Oggetto del Consiglio n. 2739 del 23 maggio 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2739/XII - Intendimenti in ordine alla destinazione d'uso dei locali del Palazzetto del ghiaccio di Ayas. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso che:
- il Palazzetto del ghiaccio di Ayas di proprietà dell'Amministrazione regionale, la quale ha iniziato i lavori di costruzione nel 1987, non è mai entrato in funzione;
- nel 2004 la Giunta regionale ha deciso lo smantellamento dei macchinari per la preparazione del ghiaccio, poiché divenuti obsoleti e fuori norma;
- attualmente solo una parte marginale dei locali accessori sono utilizzati dall'USL, che vi ha collocato il Centro Traumatologico;
- i sottoscritti Consiglieri sia nell'aprile 2003 sia nel novembre 2004, sia nel giugno 2006 avevano chiesto conto degli intendimenti dell'Amministrazione regionale riguardo il Palazzetto;
- l'allora Assessore allo sport Caveri aveva dichiarato che la struttura avrebbe dovuto essere "riconvertita il più in fretta possibile";
- l'attuale Assessore Pastoret aveva affermato "l'intenzione è quella di procedere alla definizione di una nuova convenzione, perché il comodato d'uso è scaduto";
- lo stato di abbandono della struttura permane tuttora;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
Il Presidente della Regione e gli Assessori delegati per conoscere:
1) quali sono i motivi per i quali ad oggi non sono ancora state definite le modalità per la fruizione della struttura;
2) quali azioni o provvedimenti sono stati intrapresi dal giugno 2006 ad oggi relativamente al Palazzetto di Ayas;
3) con quali tempi, modi e risorse intendono procedere per ridefinire una destinazione d'uso della struttura;
4) se corrisponde a verità che per il riutilizzo del palazzetto sono necessari ingenti lavori di manutenzione, oltre che di adeguamento alle varie normative statali e - in caso affermativo - se esiste una quantificazione degli interventi e dei relativi oneri.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - La tentazione è quella di non fare l'illustrazione, perché la vicenda purtroppo è nota per essere stata da noi più volte sollevata e, come citato nelle premesse dell'interpellanza, è stata sollevata nell'aprile 2003 - sul finire della scorsa legislatura -, è stata ripresa nel novembre 2004 - all'inizio di questa legislatura dove ognuno cercava di mettere i buoni propositi di corso legislatura -, è stata riaffrontata nel giugno 2006 - più o meno a metà legislatura dove si possono abbozzare i bilanci su quello che si diceva e su quello che si è fatto -, ci siamo avvicinando a fine legislatura e torniamo per la quarta volta su un argomento che non solo è noto, ma che è anche vergognoso per il fatto che se ne debba ancora parlare senza che, a nostro sapere, siano stati fatti dei passi avanti. Nelle premesse dell'interpellanza ho anche citato alcune affermazioni che erano state fatte in risposta alle precedenti iniziative da parte degli Assessori allo sport che si sono succeduti: l'Assessore Caveri che disse che la struttura andava "riconvertita il più in fretta possibile" - e correva novembre 2004 - e l'Assessore Pastoret che diceva che è intenzione della Giunta "procedere alla definizione di una nuova convenzione, perché il comodato d'uso è scaduto". In effetti, il comodato d'uso non è scaduto nel 2006, quando lei faceva riferimento alla scadenza del comodato, ma è scaduto molto prima: precisamente il 31 maggio 2004. Rispetto ai rapporti che avrebbero dovuto regolare - ma che nei fatti mai hanno funzionato - l'utilizzo e la gestione di quella struttura, la scrittura è scaduta il 31 maggio 2004, sono passati 3 anni da allora e non ci sembra vi sia una diversa definizione per quel che riguarda la gestione della struttura, che dovrebbe essere nella piena non solo proprietà, ma anche fruibilità e gestione dell'Amministrazione regionale.
