Oggetto del Consiglio n. 2316 del 4 dicembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2316/XII - Approvazione di risoluzione: "Tutela delle prerogative e degli interessi della Valle d'Aosta nella manovra finanziaria dello Stato per il 2007". (Reiezione di altra risoluzione).
Risoluzione
Considerato che il disegno di legge Finanziaria dello Stato per il 2007, presentato dal Governo il primo ottobre 2006 alla Camera dei Deputati è stato approvato da tale ramo del Parlamento lo scorso 19 novembre con numerose modificazioni apportate da un maxiemendamento, composto di oltre 800 commi, sul quale il Governo ha posto la fiducia;
Considerato che la Regione, facendo seguito agli incontri tra la Giunta ed i Parlamentari Valdostani, ha trasmesso a questi ultimi una serie di proposte emendative al disegno di legge, delle quali alcune condivise con le Regioni a Statuto speciale e Province autonome ed altre, da anni di interesse specifico della Valle e strategiche per la nostra comunità, tra cui quelle relative alla tratta ferroviaria Chivasso-Aosta, alla galleria di sicurezza del Tunnel del Gran San Bernardo, alla Caserma Testafochi, alla ricostruzione post-alluvione ed all'Università;
Preso atto che nessuno dei predetti emendamenti prioritari, tranne quello relativo alla galleria di sicurezza del Tunnel del Gran San Bernardo, è stato finora accolto;
Rilevato come, uno dei pochissimi emendamenti accolti, presentato nel testo elaborato dalle Regioni a Statuto speciale e dalle Province autonome, in relazione alle disposizioni sul patto di stabilità sia stato approvato nella riformulazione proposta dal Governo che ne depotenzia notevolmente il contenuto;
Considerato tuttavia come, per effetto della riformulazione, ad opera del Governo, del predetto emendamento, l'adozione della predetta normativa rischia di essere rinviata sine die;
Constatato come a fronte della profusione di ingenti e disparati stanziamenti previsti per interventi infrastrutturali a favore delle Regioni sia a Statuto ordinario che a Statuto speciale, la Valle d'Aosta risulti esclusa da ogni assegnazione finanziaria, benché di tali esigenze sia stato preso atto nel documento del Ministero delle Infrastrutture del 16 novembre scorso, il quale peraltro non dispone in merito all'assegnazione di risorse né risulta essere stato ancora approvato nelle competenti sedi;
Preso atto dell'effetto complessivamente peggiorativo comportato dall'adozione del maxi-emendamento, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di beni utilizzati dalla Difesa e di Patto di stabilità, prevedendo, rispetto ai primi, una disciplina contrastante con quella di cui al Dlgs 282/00 (Norme di attuazione statutaria in materia di edilizia universitaria) e, quanto al secondo, l'estensione anche alle autonomie differenziate di un sistema sanzionatorio ad esse inadeguato e previsto originariamente solo per le ordinarie;
Considerata la particolare forza della normativa di attuazione statutaria, la quale non è derogabile dalla legislazione ordinaria, nonché l'esigenza che lo Stato dia finalmente esecuzione a quanto previsto dal predetto Dlgs con riferimento al rilascio della Caserma Testafochi in favore della Regione senza ulteriori dilazioni e nel pieno ed esclusivo rispetto di quanto ivi previsto;
Richiamati gli impegni solennemente assunti dal Governo, in un incontro con le Regioni presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 12 ottobre scorso, di procedere ad un confronto con le autonomie differenziate sulle specifiche questioni di loro interesse e constatatone il mancato riscontro;
Ricordata la nota del Presidente della Regione al Governo, del 30 ottobre scorso, inviata al Governo affinché il medesimo desse seguito agli impegni assunti;
Il Consiglio regionale
Esprime
- la propria preoccupazione in merito ai contenuti ed ai metodi che stanno caratterizzando la manovra finanziaria dello Stato per il 2007, che non tengono in alcuna considerazione le peculiarità delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome ed, in particolare, della Valle d'Aosta;
- l'insoddisfazione per l'effetto ulteriormente peggiorativo rispetto al testo iniziale del disegno di legge ed a quello approvato parzialmente dalla Commissione Bilancio della Camera, a seguito dell'approvazione del maxi-emendamento;
Dà mandato
- al Presidente della Regione di proseguire, in collaborazione con i Parlamentari valdostani, nell'attività sinora svolta al fine di rappresentare e tutelare in ogni sede le prerogative e gli interessi della Valle d'Aosta;
Invita
- i Parlamentari a sostenere e rilanciare in ogni sede di loro competenza, ogni proposta emendativa e migliorativa con particolare riferimento al rispetto dello speciale ordinamento finanziario valdostano ed alle questioni strategiche per la nostra comunità sulla manovra finanziaria dello Stato - con particolare riferimento alle seguenti priorità:
1) adeguato finanziamento degli interventi di ammodernamento della linea ferroviaria Aosta-Chivasso;
2) adeguato finanziamento dei restanti interventi di ricostruzione post-alluvione;
3) previsione di termini brevi e perentori per l'esecuzione del Dlgs 282/00, recante norme di attuazione statutaria in materia di edilizia universitaria, con il conseguente rilascio della Caserma Testafochi senza oneri per la Regione;
4) l'esclusione delle Università non statali dalla diretta applicazione dei vincoli afferenti al Patto di stabilità disciplinato nella legge finanziaria dello Stato.
F.to: Vicquéry - Lavoyer - Viérin Marco
Président - Collègues, comme nous avions concordé dans l'autre Conseil, à savoir nous avions voté l'inscription avec l'engagement de la discuter immédiatement après les procès verbaux, vous trouvez, ici, la résolution concernant la loi de finances de l'Etat.
Je déclare ouverte la discussion générale.
La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Au lieu d'illustrer la résolution, nous présentons un autre texte de résolution que je veux déposer au Bureau de la Présidence.
Président - Le nouveau texte qui porte la signature des collègues Squarzino, Sandri, Fiou, Fontana Carmela, Ferraris, Venturella et Bortot, concernant la résolution dont au point n° 4, vous a été distribué. J'en donne lecture:
Risoluzione
Il Consiglio della Valle d'Aosta,
Valutata la situazione economica dell'Italia, caratterizzata, secondo il Rapporto annuale Istat, dal ridotto tasso di crescita (0,4% medio nell'ultimo quadriennio) e dall'elevata dimensione del debito pubblico (106,4% del PIL);
Preso atto della conseguente Raccomandazione dell'ECOFIN del luglio 2005;
Concordando sulla conseguente necessità di procedere ad una strutturale opera di risanamento della finanza pubblica e di farlo nel segno dell'equità, riconducendo intanto entro limiti fisiologici l'elusione e l'evasione fiscale;
Visto il disegno di legge finanziaria dello stato 2007, all'esame del Parlamento;
Rilevato che il provvedimento all'esame del Parlamento non opera tagli alle risorse finanziarie della Regione Valle d'Aosta;
Sottolineato che il documento di programmazione finanziaria rispetta e garantisce l'autonomia finanziaria della Valle d'Aosta e le sue cospicue risorse, anche in condizioni di difficoltà finanziaria del paese e di sacrifici necessari;
Constatato che il Bilancio di previsione recentemente presentato dalla Giunta regionale prevede per il 2007 entrate e spese per 2.295.000,00 milioni di euro, con un incremento 2,5% rispetto al Bilancio di previsione del precedente anno;
Considerate le modificazioni già introdotte nel testo della Finanziaria nel corso della prima lettura alla Camera, in particolare:
- il comma 314, sulla nuova formulazione del patto di stabilità interno che recita: "Sulla base degli esiti delle sperimentazioni di cui al comma 308, le norme di attuazione devono altresì prevedere le disposizioni per assicurare in via permanente il coordinamento tra le misure di finanza pubblica previste dalle leggi costituenti la manovra finanziaria dello Stato e l'ordinamento della finanza regionale previste da ciascuno Statuto speciale e dalle relative norme di attuazione, nonché le modalità per il versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'addizionale dell'imposta sul reddito delle persone fisiche", aprendo con ciò la possibilità per la Regione di svolgere un nuovo ed importante ruolo;
- il comma 584, con cui si stabilisce che nell'elenco predisposto da ANAS delle opere infrastrutturali di nuova realizzazione, ovvero di integrazione e manutenzione di quelle esistenti, "assumono priorità la costruzione di tunnel di sicurezza su galleria monotubo a carattere internazionale e la messa in sicurezza delle vie di accesso, in ottemperanza alla direttiva 2004/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa ai requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea", il che consentirà di avviare la realizzazione della galleria di sicurezza del traforo del Gran San Bernardo e della variante Etroubles/Saint-Oyen, già inserite nel piano Infrastrutture prioritarie del Ministero delle Infrastrutture (16 novembre 2006);
Constatato che l'emendamento 134.11 relativo all'ammodernamento della ferrovia Aosta-Chivasso, fatto proprio, nel testo proposto dalla Regione, dal relatore alla legge finanziaria e poi inserito dal Governo nel maxiemendamento, è stato ripresentato al Senato con le modificazioni conseguenti alle osservazioni fatte dalla presidenza della Camera in sede di esame dell'ammissibilità del maxiemendamento, recando un finanziamento di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008, e che la modernizzazione della tratta ferroviaria Aosta-Chivasso è parimenti inserita nel citato piano Infrastrutture prioritarie;
Constatato altresì che la legge finanziaria, fin dalla stesura originaria, proroga a tutto il 31 dicembre 2007 le disposizioni in materia di accisa concernenti le agevolazioni sul gasolio e sul GPL impiegati nelle zone montane ed incrementa il fondo per la montagna da 20 e 25 milioni di euro;
Preso atto che nella seduta della Camera del 14 novembre il Ministro Chiti ha comunicato la soppressione dell'art. 9 della legge finanziaria, recante Contributo comunale di ingresso e di soggiorno, che forti preoccupazioni aveva suscitato anche tra gli operatori turistici della Valle d'Aosta;
Richiamate le questioni da gran tempo irrisolte nelle relazioni Regioni/Stato, tra cui il trasferimento della Caserma Testafochi per l'edilizia universitaria, in discussione dal 2000;
Invita
- i rappresentanti della Valle d'Aosta nel Parlamento italiano a proseguire nell'azione tesa a migliorare la legge finanziaria 2007;
- il Presidente e il Governo della Regione a sviluppare un incisivo confronto con il Governo italiano, sul piano bilaterale e nella Conferenza Stato/Regioni, per una rapida definizione delle questioni aperte.
Nous pouvons reprendre la discussion générale.
La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Si stava parlando fra noi... ma noi aspettavamo la presentazione da parte della maggioranza della risoluzione che hanno firmato... pensavamo che ci fosse qualcuno che raccogliesse le idee principali, l'ispirazione del testo di questa risoluzione, anche per capire quali erano gli elementi importanti di questa risoluzione!
