Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2368 del 21 dicembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2368/XII - Ritiro della mozione: "Accessibilità alla piattaforma informatica per le procedure in materia di apprendistato".

Mozione

Premesso che:

- La Regione nel regolamentare agli adempimenti obbligatori per la gestione dei rapporti di lavoro con qualifica di apprendista ha previsto l'uso esclusivo di un protocollo informatico su di un sito dedicato gestito dall'Agenzia del Lavoro;

- Tale piattaforma informatica risulta compatibile soltanto con il "software proprietario" della Microsoft, ignorando completamente - il sempre più diffuso - sistema operativo libero e gratuito Linux;

- la direttiva sul "riuso" prevede per l'accessibilità ai documenti della P.A. almeno un formato aperto, alfine di consentire l'indipendenza da specifici "software proprietari";

Rilevato che l'attuale impostazione di tale piattaforma informatica costituisce - in violazione delle norme nazionali ed europee, oltreché dell'ampia giurisprudenza, in materia di concorrenza - una posizione di monopolio a favore di Microsoft, obbligando le aziende ad utilizzare questo software per poter adempiere ad un obbligo normativo;

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Impegna

la Giunta regionale a rendere accessibile entro 30 giorni anche ai software cosiddetti open source la piattaforma informatica inerente le procedure obbligatorie in materia di apprendistato e a prevedere per ogni futura gestione telematica di servizi attivati dall'Amministrazione regionale l'uso di protocolli di comunicazione compatibili ai "sistemi non proprietari".

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Questa mozione nasce da una problematica che - direi - di politico ha poco, ed è una mozione che potremmo definire "squisitamente tecnica", nel senso di andare incontro alle esigenze di coloro che hanno necessità di fruire dei servizi o, meglio, le procedure che vengono attivate tramite Web.

Abbiamo constatato che, dando applicazione alle norme conseguenti al decreto legislativo attuativo della "legge Biagi" in materia di apprendistato, l'Amministrazione regionale ha predisposto una piattaforma informatica che è stata messa "online" ed è obbligatoria per tutte le aziende che abbiano apprendisti, per poter espletare la procedura di registrazione degli adempimenti necessari e obbligatori per effettuare la formazione prevista dalla "legge Biagi". Abbiamo riscontrato come questa piattaforma abbia un difetto di comunicazione, ovvero la piattaforma è completamente gestibile solo con un determinato "software", che è il "software" della "Microsoft", mentre con altri "software", in particolare con i cosiddetti "sistemi operativi liberi e gratuiti" a cui fa riferimento tutto il mondo "Linux", non è possibile espletare le procedure previste dalle normative regionali. Considerando che su tutta questa materia ci sono una serie di direttive europee e anche una serie di decreti ministeriali, in particolare con il Ministero dell'innovazione tecnologica, che aveva visto attivarsi l'allora Ministro Lucio Stanca in uno sforzo di informatizzazione...

(il Presidente richiama l'aula al silenzio)

... anche perché su questo aspetto il Consiglio è chiamato ad esprimere un voto, è un aspetto poco politico, ma proprio per questo forse meriterebbe di essere capito nella sua essenza: quella di andare incontro alle esigenze delle aziende che, in base all'attuale piattaforma, hanno l'obbligo di usare un determinato sistema operativo. È un po' come se noi, nell'andare ad aprire un'autostrada, decidessimo che su quella autostrada ci possono andare solo quelli che hanno le auto "FIAT"... sicuramente sarebbero contenti i signori della "FIAT", probabilmente un po' meno tutti gli altri produttori e soprattutto tutti coloro che hanno altri automezzi, perché per percorrere quella strada dovrebbero cambiare l'automezzo!

Chiediamo solo che si renda accessibile... abbiamo individuato un termine di 30 giorni perché è un problema reale, nel senso che è da molto tempo che le aziende hanno l'obbligo di interagire con questa piattaforma, perciò pensiamo che andare a modificare le possibilità di accesso anche per "software liberi" siano procedure facilmente gestibili in questo lasso di tempo individuato. Trenta giorni non sono però l'elemento centrale della richiesta contenuta nella mozione, perché se anziché 30 dovessero essere 65, sicuramente non cambia la sostanza; quello che però vorremmo passasse come concetto che l'Amministrazione d'ora in avanti, ogni qualvolta attiva delle procedure non facoltative, ma obbligatorie - e qui, siamo in questa situazione -, attivi delle procedure facilmente intercomunicabili con i vari sistemi operativi e non delle procedure che obblighino l'utente finale ad adeguarsi ad un determinato "software". Penso che sia un discorso non solo di rispetto delle norme della concorrenza, non solo del rispetto dell'utenza, ma sia un concetto di civiltà informatica: attivare delle piattaforme, cioè, che siano fruibili da quelli che sono i maggiori "software" in essere.

