Oggetto del Consiglio n. 2583 del 21 marzo 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2583/XII - Incarichi di consulenza all'interno dell'Assessorato dell'istruzione e cultura. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso che:
- l'Assessorato alla Istruzione e Cultura si avvale di consulenze giustificate dalla carenza di risorse umane presenti nell'organico assegnato;
- alcune di queste consulenze, pur venendo modificate nelle deliberazioni di incarico le competenze richieste, si rinnovano da anni con i medesimi soggetti;
- i compensi corrisposti, in alcuni casi, sono nel tempo più che raddoppiati;
- particolarmente sguarnita rispetto all'organico dell'Assessorato risulta il Servizio pianificazione edilizia scolastica ed universitaria, recentemente istituito;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per sapere:
1) quali sono le cause della carenza di risorse umane interne all'Assessorato e quali sono le necessità attuali in materia di personale;
2) quale servizio e con quali risorse umane espletava precedentemente le funzioni del neo istituito servizio di pianificazione edilizia;
3) come pensa di ovviare alle carenze di organico sopra evidenziate;
4) quali sono attualmente le emergenze e le pianificazioni gestite dal servizio innanzi indicato.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Questa interpellanza nasce dall'evidenza che ultimamente il suo Assessorato, Assessore Viérin, ha dovuto fare ricorso a parecchie consulenze su tutta una serie di problematiche che pensavamo fossero gestite nell'ambito delle routine dei vari servizi. Ci siamo presi la briga di andare a capire quali potevano essere le motivazioni poste alla base di queste consulenze e abbiamo visto che alcune di esse lei le ha ereditate, sia nell'oggetto sia nel consulente. Questa peraltro non è una giustificazione, può essere forse una attenuante rispetto alla situazione che lei si è trovato in eredità, anche se alcune scelte di tipo politico-amministrativo da parte sua sono state effettuate. Le scelte lei le ha fatte al momento in cui è stata rivista la struttura dell'Assessorato all'atto del suo insediamento, quando alcune strutture sono state eliminate rispetto ad alcune posizioni apicali dirigenziali - mi riferisco al servizio ispettivo tecnico - e altre strutture sono state create ex novo - mi riferisco al servizio supporto autonomia scolastica e servizio di pianificazione di edilizia scolastica e universitaria.
Non voglio entrare nel merito delle scelte che lei ha fatto legittimamente nel doversi assumere la responsabilità politica e amministrativa, riscontro però che è quanto meno curioso che venga avviato un servizio che dal nome lascia intendere importanti responsabilità e oneri, quale la pianificazione della edilizia scolastica universitaria, avendo a disposizione una sola risorsa umana, tanto che lei per dare seguito a questo servizi ha dovuto far ricorso a più di una consulenza. Perciò noi anzitutto le poniamo una domanda di principio, cioè quali sono le carenze di queste risorse umane, rispetto a situazioni che sappiamo essere, in alcune strutture di altri servizi, di sovrabbondanza di personale non oberato dalle funzioni di istituto. Per quale motivo non si riesce, con la mobilità interna del personale, a conseguire una ottimizzazione delle strutture della Amministrazione regionale?
Volevamo capire: anzitutto, questi servizi immagino che siano stati istituiti per ottimizzare le risposte che l'Amministrazione regionale si prefigge di dare, ma nel passato come venivano espletate le funzioni di questi neo servizi istituiti e poi come pensa di poter ovviare a queste carenze che oserei dire quasi croniche?
Comunque riscontriamo che nella gestione di queste consulenze ci sono quanto meno delle situazioni originali, che danno luogo a una intercambiabilità delle posizioni, ossia persone che venivano messe a consulenza sul presupposto che avessero certe qualifiche, a distanza degli undici mesi canonici perché sono consulenze che si reiterano ad undici mesi di distanza, acquisiscono competenze diverse e, a fronte di compensi diversi che spesso sono più che raddoppiati, vengono destinati ad altre funzioni.
Allora la sensazione di fondo è che alla fine il meccanismo delle consulenze rischi di essere fine a se stesso. Alla fine, a prescindere da quello che può fare la struttura, c'è l'esigenza forse più politica che amministrativa di dover assegnare alcune consulenze, in parte per dare delle risposte continuative, in parte per esigenze politiche che si sono create nel presente.
