Oggetto del Consiglio n. 2587 del 22 marzo 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2587/XII - Incarico di consulenza per il rinnovo del parco dei veicoli più inquinanti circolanti in Valle e per l'installazione di distributori di carburanti a bassa potenzialità inquinante. (Interrogazione e interpellanze)
Interrogazione
Premesso che:
- la L.R. 30 gennaio 2007 n. 2 "Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015" prevede che la Regione possa promuovere la ricerca in tale ambito;
- con deliberazione del 23 febbraio 2007 l'Assessore alle attività produttive ha accolto "la proposta pervenutagli da un libero professionista e consulente di direzione nel settore dell'Automotive Business", affidandogli una consulenza sino al 30 giugno 2007, a fronte di un impegno di € 15 mila, "in materia di miglioramento tecnologico e di rinnovo del parco veicoli circolanti in Valle d'Aosta";
- nel dettaglio l'incarico prevede la definizione di un Piano per la riqualificazione del parco auto circolante, la consulenza per la predisposizione di un disegno di legge inerente il rinnovo del parco auto, le problematiche relative agli incentivi per la sostituzione dei veicoli e all'impiego dei carburanti alternativi, rassegna legislativa in materia;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per sapere:
1) quali sono i punti cardine del disegno di legge oggetto di consulenza;
2) quali sono le risorse del corrente bilancio di cui dispone per incentivare il rinnovo degli autoveicoli più inquinanti;
3) quante sono in Valle d'Aosta le stazioni di rifornimento di carburanti alternativi e quali i prodotti venduti;
4) quali attività o iniziative sono state sino ad ora state avviate per dare attuazione alla L.R. 2/2007.
F.to: Frassy - Tibaldi
Interpellanza
Ricordate le mozioni n. 2148 del 21.09.2006, in cui si impegnava la Giunta regionale a predisporre entro il 15 dicembre 2006 un piano di interventi che prevedesse "gli aiuti necessari per agevolare la sostituzione, la riconversione e la rottamazione in tempi definiti dei veicoli più inquinanti", nonché "disincentivare l'utilizzo dei veicoli con elevate emissioni di anidride carbonica ed altri gas serra, anche nell'ottica di favorire il trasporto pubblico collettivo" e la mozione n. 2409 dell'11.01.2007 con cui si impegnava la Giunta "a promuovere l'installazione sugli autoveicoli di impianti a metano o a GPL" mediante corresponsione di un congruo contributo e "a promuovere... la costruzione di impianti di distribuzione di tali carburanti";
Constatato che la Giunta regionale, con la delibera n. 408 del 23 febbraio 2007 ha dato incarico ad un esperto nel campo del marketing e delle strategie aziendali del settore automobilistico, "con numerose consulenze di direzione... presso case automobilistiche, società finanziarie di estrazione bancaria e holding commerciali per le effettuazioni di analisi di mercato, per la definizione di piani industriali e gestionali nel campo dell'automotive business e per l'organizzazione e la riqualificazione dei settori marketing e delle reti di vendita";
Evidenziato come, per il 2007 in Piemonte siano stati stanziati 7 milioni di euro per concedere contributi di 1.000 euro per la rottamazione di vetture inquinanti senza obbligo di acquistarne di nuove, in Lombardia 9 milioni di euro per la rottamazione di vecchi diesel e l'acquisto di autoveicoli a GPL, metano, elettrici, ibridi, bifuel, nonché incentivi per le piccole medie imprese commerciali, in Provincia di Trento 1,5 milioni di euro per la trasformazione dell'alimentazione a metano o GPL e per l'acquisto di nuovi veicoli, in Toscana 4,5 milioni di euro per l'acquisto di auto, veicoli commerciali e a due ruote, con o senza rottamazione, nonché per la trasformazione di auto e veicoli commerciali con alimentazione a metano e GPL, in Puglia 4,5 milioni di euro per l'ammodernamento del parco auto attraverso l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e rottamazione di quelli più inquinanti;
Preso atto che a tutt'oggi nel territorio regionale non esista alcun impianto di distribuzione del metano;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere se intenda:
1) ottemperare agli impegni presi in Consiglio regionale definendo i contributi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti o per la loro trasformazione a metano o a GPL, nonché disincentivando l'utilizzo dei veicoli a più alta emissione di gas serra;
2) avvalersi per la predisposizione di tale piano anche di consulenti esperti in materia ambientale e di emissione di gas serra, nella promozione del trasporto pubblico;
3) realizzare, e con quali tempi, almeno un impianto di distribuzione del metano nel capoluogo regionale, possibilmente accessibile anche dalla rete autostradale;
4) istituire una sovrattassa sul bollo auto per i veicoli con elevata emissione di anidride carbonica, esentando contemporaneamente dal pagamento di tale imposta i veicoli elettrici, ibridi o a minima emissione di gas serra.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Interpellanza
Ricordato la conferenza ONU sul clima tenutasi a Parigi il 2 e 3 febbraio ultimo scorso;
Ricordato che recentemente la nostra Regione ha sottoscritto un'intesa con altre Regioni del nord Italia per la riduzione delle emissioni inquinanti;
Constatato che il blocco della circolazione, anche se parziale, organizzato dalle Regioni del nord, domenica 25 febbraio u.s., è stato ritenuto giusto dall'83% degli italiani come emerge da un sondaggio dell'Istituto IPR Marketing commissionato da Legambiente;
Ricordato che in data 11 gennaio '07 il Consiglio ha approvato una mozione che impegna il Governo regionale a: 1) promuovere l'installazione di impianti a metano o Gpl sugli autoveicoli; 2) a promuovere sul territorio regionale la costruzione di impianti di distribuzione di tali carburanti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore alle Attività Produttive per sapere:
1) le iniziative intraprese per l'installazione dei distributori di tali carburanti, quanti dislocati sul nostro territorio e i tempi di attuazione;
2) di quanto prevede sia il contributo regionale per l'installazione dell'impianto a metano o Gpl tenuto conto anche degli incentivi statali;
3) se intende, come hanno fatto altre Regioni, stipulare una convenzione con le aziende installatrici di tali impianti che operano nella nostra Regione.
