare un rappresentante della V Commissione. Il testo infatti dice che, oltre al Presidente della Commissione consiliare competente, viene aggiunto un rappresentante della minoranza indicato dalla Commissione stesso. Questo è il cosiddetto "lodo Ferraris", ossia da adesso in avanti si ha la tendenza che il rappresentante della minoranza lo sceglie la maggioranza. Noi questo tipo di atteggiamento lo troviamo molto scorretto dal punto di vista formale, per cui abbiamo presentato un emendamento che riporta alla conformazione del 60° della resistenza e liberazione in cui è prevista la presenza dei Presidenti delle Commissioni competenti e un rappresentante della minoranza consiliare eletto dalla minoranza. Se pretendiamo che il rappresentante della minoranza sia eletto dalla maggioranza, credo che siamo molto vicini ad un sistema assolutista che non ha nessuna correttezza dal punto di vista istituzionale ed è ai margini dello stesso territorio delimitato dalla Costituzione italiana e da tutte le norme ad essa afferenti.

Un'ultima considerazione è rispetto alla questione dello stanziamento, dicevo che 300mila euro sono tantissimi e hanno la giustificazione in questi lavori della valorizzazione e qualificazione del patrimonio ecclesiastico. Abbiamo già spiegato perché non siamo d'accordo ma, anche se fossero 100mila, come abbiamo scritto nell'emendamento sostitutivo, rimangono molti soldi. Devo dire che ho trovato positiva l'esperienza che ho fatto come Presidente di Commissione e come rappresentante della minoranza nel Comitato del 60° della liberazione e dell'autonomia, sono state fatte notevoli iniziative con un budget più contenuto e si parlava della nascita della Valle d'Aosta, un fenomeno che ha coinvolto tutta la popolazione della Valle d'Aosta e su cui riposano le nostre istituzioni, un evento straordinario, perché ha portato degli effetti straordinari dal punto di vista dei lutti che ci sono stati, ma anche di un grande momento unitario di liberazione dal Nazifascismo e di costruzione dell'autonomia, tutto questo è andato avanti con 60mila euro all'anno. Mi chiedo quali ragioni culturali maggiori ci siano del 60° della liberazione e dell'autonomia per fare questo tipo di scelte.

Vogliamo dire che erano 250mila quelli per gli immobili al posto di 200mila o 280mila? Non so quanto era previsto per fare questo tipo di interventi, ma trovo che, avvicinandoci alle elezioni, vi sia una lievitazione delle prebende pro visibilità e questa è una delle tante giustificazioni per cui, se non saranno accettati i nostri emendamenti - disponibili anche a trovare delle mediazioni -, non voteremo questa legge.

Président - La parole au Conseiller Stacchetti.

Stacchetti (SA) - Intervengo anch'io su questo disegno di legge per alcune considerazioni. Noi di Gressan eravamo convinti che Sant'Anselmo fosse nato a Gressan, pazienza; me lo ritrovo nella relazione che è nato ad Aosta, questo ci dispiace perché a Gressan abbiamo la Torre di Sant'Anselmo che sarà la futura sede de l'"Académie de Saint-Anselme". Adesso non so se sarà proprio così o se qualcuno ha combinato qualche "truschino"...

Al di là di questa battuta, onorare la figura di Sant'Anselmo è sicuramente importante, come religioso, come persona di alta cultura non solo religiosa, ma onorare Sant'Anselmo vuol dire anche poter onorare le sue opere, ossia se noi oggi possiamo godere delle sue bellezze, se possiamo riflettere sul suo pensiero e sulle opere che questo grande uomo ci ha lasciato a livello culturale e a livello filosofico e non solo, anche a livello del patrimonio costruito in funzione della sua presenza, se possiamo godere questo, è grazie a lui. Affinché queste bellezze culturali, questo grande patrimonio anche immobiliare possa essere visto anche dalle future generazioni, secondo me i 300mila euro messi in legge non sono eccessivi, anzi potrebbero essere anche pochi. Perché pensare di intervenire su affreschi, piuttosto che su immobili o altre opere d'arte non puramente materiali... 300mila euro sono pochi. Cercherei di evitare di consumare questa spesa in convegni e allestimento di mostre, piuttosto che presentazione, acquisto e distribuzione di libri e roba del genere; concentrerei tutto piuttosto sulla lettera d): "contributi e borse di studio per studenti e ricercatori universitari..." e soprattutto su "opere e lavori diretti alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio ecclesiastico..." e non solo, perché il suo patrimonio non è solo a livello ecclesiastico. Mi sento di dare un piccolo consiglio al Comitato per le celebrazioni o degli indirizzi: che questa somma venga spesa piuttosto inerente alle opere delle lettere d) e f) dell'articolo 3 della legge.

Président - La parole à la Conseillère Charles Teresa.

