Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2616 del 4 aprile 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2616/XII - Risultati di una ricerca affidata all'Istituto Piepoli su comportamenti e convinzioni della popolazione valdostana. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto dell'ultimo rapporto della periodica ricerca Piepoli sull'indice di gradimento dell'azione del governo regionale;

Ricordato che le finalità della ricerca sono: "avviare un monitoraggio sulle esigenze più sentite da parte della popolazione, e questo, al fine di poter individuare le priorità di intervento dei servizi al cittadino";

Visto che questa volta sono stati introdotti elementi nuovi di descrizione dei comportamenti e delle convinzioni della popolazione valdostana;

Non avendo capito le motivazioni che sono alla base della ricerca di tali aspetti né come questi possano considerarsi informazioni utili ai fini dell'azione amministrativa;

Ritenuto opportuno avere informazioni al riguardo;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione per sapere:

1) in base a quali motivazioni sono state inserite domande su convinzioni personali come il senso di appartenenza alla comunità o la profondità del legame col territorio;

2) come si pensa di utilizzare tali informazioni ai fini della scelta dell'azione amministrativa.

F.to: Squarzino Secondina - Venturella

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - È l'ennesima volta che torniamo su questo argomento, ribadisco come lo strumento del sondaggio rappresenti una fonte di informazioni per fortuna non esclusiva per i committenti, si tratta di un servizio al quale oggi ricorrono tutte le Regioni italiane, le principali aziende, i Ministeri, le diverse realtà politiche operanti sul territorio nazionale ed internazionale e, pur non potendo sostituire quella prossimità territoriale che fa sì che ogni politico abbia sotto controllo, abbia coscienza delle differenti problematiche, il sondaggio permette di assegnare a questi problemi dei numeri che possono convincere o meno e di valutarne l'effettiva portanza rispetto ad un contesto più generale di un'intera comunità o, come nel caso della rilevazione in oggetto, anche il livello nazionale.

Per quanto riguarda la prima parte dell'interpellanza, vorrei precisare che i dati emersi non sono il frutto di un sondaggio espressamente commissionato dalla Regione, ma è un'integrazione che l'Istituto "Piepoli", Istituto che ha un contratto aperto con la Presidenza del Consiglio dei Ministeri e con la Regione Emilia Romagna, per le quali fa dei rilevamenti identici ai nostri... ha offerto i dati normalmente raccolti nel corso delle interviste. Si tratta, perché era interesse loro sperimentarlo e ci hanno chiesto se eravamo disponibili, di un nuovo modello di analisi che l'Istituto sta elaborando per le varie Regioni e che trae la sua origine da ricerche legate al "marketing" e prende spunto per quanto riguarda l'identificazione delle categorie che non ci siamo inventati né noi, né "Piepoli"... è quanto contenuto in uno studio condotto alcuni anni fa dall'Università di Harvard. Adottando il modello di "customer satisfaction", il modello si pone l'obiettivo di descrivere la composizione delle Regioni, delle Province e dei Comuni in relazione alla soddisfazione nei confronti dei servizi offerti e del legame dei cittadini con il territorio.