F.to: Bortot - Venturella
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Ho 10 minuti a disposizione e nessuno mi interrompe? Allora prima due precisazioni. In parte quello che ha detto il collega Cerise è vero. Ho chiesto tutta una serie di dati...
Presidente - ... gentilmente stia sull'argomento, lei sta illustrando un'interrogazione...
Bortot (Arc-VA) - ... che è legata al problema del clima e della riduzione delle emissioni di "CO2" in atmosfera, se permette decido io come argomentare l'interpellanza, o... lo decide lei? Perché non mi passa la velina e mi dice anche cosa devo fare e quante domande devo porre ed entro quanto tempo? Così sciogliamo il Consiglio e andiamo a casa! Mi avete già fregato un minuto... andiamo avanti.
La dico in altra maniera... sul discorso sulle centraline, al di là dei dati, sono passati molti mesi, c'è stato anche un "pourparler" con l'ing. Rocco, lo scopo era di fare un bilancio sull'utilizzo delle nostre acque in concessione ai gestori delle centraline e ai proprietari di centraline, dopo 15 anni credo che il Consiglio, non il Consigliere Bortot, abbia il diritto-dovere di sapere come è andata questa partita, perché se le concessioni sono trentennali e in 3-4 anni si ammortizza la centralina, vengono fatti degli utili che è giusto vengano fatti ma possono essere segreti? Il Consiglio deve interrogarsi quanto fa pagare queste concessioni. Si tratta di utilizzo improprio di un bene pubblico e su questo argomento ci tornerò.
Per quanto riguarda il discorso dell'Alzheimer, ho scritto al Presidente, come seconda ipotesi ho chiesto di avere la documentazione dato che non ero potuto entrare, ma la documentazione non l'ho mica vista! Io capisco meno dell'Assessore Fosson, che è medico, però ho qualche medico che mi traduce quello che viene scritto dai medici... perché noi che dobbiamo essere curati non abbiamo diritto di sapere?
Legato al discorso che ho fatto finora sulle centraline c'è il discorso del clima. Abbiamo approvato una mozione dove il Governo e l'Assessore si impegnavano a promuovere l'installazione sugli autoveicoli impianti a metano o a GPL mediante corresponsione di un congruo contributo per l'installazione di tali impianti, a promuovere nel territorio regionale la costruzione di impianti di distribuzione di tali carburanti. Gli scopi sono due: la riduzione di emissioni, quindi ridurre l'effetto serra; in secondo luogo non si può permettere, con la scusa dell'inquinamento, che continui a consumare energia per incentivare le persone a rottamare auto che vanno ancora bene. Allora il succo è: il sottoscritto ha una "Panda", ha fatto l'impianto a GPL, vuole sapere quanti distributori possono esserci nella nostra Regione per la distribuzione di GPL, perché questo permetterebbe a tante persone di non rottamare le auto e installarsi l'impianto per la riduzione di immissioni inquinanti in atmosfera; quindi rientriamo nel discorso del clima, di come utilizziamo le acque, le priorità, e rientriamo in quello che è stato chiesto e che non mi è stato dato.
Seconda cosa: le Regioni Piemonte, Toscana, Emilia Romagna hanno approvato una convenzione con gli installatori di questi impianti a metano o a GPL con prezzi fissi in base alla tipologia dell'automobile; con questo intervento si chiede se l'Assessore ha intenzione di fare altrettanto, perché il rischio è che se non c'è la convenzione, ancora una volta, la Val d'Aosta andrà fuori prezzo rispetto ad altri installatori in Piemonte, a Biella o da altre parti, e se si riesce a definire una convenzione con gli installatori, forse si evita che molti Valdostani debbano andare fuori Valle, mentre possono avere lo stesso impianto e lo stesso servizio all'interno della nostra Regione con il solito discorso dei benefici dei 9/10; quindi non obbligare le persone a rottamare auto che vanno ancora bene, solo perché sono obsolete. Inoltre, i distributori sono necessari, perché ce n'è solo uno e funziona male, in quanto il margine di guadagno sul GPL è basso, quindi occorre installare queste stazioni con annesse altre attività economiche e, rispetto al contributo statale, capire se è possibile avere un contributo regionale per incentivare l'installazione di questi impianti.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - L'interpellanza vuole avere la risposta dalla Giunta in merito alla volontà o meno di osservare le mozioni approvate dal Consiglio regionale, in merito a due mozioni: quella del 21 settembre 2006 in cui si impegnava a finanziare la rottamazione dei veicoli più inquinanti con o senza acquisto di un nuovo autoveicolo e a disincentivare l'utilizzo degli autoveicoli che producono elevate emissioni di "CO2" e altri gas serra, anche nell'ottica di favorire il trasporto pubblico collettivo - e qui mi riaggancio agli impegni presi ieri visti con l'Assessore Pastoret -, nonché quella dell'11 gennaio 2007 che promuove l'installazione degli impianti a gas, come detto dal collega Bortot... di tutto questo non abbiamo visto nulla, vogliamo sapere se è stato messo in cantina o meno...
