Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2603 del 4 aprile 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2603/XII - Futuro dello stabilimento Tecdis di Châtillon. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che:

· il 24 aprile scade il termine dell'amministrazione controllata di Tecdis e Tectel nonché la cassa integrazione per i lavoratori;

· incertezze e misteri aleggiano intorno all'interesse che sarebbe stato manifestato da parte di alcuni imprenditori nell'ambito della procedura di offerta;

· il Governo italiano e quello indiano, d'intesa con la Regione Campania, hanno siglato (febbraio 2007) un accordo per la localizzazione di un grande polo industriale a Rocca d'Evandro (CE) per la produzione di pannelli LCD e nuove tecnologie destinate ai produttori di televisori a colori;

· la sospensione dell'energia elettrica e la disattivazione delle camere bianche nello stabilimento di Châtillon hanno comportato danni notevoli;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore delegato per sapere:

1) se, a pochi giorni dal termine di cui in Premessa, è in possesso di qualche notizia più certa in merito all'eventuale candidato alla gestione dello stabilimento di Châtillon;

2) se, vista la sua affiliazione al partito dell'On.le Clemente Mastella, intende prendere contatti col Governo nazionale e con la Regione Campania per proporre la localizzazione di uno stabilimento LCD anche a Châtillon;

3) se è già stato effettuato un censimento dei danni derivanti dalla cessazione del funzionamento delle camere bianche nello stabilimento di Châtillon e chi ne sopporterà gli oneri.

F.to: Tibaldi - Lattanzi - Frassy

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - È un problema che si ripresenta più volte in quest'aula perché il problema rimane insoluto.

Siamo consapevoli che il 24 aprile scade l'amministrazione controllata e con essa la cassa integrazione dei dipendenti dello stabilimento di Châtillon, ma è vero che già in una recente seduta consiliare, quando affrontammo l'argomento con l'Assessore, non abbiamo ottenuto risposte esaustive in merito non solo all'iter di questa procedura, ma soprattutto alle risultanze. Si dice che ci sono eventuali soggetti candidati all'acquisizione dello stabilimento, però non si osa dire il nome, né tanto meno pronunciarsi sugli eventuali piani industriali. "Tecdis" è un'azienda dimenticata... non vorremmo diventasse un esempio di archeologia industriale! Abbiamo appreso che, oltre a questi misteri che aleggiano attorno a queste manifestazioni di interesse da parte di potenziali candidati, il Governo italiano - lei sa bene, Assessore, che recentemente il nostro Governo si è recato in India, il "Premier Prodi" ha fatto un soggiorno di 10 giorni con relativa consorte e a seguito di questa spedizione governativa c'erano anche Ministri e soggetti in rappresentanza di altre entità istituzionali - ha siglato con quello indiano, in particolare in materia economica, un accordo che vede coinvolta la Regione Campania che diverrà sede di un polo produttivo per display "LCD" e per tecnologie televisive digitali di grande importanza, verranno investiti 1,2 miliardi di euro, di cui 225 milioni messi dallo Stato.

Un paesino sconosciuto come Rocca D'Evandro, in provincia di Caserta, diventerà il futuro dell'HiTech grazie a questo accordo che è stato siglato in India e che vede coinvolto il gruppo "Dot Videocom", dove ci saranno anche previsioni occupazionali importanti (1.200 posti di lavoro) in provincia di Caserta. Non vogliamo fare i campanilisti, ma ci rendiamo conto che ci sono dei paradossi in questa vicenda! Primo paradosso: il Ministero dello sviluppo economico nomina da un lato un Commissario straordinario per individuare una soluzione di prospettiva per la "Tecdis" di Châtillon, dall'altro lo stesso Ministero diventa artefice in quanto membro del Governo italiano della promozione e dello sviluppo di un polo produttivo in Campania. La domanda non possiamo rivolgerla a lei, dovremmo rivolgerla al Ministro, però ci pare in contraddizione che, da un lato, si cerchi di tutelare una situazione produttiva e occupazionale in Valle; dall'altro, la stessa soluzione viene individuata in Campania in provincia di Caserta. Visto che voi avete importanti contatti con il Governo italiano, poiché vi siete recentemente affiliati con il gruppo "UDEUR" di Mastella, e Mastella è Campano, vi chiediamo se riuscite ad interagire con il Ministro Mastella; poiché Bersani ha dimenticato la Valle d'Aosta, magari Mastella potrebbe ricordarsene! Una minima delocalizzazione di quello che verrà fatto a Caserta, se venisse fatto a Châtillon penso che la soluzione è a portata di mano. Mi chiedo sinceramente il Commissario Cassinelli come si sente in questo momento, quando si vede nominato da un Ministro e i suoi tentativi di individuare una soluzione sono vanificati da quello che il Governo italiano fa in Campania.

