Oggetto del Consiglio n. 2606 del 4 aprile 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2606/XII - Interventi per calmierare gli aumenti dei pedaggi sulle autostrade valdostane. (Interpellanze)
Interpellanza
Premesso che:
- dal 15 marzo scorso le tariffe autostradali hanno subito un brusco incremento (aumento medio pari al 10,41%) nel tratto di competenza di Società Autostrade Valdostane (SAV);
- già lo scorso anno (a partire dal primo gennaio 2006) SAV operò un aumento esoso, pari all'11,5%;
- il costo di utilizzo dell'autostrada valdostana è il più elevato d'Italia ed è assolutamente insostenibile per i numerosi residenti pendolari che sono costretti, per diverse ragioni, a spostarsi lungo l'asse di fondovalle;
- tale ulteriore aumento, oltre a "scaricare" sulle strade statali una parte cospicua del già intenso flusso veicolare, vanifica l'intesa raggiunta dalla Regione con le società concessionarie (SAV e RAV) per alleggerire i pedaggi pagati dai residenti;
- la Regione vanta partecipazioni azionarie sia nel capitale sociale di SAV sia in quello di RAV;
- il bilancio d'esercizio di SAV evidenzia un utile di 9.579.270 euro nel 2005;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:
1) quali motivazioni hanno determinato questo consistente aumento delle tariffe autostradali valdostane;
2) se la Regione intende rimodulare i termini dell'intesa di cui in Premessa per consentire il contenimento del disagio tariffario patito dai residenti pendolari;
3) quali altre iniziative la Regione intende adottare affinché le politiche tariffarie di SAV e RAV siano ricondotte a una logica di sostenibilità economica per l'utenza;
4) com'è stato impiegato l'utile d'esercizio di SAV e com'è stata gestita la liquidità in eccedenza.
F.to: Tibaldi - Lattanzi - Frassy
Interpellanza
Preso atto dei recenti aumenti dei pedaggi autostradali;
Ritenuto che tali aumenti incidano particolarmente su chi, per motivi di lavoro, è costretto a spostarsi giornalmente fra i vari paesi del fondo valle;
Ricordate le diverse ipotesi di trasformazione del tratto autostradale, tra i caselli di Aosta Ovest e Aosta Est, in tangenziale sud della piana di Aosta;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
il Presidente della Regione e gli Assessori competenti per sapere:
1) se ritiene che esistano possibilità di intervento presso le Società di gestione delle autostrade della Valle d'Aosta al fine di ottenere una diminuzione del costo del pedaggio autostradale;
2) se si intenda perseguire l'ipotesi di trasformare quel tratto dell'autostrada in tangenziale sud della città di Aosta.
F.to: Squarzino Secondina
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sappiamo che tale tema sull'aumento dei pedaggi autostradali è stato oggetto in questi ultimi 20 giorni di grandi discussioni e di grande dibattito. Prendiamo alcuni dati: primo dato, le autostrade che percorrono la Valle d'Aosta... sia la "SAV", sia la "RAV"... sono autostrade che già risultano da anni le più care d'Italia, quindi abbiamo già un servizio autostradale che viene pagato più caro in Valle d'Aosta rispetto a tutte le altre autostrade in Italia...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... è un dato che ricavo dai giornali che presentano questi dati, se lei prende "La Stampa" del 31 marzo 2007, vi è scritto: "Record: in Valle d'Aosta i pedaggi più cari d'Italia". Lo era prima del 15 marzo scorso, data di entrata in vigore del nuovo aumento e lo è ancora adesso, quindi sono le autostrade più care in assoluto in Italia...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... l'articolo fa un "résumé" di tutta una serie di dati che si possono trovare facilmente in "Internet". Non vorrà che adesso qui le "snocciolo" l'elenco di tutti i dati! Non solo i pedaggi sono i più cari d'Italia, ma nel momento in cui è scattato l'aumento anche questo aumento, del 10,41% sul costo dei pedaggi, è il più alto applicato nel Paese. Ci troviamo di fronte a una situazione che lei conosce molto bene, non solo perché legge i giornali, ma perché anche nella sua maggioranza credo vi sia una forza politica - come dicono anche i giornali -, il gruppo "Stella Alpina", che su questo tema ha voluto porre un'attenzione particolare. Capisco che il gruppo "Stella Alpina" non può porre in Consiglio questo tema, lo pone in un altro ambito, ma credo che in Consiglio tocchi all'opposizione sottolineare tale aspetto.
Secondo dato: l'aumento ha peggiorato ulteriormente la situazione degli utenti valdostani e lei ha visto come in Valle vi sia stata una "levata di scudi" da parte degli utenti, singoli cittadini, che hanno scritto lettere, che hanno fatto presenti le loro osservazioni, da parte delle associazioni dei consumatori (Adiconsum), da parte dell'ACI e da parte della Confindustria, che dice come le piccole e medie imprese siano penalizzate da questo aumento: tutte le piccole e medie industrie che hanno bisogno del trasporto di merci e di materie prime sono da tale vicenda penalizzate. Sappiamo che sia nella "RAV", sia nella "SAV" vi è una presenza comunque della Regione, che credo possa dire qualcosa all'interno del "CdA" e possa dettare la linea politica di queste società.
Prima domanda: intanto una sua valutazione, ho letto la valutazione del Presidente Caveri, non la sua, può darsi mi siano sfuggite le sue valutazioni rispetto a questo tema, ma vorrei una prima valutazione politica sul fatto che le nostre autostrade sono le più care e sul fatto che vi sono stati tali aumenti. Vorremmo poi capire se, rispetto a questo tema, che riguarda gli utenti, i lavoratori, quelli che si spostano continuamente nel fondovalle per esigenze familiari, vi è stata da parte della Giunta un'attenzione, una presa di posizione e se ci si è attivati affinché si riducano tali pedaggi, in modo che i lavoratori non siano ulteriormente penalizzati.