Siamo rimasti stupiti, la volta scorsa, di come si sia svolta la discussione sul tema della finanziaria, sembrava di essere in un'assise dei partiti della maggioranza di Governo a livello nazionale, da "Forza Italia"... scusate, di essere in un'assise delle forze di opposizione al Governo nazionale, da "Forza Italia", alla "Lega", ad "AN"... perché c'era proprio una "rancune" contro il "Governo Prodi" e questo ci aveva alquanto stupito... poi abbiamo detto: "ma cosa c'è alla base, quali sono le motivazioni politiche"? Le motivazioni politiche le abbiamo dette l'altra volta, le ricordo soltanto: la nostra impressione era che il Governo regionale, avendo difficoltà a spiegare come adesso agisce, le scelte che vuole fare per la finanziaria regionale, preferisce occuparsi di altro, in modo che l'attenzione non sia rivolta su quello che sta capitando qui, a livello regionale, però ci sembra che anche le motivazioni che sono state addotte nella risoluzione siano motivazioni che, a nostro avviso, sono chiaramente di parte, perché non riconoscono alcuni dati fondamentali che abbiamo cercato di mettere nella nostra risoluzione.
Primo dato fondamentale: è innegabile che il Governo precedente ci abbia lasciato un enorme debito che andava colmato, questo è un dato di fatto che non è stato neanche indicato nella risoluzione firmata dai Consiglieri Vicquéry, Lavoyer e Viérin Marco, cioè qui si dà per scontato che "tout va bien, Mme la marquise", questo Governo che distribuisce soldi a tutti si è dimenticato della Valle d'Aosta... cattivo Governo! Noi diciamo: attenzione, c'è un debito enorme che il Governo precedente ha lasciato, occorreva fare una manovra molto forte di almeno 15 miliardi di euro, proprio per correggere il deficit pubblico. Il Governo però ha detto che non era sufficiente correggere il debito pubblico, ma occorreva trovare risorse per sostenere e incentivare lo sviluppo e per rimediare ad alcune ingiustizie e disequilibri che si erano stratificati durante i Governi precedenti, per cui la manovra è stata molto più alta, perché si è voluto recuperare almeno oltre 20 miliardi di euro per interventi per lo sviluppo e per l'equità: questo era il quadro generale. In questo quadro generale è chiaro che bisogna analizzare i vari tipi di intervento. Qui ci si è dimenticati di dire che in questo quadro generale le risorse di bilancio della Valle d'Aosta sono state garantite, nessuno ha toccato i 9/10, nessuno ha toccato queste risorse...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... ma questo riconosciamolo, neanche questo! Non riconosciamo neanche che il provvedimento in esame al Parlamento non taglia le risorse della Regione!
Secondo: non riconosciamo neanche che, nonostante i tagli che ci sono in tutto il Paese, il nostro bilancio comunque ha un incremento... credo che almeno questo dato andava individuato! Nella risoluzione della maggioranza si dà per scontato che tutta una serie di punti sono stati elusi, dimenticati, finora non accolti... come se le richieste che il Governo regionale attraverso anche i suoi Parlamentari ha fatto non fossero state per nulla accolte! Ora, una serie di emendamenti sono stati accolti e altri sono in via di accoglimento; qui, invece, nella risoluzione della maggioranza si individua solo il fatto che non si tenga in alcuna considerazione le peculiarità delle Regioni a Statuto speciale, che non si sia intervenuti su tutti quei dossiers che da anni sono lì, senza risposta e senza soluzione. Penso che sia proprio poco corretto intellettualmente pretendere che i dossiers, che da oltre 10 anni sono aperti e su cui da oltre 10 anni i nostri rappresentanti nelle Commissioni paritetiche hanno operato molto bene - come dice sempre il nostro Presidente Caveri - mi sembra impossibile che all'improvviso questi dossiers vengano risolti a livello di finanziaria!
Ora, alcuni temi importanti sono stati accolti; intanto - e vogliamo ricordarlo nella nostra risoluzione - per quanto riguarda il "Patto di stabilità" le norme che sono state inserite sono molto importanti e garantiscono che il coordinamento fra le misure della finanza pubblica prevista dalle leggi e la manovra finanziaria dello Stato, in modo che ci sia un coordinamento fra ciò che avviene a livello nazionale e ciò che avviene a livello regionale. Sono stati accolti gli emendamenti che riguardano le grandi opere: il tunnel di sicurezza per il Gran San Bernardo è entrato nell'elenco delle infrastrutture prioritarie, come pure la variante Etroubles/Saint-Oyen che consente un traffico migliore per accedere al traforo del Gran San Bernardo. Ancora: sono stati portati da 20 a 25 milioni di euro i fondi per la montagna; ancora: vengono prorogate al 31 dicembre 2007 le disposizioni in materia di accise concernenti le agevolazioni sul gasolio e sul GPL impiegati nelle zone di montagna; ancora: per quanto riguarda il famoso tratto della ferrovia Aosta/Chivasso, questa è stata inserita e questo sarà risolto al Senato.
È chiaro che rimangono ancora alcuni problemi, come la "Testafochi"; per questo chiediamo con forza, da una parte, ai rappresentanti della Valle d'Aosta, di continuare a proseguire nell'azione che hanno fatto finora per migliorare la legge finanziaria 2007, e chiediamo anche al Presidente e al Governo della Regione di continuare questo confronto con il Governo italiano nella Conferenza Stato-Regioni, perché le questioni ancora aperte al di là della finanziaria vengano affrontate, come ad esempio la questione della "Testafochi".
Presidente - La parola al Consigliere Borre.
Borre (UV) - Non farò alcuna illustrazione del documento perché non l'ho firmato, però vorrei solo dare la mia lettura al documento presentato dalla maggioranza e poi anche il voto favorevole a quel documento. È un documento che ha come unico obiettivo quello di cercare di portare a casa dei risultati riguardanti argomenti che da oltre 10 anni sono sul tappeto e altri di attualità; un documento della maggioranza che non vuole assolutamente inserirsi in un dibattito sul bipolarismo, cosa che invece altri Consiglieri potrebbero fare.
L'"Union Valdôtaine" non ha mai fatto il discorso di inserirsi in dibattiti che vanno al di là di quella che è la nostra Regione in certi momenti quando c'è l'interesse della Regione in campo, e mi auguro non vorrà farlo neanche in futuro questo tipo di intervento. Trovo in questo documento della maggioranza un altro elemento, oggi più che mai necessario: il mandato di collaborazione tra Presidente della Giunta, Governo regionale, maggioranza con i Parlamentari, quindi la necessità di un tavolo di confronto, di discussione, di dibattito. Una collaborazione, un confronto, un dibattito... fatti, questi, che - è mia ferma convinzione - consentiranno di superare le difficoltà e soprattutto permetteranno di lavorare insieme proficuamente nell'interesse della comunità valdostana. Lavorare insieme nel rispetto dei ruoli, evitando che polemiche crude facciano sì che altri interessi vengano avanti.
Président - La parole au Conseiller Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Je ne prends pas la parole pour illustrer la résolution que la majorité a présentée, car elle a été présentée lors de la dernière séance du Conseil et tout le monde a eu la possibilité de la lire avec attention. Le texte de la résolution est un texte qui ne parle pas de dogmes à faveur ou contre la loi de finances de l'Etat, nous ne sommes pas là pour dire que nous sommes pour ou contre le Gouvernement... nous sommes là simplement pour défendre les intérêts du Val d'Aoste, et c'est là le rôle qu'on a voulu souligner à l'intérieur de cette résolution, c'est le seul intérêt que nous avons.
Chacun de nous évidemment a des positions politiques différentes et c'est tout à fait normal que la Gauche défende le "Gouvernement Prodi" ou qu'elle attaque le "Gouvernement Berlusconi", je suis sur ce point même d'accord qu'il est vrai que le "Gouvernement Berlusconi" a quitté des dettes, mais c'est pas ici qu'on a à discuter sur les dettes de l'Etat, car il faudrait faire une analyse attentive des dernières 20 années... c'est depuis des années que l'Etat italien vote des lois sans couverture financière! Essayons au moins de ne pas le faire ici, Mme Squarzino, à niveau de Conseil régional! Et c'est pas à nous d'entrer dans le mérite, même si sont des problèmes énormes, des finances de l'Etat; notre but est simplement - je le répète - de défendre les intérêts de la Région, en tenant compte du rôle fort de ce Conseil et en tenant compte aussi du rôle fort des représentants au Parlement italien, qui sont les Parlementaires du Val d'Aoste, et non pas les Parlementaires de tel ou tel autre parti! Dans le document que nous avons présenté, nous disons simplement que, pour ce qui concerne le Val d'Aoste, au contraire de ce qui s'est passé pour d'autres Régions, certains arguments forts qui nous concernent ne sont pas touchés, ou ils sont touchés d'une façon qui n'est pas satisfaisante.
Pour ce qui est du "Pacte de stabilité", le problème est simple. S'il est vrai qu'il a été accepté en principe le discours du solde, il est aussi vrai que la formulation que le ministère a imposé est une proposition qui dit que pour ce qui est des dispositions d'applications, "le norme di attuazione", on pourra les mettre debout seulement après l'expérimentation des Régions ordinaires. Donc là on dit simplement: les rapports Gouvernement régional, Région autonome Vallée d'Aoste et l'Etat sont des rapports qui doivent être définis à l'intérieur des "dispositions d'application", et donc faisons-le tout simplement, autrement le discours de principe d'intervenir sur le problème des finances, des rapports Etat-Région, ira de l'avant sans avoir la possibilité de définir les rapports de façon définitive et avec le risque de dépassement de la part des Régions ordinaires.
Pour ce qui est de la "Testafochi", à mon avis personnel, le problème ne devrait même pas entrer dans la loi de finances, car nous avons une loi en vigueur, portant "Norme di attuazione decreto legislativo 21 settembre 2000, n. 282", en matière de "potestà legislativa regionale inerente il finanziamento dell'università", et l'article 2 pour ce qui concerne la "Testafochi" dit: "L'utilizzo per l'edilizia universitaria di beni immobili delle forze armate ai sensi degli articoli 5 e 6 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta avviene d'intesa fra il Ministro della difesa e il Presidente della Giunta regionale". Les articles 5 e 6 de notre Statut nous les connaissons, mais c'est pas mal de les relire; l'article 5 dit que les biens du domaine de l'Etat situés sur le territoire de la Région, à l'exception de ceux qui concernent la défense de l'Etat ou les services de caractère national sont transférés au domaine de la Région, les eaux publiques destinées à l'irrigation et à l'usage domestique sont également transférées, et l'article 6 dit que les biens immeubles du patrimoine de l'Etat situés dans la Région sont transférés au patrimoine de la Région, font partie du patrimoine indisponible de la Région les forêts, les carrières, les édifices, etc. Donc il s'agit d'une loi qui a été votée et qui demande simplement d'être appliquée avec un accord politique entre le ministre et la Région autonome. A mon avis présenter les amendements qui concernent le thème... on peut définir ça "ad abundantiam", mais ce n'est pas la loi de finances qui doit régler les rapports qui nous concernent!