Pertanto le chiediamo, Assessore, a pochi giorni da questa scadenza del 24, se ha qualche notizia in più rispetto a quelle poche che ci ha dato un mese fa, quindi se questo "eventuale" candidato ha un nome e se ha anche un'idea di come sviluppare un progetto industriale a Châtillon. La seconda domanda lei la considererà provocatoria, noi la consideriamo profondamente politica, perché è inutile fare accordi politici con l'"UDEUR" se i contatti servono solo per indicare su una nota stampa che avete siglato un'intesa, ma al di là di questa intesa non c'è nulla! L'industria va in Campania, la Valle d'Aosta viene dimenticata e questo dimostra quanto è stata effimera alla fine questa intesa.

Le chiediamo se riesce ad interloquire con l'Onorevole Mastella per far sì che determinate decisioni possano essere anche dirottate in senso di interesse per la piccola e marginale Valle d'Aosta. C'è poi un altro problema che solleviamo con l'interpellanza. Si ricorderà che la sospensione dell'erogazione elettrica per lo stabilimento "Tecdis", causata dai debiti che questa azienda ha accumulato nel tempo prima con "ENEL" e poi con "DEVAL" ha provocato dei danni alle strutture e agli impianti, in particolare alle camere bianche che ci risultano essere seriamente danneggiate; lì, c'è stato un investimento notevole della Regione perché la proprietà dello stabilimento è regionale e anche per acquistare e rinnovare gli impianti dell'allora ing. Morezzi la Regione ha conferito non poco denaro, e questi sono in uno stato di degrado pauroso.

Sappiamo che è un'azienda che - oltre ad avere una crisi che se il 24 non verrà risolta, evolve verso il fallimento - ci sono impianti che si stanno deteriorando e che saranno difficilmente recuperabili; vorremmo sapere se, in qualità di proprietaria di quell'immobile, la Regione conosce quali sono i danni, ne ha fatto un censimento, e chi ne sopporterà gli oneri, cioè... chi paga i danni? Abbiamo un'azienda che vive delle fasi di agonia, quali l'amministrazione controllata, speriamo che ci siano delle vie di uscita da qui al 24, e abbiamo una proprietà, come Regione, di un immobile che è dimenticato, con dei danni che conseguono ad impianti inutilizzati come le camere bianche, perché l'attività è sospesa e la corrente elettrica non viene più erogata. Sono questi i 3 quesiti sui quali vogliamo soffermarci oggi, sono quesiti differenti da quelli che abbiamo proposto qualche mese fa, anche perché ci sono delle novità, che le abbiamo appena illustrato.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - Che il nostro Paese viva momenti di contraddizione è opinione diffusa in tutti gli ambiti, dalla politica all'economia, quindi sicuramente non possiamo basarci sui "si sa" e sui "si dice", ma è opportuno che su argomenti di questa importanza le risposte siano improntate alla massima trasparenza e alla verità. Per quello che riguarda i miei doveri come Assessore, mi sono sempre attenuto a questa logica, sia nel dare risposte piacevoli o meno piacevoli, nel senso che da quando sono Assessore sulla "questione Tecdis" ho sempre detto le cose come stavano. A volte non gratifica il fatto di dire che situazioni così, come sono portate avanti, non sono ottimali.

