Oggetto del Consiglio n. 2353 del 20 dicembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2353/XII - Realizzazione di una pista forestale in Comune di Jovençan. (Interpellanza)
Interpellanza
Appreso che è in fase di costruzione una pista forestale, nel Comune di Jovençan, a servizio dei boschi di Brin, Liautaysaz e Côte Noire;
Constatato che la realizzazione di tale opera presenta molteplici e accertate criticità e problematicità in riferimento alla scelta del tracciato (nella quasi totalità del percorso la pista corre a pochi metri da una strada consortile), alla larghezza della carreggiata, al suo reale utilizzo, alla presenza nell'area oggetto dell'intervento di una fitta rete di piste forestali già utilizzate;
Considerato che i boschi attraversati dalla pista sono stati già oggetto di interventi di assestamento silvicolturale;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) perché è stato rispolverato il progetto in oggetto, datato marzo 1998, senza tener conto delle strade poderali e delle piste forestali realizzate nel frattempo;
2) quanto è costata a tutt'oggi la sua realizzazione;
3) quali motivazioni e quali benefici, dal punto di vista silvicolturale, si pensano di trarre dalla sua realizzazione;
4) se risponde a verità il fatto che la suddetta pista, pur essendo stata pensata come "camionabile", sia sprovvista di analogo accesso.
F.to: Venturella - Squarzino Secondina
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Chiamare "pista forestale" questo tracciato è proprio un insulto alla classificazione anche "IGM", perché questa pista forestale tale non è, per chi volesse fare una passeggiata; mi riferisco ai boschi di Brin, Liautaysaz e Côte Noire: progetto datato marzo 1998. Otto anni dopo rispunta dalle ceneri, come l'"Araba Fenice", questo progetto di strada e viene aperto il cantiere, è stata martellata la zona, sono stati fatti i tagli e gli sbancamenti, e per puro caso, lì, ho fatto un giretto e mi sono accorto che ad una rete di strade, di piste forestali, di tracciolini in questo bosco, si aggiunge una strada enorme con degli sbancamenti incredibili, che non hanno nulla a che vedere con piani di assestamento, con tagli silvocolturali, nulla!
Invito l'Assessore Isabellon a vedere, insieme, in quali zone è stata realizzata o si vuole realizzare la pista, perché questa pista fino a poche settimane fa finiva in mezzo al bosco, la pista finisce con uno sbancamento in mezzo al bosco, a quota 1.866, finiva lì. È una pista in mezzo al bosco, ha una larghezza che non ha nulla della pista forestale, ma della strada poderale sì, e finisce in mezzo al bosco, senza contare che questa pista, che dovrebbe servire per facilitare i lavori di disboscamento, per cui i "bûcherons" entrano nel bosco, tagliano, trasportano i tronchi tagliati, fanno le cataste e lì arrivano i camion per caricare, è stata realizzata a neanche 20 metri da una strada consortile. È stata realizzata senza tener conto che nel 2004, a 20 metri, era stata costruita questa strada: è come se qualcuno fosse entrato nel bosco, si fosse messo i paraocchi e avesse detto: "la pista deve essere costruita, costi quel che costi, la costruiamo lo stesso", senza rendersi conto che i lavori in quella zona possono essere fatti utilizzando tracciolini e strade già costruite!
Uno pensa: ma tu ce l'hai sempre con queste piste? Ma di questi esempi ce ne sono in tutte le vallate e ad ogni Consiglio ne presenterò, perché voglio denunciare questo modo incredibile di gestire! Certo, ci si avvicina alle elezioni del 2008, una strada poderale non si nega a nessuno e allora le domande sono per l'Assessore Isabellon, molto precise, e spero che risponda!
Perché è stato rispolverato il progetto in oggetto, datato marzo 1998, senza tener conto che già in quel bosco vi era stato l'assestamento forestale, vi era stato lavorato, vi erano già altre piste? Le squadre, anche vedendo le tracce, utilizzano già... Chiedo quanto è costata a tutt'oggi la sua realizzazione, quali benefici soprattutto si pensa di trarre, perché lei crede sul serio che per fare lavori di assestamento o, se vogliamo pensare ai boschi valdostani come a boschi di produzione, esista solo il sistema del taglio e dello sbancamento? Esiste solo questo sistema per sfruttare, come si diceva un tempo nelle scuole, il "macchiatico"? Non esiste un modo di gestire più rispettoso non solo della topografia, perché la sfido ad andare sul posto e ad osservare dove è stato fatto il tracciato, senza alcun senso anche solo di decenza, di competenza, si sono fatti degli sbancamenti cercando apposta dei pendii scoscesi, quando neanche a 10 metri sopra vi era la possibilità di passare, non dico in piano - non esiste una zona in valle, soprattutto sui versanti, che sia pianeggiante per più di 20-30 metri -, ma con percorsi meno impattanti? E poi una cosa incredibile: la strada, che è stata pensata come "camionabile", è camionabile per un suo tratto, ma è sprovvista di accesso, cioè l'accesso non è camionabile. Non vorrei che l'Assessorato dell'agricoltura acquistasse un elicottero, così il camion lo porta direttamente e fa servizio in quei 700 metri di strada, non essendovi l'accesso.