Pour ce qui est aussi des autres problèmes dans la résolution nous voulons qu'il soit dit clairement que l'amendement que le Député Nicco avait présenté en collaboration avec M. Zeller et d'autres, et que le ministère n'avait pas accepté en tant qu'inadmissible, doit simplement être financé, 20 millions pour chaque année. On espère qu'on puisse le réinsérer à l'intérieur des amendements présentés au Sénat; donc le document souligne aussi, comme il a été déjà dit de la part de mon collègue Borre, qu'il est indispensable de travailler ensemble, et c'est ce que nous voulons faire d'ailleurs! La Région a envoyé un dossier dernièrement aussi au Sénateur Perrin et je suis convaincu qu'on pourra travailler ensemble. Evidemment les rapports de force sont ceux qu'on connaît, mais là c'est un thème politique sur lequel on pourra discuter longtemps.
Le problème politique qui nous concerne aujourd'hui est d'essayer d'être reconsidérée en tant que Région autonome Vallée d'Aoste au moins au même niveau des autres Régions autonomes et d'autres Régions qui ont des forces politiquement plus fortes, il faut le dire. Le gros risque de la Région est d'être écartée du point de vue politique, c'est là le problème, nous sommes là simplement pour défendre notre identité, et personne, dans le document qu'on a signé, ne fait des accusations à personne. Moi je me limite à reprendre le texte qu'on a présenté et je suis convaincu que si nous sommes encore une communauté valdôtaine - si nous le sommes encore, car j'ai des perplexités à ce propos! - nous devons travailler ensemble.
Nous défendons le document que nous avons présenté; évidemment nous ne pouvons pas accepter le vôtre.
Président - La parole au Vice-président Fiou.
Fiou (GV-DS-PSE) - Devo ammettere che sono un po' spiazzato dal tono che ha preso il dibattito oggi, mi aspettavo almeno un'illustrazione appassionata e un po' più battagliero, invece in qualche modo oggi dovrò tagliarmi un po' le unghie vista la sceneggiata che in questi giorni aveva fatto ricorso a toni piuttosto alti, soprattutto in quest'aula, quindi certi ripiegamenti mi meravigliano, ma devo ammettere che mi fanno anche piacere.
Devo dire che non sono ancora del tutto convinto della professione del "vogliamoci bene", dopo che un Presidente la volta scorsa ha fatto l'intervento che ha fatto... dire "a toni alti" è dire poco; fra l'altro un Presidente che - non dimentico - è stato Sottosegretario di un Governo di Centro-Sinistra, che è andato al Parlamento europeo in nome di Prodi, che in occasione della formazione del suo primo Governo si è dichiarato orientato al Centro-Sinistra, che nella presentazione della campagna elettorale delle ultime politiche, insieme ai notabili della lista che sosteneva, si è dichiarato orientato al Centro-Sinistra. I toni assunti qui dentro mi avevano quindi molto disorientato, tanto che mi era venuto l'altro giorno quasi da ironizzare su una maggioranza che ha caratterizzato il suo ricompattamento sul "cambio di casacche"... Non l'ho fatto perché capivo che un'ironia di questo genere sarebbe stato un giochetto folcloristico e non legato alla realtà. Allora mi chiedo perché queste contraddizioni, quali sono le difficoltà che mettono in moto queste vicende.
È comprensibile che i contenuti della finanziaria nazionale scatenino opposizioni radicali da parte della Destra: infatti è una finanziaria portatrice di un progetto politico decisamente alternativo a quello della Destra. È comprensibile che le critiche ai cambiamenti che propone trovino attenzione anche da parte di "Stella Alpina" e di "Fédération", perché era difficile credere alle loro professioni di simpatia per i progetti di Centro-Sinistra espressi quando questo poteva convenire. È comprensibile anche che una parte dell'"Union" simpatizzi per le critiche alla finanziaria, è la parte più di Destra dell'"UV" che sta trovando le condizioni per esprimersi più esplicitamente da quando l'"UV", anche qui mi viene da dire, sempre meno "ni Droite ni Gauche", ma sempre un po' di più "Droite et Gauche", con tutti i rischi che questo comporta di deflagrazione di un confronto interno...
Queste riflessioni mi fanno allora pensare che l'obiettivo di certi interventi e di questa alzata di toni, non sia tanto sul merito, (e qui concordo con il Capogruppo dell'"Union", Vicquéry, sul significato generale di questa finanziaria) perché discutere sul merito potrebbe scatenare all'interno della maggioranza, in particolare all'interno dell'"UV", un confronto difficilmente controllabile. Questa alzata di tono sull'amor di patria leso - permettetemi di schematizzare, altrimenti divento troppo lungo - cioè su tutto ciò che lo Stato e casualmente in questo caso la finanziaria non risolve per la Valle d'Aosta, ha delle finalità non esplicitate. Permette di sfogare un po' di rancore nei confronti di chi ha inflitto una un po' bruciante sconfitta ai propri programmi ma anche di mascherare difficoltà del governo e della maggioranza.
Ecco, però, mentre giustifico questa attenzione a non scatenare dibattiti non facilmente controllabili, vedo in questa posizione della difesa schematica della Valle d'Aosta per attaccare qualcos'altro, alcuni inconvenienti. Uno, che non mi sembra di poco conto, è l'utilizzo strumentale dell'amor di patria in un momento complesso come l'attuale, in cui il confronto su un progetto istituzionale più idoneo a governare i grandi processi di trasformazione dovrebbe affrontare molto più in profondità temi come il rapporto della nostra comunità con i problemi posti da queste trasformazioni, che ci mettono in condizioni nuove e diverse nel rapportarci agli altri. Qui non approfondisco perché mi manca il tempo, ma anche l'istituzione della "Festa della Valle d'Aosta", l'inno, la bandiera e certe opposizioni strumentali fanno sminuire di valore cose che, invece, fondamentalmente hanno valore e che rischiano invece di essere utilizzate per scopi che non hanno almeno il livello di valore del confronto che si dovrebbe mettere in atto. Credo che queste debolezze servano soprattutto a coprire l'incapacità o la non volontà di proporre un progetto convincente che ci collochi da protagonisti nella ricerca di corretti rapporti fra persone e comunità nel mondo futuro.
Il secondo inconveniente che voglio citare è anche l'accantonamento della discussione nel merito, tutto, della finanziaria. Rifugiarsi dietro la contestazione in nome dell'amor di patria rischia di nascondere o di rinunciare a un confronto, i cui sbocchi riguardano anche noi, perché definiscono come pagheremo le tasse, come potrà evolvere il rapporto di lavoro dei nostri figli, quale sarà il futuro economico del nostro Paese... di queste cose mi pare che non abbiamo discusso... La finanziaria, al di là degli aspetti più particolari, avvia un progetto per il Paese alternativo a quello che abbiamo vissuto fin qui. Non condivido, ma capisco le sollevazioni della Destra quando, avendo sensibilità e idee diverse, in qualche modo si oppone a questa maggioranza. Mi lascia disorientato il fatto che qualcuno invece non voglia affrontare questi argomenti.
Salto a piè pari per questioni di tempo tutta l'analisi che avrei voluto proporre della finanziaria, non avevo fatto i conti con i 10 minuti a disposizione; cito solo la questione del debito pubblico che non è solo folcloristicamente occasionale: ogni Governo lascia all'altro un buco, quindi anche stavolta un Governo ha lasciato all'altro un buco, è vero, ma i 3 punti di debito pubblico in più degli ultimi 5 anni sono punti reali. I 5 punti di "PIL", che rappresentavano la finanza di riserva che lo Stato utilizzava per le grandi strutture e che adesso sono ridotti a 0,5 punti del PIL sono dati reali, sono cose che sono avvenute negli ultimi 5 anni e che non vanno sottovalutati... metà della manovra finanziaria va per "tappare questo buco".
Fermarci a questa sola ipotesi: "tappiamo il buco" e basta come qualcuno ha ipotizzato, mi sembra riduttivo, perché intanto "tappare il buco" e lasciare le cose come stanno, vorrebbe dire rimanere comunque sulla china che lo ha prodotto e quindi ritrovarcelo più aggravato successivamente, perché andando avanti con questi meccanismi riproduciamo il buco con condizioni peggiorate, perché il mondo va avanti. Vorrebbe dire anche lasciar ingigantire le disuguaglianze generate da un sistema sociale che tutti i momenti critichiamo: basti pensare al lavoro precario, alla rivendicazione di libertà che ho sentito in questi giorni "di non essere controllati se non paghiamo le tasse". Credo che i precari non abbiamo molti problemi di essere controllati se pagano o non pagano le tasse, mentre da un'altra parte capisco che qualcuno voglia avere la libertà di non essere controllato!
Chiudo con 2 sole battute sulla questione del clima qui dentro: è vero che una nuova maggioranza più spostata a Destra c'è, quindi che di conseguenza ci possa essere un clima di dibattito che è più spostato a Destra, ma credo che ci siano segnali che vanno oltre questa "geografia politica", e credo che assistiamo sempre più ad interventi di taglio che direi "populista fondamentalista": lo abbiamo visto in occasioni di proposte e provocazioni sul Papa, sulle questioni relative agli immigrati, dove ho visto crescere anziché il confronto di idee la demonizzazione di chi ne professa di diverse. Anche l'avvio della discussione sulla finanziaria mi è sembrato caratterizzato in questo senso: questo mi preoccupa come uomo di Sinistra, ma in un certo senso mi fa anche venire fuori anche un po' di orgoglio perché questo cambiamento nel confronto è venuto quando siamo usciti dalla maggioranza. Qualcuno non potrà più dire, da oggi in poi, che eravamo "lo zerbino dell'Union Valdôtaine", spostavamo il confronto su piani più costruttivi.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Ci aspettavamo perlomeno dal Capogruppo Vicquéry un intervento più accalorato e convinto a sostegno della risoluzione che è stata presentata; sembrava quasi che in punta di piedi volesse chiedere scusa per aver presentato una risoluzione contro una finanziaria che è probabilmente la peggiore di quelle che abbiamo vissuto all'interno di questo Consiglio... quindi, Capogruppo Vicquéry, l'ha voluta iscrivere d'urgenza la volta scorsa, gliel'abbiamo iscritta d'urgenza, perlomeno, visto che sono passati anche 15 giorni qualche motivazione più convinta non ci sarebbe dispiaciuta e soprattutto qualche motivazione politica.