Charles (UV) - A vrai dire, je ne voulais pas intervenir et maintenant je voulais même répondre à quelqu'un qui n'est plus présent, mais peu importe. Je crois qu'exalter la figure de ce grand Valdôtain a été énormément important et souvent moi je le faisais quand j'étais encore à l'école pour parler d'une vie extraordinaire d'un Valdôtain je choisissais cet exemple, aussi parce que cet exemple est très loin de nous et donc sa vie n'est pas très précise, ni très précisée, ni on n'a pas une véritable histoire, de façon que ce que disait, par exemple, le Conseiller Stacchetti à propos d'Aoste s'il est né à Aoste ou s'il est né à Gressan, celui-ci c'est un dilemme qu'on n'a pas encore résolu. Il paraît qu'il y a... naturellement Rue Saint-Anselme l'ancienne Rue Bovarnier qui est devenue par la suite Rue Saint-Anselme... au numéro 54, je crois, celle qu'on appelle - il y a une plaque dessus - la Maison de Saint-Anselme, mais il y a aussi une tour à Gressan que l'Administration régionale, en collaboration avec la Commune de Gressan, est en train de restaurer, les travaux sont à bon point et cette tour deviendra le siège de l'Académie qui honore Saint-Anselme et qui est l'"Académie Saint-Anselme".

Quand je disais une vie extraordinaire... et je disais aux jeunes: réfléchissons à ce jeune homme, il est parti adolescent et presque en fuite de la maison, donc on pourrait parler de malaise familiale et pas seulement d'autres problèmes qu'on a cités avant, il est parti probablement parce qu'il avait des contrastes avec son père, qui probablement était d'origine piémontaise ou lombarde, quand on disait "lombarde" on entendait le nord de l'Italie, donc c'était pas précisé comme aujourd'hui, et sa mère au contraire était Valdôtaine. Il est parti de la maison, il a traversé les Alpes, toute la France et il est arrivé en Normandie, dans l'Abbaye du Bec, là il est devenu d'abord moine et après prieur et après prévôt, donc il a monté toute l'échelle à l'intérieur de cette Abbaye et après son ancien maître, qui était de Pavie, l'a appelé à Canterbury, où il est devenu Archevêque du siège qui était le plus important en Angleterre. Aujourd'hui Canterbury... nous y sommes l'année dernière, nous sommes partis d'ici le 20 avril - je me souviens très bien parce que c'était le jour de ma démission - et j'avais dit aux journalistes à la conférence de presse, qui attendaient de me sentir parler de ma démission: je vais vous parler avant de Saint-Anselme, d'un personnage qui a vécu il y a plus de 9 siècles, donc qu'est-ce que vous attendez, vous, d'autres nouvelles, imaginons cette vie, cette grande carrière, ce grand personnage qui a laissé une marque partout, qu'on trouve dans l'encyclopédie comme un des rares personnages valdôtains. Après il est descendu souvent plus d'une fois à Rome et même 2 fois pour un concile à Bari, donc il a à nouveau retraversé toute la France et la Manche et l'Italie pour aller dans le Midi. Je demandais aussi à mes élèves comment pouvait-on à cette époque-là passer d'une Nation à l'autre avec cette grande facilité? On le faisait parce qu'il y avait une langue commune qui était le latin et tout le monde parlait le latin, donc il n'y avait pas le problème de la langue et ce sont des considérations qu'on pouvait faire tout le temps à l'égard de ces grands concitoyens dont nous portons l'honneur. Je rappelais le voyage à Canterbury l'année dernière, nous y étions allés pour la consécration de l'autel dans la Cathédrale, une sculpture d'un grand sculpteur actuel, qui est Cox.

Petite remarque que je voulais faire: on discutait sur la divulgation du thème de la religiosité en Vallée d'Aoste. Je trouve que pour cela c'est assez bien situé parler de la religiosité à propos de Saint-Anselme, puisque, si on parlait de Sapegno, on pourrait faire un congrès sur le thème du monde des lettres, si on parlait de Chabod, on pourrait faire un congrès pour parler du thème de la laïcité, alors avec Saint-Anselme je crois que c'est assez opportun de parler de la religiosité.

Quant au patrimoine ecclésiastique, les Conseillers savent très bien qu'il y a une loi pour la restauration de nos églises et de nos 700 chapelles et une grande partie de ce patrimoine est restauré, mais, même si on restaure quelque chose au nom de Saint-Anselme pour l'honorer, je crois que jusque là ce n'est pas de l'argent gaspillé.

Enfin je voudrais surtout que nous soyons tous dans ce Conseil, comme dans toute la Vallée d'Aoste, orgueilleux de la vie et de la grande œuvre philosophique de Saint-Anselme, donc nous nous honorons de l'avoir comme concitoyen au point qu'à un certain moment on disait Saint-Anselme de Canterbury, parce qu'il était devenu très fameux à Canterbury et maintenant on a repris à dire Saint-Anselme d'Aoste, alors cherchons à travailler dans ce sens pour chercher à l'honorer le plus possible.

Président - La parole au Conseiller Ottoz.

Ottoz (UV) - Sono felice che Teresa Charles abbia parlato prima di me, perché avrei cominciato dicendo che il papà di Anselmo era di Aosta e la mamma era piemontese, invece evidentemente "je n'ai pas lu le bon livre".

Mi fa piacere che si riprenda con questa legge il tema di celebrare e di approfondire la vita, l'opera e le idee di Sant'Anselmo di Aosta, anche per la modernità dei temi che potrebbe ispirare un approfondimento della sua biografia: tra gli altri il disagio giovanile - che oggi è un problema -, per cui dovette andarsene da casa e andare in Francia, dove per alcuni anni prima di approdare all'Abbazia di Bec fece il monaco itinerante - faceva parte dei famosi "Clerici vagantes", di questi studenti universitari più o meno monaci - e dove imparò a vivere, in questo molto simile a Sant'Agostino, al quale si rifà parte della sua dottrina.

