Oggetto del Consiglio n. 2450 del 24 gennaio 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2450/XII - Assetto societario di IN.VA. S.p.A. (Interpellanza)
Interpellanza
Vista la delibera n. 3997 del 22 dicembre 2006, con la quale si approva la "proroga, per l'anno 2007, della Convenzione quadro tra la Regione e la partecipata regionale IN.VA. s.p.a., in materia di realizzazione e gestione del Sistema informativo regionale... (omissis)";
Constatato che nella predetta delibera si richiama peraltro l'intenzione dell'Amministrazione regionale di giungere ad un assetto interamente pubblico dell'IN.VA. medesima, come confermato dalla presentazione, da parte della Giunta regionale, della Proposta di approvazione dell'acquisto dell'intera quota azionaria ancora in possesso della Telecom S.p.A., unico socio privato;
Atteso che tali spese, proposte allo scopo di formare una società "in house", semplicemente si aggiungono a quelle inerenti le spese richieste dalla Società stessa, in forza della Convenzione quadro sopra citata, senza produrre presumibilmente alcun risparmio per l'amministrazione pubblica;
Considerato che nel Bilancio di previsione per l'anno 2007, recentemente approvato, si sono stanziate somme consistenti per lo sviluppo e la gestione informatica;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
Il Presidente della Giunta e l'Assessore competente per sapere:
1) quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione regionale in funzione della trasformazione della consociata in società interamente a capitale pubblico (c.d. "società in house");
2) se la Giunta non intenda modificare a proprio favore gli attuali assetti di spesa previsti nella Convenzione, conseguenti alla mutata composizione societaria;
3) se, con l'acquisto dell'intero pacchetto azionario, sia previsto un profondo rimodellamento del servizio, allargandolo agli enti pubblici territoriali e creando una rete estesa di servizi al cittadino;
4) se non si ritenga eccessivo il prezzo concordato per l'acquisto delle azioni Telecom, atteso che anche la quotazione media degli ultimi 30 giorni risulta notevolmente inferiore a quella negoziata (quotazioni pubblicate su "Il Sole-24 Ore" on line del 08-01-07: Azioni Telecom ord. € 2,365).
F.to: Bortot
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - L'interpellanza è in parte stata discussa con l'acquisizione delle azioni "Telecom", ma in sostanza l'interpellanza cercava di capire gli orientamenti e le strategie per cui, obbligati o meno, e noi ci siamo detti d'accordo all'acquisto, si decide di potenziare o di acquistare un mezzo. Pensavamo di vedere un documento di orientamento strategico su "INVA", anche legato agli stanziamenti che vengono stabiliti nel bilancio triennale e non è stato così, quindi abbiamo dato una cambiale in bianco. Questa cambiale in bianco però adesso cominciamo a capire in che direzione vogliamo spenderla. Faccio alcuni esempi legati all'interpellanza.
La deliberazione autorizza la Giunta regionale a cedere azioni di "INVA S.p.a." ad altri enti pubblici; cedere è da intendersi... in senso di acquisto, di cessione gratuita? Coinvolgiamo gli enti locali perché abbiamo una strategia telematica, informatica per i prossimi decenni sul telelavoro, sulla gestione del catasto, dell'USL, delle prenotazioni, il decentramento di alcune attività della Regione presso i Comuni e gli enti locali? Riusciamo a decentrare, a sburocratizzare, ad eliminare della carta o riusciamo a promuovere?
Ieri, con un'espressione forte, il Presidente parlava di "alfabetizzazione informatica della popolazione della Valle d'Aosta"... non sarà certo una cosa tanto facile, soprattutto per le persone di una certa età come me, quindi si tratta di capire le strategie che il Consiglio intende attuare rispetto sia agli stanziamenti del bilancio, sia al ruolo da dare a questa partecipata, in questo caso di proprietà interamente della Regione.
