Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2607 del 4 aprile 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2607/XII - Acquisto di terreni da parte della Funivie Gran San Bernardo S.p.a. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- la società Funivie Gran San Bernardo S.p.a., partecipata dalla Regione tramite Finaosta S.p.a., avrebbe comprato circa 10 mila metri quadri di terreni posti nelle vicinanze della partenza degli impianti;

- intendimento della società sarebbe di offrire tale area gratuitamente ad imprenditori interessati a realizzare un complesso alberghiero;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:

1) se quanto riportato in premessa corrisponde a verità e nel caso quale sia l'importo sostenuto dalla società per l'acquisizione dei terreni e quali le modalità con cui realizzare l'operazione;

2) quali sono i presupposti e i fini di tale operazione;

3) l'elenco dei proprietari che avrebbero venduto i terreni.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Nell'interrogazione si fa riferimento all'attività di una società partecipata: le "Funivie Gran San Bernardo", partecipata dalla Regione tramite "Finaosta", rispetto all'acquisto di circa 10.000 metri quadri di terreni posti nelle vicinanze della partenza degli impianti, quindi si chiede se quanto riportato in premessa corrisponde a verità, nel senso se è vera questa notizia e se è intendimento della società offrire tali terreni gratuitamente ad imprenditori interessati. Essendo questa una società che non è controllata, ma partecipata, è stata chiesta una memoria alla società, che ha dato tale promemoria. La società ha confermato di aver messo in atto un'operazione di acquisto, che è di 14.250 metri. Il prezzo complessivo è stato di 330.815 euro e il prezzo unitario oscilla dai 15 euro ai 35 euro al metro e l'acquisto è stato concluso a 23,2 euro. Questa operazione è stata effettuata previa esecuzione di una perizia di un geometra, che aveva individuato come valore massimo di acquisto quello di 35 euro. Nella domanda mi si chiede l'elenco dei proprietari che hanno venduto i terreni, questo elenco è disponibile, io non lo leggerei in aula, lo darei in forma riservata, do l'elenco al collega Frassy, ma questo è l'elenco preciso di tutti gli aventi diritto, quelli che hanno ceduto; non credo che porti nulla alla risposta, ma è un elemento a sua disposizione. Adesso nello scorrere i nomi non mi sembra che vi siano dei nomi particolarmente noti, né politici, né parenti dei politici... però le darei tale elenco.