Vorrei solo dire una cosa su un problema che ha sollevato il Consigliere Sandri, che sostiene che 300mila euro sono troppi. Capisco il Consigliere Sandri e, tenuto conto delle sue collocazioni, lo giustifico, tenuto conto che è offensivo nei confronti della CGIL che si tratti della stessa cifra che Bassolino ha stanziato ieri per celebrare il centesimo anniversario della CGIL. Penso che anche Sant'Anselmo, che qualche anno in più della CGIL ha e che forse non è così vicino all'animo del Consigliere Sandri, possa meritare quanto meno la stessa cifra.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Intervengo per fatto personale. Chiedo al Presidente del Consiglio di chiedere ai colleghi che non mi attribuiscano né vicinanze politiche al Sig. Bassolino o a chiunque altro, sono Giovanni Sandri, rispondo per le mie competenze in quanto rappresentante in questa sede della "Gauche Valdôtaine-DS", che è un partito della Valle d'Aosta con una sua identità e collocazione politica e perfino con un suo codice fiscale personale. Qualunque altra attribuzione di fatti di altre forze politiche nazionali, per quanto possono essere federate con noi, deve ritornare al mittente e chiedo in particolare che il collega Ottoz ritiri le affermazioni che ha appena fatto.

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (UV) - Non so se si chiami secondo intervento o fatto personale, ma non devo ritirare nulla. Ho solo detto che se 300mila euro per Sant'Anselmo come il Consigliere Sandri ha detto sono troppi, tenuto conto che una parte non dovrebbe andare secondo lui al miglioramento del patrimonio religioso valdostano, che ha anche un'importanza che va a "picchiare" sul lato turistico... secondo me, non sono forse così sproporzionati tenuto conto che Bassolino, che non sapevo non essere della stessa... ma, in effetti, è vero perché Bassolino non so se faccia parte del Partito democratico tenuto conto che qui il gruppo per il Partito democratico non appartiene al gruppo di cui fa parte il Consigliere Sandri, forse si riferiva a questo, concludo dicendo che, se 300mila euro sono troppi, mi sembrano più che proporzionati se 300mila euro sono stati stanziati per celebrare il centenario della CGIL a Napoli, come ha deciso ieri Bassolino.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Per il secondo intervento visto che il Regolamento ci consente questa possibilità. Il ritiro era di un'espressione che era più o meno "l'amico di Sandri", o comunque i legami... quelli sono fatti nostri, collegamenti di tipo sicuramente di simpatia e di stima, ma non della stessa tipologia politica. Questo è interessante perché dimostra come su questi temi esista una palese difficoltà a giustificare l'ingiustificabile e allora si cerca di giustificare attaccando le persone e citando altre personalità. Credo che questo sia un metodo sbagliato, anche perché si fonda sulla furberia, perché, dato che l'"Union Valdôtaine" non è schierata "ni Droite, ni Gauche", non si può accusare chi ne fa parte né delle malefatte del Centro-Destra, né delle malefatte del Centro-Sinistra, quindi si ritiene di poter essere impuniti da questo punto di vista, ma così non è, collega Ottoz, perché di movimenti come quelli dell'"Union Valdôtaine" ce ne sono in giro per l'Europa e non sono brillantissimi dal punto di vista dei comportamenti. Mi ricordo che anche personalità importanti che hanno occupato vertici di quest'aula a nome del movimento di cui lei fa parte in quanto Consigliere del gruppo hanno manifestato più volte grosse simpatie per esempio per il Movimento indipendentista basco, che non mi sembra che abbia dato all'umanità una testimonianza di essere indenne da comportamenti poco brillanti dal punto di vista del rispetto della vita delle persone. Non solo, l'altro giorno si poteva sentire nelle manifestazioni che sono state fatte per l'anniversario della strage di Capaci osservazioni che sono molto preoccupanti da questo punto di vista, perché andare a cercare sempre i riferimenti fuori dalla Valle sui dati negativi... poi si vanno anche a trovare cose poco chiare. Uno degli elementi più diffusamente detti in quelle manifestazioni a livello locale e nazionale è che quando si dice: "ma la mafia in Sicilia, sta con il Centro-Destra o con il Centro-Sinistra?". La mafia non sta né con il Centro-Destra, né con il Centro-Sinistra, la mafia è cinica e sta con chi le conviene in quel momento, per cui tutta una serie di riferimenti politici, riferimenti ideologici... devono essere contestualizzati alla nostra realtà, ognuno di noi risponde per quel che rappresenta nella nostra realtà, tutto il resto recita solo le difficoltà di difendere un progetto di legge.

