Oggetto del Consiglio n. 2490 del 8 febbraio 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2490/XII - Ritiro della risoluzione: "Integrazione del Nucleo di valutazione delle strutture ospedaliere".
Risoluzione
Tenuto conto che l'Assessore regionale alla Sanità e all'assistenza sociale, rilevando la composizione del Nucleo di Valutazione delle Grandi Opere in merito alle strutture ospedaliere, ha ammesso che non vi era stato inserito il consulente, gradito all'opposizione, come da accordi presi nei primi mesi di quest'anno durante il dibattito in commissione sull'adozione del piano regionale socio-sanitario;
Constatato che in tale nucleo di valutazione sono presenti gli estensori del progetto di ristrutturazione ad Est, e che tale incarico è coordinato, come per il precedente progetto di ampliamento ad Est, da Finaosta S.p.a. su esplicito mandato della Giunta;
Considerato che appare opportuno in questo particolare momento assicurare i più ampi criteri di imparzialità e di garanzia dei diritti delle minoranze consiliari;
Il Consiglio regionale
Impegna
La Giunta regionale
ad integrare il Nucleo di Valutazione delle Strutture Ospedaliere con un esperto scelto in accordo con i Gruppi della minoranza consiliare.
F.to: Sandri - Fontana Carmela - Squarzino Secondina - Bortot - Venturella
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Questa risoluzione è del 22 novembre 2006, siamo all'8 febbraio 2007, purtroppo abbiamo dovuto constatare che il Nucleo di valutazione delle strutture ospedaliere non è stato voluto integrare con un esperto scelto in accordo con i gruppi della minoranza consiliare, avevamo fatto anche dei nomi, c'è stato un atteggiamento di totale chiusura da parte del Governo regionale, ne prendiamo atto. Ci farebbe però piacere, per dare uno sbocco a questo tipo di impegno, se c'è la volontà prima della chiusura dei valori del Nucleo di valutazione, un incontro fra la minoranza consiliare e il gruppo di valutazione così come il Nucleo di valutazione si era preso l'impegno nell'incontro precedente, in cui avevamo esposto le nostre posizioni. In quell'incontro il Nucleo di valutazione "Finaosta" ci aveva assicurato che prima del deposito della loro valutazione ci sarebbe stato un nuovo confronto con la minoranza consiliare, ovviamente teso a uno scambio di idee e di informazioni sul lavoro che loro poi avrebbero fatto e che penso abbiano fatto in relazione alle ipotesi da noi proposte.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Credo sia opportuno fare una premessa di carattere chiarificatorio anche sui termini che vengono usati in questa proposta di risoluzione, altrimenti si rischia di fare confusione. Intanto occorre posizionare il ruolo delle varie figure e dei vari attori in questo procedimento, nel senso che esiste un gruppo di professionisti che sono stati incaricati da parte di "Finaosta" non già di fare una valutazione, ma è stato chiamato a fare uno studio di fattibilità, come prevede la legge sulle grandi opere, che non è strutturalmente lasciato alla fantasia degli incaricati. Questi studi di fattibilità infatti hanno dei contenuti che sono disciplinati con una deliberazione di Giunta regionale, che ha in allegato una guida per la redazione degli studi di fattibilità, quindi chi predispone lo studio di fattibilità - che sia di Destra o di Sinistra - non può dare alla realtà oggetto di studio un'interpretazione di tipo soggettivo, ideologico, partitico o politico, ma deve dare delle risposte tecniche a quanto è scritto in questo documento. Fra i contenuti dello studio di fattibilità peraltro credo sia importante, dal punto di vista della chiarezza di esposizione della questione, sottolineare che il primo punto che è indicato come fondamentale e che deve essere contenuto nello studio reca: "analisi propedeutiche e alternative di progetto". Le alternative di progetto sappiamo essere quelle già indicate non solo dalla politica, ma anche dall'opinione pubblica, da correnti di pensiero, da un'azione promossa da chi sostiene l'opportunità di un'alternativa all'ampliamento dell'attuale struttura ospedaliera per realizzare un complesso unico, alternativa che consiste nella realizzazione di un nuovo presidio. Vi è poi la fattibilità tecnica, la competitività ambientale, la sostenibilità finanziaria, la convenienza economico-sociale, la verifica procedurale, l'analisi dei rischi: questi sono i contenuti che deve avere uno studio di fattibilità, che è quello commissionato a tale gruppo di lavoro. Ora, "Finaosta" ha ritenuto opportuno, accogliendo una sollecitazione che è venuta dalla minoranza consiliare, che vi fosse un gruppo strutturato da figure altamente professionalizzate nell'ambito di questo settore. Quel nucleo che aveva fatto uno studio di pre-fattibilità di "Finaosta", perché quello originario era solo un'ipotesi di pre-fattibilità, era un percorso che indicava come si sarebbe potuto sviluppare un progetto di allargamento ad est, ma non aveva i contenuti oggettivi dello studio di fattibilità così come lo intendiamo noi con questo atto amministrativo, ebbene tale gruppo, che definirei storico, perché c'erano il Dr. Rubbo, l'Ing. Blus, l'Ing. Vitali di "Finaosta", Lapi, Architetto dell'USL, lo si è voluto integrare...
(interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)
... guardi, l'Arch. Benzoni era semmai un soggetto che poteva portare degli elementi conoscitivi, perché si tratta comunque di comporre una sorta di istruttoria, possiamo anche banalizzare, ma l'Arch. Benzoni è stata coinvolta nella misura in cui è responsabile dell'urbanistica della città di Aosta, quindi giustamente... ma da lì ad essere componente del gruppo di lavoro che faceva lo studio di fattibilità ce ne passa, perché allora lo studio di fattibilità avrebbe dovuto coinvolgere l'universo intero di tutti coloro che in qualche modo... i vigili urbani, se vogliamo banalizzare... Dicevo, si è voluto integrare lo studio con delle figure altamente professionali, le cito: Ing. Vitali, che è un ingegnere piemontese, quindi del tutto agnostico rispetto alle problematiche politiche della nostre Regione, e che ha concorso a progettare qualcosa come 20 ospedali in Piemonte, fra ristrutturazioni e costruzioni; l'Arch. Capolongo di Milano, che ha composto vari studi ed è uno specialista di edilizia sanitaria, materia che insegna all'Università di Milano. Ancora per quanto riguarda l'aspetto più propriamente finanziario, che è uno degli elementi qualificati che sono contenuti in uno studio di fattibilità, si è fatto ricorso a una società finanziaria: la "Sinloc", specializzata in studi sulla compatibilità e fattibilità finanziaria di progetti di tale genere; questo per dire che riteniamo che un gruppo di lavoro così qualificato sia in grado di dare le risposte che ci attendiamo per quanto riguarda lo studio di fattibilità.
Altra cosa è la valutazione, perché la valutazione dello studio di fattibilità diventa un fatto istituzionale, perché deve essere operata da parte del "NUVVOP". Qui voglio fare ancora una precisazione: sapete che i nuclei di valutazione sono stati voluti dalla legge sulle opere pubbliche e devono esprimere una valutazione sugli studi di fattibilità per tutti gli interventi che richiedono un investimento superiore allora ai 20 mld e oggi a 10 milioni di euro. Sono quelli che esprimono delle valutazioni sugli studi di fattibilità anche per rapporto a progetti che sono o devono essere valutati da parte dello Stato e della CE per beneficiare di eventuali finanziamenti. Il "NUVVOP" è un organo istituzionale che ha questo compito e che per legge regionale abbiamo deciso di utilizzare anche per le valutazioni dei progetti che hanno solo delle ricadute in ambito regionale. La composizione del "NUVVOP" non varia a seconda dell'argomento che si discute, ma ne fanno parte specialisti nelle varie materie e noi riteniamo che finora abbia dato delle valutazioni del tutto oggettive e indipendenti dalle posizioni delle parti politiche, comprese quelle governative; di questo fa fede tutta una serie di verbali e di sollecitazioni, di indicazioni, di richieste di integrazioni, qualche volta di critiche molto pesanti, se volete. Concludo dicendo che l'indicazione andava, per mettere solo ordine nella dialettica, a chiedere un'integrazione semmai al gruppo di lavoro che doveva predisporre lo studio di fattibilità, ma non a chi deve fare la valutazione di tale studio. Chiedo di ritirare questa risoluzione, non si esclude la possibilità che, in sede di discussione da parte del "NUVVOP", la minoranza consiliare o chiunque altro possa essere sentito da tale organismo, che è costituito però da professionisti indicati da una deliberazione di Giunta.