Ultimo tema, un tema a latere, ma non escluso dal discorso più generale: da anni - lei non era ancora in Consiglio - si discute in questa sede nei momenti più diversi, nel momento in cui si parla del Piano di riqualificazione della città di Aosta, nel momento in cui si parla del Piano dei trasporti, nel momento in cui si parla delle problematiche relative ai collegamenti fra le varie zone della cintura di Aosta con il capoluogo, nel momento in cui si analizza con degli studi che si sono effettuati la mobilità del personale regionale, cosa questa comporta, non solo, nel momento in cui si è cercato di capire come intervenire per diminuire il passaggio di auto e l'inquinamento nella città di Aosta, in tutti questi momenti una delle ipotesi di soluzione che è stata evidenziata e di volta in volta portata all'esame, e poi accantonata non si sa bene perché è la trasformazione del tratto autostradale tra i caselli di Aosta ovest e Aosta est, ossia il tratto che riguarda la piana di Aosta, in una tangenziale sud della città di Aosta. Volevamo capire se tale ipotesi è stata definitivamente accantonata, o se si intende riprenderla facendola diventare ancora più attuale in tale situazione e in questo caso se si individuano modalità, tempi e mezzi per realizzare tale ipotesi.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Nel solco di quello che ha detto la collega Squarzino, aggiungiamo alcune considerazioni sul caro tariffe autostradali. Anzitutto, come utenti, siamo rimasti sbigottiti quando dal 15 marzo vi è stato un incremento del 10,41% sulla tratta della "SAV": la tratta Aosta/Pont-Saint-Martin. L'incremento sulla tratta ulteriore, quella di competenza "RAV", è dello 0,94%. Se lei, Assessore, prende, come immagino abbia fatto, lo schema degli incrementi tariffari delle varie società concessionarie effettuati in questo periodo, si rende conto che "SAV" non solo è in testa come incremento, ma che il secondo incremento - quello della tangenziale di Napoli - è del 3%, quindi siamo oltre il triplo; tutte le altre a seguire in ordine decrescente e vi sono ben 10 società concessionarie che non hanno proposto incrementi. L'aspetto aggravante di quello che sto dicendo lo ricaviamo mediante una piccola analisi retrospettiva. Il 1° gennaio 2006 "SAV" ci propinò un aumento dell'11,5%; se sommiamo l'incremento di marzo più l'incremento di gennaio 2006, in 15 mesi "SAV" ha aumentato sulla tratta più percorsa dai Valdostani del 21-22% le tariffe autostradali e questo è veramente scandaloso! È scandaloso perché la Regione partecipa in "SAV" e partecipa con autorevoli figure indicate dal potere politico, le quali sono silenti di fronte a tale scempio! È vero, ci dirà l'Assessore, come ha fatto peraltro il Presidente Caveri la volta scorsa, che vi è una procedura complessa che vede il Governo e il Ministero competente delle infrastrutture, l'"ANAS", compartecipi di questo processo di adeguamento delle tariffe. È vero che "SAV" ha fatto investimenti cospicui per creare il raccordo del Gran San Bernardo, che peraltro è fuori dal perimetro autostradale, ma quante volte gli utenti valdostani devono pagarlo questo raccordo? A "colpi" del 10-11% ogni anno! Questa domanda non l'abbiamo posta in maniera precisa... è vero che vi sono state spese ulteriori, vi sono state anche delle tangenti, oltre che la tangenziale, ma devono pagarle gli utenti tali cose?
Assessore, facciamo mente locale su questo problema, ossia cerchiamo di razionalizzare i flussi veicolari sul nostro territorio, riducendo anche il traffico pesante, o perlomeno contenendolo entro limiti di sopportabilità umana e vivibilità dal punto di vista ambientale e di salute... ma non è possibile pensare che con tali adeguamenti tariffari si riesca a decongestionare il traffico sulla statale! Se lei viaggia sull'autostrada, si renderà conto che l'autostrada è pressoché deserta, la utilizzano solo i mezzi pesanti, perché i pendolari valdostani non possono permettersi di spendere (ipotizzo fra Châtillon e Pont-Saint-Martin) 6 euro a tratta, un pendolare che lavora ad Aosta e che vive a Pont-Saint-Martin o viceversa si deve permettere una spesa di 10 euro al giorno per andare e tornare a casa. Questo vale per i pendolari dipendenti, ma anche per coloro che sono autonomi e che devono trasferirsi lungo l'asse di fondovalle, perché sappiamo che la Valle d'Aosta è popolata per gran parte nel corridoio che si sviluppa fra Courmayeur e Pont-Saint-Martin; sappiamo però che la mobilità nell'ambito di questo corridoio urbano sta diventando impossibile, perché abbiamo dei gabellieri che ci impediscono di utilizzarla a prezzi equi. Domando allora: che ci stiamo a fare in "SAV" e in "RAV"? Il 27% di "SAV" e le nostre rappresentanze in seno al "CdA" a cosa servono? Vorremmo saperlo. A cosa serve stare in "SAV" quando nel 2005 il bilancio registra un utile di 9,5 milioni di euro e agli utenti viene imposto il salasso: 11% prima e 10% adesso? Vorremmo capire qual è la strategia politica di questa Giunta nel permanere in società che stanno "impiccando" i Valdostani nella loro mobilità, stanno impedendo fisicamente e logisticamente la mobilità dei Valdostani. Questi sono ragionamenti che non mando al suo indirizzo personale, però lei fa parte della Giunta, da 3 anni amministra le partecipazioni societarie, vi è una maggioranza che vi sostiene, io non so quanti in maggioranza condividono tale politica tariffaria, allora avere una partecipazione azionaria significa anche poter incidere e dire qualcosa.
