Oggetto del Consiglio n. 2175 del 5 ottobre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2175/XII - Ricapitalizzazione della società "Grand-Saint-Bernard S.p.a.". (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che:
- la società Grand-Saint-Bernard S.p.a., che gestisce l'omonimo comprensorio sciistico è partecipata al 49% dalla Regione tramite Finaosta S.p.a.;
- con deliberazione di Giunta del 1° settembre è stata approvata l'ennesima partecipazione all'aumento di capitale della predetta società deliberato in Assemblea dei soci il 06/09/05;
- le motivazioni dell'aumento del capitale sono riassunte nell'esigenza di "riequilibrare la situazione economico-finanziaria della società nonché alla copertura delle spese di investimento";
- negli anni passati si erano ipotizzati ampliamenti del comprensorio con la realizzazione di nuovi impianti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione e gli Assessori delegati per conoscere:
1) quali sono gli investimenti per i quali si procede a ricapitalizzazione;
2) se sono stati accantonati definitivamente i progetti di ampliamento del comprensorio;
3) a quando risale l'ultimo bilancio in utile;
4) quali sono le principali voci in entrata e in uscita degli ultimi cinque dei bilanci della Grand-Saint-Bernard S.p.a..
F.to: Frassy - Lattanzi
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.
Pastoret (UV) - La deliberazione n. 2542/2006 è stata assunta dalla Giunta regionale a seguito di richiesta inoltrata dalla società all'Amministrazione regionale con 2 sue note nel maggio e nell'agosto 2006. Con tali istanze la società ha richiesto che, a seguito delle sottoscrizioni progressivamente operate dagli enti locali, la Regione potesse provvedere a garantire ulteriori sottoscrizioni che mantengano la sua quota al 49% del capitale, come peraltro si verifica in altre numerose società di impianti di risalita. Questa richiesta è stata supportata, come cita il collega Frassy, sollecitando l'aiuto finanziario destinato a riequilibrare la situazione economico-finanziaria della società, nonché alla copertura delle spese di investimento per aumentare e migliorare gli attuali livelli di sicurezza delle piste del comprensorio.
Ci viene chiesto quali sono gli investimenti per i quali si è proceduto alla ricapitalizzazione. La società "Grand-Saint-Bernard" ha provveduto ad effettuare vari lavori per migliorare il comprensorio di Crevacol, sia dal punto di vista della sicurezza, sia per mantenere adeguati livelli dell'offerta delle piste. In particolare gli investimenti per i quali l'Amministrazione regionale, tramite "Finaosta", ha provveduto ad effettuare la ricapitalizzazione sono relativi ad interventi di messa in sicurezza delle piste nella parte alta del comprensorio mediante la fornitura e la posa di reti di protezione fisse con relativi pali di sostegno, la sistemazione delle piste... "Competizione", "Testa bassa 1 e 2", "Da Mottes" e, infine, per il completamento dell'impianto di innevamento Arpettaz. In particolare, per quanto riguarda la pista "Competizione", i lavori sono stati particolarmente importanti, perché questa è stata trattata ai sensi delle indicazioni di una commissione tecnica di ASIVA, che aveva individuato su richiesta della Regione alcune località nelle quali realizzare e mettere a punto delle cosiddette "piste veloci" per consentire gli allenamenti degli atleti nei vari club valdostani nelle discipline veloci, super G, discesa libera...