Non sappiamo quali siano le emergenze del servizio pianificazioni, ma è evidente che andando a leggere quelle deliberazioni, a questo si fa riferimento. Vorremmo, perciò, capire qual è il punto della situazione su questo tipo di servizio di pianificazione, che se è condivisibile in una prospettiva di riorganizzazione dei plessi scolastici, sarebbe però il caso di capire quali sono gli obiettivi, perché in questo servizio c'è anche la pianificazione universitaria e siamo convinti che questa avrebbe un gran bisogno di essere messa a fuoco, ma abbiamo la sensazione che sulla edilizia universitaria siamo prigionieri di quel desiderio, condiviso da tutti ma che resta al momento un desiderio, di poter ottimizzare l'area della Caserma Testafochi.
In assenza dell'area della Caserma Testafochi non siamo riusciti ad andare oltre al vizio, perché tale è, delle università italiane e non ultimo della università di Torino, di affittare ampi spazi (penso all'area di Saint-Christophe) che non danno risposte se non nell'ambito di misure tampone. Misure tampone che non sono funzionali alla risposta di certezza degli spazi, che comportano dei grandi costi e che non fanno sviluppare le strutture stesse.
Vorremmo capire come lei pensa di muoversi in futuro rispetto a quelle che pensiamo essere delle risposte per la emergenza dell'oggi, ma che se reiterate anche nel domani a questo punto delle due l'una: o lei si rassegna a gestire l'emergenza, oppure non ha gli strumenti politico-amministrativi per gestire la delega che le è stata assegnata in questa Giunta.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Collègue Frassy, vous avez été clair; j'essaierai d'être autant clair dans ma réponse. Cependant je dois corriger en partie une affirmation que vous avez faite, c'est-à-dire que les services qui ont été créés au sein de mon Assessorat ne sont pas deux mais seulement un, car le service de support de l'autonomie scolaire a été simplement une modification de l'ancien service d'inspection. Ça a été simplement un changement de dénomination pour faire face à la nouvelle loi sur l'autonomie scolaire, pour s'adapter aux changements législatifs.
Pour ce qui est des changements, il y a eu la création depuis 4 mois de ce service pour les bâtiments scolaires et pour la partie universitaire aussi.
Pour ce qui est des causes: carence de ressources humaines, besoins. Je ne sais pas si vous connaissez la situation de L'assessorat mieux que moi, mais je suis convaincu qu'il n'y a pas de bureaux au sein de mon Assessorat qui ont une abondance de personnel. Au contraire nous avons des bureaux comme les services de support à l'autonomie scolaire qui sont en train de travailler à la limite, car il y a entre les gens qui vont à la retraite, les gens qui sont en maternité et le pacte de stabilité qui nous impose de ne pas pouvoir remplacer ces gens sinon dans la mesure de 50%; à Verrès au mois de mars la bibliothécaire prendrait sa retraite et il y a un risque de fermer la bibliothèque. Donc le discours en général de l'Assessorat: il n'y a sûrement pas d'abondance de personnel, comme d'ailleurs dans toute l'Administration régionale.
Pour ce qui est de mon domaine, en tout cas la situation que j'ai héritée prévoit des services qui dépendent du Département de la Surintendance des écoles, qui ont été structurés en fonction d'une réalité juridique et opérationnelle différente et, objectivement, moins complexe et moins coûteuse que celle que nous connaissons aujourd'hui.
Il y a eu une involution des conditions de cette structure en matière de personnel et de fonctionnement (dues essentiellement au Pacte de stabilité, dont je vous parlais, et aux normes sur le travail à temps partiel aussi qui nous ont pénalisés), ce qui permet désormais au personnel en service de se consacrer simplement à un travail régulier et d'ordinaire administration et de respecter les échéances prévues dans le cadre de ces activités ordinaires. Je vous rappelle que toute la partie des services de support à l'autonomie gère tous les contacts avec les étudiants, les élèves et que 4 personnes au cinquième étage font les fiches de paie de tous les enseignants de la Région. Ça pour ce qui est des causes des carences des ressources.
Pour ce qui est de quel service et quelles ressources humaines s'occupaient auparavant des fonctions que nous avons augmentées, le Service de la planification des constructions, les fonctions inhérentes à la planification dans ce domaine ont été exercées jusqu'au 1er décembre 2006 par un bureau du Service du droit de l'éducation faisant partie de la Direction des politiques de l'éducation. Les ressources humaines dont disposait ce service pour gérer le Bureau de la construction étaient les mêmes que celles qui sont confiées aujourd'hui, c'est-à-dire un "C2", un expert-comptable. Comment remédier - pour suivre votre fil logique - aux carences de l'organigramme?