Alla luce di quello che è successo lo scorso anno, quando venne presentata l'ultima finanziaria del "Governo Berlusconi", in occasione della quale il Presidente Caveri proclamò lo sciopero di un giorno, a rigor di logica oggi, per essere coerenti, il Presidente Caveri avrebbe come minimo dovuto partecipare alla manifestazione di piazza, perché lo scorso anno non ci fu un attacco così violento alle tasche degli Italiani da parte di un Governo che ha introdotto una moltitudine di tasse e ne ha aumentate altrettante! Presidente Caveri, anche a lei rivolgo quindi l'invito di rendersi conto che non solo viene dimenticata la Valle d'Aosta come istituzione, ma vengono anche gabellati i cittadini valdostani come contribuenti e questo vogliamo sottolinearlo. E questo viene fatto da un Governo di Sinistra - i miei colleghi mi consigliano di chiamarli con il loro nome: Comunisti, visto che loro ci chiamano "Destra", noi li chiamiamo con il loro nome -, un Governo che altro non ha fatto che annunciare, non appena insediato, una finanziaria possibile di 15 miliardi di euro, si stava approvando il cosiddetto "DPEF" con non poche difficoltà, e alla fine la finanziaria che adesso si va ad approvare misura ben 38 miliardi di euro! Avete aumentato di 23 miliardi la posta in gioco, ovvero il prelievo dalle tasche degli Italiani, 23 miliardi in più da luglio ad oggi, quando Padoa-Schioppa diceva qualche mese fa che sarebbero bastati 15 miliardi per mettere i conti in regola!
Allora, "non prendeteci per il mulo", come hanno detto giustamente gli artigiani, e come hanno anche affisso in piazza, ad Aosta, e in altre città italiane, perché non vogliamo essere presi in giro! Si sono lamentati non solo gli artigiani valdostani, ma anche gli albergatori, anche per bocca del qui presente Presidente ci sembra che siano state sottolineate diverse criticità nei confronti di questo documento, la "Confindustria" della Valle d'Aosta, ma anche i sindacati, benché in forma più attenuata, perché questo dovrebbe essere teoricamente il loro Governo amico. Diciamo questo, e ci rivolgiamo al Consigliere Vicquéry, che è primo firmatario della risoluzione: gli interessi dei Valdostani si fanno non firmando dei patti con Prodi, come hanno fatto i 2 Parlamentari, perché questa firma del patto con Prodi serve per stampellare Prodi da una parte e per salvaguardare gli interessi politici di coloro che hanno sostenuto i Parlamentari valdostani per ottenere dei benefici di "piccola bottega". Non vogliamo che alla fine venga barattato l'interesse della comunità valdostana, per far sì che Nicco e Perrin riescano ad acquisire qualche piccolo beneficio: mi riferisco alla recente promessa di una "leggina" che verrà fatta per rimborsare di 180mila euro le loro spese elettorali. Non possiamo barattare per una cifra così esigua le necessità di una comunità come la nostra; abbiamo bisogno di Parlamentari che non inseguano delle chimere politiche, ma abbiamo bisogno di Parlamentari che abbiano a cuore le esigenze della nostra comunità.
Crediamo che anche la manifestazione di piazza alla quale abbiamo partecipato e dove veramente in questa piazza c'era il ceto medio, la gente che lavora, quella che voi presumete che siano degli evasori fiscali perché, secondo la vostra ideologia, poiché lavorano sono destinati ad essere considerati evasori, a quella manifestazione c'era moltissima gente che, per la prima volta, scendeva in piazza. Certamente mancavano i "No global" o quelli che spaccano le vetrine, c'era gente invece che guarda le vetrine e acquista, fa turismo nel momento in cui partecipa nella capitale a una manifestazione di questo tipo. Abbiamo notato come la maggioranza degli Italiani abbia decretato la fine di un Governo o, meglio, l'inizio della fine di un Governo... poi sarà il Governo che dovrà trarne le conclusioni e prenderne atto!
Ci piacerebbe che dal Governo regionale a questo punto venisse un segnale più forte, oltre all'approvazione di questa risoluzione, perché non solo gli interessi istituzionali della Valle d'Aosta sono pregiudicati - e qui si fanno diversi esempi in materia di ferrovia, Caserma "Testafochi", università, raccordo del Gran San Bernardo -, ma si mette a repentaglio la sopravvivenza di molte persone che lavorano con una fatica quotidiana che è quella di affrontare tasse, burocrazia, che la fanno sempre di più da padrona. Crediamo che sia difficile auspicare, come scrivete nel mandato che volete esprimere in calce a questa risoluzione, questa collaborazione fra Governo regionale e Parlamentari valdostani, perché ci pare che le strade si siano abbastanza divaricate, ci pare che gli interessi politici stiano andando ognuno per proprio conto, e siamo preoccupati perché questa divaricazione ci porta a una distrazione rispetto agli interessi primari della nostra comunità.
Noi possiamo anche approvare questa risoluzione, adesso vediamo l'evoluzione del dibattito, però ci pare di capire che da parte vostra ci sia poca convinzione, colleghi della maggioranza che l'avete firmata! Non ci sono solo questi elementi di criticità, ma ci sono gli altri elementi che qualcuno di voi ha anche denunciato con qualche comunicato stampa, forse lo ha denunciato per emergere in termini di visibilità, ma poi si è ben guardato dal riportarli in questa risoluzione; forse perché non riuscivate a trovare un accordo di massima sulle questioni da scrivere nell'ambito di questo documento. Qui non c'è solo un'istituzione che è stata dimenticata, la Valle d'Aosta, ma ci sono i Valdostani che sono stati dimenticati! Il "Governo Prodi" non può soddisfare attraverso questa finanziaria gli interessi né della Valle d'Aosta, né dei Valdostani e naturalmente questo noi vogliamo gridarlo a viva voce e chiediamo che il "Governo Caveri", se ha avuto il coraggio di scioperare l'anno scorso per una finanziaria che ha mantenuto tutti gli impegni, ha tagliato addirittura i costi della politica e ha portato nelle casse e della Valle d'Aosta e dello Stato diverse risorse - vogliamo solo ricordare che nell'ultimo trimestre 2006 12,5 miliardi di euro in più sono arrivati grazie alla finanziaria firmata da Tremonti e non certo da Visco, anche se se n'è fregiato il "Governo Prodi" recentemente, e vorremmo che si riconoscessero anche i meriti di chi c'è stato prima e dei vantaggi che ha tratto la comunità valdostana! - chiediamo che il Presidente Caveri ed il Consigliere Vicquéry abbiano il coraggio di brandire la spada per difendere gli interessi dei Valdostani e non avere questa prudenza eccessiva... forse perché coltivate qualche desiderio politico che vi è stato scippato da qualcun altro!
Presidente - La parola al Consigliere Lavoyer.
Lavoyer (FA) - Solo per dire perché come "Fédération Autonomiste" voteremo con convinzione questa risoluzione presentata dalla maggioranza; peraltro se avevamo qualche dubbio, questo dubbio è stato fugato "in toto" dagli interventi dei rappresentanti delle forze di opposizione in questo Consiglio. Voteremo in modo convinto questa risoluzione, perché è una risoluzione per la Valle d'Aosta, è una risoluzione che evita di entrare nel dibattito strumentalizzato, quindi noi non siamo a favore di questa finanziaria, caro collega Fiou, ma questo non vuol dire che siamo a favore del "Governo Berlusconi" o a favore della Destra!
Siamo contro questa finanziaria proprio per motivi di merito, siamo nella stessa posizione di parecchi Sindaci del Centro-Sinistra che hanno protestato contro questa finanziaria, che aumenta le tasse non per creare sviluppo, ma per riuscire a far fronte in modo equilibrato alle spese correnti, aumenta i ticket sulla sanità, taglia i fondi dei trasferimenti agli enti locali, creando quel meccanismo perverso che consiste nella possibilità data agli enti locali di aumentare l'IRPEF per dirottarla al pareggio dei loro bilanci. Siamo nettamente contro questa finanziaria per questioni di merito, non per amor di patria, e se la risoluzione è una risoluzione di buon senso che abbassa i toni, che sottolinea che per il bene della Valle d'Aosta è necessaria una forte collaborazione fra Consiglio e Governo e i Parlamentari - Parlamentari che sono di tutta la Valle d'Aosta, non solo di una parte di questo Consiglio! -, non è che abbassa i toni perché ci vergogniamo... abbassiamo i toni perché questo è l'approccio giusto su questa tematica!
Questa è un'ottima risoluzione, una risoluzione che non fa sì che questa maggioranza venga tirata per la giacca da parte della Sinistra o da parte del Centro-Destra strumentalizzando questo documento. Siamo contro la finanziaria, ma siamo anche contrari a posizioni radicali che sono state esposte dal Centro-Destra: per questo motivo "Fédération" voterà convinta questa risoluzione e non può accettare il testo della risoluzione presentata dal gruppo "Arcobaleno" e firmata dal Capogruppo Sandri dei "DS".
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Passo per uno che non ha le mezze misure... effettivamente certe volte mi arrabbio e oggi, invece, mi diverto un mondo! Non capisco il tono pacato del Consigliere Vicquéry, sarà questa umidità, sarà dovuto al clima... capisco di più il tono pacato del Consigliere Tibaldi: probabilmente lui è molto stanco, non è abituato a grandi manifestazioni e sono le prime alle quali lui partecipa... io, che sono 40 anni che partecipo a manifestazioni, mi si apre il cuore! Tutti sanno che io sono per la rotazione, dal lavare i piatti a casa, al fare il Presidente, l'Assessore e il Consigliere, quindi ben venga una sana rotazione, anche nel fare le manifestazioni!
A parte un po' di battute di spirito, il fatto che il Consigliere Vicquéry abbia usato un tono "soft" lo capisco anche, perché si saranno anche accorti delle contraddizioni nella loro risoluzione, nella risoluzione della maggioranza, perché al punto 6, prima pagina, leggo: "Constatato come a fronte della profusione di ingenti e disparati stanziamenti previsti per interventi infrastrutturali a favore delle Regioni sia a Statuto ordinario che a Statuto speciale..."... constatato che a fronte delle profusioni di ingenti e disparati stanziamenti..., poi al 1° punto, seconda pagina, dove dice: "Il Consiglio regionale esprime la propria preoccupazione in merito ai contenuti e ai metodi che stanno caratterizzando la manovra finanziaria dello Stato per il 2007, che non tengono in alcuna considerazione le peculiarità delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome..."... allora, da una parte c'è una profusione di risorse a favore delle Regioni a Statuto speciale e ordinarie, dall'altra non si tiene conto delle peculiarità... evidentemente c'è una bella contraddizione!