La vicenda inizia nel 1987, quando, su richiesta dell'allora Amministrazione comunale, si ipotizza una struttura per il pattinaggio che vada al di là di quella struttura "en plein air" e un po' precaria che funzionava grazie agli sbalzi meteorologici della stagione invernale, viene richiesta la copertura di una struttura a cielo aperto e lì inizia un'odissea che a distanza di 20 anni... un periodo di tempo più che significativo nella realizzazione di un'opera pubblica e qui apro una parentesi: è un po' la tempistica delle maggior parte o di gran parte delle opere pubbliche che si realizzano in Valle d'Aosta, lo "Splendor" ne è buon testimone, l'area megalitica, la "Torre dei Balivi", e l'elenco potrebbe continuare. Dicevo, sono passati 20 anni, non è accaduto nulla, ovvero che non sia accaduto nulla non è propriamente così, perché sono state spese cifre significative: da conti che erano stati fatti a suo tempo era stato stimato che la sola copertura di quella struttura fosse costata circa 2,5 milioni di euro, ai quali dovevano essere aggiunti 300 e passa euro per le strutture del ghiaccio e ancora 70mila euro per arredi. La vicenda è stata rimpallata fra il Comune di Ayas, l'Assessorato dei lavori pubblici, che doveva ultimare l'opera, l'Assessorato dello sport e, buon ultimo, è entrato anche l'Assessorato della sanità. Nel 2004 dissi: finalmente un medico che pone mano a questa situazione! In realtà avevo detto - e sono stato profetico -: forse però più che la cura giusta si tratta di applicare l'eutanasia e infatti, al di là del trasferimento del centro traumatologico di una decina di metri, costato oltre 200mila euro... ma qui l'Assessore Fosson mi dirà: "sì, ma dell'USL", grazie, ma alla fine i soldi l'USL li prende...
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
... funziona, menomale che almeno quello funziona, ma sono aumentate le risorse messe su quella struttura e, al di là del centro traumatologico che funziona, la struttura continua ad essere in balia di sé stessa.
Fatta questa panoramica, Assessore Pastoret, lei nel 2006 aveva espresso delle intenzioni che ho riportato in premessa: procedere alla definizione di una nuova convenzione. È passato un anno da tali dichiarazioni, la prima domanda che poniamo nell'interpellanza è: quali sono i motivi che in un anno hanno impedito di mettere la parola fine a questa agonia che si trascina da 20 anni. Quali sono i provvedimenti, i contatti con l'Amministrazione comunale di Ayas e gli altri uffici, gli altri Assessorati, la Presidenza della Regione per arrivare a definire la gestione del Palazzetto? Con quali tempi, con quali modi, con quali risorse poi andremo a riutilizzare una struttura che oggi viene usata in maniera episodica per qualche manifestazione estiva, per la premiazione delle gare sociali dello sci club... viene utilizzata come potrebbe essere utilizzata una qualsiasi altra struttura marginale. Vorremmo poi capire se è vero quello che si sente sussurrare per le viuzze di Ayas e per gli impianti di risalita di Champoluc, che rimettere in funzione quella struttura non più come Palazzetto del ghiaccio, perché è stato smantellato tutto... fra l'altro, consentendo il regolamento solo di porre 4 domande, la quinta domanda gliela faccio e poi lei fa bene a non darmi risposta, eventualmente ci torneremo sopra: che esito ha avuto quella ipotesi di vendita e di recupero delle apparecchiature per il ghiaccio? Si diceva che quelle apparecchiature nuove che mai avevano funzionato sarebbero state insieme agli arredi messi all'asta, su proposta dell'Assessorato dello sport, dall'Assessorato del patrimonio, ma non abbiamo mai avuto eco se sia stata recuperata o meno una parte di quei 370mila euro fra impianti, arredi... Dicevo, ciò che si sussurra è che una cifra equivalente a 2 milioni di euro è la cifra necessaria per ridare agibilità e nuova vita a questa struttura.
Manca un anno alla fine di tale legislatura, pensiamo che potrebbe essere un gran risultato se in questo anno, a 21 anni dall'avvio di tale vicenda incresciosa, lei riuscisse a mettere un punto fermo, ridando dignità a una struttura che dovrebbe far parte di quei servizi che vengono divulgati su "Striscia la notizia", ma forse la Valle d'Aosta in questo campo non fa neppure più notizia; di conseguenza, nessuno si cura di denunciare una gestione scandalosa di risorse pubbliche, perché i soldi che sono stati messi qui equivalgono al doppio di quell'importo che il Ministro Di Pietro è venuto a venderci qui per il contratto di quartiere: questo solo per dare delle grandezze rispetto alle cifre. Vi è stato un grande eco di stampa su questa disponibilità che lo Stato dava all'Amministrazione regionale, molta meno stampa, ma molta meno attenzione amministrativa c'è su delle risorse che sono il doppio di quei 2 milioni di euro del contratto di quartiere.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.