Ritorno dopo le considerazioni che sono state fatte, fra l'altro ho molto apprezzato l'intervento della collega Charles, perché, pur nella diversità di opinioni, credo abbia illustrato questa figura di cui credo tutti noi siamo orgogliosi di poter dire che è valdostana. Se poi è di Gressan non lo so, devo dire che la prima cosa brutta che ho pensato leggendo tale testo di legge, quando mi arrivò 2 mesi fa, era che questi soldi servivano a finire quella Torre di Sant'Anselmo che è già un po' di anni che sta andando avanti non con grandissimo successo. Sembra uno di quei Duomi di Milano, il cui unico obiettivo non è tanto quello di realizzare la struttura per dare alla Fondazione "Sant'Anselmo" finalmente una sede dignitosa, ma quello di mantenere dei lavori in itinere che rendono sempre e danno del bene all'economia della Valle. Non so se è nato a Gressan o ad Aosta, certamente è valdostano e noi dobbiamo esserne orgogliosi, ma qui è capire dal punto di vista pratico se si vuole arrivare a fare una valutazione. Avevamo detto nel precedente intervento che eravamo disponibili a valutare rispetto agli emendamenti anche delle possibilità di mediazione, mi sembra di capire, dalle risposte provenienti dalla maggioranza, che questa volontà non vi sia. Chiedo all'Assessore se vi è la disponibilità, prima di chiudere la discussione generale, di poter fare una valutazione su questi temi, ho parlato anche con i colleghi delle altre minoranze e mi sembra che vi sia un interesse a fare una valutazione collettiva e poi arrivare a una sintesi in cui tutti devono fare un passo indietro, noi il passo indietro siamo disponibili a farlo, però ci piacerebbe avere 5 minuti di confronto per poter valutare se queste risposte che sono arrivate dal collega Ottoz e dalla collega Charles sono di chiusura definitiva o se vi è la volontà su alcuni temi di recuperare. Se vi è questa volontà, si può verificare con 5 minuti di sospensione dei lavori del Consiglio.

Presidente - La parola al Consigliere Vicquéry.

Vicquéry (UV) - Je désire simplement répondre au collègue Sandri, qui a dit que le mouvement auquel j'appartiens, l'"Union Valdôtaine", a solidarisé avec le Mouvement indépendantiste basque. Oui, c'est vrai, nous avons solidarisé et nous avons des documents officiels des congrès, des organes de l'"Union Valdôtaine", mais dans les mêmes documents nous avons toujours condamné la violence, alors essayez de ne pas confondre le Mouvement indépendantiste basque avec l'ETA. Nous avons défendu toutes les minorités en suivant le principe du fédéralisme et un des points forts du principe de fédéralisme c'est le droit à l'autodétermination des peuples, mais ne dites pas que nous avons solidarisé avec ceux qui ont utilisé et qui utilisent la violence comme arme de propagation des idées, c'est exactement le contraire.

Président - Collègue Sandri, vous aviez avancé une requête de suspension, donc le Conseil est suspendu pendant 10 minutes.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 16,51 alle ore 17,02.

Président - Nous pouvons reprendre les travaux, nous sommes toujours en discussion générale. Y a t'il des collègues qui souhaitent intervenir? Je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Je veux d'abord remercier tous ceux qui ont contribué à ce projet de loi, d'abord bien évidemment le rapporteur, le collègue Maquignaz, les collègues qui sont intervenus avec leur apport constructif parfois par rapport au texte, la collègue notamment Teresa Charles qui nous a fourni des éclaircissements qui sont importants pour comprendre l'esprit de cette loi, à laquelle d'ailleurs elle avait travaillé.

Pour répondre en bref aux considérations qui ont été exprimées par les collègues, je crois Madame Squarzino que l'allusion au fait que Saint-Anselme ait une vie aussi difficile avec des passages familiaux durs avec une vie qui souvent dans le domaine religieux et aussi par choix est vouée aux voyages, à la souffrance et à une vie de purification ascétique, mais je veux dire que les comparaisons avec aujourd'hui sont un peu "tirées par les cheveux". Personnellement je suis favorable au fait que nos jeunes valdôtains, même souvent pas trop célèbres dans le monde, mais qui ont le courage d'aller se former hors de la Région, voient ce fait non comme quelque chose de négatif, mais comme une expérience de vie, si après leur parcours les ramène en Vallée d'Aoste pour mettre à disposition de la Communauté valdôtaine leur expérience.

C'est vrai, Saint-Anselme doit être un exemple pour ce qu'il a représenté surtout dans le domaine de la culture, mais d'autres Valdôtains que vous avez cités, comme Federico Chabod et Natalino Sapegno, ont été valorisés. La Fondation "Sapegno" est une des fondations qui marchent le mieux, qui est soutenue fortement par l'Administration régionale et qui est en train de faire un travail énorme dans un domaine très spécifique de la culture. Nous sommes en train de travailler, par le biais de la Surintendance, à la Tour de l'archer qui après des années est en train de procéder dans les travaux avec une bonne syntonie avec l'Administration communale, donc Sapegno comme Chabod et comme d'autres Valdôtains ont été toujours considérés par l'Administration et qu'il n'est pas trop correct de dire que l'Administration les a écartés. C'est vrai que l'on peut toujours faire plus, donc c'est pour cela que j'interprète votre appel comme positif vis-à-vis du projet de loi, parce qu'il n'est jamais trop tard de rappeler Saint-Anselme à travers cette loi, 900 ans se sont écoulés et nous avons l'honneur d'être parmi les Administrateurs qui peuvent le commémorer à travers différentes facettes de la culture. Je veux répondre à tous ceux qui ont soulevé des perplexités sur le montant de l'argent: "c'est trop", "c'est pas assez", "il y a des choses qui sont prévues", "on ne devrait pas les prévoir". Moi je crois que le fait d'avoir prévu toutes ces interventions est quelque chose de positif, c'est-à-dire que nous avons essayé - en ajoutant des "Certamina" - de prévoir la possibilité de voir toutes les nuances de la culture dans cette loi.