Dicevo, come si fa a fruire di questo tratto autostradale quando abbiamo approvato, su iniziativa di diverse forze politiche unanimemente condivisa - qui riconosco al collega Lanièce l'"imprinting" di tale problema perché, vivendo lui in bassa Valle, lo aveva sollevato per primo - una risoluzione per far sì che si trovassero dei rimedi, naturalmente concordati con le società concessionarie, perché non si vuole che la politica imponga, ma la politica non può neppure rimanere assente, e citavo prima l'esempio di "Tecdis"... se la politica rimane assente, tanto vale che esistano i politici, non servono a niente! La soluzione venne individuata nel "telepass" speciale per i residenti in Valle d'Aosta, tariffe agevolate per non penalizzare chi utilizza l'autostrada ed incentivare chi la ignora. Gli incrementi degli ultimi 15 mesi hanno "bruciato" matematicamente lo sconto del 20%, che deve essere ancora applicato, se "SAV" in 15 mesi ha incrementato del 21%, forse 22%, le sue tariffe, mi chiedo lo sconto del 20% che utilità abbia! Come si fa a incentivare chi la ignora quando, di fatto, le tariffe continuano ad aumentare e come si fa a garantire una certa sicurezza del flusso veicolare sulla strada statale quando obbligatoriamente la gente per necessità si deve riversare su una via parallela.
Vi abbiamo posto alcune domande: "quali motivazioni hanno determinato questo consistente aumento delle tariffe autostradali valdostane", non ci deve essere sempre proposta la solita giustificazione degli investimenti effettuati, perché gli investimenti li fanno su tutte le tratte autostradali e non solo sulla tratta Aosta/Pont-Saint-Martin, che penso sia di una lunghezza irrisoria rispetto ad altre tratte, non possiamo continuare ad ammortizzare all'infinito il raccordo autostradale che venne fatto all'inizio degli anni '90.
Seconda domanda: "se la Regione intende rimodulare i termini dell'intesa..." - ossia quella intesa in cui si prevedeva lo sconto del 20% (che, di fatto, è stato vanificato)... oppure no... - "... per consentire il contenimento del disagio tariffario patito dai residenti pendolari". Se avete qualche idea in merito poi... e il quesito di fondo è il seguente: che senso ha rimanere in queste società se non si è in grado di incidere sulle scelte di politica non solo tariffaria, ma generale. Qui il privato con il quale condividiamo le azioni è capace solo di chiederci di "mettere mano al portafoglio" quando vi sono esigenze di investimento, quando invece si tratterebbe di calmierare anche la politica tariffaria, chissà come mai decide sempre "ANAS" attraverso società concessionarie e decreti ministeriali, la Regione assiste e i residenti valdostani pagano.
Ultima domanda: "com'è stato impiegato l'utile d'esercizio di SAV e com'è stata gestita la liquidità...", perché 9,5 milioni di utile nel 2005 saranno stati utilizzati in qualche maniera, il risultato di esercizio sarà stato impiegato! Noi auspichiamo positivamente. Va di moda parlare di "tesoretti", "tesori" sono in corso di accumulo da parte di "CVA", qui vi sono "tesoretti" da parte di "SAV", al di là dell'accumulo di "tesoretti", cosa che ci gratifica, perché vuol dire che l'azienda è gestita come si deve, ci piacerebbe che questi risultati fossero spalmati sui pedaggi autostradali. Speriamo in un prossimo futuro e soprattutto in una maggiore incisività della politica regionale. Ascoltiamo la sua risposta.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Da un lato, vi ringrazio per aver posto tali quesiti e fatto questa iniziativa; dall'altro, prendo atto che avete fatto un'interpellanza, ma avete già le risposte, nel senso che avete già emesso la sentenza. Attorno a questo tavolo non abbiamo la presunzione di avere una risposta per tutto, abbiamo perlomeno un approccio che vuol essere un approccio serio, che, di fronte ad un'effettiva doglianza della popolazione, vuole analizzare le situazioni.
Nelle 2 interpellanze abbiamo una prima parte comune, in cui mi si chiede il perché di questi aumenti. Avendo di fronte i 2 soggetti che hanno illustrato le 2 interpellanze, soggetti che non solo sono "interpreti" di tale legislatura, ma hanno alle spalle numerose legislature e una riconosciuta serietà nell'approfondire... a loro forse è sfuggito un decreto interministeriale del 30 gennaio 2003, nel pieno del "Governo Berlusconi", data in cui vi è stata l'approvazione di un decreto in cui all'articolo 9 si diceva quanto segue: "per l'anno 2003 c'è l'indicatore di produttività, quindi l'aumento 9,82, per il 2004 9,82, per il 2005 9,82, per il 2006 9,82, per il 2007 9,82". Fatemi dire... un decreto interministeriale che aveva una "profondità", dal 2003 al 2007, e che probabilmente vi è sfuggito. Nella precedente legislatura non c'ero, ma voi c'eravate, quindi l'aumento che vi è stato a marzo non è una sorpresa, ma è programmato fin dal 2002 e ovviamente rispetto a questo vi sono altre 2 componenti che poi portano ai dati che avete correttamente riferito superiori al 10%: il tasso di inflazione programmato e l'indicatore di qualità che portano il 9,82 a qualcosa di più del 10%. Non vi è allora una novità, ultimamente non vi è stato un ragionamento che ha portato a fare degli aumenti, sono aumenti programmati dal 2002 con una profondità temporale fino al 2007. Volevo segnalarvi che le autostrade sono gestite dopo che qualcuno ha pensato di privatizzarle...