En l'état actuel des choses, le recours à des consultants, pour des questions purement techniques, permet d'aborder un soutien indispensable au fonctionnement du Service de la planification, qui a été créé il y a moins de 4 mois. Le soutien législatif, quant à lui, s'avère fondamental pour répondre avec précision aux questions de type normatif relatives aux constructions scolaires et universitaires. Je considère par ailleurs que, compte tenu des nouvelles compétences du Service (que je vous détaillerai plus tard), le choix de nous adresser à des consultants, dont nous connaissons les compétences et l'expérience, est non seulement plus que justifié, mais représente une garantie de continuité. C'est d'ailleurs pourquoi, dans des domaines très spécifiques que ne maîtrise pas le personnel du Département de la Surintendance, nous avons jugé opportun de compléter les compétences de nos bureaux en ayant recours à des consultants, qu'ils soient techniciens ou ingénieurs vu la matière. Parmi les compétences, que vous avez citées - j'y reviendrai - nous sommes en train de discuter une convention avec le Polytechnique de Turin, pour l'ex "Brambilla", qui retombera tout en entier sur cette direction et en partie sur le service en question.
Quelles sont actuellement les urgences et les planifications gérées par ce service? Moi je l'ai annoncé pendant la discussion du budget, c'est une priorité à laquelle je tiens beaucoup. Le discours des bâtiments scolaires a été pendant trop longtemps négligé et risque de créer des problèmes à l'avenir. Donc la volonté du Gouvernement est celle de faire un monitorage de l'existant et de planifier sur le moyen et long terme des solutions et un plan partagé par tout le monde. Je suis en train de raisonner aussi à un projet de loi qui puisse planifier des interventions dans ce domaine.
Sur le front des urgences logistiques, le Service concentre ses efforts sur la nouvelle succursale du Lycée scientifique d'Aoste, déjà un problème qui s'est présenté au mois de septembre - qui sera aménagée dans les locaux de l'école de la place Saint-François appartenant à la Commune d'Aoste - et sur les nouveaux locaux du Lycée technique (ISITIP) de Verrès et de l'antenne régionale de l'École polytechnique, qui s'installeront dans les bâtiments du "Brambilla".
Pour ce qui est de la succursale du Lycée scientifique, le service en question s'emploie à coordonner les activités qui doivent être réalisées par la Commune et la Région, aux fins tant de l'adaptation des locaux aux exigences de cette école supérieure que du déménagement à proprement parler. Le Service travaille en collaboration avec les autres structures régionales compétentes pour l'exécution des travaux et des services, ainsi qu'avec les institutions scolaires concernées, afin que toutes ces activités soient coordonnées et terminées pour le début de la prochaine année scolaire, sinon nous risquons d'avoir dix classes dans la place Chanoux.
Pour ce qui est de la planification, le Gouvernement régional a souligné qu'il est nécessaire d'élaborer un plan des constructions pour résoudre les besoins du système de l'éducation secondaire du deuxième degré, ainsi que du système universitaire, dont vous avez abordé la nécessité et que nous partageons. Nous avons fixé des objectifs à caractère général que je vous énonce: améliorer les standards de construction actuels; rassembler les activités didactiques au sein de pôles d'éducation, dans la mesure du possible (l'exemple de la location de la part de l'université a été une solution qui a été étudiée, sinon nous avions des problèmes, même si c'est vrai qu'en attendant la résolution du problème des casermes, c'est une solution temporaire, mais nous devons faire face à cela); améliorer les conditions d'étude dans notre Région pour un discours plus général.
Donc c'est à cette fin que, par la délibération n° 218/2007, le Gouvernement régional a créé un comité technique coordonné par le chef du Service de la planification des constructions scolaires et universitaires, composé d'un représentant de la commune d'Aoste, d'un représentant de l'Université de la Vallée d'Aoste et d'un représentant de la Direction du bâtiment de l'Assessorat du territoire, de l'environnement et des ouvrages publics. Relativement aux systèmes scolaire et universitaire, ce comité (qui s'est déjà réuni) est chargé de procéder aux opérations suivantes: analyse quantitative et estimation approximative des besoins; analyse quantitative et évaluation des difficultés actuelles; projections de développement et définition des besoins à moyen et à long terme; évaluation des organisations structurelles alternatives et proposition de solutions à moyen et à long terme.
Ce comité technique s'est déjà réuni une fois et se réunira à nouveau incessamment dans les prochains mois et peut être complété par d'autres services de l'Administration, en fonction des problèmes qu'il va aborder. Dans un délai de quatre mois - c'est-à-dire au mois de juin - il devra présenter au Gouvernement régional un premier rapport exposant la situation actuelle, ainsi que les besoins à moyen et à long terme, mais fournissant aussi les premières indications utiles en vue de l'approbation d'un plan des constructions scolaires et universitaires qu'on partagera avec le Conseil régional et la Ve Commission tout d'abord.