L'altra cosa, in modo più serio, che voglio dire al Consigliere Vicquéry è che quello che succede al nostro Paese non è che non lo deve interessare e noi dobbiamo badare esclusivamente agli interessi della Valle d'Aosta, ma gli interessi della Valle d'Aosta sono strettamente legati alle congiunture internazionali e nazionali. Se la gente non ha i soldi per andare a spasso, i nostri settori commerciali e turistici non è che ne beneficiano di questi tempi, quindi se di fatto il "Governo Prodi" è stato obbligato a fare una finanziaria di questo tipo, io non sono quello che sparla sempre delle eredità ricevute, ma siete voi stessi che giustificate, con un Governo di 5 anni, questo tipo di finanziaria! Poi il fatto che a lavorare in questo Paese sembra siano solo i miei amici commercianti, artigiani e albergatori... è vero che loro sono produttivi e strategici per il Paese, e... noi, lavoratori dipendenti? La ricchezza in questo Paese l'hanno costruita tutte le altre categorie, meno che quelli fino adesso sono gli unici che sappiamo con certezza che hanno pagato le tasse? Ma sarebbe ora che provassimo a stare tutti a casa, mi immedesimo nella categoria dei lavoratori dipendenti e vediamo chi porta avanti questo Paese!
Si interviene sul problema dello sviluppo dicendo "più tasse, ma meno sviluppo": ma i miliardi del cuneo fiscale sono andati nelle tasche dei lavoratori o degli imprenditori? E chi è che ha le leggi sulle agevolazioni in merito di sviluppo, investimenti, tecnologie? Ce l'hanno i lavoratori o ce l'hanno gli imprenditori? Vogliamo fare un piccolo esame sul comportamento dei nostri imprenditori locali che senza le rette dell'Amministrazione regionale non sono in grado di tirarsi su i pantaloni? Questo una buona volta va detto! Allora continuiamo a far pagare meno contributi alle imprese, a ridurre il costo di lavoro, sono saltati tutta una serie di benefici legati al patto sindacale, e qui facciamo un piccolo "excursus": ci avete tolto la contingenza sulla busta paga, abbiamo pagato con 4-5 giorni di festività in meno in tutti questi anni trascorsi, abbiamo rinunciato a rivendicare nei contratti livelli di salari adeguati al costo della vita, ma... chi è che deve continuare a fare i sacrifici in questo Paese per mandarlo avanti? I soliti "noi" o... ci mettiamo tutti le mani in tasca?
Capisco che se uno non è abituato a mettersi le mani in tasca e se degli utili della propria azienda è sempre stato abituato a disporre come meglio credeva, pagando fior di consulenti e commercialisti per pagare di meno, e adesso è cambiato il clima, bisogna che anche loro comincino a mettere le mani in tasca non solo per mettere dentro, ma per tirar fuori, c'è una prima volta in tutte le cose, cari signori! Quindi se qualche categoria è più soggetta a pagare qualcosa in più per far funzionare questo Paese, ma perché Prodi dovrebbe essere così cattivo e mettere tutte queste tasse per crearsi una ribellione così forte nel Paese? Credo che se avesse potuto farne a meno, lo avrebbe fatto volentieri, sarebbe stato più popolare! Poteva fare qualche legge "ad personam", poteva fare qualche legge di defiscalizzazione sull'ereditarietà, poteva farsi qualche legge di non perseguibilità nei falsi in bilancio, poteva continuare sulla strada del suo predecessore diventando l'uomo più popolare di questo Paese, e in piazza allora, Tibaldi, saremmo stati tutti assieme per un'mmensa festa popolare! Evidentemente ci deve essere un senso di responsabilità di chi governa, non è che sia tanto contento che per l'ennesima volta sia stato ridotto il cuneo fiscale e i soldi vadano di nuovo alle imprese... vedremo se li investono!
Le liberalizzazioni: io sono uno che non ama le liberalizzazioni, soprattutto le privatizzazioni non le amo per niente; mi sembra che sia Bersani, Ministro di questo Governo, che ha introdotto delle liberalizzazioni: apriti cielo! Le corporazioni più incredibili di questo Paese per amore del Paese - pardon, per amore "della loro tasca" - hanno detto: "finalmente anche noi partecipiamo alla crescita del nostro Paese, diamo il nostro contributo, ci solleviamo a favore di Prodi e no alle liberalizzazioni previste e sollecitate da tutti"; evidentemente quando toccano le tasche di qualche categoria, scattano posizioni corporative e, con tutto il rispetto delle persone che hanno manifestato sabato, non sono riuscito a capire sulla base di quali proposte, che non fosse quella di "stiamo pagando troppe tasse", si è fatta la manifestazione... ma un Paese che si reputi civile, in una Europa civile, non esiste che non paghi le tasse! Gli unici a protestare sul pagare le tasse, dovremmo essere noi lavoratori, che dal dopoguerra siamo gli unici che abbiamo avuto la certezza di pagarle; sul fatto che qualche altra categoria, dicevo, debba mettersi le mani in tasca, non vedo assolutamente niente di scandaloso... oppure sì?
Lattanzi (CdL) - (fuori microfono)... fai la domanda a loro, non a noi!
Bortot (Arc-VA) - No, la faccio a voi, perché cosa c'è di scandaloso che un cittadino paghi le tasse in proporzione... dovrebbe essere l'"abc" di un Paese civile... poi possiamo litigare sul come utilizzare questi soldi. So anch'io che sulle scorte ci sono stati degli sprechi, che è stata data qualche consulenza di troppo... non vorrei ora fare l'elenco perché ho finito il tempo; per adesso mi fermo qui.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Mi sembra di rivivere dibattiti della passata legislatura, quando i ruoli erano invertiti fra la Sinistra e la Destra. Oggi mi sembra che ci sia una inversione di ruoli, ma che va a difendere o a sostenere le stesse cose che si dicevano 5 anni fa!
Vedete, qui si sta cercando di portare l'attuale dibattito sul piano politico, veramente politico di Centro-Destra e di Centro-Sinistra. Noi non condividiamo questo modo di fare, e la nostra risoluzione presentata nella passata adunanza va proprio in direzione di vedere se tutte le forze politiche presenti in quest'aula riescono a portare avanti un'azione a difesa degli interessi legittimi dei Valdostani: è questo il motivo del contendere, non è il fatto se ha ragione il Centro-Destra o il Centro-Sinistra rispetto agli ultimi anni del dibattito politico nazionale, perché sia il buco, come gli impegni per il Mezzogiorno, erano nel programma di Centro-Destra prima, sono nel programma del Centro-Sinistra oggi e ci si rimpalla sempre le questioni, quindi si parla della stessa cosa e si difendono in maniera diversa le cose sostenute dai governi precedenti! Allora, quando dobbiamo parlare di argomenti come quello che abbiamo posto all'attenzione del Consiglio e noi lo abbiamo posto in maniera corretta, è che ognuno di noi deve darsi delle priorità e le nostre sono soprattutto quelle della Valle d'Aosta.
Quando sento parlare l'amico Fiou sul discorso di bruciante sconfitta, sul discorso del Papa o sul tema degli immigrati, caro Giulio, come dici spesso tu, se andassimo a votare - lo confermano i dati nazionali come quelli valdostani - le cose sarebbero diverse rispetto a 7-8 mesi fa; per onestà intellettuale, è vero noi siamo una forza moderata, regionalista di Centro, quindi abbiamo idee diverse da voi sul Papa e sugli immigrati. Di questa finanziaria non condividiamo l'apertura di centinaia di migliaia di pass in più per la provenienza di immigrati, siamo per una politica di immigrazione diversa, corretta, rispettosa dell'uomo, di accettazione e di accoglimento, ma anche per la pretesa dei doveri di questi immigrati per le nostre tradizioni!
È chiaro che abbiamo delle posizioni diverse su questi aspetti; quando si parla - e rispondo al Consigliere Bortot - della tassazione, il sottoscritto ha fatto parte di un sindacato per 12 anni, lo ha rappresentato in azienda, ha sostenuto le battaglie sindacali, ma con una visione diversa, perché per creare dei posti di lavoro bisogna che qualcuno rischi del proprio, rischi del proprio denaro, rischi l'essere della propria famiglia, altrimenti i posti di lavoro non possono sempre crearli lo Stato, la Regione, il Comune! Vedi Bortot, quando la tassazione con questa finanziaria passa a 3-4 punti in più rispetto alla media europea, rischiamo di portare l'Italia, e quindi la Valle d'Aosta, fuori dal mercato di competitività. Sono queste le cose che non condividiamo di questa finanziaria, ci sono degli aspetti che alla fine paghiamo tutti: dal lavoratore dipendente al libero professionista, all'artigiano, al settore terziario...
Oggi credo che da un punto di vista politico quello che fa più male è questo "sistema bipolare italiano", che è basato come un ponte sulle ali estreme, e allora quando abbiamo un sistema bipolare che è diverso da quello inglese, americano... che è basato sulle estreme ali, non c'è più il senso della moderatezza, della voglia di confronto e di trovare una soluzione, ma c'è una presa di posizione di parte estrema, perché obbligatoriamente si deve arrivare a tenere in piedi una maggioranza: questo lo era prima e questo lo è oggi per la Sinistra!
Siamo contrari a questo "sistema bipolare italiano" e vogliamo, proprio per queste motivazioni, rafforzare il nostro progetto autonomista regionalista centrista, moderato, perché è di questo che oggi l'Italiano e il Valdostano si accorge ogni giorno... che purtroppo, oggi come ieri, si è legati agli estremismi e alla "Stella Alpina"... gli estremismi non piacciono.
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Ricordo bene l'intervento del Presidente Caveri durante la seduta passata del Consiglio regionale, un intervento molto acceso con toni e volumi che avevano pochissima - se non alcuna - corrispondenza con la realtà della finanziaria, con il cammino della finanziaria. La finanziaria era appena avviata che il Presidente Caveri aveva strillato allo scandalo, e subito dopo in Consiglio aveva presentato la risoluzione a nome della maggioranza che - e fa un po' specie! - nessuno in quest'aula, oggi, ha illustrato!
Risoluzione della maggioranza, cofirmata dalla "CdL"...
(proteste vivaci da parte dei Consiglieri del gruppo "La Casa delle Libertà")
... copartecipata... sostenuta... allora concordata a "umma umma" dalla "CdL", lo avete dichiarato...
Presidente - Colleghi, avete facoltà di intervenire, abbiate pazienza!
Venturella (Arc-VA) - ... era per vedere se eravate attenti...