Una cosa che volevo capire è quanto abbiamo pagato le azioni, se le abbiamo pagate a prezzo di mercato, se avendo un'opzione, invece, le abbiamo pagate più care. Soprattutto bisogna uscire dalla quotidianità che vede uno stillicidio di deliberazioni scollegate fra di loro di incarichi, missioni, consulenze a "INVA". Capisco che è una grossa azienda, ci sono 211 persone, probabilmente si potrà anche incrementare l'organico di questa azienda, nella misura in cui ci diamo delle organicità e delle strategie rispetto a quello che discutevamo stamani con l'Assessore La Torre su ricerca e innovazione delle aziende, mettere in rete queste cose, per quanto riguarda il sistema scuola, praticamente tutti i settori pubblici. Penso che bisognerà fare su questa cosa un gruppo di studio, che lavori con le commissioni preposte, perché il rischio è che ogni anno ci troviamo a fare l'inventario delle specifiche deliberazioni di incarichi e "mission" a INVA senza capire in che direzione andiamo. Per dirla in modo polemico, non c'è una rispondenza fra i soldi spesi finora su tutto il sistema telematico-informatico e l'efficienza, i servizi e la qualità di cui beneficiamo attualmente: questo presuppone un salto di qualità, Assessore. Sentiamo ora la risposta.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Innanzitutto mi scuso per l'assenza, ero a portare i saluti del Governo regionale a Courmayeur, in presenza dei massimi responsabili di "GOOGLE", che è questo motore di ricerca che viene utilizzato in modo diffuso nei 4 continenti. Questo è un momento di particolare soddisfazione per un amministratore pubblico della Valle d'Aosta, che vede questa importante società portare 1.500 tecnici in un luogo di vacanza, ma che è un luogo anche per fare formazione, ed è un momento per vedere come lavorano dei soggetti che hanno un ruolo di "leadership" rispetto al mercato.
Per venire all'interpellanza, vengono fatte una serie di premesse, ma cercherò di svilupparle nella risposta ai vari quesiti. "Quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione regionale in funzione della trasformazione della consociata in società interamente a capitale pubblico"... non voglio fare il pignolo, ma... cosa vuol dire "consociata"? È una controllata, è una nostra società. L'intendimento è proprio quello di far acquisire alla società i requisiti, affinché possa essere considerata "in house" e pertanto possibile destinataria di affidamenti diretti da parte dei soci enti pubblici, compatibilmente con gli indirizzi anche giurisprudenziali dell'UE e con quanto disposto dalla "normativa nazionale Bersani".
Ho avuto modo, in una precedente interpellanza, di dire che l'assenza di un interlocutore pubblico potrebbe solo aprire a tutta una serie di attività che difficilmente potrebbero essere intercettate da imprese valdostane, quindi un ruolo di una società che "fa sistema", che dà continuità, può essere per la Valle d'Aosta una garanzia. Al fine di raggiungere questo obiettivo, si è proceduto a un confronto con il socio privato per condividere un percorso evolutivo dell'assetto societario, che si è concluso con la disponibilità della "Telecom" a cedere le azioni di "INVA". Ovviamente, noi, adesso affrontiamo l'interpellanza dopo che il Consiglio ha già ragionato sull'acquisizione, come lei ha ricordato prima. L'importanza è quella di disporre in questo settore di un'organizzazione propria di supporto agli enti che, grazie alla continuità del rapporto e alla valorizzazione delle competenze organizzative, normative e tecnologiche, permetta agli stessi di attuare quanto indicato nei piani di "e-government" e nel quadro strategico "I-2010". Nel corso degli anni "INVA" ha rappresentato un costante supporto per lo sviluppo di progetti applicativi, tecnologici e servizi promossi dalla Regione e dagli enti pubblici soci. Questa è la risposta rispetto alla 1a domanda, se non ci fosse la totale partecipazione pubblica non si potrebbe parlare di società "in house".
