Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2297 del 22 novembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2297/XII - Degrado e scarsa manutenzione delle stazioni ferroviarie della Regione. (Interpellanza)

Interpellanza

Constatata la situazione di degrado, di cattiva manutenzione e di abbandono nella quale versa la stazione di Châtillon, confermata dal fatto che nell'unica sala d'aspetto ancora aperta al pubblico sono state tolte le panche e mai più sostituite o che, in caso di forti piogge, la mancanza di un adeguato sistema di scolo delle acque meteoriche provoca l'allagamento del corridoio, della sala d'aspetto e di parte della biglietteria, ovvero che il sottopasso è sottoposto a pulizia in rarissimi casi e che all'interno di esso le macchie di umidità sono una presenza costante ed infine che i marciapiedi posti ad ovest del fabbricato "Bar della Stazione" sono utilizzati come deposito di materiali fuori uso e di rifiuti;

In attesa di veder realizzati i grandi progetti di collegamento internazionale, ad esempio la linea ad alta velocità Aosta-Martigny caratterizzata dalla realizzazione di un traforo ferroviario di ben 53,6 chilometri, o gli importanti interventi infrastrutturali che prevedono l'interramento della stazione di Aosta con un investimento stimato pari a circa 76 milioni di euro;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere:

1) se vi sono state segnalazioni da parte degli utenti sul degrado e sulla scarsa manutenzione delle stazioni;

2) se è prevista e come funziona l'attività di controllo, da parte della Regione, sulle attività di cura e manutenzione delle infrastrutture presenti sul nostro territorio;

3) attraverso quali modalità, strumenti e in quali tempi si può ipotizzare, con il gestore dell'infrastruttura, un piano di interventi per elevare la qualità dell'accoglienza nelle stazioni e dei servizi ai viaggiatori.

F.to: Venturella

Président - La parole au Conseiller Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Questa interpellanza nasce da alcune segnalazioni di alcuni utenti e da una personale constatazione, al riguardo prego il collega Bortot di consegnare all'Assessore Pastoret alcune immagini scattate pochi giorni fa riguardo alla stazione ferroviaria di Châtillon. Cosa si chiede? Si chiede da parte della Regione di esercitare non tanto il controllo quanto la funzione di propulsore verso "RFI", perché la responsabile di queste parti di stazione... perché le funzioni non sono equamente divise, ma sono divise fra "Trenitalia" e "RFI"... ciò di cui si tiene conto è di diretta responsabilità gestoria di "RFI", si chiede in definitiva di farsi parte diligente, per far sì che "RFI" aumenti la qualità degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, perché ciò che abbiamo indicato non è una sua responsabilità diretta, Assessore, ma denota un controllo un po' superficiale. Mi confermano infatti gli utenti, ma anche il personale addetto al presidio della stazione, che questa stazione è in stato di abbandono, soffre di scarsa pulizia e di manutenzione e i colleghi che vorranno farsi un giro o avere copia delle immagini potranno vedere che questa stazione è un brutto biglietto da visita, sembra di essere in una stazione forse anni '90 dopo che dei "supporters" di alcune squadre fra i più agitati vi sono passati come dei vandali. La sala di aspetto manca di panche, per cui gli utenti in attesa del treno non possono sedersi, le panche che lei vede sono state prelevate dal parcheggio di fronte e sono quelle panche rosse della Regione e sono state messe lì dagli utenti stessi, insomma credo sia una situazione di cui non andare troppo fieri.

