Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2601 del 4 aprile 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2601/XII - Razionalizzazione degli investimenti per la realizzazione di campi da golf. (Interrogazione)

Interrogazione

Appreso dagli organi di stampa che prossimamente i soci del Golf Club di Courmayeur insieme a quelli del Rotary Club Courmayeur-Valdigne attraverso l'organizzazione di una conferenza nella quale verrà lanciata l'idea di ampliare il campo da golf della Val Ferret;

Considerato inoltre che, negli ultimi tempi, stanno venendo alla luce idee, studi di fattibilità, progetti preliminari tesi a realizzare un numero crescente di campi da golf nella nostra Regione senza peraltro che traspaia un disegno complessivo sul futuro del golf nella nostra regione;

Constatato che la realizzazione e la necessaria manutenzione dei campi da golf è oggetto di uno specifico contributo a fondo perso previsto dalla Legge regionale n. 43 del 31 dicembre 1999;

Ritenuto opportuno conoscere più dettagliatamente la realtà sportiva-economico-sociale che ruota intorno al Golf valdostano;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per conoscere:

1) a quanto ammontano i contributi per la realizzazione e la manutenzione dei campi da Golf in Valle d'Aosta concessi dal 1999 fino ad oggi;

2) quanti soci sono attualmente iscritti ai Circoli golfistici valdostani e di questi quali sono i soci che provengono da fuori regione;

3) se è stato predisposto un piano regionale che, analizzando la realtà, le potenzialità e il possibile sviluppo dell'attività golfistica nella nostra regione, detti le linee guida per razionalizzare spese, investimenti, risorse e progettualità.

F.to: Venturella

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.

Pastoret (UV) - Chiede, il collega Venturella: "a quanto ammontano i contributi per la realizzazione e la manutenzione dei campi da golf in Valle d'Aosta"... faccio un breve riassunto e poi do la tabella. È entrata in vigore la legge che finanziava queste attività nel 1999, non era stata impegnata alcuna somma; se non ricordo male, si era deciso che nel 2000 si sarebbero messe insieme, infatti do un dato del 2000 che è "contributi per il ripristino funzionale e manutenzione dei campi da golf", pari a 333.000 euro e un finanziamento per investimenti relativi alle strutture golfistiche di 36.000 euro. Per il 2001 è stato erogato un contributo per il ripristino funzionale e manutenzione dei campi da golf pari a 166.000 euro. Per tutti gli anni successivi ad arrivare al 2006 - non conto il 2007, perché non sono ancora stati erogati - sono stati erogati contributi per il ripristino funzionale e manutenzione dei campi da golf, per una somma di 175.000 euro annui, sulla base della ripartizione che viene fatta fra i vari club. Sono poi stati fatti degli investimenti, nel 2001, pari a 356.000 euro; nel 2002, 175.000 euro; nel 2003, 175.000; nel 2004, 600.000; nel 2005, 459.000; nel 2006, nulla, perché quelle erano le somme che erano state previste per gli investimenti per l'ampliamento del golf a 18 buche a Cervinia. Il totale degli investimenti dal 1999 al 2007 è pari a 3.180.618 euro.

Punto 2: "quanti soci sono attualmente iscritti ai Circoli golfistici valdostani e di questi quali sono i soci che provengono da fuori regione": ho qui i dati da fornire, tranne quelli del Golf Club di Gressoney, che non ha ancora aperto, quindi ce li faremo dare e glieli farò avere. Allora "Driving range Valle d'Aosta", 172 iscritti, di cui 129 residenti in Valle e 43 no; Golf Club Cervino, 217 di cui 88 residenti in Valle e 129 non residenti; Golf Club Courmayeur, 245 iscritti di cui 62 residenti in Valle e 183 non residenti; Golf Club Pila, iscritti 83 di cui 10 residenti in Valle e 73 no; Golf Club Arsanière, 255 iscritti di cui residenti 234 e 21 non residenti; Golf Club Les Iles, iscritti 129 di cui residenti 88 e 41 no. Il totale è di circa 1.100, però bisogna precisare che questi dati comprendono i soci sia di 1° che di 2° circolo. Adesso noi abbiamo dei dati totali, perché non tutti i circoli sono aperti, quindi abbiamo avuto difficoltà a reperirli, risultano quindi nel numero anche quelli di altri campi della Valle. Sommando i giocatori dei vari circoli, non si ottiene la totalità dei golfisti in Valle, ma un numero superiore, che potrebbe essere calcolato attorno alle 250 unità. Ovviamente qui non appare, per quanto riguarda l'attività dei campi, la massa dei giocatori e dei movimenti di clientela legata al turismo, perché lì avremmo bisogno di chiedere dati più complessi.