Quello che più ci preoccupa è che, a fronte della nostra inattività, le altre Regioni vanno avanti! Dovevamo essere la prima Regione d'Italia più sensibile; allora il Piemonte ha investito 7 milioni di euro per incentivo alla rottamazione senza obbligo di acquistare un'altra vettura, la Lombardia 9 milioni di euro per la rottamazione di un vecchio veicolo Diesel e acquisto di una nuova auto GPL, metano, elettrica, eccetera, la Toscana e la Puglia 4,5 milioni, Emilia Romagna 5 milioni, Provincia di Trento 1,5 milione, Lazio 3,9 milioni.
Siamo in grave ritardo da questo punto di vista e facciamo una brutta figura, ma soprattutto facciamo una brutta figura rispetto alla volontà, perché a me sembra che al posto di lavorare per disincentivare l'uso della macchina inquinante, per portare la gente verso il trasporto collettivo, eccetera... cosa vogliamo fare? Vogliamo incentivare l'uso delle macchine e soprattutto essere molto produttivi rispetto all'industria automobilistica, perché chi siamo andati a prendere come consulente in materia per fare del risparmio energetico? Siamo andati a prendere un signore - abbiamo la deliberazione n. 409/2007 - che è un esperto, che ha redatto numerose consulenze di direzione presso case automobilistiche, società finanziarie bancarie e "holding" commerciali, società di analisi di mercato per la definizione di piani industriali e gestionali nel campo automobilistico. Allora ci siamo affidati a uno che, per definizione, spaccia automobili... questo per fare il risparmio energetico.
L'impressione allora è che la volontà di ottemperare a quanto deciso dal Consiglio non ci sia, quindi pretenderemmo qualche risposta per capire se sul problema della rottamazione dei contributi per il gas si voglia fare qualcosa, se si vuole fare un piano con consulenti che si intendano di riduzione di gas serra, se si vuole favorire questo anche attraverso la predisposizione del metano che vale non solo per le autovetture, ma soprattutto per gli autobus che potrebbero andare a metano, e soprattutto se si intende disincentivare con una sovrattassa prevista dallo Statuto della Valle d'Aosta gli autoveicoli che producono troppa anidride carbonica.
Faccio presente che non l'Albania, a cui è tanto affezionato l'Assessore Cerise, piuttosto che il Vietnam, ma l'estremistica di Sinistra svizzera ieri, in Parlamento, ha deciso che dovranno essere tassate le auto che producono troppa anidride carbonica. Sto parlando di un Paese in cui la maggioranza è di Destra o di estrema Destra, perché sono il Partito democristiano, il Partito radicale e l'"UDC'" sono partiti che vanno dal moderato al Centro-Destra. Credo che queste siano delle risposte importanti, anche perché la popolazione è messa di fronte a grosse difficoltà anche da normative nazionali che, da un lato, aiutano; dall'altro, però, mettono in difficoltà l'"Euro 0" e l'"Euro 1". Noi siamo riusciti ad essere fino adesso, e speriamo di essere smentiti da lei, Assessore, gli ultimi della classe, anche rispetto allo Stato italiano. Credo che riprendere il cammino non sarebbe male!
Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.
La Torre (FA) - Innanzitutto ringrazio per la disponibilità degli interroganti e degli interpellanti di accomunare le iniziative, anche perché questo dimostra che si comprende bene che l'argomento che trattiamo è lo stesso e che deve essere, per qualche verso, condiviso.
Ero stato accusato qualche mese fa di voler tracciare delle linee di politica ambientale, pur non essendo, questa, mia competenza e soprattutto di volerlo fare da solo, facendo una fuga in avanti. Su questo argomento mi erano state "limate un po' le unghie", tanto che io dissi: "allora è vero, se c'è questa sensibilità da parte di tutti, condividiamola, facciamola insieme", però condividere e farlo insieme vuol dire anche dire la verità.
In quest'aula ho sentito richiamare molto al concetto di trasparenza e di verità, però quando queste servono, si ha una certa sensibilità; molte volte, in altri casi, si tende più verso la demagogia. Adesso non accuso nessuno, tanto è vero che quando ebbi il coraggio di dire, facendo un'azione non popolare, che visto che c'è un "Protocollo di Kyoto" che è stato sottoscritto da tutti, e su cui tutti sosteniamo che ci si debba battere perché c'è un problema ambientale, e dissi che in Valle d'Aosta è un dato di fatto che siamo la Regione che ha il consumo più alto pro-capite di carburante, che siamo la Regione che ha il numero di macchine in assoluto quasi il doppio rispetto a qualsiasi altra Regione d'Italia e dissi: "siccome dobbiamo partire da qualche parte e purtroppo viviamo di questa situazione dei buoni benzina, che è sicuramente un nostro diritto e un nostro vantaggio, ma che non coincide con una volontà di ridurre l'impatto ambientale"... a quel punto, sono stato aggredito, perché volevo colpire le classi... Non volevo colpire nessuno, voglio solo fare il mio lavoro! E dire delle cose come quelle che ho detto, di sicuro non mi portava dei voti, ma ho avuto il coraggio di dirle, e mi hanno detto che facevo una fuga in avanti e che dovevo fare un passo indietro, perché dovevo essere condiviso.
