Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 206 del 25 novembre 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 206/VIII - IMPEGNO PER IL MANTENIMENTO DEI POSTI DI LAVORO PRESSO LO STABILIMENTO ILSSA-VIOLA DI PONT-SAINT-MARTIN. APPROVAZIONE DI ORDINE DEL GIORNO.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Per mozione d'ordine.

La comunicazione che ci ha appena fatto l'Assessore Pollicini credo meriti una sospensione i mediata dei lavori o comunque una riunione almeno dei Capigruppo per una pesa di posizione: la notizia che nella riunione con la S.M.I. si considerano definitivamente perduti i 400 posti di ]a oro dell'area a caldo dell'Ilssa non può passare come un inciso nel dibattito sull'artigianato tipico.

Le cose che ha ietto l'Assessore adesso sono sacrosante: per l'Ilssa sono state fatte tante dose. C'è da dire però che, come Regione, abbiamo commesso degli errori e noi come Gruppo lo avevamo anticipato - non in volontà di critica nella discussione dei sei miliardi - quando avevamo insistito perchè si ponesse qualche condizione; oggi stiamo scontando gli effetti di questi errori perchè con padroni di questo tipo il discorso diventa difficile e diventerà sempre più difficile. Nella s.m. sono entrati recentemente, oltre agli Orlando che avevano già una parte notevole ed interessi differenti dall'acciaio, anche Pirelli e De Benedetti. Questa Finanziaria il settore dell'acciaio ormai non lo considera più per niente. Abbiamo a che fare con gruppi di questa potenza, ma quando deliberiamo come Consiglio non possiamo fare come negli anni passati e cioè limitarci a prendere atto di quello che dicono senza avere una posizione nostra come Regione.

Le drammatiche parole dell'Assessore, che per me e per l nostro Gruppo sono state come un pugno nello stomaco, ci debbono fare preoccupare molto di questa situazione, q indi chiedo che il Consiglio esprima a sua volontà di reagire contro questi indirizzi che passano sopra tutto, che non tengono conto nè degli interventi della Regione, nè delle sue necessità occupazionali, nè della situazione dei lavoratori.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE (U.V.): Anche noi crediamo che si debba sospendere il Consiglio per concordare un ordine de] giorno in modo che questi atti, che sono già essi stessi atti di violenza perchè vanno ad incidere su un tessuto occupazionale già così largamente dissanguato, perlomeno non siano compiuti con ulteriore violenza da parte di chi, per volere della sorte, si trova ad essere proprietario di una certa azienda e decide infischiandosene di tutti, perchè così gli passa per la testa.

Questo non è possibile, tenuto conto degli impegni che la Regione si è presa nei confronti di questa azienda dandole dei soldi che sono di tutti, mettendo in parte a repentaglio anche il bilancio regionale per realizzare il metanodotto, per acquisire le centrali Cravetto e dando anche altre garanzie perchè la Regione era pronta a fare altri passi nei confronti di questa azienda. Non si capisce questo sbaraccamento in tutta fretta; si capisce bene che sono loro i proprietari, questo noi lo rispettiamo fino in fondo, però anche la F.I.A.T. nella sua grandezza, quando ha fatto le cose che ha fatto a Torino, si è comportata nei confronti delle parti sociali con un minimo di dignità. Non si capisce perchè la S.M.I. si debba comportare con questa durezza nei nostri confronti, quando noi come Regione ci siamo comportati verso di loro con la massima chiarezza e delicatezza possibile.

A questo punto non si può più credere a niente, neppure alla garanzia di quei 400 posti di lavoro che loro ci dicono che terranno; qui d'è il rischio che ab-biano deciso di chiudere tutto. Che perlomeno se ne possa parlare tutti assie-me, perchè pensiamo di avere da dire delle cose, anche da un punto di vista tecnico, sicuramente valide ai signori Orlando e poterle sire anche al Governo perchè come l'Assessore Pollicini ha già fatto rilevare alte volte, la perdita secca del 37% dei posti di lavoro nella industria per la nostra Regione è un dramma e non possiamo farcelo passare sulla testa senza reagire.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Beneforti, ne ha facoltà.

