Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2298 del 22 novembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2298/XII - Eventuali procedure di revisione del Piano di bacino di traffico. (Interpellanza)

Interpellanza

Ricordata la deliberazione consiliare 921 del 21 ottobre 1999, con cui si approvava il Piano di bacino di traffico della Valle d'Aosta per il decennio 2000/2009, ai sensi della legge regionale 29/1997, che delineava gli indirizzi in materia di trasporti ferroviari, aerei e automobilistici;

Tenuto conto del rapido aumento della mobilità della popolazione valdostana, particolarmente nell'area del capoluogo regionale, che sta provocando sia importanti impatti nella qualità dell'aria, sia nell'organizzazione urbanistica della città, largamente segnata da parcheggi e da aree di sosta a diverso titolo;

Ricordato che il Piano di bacino di traffico summenzionato prevedeva per il servizio urbano e suburbano della città di Aosta una percorrenza massima autorizzabile di 300.000 chilometri per il trasporto pubblico su gomma;

Rilevato il disagio dei cittadini causato dalla scarsità di offerta di trasporto pubblico collettivo nella città di Aosta, che obbliga ad un uso massiccio del trasporto privato con automobile, con il relativo impatto di costi, sia per l'uso dell'autovettura che per il suo stazionamento, nonché i disagi legati all'inquinamento atmosferico che colpisce sia i residenti nella città e nella prima cintura, sia coloro che vi si recano quotidianamente;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Governo regionale per conoscere se intenda:

1) attivare la procedura di revisione del Piano di bacino di traffico, sia per quanto riguarda le motivazioni sopra evidenziate, sia per quanto riguarda i trasporti ferroviari e aerei, già oggetto di importanti riflessioni al livello di Consiglio regionale;

2) predisporre una variante del Piano di bacino di traffico in tempi stretti, per consentire un significativo aumento della percorrenza massima autorizzabile nel sub-bacino di Aosta e cintura al fine di incrementare la quantità e la qualità del servizio d'autolinea, alternativa reale al sempre più costoso spostamento con autovettura;

3) predisporre uno studio, sempre al fine di aggiornare il Piano di bacino di traffico, per rendere sempre più fruibile e facile da utilizzare il trasporto pubblico, sia ottimizzando l'interscambio ferrovia-autobus, sia migliorando l'accessibilità a questi mezzi collettivi (informazione via internet e cellulare, salita a raso, opportune coperture atmosferiche, ecc.) sia attivando tutte quelle nuove tipologie di trasporto in comune (car-pooling, car-sharing), che consentono di meglio adattare l'offerta all'articolata e diffusa domanda di trasporto delle cittadine e dei cittadini valdostani.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Questa interpellanza vuole capire gli intendimenti della Regione in merito al problema dei trasporti su gomma, in particolare quelli urbani della piana di Aosta, per quale motivo? Abbiamo visto negli ultimi 10 anni un aumento dell'utilizzo del territorio della città di Aosta per la costruzione di parcheggi, se si guarda dall'alto Aosta, si vede che rispetto a 10 anni fa sono scomparse parecchie aree verdi vicino agli impianti sportivi, piuttosto che intorno alla sede dell'"Union", piuttosto che nell'area della Consolata e quant'altro per preparare degli spazi asfaltati per accogliere parcheggi; un utilizzo del territorio della città di Aosta quindi al servizio dei cittadini di tutta la Valle. A fronte di questo aumento vi è stato anche un parallelo arrivo di autovetture nel territorio della città di Aosta, con un impatto sul traffico notevole tanto che il terzo rapporto dell'ARPA sulla qualità dell'aria in Valle d'Aosta evidenzia molto bene come l'aria in tutta la Valle sia molto buona, mentre nella città di Aosta c'è un bel rosso che dipinge tutta la parte urbana della piana della nostra città. È evidente che è interesse di tutti ridurre l'impatto del traffico sulla città di Aosta, per far questo occorre non tanto aumentare il costo dei parcheggi per disincentivare attraverso il prelievo del portafoglio l'utilizzo dell'autovettura, ma certamente offrire ai cittadini un servizio altrettanto di qualità come quello dell'autovettura, anzi migliore perché non vi è la stanchezza del guidare e non vi è la preoccupazione di stare dietro al traffico... un servizio di mezzi di trasporto collettivo che sia all'altezza della situazione. Ma quando si arriva a questo punto, vi è un "imbuto" costituito dal Piano di bacino di traffico, che risale a una concezione alquanto vecchia, nel senso che, purtroppo, in 6-7 anni le condizioni sono notevolmente modificate, era stato fatto sicuramente bene - non ho alcuna motivazione per pensare il contrario -, ma oggi dimostra tutti i suoi limiti, particolarmente nella piana di Aosta in cui i chilometri rimborsabili agli autobus sono solo 300mila, con il risultato che questi non sono sufficienti per fare una serie di corse ritmate nella giornata, in modo che siano facilmente utilizzabili dai cittadini. Se so che l'autobus passa una volta ogni ora, non mi metto nemmeno a pensare quando passa, ma prendo la macchina e vado; se invece l'autobus passasse ogni 20 minuti o, per quanto riguarda le aree più trafficate, ogni 6-7 minuti, come dovrebbe essere per le navette di Aosta o per la linea n. 3, credo che questo consentirebbe a molte persone di utilizzarlo. Occorrono quindi nuove linee, occorre intensificare le linee e corredare questo con una serie di offerte sui percorsi di più basso traffico, che può essere fatto con i taxi collettivi o in tante altre maniere.