È chiaro che il processo di manutenzione ordinaria e straordinaria - ne parlavamo prima con l'Assessore Marguerettaz - prevede una serie di impegni da tutte e 3 le parti: sia da parte di "RFI", che deve onorare i suoi impegni, che sono stati presi in un contratto di servizio, e che consistono nel tenere pulite le stazioni di cui ha la responsabilità; sia da parte della Regione, che ha il compito di "pungolare" e di evidenziare le manchevolezze... che sono certo il suo Assessorato avrà comunque svolto...; sia da parte degli utenti di denunciare queste manchevolezze; per questo chiediamo se si può ipotizzare un piano di interventi per elevarne la qualità. La prego, Assessore, non faccia riferimento ai 60 milioni di euro di cui abbiamo sentito parlare oggi dal Presidente Caveri, perché sono 2 argomenti diversi! Credo che un piano di interventi minimali per le stazioni sia prodromico anche ad un pensiero su un diverso modo di accogliere gli utenti nelle nostre stazioni.

Si dà atto che dalle ore 17,33 presiede il Vicepresidente Fiou.

Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.

Pastoret (UV) - Il collega Venturella mi ha già detto cosa non devo dire, quindi parto già con "un po' di piombo sulle ali"... mi attengo ai suoi desideri, collega, cosa vuole che le dica, perché, al di là della segnalazione di cui prendo atto e la ringrazio per questo, tutto tale argomentare su questa cosa mi pare vada avanti senza tener conto di una situazione oggettiva che lei conosce benissimo. Capisco poi che qui bisogna fare un altro gioco e bisogna mettersi in evidenza... ma lei sa bene qual è la situazione e quali sono gli strumenti in possesso. Mi è dispiaciuto peraltro che lei ieri non fosse in Commissione, ma c'era il suo collega Bortot, abbiamo parlato anche di questi problemi, dei contratti che regolano i rapporti con la Valle d'Aosta e con "Trenitalia".

Non voglio prendere troppo tempo, quindi cercherò di rispondere alla sua interpellanza, abbastanza puntualmente spero, però ieri abbiamo ricordato un fatto, ripreso anche stamani dal collega Tibaldi: noi, oggi, abbiamo una funzione residuale per quanto concerne i rapporti anche economici con "Trenitalia", noi, tra l'altro, abbiamo dei rapporti con "Trenitalia" e non con "RFI", con "Trenitalia" abbiamo regolato questi rapporti con un contratto di servizio. È stato ricordato come lo Stato si sia fatto carico di tutta una serie di spese per quanto riguarda il funzionamento del sistema e che lo Stato paghi per la Regione Valle d'Aosta, il servizio ferroviario - buono o cattivo che sia - che viene erogato. A proposito di questo ne approfitto - il Presidente del Consiglio credo me lo consentirà - per rinfrescare la memoria a tutti noi, perché verremo a discutere di ferrovia qui spero in modo approfondito e proficuo, ma oggi ho visto un'interessante intervista con il Prof. Cipolletta che dice - cito -:

"il Governo non è solo l'azionista delle Ferrovie, da quando le Ferrovie non sono più un ente pubblico, lo Stato è il principale cliente; le Ferrovie dello Stato sottoscrivono un contratto di servizio impegnandosi a garantire il servizio su gran parte delle tratte, quelle in convenzione, in cambio di una certa cifra. Con la finanziaria dello scorso anno il Governo ha tagliato dei trasferimenti alle Ferrovie per il 30%, in un rapporto fra privati l'azienda avrebbe tagliato nella stessa misura il servizio, cosa che invece non è accaduta, perché le Ferrovie si sono prese la responsabilità di continuare a far circolare dei treni in perdita; i risultati di bilancio dopo anni di tagli non devono meravigliare".

Questo è il soggetto che regola i rapporti, lo Stato paga, "Trenitalia" fa un servizio, i fondi sono quelli che sappiamo, non parliamo di finanziaria, non ci interessa in questo momento; le possibilità che abbiamo di intervento e di investire del denaro per fare certe azioni sono limitate all'interno di tale contratto di servizio che regola il sistema. Detto questo, anticipo una questione che ci farà a lungo discutere in futuro, perché il Prof. Cipolletta in questa intervista dice:

"qui bisognerà far funzionare le cose che rendono, quelle che non rendono in un concetto di privatizzazione si taglieranno, si tratta di una scelta politica: tanti passeggeri, tanti mezzi, tante corse, il calcolo costi-ricavi si fa in fretta:se lo Stato cliente vuol comprare da noi quel servizio, dovrà anche ragionare su come pagarlo, l'essenziale è che non pensi di scaricare il passivo sui conti delle Ferrovie".