BENEFORTI (D.C.): Solo per dire che di fronte alle dichiarazioni dell'Assessore Pollicini, visto il disimpegno sociale dell'Ilssa-Viola nella nostra Regione, perchè se ha affermato quello che ha affermato non abbiamo certo molte prospettive da parte di questa azienda, ritengo anch'io, a nome del gruppo che rappresento, che si debba sospendere per decidere qual'è la posizione del Consiglio regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): La drammatica notizia comunicataci dall'Assessore Pollicini per noi socialdemocratici è gravissima per il metodo con cui la famiglia Orlando ha portato avanti questa situazione. Mi associo alla richiesta di sospensione del Consiglio per concordare un ordine del giorno di protesta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Pascale, ne ha facoltà.

PASCALE (P.S.I.): Anche noi siamo d'accordo per la sospensione perchè la notizia è molto grave; sappiamo già per una analisi che avevamo fatto quando abbiamo discusso dell'Ilssa-Viola che questo può preludere alla chiusura totale dello stabilimento. Anche se l'ordine del giorno che andremo a redigere avrà un valore simbolico di fronte a quella che è stata la decisione degli Orlando, indubbiamente costituisce un atto di solidarietà nei confronti dei lavoratori che subiscono questo "diktat" da parte degli Orlando.

PRESIDENTE: Se il Consiglio è d'accordo sulla sospensione, la seduta è sospesa e i Capigruppo sono convocati nella sala delle Commissioni consiliari.

Si dà atto che i lavori sono sospesi dalle ore 17,47 alle ore 18,56.

Dalle ore 18,56 riassume la Presidenza il Presidente BONDAZ.

PRESIDENTE: Chiedo che si metta in votazione l'iscrizione dell'ordine del giorno che verrà successivamente discusso e votato.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli 26

Approvato all'unanimità

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lanivi, ne ha facoltà.

LANIVI (Féd. DP-UVP): Do lettura dell'ordine del giorno che è stato concordato fra tutti i Capigruppo che hanno preso parte alla riunione che si è svolta nella sala della Presidenza del Consiglio a seguito delle notizie che ha riportato l'Assessore Pollicini:

ORDINE DEL GIORNO

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

UDITA la comunicazione urgente dell'Assessore all'Industria e Commercio, Angelo Pollicini, concernente le risultanze dell'incontro, svoltosi in data 25 novembre 1983, fra Regione, le Organizzazioni sindacali, il Consiglio di fabbrica dell'Ilssa-Viola e i rappresentanti della S.M.I. e dell'Azienda;

APPRESO che nel corso dell'incontro la proprietà ha confermato la decisione di procedere alla definitiva chiusura di tutta l'area a caldo dello stabilimento di Pont-Saint-Martin con la conseguente perdita di 420 posti di lavoro;

CONTESTA le scelte e i metodi della società che, dopo aver ottenuto dalla Regione crediti agevolati ed interventi finalizzati alla riduzione dei costi energetici, quali il costruendo metanodotto e l'acquisizione delle centrali Cravetto, dimostra chiusura e indisponibilità ad una qualsiasi trattativa tesa al mantenimento dell'integrità del ciclo produttivo;

SOTTOLINEA come l'atteggiamento della proprietà sia improntato ad una completa insensibilità verso una realtà sociale nella quale ha operato e tratto profitti per decenni;

RINNOVA la propria completa solidarietà nei confronti dei lavoratori sui quali grava il peso di tali scelte;

IMPEGNA

il Governo regionale a:

- mantenere uno stretto e solidale collegamento con i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali e gli Amministratori locali interessati;

- continuare la ricerca di soluzioni positive nella trattativa in corso a livello ministeriale;

- insistere responsabilmente nell'azione propositiva nei confronti della società Ilssa-Viola al fine di modificare le attuali gravi decisioni.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'ordine del giorno testè letto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli 25

Il Consiglio approva all'unanimità