Ciò detto, per attenermi a questo principio di verità, ad oggi non risulta che ci sia alcuna dichiarazione di interesse che sarebbe stata presentata al Commissario Cassinelli relativa alle acquisizioni dell'azienda "Tecdis" e "Tectel", né si sono avuti contatti con alcuna delle suddette imprese: questa è la risposta di "Finaosta", anche perché non sta a noi dire, sta al dott. Cassinelli dire; così come la gestione - su cui condivido la sua opinione - è una gestione che ha depauperato il valore intrinseco dello stabilimento, purtroppo la gestione non era di competenza nostra, ma del Commissario straordinario, che se si vuole giustificare si dirà che le disponibilità economiche impedivano di ottimizzare la gestione e le manutenzioni e che in realtà il compito preciso della gestione dello stabilimento atteneva al commissariamento; quindi, ad oggi, non ci sono né contatti ufficiali, né dichiarazioni ufficiali di alcun compratore.

Ho cercato di indagare ulteriormente e ho verificato - ma questa attiene solo alla mia buona volontà, perché su questi argomenti si cerca di dare un qualcosa di più, perché sono troppe le persone che aspettano - che c'è stato un contatto informale con il dott. Cassinelli, una piccola azione da parte di un gruppo che non si è presentato come gruppo ma ha mandato avanti dei professionisti... la mia sensazione è che non siano riusciti a chiudere le posizioni con il Commissario, quindi voglio sperare che nei giorni che restano trovino un modo di intendersi che faccia emergere una reale dichiarazione di interesse, che ad oggi non ci risulta, né risulta alla "Finaosta". Se il 24 aprile non ci sarà alcuna dichiarazione di interesse, il Commissario Cassinelli dovrà ragionare sul fallimento, probabilmente dovrà consegnare i libri in tribunale e da quel momento ci sarà un giudice curatore che si occuperà delle fasi successive.

La preoccupazione che devo avere è quella di garantire una continuazione della cassa integrazione; a quel punto ci sarà una fase anche difficile, perché venendo meno il ruolo del Commissario e subentrando il curatore, la gestione della cassa integrazione dovrà essere garantita per fare in modo che i dipendenti non abbiano ulteriori traumi. Dopo la gestione della cassa integrazione per i tempi previsti dalla legge, ci sarà la mobilità con tutte le azioni che sono state messe in atto sia dall'Agenzia del lavoro, sia dagli uffici delle politiche del lavoro per tentare di dare alcune risposte: questa è la situazione attuale, non c'è alcuna dichiarazione di interesse ufficiale.

Per quel che riguarda le manutenzioni dello stabilimento, competevano al Commissario straordinario, per una serie di motivi sono state ridotte al minimo e in alcuni casi addirittura non fatte, per cui è evidente che il non fare le manutenzioni può aver provocato alcuni danni. Le camere bianche nel momento in cui vengono spente perdono parte della loro potenzialità, quindi quando rientreremo in possesso dello stabilimento, perché in questo momento non è in possesso della Regione, verificheremo i danni che sono stati fatti, anche se questo sarà solo un resoconto nostro, poiché non so a chi potremmo andare a chiedere rispondenza dei danni che sono stati fatti, non credo che al fallimento potremo andare a chiedere anche questo.

Alla sua seconda domanda rispondo che, come "Fédération", abbiamo il piacere di avere l'"UDEUR" nel nostro movimento, ma "affiliazione" mi sembra un termine provocatorio; lei mi ha parlato di una cosa interessante, siccome i rapporti con il Ministro Mastella - che poi è Ministro della giustizia che, a sua volta, ha collegamenti stretti con la Campania - li ho settimanali, mi farò carico di parlare con lui e di farmi mettere in contatto con la sua signora, nonché Presidente, per vedere se è possibile da questa sua idea, che le riconosco sua, perché a me non era venuta, far nascere qualcosa. Lo prendo come una sollecitazione che porterò a buon fine.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Se lei ha tentato simpaticamente di dare una risposta ironica al nostro quesito n. 2, c'è un'amarezza di fondo, nelle risposte che ha fornito oggi, che è elevata. Ci sta fornendo oggi, in maniera ufficiale, una risposta che è di segno diametralmente opposto a quella che ci ha dato qualche settimana fa.