(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)
... non abbiate la "coda di paglia", ma qualcuno - non so se del Centro-Destra, forse del Centro-Sinistra... - ha deciso di privatizzarle e improvvisamente "apriamo gli occhi". Qui parlo con gli amici del gruppo "Forza Italia"... "amici" è una parola... conoscenti del gruppo "Forza Italia" che le regole nell'ambito delle concessioni... Consigliere Tibaldi, mi permetta, solo per fare un ragionamento, le concessioni vengono date in virtù di un "mix": da un lato, si valutano gli investimenti e parlo di oneri costruttivi, ma anche di manutenzioni, parlo di durata della concessione e di tariffe; il "mix" di tali 3 elementi fa sì che si costruisca un piano economico-finanziario che in qualche modo trova un punto di pareggio, riconoscendo un rendimento medio del capitale investito dal privato nella misura del 6-7%, questi sono i fondamentali... ma qualsiasi tratta ha questo tipo di presupposto: un rendimento del capitale privato del 6-7%. Abbiamo delle tratte autostradali che vengono costruite con tale meccanismo, ma anche con un grande contributo pubblico. Consigliere Tibaldi, lei sa che l'autostrada del Monte Bianco, che viene fatta dalla "RAV" e che ha 2 partner: il gruppo "Autostrade" - riconducibile al gruppo "Benetton" - e la Regione Valle d'Aosta, viene costruita con un contributo a fondo perso dell'"ANAS" del 65%? Ciononostante adesso non abbiamo l'aumento, è stato rifatto il piano economico-finanziario, perché con i percorsi che abbiamo oggi porta a una situazione di dissesto.
Consiglieri, sono disponibile a fare qualsiasi tipo di ragionamento, anche perché, così come avete capito, questo aumento del 2007 ha radici nel 2002, è chiaro che non affrontate queste cose tutti i giorni, ma vi potrei rispondere che lo sapevate già, non è una novità e che, come Consiglieri regionali, avete tutte le banche dati per leggere i decreti interministeriali, quindi oggi nessuno di voi si può stupire, perché lo sapevate o avreste dovuto saperlo, ma soprattutto quando parliamo della soluzione... perché voi avete ragione quando dite: "dobbiamo porci il problema", allora come ce lo poniamo il problema? Lì credo si possano aprire tutti i tavoli e fanno bene le forze politiche di maggioranza e di minoranza a mettersi attorno a un tavolo, non tanto per mettere in discussione quello che è stato, perché, se ognuno alla fine recita il proprio copione, io dico che allora non c'ero, c'eravate voi, Squarzino, doveva allora insorgere e dire qualcosa! È invece rimasta silente per 5 anni! Eh no! Sto parlando del decreto interministeriale, quindi Berlusconi alla seconda... più di un Ministro, datato 30 gennaio 2003.
Signori, se qualcuno di voi dice: "cosa facciamo della tratta Aosta est-Aosta ovest? Immaginiamo di fare una tangenziale, liberalizziamola". Certo, Consigliere Bortot, è chiaro che se prendo la "guida Michelin", dico questo è "3 stelle Michelin", "5 forchette", vado, ordino il menu e poi liberalizziamo, pagare... io non pago... eh no! Piove e porto l'ombrello...
Presidente - ... Assessore, ci spieghi il gesto...
Marguerettaz (UV) - ... l'ombrello si porta così... ma non era un gesto nei confronti dei Consiglieri, ma nei confronti di quell'immaginario gestore, dove mi sono servito del pranzo e della cena e dove non voglio pagare il conto.
Colleghi Frassy e Tibaldi, voi fate una cosa corretta nel dire che si paga l'autostrada troppo cara ma, se mi posso permettere, vi devo chiedere uno sforzo: io mi associo con voi, passo dall'altra parte e urlo: "è una vergogna, paghiamo troppo!", bene, però vi faccio la domanda: "dopo mi date una soluzione?". Per quel tipo di soluzione poi dobbiamo fare i conti con il bilancio regionale e, se tanto mi dà tanto, vi rapporto i dati che sono le risultanze di quello che è stato chiesto alla "SAV" di fare: la tangenziale, il raccordo con la statale del Gran San Bernardo; è vero quello che dice lei che non è a pagamento, ma è stato chiesto alla "SAV" di farlo. Come le ho detto per il Monte Bianco, il contributo è del 65%, quindi quello che voglio dirle è che il finanziamento e il fondo perso c'è stato, ma non è stato totale; quindi quello che vi dico è che di una parte degli investimenti questi credo legittimamente si aspettino di avere la restituzione. Rispetto a questo avviamo una trattativa con i 2 gruppi dell'autostrade, ma perché liberalizzare solo Aosta est-Aosta ovest, perché non liberalizzare tutto, da Pont-Saint-Martin a Courmayeur? Diciamo solo quanto costa, facciamo un piano finanziario a debito, magari di 20 anni, dicendo: "la Regione ha deciso di infrastrutturare, quindi chiediamo di revocare le concessioni, ci sostituiamo e paghiamo gli oneri di costruzione" e naturalmente faccio il ragionamento più importante: non ce la facciamo a regionalizzare la tratta Pont-Saint-Martin/Courmayeur? Facciamo una regionalizzazione parziale, ma dobbiamo mettere in conto di mettere delle risorse a disposizione e queste risorse devono trovare una soddisfazione nell'ambito del bilancio regionale ma, rispetto a questo, credo vi sia massima disponibilità per fare un discorso ragionevole. Non è quindi, colleghi del gruppo "La Casa delle Libertà", che non apprezzo quello che voi dite, ma vi pregherei di non fare i demagoghi nel dire: "che schifo l'autostrada", ma diciamo cosa possiamo fare e cosa dobbiamo fare.