Vogliamo capire se si vogliono superare queste limitazioni del Piano di bacino di traffico arrivando a una sua completa revisione, anche perché vi sono dei dati che "gridano vendetta al cospetto di Dio", perché mi si deve spiegare come si autorizzano 300mila km. a tutta la "plaine d'Aoste", circa 50mila abitanti, e il solo Comune di Courmayeur ha diritto a 200mila km.; quindi vi erano valutazioni che erano forse adatte a quella epoca, ma che oggi non sono più in forza. Non voglio mettere in contraddizione la città di Aosta con il Comune di Courmayeur, che forse ha diritto a questi suoi 200mila km., ma è evidente che ad Aosta dobbiamo pensare a valori che sono multipli di quello che è attualmente il Piano di bacino di traffico. Da questo punto di vista, ci aspettiamo di capire le intenzioni della Giunta, anche in merito all'accessibilità dei servizi, cioè nel mondo civilizzato non vi è solo un maggior numero di frequenza e autobus in numero maggiore, ma vi sono anche una serie di facilitazioni per cui, dove aspetti, vi sono tutte le informazioni su quando sta per arrivare l'autobus, quanto devi aspettare, un'entrata a raso che favorisce le persone a scarsa mobilità, possibilità di avere informazioni via "Internet", o via cellulare e una serie di iniziative dal punto di vista informativo che consentono di rendere questo mezzo più conosciuto e fruibile, perché è anche un problema di conoscenza, ormai ci siamo disabituati al mezzo pubblico.

Infine occorre capire anche se vi sono le volontà e la disponibilità a valutare altri tipi di offerta, come quella del "car-pooling" o del "car-sharing", che sono metodologie più complesse che però consentono un uso collettivo dell'autovettura: questo significa liberare nelle famiglie valdostane una grande quantità di energie economiche, perché questi tipi di trasporto hanno il vantaggio rispetto all'autovettura privata di costare meno e, se permettiamo, offrendo servizi migliori, a tanti Valdostani di risparmiare sull'auto, credo che avremo fatto un'opera meritoria.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.

Pastoret (UV) - Les contenus de l'interpellation sont réduits, mais M. Sandri est allé beaucoup au-delà, j'aimerai répondre sur tous les thèmes, mais je n'ai pas trop de temps pour le faire d'un côté, cependant je pense que nous reviendrons sur ces aspects, car des passages aussi en Commission seront nécessaires. Puisque vous êtes entrés déjà dans quelques détails, moi je voudrais maintenir sur des aspects de caractère plus général tenant à vos questions.