Naturalmente questa interpellanza era datata, ma non credo che l'Assessore si sia poi attivato, abbia reso l'accesso camionabile... credo che debbano essere ripensate queste pratiche che io non posso ascrivere nella categoria della buona e oculata gestione del territorio.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - L'interpellanza riguarda la strada forestale di Brin, Liautaysaz. Prima di passare alle domande puntuali, come richiesto, vorrei fare una premessa che riguarda il comprensorio, perché qui si tratta non solo del Comune di Jovençan, ma del comprensorio boscato di pregio di proprietà di 3 Comuni, precisamente la parte alta del versante di Gressan, Jovençan e Aymavilles.
Come avviene normalmente, quando si tratta di prevedere la realizzazione di una pista forestale, gli uffici hanno fatto delle valutazioni che riassumo brevemente. Anzitutto il comprensorio è costituito da 330 ettari, con una provvigione unitaria, cioè i metri cubi ettaro di produzione 218 che corrispondono alla provvigione totale di 72.100 metri cubi, e una ripresa calcolata di 12.500 metri cubi. Questi dati sono importanti perché non si fanno le cose a sensazione, ma si fanno dei ragionamenti basati su valutazioni in campo; che poi non sia stato io a fare i sopralluoghi... il modo di lavorare degli uffici da anni è rigoroso, nel senso che non è che si è affetti da ruspomania o cose del genere. I popolamenti forestali produttivi sono a prevalenza ad abete rosso con una provvigione discreta, la ripresa che è la cosiddetta "quantità di legname" prelevabile ogni decennio è anch'essa valida, i 12.500 metri cubi corrispondono alla quantità prelevata annualmente dalle squadre dei "bûcherons forestiers" 150 operai, sul territorio di tutti i Comuni della Valle d'Aosta, tanto per fare un raffronto; quindi è piuttosto consistente e con una buona presenza percentuale di legname da opera.
Il lotto della strada in questione della zona di Brin verso Liautaysaz, è l'ultimo tratto di un progetto complessivo risalente agli anni 1994-1995 come citato dall'interpellante che, partendo da una strada già esistente a monte di Jovençan, serviva tutto il versante fino all'altezza del villaggio di Champailler, perciò la fascia boscata compresa fra la strada di Turlin, Brin e Pila per fondo valle di Jovençan. Il lotto in oggetto, che si sviluppa a monte dell'asse Turlin/Pila, è perciò indipendente dai lotti sottostanti in quanto ha l'accesso direttamente dalla suddetta strada Turlin/Pila. Tale tratto è necessario in quanto permette, visto le buoni provvigioni e i buoni incrementi e popolamenti, prelievi di legname sostenuti pur applicando i principi della selvicoltura naturalistica, cosa che viene applicata regolarmente in Valle d'Aosta, cioè non si fa il taglio totale. Lungo il versante di Liautaysaz esiste già una traccia che sale a tornanti lungo il versante, a partire dalla zona di Brin, percorribile con mezzi a trazione integrale, che tuttavia sviluppandosi lungo la linea di massima pendenza del versante ha una funzione limitata e non permette un'attività di esbosco razionale. L'esbosco deve essere infatti effettuato con argani per il concentramento poi a strascico con l'uso di trattori forestali e più volte ripreso dagli operai prima di essere caricato su un automezzo adatto al trasporto.
La realizzazione di una strada camionabile permette invece di avvicinarsi al letto di caduta e caricare direttamente il legname sul mezzo di trasporto. Attualmente esistono delle tracce di piste realizzate in un lontano passato dalle ditte di utilizzazione forestale che si arrangiavano, pur senza autorizzazioni, per la costruzione di strade per agevolare l'esbosco, le quali necessitano oggi di adeguate sistemazioni per il transito di automezzi atti al trasporto di legname. La strada progettata e in fase di realizzazione, che si sviluppa lungo il versante per circa 4 km., ha delle pendenze adeguate al transito degli automezzi e coincide per circa 1.500 metri con tratti di piste di esbosco e sentieri di esbosco pre-esistenti, rendendoli percorribili con automezzo. Le parti di pista residuali, ossia non utilizzabili per il transito dei mezzi, saranno pertanto recuperate a bosco, quindi c'è una rinaturalizzazione di queste situazioni realizzate a suo tempo in maniera non razionale.