Finora le regole non le ho scritte io, sono stabilite, la politica ha l'obbligo di analizzare nel divenire le varie situazioni, ma evitiamo di dire delle cose che non sono una novità di oggi e questi piani economici finanziari sono approvati dal gennaio 2003, quando c'era la precedente legislatura, io e il Consigliere Bortot non c'eravamo, ma poco importa, se hai un piano economico-finanziario, poi devi immaginare di modificarlo, bene, ma come? Oggi vi sono le possibilità, perché un piano economico-finanziario doveva essere di nuovo approvato, in quanto questo aveva una "profondità" fino al 2007, oggi capiamo cosa possiamo fare. Quel tentativo allora, che voi magari ridicolizzate, di fare uno sconto ai residenti valdostani per usi lavorativi... è stato determinato nel dire: "ogni 5 passaggi ce n'è uno gratuito" e quindi questo è uno sconto che è proporzionale al costo dell'autostrada. Martedì scorso il Presidente Caveri e il sottoscritto eravamo dal Presidente dell'"ANAS", Ciucci, e abbiamo sollecitato l'"ANAS" ad approvarci questa proposta, che vale per 18 mesi, e l'"ANAS" ha detto che l'approva solo in via sperimentale. Ricordo che il Presidente Ciucci è uno dei più fidati collaboratori di Prodi di IRI memoria, quindi abbiamo avuto modo di interloquire con il Governo attuale di Centro-Sinistra per chiedergli di approvarcelo, perché è l'"ANAS" che approva tale possibilità di sconto. Il concessionario... ossia noi abbiamo fatto la proposta e questa proposta deve essere... come sapete, i decreti ministeriali di "ANAS" hanno un passaggio che è la Corte dei Conti, quindi, prima di avere le concessioni e il piano finanziario, tutto questo viene esaminato dalla Corte dei Conti che deve dare il suo visto. Rispetto a tale argomento, quindi abbiamo tanti documenti da analizzare, che tutto possiamo fare, salvo anche lì... oggi è la giornata... dice: "il Governo è cattivo, vuole aumentare le autostrade e noi siamo molto bravi, vogliamo diminuirle", ma, se così è, è un "giochino" non tanto nobile. Se oggi, che abbiamo la possibilità di tornare sull'argomento, qualcuno vuole introdurre degli elementi che possono cambiare lo scenario rispetto alle vecchie concessioni, lo faccia, ma dobbiamo essere consapevoli che questo tipo di percorso ci porterà ad assumere delle decisioni che sono onerose.
Credo di avere dato le risposte alla collega Squarzino sia per quanto attiene gli aumenti, sia per quanto attiene l'ipotesi di trasformare, riteniamo che sia una soluzione degna di essere approfondita, dobbiamo mettere in conto non solo il transito libero, ma anche degli investimenti importanti, perché per fare questa liberalizzazione avremo sicuramente la necessità di fare un'importante barriera tra Gressan o Jovençan, ossia prima della galleria di Aymavilles, in modo da creare quegli svincoli per poter procedere a creare una tangenziale. È anche vero che siamo contraddittori rispetto a questo, perché abbiamo imposto anni fa alle autostrade di fare le barriere ad Aosta est, per poter fare le barriere esattoriali, da questo punto di vista, dobbiamo solo mettere in cantiere 2 cose: da un lato, il rimborso equitativo a chi ha fatto gli investimenti immaginando di avere un ritorno; dall'altro, un investimento idoneo a creare una barriera tra Gressan o Jovençan e creare uno svincolo di tale tipo. Questa può essere una soluzione, ma ve ne possono essere altre, non mi fermo di fronte a nulla, purché vi sia una serietà nel proporre le cose.
Per quanto attiene le domande del collega Tibaldi sull'intesa, stiamo per raggiungere un obiettivo sulla prima intesa, ribadisco, che "ANAS" ancora non ha approvato.
Per quanto riguarda la terza domanda: "quali altre iniziative la Regione intende adottare affinché le politiche tariffarie di SAV e RAV siano ricondotte a una logica di sostenibilità economica per l'utenza", ribadisco che dobbiamo intervenire o introducendo un contributo regionale affinché il piano economico-finanziario, che è stato riconosciuto al concedente del 6% con contributi regionali che assicurino quella redditività del 6% dell'investimento, o altre soluzioni che possono essere valutate... di chiedere una sospensione delle concessioni, rivendicare il fatto che le concessioni non siano date ad "ANAS", ma siano della Regione e poi negoziare come Regione, ma ribadisco che chi ha fatto l'investimento richiederà di avere il rientro dei capitali che ha investito.