Où nous en sommes avec cette révision du "bacino di traffico"? Les structures compétentes de l'Assessorat ont effectué récemment un examen ponctuel et détaillé de la situation des transports publics régionaux, cela dans le cadre d'une procédure contradictoire avant tout avec les opérateurs chargés d'assurer les services y afférents, pour cerner les problèmes principaux à résoudre, en vue de l'élaboration des modifications qu'il serait nécessaire d'apporter au Plan de déplacement urbain et non urbain. Pour ce qui est des transports publics en commun par autobus, le renouvellement du contrat conclu avec les concessionnaires pour une durée de 3 ans à compter de 2008 vise la mise en œuvre au cours de 2007 d'expérimentations destinées à rationaliser les activités exercées actuellement et à favoriser une plus large utilisation des transports en commun. Nous avons essayé avec "Allobus", c'est une expérimentation, d'autres seront faites pour arriver à tester un système qui soit plus performant et qui puisse à la fois favoriser davantage les usagers et les inviter à utiliser les moyens publics. Cela dit, sur le service sur appel téléphonique assuré sur la colline nord d'Aoste nous ferons un bilan pour évaluer le rapport coûts-bénéfices et nous pourrons là décider s'il convient d'éteindre ce type de service aux autres zones du territoire régional. Je voudrais aussi rappeler que ce type de service, par exemple, met partiellement en crise l'activité des chauffeurs de taxi, donc nous devrons faire en sorte que certaines catégories soient aussi "parachutées" dans le système, afin qu'il n'y ait pas des alignements trop négatifs pour l'une et pour l'autre situation. Une augmentation significative des distances maximales susceptibles d'être autorisées dans la zone d'Aoste et de sa périphérie ne peut être envisagée avant qu'il ait été procédé à des évaluations d'ordre économique, entre autres cela de concert avec les collectivités locales concernées. Plus en général la volonté manifestée par plusieurs entités de décourager l'utilisation des véhicules personnels au profit des moyens de transport différents passe nécessairement par la mise en œuvre de politiques globales cohérentes et partagées. La révision du Plan de déplacement urbain et non urbain ne doit donc pas se limiter à des interventions locales, dont l'efficacité est douteuse, mais doit prendre en compte tous les aspects principaux de cette question, car il est vrai qu'Aoste compte avec la plaine 50.000 habitants, mais il y a d'autres dizaines de milliers d'habitants qui viennent sur la ville d'Aoste, donc c'est un problème de cohésion et de cohérence générale.

D'ailleurs, nous avions préparé une étude comme Assessorat (nous l'avions aussi faite avoir à la Commune d'Aoste, j'ai aussi participé à une réunion d'une Commission du Conseil de la Commune d'Aoste pour illustrer les éléments qui étaient ressortis de celle-ci), il s'agit d'une étude préalable à la modification du Plan du bassin de trafic de la ville. Justement cette étude a signalé tous les points plus importants de conflit du trafic individuel, les points plus importants de la sous-utilisation du moyen de transport public, parce que, comme tous le savons, il y a des réseaux qui sont peu utilisés soit pour des raisons de difficultés à maintenir les horaires de voyage, soit pour difficultés à servir convenablement certaines zones plutôt que d'autres. J'ai dit qu'il est nécessaire de tenir compte de l'ensemble des dépenses, car il est vrai que dans le monde civilisé il y a toute une série d'éléments qui facilitent l'usager, mais il faut aussi tenir compte qu'il doit exister quelqu'un qui paie et alors comment faire pour payer? Evidemment les services plus sont nombreux et de qualité plus ils coûtent cher; alors, s'il est vrai que l'entité publique doit prendre en charge du point de vue social un certain type de dépense, il est aussi vrai que nous ne pouvons pas imaginer d'avoir des parkings à paiement et que le paiement de ces parkings ne soit pas reversé sur le paiement d'un service de transport public, si cet argent sert à faire autre chose et non pas à être investi de nouveau dans ce secteur, tout cela serait négatif. Je dois donner acte à la Commune d'Aoste...

