Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2598 del 4 aprile 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2598/XII - Problematiche concernenti la gestione del gioco elettronico presso la Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interrogazione)

Interrogazione

Venuto a conoscenza che il Collegio Sindacale della Casinò de la Vallée Spa avrebbe segnalato al Consiglio di amministrazione della stessa società l'opportunità di valutare un'azione di responsabilità nei confronti di un ex consigliere di amministrazione, per decisioni incaute o irregolari in merito a rilevanti affidamenti di denaro;

Preso atto che la stessa società ha ampiamente pubblicizzato un accordo con la società Cogetech, per la gestione dei giochi online, che parrebbe dimostrare la mancata partecipazione diretta del Casinò valdostano al bando ministeriale per ottenere le relative autorizzazioni e che quindi si sia stati costretti ad acquisire una quota di minoranza in una nuova società, la cui maggioranza fosse di proprietà di una società già titolare di licenza;

Tenuto conto che l'attuale normativa regionale non prevede esplicitamente l'entrata della Casinò Spa nel gioco elettronico e comunque il Disciplinare non regola tale nuova realtà del gioco, né nel riparto tra Casa da Gioco e Regione, né per quanto riguarda i controlli operativi e le altre procedure amministrative di verifica;

Sottolineato infine che il ricorso contro la norma del disciplinare che prevede il controllo tavolo per tavolo è stato dichiarato perento nel 15 giugno 2006 dal Tar della Valle d'Aosta e che a tutt'oggi non si hanno notizie che tale norma del disciplinare sia applicata;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per conoscere:

1) i motivi che hanno impedito sino ad ora al Consiglio di amministrazione della Casinò Spa di decidere in merito ad una possibile azione di responsabilità nei confronti dell'ex Consigliere di amministrazione, nonché gli importi degli affidamenti incautamente o irregolarmente affidati;

2) in che maniera la Casinò Spa abbia partecipato al bando ministeriale, gestito operativamente dal Monopolio di Stato, per poter ottenere la titolarità di licenza per il gioco online, nonché le caratteristiche dell'accordo con la Cogetech, con particolare attenzione per le date di espletamento del bando di concorso e degli accordi con la Cogetech;

3) quali regole e quali procedure dell'attuale disciplinare siano applicabili a questa nuova procedura di gioco e in che sede sia stata autorizzata tale iniziativa (Giunta regionale, comitato strategico, ecc...);

4) quali siano i motivi che ostacolano l'applicazione del controllo tavolo per tavolo dei risultati dei giochi del Casinò di Saint-Vincent e quale comportamento abbia tenuto sulla fattispecie il Commissario regionale.

F.to: Sandri

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Nella prima domanda si chiede i motivi che hanno impedito sino ad ora al Consiglio di amministrazione della "Casinò S.p.a." di decidere in merito ad una possibile azione di responsabilità nei confronti dell'ex Consigliere di amministrazione, nonché gli importi degli affidamenti incautamente o irregolarmente affidati. L'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori ai sensi dell'articolo 2393 del Codice civile può essere promossa o dall'assemblea dei soci o su iniziativa del Collegio sindacale, che deve deliberare a maggioranza dei 2/3 dei suoi componenti. Detta azione può essere esercitata entro 5 anni dalla cessazione dell'amministratore in carica. Il "CdA" del 2004/2005 ha disposto delle verifiche sui fatti in questione ed ha acquisito un parere legale in merito a quanto accaduto, che riguarda la posizione debitoria di 3 importanti clienti del casinò per importi rilevanti. Il parere acquisito, mentre suggeriva la modifica del regolamento del cambio assegni peraltro giù effettuata, ha invitato il Consiglio ad intraprendere tutte le strade al fine del recupero anche extragiudiziario dei crediti, rinviando al definitivo accertamento dei danni un'eventuale azione risarcitoria nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili delle perdite definitivamente accertate. L'azienda si è quindi attivata procedendo sia in campo giudiziario che extragiudiziario per il recupero dei crediti e, al momento, è riuscita a ridurre la posizione debitoria originaria complessiva, seppure in maniera ridotta. Ovviamente l'azione di recupero prosegue. Rispetto al "quantum", non mi è stata fornita - gliela fornirò nei prossimi giorni - la posizione debitoria ancora in essere.