Per quanto concerne la seconda parte, vorrei sottolineare come questo genere di informazioni rappresenti una sorta di "cartina di tornasole" sotto diversi punti di vista. Se da una parte il forte attaccamento della Comunità valdostana alla propria autonomia rappresenta un'importante indicazione soprattutto alla luce del lavoro che la neonata convenzione per il rinnovo dello Statuto si appresta a portare avanti, questi stessi dati indicano come l'attenzione e la soddisfazione nei confronti di quanto fatto finora sia buona. Analizzando i risultati da un punto di vista più prettamente sociale, ritengo importante sottolineare come, in un momento in cui si discute del fatto che molti valori sembrano entrati in crisi, un radicato attaccamento della popolazione alla propria Regione intesa come proprio Paese... questo è certamente superiore alle altre Regioni italiane, sembra essere un elemento positivo. Ritengo opportuno evidenziare come quello stesso sentimento di radicamento territoriale potrebbe rappresentare un limite per le giovani generazioni, come testimoniato dalla reticenza dei ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro nei confronti di quella possibilità di mobilità lavorativa che rappresenta una delle grandi ricchezze per il resto d'Europa. Credo quindi che questo rilevamento, come abbiamo fatto con i giornalisti, vada preso come un elemento di dibattito, di confronto, senza pensare che dentro vi sia chissà quale verità e ritengo che l'aspetto più utile sia la dimostrazione di un fortissimo attaccamento dei Valdostani alla propria identità.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - È vero che abbiamo altre volte affrontato questo tema, ma vede, Presidente, ogni volta vado a rileggermi quali sono le finalità di tale indagine, per le quali vengono spesi i soldi e le risorse della Comunità e la finalità è "monitorare le esigenze più sentite da parte della popolazione, al fine di individuare le priorità di intervento dei servizi al cittadino". Se posso capire che vi sia da parte di chi amministra l'esigenza di verificare quali sono le esigenze più sentite da parte della popolazione per vedere quali sono le priorità e quindi come poter intervenire e rimodulare i propri interventi, non capisco questi dati nuovi che l'ultimo rapporto ha evidenziato. Sarà la necessità di vedere soddisfazione del consumatore, come dice lei, ma qui mi preoccupo nel fatto che quale criterio di valutazione della popolazione si adotta quel criterio che viene sperimentato e adottato per quanto riguarda l'esplorazione del mercato... il monitoraggio delle azioni intraprese, le innovazioni di prodotti e servizi in cui c'è il consumatore che è al centro dell'attenzione. Qui il problema non è il consumatore, ma è il cittadino, che si riconosce attorno intanto a uno statuto, a delle leggi, a dei valori di cittadinanza e non solo su un dato di identità. Lei sa che il dato di identità è un dato di radicamento territoriale ed è chiaramente soggettivo, può essere interessante conoscerlo dal punto di vista politico, ma non dal punto di vista dell'amministratore, qui sono da distinguere le 2 cose. Cosa interessa, che finalità ha la categoria dell'identità nel momento in cui si amministra? L'identità fa parte dei sentimenti, di un consenso, ma di un consenso a un'idea e non a un progetto di governo. Qui mi sembra che il Governo, nel momento in cui spende i soldi per capire quali sono le esigenze per avere informazioni, deve tener presente qual è la sua azione di governo.

Vi è un elemento che ci preoccupa anche nel modo di porre le domande. In primo luogo, il dato che emerge sempre per quanto riguarda il lavoro... si dice che è una preoccupazione soggettiva dei Valdostani perché i dati della disoccupazione dicono che oggettivamente questo non è vero, però credo che questo andrebbe letto in modo diverso. Lei forse avrà avuto modo di leggere "en passant" quello che è stato il giudizio di De Rita sulle imprese valdostane e sull'economia valdostana, l'ultimo rapporto presentato dalla "Chambre", da cui emerge che vi è da parte dei Valdostani la percezione di un'assenza di futuro, di una paura di un cambiamento. Vi è la consapevolezza che il mercato del lavoro è statico, non si vedono prospettive nuove e lo vedremo discutendo il documento sulla programmazione del Fondo sociale europeo. Di questo un amministratore dovrebbe preoccuparsi, non tanto del fatto che vi è un indice di gradimento del 60% dell'azione del Presidente o del Governo; fra l'altro, mi sembra che la maggioranza attuale rappresenti almeno il 70% della popolazione, quindi un indice di gradimento inferiore alle forze politiche che sostengono la maggioranza. Soprattutto credo che la Giunta dovrebbe preoccuparsi di proporre linee future di sviluppo futuro, altrimenti è solo un modo per il Presidente di incensare sé stesso e dimostrare a sé stesso di essere il più bravo. Se questo serve alla Comunità valdostana per andare avanti, ne prendiamo atto, anche se non siamo d'accordo.