La prima cosa che dobbiamo condividere fra noi e far "condividere" all'esterno una cultura del rispetto dell'ambiente, e comprendere che quello che facciamo molte volte incide sulla qualità della vita anche degli altri. Questo ragionamento può passare attraverso solo una condivisione collettiva, perché se lo faccio io e qualcun altro mi smentisce in quanto ci sono 50 persone che non comprendono, perché chi ha l'"Euro 0" deve veder tagliati i buoni benzina, e protestano, però demagogicamente dall'altra parte si dice: "sì, hai ragione"... invece la verità è che dobbiamo far comprendere a tutti che siamo una collettività e dobbiamo rispettare fra di noi le regole, e così vale nelle scuole per il bullismo, e così vale nei luoghi di lavoro, e così vale anche in mezzo ad una strada, dove bisogna imparare a rispettare delle regole. Queste regole devono essere comprese e quando si parla di "Protocollo di Kyoto", che è un problema reale come quello dell'acqua e che ogni anno aumenterà, o prendiamo drasticamente delle misure e queste misure devono essere applicate oltre che enunciate, oppure non abbiamo risolto niente.
Per fare un passo in avanti rispetto a quello che è successo nel passato e dire che non è vero che non ci siamo mossi, mi sono preoccupato, visto che sono entrato in corsa sul treno e nel bilancio di cui ho avuto modo di prendere possesso non c'era alcun fondo destinato per quelle che potevano essere le riconversioni dei mezzi, mi sono preoccupato di far inserire nel bilancio 2007 dei soldi per poter andare in questa direzione e così è stato fatto. I soldi non sono molti, ma sono una prima risposta che vogliamo dare. Allora questa azione che sta diventando condivisa e partecipata, io la riporto nel Consiglio, tanto è vero che voglio portarla avanti insieme al Consiglio, perché ho capito dal Consiglio, con le mozioni, e quindi anche con la lezione di volontà, di partecipare tutti a un argomento su cui c'è una sensibilità condivisa, di discuterla e portarla avanti con voi. È chiaro che poi la partecipazione non è solo del mio Assessorato, ma è anche dell'ambiente e dei trasporti, ma su questo ci siamo già manifestati, quando ci vengono chieste le linee di indirizzo.
Le linee di indirizzo sono scritte nel piano ambientale, c'è una scheda apposita nel piano ambientale, la scheda "RT3", Rinnovo tecnologico del parco circolante: incentivi ai privati per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, e poi la scheda recita, in tutte le sue varie voci, le attività che devono essere fatte per andare in questa direzione, e questa scheda è stata presentata qualche mese fa, in accordo con l'Assessorato dell'ambiente. Così questa scheda fa riferimento al discorso dei trasporti, ma qui vengono avanti alcune delle osservazioni che vengono fatte nelle interrogazioni e nelle interpellanze, dove dicono: "dobbiamo avere un piano più definito e coordinato". In questo senso ci siamo dati delle linee guida, me le sono trascritte per averle sempre presenti: l'iniziativa è orientata ad incidere sulle emissioni inquinanti che derivano dal traffico, avendo come obiettivo il miglioramento della qualità dell'aria, mediante la promozione di un più diffuso impiego di combustibili gassosi a basso impatto ambientale, o verso l'uso di tecnologie più vicine all'attuale stato dell'arte, nella capacità di contenimento delle sostanze nocive liberate dalla combustione dei motori e degli autoveicoli, attraverso sostanzialmente 3 azioni: la prima, è la sostituzione dove possibile degli "Euro 0" e degli "Euro 1" a gasolio, qualcuno direbbe che siamo ancora indietro, perché altre Regioni sono già alla sostituzione degli "Euro 1" a degli "Euro 2" diesel, ma non vorrei di nuovo fare una fuga in avanti e sembrare che rincorriamo sempre le cose. La seconda azione prevede la trasformazione delle autovetture circolanti a benzina con gli impianti alimentati a metano o a GPL. La terza azione consiste nella rottamazione di ciclomotori con motori non catalizzati verso l'acquisto di modelli catalizzati o elettrici: queste sono le linee guida, ma non abbiamo scoperto l'acqua calda, perché altri le stanno portando avanti da prima di noi.
La prima necessità è quindi quella di creare l'opportunità per i cittadini, visto che dobbiamo introdurli in una cultura che li coinvolge anche nella loro tasca, per fare in modo che questi percorsi siano praticabili. Il primo esempio deve venire dalle amministrazioni pubbliche che si devono dotare per prime sia nei trasporti pubblici - lo ha detto con molta chiarezza anche il mio collega -, sia per quanto riguarda la mobilità interna legata agli apparati regionali, di queste misure di contenimento dell'inquinamento per dare un esempio concreto ai cittadini della volontà di muoversi in questa direzione. Noi ci stiamo muovendo fra mille difficoltà, perché rinnovare un parco automezzi vuol dire investire milioni di euro, quindi anche il rinnovo di un parco automezzi ha bisogno di una programmazione che deve essere gestita in un periodo non breve.