(ilarità dell'Assemblea)
... sapete, un po' di esperienza nelle aule scolastiche, quando uno fa degli svarioni, dice che era per vedere se gli alunni erano attenti... allora, condivisa almeno nei toni e nel volume dalla "CdL", che si è vista portare l'argomento su un vassoio d'argento... quale ghiotta occasione per il Centro-Destra a testa bassa criticare il "Governo Prodi"! Però, dall'altra, come ha detto giustamente il collega Fiou, ha fatto emergere tutta la strumentalità intrinseca di questa risoluzione e che aveva come unico obiettivo forse il "Governo Prodi"? Ma neanche per sogno... aveva come unici obiettivi il nostro Deputato e il nostro Senatore!
Vorrei, anche se ciò potrà dare fastidio all'apparato uditivo del Presidente Caveri, ricordare cosa ha scritto il Senatore Perrin in una nota: "Il Presidente della Giunta aveva già consegnato ai Parlamentari una lista di emendamenti da presentare con toni e metodi già altamente opinabili, emendamenti che riguardavano tutto l'insoluto dei rapporti Stato e Regione Valle d'Aosta degli ultimi 10 anni. Pretendere che quanto in tutto questo tempo non è stato fatto dai passati Parlamentari, ivi compreso Caveri stesso, sia recepito "sic et simpliciter" dal Governo Prodi, indica in sé malafede o, al meglio, profonda o stupefacente ignoranza delle procedure parlamentari".
Andiamo a rivederci le procedure parlamentari: abbiamo in questa sala il collegamento Internet, ci siamo quindi collegati con il sito sia della Camera che del Senato, XIV legislatura, quello che aveva come Senatore e come Deputato l'ex Senatore Rollandin e l'ex Onorevole Collé, e siamo andati a vedere per la finanziaria 2006 ("Governo Berlusconi") quale mole di lavoro avevano svolto i nostri 2 Parlamentari, ma soprattutto quanti emendamenti avevano presentato: 40? E poi posso consegnare al nostro "Presidentissimo" anche il sito. Onorevole Collé: nato ad Aosta..., attività di Deputato, attività legislativa in Assemblea e in commissione, andiamo a vedere in Commissione bilancio: nessun emendamento! Senatore Rollandin: attività finanziaria 2006 in seconda lettura Commissione bilancio: 20 emendamenti, di cui 14 cofirmatario, 6 primo firmatario. Emendamento 17.16 miglioramento linea Chivasso/Aosta, lo stesso emendamento che ha presentato il Senatore Perrin, perché ha ragione, è un problema che data 10-15 anni... emendamento bocciato!
Il "Presidentissimo" Caveri a questo punto aveva gridato allo scandalo? No! Aveva gridato allo scandalo non dico per l'inefficienza, ma per il lavoro un po' lasso e stanco del Senatore e del Deputato? No! Assolutamente, andava bene così! Ecco perché crediamo che questa risoluzione sia assolutamente strumentale! Quindi l'attacco è pretestuoso, isterico, e non sicuramente sulla finanziaria, ma è sul fatto che ancora non vi è stata per il Presidente Caveri e per la sua maggioranza l'elaborazione del lutto... il lutto del 9 e 10 aprile!
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Venturella, tutto bello, ma hai sbagliato l'obiettivo, perché era Perrin il Presidente della Giunta in quel momento, comunque si difenderà il Presidente Caveri. Era solo per ricordarti che gran parte delle finanziarie il tuo "leader Perrin" le ha condivise, pur essendo, giustamente, in assenza di una gran massa di lavoro da parte dei Parlamentari valdostani!
Questa risoluzione si porta dietro inevitabilmente 2 aspetti: quella dei contenuti della risoluzione, di cui si è parlato molto poco, perché questa risoluzione presentata dalla maggioranza, e me ne dispiace, perché in sede di dibattito avevamo condiviso, mi pareva che non ci fossero state opposizioni da parte delle forze di Sinistra del Consiglio, avevamo condiviso che i Parlamentari avrebbero dovuto presentarsi alla Camera e al Senato con una serie di emendamenti irrinunciabili e io avevo addirittura auspicato che ci potesse essere da parte del Consiglio un momento di incontro per definire quanti e quali erano gli emendamenti irrinunciabili che la Regione proponeva ai 2 Parlamentari di rappresentare a Roma... Purtroppo quell'incontro non è avvenuto e oggi siamo di fronte a una risoluzione che nei suoi contenuti - perché si è dibattuto del "sesso degli angeli", ma non del contenuto della risoluzione - dice una cosa molto semplice: che delle tante richieste fatte ne è stata accettata una solo, quella del Tunnel del Gran San Bernardo, quindi si dà mandato ai Parlamentari di fare tutto il possibile per... È condivisibile? Fossi voi, mi rivolgo alla Sinistra, non avrei neanche discusso, avrei fatto prima a dire: "sì, è condivisibile".
Capisco il vostro imbarazzo di avere i vostri 2 Parlamentari a Roma che tentano di far capire alla loro variopinta maggioranza, che va dai "No global" ai "Caruso", "Luxuria", cos'è la Val d'Aosta e dove siamo... capisco la difficoltà; quello che capisco ulteriormente è che i vostri 2 Parlamentari, e dico "vostri", non nostri, perché noi in loro non ci riconosciamo e non ci siamo riconosciuti al momento in cui loro hanno fatto un patto con Prodi, antecedente alle elezioni, scegliendo di fatto uno schieramento, così come credo non avrei potuto rappresentare una parte dei Valdostani se fossi stato eletto, perché avrei fatto parte di un altro schieramento, ma anche da parte di tutti quei Parlamentari che si sono definiti "Parlamentari della Valle d'Aosta che in questi ultimi 20 anni hanno rappresentato... chi e che cosa... quando la Valle d'Aosta?
Che la Valle d'Aosta non sia rappresentata mi pare già da molte finanziarie, soprattutto da quando nel quadro politico nazionale è comparso il bipolarismo, quindi è evidente che le logiche di peso e di relazioni di una piccola Regione che ha solo 2 Parlamentari, in quel contesto è naturalmente sminuito. Purtroppo siamo in un guado di evoluzione politica, anche in questa Regione, dove il bipolarismo stenta a decollare, perché abbiamo visto che c'è un ceppo conservatore rappresentato dai proponenti di questa risoluzione, legittimo, che dice: "il bipolarismo non risolve i problemi, né a livello nazionale, né a livello regionale"; quindi è un ceppo di conservazione di un sistema che ha fatto della sua strategie politica del "ni Droite, ni Gauche", sentito dal Consigliere Cesal, ribadito dal Consigliere Lavoyer, ribadito dal Consigliere Vicquéry, ribadito dal Consigliere Viérin Marco, un punto di forza per difendere gli interessi dei Valdostani, perdendosi purtroppo un pezzo del film. Sono rimasti al cinema in bianco e nero con il mutuo e non si sono accorti che è uscito il colore e che parlano anche i personaggi sullo schermo, siamo con il sonoro: sonoro e a colori; invece loro vivono in un mondo "d'antan" dove il bipolarismo è visto come il pericolo della divisione del potere in Valle d'Aosta: questo è il loro unico problema! Un problema che invece fa venir meno un'attenzione drammatica che c'è sui cittadini valdostani, che in considerazione del fatto che sono cittadini valdostani, sono anche cittadini italiani, quindi cittadini che devono scegliere "da chi" farsi governare a Palazzo regionale, ma che hanno anche scelto da chi farsi governare a livello nazionale perché hanno espresso dei Parlamentari di Sinistra che appoggiano un programma di Sinistra.
Starei poi attento a mascherare la sua collocazione dicendo un giorno che è per i Valdostani, il giorno successivo che lui sta presentando delle iniziative Parlamentari per abbattere la tassa di successione che lui, con il suo voto, ha appena ripristinato, lui, con la sua adesione alla finanziaria sta sostenendo, giustamente o ingiustamente non ha importanza! Quello che sarebbe bello una volta dirsi è che ci sia coerenza, perché nel momento in cui una persona si mette a fianco del futuro Presidente del Consiglio candidato Prodi e firma con lui un'alleanza, poi dovrebbe avere il coraggio, quell'alleanza, di sostenerla, non di tradirla! Però il nocciolo della questione sta venendo alla nostra attenzione: il problema è che il tanto vituperato bipolarismo c'è indipendentemente dal fatto che i conservatori lo vogliano frenare, c'è nella società valdostana, c'è ancor di più nella società italiana, ci sono 2 visioni del mondo, ma ci sono soprattutto 2 visioni su come salvare questo Paese e l'Europa intera da un processo di competitività globale... questo è il nocciolo della questione!
La finanziaria di Padoa-Schioppa e di Prodi è allora perfettamente coerente con la loro visione del mondo. Loro sono convinti che per risanare il nostro Paese e tenerlo allineato all'Europa, non ci sia altra strada, se non quella di togliere dalle tasche degli Italiani, un po' a tutti, maggiormente a chi loro ritengono pericolosi evasori e quindi ritengono loro meritevoli di azioni fiscalmente più punitive rispetto ad altri, e quindi non vedo tanta incoerenza nella finanziaria di Padoa-Schioppa e di Prodi rispetto alla loro omogenea o disomogenea se si vuol usare un altro termine: maggioranza. È coerente con la visione che ha Bertinotti piuttosto che Diliberto, Salvi, Mussi piuttosto che Fassino, un po' meno con Rutelli, ma deve accettare il compromesso dell'alleanza, un meno con l'"UDEUR"... però la finanziaria di Prodi sostanzialmente è coerente con quanto loro hanno in testa. È un po' meno coerente con quanto avevano detto in campagna elettorale, questo è più scorretto, perché molti degli Italiani avevano votato per quella coalizione di Centro-Sinistra su una serie di promesse, che ricordo anche a "Porta a Porta" e sui giornali erano state fatte da parte di Prodi, che mai sarebbero state messe le mani nelle tasche degli Italiani.
Poi il canto è stato: ma solo arrivando a Palazzo Chigi ci siamo accorti del "buco" che ci ha lasciato Berlusconi e adesso bisogna mettere le mani nelle tasche degli Italiani. Sappiamo quanto sia discutibile questa situazione, nel senso che voi continuerete a dire che Berlusconi ha lasciato il buco, che dovete tassare tutti e che è colpa di Berlusconi, e noi continuiamo a dire che i conti ve li abbiamo dati in ordine, non c'era alcun buco, bastava una finanziaria - come ha detto l'Europa, il Commissario europeo - da 20 miliardi di euro perché l'Italia stesse perfettamente in linea con la contabilità del "Patto di stabilità". Certo, non avrebbe risolto i problemi di riforma strutturale del Paese, del debito pubblico, di riforma dei costi inutili, dei costi dello Stato, ma bastava una manovra finanziaria da 20 miliardi di euro! Stanno discutendo una manovra da 37-38, perché la logica che sta dietro quel processo culturale con cui Padoa-Schioppa e Prodi hanno affrontato la finanziaria è di tutt'altro avviso: è tenere in piedi, invece che tagliare, tutta una serie di costi ritenuti per quella coalizione assolutamente irrinunciabili!
