Oggetto del Consiglio n. 2464 del 7 febbraio 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2464/XII - Avvio dello Sportello unico per le attività produttive. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che:
- è quanto mai diffusa l'esigenza di semplificare e - ove possibile - di abolire quell'enorme burocrazia che oggi invischia tutte le attività imprenditoriali;
- lo "sportello unico per le attività produttive", istituito con la Legge regionale 9 aprile 2003, n. 11, si prefigge il compito di alleggerire la mole delle procedure amministrative;
- a quattro anni dall'approvazione della legge succitata, si attende ancora l'avvio di tale sportello, che finora ha evidenziato solo tentativi di carattere sperimentale;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore delegato per sapere:
1) se la Giunta regionale, considerato il tempo trascorso e la mancata attuazione della legge di cui in Premessa, ritiene che lo "sportello unico per le attività produttive" costituisca tuttora uno strumento indispensabile per il sistema economico valdostano;
2) se lo "sportello unico" è (o sarà) accessibile da qualsiasi utente tramite le moderne tecnologie o se sarà comunque necessario recarsi fisicamente presso uffici dislocati sul territorio;
3) se è stato perfezionato l'accordo di programma quadro (APQ) con gli enti locali: in caso affermativo, quali sono i Comuni che hanno aderito, a che punto ne è l'applicazione e quali servizi sono stati attivati.
F.to: Tibaldi - Lattanzi - Frassy
Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.
La Torre (FA) - Questa interrogazione non mi coglie impreparato, in quanto ero stato sollecitato ad interessarmi dello Sportello unico dal collega Frassy qualche mese fa, tanto è vero che in quella occasione avevo svolto una breve relazione citando la situazione dello Sportello unico, pur non essendo io l'intestatario dell'"APQ", che all'epoca si occupava di questa realizzazione. Conseguentemente a quella sollecitazione, ho preso delle decisioni e ho cercato di portare avanti con coerenza le cose che avevo detto in aula, adesso ho voluto preparare una relazione che spero possa essere approfondita come mi era stato chiesto nell'intervento precedente. La legge regionale n. 11/2003 ha inteso affrontare il problema della complessità procedimentale che caratterizza gli adempimenti a carico delle imprese per la localizzazione o la trasformazione di un impianto produttivo. Tale complessità comporta una costosa regolazione amministrativa con la conseguente difficoltà di prevedere tempi certi per la conclusione dei diversi procedimenti autorizzativi e rappresenta quindi un freno allo sviluppo economico. L'istituzione dello "Sportello unico" come unico interlocutore per tutto il complesso di atti amministrativi che riguardano la vita di un impianto produttivo e l'unificazione del procedimento di autorizzazione è la risposta al bisogno di semplificazione del rapporto impresa/pubblica amministrazione... questo era solo per centrare, questo era appunto l'obiettivo iniziale e tale rimane.
Adesso relaziono su quello che è accaduto. A partire dal mese di ottobre 2006, proprio in conseguenza della vostra... non so se all'epoca era un'interpellanza, ho preso in carico la responsabilità - che fino a quel momento era in capo al Dipartimento sistema informativo - dell'intervento "Sportello unico degli enti locali", ricompreso nel "IIo Accordo di programma quadro" in materia di "e-government" e società dell'informazione in Valle d'Aosta", e mi sono reso conto che qualcosa non aveva funzionato. Che cosa? Non esisteva una precisa rendicontazione in ordine alle risorse sino a quel momento trasferite dalla Regione agli enti locali ed alle relative attività svolte; non era prevista una regolamentazione - tra Regione ed enti locali - in ordine a chi doveva fare cosa, in quali tempi e che individuasse le relative responsabilità; con questa situazione incerta al proprio interno la Regione era in procinto di formalizzare un accordo con lo Stato - il quale è stato poi sottoscritto a dicembre 2006 - che la vede impegnata in prima persona nei confronti dei Ministeri competenti. Preso atto della situazione e consapevoli che le problematiche riscontrate nell'attuazione della legge regionale n. 11/2003 sono ampiamente legate allo spostamento della complessità amministrativa