Oggetto del Consiglio n. 2397 del 10 gennaio 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2397/XII - Percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. (Interpellanza)
Interpellanza
Preso atto che al comma 1108 della legge finanziaria 2007 vengono stabilite nuove percentuali minime di raccolta differenziata dei rifiuti urbani a livello di ambito territoriale ottimale, più precisamente:
a) almeno il quaranta percento entro il 31 dicembre 2007;
b) almeno il cinquanta percento entro il 31 dicembre 2009;
c) almeno il sessanta percento entro il 31 dicembre 2011.
Richiamato il Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato nel marzo 2003, nel quale viene più volte richiamato come obiettivo finale del Piano stesso, il raggiungimento del 35% della frazione differenziata dei rifiuti, che risulta quindi non più in linea con i nuovi limiti;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
L'Assessore competente per conoscere:
1) le percentuali di raccolta differenziata ottenute nei 9 bacini territoriali della Regione;
2) in quali di essi è stato introdotto, o si prevede d'introdurre, il sistema di raccolta "porta a porta", con quali modalità e tempi;
3) quali iniziative il Governo regionale intende assumere per ottemperare ai nuovi obblighi di legge circa il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata.
F.to: Venturella
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - L'interpellanza che abbiamo presentato deriva dalla tanto vituperata legge finanziaria che è stata recentemente approvata dai 2 rami del Parlamento, la quale, oltre ad avere più di 1.000 commi, ne ha uno molto importante: il comma 1108. Questo comma praticamente fissa nuovi limiti per la raccolta differenziata a livello di "ATO" (ambito territoriale ottimale). Vogliamo sapere se l'Assessorato condotto dall'Assessore Cerise si sta attrezzando, con accordi e con progetti, per far sì che il limite del 40% entro il 31 dicembre 2007 sia rispettato e naturalmente in che modo.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Non ho capito se devo rispondere a tutte e 3 le domande formulate nell'interpellanza o se devo rispondere solo a quest'ultima; nell'iniziativa si parla di: "percentuali di raccolta ottenute nei 9 bacini...; in quali di essi è stato introdotto...; quali iniziative il Governo..."
Venturella (fuori microfono) - ... lei risponda a ciò che è scritto...
Cerise (UV) - ... ho chiesto, altrimenti mi sarei limitato all'ultima domanda. Posso scegliere? Non ho scelto... ho capito, prendo atto e provvedo democraticamente, prendo atto dello spirito democratico che connota il gruppo "Arcobaleno".
Per quanto riguarda le percentuali di raccolta differenziata raggiunte in ciascun sottobacino territoriale, i dati definitivi li avrò dopo il 31 gennaio, poi dirò il perché, quindi sono in corso di elaborazione. Al momento è disponibile una tabella dove sono riportati dei dati provvisori - mancano quelli riferiti allo smaltimento particolare, come i rifiuti urbani pericolosi e quelli che vengono conferiti direttamente dal Comune e dalla Comunità montana a centri di raccolta diversi - e sono dati che sono riferiti ai rifiuti conferiti presso il centro regionale. Senza tediarvi con l'elencazione delle singole tipologie di rifiuti, posso dire che abbiamo una percentuale di rifiuti riutilizzabili, il primo semestre del 31%, il secondo semestre del 34%, per una media annuale del 33%. Quando disporremo delle informazioni integrative, che ci verranno comunicate dai Comuni e dalle Comunità montane, dopo il 31 gennaio... naturalmente questi saranno tutti dati al rialzo. Dall'analisi dei dati del centro di trattamento, possiamo dire che tutti i 9 - sono infatti le 8 Comunità montane più il Comune di Aosta - "sub-ATO" hanno superato il 30% di raccolta differenziata, con 3 sottoambiti, fra cui il Comune di Aosta, che hanno superato il 35%, raggiungendo in un caso il 40%, però, quando avremo i dati definitivi, potremo dire che la raccolta al 35% è stata raggiunta dappertutto con punte anche superiori.
Per quanto riguarda la seconda domanda: "in quali di essi è stato introdotto, o si prevede d'introdurre, il sistema di raccolta "porta a porta", con quali modalità e tempi", questo è un dato di cui non dispongo perché proceduralmente non è neanche previsto che Comuni e Comunità montane ci dicano con che tipo di raccolta si stanno organizzando: questa è una loro facoltà, è una possibilità data loro in funzione del Piano regionale dei rifiuti. Il Piano regionale dei rifiuti approvato da questo Consiglio prevede tutta una tipologia e delle metodologie di raccolta che ogni Comunità montana e il Comune di Aosta possono adottare, fra cui il "porta a porta". Il "porta a porta" ha dei riflessi sulle percentuali, per cui, quando queste vengono comunicate, si sa anche come si arriva a tali percentuali; ad esempio, sappiamo che per il Comune di Aosta la fase sperimentale si sta concludendo, ci sono delle "messe a punto" e si sta estendendo l'area urbana nella quale essa si sta attuando. Sappiamo che abbiamo un'iniziativa che stiamo seguendo con particolare attenzione... a La Salle per quanto riguarda l'iniziativa "Interreg" per il compostaggio domestico... perché, qualora dovesse dare dei risultati, siamo ben contenti di sponsorizzare la cosa e di cercare di estenderla ad altre parti del territorio della Regione. Sappiamo che la settima Comunità montana nell'ambito della propria riorganizzazione ha aperto una filiera per il "porta a porta", sebbene ancora non è attuata... ma vi è l'intendimento di farla; di conseguenza, questa è una metodologia di raccolta dei rifiuti che compete agli enti locali, ai "sub-ATO". Questo non significa che la Regione, preso atto di certi risultati, non potrà eventualmente sollecitare in tale senso; d'altra parte, qui ho citato i risultati positivi del Comune di Aosta, ma non bisogna neanche "prendere per buono" quello che è buono in una realtà e pensare che possa essere introdotto dappertutto, perché il "porta a porta" nella realtà territoriale della Valle d'Aosta in molti casi si tradurrebbe in un costo spaventoso con dei ritorni modesti.