Lei oggi ha detto che non ci sono dichiarazioni ufficiali di interesse. Allora le leggo ciò che ci ha detto 15 giorni fa. La domanda si riferiva alle offerte: "se tali offerte sono assimilabili alla proposta Nakam o se appaiono più concrete e convincenti", lei risponde: "a tal proposito si precisa che, nel corso di un incontro con il Commissario straordinario delle aziende Tecdis e Tectel, alla presenza delle rappresentanze sindacali dei lavoratori, l'avv. Cassinelli ha informato di aver ricevuto da parte di 2 gruppi due concrete manifestazioni di interesse per l'acquisto delle aziende Tecdis e Tectel"... oggi, lei ci dice che non ci sono manifestazioni di interesse...

(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... non sono cose diverse. La domanda è stata riproposta in forma diversa, siamo a 20 giorni dalla scadenza dei termini; 15 giorni fa ci ha detto che c'erano due concrete manifestazioni di interesse...

(nuova interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... sì, l'avv. Cassinelli ha informato. L'avv. Cassinelli ha interloquito con lei, non con me; lei, interrogato sull'argomento, ci ha risposto! È una dichiarazione sua, a verbale, di cui lei se n'è fatto carico, l'ha avallata portandola in aula... Assessore, poi avrà la possibilità per fatto personale di replicare. In ogni caso, ad ulteriore precisazione di quello che ci diceva, in un caso l'interesse per lo stabilimento era tale che per continuare la trattativa era opportuno verificare la possibilità di ottenere il fabbricato, di conseguenza era un caso alquanto labile; nel secondo caso l'interesse era reale, il gruppo e possibile acquirente stava ancora effettuando valutazioni di merito... in 15 giorni la situazione si è ribaltata! Evidentemente le informazioni che ha acquisito dall'avvocato sono diverse, di segno opposto, ma sta di fatto che, come Regione, abbiamo vissuto questa partita da spettatori, ed è grave questo. Siamo stati sugli spalti di uno stadio dove si consumava la chiusura e, immagino, da qui a 20 giorni il fallimento di un'industria valdostana, "Tecdis", perché non credo che da qui a 20 giorni ci sia qualche imprenditore che abbia il coraggio, la forza e l'"intuizione" - ma mi sembra un termine sprecato - per poter rilevare le sorti di questa azienda!

Si rende conto, Assessore, che lei, in qualità di responsabile del settore dell'industria e delle attività produttive, è riuscito a guardare... prima sulla "questione Nakam" è intervenuto a gamba tesa, proponendo Pont-Saint-Martin insieme al Presidente Caveri, anziché Châtillon, e lì ha deviato l'interesse, tant'è che i Giapponesi si sono trovati disorientati e alla fine non hanno scelto niente! Il "Sol Levante" che lei aveva annunciato lo hanno fatto vedere altrove! Vista la prima entrata a gamba tesa, avete deciso di restare prudenti, di non fare più niente; infatti non abbiamo fatto niente, siamo stati a guardare, siamo rimasti alle dipendenze di una procedura gestita dall'avv. Cassinelli e adesso, in maniera candida, si afferma che non ci sono offerte! Ci sembra paradossale che con tutte le strutture di cui dispone la Regione, "Finaosta", interessi a portare in Valle d'Aosta imprenditorialità solida o addirittura partecipare ad iniziative imprenditoriali, "Tecdis" sia stata completamente abbandonata a sé stessa!