Secondo punto: ai cittadini si deve dare l'opportunità di poter scegliere, quindi dobbiamo creare delle condizioni non solo favorevoli economicamente e, qui, apro una parentesi: anche qui dobbiamo conciliare attraverso un'azione di convenzioni il rapporto che è stato instaurato da vari soggetti, il primo e più importante è lo Stato, che ha emanato una serie di indicazioni precise sulle procedure e sui vantaggi economici per la rottamazione degli "Euro 0" e "Euro 1" diesel. Il secondo soggetto sono le case automobilistiche che hanno percepito la volontà ecologica di andare a un risparmio e a una tutela ambientale e sono uscite con una serie di incentivi. Il terzo soggetto sono le Regioni, che hanno il dovere di fare la loro parte; in questo senso abbiamo stanziato, per il 2007, 500mila euro. È chiaro che questi soldi adesso dovranno essere, per poter essere ottimizzati, conciliati attraverso le azioni dello Stato, le azioni delle case automobilistiche e l'azione della Regione.
Non ci dobbiamo però dimenticare dei soggetti privati, e... chi sono? Sono gli installatori, sono i meccanici, sono quelli che possono essere la parte attiva della riconversione di un segmento di automezzi che magari è quello che si indirizza verso il metano o il GPL, ma, anche qui, questa opportunità la possiamo dare solo se creiamo una rete di distributori che possa soddisfare, perché non posso andare a mettere il gas metano sulle auto e poi non do loro i distributori, quindi è necessario portare avanti un'azione che abbiamo intrapreso, tanto che abbiamo avuto contatti documentati con l'ENI e l'ENI sta svolgendo per conto nostro un'indagine sul territorio e fornirà dei dati gratuitamente per indicare, intanto, quali possono essere le migliori condizioni per la collocazione di eventuali nuovi distributori a metano, ma soprattutto per fornire quell'assistenza come ENI, per facilitare un percorso di trasformazione di alcuni distributori, in quanto forse non è necessario fare distributori nuovi, ma è sufficiente spiegare ad alcuni distributori che possono essere collegati alla rete del metano che può convenire anche a loro e che possono essere, loro stessi, i primi a trasformarsi a metano, facilitando e accelerando il percorso. Per questo motivo siamo andati a scegliere un soggetto esperto di "automotive" ed esperto del settore, perché... quale miglior modo di combattere la droga se non utilizzando chi la droga la conosce molto bene?
La realtà è questa: dobbiamo andare a fare delle convenzioni con le case automobilistiche, con gli installatori, con i rapporti fra le varie funzioni dei passaggi che ci possono essere per la trasformazione delle auto e questo è quello che ci serve. Non abbiamo bisogno in questo momento di un esperto ambientale, sappiamo bene quali danni procura il gas di emissione delle auto e anche l'ipotesi che il Consigliere Sandri fa di creare una tassa non è un'ipotesi sbagliata, ma deve essere condivisa, perché se vengo qui a dire che voglio mettere una tassa per le auto inquinanti, di nuovo come l'altra volta mi si verrà a dire che sono quello che ce l'ha...
(interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)
... sono il 50% delle auto, se la media è quella sarà il 50% dappertutto!
Allora è facile in questo argomento cadere in una certa demagogia o è facile strumentalizzarlo; quello che chiedo è di non strumentalizzarlo e poi la demagogia se viene, pazienza, ma noi dobbiamo andare avanti e fare queste cose. Adesso abbiamo la possibilità di chiudere queste convenzioni con le case automobilistiche, abbiamo la possibilità di fare le convenzioni con gli installatori, abbiamo la possibilità di immettere questi 500mila euro che sono pochissimi, ma devo dare atto all'Assessore Marguerettaz che è riuscito a ritagliarli...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... lo spiego. Siccome ci rendiamo conto che la massa di denaro che immettiamo è poca, noi potremmo andare a suddividere su un numero limitato di autovetture. Allora l'unico modo che abbiamo per creare un reale incentivo è far sommare gli incentivi; se una casa automobilistica mette, e in questi giorni c'è una campagna di qualcuno che ha messo 4.000 euro per la rottamazione dell'auto, vogliamo arrivare al punto che si possa sommare l'incentivazione che dà la casa automobilistica con la nostra incentivazione e con l'incentivazione dello Stato, e poiché il cittadino non può farlo da solo dobbiamo mettere il cittadino in condizioni di sapere che se va a comprarsi un'auto, su quell'auto può avere un abbuono di 5.000 euro, sull'altra auto di 6.000 euro, e via dicendo, in modo che lui è incentivato realmente a fare questo tipo di operazione. La stessa cosa vale per le convenzioni con gli installatori, perché non crediamo che il cittadino debba andare da un installatore e un installatore gli farà 300 euro, un altro 500 e l'altro 600 euro; crediamo invece che ci debba essere, come in tutte le altre Regioni, delle convenzioni precise in cui il cittadino è tutelato perché c'è un costo concordato con l'installatore. Vogliamo mettere in condizione il cittadino serenamente di utilizzare tutto quello che viene messo a disposizione per la riconversione delle auto, sono soldi dello Stato, sono denari messi dalle case automobilistiche, sono denari che dobbiamo mettere anche noi; poi c'è la sua libertà di scegliere. C'è chi vorrà fare l'impianto a GPL, ma noi dobbiamo creare i distributori a metano, c'è chi non vorrà cambiare la macchina e non potrà circolare in città perché queste cose bisogna dirle e non bisogna pensare che se il traffico viene chiuso nella città l'"Euro 0" diventa... è così in tutte le Regioni d'Italia, e via dicendo.