Je crois que c'est aussi une stimulation pour rappeler d'autres personnages, c'est vrai, Madame Squarzino; moi je ne partage pas le fait que nous avons investi trop sur les livres ou sur les publications. Moi je crois que chaque fois que l'Administration investit sur une publication c'est un investissement qui vaut beaucoup par rapport à d'autres investissements qui souvent sont prévus. La culture, les livres, les congrès sont des expressions de notre culture et notre Région est dans les premières d'Italie pour les investissements dans ce domaine. La comparaison avec les investissements dans le domaine de la coopération est hors lieu, car on pourrait faire des comparaisons avec beaucoup d'autres domaines, c'est un peu de la démagogie pour solliciter d'autres collègues, qui sont sensibles sur ce thème. Il y a d'autres façons pour prévoir plus de financements pour la coopération et d'autres moments aussi, le moment du budget est l'un de cela et je crois que la discussion a été faite et elle a été aussi positive. Notre Région a investi dans la coopération, ce n'est pas mon domaine, j'essaie de m'occuper de culture et des diversités aussi, mais c'est là aussi une nuance différente, donc j'éviterais de mélanger ces 2 domaines.

On pense à investir dans ce domaine en essayant d'investir une Commission de cette tâche -non l'Assesseur - qui est transversale, il y a le Recteur de l'Université, le Président du Conseil, le Président de la Commission, un membre de l'opposition, le Syndic d'Aoste, le Président de la Région, l'Assesseur, il y a une Commission qui doit avoir l'autonomie de décider comment et si investir les ressources qui ont été prévues et 300.000 euros ce n'est pas trop. Je crois que celui-ci a été un montant qui a été décidé pour la première année, pour essayer de vérifier si dans le domaine de la culture en sens général on peut produire quelque chose sur Saint-Anselme de différent. J'ai déjà été contacté par exemple par des profs de philosophie qui ont l'intention de mettre sur pied un grand projet sur la pensée philosophique de Saint-Anselme et moi je ne suis pas à même de quantifier cet investissement, ce sera ce comité qui évaluera le projet, le Gouvernement régional ratifiera les décisions adoptées par ce comité, donc c'est un choix de transparence. Je ne crois non plus aux Cassandres ou à ceux qui voient de façon négative ce projet de loi, je crois que c'est un défi dans un domaine qu'on ne peut pas faire semblant qu'il n'existe pas, c'est-à-dire Saint-Anselme était forcement un religieux et je vous le dis en tant que laïque en politique, je crois dans la laïcité de l'Etat, dans la séparation de l'Etat et de l'Eglise, mais on ne peut pas faire semblant que Saint-Anselme n'est pas existé surtout s'il a été un personnage éminent dans le domaine religieux, philosophique et culturel.

Je laisse de côté les polémiques sur la CGIL, plutôt que Bassolino et aussi d'autres éléments qui ont été touchés, d'ailleurs le collègue Vicquéry a très bien répondu sur l'approche que l'"Union Valdôtaine" a eu dans son histoire par rapport à l'autodétermination des peuples. Je crois que Saint-Anselme n'a rien à voir avec tout cela.

De la part des collègues il y a eu de bons conseils que j'essaierai, en tant que membre du comité, de mettre en pratique, mais j'annonce déjà que tous les membres du comité essaieront de s'engager dans ce sens, parce que telles seront les adresses du Conseil, mais le comité aura son autonomie.

M. Frassy a su comprendre l'importance de ce comité et l'adresse qu'on a voulu donner aux choix stratégiques pour rappeler Saint-Anselme; je lui assure que dans mon idée ce ne sera pas un comité de autocélébration, mais ce sera un comité qui essaiera de rendre hommage à cette figure.

Pour ce qui est des objections soulevées par M. Sandri, il est clair que le fait d'abolir les lettres qui prévoient les travaux en sens pratique je ne le partage pas, car on a voulu prévoir aussi des travaux pratiques dans ce domaine, comme par exemple la sculpture citée par la collègue Charles, il faudra décider où la mettre et comment intervenir, donc c'est un travail matériel qu'il faudra affronter et donc des financements seront prévus.

Sur le fait de séparer les interventions sur le patrimoine ecclésiastique et de les exclure de cette loi, je ne le partage pas. Je rappelle à M. Sandri qu'on a déjà des lois et donc qu'on n'a pas besoin d'intervenir d'un point de vue législatif, car on a la loi n° 41/1988 et la loi n° 27, là où d'entente avec l'Evêque il y a une Commission paritaire qui intervient sur le patrimoine ecclésiastique, qu'il y a plus de 800.000 euros par an avec 20% à charge de l'Eglise. Ici ce sont des interventions différentes, qui prévoient l'intervention directe, on pourra affronter aucune intervention matérielle comme plusieurs, mais là aussi c'est le comité qui décidera.

Pour ce qui est des amendements, je vous annonce que je suis favorable au fait de changer la dénomination de "Commune d'Aoste" en "ville d'Aoste" et aussi, pour ce qui est du représentant de l'opposition, je n'ai aucun problème à accepter vos propositions, c'est-à-dire que le membre de l'opposition n'était pas prévu dans le texte adopté par le Gouvernement, sur proposition de M. Frassy j'ai accepté l'idée d'avoir un membre de l'opposition, en plus du Président de Commission, mais je n'ai aucune objection à ce que ce représentant soit nommé à l'intérieur du Conseil. Pour ce qui est des amendements, je suis favorable à accepter ces 2 amendements, par contre je vous ai expliqué pourquoi je ne suis pas d'accord pour accepter les autres amendements et celui aussi du groupe "Arcobaleno", qui veut prévoir les pourcentages d'intervention pour les unes, plutôt que pour les autres manifestations.