La seconda risposta che ci ha dato è quella sugli impianti che si stanno deteriorando. La Regione è proprietaria ed è anche locatore; se lei fosse proprietario di un immobile all'interno del quale ci sono degli impianti e delle attrezzature che sono funzionali anche all'utilizzo di questo immobile, se ne disoccuperebbe con questa leggerezza o sarebbe più preoccupato di mantenere comunque in quanto possibile una certa funzionalità di questi impianti e di questi strumenti? Credo che la Regione potrebbe fare di più, sono camere bianche e strutture tecniche, meccaniche, elettroniche che, abbandonate a loro stesse, perdono la loro funzionalità. Anche qui ce ne siamo disoccupati, la Regione se n'è lavata le mani, l'Assessorato alle attività produttive si è comportato in maniera "pilatesca", fregandosi altamente di quello che stava facendo l'amministratore straordinario nominato dal Ministero e, nonostante fosse sia proprietario che locatore, si è dimenticato anche dei beni che all'interno di questo immobile si stanno deteriorando.

Infine, è vero che la politica purtroppo sovente viene utilizzata come immagine per collezionare simboli o stemmi. È importante collezionare il simbolo dello scudo crociato o dell'"UDEUR", non lo metto in dubbio, portare in dote al proprio partito questi simboli ha un significato, ma in questo caso ci pare di capire che questa "affiliazione" al partito di Mastella non sia servita molto! Mastella è vero che è Ministro della giustizia, partecipa a pieno titolo alle riunioni del Consiglio dei Ministri, mi chiedo come mai di fronte all'indifferenza di Bersani per la Valle d'Aosta, lei non abbia utilizzato questo canale di contatto che ha creato recentemente attraverso il suo partito, per far sì che a Châtillon potesse esserci uno spicchio di quel "sole" che, invece, sorgerà a Caserta! Se questo è l'interesse che ha la Valle d'Aosta, in particolare lei, nel fare "marketing territoriale", mi chiedo come pensa di farlo, il "marketing" territoriale, mi chiedo come pensa di rendere appetibile la Val d'Aosta che è già logisticamente sfortunata perché al di fuori delle grandi linee di comunicazione, non ha i terreni per grandi insediamenti, non ha le potenzialità che hanno altre zone del nostro Paese. Abbiamo dei contatti, lei ha la fortuna di avere questi contatti, ma non li utilizza; allora non basta portare i simboli a casa, penso che ci vogliamo fatti concreti e, purtroppo, questa occasione è stata persa!

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre, per una precisazione.

La Torre (FA) - Innanzitutto mi fa piacere che lei abbia letto il verbale, alla presenza dei sindacati, dove l'avv. Cassinelli ha detto delle cose e dove l'avv. Cassinelli si assume la responsabilità delle cose che dice. Se poi lei pone la domanda a me in questo Consiglio di quello che so io e di cosa sa la "Finaosta", io le rispondo la verità: che a noi non è arrivata alcuna dichiarazione relativa a dichiarazioni di interesse sull'acquisizione della società.

Lei, ogni volta, fa dei riferimenti a una maggioranza che agisce al di sopra delle regole, quando poi qualcuno rispetta le regole allora l'osservazione è: "lei e il suo Assessorato siete pirateschi"! Quando esiste un commissariamento e il commissario ha in gestione un'area, questa area non è neanche più in facoltà del locatario o dell'azienda, ma è sotto il cappello del Commissario. Pertanto io le ho risposto prima che, quando rientreremo in possesso del bene, faremo le valutazioni in merito ai danni e faremo quello che prevede la legge, anche per recuperare i danni causati, ma lo faremo secondo le regole, perché è proprio non rispettando le regole che poi si perdono di vista gli interessi generali e si crea la confusione... non ci si può sostituire ai soggetti preposti dalla legge! Sono quindi rispettoso della verità e delle regole, il nostro Assessorato non è né "piratesco", né tanto meno diciamo bugie!

Io la invito a non strumentalizzare, perché è interesse di tutti risolvere la situazione, non strumentalizziamo queste posizioni come se ci fosse qualcuno buono e qualcuno cattivo, non strumentalizziamo, non è bello per nessuno!