Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2386 del 10 gennaio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2386/XII - Iter dei lavori di edificazione e ristrutturazione di immobili ad uso produttivo nell'area Cogne di Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- nell'Espace Aosta Valle d'Aosta Struttura s.r.l., società a partecipazione regionale, sta rapidamente portando a termine i lavori di edificazione e ristrutturazione degli immobili ad uso produttivo, ivi previsti dal piano di riconversione dell'Area Cogne di Aosta;

- da alcuni mesi sono state ultimate le palazzine denominate "D" ed "E";

- nella prossima primavera saranno pronti anche i moduli "T" risultanti dal recupero dell'edificio denominato "PAC";

- Finaosta da tempo effettua operazioni di marketing per favorire nuovi insediamenti produttivi nella riconvertita Area Cogne di Aosta;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente e l'Assessore delegato per sapere:

1) se ad oggi siano stati definiti insediamenti aziendali negli immobili citati in premessa e in caso affermativo quanto sono i metri quadrati locati e a quanto ammonta la forza lavoro;

2) entro quando e con quali procedure verranno insediate le attività di servizio ivi previste e quali sono i settori individuati;

3) quali sono le condizioni contrattuali e normative locative riservate alle aziende interessate all'insediamento.

F.to: Frassy - Lattanzi

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - L'interrogazione permette di fare non solo il punto sulla questione dell'"Espace Aosta", ma permette anche di fare una breve riflessione sulle operazioni di "marketing" che stanno alla base di questo insediamento.

Per quel che riguarda il punto sulla situazione, possiamo dire con precisione che nell'edificio "E" sono ancora disponibili 3 moduli, mentre sono stati assegnati 2 moduli: questo vuol dire che sui 3.200 metri circa disponibili nell'edificio "E", ne sono stati impegnati oggi solo 600 e ce ne sono ancora 2.600 disponibili. Sono stati impegnati da una falegnameria e da un'officina. Nell'edificio "D" sono ancora disponibili 8 moduli, mentre ne sono stati assegnati 2, ma i 2 moduli che sono stati assegnati sono corposi, quindi ne abbiamo su circa 3.400 metri circa e poi posso farvi avere i dati precisi, circa 2.200 occupati e 1.200 ancora liberi, in questo caso sono occupati da 2 strutture: la "Dora S.p.a." e la sede fisica della "Vallée d'Aoste Structure". Nell'edificio "T" sono ancora disponibili 7 moduli, questo è l'edificio più significativo in termini di misure, perché sono più di 18.000 metri, e in questo caso è stato occupato un solo modulo sugli 8 disponibili per un totale di 2.100 metri, quindi restano circa 7 moduli disponibili tutti equivalenti intorno circa a 2.500 metri.

Seconda domanda: gli insediamenti dell'impresa "Dora S.p.a." e falegnameria "Accordi" sono già stati regolarmente registrati mediante appositi contratti di locazione. Per la gestione dei servizi nell'edificio "D", bar, self-service, ristorazione collettiva, tabaccheria, giornali, verranno attivate apposite procedure ad evidenza pubblica non appena verranno rilasciate a "Vallée d'Aoste Structure" le relative licenze, che sono già richieste da oltre un anno; anche qui è in corso di attesa solo per le licenze che devono essere date. Nell'edificio "D" è previsto l'insediamento di uno sportello bancario e sono in corso anche lì le trattative per la regolarizzazione dell'insediamento.

Terza domanda: il contratto di locazione che viene stipulato con i conduttori prevede le condizioni ordinarie dei contratti di locazione di immobili industriali, gli edifici "E" e "T" sono situati all'interno di un parco industriale ad accesso controllato, e saranno assoggettati ai regolamenti già approvati dalla Giunta. Nell'edificio "D" la locazione si basa su un canone mensile pari a circa 10 € al metro quadro mensili (personalmente questo canone lo trovo caro e su questo intendo lavorare per renderlo più di mercato). È evidente che l'edificio "D" è anche l'edificio che non è assolutamente una struttura capannone, ma è un edificio di qualità, però bisogna anche dire che 10 € al metro quadro sia un costo elevato a mio parere; quindi su questo cercherò di intervenire per vedere se è possibile ricondurlo a una logica di mercato. Nell'edificio "E" invece la locazione si basa su un canone mensile pari a 5,17 € al metro, che mi sembra invece un prezzo di mercato, perché sappiamo...

(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)

... guardi, faccio una cosa, l'aiuto, alla fine le do la risposta scritta... quindi 5,17 € al metro quadro per quanto riguarda la "E", nell'edificio "T" la locazione si basa su un canone mensile di 3,63 €, e questo è un prezzo di mercato.