dal rapporto utente/amministrazione al rapporto tra amministrazioni, con un conseguente radicale processo di cambiamento nell'organizzazione delle singole amministrazioni e una completa revisione delle procedure interne e dei rapporti tra uffici, sono state poste in atto le seguenti iniziative: è stata predisposta e quindi sottoscritta una convenzione tra la Regione e il Consiglio permanente degli enti locali che definisce i compiti e le responsabilità degli enti locali, le reciproche obbligazioni e detta i tempi per la realizzazione delle singole attività; in particolare, è stato allegato alla predetta convenzione un piano dettagliato delle attività che il CPEL ha predisposto al fine di portare a compimento il progetto "Sportello unico" entro la fine del 2008; sono state risolte le problematiche legate agli aspetti finanziari fornendo copertura finanziaria a tutto il progetto "Sportello unico" (periodo 2005-2008), sulla base del Piano delle attività presentate dal Consiglio permanente degli enti locali. I primi effetti positivi sono che i 2 poli dell'alta e della bassa valle, costituiti formalmente lo scorso febbraio, hanno risolto i problemi legati all'individuazione del personale di "back office" e possono considerarsi operativi; infatti, il 15 febbraio prossimo prenderanno avvio i corsi di formazione di detto personale. In questi giorni è in corso l'implementazione del sistema informatico con le procedure relative all'applicazione della legge regionale n. 25/2005 -impianti di radiotelecomunicazione - ed entro la fine del mese saranno estesi ai 2 poli gli endoprocedimenti connessi all'esercizio di vicinato, ad oggi gestiti solo dal polo di Aosta. Voi chiedete ancora se lo "Sportello unico" è - o sarà - accessibile da qualsiasi utente tramite le moderne tecnologie. Il sistema informatico a supporto dello Sportello unico è predisposto per l'accesso, attraverso il portale telematico di riferimento, sia alle informazioni di carattere generale sui procedimenti, sia allo stato delle pratiche da parte dei soggetti interessati. Le prime sono accessibili liberamente sul portale, le seconde saranno rese disponibili previo accreditamento dei soggetti intestatari delle pratiche. L'accesso allo sportello sarà quindi possibile sia fisicamente presso i "front office" distribuiti sul territorio e quindi il più possibile vicino all'utenza interessata, per quanto concerne la consegna della domanda unica e dei documenti associati, sia attraverso "Internet", per accedere alle informazioni, alla modulistica e verificare le informazioni di interesse sui propri procedimenti attivi. Tutta la documentazione consegnata allo sportello fisico viene comunque acquisita elettronicamente presso le strutture di "front office" e condivisa telematicamente da tutti i soggetti pubblici coinvolti nei processi, garantendo una migliore efficienza nella condivisione delle informazioni. La consegna telematica della domanda e dei documenti associati mediante l'impiego di strumenti di posta elettronica certificata e firma digitale al momento non è operativa e potrà avvenire sulla base dell'effettiva esigenza di interazione su tale canale da parte dell'utenza e delle condizioni organizzative necessarie presso le strutture di sportello.
Terza domanda: "se è stato perfezionato l'Accordo di programma quadro (APQ)...", l'Accordo di programma quadro (APQ) è stato sottoscritto a fine dicembre. Tale accordo, però non è tra Regione ed enti locali, bensì tra la Regione e lo Stato (in particolare Ministero dello sviluppo economico e Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione). Nell'ambito di tale accordo vengono finanziate tutte le attività relative alla reingegnerizzazione dei procedimenti, oltre che parte di quelle informatiche, mentre rimangono esclusi costi relativi agli aspetti gestionali del progetto che sono finanziati esclusivamente con risorse regionali. Per quanto riguarda invece i rapporti tra Regione ed enti locali, il 29 dicembre 2006 è stata sottoscritta la convenzione con il Consiglio permanente degli enti locali della Valle d'Aosta composto da tutti i Sindaci, dai Presidenti delle Comunità montane e dal Presidente del BIM, che, come già detto in precedenza, definisce i compiti e le responsabilità del CPEL, le reciproche obbligazioni e detta i tempi per la realizzazione delle singole attività.