Ho fatto questa premessa per dire che siamo disponibili a comprare un servizio e a mettere a posto le stazioni, però dobbiamo avere un interlocutore che legittimamente possa fare questa cosa con noi; ad oggi questa cosa non c'è.

Vengo alla sua interpellanza - poi tornerò su questi temi -, perché, in merito alla questione che lei ha presentato con tale interpellanza, mi chiede: "se vi sono state segnalazioni da parte degli utenti sul degrado e sulla scarsa manutenzione delle stazioni", abbiamo avuto delle segnalazioni, una segnalazione formale... a parte quelle che ho avuto da alcune persone che mi hanno telefonato... e dove possibile abbiamo risposto.

Si chiede: "se è prevista e come funziona l'attività di controllo, da parte della Regione, sulle attività di cura e manutenzione delle infrastrutture presenti sul nostro territorio", tutti sappiamo che è stato firmato nel 2004 un accordo di programma quadro fra Regione, "RFI" per il miglioramento della tratta ferroviaria Torino/Aosta. Gli interventi previsti da tale accordo seguono 3 percorsi: il primo riguarda lo studio sugli interventi e sull'infrastruttura che possano velocizzare i tempi di percorso, la questione è nota, ne abbiamo parlato a lungo; il secondo intervento prevede di realizzare una serie di azioni in grado di ridurre i tempi di percorrenza, i famosi 11 passaggi a livello, non sto a fare tutta la spiegazione; il terzo intervento è quello di strutturare il sistema di accessibilità e mobilità interna alla Regione attraverso la sistemazione di alcune stazioni, abbiamo già parlato di questo: le stazioni sono Verrès, Châtillon, Pont-Saint-Martin; l'ultimo intervento è mirato al riassestamento esterno e interno alle stazioni site nei Comuni menzionati, nonché alla creazione di nodi di interscambio che prevedano una facile interconnessione fra il mezzo privato e quelli pubblici ferro e gomma, per questo è stato previsto un adeguato e opportuno intervento: la realizzazione di infrastrutture quali parcheggi per auto private, spazi e capolinea per il trasporto pubblico. Questo progetto è partito, lo stato di realizzazione al momento è il seguente: Verrès ha già realizzato la progettazione esecutiva, le procedure di gara per i lavori dovrebbero concludersi alla fine di quest'anno o al massimo agli inizi del 2007; Pont-Saint-Martin sta realizzando la progettazione esecutiva e le procedure di gara per i lavori dovrebbero concludersi entro fine marzo 2007; Châtillon ha completato la progettazione definitiva e prevede di terminare quella esecutiva entro fine 2006, la procedura di gara potrebbe essere espletata entro il primo trimestre 2007.

Per quanto attiene la possibilità di utilizzare le stazioni ferroviarie dismesse o sottoutilizzate per attività ricreative per i giovani, la Direzione grandi infrastrutture e impianti a fune ha ricevuto dal Comune di Hône uno studio di fattibilità relativo alla trasformazione dell'attuale stazione ferroviaria in ostello per i giovani, legato anche al discorso del Forte di Bard... Abbiamo trasmesso lo studio alla "RFI" e il 2 ottobre 2006 si è richiesto alla stessa un pronunciamento in merito alla possibilità di cedere l'immobile, che è di proprietà del gruppo "Ferrovie dello Stato", in comodato di uso gratuito ventennale al Comune di Hône per la realizzazione delle opere previste dallo studio di fattibilità, siamo in attesa di un riscontro. Infine, con le motivazioni sociali che sono state indicate nell'interpellanza, una stazione della linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier è già stata ceduta all'Amministrazione comunale, mentre per Morgex la competente società delle "Ferrovie dello Stato" si è già espressa favorevolmente alla cessione delle infrastrutture al Comune stesso... e questo è un "dossier" sul quale stiamo lavorando. Tutto questo è stato aggiornato con uno sviluppo recentissimo, che prevederebbe l'inserimento della stazione di Hône nel prossimo accordo di programma quadro con lo Stato e con "RFI".