La quarta domanda è una domanda più tecnica. Lei ha preso il 2005... ma le prendo dal 1995 al 2005... l'unico anno che ha visto una distribuzione dell'utile è stato il 2005, ossia questi investitori dal 1995 al 2005 non hanno distribuito un euro di dividendi. A fronte di un valore del patrimonio netto, che è in parte anche regionale, di 86 milioni, ossia 170 miliardi, quindi l'unico anno degli ultimi 11 - 1995 compreso - in cui è stato dato un dividendo è l'anno 2005; mi pare non vi sia stata una situazione di particolare soddisfazione per il socio privato. Rispetto a questo, le segnalo che nei dati di bilancio la liquidità, ossia l'utile, non ha generato liquidità; le faccio rilevare che l'indebitamento nel 2005 è di 82 milioni. La società quindi ha un piano economico-finanziario che le permette un certo tipo di rientro, ma parte di questi investimenti sono stati fatti a debito; quindi 82 milioni sono una cifra che è assai più importante rispetto a quella dell'utile e, in sostanza, l'utile di 9 milioni in parte va a ridurre il debito e in parte dà un minimo di retribuzione agli azionisti. Ribadisco che il tasso di rendimento del capitale investito è assolutamente ragionevole: il 6%. Questo è un tema molto importante, ve lo sottopongo perché credo sia corretto capire quanto costano le infrastrutture. Quando siamo andati dal Presidente dell'"ANAS", abbiamo avuto modo di fare alcuni ragionamenti sulla finanziaria, perché la finanziaria di quest'anno ha inserito un criterio e ci ha detto che il Traforo del Gran San Bernardo o, meglio, le gallerie monotubo a carattere internazionale hanno priorità nel vedere costruire delle gallerie di sicurezza che rendano più sicuri i transiti. A dire la verità, noi l'abbiamo capita, ma l'hanno capita anche i nostri Parlamentari: finalmente abbiamo la soluzione del problema! Sono rimasto "congelato" perché il Presidente dell'"ANAS" mi ha detto: "noi il piano lo dobbiamo ancora fare, dovete solo capire che la finanziaria è stata prodiga di consigli e di priorità, ma più avara di risorse, quindi noi ad oggi, seppure abbiamo una serie di priorità, non sappiamo con esattezza cosa potremo fare o non fare" e, visto che c'era, ci ha detto un'altra cosa, perché nella finanziaria c'è scritto: "oltre alle gallerie di servizio, anche le strade di accesso", allora ho detto: "finalmente faremo anche la galleria di Saint-Oyen che sta a cuore al transito internazionale e a quello locale"! Ha detto: "anche lì costa 132 milioni di euro". Se immaginiamo di avere un transito a pagamento, quella diventa la "galleria del vento" dal punto di vista dei costi, perché se dobbiamo far pagare le persone che transitano 130 milioni per una galleria, vi dico: Signori, quando chiediamo delle infrastrutture, dobbiamo essere pronti a pagarne il prezzo o a immaginare che la finanza pubblica sostenga quell'investimento, perché se c'è il privato di mezzo e dobbiamo avere una redditività dell'investimento anche contenuta del 6%, avremo un costo importante. Il Presidente dell'"ANAS" mi ha spento un po' di entusiasmo, anche se non ha detto che non lo facciamo, però ha anche detto un'altra cosa - ne approfitto perché il Consigliere Sandri mi ha lanciato un "volet" rispetto ai fondi di previdenza -, ossia: "vedremo come andranno i flussi sul TFR", perché sapete che la finanziaria ha anticipato al 1° gennaio la scelta della previdenza, quindi nei primi 6 mesi i dipendenti delle aziende con più di 50 dipendenti sceglieranno se mandare il loro TFR all'INPS o ai fondi di previdenza, ma se per sbaglio i dipendenti scelgono i fondi di previdenza, all'INPS non andrà nulla e all'"ANAS" non andrà nulla e, se all'"ANAS" non andrà nulla, le opere che farà saranno poche.
Abbiamo quindi una serie di incognite ed ecco perché nel ragionamento vi dico: siamo disponibili ad affrontare seriamente il problema, l'aumento che avevamo conosciuto nel 2003 che valeva per 5 anni ha avuto le sue conseguenze, oggi come oggi, se voi avete delle proposte, io dico: "sì". Fino ad oggi respingo le accuse che sono state fatte più o meno velatamente di complicità nei confronti di un concessionario gabelliere - così è stato definito - che vuole spremere i Valdostani. Abbiamo delle opere che costano molto, facciamo le opportune considerazioni, se vogliamo aiutare i Valdostani, facciamo tutte quelle operazioni di finanza pubblica che possono aiutare. È inutile che si continui con un atteggiamento sempre marcatamente di accusa nei confronti dell'altro senza un'assunzione di responsabilità!
Si dà atto che dalle ore 12,40 presiede il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Vede, Assessore, ogni volta che ci sono argomenti scomodi da trattare in quest'aula, definisce demagogici gli interventi dei Consiglieri interpellanti. Vorrei analizzare la sua risposta. Lei è riuscito ad addebitare al "Governo Berlusconi" l'incremento delle tariffe...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... non ho detto questo!
Tibaldi (CdL) - ... "un decreto ministeriale che è stato adottato dal Governo Berlusconi". Come lei sa, un decreto ministeriale è un atto formale in questa procedura, che ratifica e provvede all'aggiornamento quinquennale dei piani economico-finanziari disposti dalle singole società. È un sigillo che porta il nome di un Ministro, che reca una data, che reca la fonte formale di questo provvedimento, ma il piano societario viene fatto dal singolo ente. Vi sono 22 concessionarie sulle autostrade italiane, ogni società concessionaria, che sia compartecipata dal pubblico o che sia privata, fa un piano di ammortamento dei suoi investimenti; sulla base di questo piano di ammortamento, vengono calibrate le tariffazioni. Attribuire a Berlusconi questa cosa quindi è demagogia pura, vuol dire che lei non ha le risposte, perché nel piano societario redatto dalla società c'entrano i soci, sono i soci che stabiliscono ammortamenti, tariffe e previsioni di utile e di perdita, ma fra i soci figura la Regione Valle d'Aosta e la Regione è rappresentata da esponenti che sono frutto di una nomina politica. Dal 2003 ci siete voi, c'è lei che siede sulla poltrona delle partecipazioni regionali e, di conseguenza, c'è lei che controlla ciò che succede nelle singole partecipate! Facciamo riferimento...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... del 2003... è un decreto ministeriale, ha una valenza quinquennale, voglio vedere, se lei siederà ancora su quella poltrona, quando fra qualche mese si discuterà del prossimo piano quinquennale, quale incisività la Regione riuscirà ad avere per programmare i prossimi aumenti! Vedremo se si ricorderanno i suoi successori che Prodi, o chi per esso, ha messo il sigillo su quello che è stato deciso dalla "SAV", o dalle autostrade meridionali, o dalle autostrade centropadane, ma cosa c'entra il sigillo del Ministro! È un provvedimento formale, nella sostanza è stata la società che ha deciso gli aumenti che sono stati consentiti nell'ambito del 9% che lei prima ha citato, 9% che è stato sforato, perché nel 2006 era l'11,5% e nel 2007 è stato del 10,5%, giusto per mettere i puntini sulle "i".