Pastoret (UV) - Merci pour les citations, je n'ai pas vérifié si elles sont exactes, mais je vous fais confiance... une confiance à terme quand même. Vous posez une question qui est connue par rapport à laquelle, comme vous le savez, pour faire un mariage, il faut 2 personnes qui l'acceptent et également pour trouver une solution à la question il faudra penser non seulement à l'organisation et à l'utilisation de cette structure, mais aussi aux compétences de qui devrait s'en occuper. Si je peux dire, nous arrivons à percevoir un tout petit peu de lumière quant aux perspectives, ce que vous m'aviez demandé au mois de juin 2006 nous à poussé a nous occuper de la chose, mais la vitesse d'une voiture dépend soit du chauffeur, soit de l'essence qu'on y met et nous avons relancé les contacts avec les responsables de la Commune d'Ayas pour définir comment convertir ce Palais de la glace, tout en respectant les stratégies adoptées par la collectivité locale, en vue de la requalification globale de toute l'aire qui l'entoure, puisque sans cet accord il est impossible d'arriver à une solution partagée. Ladite Commune avait affirmé plusieurs fois de ne plus vouloir disposer d'une patinoire, c'est une information dont vous disposez déjà... La dite Commune s'est engagée à élaborer un projet dont l'ébauche nous a été remise le mois dernier, un bureau se charge d'étudier la solution proposée sous ses divers aspects. La Commune estime de pourvoir à une transformation de cette structure avec la réalisation d'un centre de bien-être et de divertissement susceptible de diversifier l'offre des services de la Commune même, en répondant aussi aux exigences des hôtels, ne pouvant pas certains d'entre eux s'équiper avec des centres de bien-être et donc en faire un centre collectif et notamment ce qu'on propose de réaliser dans cette structure prévoit une salle de conférence, une salle de sport, un terrain de football à 5, un mur d'escalade, piscine avec tabogan, une zone consacrée aux traitements, sauna, hydromassage. L'étude vraisemblable pour ce qui est de l'argent - parce que nous sommes dans une étude de faisabilité - n'a pas été déterminée et donc je ne peux pas vous donner une estimation définitive des coûts et des délais de construction d'un tel centre. La Commune cependant, si on choisira ce chemin, signera un accord avec l'Administration régionale concernant 2 aspects: la prise en charge de 1/3 de la somme nécessaire pour réaliser ces choses...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... nous n'avons pas assumé de délibérations, l'étude de faisabilité a été commissionnée par la Commune, non par nous. Ce sont eux qui devaient nous soumettre une intention, puisque s'ils ne partagent pas l'intention, c'est inutile que nous poursuivons ce long chemin qui ne porterait à aucune part, alors on leur a demandé de préparer cette étude de faisabilité et de nous dire ce qu'ils voulaient.
L'autre aspect concerne la propriété des terrains et des immeubles. Les terrains à l'heure actuelle appartiennent à une consorterie qui avait cédé ses droits de superficie à la Région en vue de la construction de ce centre. Toutefois là aussi avec la Commune on a concordé le fait que cette consorterie soit disposée à céder ces terrains, ainsi que les autres terrains adjacents à la Commune, à l'Administration communale elle-même, afin que sur la partie extérieure on puisse procéder aussi à une requalification de l'aire, ce qui fera de cette dernière le propriétaire de la patinoire, du futur centre bien-être et du divertissement.