Non vedo grandi sorprese, vedo tante arrabbiature di 2 milioni di persone che vanno in piazza, probabilmente a rappresentare in questo momento la maggioranza degli Italiani anche alcuni di quelli che li hanno votati, perché in piazza, a Roma, c'erano molte delle persone che avevano votato scrivendosi sulla maglia una certa frase: "purtroppo io ci ho creduto sono stato un ...one" ed erano, lì, a dire: "adesso ho capito e ho sbagliato perché siamo caduti dalla padella nella brace"! Se è vero, come è vero, che il nostro Paese è in un momento di difficoltà, per stare all'interno di certi parametri, è altrettanto vero che le ricette per uscire da questa difficoltà sono culturalmente diverse!
Marco Viérin dice: siamo contro il bipolarismo che si appoggia sulle ali estreme. Noi potremmo anche essere d'accordo, un bipolarismo che si appoggia su Luxuria e Caruso piuttosto che Diliberto che non mi sembra "farina da fare ostie", e dall'altra parte su quello di Storace, mi può anche vedere d'accordo, se gli estremi condizionano le maggioranze. Faccio solo notare che mentre gli Storace e gli "ultra" di Destra nella coalizione di Berlusconi non hanno mai contato più di tanto, in quella di Centro-Sinistra stanno contando pesantemente, quindi quando stiamo qui, a discutere in Consiglio della finanziaria nazionale, non stiamo parlando di quello che fanno Nicco e Perrin a favore o contro i Valdostani, ma stiamo discutendo di quello che Nicco e Perrin stanno sostenendo per i cittadini valdostani italiani, perché la finanziaria italiana tocca anche le tasse dei Valdostani!
Poi si potrebbe anche discutere della lista della spesa, i 40 emendamenti della Presidenza della Giunta che diventano 4 emendamenti, perché siccome gli altri hanno avuto i soldi, anche noi dovremmo averli, e questo non ci fa altro che sostenere che Nicco e Perrin non contano nulla in quella maggioranza... ma che scoperta! Hanno ricevuto un tradimento da Prodi esattamente come lo hanno ricevuto milioni di elettori, non la vedo tanto sconvolgente! Poi noi facciamo questa risoluzione, diciamo che vadano anche loro a fare la lista della spesa, ma non è che abbiamo risolto il problema se Nicco e Perrin portassero a casa anche questi 4 emendamenti!
Noi possiamo anche approvare questa risoluzione, anzi saremmo anche d'accordo, perché 4 cosine almeno ce le dovevano, visto che danno soldi a tutte le Regioni ordinarie e speciali, ma non è con queste 4 voci che risolviamo le nostre questioni, perché da domani all'approvazione di quella finanziaria i Valdostani avranno più tasse da pagare, i Comuni avranno comunque - nonostante i trasferimenti di risorse, che vedremo in finanziaria - la necessità di trovare risorse per tenere in piedi certi servizi essenziali... questa finanziaria colpisce gli Italiani che vivono in Valle d'Aosta: questo è il dramma di questa situazione!
Bipolarismo no, bipolarismo sì: è un discorso che non sta più in piedi, perché sono i cittadini che hanno deciso 2 linee politiche da seguire. C'è ancora purtroppo una maggioranza, qui dentro, che non ha ancora capito che il cinema è sonoro e a colori!
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Tutti i governi della Repubblica sono stati criticati, quando non hanno accolto le istanze della Valle d'Aosta: questa è la fotografia storica e vorrei solo ricordare, per storia, Consigliere Venturella, che i 2 Parlamentari valdostani nel 2005 hanno votato contro la finanziaria di Berlusconi; tra l'altro, il suo ricordo degli emendamenti omette di dire che era stata posta la fiducia alla Camera, quindi il Deputato valdostano non ha presentato emendamenti perché si sapeva già per tempo che non si potevano presentare essendo già stata preannunciata la fiducia.
Credo che la questione sia molto semplice: nessuno di noi deve dare le pagelle ai Parlamentari; viviamo in un mondo, nel rapporto fra il Consiglio, il Governo regionale e i Parlamentari, che assomiglia a quell'invenzione di Aldo Moro che si chiamava le "convergenze parallele". Ognuno di noi vive in un parallelismo tutto suo e ogni tanto ci incontriamo per vedere cosa si può fare di buono per la Valle d'Aosta. Ed è esattamente lo stato d'animo che abbiamo avuto nel fornire un'assistenza legislativa senza eguali ai 2 Parlamentari, e io posso dirlo, "senza eguali", con un'analisi minuta e puntuale del "decreto Bersani" precedentemente e successivamente della finanziaria, dando ai Parlamentari 45 emendamenti molto puntuali, argomento per argomento, quindi con un'assistenza che non era mai stata data da alcun Governo regionale ai Parlamentari; dopodiché ci siamo permessi di notare, in quest'aula, che alcuni dei "Desiderata" della Valle d'Aosta non rientravano nel testo approvato dalla Camera... vuol dire essere critici nei confronti dei Parlamentari o vuol dire sperare che al Senato si possa correggere quanto è avvenuto alla Camera? Penso che le "convergenze parallele" vogliano dire, da un lato, che io non do voti ai Parlamentari; dall'altra, che i Parlamentari non chiedano, in particolare il Senatore Perrin, le mie dimissioni, perché la famosa questione delle "convergenze parallele" dovrebbe portare a uno scambio reciproco di informazioni e a lavorare per la Valle e non adoperare il proprio scranno per delle cose diverse e ultronee che rientrano più nella dialettica della politica valdostana.
Mi riconosco nella risoluzione della maggioranza e vorrei dire il perché: abbiamo infatti scritto una lettera al Senatore Perrin, in cui gli argomenti che abbiamo trattato sono argomenti di attualità, non ce n'è uno che risalga a 10 anni fa e neanche a 6 mesi fa.
Il primo argomento è: le ferrovie... come mai le ferrovie? Perché l'Assessore Pastoret ha, di recente, con uno studio accurato, presentato in Consiglio, finalmente quantificato i costi derivanti da una ristrutturazione della ferrovia Aosta/Chivasso, potendo mettere a fianco degli interventi delle cifre puntuali, per cui abbiamo chiesto che venga inserito al Senato un comma 542bis relativamente alle risorse per l'ammodernamento della tratta Aosta/Chivasso. Speriamo che, sulla base degli impegni assunti, alla Camera dei Deputati, dal Governo, questo emendamento possa essere accolto.
Avevamo poi notato che all'articolo 18 della legge finanziaria, esistono una serie di interventi a pioggia per le Regioni Marche, Liguria e Piemonte colpite da eventi alluvionali; abbiamo presentato un emendamento dopo aver calcolato una serie di interventi che la Regione dovrà fare nel triennio e abbiamo chiesto di aggiungere all'articolo 38, dopo il comma 570, il comma 570bis per trasferire 25 milioni di euro per il 2007, 25 milioni per gli anni 2008-2009-2010; la motivazione è comprensibile, nel senso che se io intervengo per dare dei soldi per eventi alluvionali di altre Regioni, non si vede perché la Valle d'Aosta non debba essere tenuta da conto!
Per quanto riguarda la Caserma "Testafochi" ci tengo a dire di aver lavorato affinché per la "Testafochi" ci fosse una norma di attuazione allo Statuto che è quella rievocata dal Capogruppo Vicquéry nel suo intervento. Per sveltire l'applicazione della norma di attuazione avevamo proposto ai Parlamentari di inserire una norma che accelerasse le cose. Abbiamo notato che questo non è avvenuto; anzi, all'articolo 18, comma 15ter, abbiamo notato un peggioramento rispetto alla nostra proposta che rischia di rendere molto più difficile il trasferimento della Caserma "Testafochi", quindi abbiamo chiesto di inserire 2 emendamenti che definiscano il trasferimento della Caserma "Testafochi".
Per quel che riguarda l'università, anche in questo caso è una questione recentissima, perché è la legge finanziaria che dice che le università non statali, come la nostra - siamo in questa condizione solo noi e Bolzano - devono rientrare nel "Patto di stabilità" con riferimento per il personale e per le spese al 2004, cosa non fattibile, perché ovviamente il riferimento per l'Università della Valle d'Aosta ai livelli del 2004, quando l'università era in una fase di espansione vuol dire in questo momento pregiudicare l'attività, per cui abbiamo chiesto di inserire una norma, il comma 306bis, per la salvaguardia della particolare situazione della nostra università.
Per quanto riguarda il "Patto di stabilità", quindi i commi 307 e seguenti del maxiemendamento, la proposta elaborata da tutte le autonomie differenziate, volta ad assicurare che i rapporti fra la finanza statale e quella regionale vengano disciplinati da apposita norma di attuazione allo Statuto, è stata notevolmente depotenziata per effetto della riformulazione del Governo già in sede di Commissione bilancio della Camera. Abbiamo quindi chiesto il reinserimento di una norma più rispettosa delle autonomie speciali; fra l'altro, per effetto dell'introduzione della locuzione "province autonome" al nuovo testo dei commi 318 e seguenti, il Governo ha esteso anche alle Regioni a Statuto speciale la procedura sanzionatoria, da intendersi prima solo riferita alle ordinarie, in caso di mancato rispetto dei vincoli. Tale previsione fa emergere non poche perplessità, perché non tiene conto delle differenze strutturali fra le ordinarie e le speciali, perché come sapete il patto che deve essere concluso per il "Patto di stabilità" deve avvenire fra il Presidente della Regione e il ministro.