Si chiede: "se è prevista e come funziona...", ho sbagliato a leggere la nota, ho risposto ad un'altra domanda, ma lei ha capito a cosa mi riferivo... su come funziona l'attività di controllo. L'attività di controllo esercitata dalla Regione in ambito ferroviario si svolge regolarmente in forma autonoma e/su segnalazione da parte di terzi, ciò compatibilmente con le risorse umane e gli impegni che l'Amministrazione regionale ha recentemente assunto in campo ferroviario. Sotto questo punto di vista, l'accordo quadro conteneva tutta una serie di elementi. In particolare però l'articolo 14, comma 3, dell'accordo commerciale già citato disciplina questo aspetto:

"la Regione si riserva di verificare il rispetto degli standard minimi di qualità del servizio e il livello di soddisfazione dell'utenza, qualità percepita, tramite proprie strutture e personale esterno appositamente incaricato, sulla base di rilevazioni campionarie sulla rete; in occasione di tali indagini, la Regione si impegna ad informare preventivamente Trenitalia, che si riserva la facoltà di inviare proprio personale in affiancamento ai rilevatori".

Nel merito, oltre all'attività svolta su segnalazione - quindi più segnalazioni arrivano più facciamo controlli, ma in molti casi anche per rassegnazione degli utenti immagino queste non arrivano - come ad esempio quella attivata da alcuni sindaci della bassa Valle ultimamente, che hanno telefonato rispetto al taglio degli arbusti con sminuzzatore automatico lungo la tratta ferroviaria che interessa il Comune di Pont-Saint-Martin e quelli limitrofi... noi il 24 ottobre abbiamo comunicato, con allegata documentazione fotografica, il tutto sia a "RFI", sia alle stazioni forestali affinché provvedessero ad intervenire con interventi di carattere sanzionatorio. L'ultima campagna di controlli sistematici è stata svolta fra fine luglio e metà agosto per quanto riguarda i nostri uffici, poi, se non vi sono segnalazioni, non abbiamo risorse da dedicare in modo sistematico a questo per una serie di ragioni. Dall'esame delle relative schede di rilevazione non erano emersi particolari problemi, al di là della qualità dell'attrezzatura, sulla quale conveniamo, e del livello essenziale minimo di funzionamento sul quale la discussione potrebbe aprirsi in modo planetario rispetto alle mie visioni e quelle che possono essere quelle dell'interlocutore.

Si chiede: "attraverso quali modalità, strumenti e in quali tempi si può ipotizzare, con il gestore dell'infrastruttura, un piano di interventi per elevare la qualità dell'accoglienza nelle stazioni e dei servizi ai viaggiatori", i più importanti strumenti a disposizione sono quelli vigenti, di cui ho già avuto modo di far cenno: l'accordo commerciale con "Trenitalia" e l'accordo di programma quadro, questi ultimi già definiscono le azioni da intraprendere, le modalità e i tempi degli interventi. Questi però sono finora gli unici mezzi per poter dialogare con un certo successo con le società del gruppo "Ferrovie dello Stato", ritengo che attraverso essi nel prossimo futuro si potranno approfondire alcuni aspetti già trattati e cogliere l'invito che lei ci ha avanzato con l'interpellanza presentata, teso a definire un piano di interventi per elevare la qualità di accoglienza nelle stazioni e dei servizi ai viaggiatori. Tutto quanto riguarda la parte strutturale della ferrovia lo lasciamo perdere, ma qui vorrei rilevare che non dobbiamo far finta che si posseggono più mezzi rispetto a quelli che si possiedono, il mezzo che può essere utilizzato anche con una certa dose di sfacciataggine da parte di chi deve operare è limitato. Il sottoscritto che per il sottopasso ferroviario ha scritto dal Ministro in giù a tutto il mondo, anche in tono forse non troppo urbano, me ne pento oggi, ma allora la situazione era quella, ciò lo possiamo fare, ma dico anche che, al di là dei controlli di "routine" che possiamo fare, le segnalazioni ci devono giungere. Se giungono per il tramite dei Consiglieri o degli utenti, va bene lo stesso, ma, poiché lei conosce quali sono le condizioni generali dell'Amministrazione, sa che non possiamo stare alla macina e al forno nello stesso tempo, quindi l'elemento collaborativo da parte degli utenti è indispensabile affinché possiamo intervenire. Ripeto: l'intervento con i mezzi che abbiamo a disposizione, accordi di programma quadro o contratto di servizio hanno dei loro limiti, questi possono essere superati con l'intervento diretto che io e i miei collaboratori possiamo fare, ma su certi aspetti dobbiamo essere messi al corrente di quando e come si producono situazioni incresciose.