Come vedete, mi sono fatto carico di portare al mio Assessorato la responsabilità dello Sportello unico, cosa che prima non era, dal mese di ottobre che ho preso in carico questa cosa e non solo mi sono preso il compito di segnalare le criticità, ma sto portando alla vostra attenzione anche tutte le azioni conseguenti che abbiamo fatto per renderlo attivo. La risposta scritta è a vostra disposizione.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - In questa interrogazione, Assessore, non le abbiamo fatto una domanda per non farle fare brutta figura, la domanda era: "quanti sono gli imprenditori che oggi si sono avvalsi dello Sportello unico". Se le avessimo posto questa domanda, la risposta sarebbe stata impietosa: "zero". Le abbiamo allora risparmiato la figuraccia, perché lei oggi ci ha "condito" con belle parole delle informazioni che rimangono molto virtuali. Mi spiego. È vero che qualche mese fa, quando le proponemmo una prima interrogazione, lei si "arrampicò sui vetri", era fresco di nomina, di conseguenza dovette fare uso della sua arte oratoria, però non basta l'arte oratoria, non basta a noi, tanto meno agli imprenditori valdostani perché alle parole è bene che conseguano i fatti! Oggi ha qualche elemento in più perlomeno da sottoporci al confronto dialettico. La prima risposta che ci ha lasciati perplessi è quando ha detto che a ottobre 2006 vi siete resi conto che qualcosa non ha funzionato. Lei ha ereditato... noi le abbiamo fatto un'interrogazione ad aprile, "ad ottobre 2006 ci siamo resi conto..." - ha detto - "... che qualcosa non ha funzionato". La legge è la n. 11/2003, ad ottobre 2006 si viene a dire che qualcosa non funziona; 800mila euro di impegno nel triennio, questi sono dati che ci ha fornito 6 mesi fa, è drammatico che l'Assessorato si renda conto solo ad ottobre 2006 che qualcosa non sta funzionando! Per accorgersene basta che faccia un giro, ha diversi amici imprenditori come li abbiamo noi, non ce n'è uno che conosca l'esistenza di questo Sportello unico delle attività produttive... altrimenti potrebbe beneficiarne!
Sono stati avviati lo scorso anno gli sportelli dell'alta e bassa valle e adesso si sta provvedendo alla formazione del personale, un anno dopo, siamo a febbraio 2007. I tempi sono biblici, ma l'economia non può avere un funzionamento cadenzato con tempi così lunghi! È vero che avete sottoscritto una convenzione fra Regione e CPEL, perché dovete coinvolgere gli enti locali, ma è altrettanto vero che il tempo è trascorso inesorabilmente. Sappiamo che la colpa non è tutta sua, lei ha preso in carico il fardello, ma è drammatico che la moderna Valle d'Aosta, che fruisce di notevoli risorse e capacità anche in campo telematico, informatico, cito l'"INVA"... lei non ha citato l'"INVA" stavolta, ha citato il DSI, non so perché, l'altra volta aveva citato l'"INVA"... insomma sono strutture che adesso operano "in house", le abbiamo in casa per tradurla all'italiana, basta solo dire: "non ci sono altri concorrenti sul mercato, agisci, fai, collega, muoviti", in 3 anni e mezzo questa legge è rimasta "sulla carta". Prendiamo atto che avete sottoscritto la convenzione, avete risolto le problematiche finanziarie, perché comunque avete impegnato dei soldi che erano già peraltro impegnati, avete detto che possono quindi considerarsi operativi, ma non osate dire che sono operativi, perché bisogna formare il personale - lei parlava di "back office", il "front office" è scoperto - e chi è addetto alla ricezione delle richieste degli imprenditori ancora non esiste fisicamente e tanto meno virtualmente si può accedere oggi, dico bene, Assessore? Tradotto allora la somma di questi addendi non è un risultato positivo perché gli addendi portano ancora il segno meno, ossia non c'è ancora uno sportello pienamente operativo. Assessore, se ne faccia carico per la prossima volta - ci torneremo fra qualche mese - in maniera anche concreta. Apprezziamo il suo sforzo, in questi 6 mesi abbiamo notato che si è presentato con dei dati da comunicarci, ma non c'è una persona in Valle che oggi non solo abbia utilizzato, ma sappia cos'è lo Sportello unico. Penso sia il fallimento di una legge, ma anche il fallimento di una risposta della pubblica amministrazione alle esigenze di una categoria diffusa e in difficoltà oggi non solo in Italia, ma anche nella Regione.