Punto 2: "... in che maniera la Casinò Spa abbia partecipato al bando ministeriale, gestito operativamente dal Monopolio di Stato, per poter ottenere la titolarità di licenza per il gioco online, nonché le caratteristiche dell'accordo con la Cogetech, con particolare attenzione per le date di espletamento del bando di concorso e degli accordi con la Cogetech...", secondo le condizioni delle procedure di selezione previste dall'articolo 38, commi 2 e 4, della legge n. 248/2006, ovvero il disegno di legge n. 223/2006, la "Casinò" non aveva i requisiti per partecipare, pertanto ha individuato in "Cogetech" il partner tramite il quale inserirsi nel "business" dei giochi previsti in bando. L'accordo con "Cogetech" prevede che in caso di aggiudicazione dei diritti oggetto di gara specificati nel contratto, concessione per la raccolta del gioco telematico, negozi sportivi a Torino, Milano, Roma e Catania, negozio ippico ad Aosta, corner sportivo a Saint-Vincent, quest'ultima e "Casinò" costituiscono una s.r.l. con capitale sociale di 200.000 euro, Casinò 51% e "Cogetech" 49%, che eserciti l'attività oggetto dei diritti concessionari. La scadenza di partecipazione al bando era il 20 ottobre 2006, "Cogetech" si è aggiudicata il negozio ippico ad Aosta, il negozio sportivo a Torino, il diritto all'attivazione della rete di gioco sportivo a distanza. Tra gli obblighi della "Casinò" è previsto quale apporto della parte la licenza gratuita dei marchi di proprietà regionale in uso al casinò e per concedere in uso serve l'autorizzazione della Regione, che dovrà predisporla tramite una deliberazione di Giunta. Fra gli obblighi di "Cogetech" è previsto che metta a disposizione a titolo gratuito tutto il proprio "know how" e le proprie competenze tecniche maturate nel settore delle scommesse dei giochi "online". Inoltre "Cogetech" concederà alla nuova società licenza gratuita non esclusiva e non trasferibile per l'utilizzo dei "software" sviluppati, necessari per la fornitura dei servizi, restando fino da ora inteso che in caso di uscita di "Cogetech" dalla compagine societaria della nuova società, la licenza continuerà ad essere valida per un periodo di 2 anni dietro versamento di un corrispettivo da determinarsi in accordo fra le parti. Il "CdA" della nuova società sarà composto da 3 membri, di cui il Presidente del "CdA" è un consigliere designato dal casinò e l'amministratore delegato designato da "Cogetech".

Punto 3: "... quali regole e quali procedure dell'attuale disciplinare siano applicabili a questa nuova procedura di gioco e in che sede sia stata autorizzata tale iniziativa...", l'articolo 3, punto e) della legge regionale n. 36/2001 prevede nell'ambito dell'oggetto societario della s.p.a. l'eventuale partecipazione ad iniziative affini e complementari italiane ed estere. Lo statuto della s.p.a., articolo 2, commi 3 e 4, prevede che la società possa assumere partecipazioni in società italiane ed estere aventi oggetto analogo, affine o connesso al proprio. Il comma 4 aggiunge che essa potrà altresì diffondere e gestire attività di gioco con mezzi elettronici ed informatici. Inoltre l'articolo 20 prevede che il "CdA" è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della società. Sulla base di quanto sopra il "CdA" del 19 ottobre 2006 ha approvato all'unanimità iniziative di partecipazione al bando di gara e ha approvato lo schema contrattuale prima descritto. Alla Regione spetta valutare se le attività oggetto di concessione possono rientrare fra quelle da inserire nel disciplinare, posto che per l'esercizio di questa attività il soggetto concedente non è la Regione, ma l'Amministrazione statale e comunque si tratta di giochi diversi da quelli operanti nel casinò. Questo è un tema aperto, fra l'altro noi in occasione della discussione del rinnovo del disciplinare potremmo fare le valutazioni del caso.

Punto 4: "... quali siano i motivi che ostacolano l'applicazione del controllo tavolo per tavolo dei risultati dei giochi del Casinò di Saint-Vincent e quale comportamento abbia tenuto sulla fattispecie il Commissario regionale"..., fermo restando che i risultati del gioco vengono effettuati tavolo per tavolo, si presume che la richiesta di cui sopra sia da riferirsi al conteggio delle mance, a tale proposito si commenta che l'argomento era stato già oggetto di un'interpellanza a firma del Consigliere Bortot, che era stata discussa il 26 gennaio. C'è qui una parte in più per quanto riguarda il comportamento del Commissario regionale; le posso dare le prime valutazioni che erano state effettuate nel corso del 2003 a seguito dell'introduzione del nuovo disciplinare e già allora il direttore inviava una lettera del 4 giugno 2003, in cui si dava un'indicazione tranquillizzante, e le leggo la frase finale: "A fronte di quella situazione..." - lo stato di agitazione - "rimaniamo in attesa delle direttive, sottolineando che per l'attuazione della conta nei modi previsti dal nuovo disciplinare è necessaria la collaborazione di tutti i soggetti interessati", quindi non può il controllore regionale sostituirsi ai tecnici "e che comunque si continua a procedere alla verifica delle mance per gruppi di giochi, al fine di permettere l'attuazione di quanto previsto dall'articolo 11 del disciplinare in vigore". Questa è la situazione attuale, il direttore continua a segnalare che abbiamo questa conta che non è rispondente, io all'inizio del mio mandato inviai una raccomandata al direttore della casa da gioco, in cui concludevo: "Si prende atto che la Casinò non si trova allo stato nelle condizioni di garantire la conta delle mance tavolo per tavolo e si desume dalla nota dell'amministratore delegato di Casinò in data 22 luglio 2003 che l'azienda si è adoperata per addivenire a un nuovo accordo contrattuale e che la controparte sindacale pare voler dilatare i tempi delle trattative. Tanto premesso, con la presente lo scrivente sollecita la Casinò a risolvere con tempestività la problematica in oggetto riferendone le evoluzioni, con l'evidenziazione, altresì, dei relativi risvolti economici". Le ricordo solo che richiedono i sindacati e i lavoratori una modifica contrattuale, che riconosca questo maggiore impegno dal punto di vista economico. Ancora un paio di mesi fa ho scritto all'azienda, la lettera l'avevo messa a disposizione e questa è la situazione.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Sulla questione dei danni da affidamento, abbiamo percepito che ci sono dei rilevanti danni da affidamento incautamente dati, non ha dato la risposta sul perché non è stata aperta la procedura di responsabilità nei confronti del consigliere di amministrazione che sarebbe stato responsabile di questi incauti affidamenti. Si aspetta il compimento del penultimo giorno dei 5 anni per fare questa azione, credo che lei stesso abbia ammesso che il recupero di quote è bassissimo; quindi, di fatto, questi affidamenti sono ormai delle poste non dico inesigibili, ma delle "pesanti sofferenze", per cui prima si fa l'azione di responsabilità eventualmente da parte dell'assemblea dei soci, di cui lei è il maggioritario, prima c'è chiarezza per quanto riguarda il comportamento della "Casinò". Il mantenere questo grigiore, non andare a colpire chi ha gravemente danneggiato la società, è un modo per garantire anche in futuro che ci si può comportare in qualche maniera, perché tanto poi la procedura di responsabilità non arriva. Lei dà un messaggio grave di disorientamento al personale e agli amministratori, è in sostanza un'autorizzazione ad essere quanto meno dei superficiali.