Presidente - La parola al Consigliere Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Riconosciamo all'Assessore una correttezza intellettuale che è conseguente a una serie di impegni che si sono presi in Commissione e in Consiglio e che sta portando avanti: quella di far partecipi tutti i Consiglieri in Commissione e in Consiglio di ciò che è "lo stato dell'arte". Ringrazio anzitutto per non avere citato l'emendamento 512 bis, o ter, o quater che sia della finanziaria, però mi permetta, Assessore, se da circa 7-8 anni si è osservato un certo declino nell'interesse e negli investimenti anche di responsabilità di risorse e di mezzi da parte della Regione verso la linea ferroviaria, sia quella Aosta/Pré-Saint-Didier, sia il tratto valdostano della Aosta/Chivasso/Torino, questo è stato da un certo periodo in poi dimenticato, come se vi fosse dietro un disegno per dimostrare che il ramo era secco e doveva essere tagliato. Un tempo le "Ferrovie dello Stato" come facevano per dimostrare che era un ramo secco? Bastava cambiare nell'orario o invernale, o estivo di 10 minuti la partenza di un treno così poi gli utenti non potevano più prendere coincidenze e questo è stato ampiamente dimostrato, potrei portare degli esempi pratici anche per la linea Aosta-Pré-Saint-Didier, denunciati dalle organizzazioni sindacali. Questo processo di disattenzione, di attenuazione dell'impegno quindi vi è effettivamente stato, non si poteva più pensare di investire risorse sulla linea ferroviaria perché non interessava tanto all'Amministrazione regionale, quindi la situazione di degrado delle stazioni è andata via via peggiorando. Non è certo sua la responsabilità, Assessore, e siamo contenti che lei in questo momento abbia preso degli impegni, ma rimane il fatto che l'accordo di programma quadro e l'accordo commerciale siano stati non dico disattesi, ma un po' considerati come strumenti sì, ma non tanto per applicarne i contenuti, tanto per far vedere che si era firmato un qualcosa. Sappiamo degli sviluppi delle 3 direttrici di lavoro su quello che era l'accordo di programma quadro, ma chiediamo solo che vi sia un coinvolgimento più attento da parte di questo Governo regionale sul tema dei trasporti ferroviari, perché saranno il futuro della mobilità in Valle d'Aosta, perché la carenza di combustibile fossile... andrà man mano esaurendosi... quindi la modalità di trasporto pubblico su ferro sarà il futuro per questa Regione, soprattutto...

(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)

... quando non c'ero? No, vedo che ogni tanto abbiamo delle assonanze, di questo non mi spavento, mi spaventerei più se avessi delle assonanze con l'Assessore Cerise, ma con lei no.

È quindi chiaro che siamo sulla buona strada... ma vi sono delle situazioni che devono essere risolte subito.

Si dà atto che dalle ore 17,55 riassume la Presidenza il Presidente Perron.