A M. Stacchetti, dont je remercie l'intervention, le fait d'énoncer ces sensibilités pour un point, plutôt que l'autre soit important... les bourses d'études pour les jeunes ont été insérées et je répète là aussi que le fait d'avoir prévu toute une série d'interventions n'exclut pas les unes, plutôt que les autres et donc offre une possibilité en plus de financement dans ce domaine.

En conclusion mon souhait est de rendre hommage à ce Valdôtain, l'un des plus connus dans le monde, dans un sens culturel et dans la plus ample conception de culture qui est représentée aussi par le domaine religieux, pas seulement, mais aussi.

Président - La parole au Président de la Région, Caveri.

Caveri (UV) - Questa è una legge molto bella di cui dobbiamo andare fieri, che è maturata fra l'altro in occasione della visita a Canterbury, perché coloro che hanno partecipato quel giorno credo abbiano percepito il grande valore di uomo europeo, di Sant'Anselmo di Aosta, tanto che penso, nella declinazione delle manifestazioni che dovremo fare, dovremo anche pensare a un livello europeo, che è già scritto nella legge, laddove si ricorda come è capitato quel giorno che esistono dei ponti culturali fra l'Abbazia benedettina di Bec, e quindi il Cattolicesimo, e la Chiesa cattolica romana d'Inghilterra. Quel giorno a Canterbury c'erano i massimi esponenti della Chiesa anglicana, segno di grandissimo rispetto per Sant'Anselmo, che è un filosofo amato moltissimo anche da chi è laico, perché il suo pensiero è un pensiero che trascende il pensiero esclusivamente religioso. È uno dei grandi pensatori che hanno influenzato moltissimo il mondo della filosofia moderna.

L'altro cenno: quello al Pontificio ateneo Sant'Anselmo di Roma, è l'ennesimo tassello significativo ed importante e naturalmente credo che non si debba essere baciapile o chissà cosa nel ritenere che le grandi occasioni culturali, che dovranno essere animate in collaborazione anche con la Curia valdostana, saranno momenti culturali simili a quelli già vissuti in passato, con quelle bellissime opere su Sant'Anselmo che la "Jaca Book" aveva pubblicato e che restano una pietra miliare nello scavare all'interno del pensiero di Sant'Anselmo, per cui credo che oggi dobbiamo rallegrarci che un illustre Valdostano venga ricordato dal Consiglio, un Valdostano che ha avuto un "rayonnement" europeo e mondiale e credo sia bene ricordare che il suo pensiero verticale ricorda un filosofo nato e cresciuto nelle zone di montagna. Per questo suo modo di pensare, anche con quella struggente nostalgia per la sua terra natale, che emerge da alcuni suoi scritti, credo che faccia bene oggi il Consiglio a ricordare l'eminente figura di Sant'Anselmo attraverso l'approvazione di questa legge.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Credo anch'io che si possa andare orgogliosi di questa legge, nel senso che l'intenzione è sicuramente positiva e non possiamo che apprezzare le parole del Presidente Caveri, anche se un tantino enfatiche quando cita le struggenti nostalgie. Non era nemmeno un concetto presente nel Medioevo la struggente nostalgia, la gente viveva in modo completamente diverso. Questo taglio di tipo europeo però credo si possa non solo valorizzare, ma promuovere anche come livello delle manifestazioni, su questo concordo con le parole testé dette. Mi rimane un rammarico, devo dirlo, nel senso che la valutazione che ha fatto l'Assessore mi ha un poco rassicurato in qualche modo sulla coscienza dell'impronta pubblica che deve avere questo tipo di iniziative e che non deve lasciare nessun varco all'entrata nella sfera del privato, quindi lo ringrazio per tale rassicurazione, ma penso che l'aver difeso la confusione tra le manifestazioni con della bassa lega di ristrutturazioni continua a non convincermi ed è il motivo per cui non voteremo questa legge, anche se faremo un voto di astensione. Perché dico questo? Se esiste una legislazione per consentire che il patrimonio ecclesiastico regionale possa essere valorizzato, però esistono anche delle testimonianze che o i finanziamenti non sono sufficienti, oppure non c'è una mobilitazione da parte delle Comunità locali o ci sono delle difficoltà di interrelazione, ma di certo ci sono dei problemi in quel settore e questo è solo un modo per bypassarle. Era più conveniente dedicare a Sant'Anselmo qualcosa di preciso e tale comitato sicuramente sarà in grado di farlo, separando però la parte edile, di manovalanza: questo non è stato possibile, ci auguriamo che tutti i soldi che saranno impegnati da tale comitato vadano per quanto riguarda le iniziative di cui ha parlato l'Assessore, che ci rassicurano in termini di volontà di avere questo momento di riflessione, di conoscenza e di apprendimento, però con il beneficio del dubbio ci riserviamo di poi valutare l'attuazione di questo tipo di scelta.

Lo ringraziamo per aver scelto di accettare i nostri emendamenti sia sulla città di Aosta, sia per quanto riguarda la minoranza. È un dato che smentisce la mia "arrière-pensée", quindi sono contento di fare autocritica su questo punto; non c'è da parte della maggioranza volontà di fare delle scelte in nome della minoranza, me ne rallegro, credo che questo sia un dato positivo e credo che su questo tutta la minoranza troverà il modo di eleggere nella Commissione chi di noi è più interessato e ha più voglia di dare del proprio, in modo da contribuire in modo positivo al successo di tale iniziativa. Il nostro gruppo su questo tema, malgrado il dato positivo che non possiamo non rimarcare, esprimerà un parere di astensione.