Anche sul discorso dei buoni benzina la situazione la conoscete, abbiamo creato una "task force" e stiamo aspettando. La mentalità valdostana dovrà quindi cambiare, noi sicuramente troveremo delle soluzioni condivise anche in risposta ai buoni benzina, ma la mentalità valdostana dovrà cambiare. La "macchina" intesa come la intendiamo oggi, un mezzo che accendiamo in ogni istante per fare poche centinaia di metri... non potrà più essere così, e anche l'utilizzo indiscriminato delle macchine per un trasporto urbano dovrà diminuire, e così anche l'utilizzo delle quantità di benzina che siamo quasi al doppio di ogni altra Regione, dovrà diminuire, se crediamo nel rispetto e nella tutela ambientale. Saranno periodi di sacrificio.
Quello che mi rammarica è che abbiamo messo ora solo 500mila euro, sono pochi, cercheremo di metterne di più, comunque l'Assessore alle finanze ha cercato di venirmi incontro perché non erano previsti, ma me li ha dati, cercheremo di trovarne altri perché è giusto che facciamo un discorso di informazione, cosa che non è stata fatta, mentre se si va a vedere in altre Regioni c'è un'informazione costante nei confronti dei cittadini che spiega perché conviene cambiare la macchina o riconvertirla. I distributori in Valle sono due, uno è ubicato a Saint-Christophe e l'altro è a Brissogne.
Venendo alle domande che sono state rivolte, credo di aver toccato tutti gli argomenti. Abbiamo stanziato i soldi e abbiamo dato l'incarico per poter procedere con queste convenzioni, tra l'altro un incarico molto modesto; con l'ENI abbiamo chiuso l'accordo, ma è un accordo a titolo gratuito, quindi abbiamo con l'ENI un accordo per la ricerca sul territorio e la fattibilità dei distributori a metano...
(nuova interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... è gratuito, abbiamo una lettera in cui ci viene detto che stanno facendo uno studio, non c'è bisogno di fare una deliberazione. Sono disponibile a prendere atto e poi non so se applicarlo, lo vedremo in Consiglio, di uno studio che loro fanno gratuitamente. Se ritenevate che dovessimo pagarlo...
(nuova interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... loro lo hanno formalizzato con una lettera e io ho preso atto, non ho voluto prendere impegni perché ritengo di non aver impegni con nessuno, visto che l'ENI rappresenta una società che potrebbe essere considerata di parte.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Vede, Assessore, è difficile replicare a tutto quanto lei ha detto... io inizierei dicendo che lei è andato un po' fuori tema perché riteniamo che la legge, recentissima, che è stata approvata - la legge del 2007 sul piano dell'aria - debba essere il punto di riferimento sulle azioni che devono essere intraprese. Allora noi le rileviamo che la Regione ha delle competenze importanti per quanto riguarda il piano che deve essere redatto a cura della Regione, ma poi tutto il resto deve essere coordinato sviluppando l'iniziativa privata, ricerca, applicazioni varie, eccetera. Abbiamo dei dubbi su questo che è l'unico incarico e mi spiego.
La legge è andata in pubblicazione il 30 gennaio 2007, lei è stato velocissimo perché la deliberazione è del 23 febbraio, perciò in 24 giorni lei aveva il primo incarico pronto. Leggendo la deliberazione, apprendiamo che in Giunta lei ha dato notizia di aver esaminato una proposta pervenutale; ora noi conosciamo i tempi non esattamente olimpionici dell'Amministrazione regionale, sappiamo che le deliberazioni prima di andare in Giunta vanno istruite dagli uffici, per essere istruite dagli uffici hanno bisogno di avere l'input politico o comunque della struttura. Ora questa sicuramente è una deliberazione a tempo di record, perché in 24 giorni dalla pubblicazione di quella legge aveva già esaminato la proposta che le era pervenuta da un qualcuno che aveva già avuto modo e tempo di andarsi a leggere in Gazzetta ufficiale nei 12 giorni - penso siano questi - da quando era uscita la legge che c'era questa opportunità. Per curiosità siamo andati a vedere cosa fa questo signore; poi, è vero che il Registro Imprese registra quello che le imprese comunicano, ma normalmente è interesse delle imprese comunicare quello che fanno. Questo signore risulta essere agente rappresentante di commercio in materia di prodotti finanziari e di occuparsi di promozione pubblicitaria. Leggiamo la deliberazione e invece apprendiamo dalla deliberazione che dovrebbe fare anche altre cose.
Allora, Assessore, normalmente quando uno dà un incarico, dovrebbe farsi dare un curriculum, dovrebbe andare a verificare i precedenti tecnici; invece qui notiamo semplicemente una tempistica di tipo olimpionico e su questo argomento chiudo... vedremo poi l'esito di questo incarico! Assessore, su "Il Sole" del 15 marzo 2007, Cleantech - lei sa cosa significa, io no, l'ho appreso leggendo "Il Sole 24ore" -, Cleantech significa "tecnologie pulite" e si dice (leggo): "Un miliardo di dollari di investimenti in venture capital a trimestre con oltre 200 start up che stanno fiorendo nella Silicon Valley"... ma anche a Francoforte, Cambridge, Parigi, Pechino e Stoccolma, non si parla dell'Italia, si parla di investimenti importantissimi, si parla del ruolo di certe aziende e qui lei dovrebbe essere più attento, perché il discorso delle tecnologie pulite, anche dal punto di vista degli insediamenti industriali, dovrebbe riguardarla direttamente.