Voilà les intentions de l'Administration communale et c'est sur cette piste que nous avons l'intention de procéder. Quant aux temps, vous avez fait un souhait qui me concerne: j'aimerais arriver moi à la fin de la législature, ayant été, à même d'avoir réalisé dans un an tout cela, mais d'y arriver en ayant défini le passage à la Commune, les engagements de dépense de la même, le passage des terrains de la consorterie à la Commune et les engagements de la part de l'Administration régionale. Vous avez parlé d'une somme de 2 millions d'euros, c'est une somme que je ne peux pas vous dire si elle est exacte, en gros elle pourrait s'approcher de ce chiffre, mais pour le moment nous avons qu'une étude de faisabilité sur laquelle on devait concorder quels seraient les contenus de cette structure.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Mi consenta di replicare con una battuta: paradossalmente la mia soddisfazione va per la quinta risposta, nel senso che c'è un impegno ad approfondire. Per quanto riguarda le risposte ai 4 punti dell'interpellanza, ho perplessità grosse perché non è stato detto nulla di nuovo e di più rispetto a quello che lei recentemente e il suo predecessore Caveri avevate già detto nel 2003, nel 2004 e nel 2006: bisogna abbandonare l'ipotesi del Palazzetto del ghiaccio, ed è stata abbandonata, perché è stato smantellato tutto l'impianto di refrigerazione e l'unico pattinaggio che si potrebbe fare è quello con i pattini a rotelle, ma non è successo nulla. Si è detto: "bisogna sentire cosa ne pensa l'Amministrazione comunale", lo ha ribadito lei nel 2006 dicendo: "vediamo la nuova Amministrazione comunale" - perché si era votato nel 2005 -, ma nel 2007 siamo ancora in attesa di capire, al di là di questa breve suggestione disneyana che lei ci ha tratteggiato - centro benessere, scivoli, sala Conferenza, piscina, sauna... -, chi gestisce, chi paga. Sì, il Comune, ma le ricordo che il Comune si è sfilato dalla gestione di una struttura relativamente semplice, come era la struttura di un palazzetto del ghiaccio, che aveva bisogno di un operatore macchine per far funzionare l'impianto, poi si trattava di darlo in gestione alla pro loco o in gestione diretta. Lei immagini cosa vuol dire un centro benessere, penso che, senza essere esperti nel settore, con un minimo di cognizione possiamo immaginare che abbia dei costi di gestione enormemente superiori al costo di gestione di una "patinoire". Prendo atto che il Comune, forse senza ricordarselo, ha dato l'incarico per uno studio di fattibilità, probabilmente questo studio non è stato ancora definito, non so se ne avete discusso, se è appena stato dato o se le è stato detto che verrà dato...
(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)
... è quanto meno curioso che l'Amministrazione regionale, che ha la proprietà dello stabile, faccia fare lo studio di fattibilità al soggetto che dovrebbe gestirlo e, tenendo presente che nell'ipotetica gestione che lei ha fatto ha già dato un numero significativo, ossia 1/3 degli oneri di gestione dovrebbero stare in capo al Comune... di realizzazione con invece gestione completa... è un modo originale per procedere, ma non vorrei che fosse un modo per creare ulteriore dilatazione di tempi incredibili. È vero che Ayas è il paese dove tutto è strano, si diceva la volta scorsa discutendo di questi argomenti che la chiesa sembra il cinema e viceversa, perché il cinema è stato fatto in una chiesa sconsacrata, perciò ci sta tutto ad Ayas.
Abbiamo dei dubbi che così procedendo si arrivi a una conclusione dell'iter amministrativo, non alla conclusione di aprire la nuova struttura; tenga presente che nel 2004 l'allora Assessore Caveri diceva che questo problema lo avrebbe risolto con la nuova legge sulle infrastrutture sportive, che da lì a breve avrebbe portato alla discussione dell'aula. Era il 2004 siamo a maggio 2007, ne stiamo discutendo adesso di quella legge che a breve avrebbe dovuto risolvere anche il problema di Ayas. Paradossalmente in quella legge non ci sono gli strumenti per questo tipo di problema, perché si fa riferimento a una serie di situazioni che devono essere realizzate e l'unica situazione che ha un articolo dedicato è l'articolo detto scherzosamente "Ottoz Palaindoor", che è l'unica struttura in essere che ha una particolare attenzione in considerazione delle vicissitudini che sta attraversando tale struttura. Con questa legge, che era stata anticipata nel 2004 come legge risolutiva per il Palazzetto del ghiaccio - nel senso che ormai è congelato... Palazzetto congelato di Ayas -, perciò non si risolve il problema. Su questo argomento torneremo in autunno, perché pensiamo che da qui ad allora lei abbia il dovere di inventarsi una soluzione, perché, se non saprà cosa farsene di questa struttura rispetto a tutto quel tratteggio disneyano, apriamo uno di quei centri dove la gente entra e può sfasciare tutto, se non altro demoliranno divertendosi il Palazzetto, lo demoliranno gratis e recupereremo un pezzo di area verde.