Sul 2° quesito, lei capisce che diventando una società "in house", questa deve assumere una logica di gestione parallela a quella dell'ente pubblico, per questo si parla di "controllo analogo". La convenzione non potrà essere né vantaggiosa, né svantaggiosa, dovrà essere ricondotta ai criteri del pubblico, per cui la valutazione dei costi... esattamente come fa un ente pubblico; quindi sarà la singola commessa che ogni ente avrà modo di verificare, perché non essendoci gara, l'unica garanzia dell'ente pubblico è quella di verificare le singole commesse.
In risposta alla 3a domanda, anche qui, mi ha anticipato nel senso che nella deliberazione che vi abbiamo proposto vi è l'indicazione della possibilità di cedere una partecipazione ad eventuali enti pubblici che ne facessero richiesta, perché il Bersani stesso dice che non potrà essere svolta alcuna attività a favore di soggetti che non sono soci. Va da sé che, pur mantenendo il controllo della società, se vogliamo creare una rete fra enti pubblici, questi, per potersi rapportare con "INVA", dovranno diventare soci. Non si tratta di un'operazione di natura finanziaria, ma di un'operazione strumentale al fine di servirsi di un soggetto strumentale, quindi la quota di partecipazione non deve essere vista come 10-15%, è sufficiente che ci sia una quota perché la legge dice che devono essere soci. Allora il passaggio non potrà ledere né il patrimonio di un ente, né il patrimonio dell'altro, dovrà essere fatta una valutazione come abbiamo fatto oggi quando abbiamo comprato e il valore dell'azione non sarà un costo proibitivo, parliamo di poche migliaia di euro. Ritengo sia decisamente positivo quello di avere un numero ampio di enti che convergono su un soggetto strumentale che dà determinate garanzie, ma questo non nella logica di mortificare il mercato, quanto nella logica di dare continuità a un servizio; dopodiché le singole attività possono tranquillamente, nell'ambito delle varie specificità, essere svolte da soggetti che hanno le competenze richieste.
Ultima domanda: per il rapporto di amicizia che ho con lei posso poi andare a fare qualsiasi tipo di ragionamento... l'unica cosa che non farò è darle i miei risparmi - se ne avessi -, perché quando lei va sulla Borsa, mi guarda le valutazioni di "Telecom" mentre noi parliamo dell'acquisto delle azioni di "INVA", lei mi prende uno "svarione"! È andato a vedere quanto costano le azioni di "Telecom" e cerca di farmi fare un paragone su quanto costano le azioni di "INVA": lo dico ridendo, noi non abbiamo comprato la maggioranza di Tronchetti-Provera, quindi non possiamo fare delle azioni particolari, ma abbiamo il conforto di una perizia che su "INVA" ci ha fatto una valutazione di congruità e Tronchetti-Provera lo lasciamo dov'è e le valutazioni della Borsa anche!
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Effettivamente si trattava di acquistare azioni di "INVA" e non di "Telecom", ma gli "svarioni" possono succedere... Le chiedo se poi mi fa avere le risposte, ma una domanda gliela devo ancora fare: mi spiega perché la proroga con "INVA" è stata fatta solo per il 2007?
Altra questione importante: o noi facciamo delle reti compatibili, ma parto dal presupposto che con gli enti locali dovremmo trovare la forma, non coercitiva, e dovranno esserci tutti, altrimenti c'è il rischio che si dotino di sistemi non compatibili e riusciamo a fare delle belle "frittate"! Quando lei dice che le quote o le azioni saranno assegnate, vendute, regalate, non importa, a chi ne fa richiesta... sono abbastanza preoccupato! Vorrei che non fosse a domanda degli enti pubblici partecipare, ma in qualche modo si riuscisse a coinvolgerli e a convincerli, è questo il problema, perché basta che ne resti fuori uno e quella popolazione rimane senza servizi. In questo senso intendo che occorre un'opera di convinzione e non solo di far divulgare la richiesta a chi vorrà accedere al sistema. Poi, ripeto, bisognerà che o lei o il Governo si doti di un documento sulle strategie, il rischio è che si vada di volta in volta sulle singole iniziative scollegate fra di loro... staremo a vedere!