Sandri (hors micro) - ... à la ville...

Pastoret (UV) - ... qu'est-ce que j'ai dit? Oui c'est une Commune en effet, vous me permettrez quand même d'utiliser le terme que je préfère...

L'Assesseur compétent de la Commune d'Aoste a concordé qu'une réflexion sur ce thème est nécessaire, d'ailleurs nous avons déjà entamé cette réflexion, mais cet effet se produit aussi sur d'autres réalités et alors, si on veut éliminer le trafic privé ou si on veut l'éloigner du centre, il faudra tenir compte que cela aura des frais qu'il faudra imaginer de payer en quelque sorte.

Cela dit, autre nécessité est celle de rationaliser, parce qu'il faudra définir des lignes de service public qui puissent permettre d'être rapides, performants, de desservir le plus haut nombre d'usagers possibles et surtout de pouvoir respecter les temps, car généralement ces lignes servent en grande partie des gens qui vont à travailler, ou à l'école et donc le respect des horaires est très important. A l'heure actuelle nous disposons d'une quantité de données très importante quant à ces éléments et d'autres encore, d'études suffisantes pour dresser un état précis de la situation et il nous ne reste qu'à prendre des décisions stratégiques qui s'imposent. Voilà pourquoi, en vue du débat qui suivra, nous avons soumis à la Commission du Conseil un dossier faisant le point sur la situation du secteur du rail, car le transport public n'est pas seulement fait sur le bus, mais aussi sur le chemin de fer et là il s'agit d'une phase indispensable dans le processus d'élaboration des décisions que notre Région devra prendre quant à l'avenir de la voie ferrée. Je considère que nous devons savoir qu'est-ce que nous voulons faire et où nous voulons aller et cela non par pour renvoyer le problème, mais pour avoir un système cohérent. Moi alors je dis que c'est seulement après quoi qu'il nous sera possible de parachever le nouveau plan de déplacement urbain et non urbain, en prenant en compte l'interaction des différentes modalités de transport.

Je conclus avec une proposition et une prévision. Je pense que nous devons fermer ce dossier "chemin de fer" dans des temps brefs, de quelques mois, non plus et, une fois que ce Conseil aura choisi quelle devra être la stratégie, nous pourrons autour de celle-ci mettre ensemble tout l'essentiel du transport pour le déplacement urbain et non urbain, compte tenu que nous avons maintenant toutes les informations nécessaires et que je pense que nous tous... comme M. Venturella l'a dit tout à l'heure en me citant... que le futur des transports régionaux est la source de la solution d'un tas de problèmes de cette Région. C'est une des priorités politiques dans l'agenda des prochaines 5 ou 10 années et c'est sur ce thème qu'il faudra travailler.