La considerazione che volevo fare dopo aver risposto alle sue domande è in merito al "marketing" che lei cita nelle premesse. Ritengo, senza entrare nel merito del lavoro che è stato fatto finora, che bisogna operare in un modo diverso. Il "marketing" che abbiamo prodotto finora non è il "marketing" che ci serve, dobbiamo avere la capacità di immaginare qualcosa di diverso e credo di non fare alcun torto neanche a "Finaosta", se andiamo a immaginare un nuovo tipo di "marketing", che prevede anche altri soggetti che possono operare. Dobbiamo pensare a un "marketing" territorialmente allargato, mirato, anche più aggressivo, non a caso possiamo anche ragionare, sul futuro visto che stiamo portando avanti il "POR", di collegamento con il Piemonte e all'interno anche degli obiettivi europei, dove possiamo andare a cercare dei fondi e possiamo trovare delle risposte nuove e diverse che possono dare anche uno scossone alla nostra realtà. Ritengo quindi che sul "marketing", seppur voi non abbiate posto una domanda, ci sia da fare una riflessione approfondita su cui stiamo lavorando e ritengo anche di poter portare a tempi brevi delle proposte innovative, spero non troppo innovative, nel senso che possano essere anche condivise, proposte che possono considerarsi più adeguate alle nostre necessità anche in funzione degli obiettivi che ci dobbiamo dare e dei risultati che finora abbiamo avuto.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Brevemente, come riflessione più che come replica, nel senso che rispetto a questi dati, di cui ringrazio l'Assessore, c'è poco da replicare, nel senso che questi dati fanno la fotografia e se ci vogliamo per un attimo spostare sul settore fotografico, non è venuta molto bene questa fotografia, è un po' sfuocata, è una situazione che va rimessa su una strada diversa. Lei ha detto bene, chiudendo... non va al "marketing".

Devo dire che del "marketing" in questa interrogazione, al di là delle premesse, non ne avevamo parlato anche perché con il suo predecessore ne avevamo abbondantemente parlato, avevamo avuto modo a più riprese di esprimere le nostre perplessità su quell'impostazione. Ci fa piacere che ora queste nostre perplessità siano state recepite a livello di Esecutivo, ci dispiace che siano state recepite solo ora... perché? Non dico questo solo per le risorse che sono state impegnate in quel "marketing", vado a memoria, ma penso di non sbagliarmi di molto, 250mila euro e forse di più spesi, impegnati probabilmente molti di più per fare nulla... perché? Perché l'officina e la falegnameria, che poi sono gli unici 2 accordi giù chiusi, sono stati chiusi in loco e la "Dora" è stata chiusa addirittura dal gestore realizzatore, "Vallée d'Aoste Structure", perciò il "marketing" che abbiamo fatto fare tramite "Finaosta" non è servito a nulla. Vorrei che questa considerazione però venisse anche fatta in futuro, quando voi date degli incarichi omnicomprensivi a "Finaosta", che poi fa l'intermediazione, sarebbe forse più utile andare direttamente dal professionista del "marketing" della consulenza, perché lo stesso problema l'abbiamo sulle miniere di Cogne o sull'Ospedale... "Finaosta" alla fine faceva tutto, ma non sempre questo "tutto" dava risultati soddisfacenti!

La preoccupazione qual è? È quella che oggi ci troviamo con una struttura finita, finita rispetto alle ipotesi di finitura, perché alcune consegne è ovvio che vengono fatte al grezzo e non con la finitura da poterci entrare dentro, perciò sui moduli "D" ed "E" che sono chiusi come lavori, siamo in grandissimo ritardo, ma siamo in grandissimo ritardo perché probabilmente a livello politico questa vicenda è stata dimenticata. La massima attenzione è stata nell'acquisire i fondi europei, nello spenderli, e adesso vanno gestiti! E quando dico che "vanno gestiti", dico "adesso", perché non è ammissibile che lei dica, Assessore, che da oltre un anno sono state fatte le richieste per le licenze di bar e di tabacchi, che sono poi licenze - quelle dei bar - che dipendono dall'ente locale, Comune di Aosta! Allora, il Comune di Aosta che rientra nell'accordo dell'"Espace Aosta", ex "area Cogne", non può essere un elemento ostativo allo sviluppo dell'area, perciò oltre a dare ragione a me lei deve trovare la strada per risolvere la questione, anche perché se - come immagino - il bar dovrebbe fare anche servizio mensa, perché ho visto alcuni progetti sull'ampliamento della struttura "Dora" e mi sembra che ci siano i presupposti per poi erogare tutta una serie di servizi... è impensabile che in quell'area non ci siano dei servizi! Questo è un problema che va risolto a breve, così la questione della banca: stupisce che la questione della banca non sia stata ancora risolta e che non possa rientrare, ad esempio, in un'estensione della convenzione con chi gestisce il Servizio di tesoreria della Regione, sul presupposto che c'è un interesse a gestire quel servizio, in questa fase magari non c'è un grande interesse nel gestire questa struttura finché l'area non decolla, ma la compensazione delle situazioni potrebbe essere sostenuta.

Ci spaventa quello che accadrà in primavera con il lotto "T" che dovrebbe andare a consegna, perché qui parliamo di 15.500 metri quadrati abbandonati a loro stessi. Allora la riflessione che facciamo è: perché non è mai stato fatto un ragionamento sul tipo "distretti industriali", con tutto ciò che ne consegue a livello di gestione, finanziamenti, agevolazioni...? Pensiamo che sull'"area Cogne" debbano essere date delle risposte concrete, ma in tempi rapidi, anche perché non solo abbiamo fatto degli investimenti e non insediando delle aziende non raggiungiamo quegli obiettivi, ma poi avremo dei costi di gestione che ci dovremmo andare ad accollare; di conseguenza auspico che, oltre a questo problema specifico, si faccia quel ragionamento più ampio che il suo predecessore, ma la Giunta tutta, a più riprese, ha ribadito essere necessario, e sono passati non 2 mesi, ma 2 anni e forse più, di revisione dell'accordo di programma sull'"Espace Aosta"! A questa cosa qualche risposta la dovete dare: non sappiamo, da 2 anni a questa parte, cosa abbiate combinato... avete a più riprese detto: "va rifatto, va rifatto"... non ci sembra che siano stati fatti passi avanti!