Si chiede poi "se sono stati accantonati definitivamente i progetti di ampliamento del comprensorio". I progetti di ampliamento del comprensorio sono probabilmente quelli di cui si parlò all'incirca attorno al 1998. Successivamente, un anno e mezzo fa, fu richiesta una valutazione di massima a "Finaosta" sull'opportunità di ampliare il "domaine" con la realizzazione di alcuni altri impianti, però detta realizzazione non è stata avanzata poiché resterebbe subordinata alla risoluzione di una serie di questioni, fra le quali quelle previste dalla legge regionale n. 29, che prevede espressamente che per l'esercizio degli impianti esistenti la Giunta, in deroga alla verifica della compatibilità con il programma, può rilasciare concessioni per il rifacimento di impianti esistenti, sostituzione di uno o più impianti esistenti, realizzazione di impianti aventi almeno una delle seguenti caratteristiche: impianti che singolarmente o in successione con gli altri consentono l'alimentazione dell'area sciabile della stazione turistica e la cui fonte di traffico sia interna all'area sciabile stessa o alla stazione turistica; impianti di lunghezza inferiore ai 500 metri che non comportino un apprezzabile aumento del carico urbanistico, né alterino l'assetto ambientale; impianti realizzati in sostituzione di una o più linee, a condizione che siano rispettate tutte le finalità di trasporto delle linee sostituite; impianti realizzati per la completa ricollocazione di un comprensorio all'interno del medesimo Comune; realizzazione di impianti che alla data di entrata in vigore della legge abbiano ottenuto la valutazione positiva di compatibilità ambientale da parte della Giunta. Questi impianti, peraltro del tutto ipotetici sui quali erano stati fatti alcuni ragionamenti, non rispetterebbero tali caratteristiche, questa è la ragione per cui allo stato attuale non è stata presentata alcuna domanda di ampliamento dell'area sciabile e neanche richiesta la realizzazione di nuovi impianti di risalita in aggiunta a quelli esistenti.
Per gli altri due punti dell'interrogazione lascio la parola al collega Marguerettaz.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Brevemente rispetto a questi due dati che vengono richiesti.
L'ultimo bilancio in utile è quello chiuso al 30 giugno 1984, dopodiché gli altri bilanci sono stati tutti bilanci in perdita, perdite che ovviamente hanno un andamento non constante e influenzabili rispetto alle precipitazioni, ma riesco a fare un ragionamento più compiuto nel dare indicazioni sulle principali voci in entrata e in uscita degli ultimi 5 bilanci. Rispetto a questo, per evitare una "carrellata", fornirò una documentazione analitica patrimoniale ed economica. Qui mi sono stati preparati 8 anni, quindi abbiamo dall'esercizio chiuso il 31 maggio 1999 a quello chiuso al 31 maggio 2006.
Per quanto attiene i ricavi, vorrei rappresentare i ricavi degli impianti della zona di Crevacol, che nell'ultimo esercizio ammontano a 420mila euro nel 2005-2006, erano 277.702 nella stagione 2004-2005, quindi hanno avuto un incremento quasi del 50%. Vi sono poi i ricavi del parco giochi di Flassin, che si mantengono costanti: 25mila nel 2004, 27.000 nel 2006, i ricavi degli impianti di Ollomont, 10mila e 13mila; i ricavi della gestione della pista da fondo, 27.000 nel 2004 e 26.000 nel 2005; delle prestazioni varie, che sono una serie di lavori che svolge... Crevacol, 127mila nel 2004 e 91mila nel 2005. Come vedete, questa società ha un raggio di azione molto ampio, nel senso che gestisce sì il comprensorio classico e più importante, che è quello di Crevacol, ma nello stesso tempo fornisce servizi a tutte quelle iniziative di natura sportiva della Comunità montana "Grand Combin", tanto che è al servizio del parco giochi di Flassin, della pista da fondo, della pista di Ollomont, quindi, se devo dare un giudizio, è un'attività che ha sicuramente delle criticità dal punto di vista economico, ma che nel contempo assolve a una funzione importante all'interno di un comprensorio che è quello del Grand Combin, che vede un polo sportivo concentrato nell'alta Valle del Gran San Bernardo, con una funzione di polo attrattore per tutta la Comunità. Società che ha tutta una serie di attori, oltre a "Finaosta", che sono gli enti pubblici, che sostengono questo tipo di operatività, quindi con alcuni accorgimenti e investimenti che sono stati descritti poc'anzi dal collega Pastoret... credo che questa società possa svolgere appieno la sua attività economica da un lato e dall'altro anche di operatore che si fa carico di uno sviluppo socio-economico equilibrato. Ovviamente metto a disposizione dei Consiglieri questi dati.