Président - Nous pouvons passer à l'examen des articles.

La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent sur l'article 1er.

Viérin L. (UV) - En annonçant que je donnerai pour illustrés les différents amendements, je voulais remercier le collègue Sandri pour les parties d'appréciation par rapport aux objectifs énoncés dans mon intervention et je voulais faire une précision probablement n'étant pas été trop clair dans mon illustration. Je partage votre philosophie sur le fait de l'exigence d'intervenir sur le patrimoine ecclésiastique d'une façon différente, mais ce sont 2 choses complètement différentes. Les lois qui prévoient l'intervention sur le patrimoine ecclésiastique avec la prévision de plus de 800.000 euros dans la phase de budget vont intervenir à travers la Commission paritaire... pour intervenir sur les requêtes qui viennent des communautés locales à travers la paroisse. Les requêtes sont toutes examinées et menées de l'avant sur la base non seulement des disponibilités, mais aussi des requêtes; si les communautés locales n'avancent pas de requêtes, nous ne pouvons pas non plus les solliciter. Nous essayons, d'entente avec l'Evêché, de nous rendre sur le territoire pour évaluer quelles sont les criticités, mais cela n'a rien à voir avec cette loi, c'est-à-dire que dans cette loi nous avons prévu des interventions directes sur des moments liés à Saint-Anselme, qui seront entièrement aux frais de l'Administration. Autre chose... et là je peux dire que nous pouvons prendre un engagement de demander plus d'investissements pour ce qui est de la récupération du patrimoine ecclésiastique, mais c'est un discours séparé par rapport à cette loi. Je prends de vos suggestions que je partage et pour cela nous avons essayé, parce que la prévision de cette année est encore supérieure par rapport à celle de l'année prochaine, de faire face à toutes les requêtes qui viennent des collectivités, car nous voulons valoriser le patrimoine ecclésiastique et restaurer les biens culturels et historiques de la Vallée aussi et surtout à travers cette loi, qui est une loi très importante qui se manifeste à travers la Commission paritaire.

Président - Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents: 32

Votants: 30

Pour: 30

Abstentions: 2 (Fontana Carmela, Sandri)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 2 il y a l'amendement n° 1 de la Ve Commission, les amendements n° 1 et n° 2 des collègues Sandri et Squarzino Secondina.

La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - L'amendement n° 1 est celui qui prévoyait le membre de la minorité à l'intérieur de la Commission... qui devait faire partie de la Commission... donc, soit qu'on repousse cet amendement, soit qu'on le retire... j'invite le Président à le retirer.

Président - La parole au Conseiller Comé.

Comé (SA) - Per le motivazioni che sono state esposte dall'Assessore, l'emendamento che era stato presentato in Commissione, visto che c'è stato l'accordo nel momento di sospensione di modifica... lo ritiriamo.

Presidente - L'emendamento n. 1 della V Commissione è pertanto ritirato; ne do lettura per il verbale:

Emendamento

La lettera d) del comma 2 dell'articolo 2 è sostituita dalla seguente:

"d) il Presidente della Commissione consiliare regionale competente in materia di cultura e un rappresentante della minoranza indicato dalla Commissione stessa;".

Je soumets au vote l'amendement n° 1 des Conseillers Sandri e Squarzino Secondina, qui récite:

Emendamento

Al comma 2 dell'articolo 2 alla lettera d), come emendata dalla V Commissione consiliare, sono abolite le parole "e un rappresentante della minoranza indicato dalla Commissione stessa" ed è aggiunta una lettera d)bis: "un rappresentante della minoranza consiliare, da essa designato;".

Conseillers présents et votants: 31

Pour: 31

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 2 des Conseillers Sandri e Squarzino Secondina, qui récite:

Emendamento

All'articolo 2, comma 2, lettera f) la parola "Comune" è sostituita con la parola "città".

Conseillers présents et votants: 31

Pour: 31

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 2 dans le texte ainsi amendé:

Articolo 2

(Comitato per le celebrazioni del nono centenario della morte di Sant'Anselmo d'Aosta)

1. È costituito con decreto del Presidente della Regione, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Comitato per le celebrazioni del nono centenario della morte di Sant'Anselmo d'Aosta, di seguito denominato Comitato, quale organo consultivo e propositivo della Regione.

2. Il Comitato è composto da:

a) il Presidente della Regione, che lo presiede;

b) il Presidente del Consiglio regionale;

c) l'Assessore regionale competente in materia di istruzione e cultura;

d) il Presidente della Commissione consiliare competente in materia di cultura;

e) un rappresentante della minoranza consiliare, da essa designato;

f) il Vescovo di Aosta;

g) il Sindaco della città di Aosta;

h) il Rettore dell'Università della Valle d'Aosta/Université de la Vallée d'Aoste;

i) il Presidente dell'Académie Saint-Anselme.

3. I componenti del Comitato possono designare a partecipare alle riunioni di lavoro persona da loro di volta in volta delegata.

4. Al Comitato possono essere invitati a partecipare gli esperti, i responsabili individuati per le singole iniziative e i Sindaci dei Comuni di volta in volta interessati. Il Comitato assicura, inoltre, il raccordo con altri soggetti o enti legati alla figura di Sant'Anselmo o comunque interessati alla realizzazione delle singole iniziative, ed in particolare con l'Abbazia benedettina di Bec, la Chiesa cattolica romana d'Inghilterra ed il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma, coinvolgendoli nell'esame e nella predisposizione delle singole iniziative celebrative o in altre congiunte o similari.