Sarebbe stato interessante che nell'ambito di questo piano l'amministrazione avesse sponsorizzato degli insediamenti di queste società, che sono pulite perché non inquinano, e sono più pulite perché si occupano di diminuire l'inquinamento nell'area dell'"Espace Aosta". Sarebbe interessante che lì, noi, spendessimo qualcosa, perché non è credibile, al di là del fatto che lei è fuori tema perché non è compito nostro, che noi andiamo a fare... cosa? A fare della ricerca? Noi, come Amministrazione regionale diamo degli incarichi a qualcuno che si metta in competizione con investimenti di un miliardo di dollari a trimestre, che vengono investiti nel mondo su questo settore? Noi, con 500.000 euro? È evidente che il ruolo della Regione non può essere quello di arruolare il premio Nobel - e questo, ad oggi, il premio Nobel non lo ha preso; dubito che lo prenda prossimamente con gli studi che farà per conto della Regione - che possa individuare chissà quali tecnologie che possano fare della Valle d'Aosta questa "isola felice"; perciò lei avrebbe dovuto essere l'impulso come Amministrazione, affinché qui si creassero i presupposti a livello d'imprenditoria per fare questo tipo di ricerche.
Non siamo poi soddisfatti delle risorse stanziate, perché se andiamo a vedere la legge regionale che è stata approvata, stanziava una cifra ben diversa per il 2007, 806mila euro, mentre lei ci dice che non erano previsti stanziamenti e che l'Assessore alle finanze le ha fatto la cortesia di reperire 500mila euro. Secondo me, avete stornato delle risorse perché le leggi, quando vengono approvate dal Consiglio, devono avere la copertura finanziaria. Noi le domandiamo quali sono le risorse a bilancio, lei risponde: "500mila euro". Allora, secondo me, c'è qualcosa che lei deve verificare con l'Assessore alle finanze.
Ultima annotazione che ci preoccupa e gliela vogliamo lasciare come materia di meditazione: cosa vuol dire la "convenzione con le case automobilistiche"? Non vorremmo che fosse la solita misura "alla valdostana", per cui alla fine gli incentivi li prendono i concessionari sul presupposto che vendono a tariffa scontata e non si capisce mai quale sia lo sconto del concessionario, quale sia il contributo regionale, quale sia il contributo dello Stato, quale sia il contributo della casa produttrice, a un prezzo che alla fine non si capisce più di quanto sia scontato, le autovetture ai cittadini. Se questo è il suo disegno - perché lei non lo ha delineato molto, però si è capito che potrebbe arrivare a queste conclusioni -, è aberrante, e la invitiamo a rimeditarlo, poiché sarebbe sicuramente inutile e non accettabile.
Monitoreremo con attenzione non l'aria, perché non abbiamo gli strumenti, ma sicuramente le manovre per dare concretezza a questo piano dell'aria che, al momento, ci sembra abbia fatto solo fumo e il fumo... inquina!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Intanto ringrazio l'Assessore, perché al di là di un po' di fumo con cui ha dovuto condire questa risposta, ha dimostrato di essere impegnato in materia, quindi gli riconosciamo l'onore delle armi, però mi sembra di poter evidenziare un paio di contraddizioni.
Lei ha fatto questa apertura clamorosa, dicendo: "qui ci sono troppe auto, dobbiamo prendere coscienza..."; benissimo, l'obiettivo suo è quello di ridurre il numero delle macchine. Non mi sembra che, andando a prendere un agente di commercio che vende auto "FIAT", che si possa andare in quella direzione! Ho l'impressione che abbia proprio sbagliato il consulente; quindi su questo faccia una riflessione. Dall'altra parte, anche su quella scheda che lei ha vagamente illustrato, credo che si debba andare a prevedere delle misure che vadano a ridurre il numero delle macchine, quindi anzitutto la rottamazione senza acquisizione di nuove autovetture. Per far incentivare questo si può pensare ai soliti soldi, ma si può pensare anche a regalare dei pass per uno, due o tre anni, su tutti i mezzi pubblici della Valle d'Aosta, o anche per la ferrovia, si può fare in modo che la gente, a fronte di una rottamazione, possa fare uso del trasporto pubblico; questo è già stato fatto in altre Regioni.
Seconda contraddizione. Lei si lamenta dell'elemosina che le ha fatto il suo collega Marguerettaz, i 500mila euro; credo che lì dipenda solo da lei, non dall'Assessore Marguerettaz che, in questo caso, è innocente! Se lei comincia a pensare seriamente alla tassa sull'anidride carbonica, vede che non avrà più a disposizione 500mila euro, ma ne avrà magari un milione e 500mila euro, presi a quelli che hanno "BMV X5", 4200 a benzina o altre cose del genere... è, ovviamente, una battuta. Credo quindi che una riflessione si possa fare serenamente e senza grossi tipi di problemi.
L'obiettivo finale è quello di far viaggiare di più la gente su mezzi pubblici, visto che non è giusto impedire alla gente di muoversi, ma è giusto che la gente si muova senza inquinare troppo. Spero che lei si coordini con il suo collega dei trasporti, perché insieme a questa offerta deve aumentare grandemente l'offerta di trasporto pubblico, poiché noi, in Valle d'Aosta, più o meno facciamo un miliardo di km. all'anno; a fronte di questo abbiamo poco più di 3 milioni di km. fatti dai mezzi pubblici, quindi rappresentano fra ferrovia e autobus circa il 3% ma gli autobus circa l'1%. Allora credo che, a fronte di aiuti per rottamare, aiuti per guidare auto meno inquinanti, ci debbano essere anche aiuti per il trasporto pubblico in comune, anche se non pubblico, quanto meno collettivo, che è la cosa importante.