Quant au nombre de kilomètres pour intervenir, 300mille km. il est vrai sont peu, mais ils peuvent aussi être beaucoup s'ils sont utilisés d'une façon convenable et rationnelle, mais la limite des 300mille km. n'est pas un tabou qu'on ne pourra pas dépasser absolument, mais la rationalisation est indispensable, car le manque de rationalité porte une désaffection de la part des usagers et c'est celle-ci que nous devons combattre. J'espère d'avoir fourni une série de réponses surtout sur le plan politique et il sera en plus nécessaire de faire quelques passages en Commission sur ces arguments.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Apprezzo la parte finale dell'intervento dell'Assessore, quando dice che non sono più un tabù i 300mila km. mi fa piacere, è un punto di partenza su cui potremo lavorare, ma tutto il resto dell'intervento dell'Assessore dimostra che esiste nella concezione di una larga parte della Giunta che lui rappresenta - e forse anche del partito di cui lui è un noto esponente - una volontà di fare di Aosta la "Cenerentola della Valle d'Aosta", innanzitutto senza questo rispetto... perché la città di Aosta è la "ville d'Aoste"... è una cosa che merita di essere ricordata... questa entità non solo è la capitale, ma non è un Comune... capisco che questo possa dare l'impressione di essere qualcuno "primum inter pares", però è così, è la storia e credo sia anche il senso politico di un corpo che funzioni bene che vi sia un cuore pulsante e, per avere un cuore pulsante, bisogna avere una città. Aosta è la città della Valle d'Aosta, è la capitale e credo che un po' di rispetto ci voglia, anche perché, quando si va a fare il conto della spesa, giustamente l'Assessore dice che bisogna vedere il rapporto costi-benefici, benissimo, ma nel rapporto costi-benefici si metta il territorio che la città di Aosta ha sprecato per accogliere con parcheggi le auto di quelli che vengono da fuori! Questo è un servizio che la capitale fa alla Regione e che non solo non è pagato, perché si vede nei trasferimenti che non tengono conto di questi tipi di servizi, ma diventa un costo che si ripropone sulla città, perché ci si viene a dire: "quei soldi incassati nei parcheggi ritornino nei termini...", quei soldi dovrebbero andare a restituire agli Aostani gli spazi verdi che abbiamo perso, e sono tanti, a restituire ai cittadini di Aosta l'aria pulita che hanno perso per questo inquinamento di tipo veicolare!

Credo sia una responsabilità di tutti gli abitanti degli altri Comuni e dei cosiddetti "Consiglieri di zona"... perché abbiamo capito dall'Assessore Marguerettaz che esiste non più un Consiglio regionale eletto da tutta la popolazione valdostana, ma è già diviso per collegi... allora che vi sia anche un rispetto per il collegio di Aosta, che ha diritto di avere tutte le altre cose come gli altri Comuni della Valle, cioè avere aria pulita e spazi verdi. L'impegno quindi deve essere forte nell'avviare al trasporto pubblico... il trasporto pubblico è la ferrovia, da questo punto di vista, abbiamo già riconosciuto all'Assessore la sua correttezza nell'aver presentato un certo tipo di "dossier" al Consiglio, è una procedura di cui abbiamo apprezzato la trasparenza e la volontà di confronto, gli chiediamo di fare uno sforzo per fare la stessa cosa per il Piano di bacino di traffico, partendo innanzitutto da questo concetto: Aosta non può più essere la "Cenerentola" che si deve prendere in carico tutti i problemi di traffico della popolazione che non abita nella città! I cittadini di Aosta non hanno il dovere di mettere di propria tasca dei soldi nell'Amministrazione comunale pagando le tasse e tutti i servizi, che poi vengono utilizzati da chi viene da fuori. Ritengo che questo sia un qualcosa che riuscireste a capire, se andaste a vedere cosa ha significato negli ultimi anni la realizzazione di investimenti pagati dal Comune di Aosta per fare delle strutture che, di fatto, il sabato e la domenica, quando non ci sono i cittadini che vengono da fuori, non sono utilizzate e non servono ai cittadini di Aosta, però abbiamo messo in piedi migliaia di metri quadri di asfalto per queste cose. Credo che questo sia un modo che deve essere cambiato, ci deve essere rispetto per la città di Aosta, anzi, credo che Aosta capitale debba essere vista al contrario, perché finora Aosta capitale è stata vista come il modo di imporre alla città di Aosta i servizi che interessano alla Regione. Spesso i cittadini di Aosta vengono a sapere che la Giunta regionale decide in merito alla localizzazione di nuovi insediamenti senza che l'Amministrazione della città stessa lo venga a sapere. Bisogna cambiare "metro" e soprattutto sui trasporti partire dal liberare la città di Aosta, perché questo permette a tutti di vivere meglio.

A conclusione vorrei dire che il trasporto in comune non solo è un modo più economico di muoversi in generale, ma anche un modo simpaticissimo di conoscere nuove persone e, stando chiusi da soli nella propria macchina, questo non si può fare. Credo che questo sia un suggerimento personale che do a tutti noi, perché ci permetterebbe di vivere meglio e di fare ottimi incontri.