Il faut ajouter enfin qu'en sus de la gestion des urgences logistiques et de la planification, le Service en question exerce aussi d'autres compétence, à savoir: délivrance d'avis sur les projets d'écoles proposés par les collectivités locales; délivrance d'avis sur les plans régulateurs généraux communaux, pour ce qui est des constructions scolaires et universitaires; création du registre des bâtiments scolaires; gestion des financements de l'Etat destinés à la construction scolaire (c'est une matière en évolution); gestion du transfert aux institutions scolaires des ressources pour l'administration des structures scolaires.
Alors, d'un côté la volonté politique de résoudre un problème qui a été partagé en commission et aussi au sein de ce Conseil dans la discussion du budget, de l'autre un pacte de stabilité qui nous oblige à œuvrer de cette façon, si on veut donner des réponses. Voilà j'espère d'avoir répondu à vos perplexités.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Abbiamo ascoltato con attenzione quanto lei ha risposto alle nostre domande e dobbiamo dire che una certa filosofia la condividiamo, ma abbiamo dei dubbi che questa filosofia riesca ad essere tradotta in pratica.
La pianificazione è importante, perché ci fa uscire dalla improvvisazione. Una pianificazione intelligente serve ad evitare l'improvvisazione, serve a non essere prigionieri della emergenza, e penso che anche in questa Regione nell'ambito delle strutture scolastiche da sempre siamo stati vittime dell'emergenza. L'abbiamo vissuta da studenti, l'abbiamo vissuta quando molti di noi si sono dilettati a fare i supplenti e alcuni di voi l'hanno vissuta da docenti. La scuola valdostana, nonostante l'abbondanza delle risorse stanziate a bilancio, è sempre stata una scuola gestita sull'onda dell'emergenza e della misura tampone, per poter affrontare la situazione che si presentava ad inizio anno scolastico. La sua intuizione di istituire un servizio di pianificazione con un'evidenza maggiore rispetto al passato è, perciò, sicuramente condivisibile in punto di teoria.
Quello che ci spaventa è che lei non può pianificare e dunque uscire dalla emergenza con risorse precarie: il servizio di pianificazione infatti è affidato al 66% a risorse esterne alla amministrazione e di conseguenza è un servizio che ha l'onere di pianificare ed è il primo servizio a non essere pianificato. Vogliamo evidenziare questa discrasia fra come viene gestito il servizio e la risposta che ci aspetta dal servizio, anche perché è ovvio che la pianificazione debba essere gestita da chi possa nel tempo monitorare e avere una visione di insieme. Ci troviamo, invece, di fronte a incarichi di 11 mesi, che spesso si reiterano, ma che rimangono sempre delle risorse esterne all'amministrazione.
A leggere bene queste deliberazioni c'è da chiedersi alla fine cos'è che l'amministrazione riesce a pianificare. Se andiamo a leggere il disciplinare, che poi va a dire nei fatti cosa fanno queste persone, io leggo nel disciplinare della deliberazione n. 377: la collaboratrice si impegna a concordare periodicamente degli incontri con il dirigente del servizio di pianificazione, a verificare le richieste, si impegna poi a svolgere nei tempi concordati (si specifica) di volta in volta quanto le viene chiesto dall'incarico, ma non si è ancora detto in cosa consista l'incarico. Si dice prima che l'impegno n. 1 è di concordare gli incontri, l'impegno n. 2 è a svolgere nei tempi concordati le cose concordate e poi - siamo veramente agli aspetti che ci lasciano perplessi - a tenere il segreto professionale, ma siamo di fronte a consulenze che non ci risultano appartenere a ordine professionale alcuno, pertanto ci chiediamo quale sia il segreto professionale al quale sono vincolati. Continua il disciplinare: a non asportare le fotocopie; a non usufruire del lavoro consegnato e a non farsi sostituire. Ci sembra che manchi il nocciolo dell'incarico.
Apprezziamo il fatto che lei sia un ottimo conoscitore ed estimatore della "new technology" e che abbia capito che con internet si possono togliere dalle convenzioni quanto i suoi predecessori scrivevano, ossia recarsi giornalmente (esclusi i periodi di ferie o di malattia) presso il dipartimento per capire cosa c'era da fare. Apprezziamo questo piccolo sforzo di fare passi nel futuro, però riteniamo che ci siano da fare altri passi per pianificare in maniera efficace un settore che ha bisogno di uscire dall'improvvisazione del passato.