La seconda questione, quella della "Cogetech" la trovo demenziale, intanto perché gli altri Casinò, Venezia e Sanremo, hanno partecipato senza alcun problema ed hanno ottenuto le loro licenze, senza dover passare attraverso questa società; e poi perché questa società è quella che ha distrutto il fatturato del casinò, è la più grossa società che gestisce le "slot" nei bar e tanti altri giochi elettronici. Siamo andati a fare la società con la società che sta distruggendo il nostro fatturato, questa è la cosa grave! Non è il fatto di San Marino che aprirà un casinò in cui la "Cogetech" utilizzerà il marchio di Saint-Vincent per lanciare San Marino che, anche lì, è una grave perdita, perché c'è una significativa clientela che arriva in Valle d'Aosta anche da quelle zone o da Milano magari hanno più comodo andare verso la riviera romagnola che venire in Valle d'Aosta, ma non è solo questo. È che di fatto questa alleanza è un'alleanza che non è stata né autorizzata dal Consiglio regionale... non ha alcun tipo di autorizzazione da parte della legge istitutiva, perché qui si parla di attività complementari non concorrenziali, non ci si va ad alleare con la concorrenza, non si va ad ampliare la possibilità della concorrenza di fare concorrenza al casinò! Quindi è "la vittima che si consegna all'assassino" e credo che sia la dimostrazione del disastro mentale in cui viaggia chi gestisce in questo momento il casinò... non parlo solo degli amministratori che, essendo presi nel vortice del baratro del debito, dell'incapacità di andare avanti, dei dati che sono stratosfericamente inferiori a quelli di qualche anno fa, deve cercare un palloncino di salvezza, non ultima la stampella di Toti, la vedo come la stampella di Enrico Toti che cerca di uscire da questa situazione. La dimostrazione di questo è anche la questione del controllo delle mance, tavolo per tavolo: questa è una situazione grigia di questa Amministrazione regionale, sapevate di aver preso l'impegno del controllo mance, tavolo per tavolo, in aprile 2003, oggi siete incapaci di far rispettare le nostre leggi! Dovreste dimettervi, andare a casa, chiedere scusa alla Valle d'Aosta... lei, prima di tutti, perché non siete capaci di far rispettare quello che voi avete deciso!

Un controllo mance, tavolo per tavolo, non comporta alcun impegno lavorativo in più, perché si fa già; bisogna solo volerlo ufficializzare. Questo credo che sia un nodo interessante, non perché penso che chissà cosa ci sia dietro, ma per l'ostinata volontà vostra di coprire le "lobby" nella casa da gioco, che vogliono impedire questo... credo sia una situazione che deve essere risolta, e la devastazione più lampante di questa cosa è che il TAR della Valle d'Aosta ha non ritenuto opportuno neanche valutarla questa situazione; al ricorso che è stato fatto da sindacati dei lavoratori, il TAR, il 15 giugno dell'anno scorso, ha detto: "è chiuso, finito, stop!". Siamo ad un anno di distanza e voi non avete l'intelligenza, la forza, il senso delle istituzioni di far rispettare questa parte di disciplinare!

Chiudo con un'osservazione interessante: lei ha parlato di rinnovo del disciplinare, è un simpaticone; voi, il disciplinare che non siete capaci ad attuare non lo volete rinnovare, lo volete stravolgere, per fare in modo di coprire i debiti che state creando, per coprire l'inefficacia e l'inefficienza della gestione che avete messo voi, e cercate di utilizzare questa ultima arma per non prendere atto della realtà: che sul Casinò di Saint-Vincent siete falliti!