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Penso che sul problema degli impianti a fune andranno fatte delle considerazioni diverse nel medio-breve, soprattutto alla luce delle situazioni di bilancio ed economiche, che, pur essendo disastrose, vengono da voi giustificate sul presupposto che queste società fanno tante cose - mi riferisco soprattutto alle società piccole -; di conseguenza, hanno anche una funzione di tipo sociale. Penso allora che si tratti di iniziare a razionalizzare i costi fissi di tali società e, quando parlo di "costi fissi", mi riferisco innanzitutto ai costi amministrativi, a quei costi che sono necessari per ogni soggetto giuridico che decida di esistere e di intraprendere una sua iniziativa. Penso perciò, Assessore, che la sua Giunta dovrebbe valutare l'ipotesi di costituire un'unica società che gestisca i piccoli impianti, in modo da poter incidere sui singoli...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... no, qui abbiamo per ogni piccola società gli impianti che sono legati... sono impianti comunali che sono gestiti da una società che occupa un bacino intercomunale, ma qui noi ci troviamo di fronte a una società che, come quella oggetto dell'interpellanza, è la "Grand-Saint-Bernard", ma poi abbiamo situazioni che possono essere quelle delle "Funivie del Gran Paradiso", della "SAGIT", insomma tutta una serie di piccole società che hanno dei bilanci sistematicamente e profondamente in rosso. Quando abbiamo posto queste domande lo abbiamo fatto per capire quali fossero le prospettive; devo dire che l'Assessore ha risposto - forse perché siamo stati noi poco chiari - da amministratore, non da azionista - come di fatto siamo tramite il controllo di "Finaosta" -; perciò quando domandavo quali fossero gli investimenti per i quali si procede a ricapitalizzazione e i progetti, la risposta un po' sconfortante è stata: "ma non sono state presentate all'Amministrazione domande di finanziamento". Il fatto che non vi siano domande all'Amministrazione non vuol dire che non vi possano essere delle ipotesi di sviluppo che siano state disegnate a livello di società e che questa fase non sia ancora arrivata alla Regione, anche se mi rendo conto che purtroppo qui ragioniamo in questi termini: o i soldi arrivano dalla Regione, altrimenti non si fa nulla. Questa ricapitalizzazione però è una ricapitalizzazione che nasce su un dissesto gestionale, su una gestione che non ha equilibrio economico, perché gli interventi a cui lei ha fatto riferimento - e a entrambi ci piace scorrazzare per le piste di discesa - sappiamo che sono interventi fatti negli anni passati. La messa in sicurezza delle piste a cui lei ha fatto riferimento non sono investimenti che devono essere fatti, ma sono investimenti che sono stati fatti. Auspichiamo per chi ha fatto quelle opere che abbia avuto la soddisfazione di vedersi pagate le prestazioni che ha svolto, di conseguenza questa ricapitalizzazione non ci sembra che possa essere giustificata con interventi fatti 1 anno o 2 anni prima o forse addirittura più indietro nel tempo. Ci troviamo perciò di fronte a una ricapitalizzazione che non ha una prospettiva di investimenti, ma ha l'esigenza di mantenere in vita una società di piccole dimensioni che, nonostante ricavi interessanti - perché se la Crevacol come zona di impianti ha quasi raddoppiato i suoi ricavi, anche queste prestazioni varie, che sarebbe poi opportuno approfondire, portano ricavi importanti -, ricavi per qualcosa come oltre 600mila euro, riesce però a chiudere i bilanci - come li ha chiusi nell'ultimo anno - con 240mila euro di perdite. Vi è allora qualcosa che non funziona a livello di gestione, perché di investimenti qui è da parecchio che non se ne fanno. Adesso abbiamo acquisito una serie di elementi cognitivi, ma torneremo su questo argomento perché pensiamo che si debbano trovare delle strade di gestione diverse rispetto a quelle finora percorse, soprattutto nella prospettiva di un futuro che ci vedrà con minori possibilità di erogare finanziamenti alla società di impianti di risalita.