Questi sono degli emendamenti, a cui abbiamo aggiunto, dopo aver guardato approfonditamente la finanziaria, altri 2 emendamenti fiscali perché ci siamo accorti che il comma 52 dell'articolo 18 dispone che i trasferimenti erariali, conseguenti all'incremento degli importi dovuti per la tassa automobilistica, siano ridotti in misura pari al maggior gettito derivante dal predetto incremento, e ci siamo accorti che il comma 53 configura una riserva a favore dello Stato del maggiore introito della tassa riscossa nel territorio delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, senza comportare alcun beneficio per le medesime... anche in questo caso abbiamo chiesto l'inserimento di modifiche ai commi 52 e 53. Si tratta di una considerazione che inerisce la finanziaria nel suo contenuto, al di là delle interessanti discussioni politiche che pure si sono sviluppate in quest'aula, dei lacci e laccioli dell'appartenenza alla Destra o alla Sinistra, perché di questo si tratta: la libertà che ho avuto nel tempo, pur facendo parte per un breve periodo del "Governo D'Alema" derivava dal fatto che per mio vanto, quando venivo chiamato dai colleghi, ero sempre il "valdostano Caveri", quindi ero una persona che ragionava in termini di appartenenza a uno schieramento politico che era la Valle d'Aosta, non l'appartenenza a una certa maggioranza di Governo con delle logiche predeterminate, ma questo c'entra poco, riguarda i rapporti politici e le speranze che scaldano gli animi in vista delle elezioni regionali del 2008 e delle politiche del 2011, questo interessa poco: per me, quello che interessa è il fatto che a fronte di legittimi interessi che i Valdostani hanno rappresentato negli emendamenti presentati dai Parlamentari, o non presentati perché c'è stato un limite di presentazione del numero degli emendamenti, ci auguriamo che sul cuore di questi emendamenti il Senatore Perrin possa ottenerne l'approvazione per il bene della Valle d'Aosta.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Questa risoluzione che è stata presentata dagli amici dell'"UV", della "Stella Alpina" e da "Fédération", per certi versi potrebbe anche essere condivisa, perché se questo serve perché la Valle d'Aosta porti a casa un po' di più a livello di trattativa per la finanziaria nazionale, nessuno guarda la propria parte politica quando ci sono di mezzo gli interessi della Regione, ma questo insieme di piccoli cedimenti "alla Sandri", cioè questa serie di esagerazioni su alcune questioni, per cui sembra quasi che ci sia un processo alle intenzioni, per cui si esagera i pochissimi emendamenti, rischia di essere rinviata "sine die", profusione di ingenti e disparati stanziamenti... sono queste cose che fanno dire che questa risoluzione è stata presentata in modo affrettato e forse con intendimenti diversi da quelli che ufficialmente dice! Ufficialmente è per richiedere delle cose al Governo nazionale, dall'altra parte per castigare i Parlamentari, e qui, credo, Presidente Caveri, che le sue parole siano condivisibili, ma dovrebbe condividerle lei prima di noi, cioè ci vuole l'unità della Valle d'Aosta, ma non è questo il comportamento!
Un Presidente di Regione innanzitutto si coordina con i suoi Parlamentari...
Caveri (UV) - (fuori microfono) ... abbiamo fatto tutto il possibile, caro Sandri...
Sandri (GV-DS-PSE) - ... può fare molto di più, Presidente; anzi, quando va a Roma, si presenti alle trattative con il Governo facendo ben capire che è coordinato, altrimenti se andiamo a Roma divisi in 3, significa che la Valle d'Aosta ha perso, non hanno perso i Parlamentari, ma ha perso la Valle d'Aosta!
Bando allora ai problemi personali o di parte politica e avanti tutta con la Valle d'Aosta, ma questo significa che, da domani mattina, con i Parlamentari si lavora in modo diverso! Non mi interessa il risultato di questo dibattito, perché non è qui che si capirà come vanno le cose... si capirà se da domani mattina a Roma siamo uniti, perché da questo punto di vista si gioca il futuro della Valle d'Aosta, perché se solo vagamente a Roma ci si rende conto che siamo divisi, siamo finiti! Già passiamo per essere "i Pierini" figli del dottore, che già ne hanno tanti e voglio dire che pretendono, perché in questi anni non abbiamo sviluppato quella capacità intelligente di solidarietà rispetto ad altre Regioni, e poi ci chiediamo come mai il Piemonte ci snobba su una serie di questioni. È chiaro che alla fine quanta solidarietà abbiamo dimostrato agli altri? Quindi anche il rapporto con le altre Regioni, ordinarie o a Statuto speciale, e con lo Stato non dovrebbe essere quello di contrapposizione con una controparte, ma di capacità di costruire legami, alleanze, capacità che non sono solo legate al fatto che speriamo che fra maggioranza e opposizione ci siano solo 2 o 3 voti di scarto, così abbiamo un potere contrattuale... non è così che si fa! Ma dall'altra parte c'è anche il fondamentale passaggio dell'unità della nostra Regione.
È chiaro che il problema è politico. Brucia il 9 e 10 aprile, è ovvio, brucia questo fatto che l'"Union Valdôtaine" non è più la rappresentante della Valle d'Aosta a Roma, ma sono una parte dell'"UV" e una parte dei "DS", con tutti gli alleati che hanno sostenuto questo progetto. Credo che questo sia un problema che interessi la Valle d'Aosta, su cui i cittadini decideranno nella primavera del 2008 se non ci sono anticipazioni, ma che si debba avere la forza di sottrarlo al problema dei rapporti con il nazionale. Noi dobbiamo lavorare in squadra e credo che voi dovreste apprezzare, mi dispiace che il Presidente della Giunta mi abbia detto di non voler confrontarsi con la nostra proposta di risoluzione, perché mi sembra che sia proprio la capacità di essere unitari, cioè un invito ai rappresentanti della Valle d'Aosta di proseguire nell'azione che è stata fatta fino adesso e si potrebbe anche rafforzare questo tipo di cosa dando un mandato più preciso, ma dall'altra parte anche di coinvolgere il Presidente del Governo regionale. Credo che questi siano segnali di volontà di lavorare insieme, altrimenti è chiaro che qui c'è un arroccamento che rischia di fare del male. Non so se andremo verso un bipolarismo, se sarà un bipolarismo compresi o meno gli estremi, il futuro non è dato saperlo e cercheremo di capirlo come sarà possibile, ma è certo che oggi dobbiamo prendere atto che è iniziata una nuova fase, in cui voi dovete fare i conti con la storia, e quando dico "voi" parlo di partiti regionalisti!
Voi avete perso delle elezioni, perché il popolo vi ha voluto dire alcune cose e il nostro popolo è un popolo profondamente regionalista e autonomista. Noi siamo autonomisti, "Gauche Valdôtaine", lo dice il nome stesso, così come una maggioranza dei Valdostani e questa maggioranza dei Valdostani dice che i movimenti regionalisti che oggi governano devono prendere atto che qualcosa è cambiato, ma il qualcosa è cambiato passa anche da queste questioni, cioè dalla questione di capire che se forse in passato si fosse ascoltato di più quello che si diceva, oggi non saremmo in queste condizioni.
Questa risoluzione continua a ribadire una scelta sbagliata che è stata sanzionata dagli elettori. Non vogliamo arrivare al 2008 ad incassare tantissimo dai vostri errori, preferiremmo che la Valle d'Aosta già domattina si svegliasse più unita e più capace di interpretare il rinnovamento. E il rinnovamento è che i movimenti regionalisti devono capire il messaggio degli elettori e capire che quei 2 rappresentanti rappresentano la voglia di svolta e con loro bisogna lavorare, partendo da Roma. Credo sia più facile in questi 2 anni fare questo tipo di esperienza e lavorare insieme su questi obiettivi, perché potrebbero diventare lo strumento per saper poi meglio lavorare in Valle d'Aosta. Se per caso capitasse la non volontà di fare una sintesi dei 2 progetti di risoluzione, capisco che ci possono essere motivazioni politiche opportunistiche del momento, ma credo che sul lungo periodo sia un errore gravissimo, per cui mi appello al Presidente Caveri per vedere se è possibile fare, fin da stasera, una unità di questi intendimenti, in modo che da questo Consiglio esca una voce sola.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Per mozione d'ordine, per capire se c'è la volontà di fare una sintesi dei 2 documenti.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Mi scusi, collega Sandri, mi sembra che così come è stata illustrata, con la pacatezza dimostrata da tutti i gruppi di maggioranza, la risoluzione sia cristallina come presentata dalle forze di maggioranza. Semmai avrei potuto passare almeno 20 minuti a spiegare invece quali errori ci sono nella vostra risoluzione, soprattutto nelle premesse.
Presidente - Se non vi sono altri interventi, chiudo la discussione generale.
Si vota la parte emendativa, cioè la proposta presentata dai colleghi Squarzino e Sandri, che sono i primi 2 firmatari:
Consiglieri presenti: 31
Votanti: 29
Favorevoli: 6
Contrari: 23
Astenuti: 2 (Borre, Viérin A.)
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina, per dichiarazione di voto sulla risoluzione.
Squarzino (Arc-VA) - Voteremo contro questa risoluzione per i motivi che abbiamo già detto, sia personalmente che gli altri membri del gruppo ed i firmatari, e votiamo contro soprattutto dopo l'esito della votazione della maggioranza.
Penso che abbia fatto bene il collega Sandri a lanciare un invito a trovare insieme una modalità per lavorare in modo unitario con i nostri Parlamentari; con sorpresa ho visto che questo tentativo è stato by-passato e non è stato preso seriamente in considerazione. Questo significa che c'è la volontà da parte della maggioranza di non confrontarsi sui problemi, ma di portare avanti in modo ideologico una posizione e questo ci spiace, perché su cose così importanti sarebbe stato utile confrontarci sulle questioni, sull'iter da portare avanti.
Ci spiace, ma voteremo contro la risoluzione della maggioranza, perché non tiene conto né di dati del contesto nazionale, né del lavoro che già oggi i nostri Parlamentari hanno fatto e stanno facendo.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Anch'io esprimo, come il gruppo "Arcobaleno", il voto negativo dei "DS", e mi permetto di evidenziare proprio l'incapacità del Presidente Caveri di guardare avanti e di lasciarsi condizionare dalla propria vitalità, che per certi versi è un dato positivo, ma che qualche volta rischia di portare a degli errori clamorosi. E questo è un errore drammatico, perché nulla di più negativo per la Valle d'Aosta è che di fronte al Parlamento e al Governo italiano emergano pubblicamente divisioni di questo genere: non servono a nulla, non servono alla Valle d'Aosta, ma soprattutto non serve al Consiglio regionale e alla Valle d'Aosta questo arroccarsi su posizioni rigide. Questo dà ragione al Consigliere Viérin Marco, quando lui si sbracciava, con una posizione parzialmente condivisibile, sul fatto di evitare che il bipolarismo diventi un modo per essere ostaggio delle posizioni estreme. Credo che questo atteggiamento di rigidità della Giunta porti proprio a questo: ad una spaccatura del Consiglio regionale, ma in cui quelli che più sono aiutati ad essere trainanti sono proprio quelli che pensano in modo più estremo da una parte o dall'altra.
La maggioranza regionale, con questo ordine del giorno che ha voluto a tutti costi inserire all'ultimo momento il Consiglio scorso e oggi arrivare a votare, credo che abbia procurato un danno alla nostra Regione. Mi auguro che, passato questo momento di difficoltà, ci sia la capacità di ricostruire un rapporto che, pur nel rispetto delle posizioni istituzionali, è quello che consente a tutti di andare avanti e soprattutto mi auguro che al di là della posizione espressa qui dentro, lei sia capace, Presidente, di recuperare con il Deputato e con il Senatore una capacità di collaborazione che è indispensabile al destino della Valle d'Aosta.
Presidente - Pongo in votazione la risoluzione:
Consiglieri presenti e votanti: 33
Favorevoli: 27
Contrari: 6
Il Consiglio approva.