Al punto 3 si chiede "se è stato predisposto un piano regionale che, analizzando la realtà, le potenzialità e il possibile sviluppo dell'attività golfistica nella nostra regione, detti le linee guida per razionalizzare spese, investimenti, risorse e progettualità"... l'Amministrazione regionale, con deliberazione del maggio 2003, affidò un incarico di consulenza allo studio "Croce" per la redazione di uno studio relativo alle linee guida per la pianificazione dello sviluppo della attività golfistica in Valle. Quel documento ha fornito degli spunti interessanti per definire quella che dovrebbe essere la strategia per lo sviluppo del golf in Valle d'Aosta. Uno degli enunciati è il seguente: la nostra regione presenta già una discreta offerta per i praticanti di questo sport, che potrebbe essere completata con l'ampliamento a 18 buche di alcuni dei campi esistenti e al limite con la realizzazione di un numero limitato di nuove strutture con l'avvertenza di non andare a superare con l'offerta la domanda attuale e futura che deve essere oggetto di analisi e di elementi programmatori. Una domanda, quella golfistica, che si presenta in crescita sia dal punto di vista numerico, sia dal punto di vista qualitativo, inteso come richiesta di percorsi di una certa attrattiva. Devo dire che questa è stata finora la posizione dell'Amministrazione, che è intervenuta per sistemare campi pratica, ampliamenti da 9 a 18 buche, è il caso del Cervino, peraltro ricordo che abbiamo alcune realtà storicamente importanti perché il golf del Cervino ha 50 anni di vita, quello di Courmayeur c'è chi dice 75 e chi dice meno, ma hanno una storia che affonda nel tempo.

Attualmente c'è una richiesta presentata dall'Amministrazione regionale di ampliamento di campi da golf, ed è quella del campo da golf di Gignod. Ce ne sarà una, probabile, ma che non è stata formalizzata, che riguarda il campo da golf di Quart, ma non abbiamo ancora avuto una richiesta formale, una possibile di Courmayeur dove abbiamo assistito ad un dibattito e dove non vi sono né studi, né sono stati individuati percorsi precisi e non mi pare che ci siano idee a questo proposito, se non di carattere più filosofico che pratico. Poi vi sono diverse situazioni delle quali sentiamo parlare tutti, qui - bisogna dirlo -: c'è chi progetta campi da golf - e non mi riferisco ai progettisti, ma sovente alle amministrazioni locali - per poter soddisfare due esigenze: avere una struttura sul proprio territorio pensando che questo di per sé significhi avere qualche motore di sviluppo particolare - cosa non dimostrata e difficilmente dimostrabile - e poi questo è possibile se si riesce a far pagare il conto alla Regione.

Credo che invece il compito della Regione sia quello di scegliere se favorire l'ampliamento dell'offerta rivolgendosi ai turisti e al turismo golfistico, oppure rivolgendosi ai praticanti valdostani. Si possono anche fare le due cose insieme, basta decidere; ma io ritengo che in questa fase se non si vuole essere velleitari, e quindi non arrivare a concludere niente, si debbano definire delle priorità e queste si definiscono con due elementi possibili: con il denaro di cui si dispone e con i tempi ragionevoli, nel corso dei quali si può dare seguito a un miglioramento dell'offerta. Ci si dice sempre - ed è un'altra contraddizione del sistema - quando si parla di certe cose che dobbiamo investire nel turismo; poi, sotto altri punti di vista, dovremo fare degli investimenti quasi di carattere sociale per soddisfare l'esigenza mia che sono un golfista di giocare da qualche parte, che soddisfi questa mia esigenza.

Allora dobbiamo investire per il turismo o per una autoreferenzialità di tipo individuale quale potrebbe essere la mia? Siccome io faccio l'Assessore al turismo, devo optare per forza di cose per la prima ipotesi poiché mi occupo anche di sport. Se investiamo in funzione anche soprattutto turistica, dobbiamo solo copiare quello che si fa in altri luoghi, avere un sistema che peraltro già c'è, si tratta di rinforzarlo e renderlo commerciabile; come ho detto, basta copiare. Pochi scelgono una vacanza per andare in un posto dove si gioca a golf, molti scelgono di andare a fare una vacanza dove c'è un circuito. Noi questo lo abbiamo, lo dobbiamo rinforzare, poi non escludo in futuro - non credo che sarò io a prendere queste decisioni - che si facciano altri campi nuovi, altre strutture, mega, soddisfacenti per gli uni e per gli altri; credo che in questa fase, se siamo realisti, dobbiamo consentire alle strutture che abbiamo di migliorare la loro offerta dal punto di vista qualitativo, possibilmente dimensionale, e se alcuni di questi percorsi hanno 9 buche e queste diventeranno 18, sarà un bene per tutti. Credo che ci sia un altro elemento necessario, quello che dovrà essere percorsi dai vari club, del mettersi insieme per offrire un pacchetto Valle d'Aosta.

