Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2383 del 10 gennaio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2383/XII - Realizzazione di uno stabilimento per la produzione di mangimi per animali in Comune di Saint-Marcel. (Interrogazione)

Interrogazione

Vista la D.G. n. 2316/06 con la quale la Giunta Regione ha espresso parere favorevole alla compatibilità ambientale per la costruzione di uno stabilimento per la produzione di mangimi per animali nel Comune di St. Marcel;

Vista l'interrogazione n. 271 presentata e discussa nell'adunanza del Consiglio regionale del 25-26 ottobre u.s. con la quale si chiedeva all'Assessore competente:

§ se il parere favorevole è conseguente alla presentazione di un piano industriale;

§ se sono state richieste informazioni all'azienda relative alla dimensione dello stabilimento, al numero degli occupati e ai quantitativi di mangime prodotto annualmente;

§ se nell'esprimere la valutazione positiva all'insediamento è stato richiesto preventivamente all'azienda quali sono le materie prime utilizzate e se tra queste ne esistono di provenienza da coltivazioni transgeniche;

§ se è stato appurato in quali mercati saranno immessi tali mangimi e se comprendono anche quello valdostano;

Preso atto che nella risposta l'Assessore al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche ha risposo parzialmente all'interrogazione, e solo per quanto di sua competenza, invitandomi per il resto a rivolgermi all'Assessore all'Agricoltura e Risorse Naturali;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore all'Agricoltura e Risorse Naturali per sapere:

1) quali sono le materie prime utilizzate e in quale percentuale rispetto al prodotto finale;

2) per quali animali è prodotto il mangime e se sarà immesso anche nel mercato valdostano;

3) se tra le materie prime ce ne sono anche di provenienza o coltivazione OGM (geneticamente modificate).

F.to: Bortot

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.

Isabellon (UV) - Questa interrogazione fa seguito ad una interrogazione che era già stata presentata a suo tempo, a cui aveva risposto il collega Cerise. Nello specifico si vuole sapere quale sarà la strategia produttiva e commerciale della società "VIM", che intende costruire un mangimificio a Saint-Marcel, per il quale ha ottenuto una valutazione positiva sulla compatibilità ambientale del progetto da parte dell'Assessorato competente. Queste notizie dovrebbero completare quelle già fornite nell'adunanza del Consiglio del 25 ottobre 2006. Il problema è che la citata società "VIM", come è stato accennato in quell'occasione, non è nota per altri motivi all'Amministrazione se non quelli legati alla presentazione della richiesta della compatibilità ambientale del progetto, non è nota al Dipartimento agricoltura, né ha chiesto contributi o fatto sapere quali sono le sue intenzioni, credo che non fosse neanche necessario.

Diventa difficile dare qualsiasi risposta, anche approssimativa, ai 3 quesiti posti dall'interrogante, nello specifico i quesiti sono: "quali sono le materie prime utilizzate e in quale percentuale rispetto al prodotto finale"... "per quali animali è prodotto il mangime e se sarà immesso anche nel mercato valdostano"... "se tra le materie prime ce ne sono anche di provenienza o coltivazione OGM". Il piano industriale non è stato presentato nel momento in cui è stata fatta la richiesta del "VIA" e questo avrebbe dovuto essere, qualora vi fosse stata una domanda di contributo, presentato agli uffici competenti, solo che al momento non risulta e in questo caso tali dati non sono dati che possediamo.

Quello che posso limitarmi a commentare è il 3° quesito, per ricordare che il "Consorzio produttori di tutela della fontina" ha adottato un codice di autodisciplina parlando di "OGM" che esclude l'utilizzo nell'alimentazione di prodotti "OGM", questo riguarda i mangini integrativi per i bovini che sono produttori di latte destinato alla produzione di fontina, e che tale linea è stata ampiamente sostenuta dall'Assessorato, quindi è stata un'azione concordata con il "Consorzio tutela", anche a seguito delle risposte che a suo tempo erano state date a un'interrogazione nella seduta del 22 marzo 2006. Si sta andando avanti nell'azione sia di controllo che di pubblicizzazione di informazione relativa a questo aspetto, infatti è intenzione del Consorzio predisporre una campagna informativa nell'ambito del "Progetto fontina qualità", per pubblicizzare adeguatamente tale presa di posizione, affinché anche a fronte di maggiori impegni che i nostri allevatori si assumono nel momento in cui producono latte per la fontina e quindi applicano questa disciplina, al fine di curare anche l'immagine di questo prodotto nella prospettiva di avere una maggiore remunerazione dal punto di vista dei bilanci delle nostre società di allevamento.

Credo non sia nostro compito andare ad inquisire ulteriormente le iniziative che si intraprendono sul territorio, in quanto si presume che queste attività di tipo imprenditoriale privato siano tenute a rispettare tutte le leggi in vigore, quindi non credo che se non ci sono delle richieste di contributo, possiamo andare a chiedere della documentazione che sarebbe prodotta in questa sede.

Si dà atto che, dalle ore 10,50, presiede il Vicepresidente Fiou.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Devo rispondere indirettamente all'Assessore Cerise e direttamente all'Assessore Isabellon per dire che non sono per niente soddisfatto.

Mi rivolgo al Consiglio: viene ad insediarsi uno stabilimento di mangimi nella nostra regione e non sappiamo cosa producono, con quali materie producono e su che tipo di mercato! L'Assessore Cerise mi ha risposto per quanto di sua competenza, cioè il costo dello stabilimento è 1,8 milioni di euro, la procedura è stata rispettata, non esiste un piano industriale perché non erano tenuti a presentarlo, è stato presentato conformemente al piano regolatore, non esistono rifiuti di tipo pericoloso, assumeranno da 6 a 15 persone, il rumore dello stabilimento è inferiore ai 75 decibel, quindi è a norma, e sarà dotato di un dispositivo di filtraggio dei residui. D'accordo, questo è un pezzo di risposta e mi sta bene, ma che l'Assessore all'agricoltura non sia in grado di rispondere - non a me - sul tipo di stabilimento, su cosa produce, con quali materie prime... il fatto che abbia rispettato le norme mi va bene, ma scrivere una lettera e dire: "Cari signori, siete venuti a fare un insediamento in Valle d'Aosta, vorremmo conoscervi per sapere cosa producete...", mi sembra indispensabile, perché nasconderci dietro il rispetto delle norme, dei regolamenti e delle leggi è poco! Su questo argomento penso che il Consiglio dovrebbe tornarci sopra.