Ritengo che il problema sia stato sintetizzato in maniera chiara nella mozione, l'ho solo ricordato per quanti non avessero avuto modo di leggere il testo o potessero avere qualche dubbio sulla sintesi del testo. Mi auguro che la discussione che seguirà possa recepire la nostra istanza.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Vorrei intervenire per esplicitare che quanto detto dal collega Frassy e quanto è abbozzato all'interno della mozione non è in contrasto con quanto viene fatto e con il pensiero del Governo e delle strutture, però mi tocca riprendere il ragionamento fatto dal collega Frassy per condividere con lui il pensiero che questa è una materia abbastanza tecnica e che merita un approfondimento e un confronto che non è politico, ma strettamente tecnico-operativo, fermo restando che c'è una condivisione di fondo sulla necessità di avere dei sistemi aperti.

Nel condividere questo, nei 30 giorni non si capisce alla fine cosa si vuole, nel senso che se c'è un riposizionamento del sistema apprendistato sul sistema operativo "Linux", è un'operazione costosissima e non abbiamo i soldi. Se l'obiettivo è renderlo accessibile da "browser liberi", questa è un'operazione possibile con dei costi anche contenuti, il problema diventano "i 30 giorni". C'è un'altra soluzione: quella di rendere disponibili i formati documentabili su piattaforme aperte, quindi ancora una cosa diversa.

Allora, se il collega Frassy è d'accordo, chiederei... non so se è la IV Commissione che si occupa del tema, ma di convocare i tecnici, perché mi trovo nella difficoltà di dare delle indicazioni in aula su temi così specificatamente tecnici, che rischiano di portarci lontano. Condivido l'impostazione, quindi ci possiamo attivare per fare questo mestiere, ma un confronto con i tecnici che ci permettono di circoscrivere questo ragionamento è un percorso più opportuno, per cui vi chiederei la disponibilità ad affrontare questo tema nel più breve tempo possibile, ad esempio da qui alla fine dell'anno o alla prima settimana dell'anno, in commissione, in modo da poterci confrontare e in modo da avere anche subito dai tecnici alcune proiezioni, sia temporali, sia di costi.

Presidente - La parola al Consigliere Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Credo che la mozione dei colleghi di "Forza Italia" abbia una sua ragion d'essere, sia interessante, perché ha individuato uno specifico tema sul quale lavorare l'"open source"; ho provato a collegarmi sia su piattaforma "open" che su piattaforma "Microsoft" e "Internet", hanno tutte e 2 aperto e mi sono anche registrato come utente. Vorrei capire però il secondo passaggio: richiede la documentazione, ad esempio l'elenco completo delle aziende oppure l'elenco completo con dossiers attivi, sia da piattaforma "Microsoft" che da piattaforma "open", c'era scritto "no documents found", cioè non vi sono documenti e mi hanno bloccato comunque; vorrei capire dal collega Frassy se ha provato, e in che modo, perché credo che occorra un approfondimento anche in commissione.

Siamo favorevolissimi a questa impostazione, credo che la mozione non chieda la luna, ma sia ragionevole, forse si può rivedere il tempo di 30 giorni, ma credo che l'argomento sia da approfondire. Naturalmente chi più di noi, anche come "forma mentis", è disponibile a lavorare, perché non tutte le applicazioni, ma alcune applicazioni siano su piattaforma "open"...

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Prendo atto delle buone volontà dell'Assessore Marguerettaz, sul presupposto che la questione, essendo eminentemente tecnica come già avevo evidenziato nella mia breve illustrazione, può essere meglio sviscerata in commissione.

L'invito che faccio, e all'Assessore e al Presidente della IV Commissione, che so che è stato oggetto di qualche "tirata d'orecchie" non più tardi della giornata di ieri, è a prendere in considerazione questo problema con sollecitudine, perché è un problema aperto, è un problema con il quale si devono confrontare da un paio di mesi a questa parte le aziende, perciò sarebbe opportuno che, se non sono i 30 giorni, siano i 45 o i 50 giorni, ma si arrivi a definire un percorso che renda accessibile in un rispetto dell'utenza queste piattaforme obbligatorie.

Ritiriamo la mozione con questo intendimento.

Presidente - La mozione è ritirata.

Il Consiglio prende atto, concordando.