In conclusione, credo che ci debba essere un formale rispetto delle attività per quanto riguarda i club esistenti e per la possibile ingerenza dell'ente pubblico. Oggi questi soggetti operano in modo privatistico, i soci pagano le quote, la Regione interviene con i contributi che ho detto prima, che non mi sembrano esaltanti, a parte quelli per gli investimenti, dico quelli per il funzionamento; se non vogliamo che questo sistema scarrucoli, dobbiamo essere molto attenti nel non fare investimenti dissennati che devono ancora trovare confronto con delle analisi sul territorio che, per ora, sono state fatte, ma che dovrebbero essere anche prese in considerazione e rispettate.

Presidente - La parola al Consigliere Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Grazie, Assessore, è già da un po' di tempo che insieme all'Assessore Cerise e all'Assessore Isabellon anche lei incrocia il fioretto con noi sull'opportunità degli investimenti nei campi da golf. Non siamo in maniera pregiudiziale contro la pratica dello sport del golf: è uno sport che consideriamo di nicchia, che ha una sua clientela, ci dicevano a Courmayeur che i turisti che gravitano attorno a questo sport spendono dalle 3 alle 4 volte la somma che spendono i turisti che invece il golf non lo praticano, è un'entrata elevata per il settore alberghiero e non, nelle località che hanno il campo da golf.

Quello che ci preoccupa è la mancanza di pianificazione. Giustamente l'Assessore faceva riferimento al fatto che stanno proliferando non i campi da golf, ma le idee di realizzazione dei campi da golf. Recentemente ho saputo che il Comune di La Salle ha avanzato una richiesta, non so se solo a livello massmediatico... Credo che giustamente sia una questione di priorità, allora non me ne vogliano i golfisti, ma sappiamo che il fattore comune a queste categorie di persone, naturalmente con le debite eccezioni, è quello di avere una grossa disponibilità finanziaria; per questo so che la quota per essere iscritti ad un club è molto alta.

In una regione come la nostra, che investe proprie risorse sulla realizzazione, quindi non vi sono costi di realizzazione per le società, in più ho ad esempio sul programma di previsione 2005-2007, quello chiamato delle opere pubbliche, manutenzione straordinaria del terreno da gioco dell'impianto di golf in località Les Iles in Comune di Brissogne e adeguamento delle norme di sicurezza, investiti, per il 2005, 194.400 euro per solo la manutenzione straordinaria del campo da golf. È chiaro che rispetto al numero di praticanti, che dovrebbe essere attorno alle 900-1.000 di cui una parte residente fuori Valle, l'investimento è elevato, per ricordare questo ad esempio sappiamo bene quali sono i problemi per le società sportive, che ogni inizio d'anno devono aspettare novembre o fino a metà dicembre, per avere la disponibilità di 2 ore di palestra alla sera per i propri iscritti. Esistono quindi delle realtà che sono meno considerate dall'Amministrazione regionale, che hanno un numero di praticanti superiori, che però non hanno le stesse attenzioni.

Diciamo pertanto che crediamo che a livello dell'ultimo disegno di legge, il n. 163, concernente "Norme per infrastrutture sportive", debbano essere date delle priorità alle società sportive che lavorano con persone il cui censo non è discriminante; in secondo luogo, è da considerare che se non ci fosse la Regione, questi campi da golf - ho qua un documento sul fallimento dei campi da golf in giro per l'Europa -, avendo spese di manutenzione molto forti, pongono dei problemi, quindi occorre porre molta attenzione, evitare di fare voli pindarici e accontentarsi del fatto che offriamo una discreta disponibilità di campi da golf, pensando che gli ampliamenti devono essere fatti in zone che sono residuali, non in zone di protezione speciale o siti di interesse comunitario, per aumentare di poco l'offerta, non sicuramente in funzione delle richieste che, ogni settimana, vengono rivolte all'Amministrazione regionale.