Per quanto riguarda l'intendimento, la società così come elaborato in sede di "CdA" e prontamente verbalizzato ad agosto 2005 o a settembre 2005 si è trattato preliminarmente l'argomento, in sintesi emerge la volontà del "CdA" di impegnare la società in iniziative che possano creare le premesse per la realizzazione di strutture turistico-alberghiere che possano garantire un volano di frequentazioni del comprensorio turistico in generale sciistico. L'ipotesi individuata consiste nel concludere un possibile accordo con operatori del settore immobiliare alberghiero interessati all'investimento, all'epoca degli atti risulterebbero esserci stati dei contatti che tuttavia non sono stati concretizzati. Dalle informazioni rese per le vie brevi dal Presidente della società, vi sarebbero state dichiarazioni di interessi da parte di più operatori che, per passare a una fase di trattativa, sarebbero attualmente in attesa della definizione di un PUD, perché, rispetto a questa iniziativa, l'urbanizzazione e l'edificazione dell'area deve essere preceduta da un'iniziativa che è un PUD di natura pubblica. Rispetto a tale iniziativa, quindi l'articolazione dell'eventuale accordo non è propriamente come indicato in premessa, ma vi sono come possibilità una futura eventuale vendita, una costituzione di un diritto di superficie a titolo oneroso o con clausola di riscatto degli immobili costruiti, vi è un conferimento dei terreni in una costituenda società di investimento con partecipazione minoritaria della "Grand Saint-Bernard" o altre modalità di utilizzo da individuare. L'utilizzo gratuito così come indicato in premessa quindi non sembra essere nelle strategie, ma è stata un'operazione che ha condotto la "Grand Saint-Bernard" che, in virtù di una particolare frammentazione dei terreni, ha fatto delle trattative in modo tale da poter proporre ad eventuali investitori la possibilità di disporre di un PUD, quindi di un ambito edificabile particolarmente importante - 14.000 metri - e che in una zona come quella dell'alta Valle del Gran San Bernardo è una strada da perseguire, perché vi è una carenza strutturale di alberghi, vi è una carenza di posti letto e solo ponendosi questo problema si può dare continuità a degli impianti che purtroppo hanno un interesse importante nei fine settimana, nelle festività, ma non vi è la possibilità di ospitare le settimane bianche o quel turismo che dà una normalizzazione al flusso.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Abbiamo ascoltato la sua risposta, ma alcune valutazioni vanno fatte. Il problema del turismo in Valle d'Aosta è un problema noto che tutti noi conosciamo e che penso l'Assessore Pastoret ben conosca, ma difficilmente abbia soluzioni per risolverlo nel medio-breve periodo. La differenza fra il turismo invernale valdostano e quello altoatesino sta in un numero: 30% e 70%, che sono le percentuali, 30% - forse più a scendere che a salire - di turisti che fanno la settimana bianca in Valle d'Aosta rispetto al 70% dei turisti che fanno invece la settimana bianca nel Trentino Alto Adige. Forse come Regione negli anni '60-'70 avevamo fatto delle scelte che il tempo ha dimostrato essere sbagliate e che hanno penalizzato lo sviluppo alberghiero soprattutto dei grossi complessi alberghieri, privilegiando il turismo delle seconde case; i risultati sono quelli di oggi. La zona del Gran San Bernardo è una zona turisticamente interessante, ma è purtroppo una zona che soffre lo stesso malessere che soffrono località più note, come Courmayeur, La Thuile, Pila e l'elenco potrebbe continuare ancora. Sappiamo anche che nella nostra Regione le società funiviarie sono società per la stragrande maggioranza partecipate dal capitale regionale o sotto forma di controllo, o di semplice partecipazione, ossia di controllo indiretto; allora questa operazione è un'operazione innovativa rispetto a quanto accade da altre parti, ma nella sua innovazione non può non porci qualche dubbio. Sono andato a vedermi i bilanci di questa società e purtroppo non si discostano di molto dai bilanci sempre profondamente in rosso delle altre aziende funiviarie. Vedo che il 1° settembre 2006 avete conferito l'incarico a "Finaosta" di sottoscrivere l'aumento di capitale per 192.000 euro, finalizzato a ridare equilibrio alla situazione economico-finanziaria a seguito dell'esercizio precedente. Vado poi a vedere novembre 2005, deliberazione analoga per 323.000 euro e così, andando indietro nel tempo, sono risalito fino al 1999 ma, se mi fossi "preso la briga" di andare oltre, non sarebbero cambiati i risultati. La società "Funivie Gran San Bernardo" ha una partecipazione Regione tramite "Finaosta" gestione speciale e Comune di Saint-Rhémy che sono le 2 partecipazioni portanti. Non dimentichiamo che in quella zona esistono strutture alberghiere, residenze turistiche, "bed & breakfast" che danno in quella che viene definita dall'AIAT la sottozona del Gran San Bernardo qualcosa come 2.132 posti letto. Se pensiamo di poter risolvere i problemi con la costruzione di una struttura alberghiera che sia allocata vicino alla biglietteria, forse è una scommessa sulla quale varrebbe la pena fare qualche riflessione, perché altre località che hanno sempre carenze di posti letto hanno le strutture allocate nei dintorni delle partenze funiviarie, ma non hanno risolto i loro problemi. Qual è allora l'obiezione che facciamo a tale operazione? La perplessità è questa: ha senso che una società che è profondamente in passivo nella sua gestione faccia un investimento di tale misura per andare a promuovere degli insediamenti turistici - e qui apro una parentesi: mi auguro che la nostra funzione esercitata tramite "Finaosta" ci porti a pretendere che la società faccia poi una procedura trasparente di bandi e di avvisi - quando poi in quest'area vi sono strutture alberghiere che forse avrebbero potuto con una maggiore attenzione della società o dell'amministrazione svilupparsi e dare quelle maggiori capienze? Il problema non è delle capienze perché se lei, Assessore, va a vedere i dati delle AIAT, si rende conto che il tutto esaurito nella sottozona del Gran San Bernardo è stimabile in alcune settimane, allora qui il problema non è di avere più posti letto, ma di riempire i posti letto esistenti. Non capiamo poi da dove siano saltati fuori questi soldi, perché di tale operazione nelle deliberazioni di finanziamento e ricapitalizzazione non se ne fa assolutamente menzione. Non è un dato da poco allora, perché se una società è in equilibrio, fa le sue scelte di gestione ma, quando vediamo che annualmente la società ha bisogno di avere una ricapitalizzazione per coprire i disequilibri di gestione economico-finanziaria, queste risorse da dove sono saltate fuori? Tali risorse dovevano essere iscritte con una voce particolare che poteva essere oggetto di una ricapitalizzazione particolare, perciò il modo stesso in cui è partita l'operazione... perlomeno dal punto di vista della pubblica amministrazione, perché probabilmente nell'ambito del "CdA" ci sarà stata una deliberazione nel periodo a cui lei ha fatto riferimento (settembre/agosto), ma nelle deliberazioni di ricapitalizzazione, che sono quelle che danno i soldi alla società, di questa cosa non se ne fa cenno. Prendiamo perciò atto di quello che lei ci ha detto, rimaniamo molto perplessi sul tipo di operazione che si sta facendo perché non abbiamo questo convincimento ottimistico che sia necessario aumentare i posti letto per portare in riequilibrio i conti della "Gran San Bernardo S.p.a.". Faremo ulteriori verifiche e ci riserviamo di tornare sull'argomento.