Per quanto concerne le iniziative che la Regione intende attuare per conformarsi ai nuovi obiettivi stabiliti dal decreto legislativo n. 152, ribadisco che il Piano regionale di gestione dei rifiuti prevede già una serie di sollecitazioni, ma abbiamo approvato già nel 2005 la deliberazione di Giunta n. 543, ratificata da questo Consiglio, con la quale siamo andati ad individuare dei percorsi operativi che riguardavano i rifiuti di imballaggio, che sono significativi in termini di quantità dei rifiuti... e non ultime delle indicazioni puntuali integrative del Piano regionale dei rifiuti, con le quali si mirava ad ottenere l'abbattimento dei rifiuti a base organica, la deliberazione è la n. 543/2005, ratificata dal Consiglio regionale. Si tratta di sollecitare il Comune di Aosta e le 8 Comunità montane, quello che avevamo intenzione di fare in questo senso, ad utilizzare tutti gli strumenti messi a loro disposizione dal Piano regionale dei rifiuti e da questi atti integrativi di tale piano per ottenere le raccolte differenziate, come previste dal decreto legislativo n. 152. In ogni caso abbiamo sempre tale legge regionale sui rifiuti; speriamo che finalmente si sia chiuso il capitolo sulla definizione dei rifiuti che sto aspettando da almeno 2 anni che si concluda per portare in questo Consiglio la legge che dovrebbe dare una spinta in tale direzione.
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Sono favorevolmente basito rispetto al tono, alle dichiarazioni e al contenuto delle dichiarazioni dell'Assessore Cerise, che passo avanti, Assessore! Mi sono riletto, perché ci sono le banche dati del Consiglio regionale, i suoi interventi sulla legge sui rifiuti presentata da questo gruppo consiliare un anno e mezzo fa, i suoi interventi come Assessore rispetto alla raccolta differenziata; che passo avanti e soprattutto che evoluzione positiva il fatto che lei abbia detto che il "porta a porta" nel Comune di Aosta doveva servire come esempio! Rispetto al tono e al contenuto di alcuni suoi interventi in Consiglio sulla legge, abbiamo avuto un'evoluzione incredibile: sinceramente per la prima volta, da quando siedo in questo Consiglio, che è un tempo brevissimo, sono soddisfatto della sua risposta, perché ho notato che vi è stata una presa di coscienza che il problema della gestione dei rifiuti esiste e che bisogna affrontarlo con determinazione e metodo, con concreto piglio che a lei non manca. Sappiamo quindi che esiste il decreto n. 152, che pone nuovi obiettivi e che rispetto a questi nuovi obiettivi stiamo lavorando, ma non siamo ancora in linea con essi. Forse con l'allargamento alla zona ovest del "porta a porta" del Comune di Aosta, il Comune di Aosta potrà raggiungere obiettivi del 45-46% di raccolta differenziata di rifiuti riutilizzabili, cioè il cerchio - con le famose 3 "erre": recupero, riuso, riutilizzo - si chiude finalmente. Sappiamo che ben altri obiettivi sono nel nostro futuro, perché, come lei ben sa, per ogni anno solare dal 2007 vi sarà una richiesta da parte del Governo a cui dovremo ottemperare, di un aumento del 10% fino ad arrivare al 2011 con una raccolta minima del 60%. Questa nuova situazione ci pone dal punto di vista europeo ai livelli degli Stati più avanzati dal punto di vista ambientale, ma pone anche dei nuovi scenari sulla soluzione finale, ossia sul come si devono trattare i rifiuti indifferenziati. Qui allora un altro discorso si fa avanti: è quello della diversa nostra posizione rispetto alla soluzione finale: trattamento a freddo o trattamento utilizzando la combustione.
Dichiarandomi soddisfatto, forse per la prima e ultima volta, della risposta dell'Assessore Cerise, ritengo però che la strada tracciata dal Comune di Aosta sulla tipologia di raccolta di gestione da parte comunale dei rifiuti sia quella giusta e credo che l'Assessorato dovrebbe, nelle iniziative che porta avanti, sollecitare, come ha detto l'Assessore, tutti gli altri 8 responsabili dei relativi sottobacini ad applicare metodologie più efficaci, che sappiamo essere alla lunga più economiche rispetto ad una gestione del conferimento e della raccolta del rifiuto non lodevole, perché, a mio avviso, si tratta di bontà o non bontà, cioè se la raccolta differenziata è alta, il sistema è buono, se non lo è, il sistema non è buono. Ci dichiariamo soddisfatti della risposta dell'Assessore.