Infine, il problema dell'effetto serra, di Kyoto, eccetera: mi sembra che a livello mondiale, europeo e statale ci sia un aumento della sensibilità, però vorrei richiamare l'impatto che ha sulla Valle d'Aosta, Assessore Pastoret. Da "Le Monde" del 18-19 marzo scorso emerge che un aumento di 2° della temperatura media riduce il numero delle stazioni di sci del 27% in Italia, del 42% in Austria, del 33% in Francia e dell'81% in Germania. Se questo aumento passa a 4, in Italia oltre il 50% delle stazioni di sci chiudono. Allora credo che abbiamo una necessità urgente di richiamare, tutti, a una mobilitazione su questa cosa; di conseguenza - e qui ritorno all'Assessore La Torre - non è possibile ripensare a questo, se non cambiando la legge sugli incentivi alle energie rinnovabili. Voi siete ripartiti con di nuovo lo stesso bando di quel fallimento del regolamento della legge dello scorso anno; lei si era impegnato a presentare una nuova legge, lei non può dire sulle auto di essere sensibile all'anidride carbonica e al suo contenimento, mentre per quanto riguarda il riscaldamento non fare assolutamente nulla!
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Volevo richiamare l'Assessore relativamente alla mozione approvata all'unanimità da questo Consiglio: l'impegno che lei ha preso è di promuovere l'installazione sugli autoveicoli di impianti a metano GPL, e l'altro sul territorio regionale alla costruzione di impianti. Veniamo al dunque.
Per quanto riguarda gli incentivi alla rottamazione, sono d'accordo con il collega Frassy, dobbiamo stare molto attenti, perché "rottamare" significa che qualcuno compra altre auto e queste auto vanno prodotte consumando energia. Non è che sono contrario a priori, ma bisogna stare attenti a che tipo di auto si va a rottamare e che tipi di incentivo, perché se fra l'incentivo statale, quello delle case automobilistiche, quello regionale, faccio un bell'affare e cambio l'auto solo perché non mi piace più il modello che uso quotidianamente, facciamo una bella frittata! Quindi non dico che sono contrario, ma che deve stare attento. Per il resto, invece, abbiamo bisogno dei tempi.
Per il metano i tempi sono lunghi, per il GPL non è necessario, perché abbiamo una stazione di distribuzione di GPL a fianco della casa del collega Ottoz. Quella struttura, il terreno e l'immobile, è di proprietà del Comune di Saint-Christophe e qui entra in ballo l'Assessore Cerise: siccome quell'area in cui c'è l'impianto di GPL a Saint-Christophe non è strategica per l'aeroporto, perché è sul bordo della statale, negli scambi di area può succedere che una società di Brescia sia interessata a potenziare quel distributore di GPL nella misura in cui il Comune di Saint-Christophe accetta di fare una convenzione che permette a questa società dell'ENI di utilizzare quell'immobile e quell'area per almeno 20 anni. Si potrebbe pertanto intervenire nei confronti del Comune, che faccia la convenzione per installare e potenziare questo impianto di GPL. Potenziare... perché? Perché potrebbe esserci un altro distributore normale vicino, perché la percentuale sulla vendita di GPL è bassa e solo avere una struttura di vendita GPL non rende per poter tenere aperto tutto un certo numero di ore; quindi la società si impegnerebbe a ristrutturare l'immobile, ovviamente se può utilizzarlo per 20 anni, creare strutture commerciali adiacenti da concordare assieme, e con una triangolazione fra Comune di Saint-Christophe, i vostri Assessorati ed eventualmente quel gestore o altri gestori, si potrebbe avere immediatamente un distributore a GPL..., ma non come adesso, che passi al mattino è chiuso, passi alla sera è chiuso e la domenica non è aperto... che nella convenzione si stabilisca che deve rimanere aperto almeno 20 h su 24! Questa cosa, Assessore, si può fare subito in attesa dei tempi dell'altro, e anche il metano si può, o in convenzione con distributori già esistenti e quindi fare una piccola ricerca per trovare chi è disponibile e definire le aree, oppure farlo nuovo e anche questo è possibile!
L'altra cosa che è possibile subito fare è la convenzione con gli installatori di impianti; qui ho portato una copia di un installatore in cui si distribuiscono ai propri clienti i prezzi per le installazioni. Il sottoscritto ed altri sanno quanto viene a costare l'installazione dell'impianto GPL a metano, si regola, introita l'installatore i benefici e i contributi, quindi l'utente non è che deve andare in mille posti per questioni burocratiche, ma si tratta di definire bene la convenzione.
Assessore, queste due cose, però: intervenire sul distributore GPL a Saint-Christophe e la convenzione con gli installatori, queste due piccole cose si possono fare subito! Lei dovrebbe venire, non dico il prossimo Consiglio, ma fra un mese, non obbligarci me o altri colleghi a fare altre mozioni o interpellanze, perché dovrebbe venirci a dire: "guardate, c'è un accordo, c'è una convenzione su quella distribuzione di GPL, è stata sottoscritta dalla Regione con gli installatori la convenzione per chi vuole installare questo tipo di impianti".