5. Il Comitato raccoglie, esamina ed elabora le proposte di iniziative celebrative al fine della predisposizione del programma di cui all'articolo 1, comma 2, e monitora l'attuazione del programma stesso; a tali fini, il Comitato può avvalersi di una commissione scientifica, composta da esperti, anche esterni all'Amministrazione regionale, nominati dalla Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di istruzione e cultura.

6. Per lo svolgimento delle sue funzioni, il Comitato si avvale, inoltre, di una segreteria operativa presso l'assessorato regionale competente in materia di cultura. Il personale e le specifiche professionalità occorrenti all'attività di supporto del Comitato sono forniti dalla Regione.

7. Le sedute del Comitato sono valide quando ad esse partecipa la maggioranza assoluta dei componenti. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso di parità, dirime il voto del presidente.

8. Il Comitato resta in carica fino alla data di completamento delle iniziative programmate, culminanti nelle celebrazioni del 21 aprile 2009.

9. La partecipazione ai lavori del Comitato, e della commissione scientifica presso di esso costituita, è gratuita.

Conseillers présents et votants: 31

Pour: 31

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - A l'article 3 il y a l'amendement n° 2 de la Ve Commission, l'amendement n° 3 des collègues Sandri et Squarzino Secondina et l'amendement n° 3 du groupe "Arcobaleno" et des "DS".

Je soumets au vote l'amendement n° 2 de la Ve Commission, qui récite:

Emendamento

Alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 3 dopo la parola "seminari" sono inserite le seguenti parole: "e certami".

Conseillers présents: 30

Votants: 28

Pour: 28

Abstentions: 2 (Fontana Carmela, Sandri)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 3 des collègues Sandri et Squarzino Secondina, qui récite:

Emendamento

All'articolo 3, comma 2, la lettera f) è abrogata.

Conseillers présents: 30

Votants: 28

Pour: 4

Contre: 24

Abstentions: 2 (Ferraris, Fiou)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 3 du groupe "Arcobaleno" et des "DS", qui récite:

Emendamento

Al comma 2 dell'articolo 3 è aggiunto il comma:

"3. Le spese per l'attuazione delle iniziative di cui alla lettera a), b), c), d), e) non possono superare un terzo delle somme annuali stanziate dalla presente legge.".

Conseillers présents: 30

Votants: 28

Pour: 4

Contre: 24

Abstentions: 2 (Ferraris, Fiou)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je soumets au vote l'article 3 dans le texte ainsi amendé:

Articolo 3

(Programma)

1. La Giunta regionale, su proposta del Comitato, approva con propria deliberazione il programma di cui all'articolo 1, comma 2, e le sue modificazioni, individuando altresì le strutture regionali competenti e gli altri soggetti cui affidare la realizzazione delle singole iniziative celebrative.

2. Nel programma sono ricomprese, nei limiti delle disponibilità finanziarie, le iniziative celebrative realizzate direttamente dalla Regione o che la Regione intende patrocinare o finanziare mediante contributo, in quanto rispondenti alle finalità della presente legge, ed in particolare le seguenti:

a) convegni, congressi, seminari e certami dedicati alla vita, al pensiero e alle opere di Sant'Anselmo;

b) allestimento di mostre e altre iniziative a carattere didattico finalizzate alla divulgazione del pensiero e delle opere di Sant'Anselmo;

c) presentazione, acquisto, distribuzione e realizzazione di pubblicazioni, documenti video e multimediali;

d) contributi e borse di studio per studenti e ricercatori universitari che predispongano elaborati di alto valore scientifico e aventi carattere di novità sulla vita, sul pensiero e sulle opere di Sant'Anselmo;

e) eventi e manifestazioni collaterali rivolti allo studio e alla divulgazione del tema della religiosità in Valle d'Aosta;

f) opere e lavori diretti alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio ecclesiastico di particolare rilievo culturale e al recupero dei luoghi legati alla memoria di Sant'Anselmo.

Conseillers présents: 32

Votants: 28

Pour: 28

Abstentions: 4 (Fontana Carmela, Sandri, Squarzino Secondina, Venturella)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 4:

Conseillers présents: 32

Votants: 30

Pour: 30

Abstentions: 2 (Fontana Carmela, Sandri)

Le Conseil approuve.

Presidente - All'articolo 5 vi è l'emendamento n. 4 dei colleghi Sandri e Squarzino Secondina, che recita:

Emendamento

All'articolo 5, comma 1, la cifra "300.000" è sostituita dalla cifra "100.000".

Lo pongo in votazione:

Consiglieri presenti: 32

Votanti: 30

Favorevoli: 4

Contrari: 26

Astenuti: 2 (Ferraris, Fiou)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 5:

Consiglieri presenti: 32

Votanti e favorevoli: 28

Astenuti: 4 (Fontana Carmela, Sandri, Squarzino Secondina, Venturella)

Il Consiglio approva.

Si dà atto che dalle ore 17,40 presiede il Vicepresidente Lanièce.

Presidente - Pongo in votazione il disegno di legge nel suo complesso:

Consiglieri presenti: 32

Votanti e favorevoli: 30

Astenuti: 2 (Fontana Carmela, Sandri)

Il Consiglio approva.