Torniamo al problema iniziale: quali soluzioni e anzitutto quali risposte, perché a cosa serve rimanere in una società con 27% e con il 42% quando si devono subire le politiche tariffarie imposte da altri? Lei ci continua a dire: "la SAV ha fatto degli investimenti, il raccordo del Gran San Bernardo è stato un investimento", va bene, un investimento che è stato lautamente sovvenzionato dal programma delle "Colombiane" nel 1992, lì sono arrivati anche fondi dello Stato per cercare di coprire la spesa, c'è stata una contribuzione regionale, il privato ha messo la sua parte, ma se la Regione non fa da vigilante nell'ambito di questa società, che è una società di servizi, a cosa serve la Regione lì? Non serve a livello di azienda come casinò, perché abbiamo visto che i risultati sono devastanti, qui dovrebbe almeno garantire con la sua vigilanza una corretta modulazione delle tariffe, sappiamo che devono esserci degli incrementi, sappiamo che tali incrementi devono permettere il ritorno degli investimenti effettuati e le manutenzioni che vengono quotidianamente fatte su tali strade, ma sappiamo anche che queste gabelle non possono essere assorbite tutte dall'utenza, a maggior ragione quando tale società nel 2005 ha avuto un utile di 9,5 milioni di euro...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... va bene, ma stiamo parlando di aumenti tariffari in questo quinquennio, il 1995 è dimenticato e "sepolto", fermiamoci al quinquennio 2003-2007 che lei ha citato più volte, adesso scade tale quinquennio e saremmo curiosi di vedere quanto la Regione riesce ad incidere a livello di politica tariffaria a partire dalla "SAV" con i suoi rappresentanti all'interno del "CdA"! Anche perché se vi sono delle spese oltre agli investimenti, naturalmente vi è anche una politica di assunzioni che viene fatta all'interno di queste aziende, una politica di approvvigionamenti di servizi e di forniture di beni, incide anche in quel modo la Regione? È assente totalmente come per le tariffe o, per quanto riguarda le assunzioni, le forniture di appalti, riesce a veicolare l'attenzione a favore di qualcuno, piuttosto che di qualcun altro?
Marguerettaz (fuori microfono) - ... cosa vuole dire?
Tibaldi (CdL) - ... cosa voglio dire? Voglio dire che con il 27%, quando si tratta di far assumere qualcuno in "SAV" o in "RAV" o quando si tratta di approvvigionarci come fornitura di beni e servizi, siete molto più attenti! È inversamente proporzionale alla disattenzione che avete per la politica tariffaria!
Marguerettaz (fuori microfono) - ... mi spieghi cosa vuol dire "attenti".
Tibaldi (CdL) - ... lo chieda ai suoi rappresentanti nelle singole società visto che li ha nominati lei, insieme alla sua Giunta! Li controlla questi rappresentanti o fate come per il casinò che li nominate e poi vi dimenticate e non sapete neppure cosa fanno?
Prendiamo atto che la sua risposta è ricca di demagogia, purtroppo, perché se Berlusconi fosse entrato nelle scelte societarie e magari fosse nell'ambito della società, ci sarebbero dei risultati diversi, sì, perché probabilmente non vivrebbe con la stessa disattenzione che vive la Giunta regionale, lei in particolare, tale situazione che si riversa in una maniera pesante sulle tasche dei pendolari valdostani. Lei sa benissimo che nei rapporti con il Governo anche Berlusconi ha avuto particolari attenzioni quando si trattava di fare l'operazione del digitale terrestre, lo abbiamo certificato qui. Quando vuole interviene... quando non conviene intervenire, è tranquillamente...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... non c'era...
Tibaldi (CdL) - ... ma come "non c'era"? Dal 2003 chi è che è seduto su quella poltrona? Quello è un provvedimento ministeriale, sa bene che ha una valenza formale e non sostanziale...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... c'era lei...
Tibaldi (CdL) - ... non ero seduto lì prima di tutto, c'era un suo predecessore che aveva il suo stesso colore politico, come il suo stesso colore politico hanno quelli che siedono nella "SAV" e nella "RAV"...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... eravate disattenti...
Tibaldi (CdL) - ... macché disattenti, Assessore, si inventi qualche argomento più solido e consistente per cercare di dare delle risposte, perché qui delle risposte non sono pervenute!