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Una breve osservazione su ciò che ha dichiarato l'Assessore Cerise, anche perché avevo seguito la presentazione in Commissione consiliare al Comune di Aosta, perché è lì che questa maggioranza vuole ampliare il Presidio ospedaliero, e avevamo seguito la presentazione fatta dai vertici dell'USL, presente l'Assessore Fosson. Mi permetta però, Assessore Cerise, quando con deliberazione del maggio 2006 avete conferito un ulteriore incarico a "Finaosta" per integrare lo studio di fattibilità, avete epurato e avete escluso la Dirigente del Dipartimento urbanistica del Comune di Aosta, è stata un'operazione che aveva un preciso intento: quello di far sì che in questo gruppo di lavoro non vi fossero voci critiche, perché il fatto di pensare che in un nucleo di valutazione che deve valutare questa grande opera di interesse regionale non vi sia la necessità di avere in quel gruppo di lavoro la rappresentanza dell'ente locale su cui insiste tale grande opera, la quale ha delle ripercussioni dal punto di vista urbanistico, territoriale, credo sia una scelta che la dice lunga sulle vostre intenzioni! Ritengo quindi che un'operazione di trasparenza sarebbe quella che dice: "va bene, abbiamo voluto rimpicciolire il nucleo, non abbiamo voluto il dirigente..." - che poi è il coordinatore, è ciò che per noi è il coordinatore di primo livello, non è un direttore, un capo servizio, ma è il dirigente dell'urbanistica - "... perché ha esaurito il suo mandato", credo che questa operazione da qualsiasi prospettiva la si guardi sia stata una mera operazione di epurazione.
Presidente -La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Io voglio ringraziare l'Assessore per le informazioni che ci ha dato, ha fatto un po' un resoconto, lo ha fatto in tono molto pacato e di questo la ringrazio, volevo sottolineare però alcuni elementi che, secondo me, nella sua presentazione sono forse un po' scappati o che vorrei evidenziare: primo, lei insiste sul fatto che sono esperti e quindi gli esperti sono sopra le parti... posso anche crederle, ma, se fosse proprio così, se fosse sufficiente l'"expertise" di questi esperti, perché non accettare anche l'esperto proposto dalla minoranza? Uno vale l'altro, no? Non è quindi così innocente la scelta di un esperto e lei lo sa benissimo! Lei qui ha voluto dire che ci sono delle regole precise da osservare, che qualunque esperto non può non osservarle, allora a questo punto l'esperto che volevamo proporre poteva valere tanto quanto quello proposto da "Finaosta" o dall'Assessorato, quindi in questo senso non sappiamo. Lei sa bene che non sono così innocenti gli esperti nominati, prima osservazione.
Seconda osservazione: credo che anche qui la Giunta abbia approfondito l'argomento poco per volta, non avendo ben chiaro neanche prima tutto l'iter, e questo lo posso capire, ma perché lei diceva che quello che era stato fatto dell'ampliamento ad est era solo un pre-progetto di fattibilità... in realtà, sul documento di "Finaosta" c'è scritto: "studio di fattibilità". Capisco allora che anche qui si modifica il passato in base a quello che si sta costruendo come futuro, questo era stato pensato come studio di fattibilità, poi sono emerse altre questioni e questo diventa pre-fattibilità e va bene, non è questa la questione; ci sembra però interessante analizzare meglio con lei, Assessore, la proposta che lei ha fatto, quindi, se fosse disponibile per un momento di confronto, sospendiamo un attimo il Consiglio, vediamo un confronto fra noi proponenti e lei, per vedere se riusciamo a capire meglio le proposte che lei ha fatto di eventuale partecipazione al "NUVV", ne parliamo in modo che possiamo definirlo meglio, renderlo più chiaro e non solo una proposta suggerita.
Presidente - È una richiesta formale di sospensione?
Squarzino (Arc-VA) - È una richiesta formale di interruzione.
Presidente - Il Consiglio è sospeso per 10 minuti.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 10,36 alle ore 10,49.
Presidente - Riprendiamo i lavori.
La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Credo che, chiariti i termini procedurali e le posizioni dei vari soggetti che hanno parte in causa in questo procedimento, posso prendere l'impegno di promuovere un incontro fra il gruppo di lavoro che sta predisponendo lo studio di fattibilità con il gruppo di Consiglieri regionali che dovranno incontrarlo per esprimere la loro posizione. Procedura analoga credo sia del tutto coerente con la previsione della legge che è sede di esame dello studio di fattibilità da parte del "NUVV", tanto più che quella sede surroga in parte la valutazione di impatto ambientale, che ha anche lo scopo di sentire delle dissonanze o delle valutazioni diverse. Chiedo, a fronte di questo impegno, il ritiro della risoluzione.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Preso atto degli impegni del Governo, possiamo ritirare volentieri la risoluzione.
Presidente - La risoluzione è quindi ritirata.
Il Consiglio prende atto.