Andando nel dettaglio delle domande, in risposta alla prima domanda il progetto è stato realizzato per lotti, precisamente 7 lotti a partire dal 1995, in base alle disponibilità finanziarie dei capitoli concernenti la viabilità forestale. Nella realizzazione della strada si è tenuto conto della presenza della strada di Côte Noire, a cui ci si è collegati, creando un circuito verso i boschi di Aymavilles. Le piste di esbosco esistenti e non utilizzabili con automezzi, come precisato nelle premesse precedenti, sono state inglobate per buona parte nella strada in costruzione, mentre per quelle residuali si provvederà a recuperarle a bosco.
Punto 2: il costo della realizzazione della strada Brin, Liautaysaz è di 1.166.000 euro; se a questo aggiungiamo i costi della strada di Côte Noire proveniente dai popolamenti forestali di Aymavilles, il costo totale della viabilità della zona è di 1.700.000 euro. Il costo unitario ammonta nel complesso a 361 metro lineare, la lunghezza totale delle strade è di 4.700 metri ed è considerato basso rispetto a strade analoghe.
Punto 3: i benefici di una strada forestale sono noti, permettono di accedere alla zona con rapidità e ai mezzi antincendio in caso di calamità, permettono di effettuare le cure colturali dei boschi, di raggiungere risultati economici positivi nella filiera legno, limitando notevolmente i costi delle utilizzazioni. La maggior parte dei costi delle utilizzazioni forestali, improntate ai principi della sostenibilità e ben lungi da un'idea di sfruttamento senza regole del bosco, sono da attribuire alle operazioni di esbosco che, in assenza di strade, devono essere effettuate a strascico o con l'uso di teleferiche, operazioni peraltro pericolose con successivi e costosi spostamenti del materiale legnoso. Nel caso specifico le pendenze moderate del versante impongono notevoli costi nell'attività di esbosco a strascico, ottenuto oltretutto con danni non indifferenti al sottobosco.
Punto 4: la strada forestale di Liautaysaz si collega alla strada di Turlin, Brin, Pila, con un tratto già esistente in discrete condizioni di percorribilità, in cui è prevista una sistemazione per migliorare la sede stradale, contemporaneamente ai lavori di costruzione della nuova strada. Il fatto che sia stato non realizzato... evidentemente durante i lavori in corso bisogna vedere come è stato improntato il cantiere; credo che le cose si debbano valutare a regime.
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Assessore, lei ci delude ancora, perché stiamo parlando di una rete di strade o di piste forestali in un bosco... già questo è paradossale! Abbiamo parlato di costi, circa 3,5 miliardi per 4,7 km....
(interruzione dell'Assessore Isabellon, fuori microfono)
... 1.700.000 fa 3.500.000.000 di vecchie lire... e si parla contemporaneamente di costi per l'esbosco con trattori forestali, ma i costi per costruire la strada che lì rimane, che sarà una ferita sempre aperta, la strada forestale, non le tracce derivate dallo spostamento a strascico dei tronchi, che neanche dopo 3 anni sono rinaturalizzate... ma è la strada che non viene rinaturalizzata, è completamente diverso il discorso!
Poi si dice: questa fa parte di 7 lotti a partire dal 1992, 1995, 1998.... è proprio quello che le abbiamo detto, Assessore: gli altri lotti erano inutili perché esiste già una strada a 20 metri neanche, che è quella che attraversa il bosco di Côte Noire!
(interruzione dell'Assessore Isabellon, fuori microfono)
... ce c'è una più su, ce ne sono 2 che sono parallele! Mi fa specie che l'Assessore Viérin, di Jovençan, non... una è la Pila/Turlin e l'altra attraversa anche l'alpeggio e sono a 300 metri l'una dall'altra, sono parallele, quindi sono convinto che una persona che abita a Jovençan, come mi è stato riferito, in quella rete di strade si può perdere, perché ci sono all'infinito incroci, piste, strade... È sconfortante che ogni volta che denunciamo la proliferazione di queste strade, che non hanno alcun altro intento che consolidare una base elettorale, solo quello, si parli di "antincendio", quando si sa benissimo che i rischi incendio per quella stazione forestale in quei boschi è quasi uguale a zero... quindi altra bugia grossa che si ripete in questo Consiglio: l'antincendio.
Altra mistificazione della realtà: quando si parla di lavori nel bosco, ma lavori nel bosco la redditività per ettaro, la ripresa calcolata... ma che c'entra con 3,5 miliardi spesi per la pista? Non c'entra nulla, anche perché quella redditività forse con 100mila euro in più si può benissimo ricavare non costruendo la strada, anzi risparmiando un milione di euro. È la stessa cosa! Questa operazione continua di mistificazione della realtà è deludente e sconfortante! Serve a nascondere una verità che in Valle d'Aosta, in tutte le vallate, stanno ricrescendo come funghi progetti di piste forestali, di strade poderali che erano dormienti nei cassetti... perché? Perché ci si avvicina ad un importante appuntamento elettorale che sarà nel 2008!
Non ci riteniamo assolutamente soddisfatti della sua risposta, Assessore.
Si dà atto che, dalle ore 18,12, riassume la presidenza il Presidente Perron.