Ultima "iattura" di cui sentivo parlare: volete regionalizzare anche l'autostrada? Già si parla di regionalizzare la ferrovia perché non funziona, regionalizzare le poste, perché ci sono dei disservizi, il casinò è già regionalizzato, avete regionalizzato anche altre attività industriali, l'albergo di Saint-Vincent, adesso anche l'autostrada... ci volete regionalizzare anche le coscienze, Assessore? Tanto, se siete partecipi nelle società, siete ininfluenti, se regionalizzate, fate danni, delle due qual è la peggiore? Siamo completamente insoddisfatti della sua risposta, perché comunque non è una risposta, è solo una provocazione demagogica a delle osservazioni e a dei quesiti che invece erano puntuali. Non so la collega Squarzino, ma il nostro gruppo non può considerarsi soddisfatto e immagino che insoddisfatti siano anche gli utenti che, a fronte dei ruoli regionali, vedono solo aumentare il salasso; non sarà perché forse i nostri antenati si chiamano Salassi, ma non mi sembra una buona ragione per continuare a fare questi prelievi.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Non so se ringraziare ogni volta l'Assessore per lo "show" che fa, per cui anima quest'aula. Io però non riesco a sorridere e a godere di questi "show", perché mi sembra che sia un modo banale di affrontare le questioni e un modo non rispettoso di affrontare i problemi, per cui non mi ci ritrovo, mi sento a disagio e glielo voglio dire. Sono sicura che non serviranno a niente tali parole, ma almeno risulterà chiaro che lei non ha nel nostro gruppo dei sostenitori del suo modo di comunicare. Lei ha parlato 40 minuti, 30 almeno li ha dedicati a fare "show"...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... lei veramente è una persona che non rispetta i Consiglieri quando parlano. Non ho interloquito una sola volta in quello che lei diceva, quindi chiedo altrettanto rispetto. Ancora: per quanto riguarda la modalità, ogni volta che poniamo un problema, lei deve valutare questo problema e dire se è nuovo o vecchio, quindi lasci scegliere ai Consiglieri i temi che vogliono affrontare.
Veniamo adesso alla questione degli aumenti. Vi è un fatto preciso: questi aumenti sono, secondo un piano, del 9,82%, qui vi è stato un aumento diverso: del 10,41%, quindi superiore a quello che era indicato in un piano di aumenti. Lei ha detto che questo è dovuto al fatto che bisogna ammortizzare i grandi investimenti fatti, ma gli investimenti strutturali non vengono ammortizzati in 10 anni, ma secondo piani molto più lunghi, per cui pretendere di ammortizzare nell'arco di pochi anni gli investimenti mi sembra una cosa non corretta dal punto di vista dell'utente e non corretta come scelta di amministrazione, quando dentro l'amministrazione vi sono dei rappresentanti regionali. Lei qui non ha preso nessun impegno chiaro rispetto a come vuole procedere, ha detto: "sì, abbiamo preso questo impegno con l'"ANAS", perché vorremmo che l'"ANAS" intervenisse per realizzare un protocollo di intesa che abbiamo già stilato con la "SAV" e la "RAV", protocollo che riduce le spese del 20%, nel senso che viene garantito uno spostamento gratuito ogni 5 spostamenti effettuati". Noi magari non conosciamo "a menadito" la normativa nazionale, ma anche il suo Assessorato non la conosce, perché quando voi nel protocollo - e faccio riferimento alla deliberazione del dicembre dello scorso anno, con la quale indicate le modalità con cui è possibile che gli utenti valdostani beneficino dello spostamento gratuito ogni 5 effettuati - accettate o proponete una modalità di scheda da compilare, di documenti da consegnare, di certificati da presentare, quando tutta questa materia che riguarda la certificazione, come dovrebbe sapere, è stata normata da un DPR n. 445 fin dal 2000, in cui si dice che tutta una serie di documenti possono essere sostituiti da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa dagli interessati... Non possiamo allora, quando diciamo agli utenti: "guardate come siamo bravi, siamo riusciti a realizzare un beneficio del 20% di spostamenti", concordare con le società una procedura che va contro la legge e che richiede a tali persone tempo e soldi inutili. Non solo, mi chiedo se le condizioni sono di questo tipo per cui non solo gli utenti devono allegare documento di identità, fotocopia codice fiscale, certificato di residenza, certificato datore di lavoro, ma la società deve accertare la veridicità di quanto dichiarato nel documento prima di concedere il passaggio gratuito allora qui "bluffiamo". Abbiamo promesso questo 3 mesi fa, sono passati quasi 4 mesi, 3 mesi abbondanti e questo non è ancora realizzato; nel momento in cui si realizzerà, si chiederà agli utenti un tale spreco di documentazione e del tempo ancora alla società per rispondere che mi chiedo che tipo di rispetto dell'utenza ha la Regione nel momento in cui predispone tali protocolli di intesa.
Sul secondo aspetto del problema che abbiamo posto rispetto alla tangenziale, invece di affrontare seriamente il problema, lei, come al solito, vuole fare le "boutades" e ha detto: "chiedete la tangenziale della piana di Aosta? Ma tutta l'autostrada possiamo renderla tangenziale, esente da tariffa!". Non è questo quello che abbiamo chiesto e non è questo che in tale Assemblea in questi anni, dalle forze politiche della maggioranza, come da quelle dell'opposizione, è stato chiesto: è stata chiesta la tangenziale. Lei ha sollevato una serie di problemi sulla tangenziale e li riprenderò uno ad uno dal suo intervento. Lei ha detto: "come si fa la tangenziale? Intanto bisogna pensare ad un rimborso equitativo per tutti gli interventi che la società ha dovuto affrontare, bisogna pensare a nuove strutture, quindi sono dei costi enormi, dove li prendiamo nel bilancio?". Assessore, questa è la domanda che continuiamo a fare per quanto riguarda l'allargamento ad est dell'Ospedale: o mantenere l'Ospedale in centro Aosta... perché mantenere l'Ospedale in centro Aosta lo si può fare a condizione che si sposti tutta la viabilità da nord a sud e la tangenziale sud è una delle possibili soluzioni. Domando allora: quante sono le risorse? È da 2 anni che lo chiedo e lo chiedo ancora adesso all'Assessore Marguerettaz: quante sono le risorse necessarie per trasformare l'autostrada in tangenziale sud di Aosta? Domando ancora che questo dato sia reso oggettivo, perché su dati oggettivi si può ragionare.
Presidente - Vista l'ora, dichiaro conclusi per questa mattinata i lavori dell'odierna adunanza del Consiglio regionale. I lavori riprenderanno alle ore 15,30 con la trattazione degli altri punti all'ordine del giorno.
La seduta è tolta.
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La seduta termina alle ore 13,11.