Oggetto del Consiglio n. 2173 del 5 ottobre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2173/XII - Intensificazione dei controlli dei mezzi pesanti nel Tunnel del Monte Bianco. (Interpellanza)
Interpellanza
Preso atto che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con delibera del 7 marzo 2002, ha richiesto una riduzione significativa del transito di mezzi pesanti attraverso il Tunnel del Monte Bianco di almeno il 50% rispetto a quello antecedente il disastro del 24 marzo 1999, e che in conseguenza a ciò il transito medio giornaliero di circa 1.060 TIR rapportato su base semestrale corrisponde ad un tetto di circa 192.000 mezzi pesanti;
Esaminati i dati relativi ai transiti nel 1° semestre 2005 e quelli del 1° semestre 2006;
Evidenziato che il tetto stabilito dal Consiglio regionale è stato ampiamente superato nel 1° semestre (+ 34%) e ancor di più nei primi mesi 2006 (+ 62%), registrando inoltre un incremento medio dei transiti del semestre 2006 rispetto al semestre precedente del 21%;
Rilevato quindi che le ripetute richieste del Presidente della Regione in sede C.I.G. di ridurre il numero dei mezzi pesanti attraverso il Tunnel del Monte Bianco hanno avuto come risultato un ulteriore incremento dei passaggi;
Appreso altresì che la percentuale dei mezzi pesanti controllati dalla Polizia stradale, nell'area di regolamentazione di Quart, risulta essere inferiore al 3% dei transiti totali;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) il numero dei transiti, dei controlli di Polizia e dei controlli ARPA presso l'area di regolazione di Quart nei mesi di luglio e agosto 2006;
2) come si intende operare per garantire una più organica e regolare attività di controllo nell'area di regolazione di Quart da parte della Polizia stradale e dell'ARPA;
3) se vi sono novità sul fronte del controllo dell'intera distanza;
4) se i contatti con l'autorità Prefettizia francese circa la necessità di rendere omogenei i controlli abbiano sortito qualche effetto.
F.to: Venturella - Bortot
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Questa interpellanza prende origine da alcuni dati, estrapolati dalla pagina 8 de "Il Sole 24Ore", dove è riportata una tabella sui transiti nei trafori valdostani. Il titolo di questo articolo da cui è tratta la tabella è: "Riprende la crescita"... quale crescita? La crescita economica, la crescita sociale... no! Riprende la crescita dei transiti dei TIR attraverso il Monte Bianco. Siamo fortemente preoccupati perché i due limiti, dei quali il secondo improprio, a nostro avviso, ovvero il famoso limite "TBridge", quello che il Presidente Caveri ogni tanto rispolvera e dice: "quello è il limite"...
Noi, su questo argomento, siamo contrari perché il limite è stato stabilito dal Consiglio regionale ed è solo questo che può metterci il becco, non è sicuramente una società incaricata dal Presidente che dimentica il famoso limite stabilito il 7 marzo 2002 e fissa un nuovo limite! Questo è il primo terreno di scontro con il Presidente Caveri; il secondo fa riferimento a dichiarazioni del Presidente Caveri in questa sede, che diceva: il "trend" del traffico attraverso il tunnel, ma attraverso tutto l'arco alpino è in discesa, e anche in Valle d'Aosta, attraverso il Tunnel del Monte Bianco. Affermazioni smentite da fatti e da cifre, che non sono cifre riportate dal nostro quindicinale di informazione, ma sono riportate da "Il Sole 24Ore". Cosa dice questo quotidiano? Dice che attraverso il Traforo del Monte Bianco sono passati nei primi 7 mesi del 2006 401.330 TIR, abbiamo fatto 2 conti e siamo al limite di 1.893 TIR al giorno, quasi 1.900 TIR al giorno. Considerate, colleghi, che questo 1.893 è calcolato per 200 e "rotti" giorni, ma non vengono considerati né sabati, né domeniche, né giorni di chiusura, quindi in alcune giornate la cifra è ampiamente superata, siamo oltre i 3.000 TIR al giorno! Nel 2005, stesso periodo: 1° gennaio 2005-31 luglio 2005, anzi no, 1° gennaio 2005-31 dicembre 2005 i TIR transitati erano 584.000 con una media di 1.702 TIR al giorno! Era stato già superato il limite "TBridge", era già stato ampiamente superato il limite stabilito dal Consiglio regionale nel 2005! Ora abbiamo un aumento incontrollato e incontrollabile dei mezzi pesanti lungo questo itinerario, arrivando a 1.900 TIR al giorno... è preoccupante! L'incremento confrontato dal primo semestre 2005 al primo semestre 2006 rispetto al limite stabilito è per il 2005 +34% e nel primo semestre 2006 l'aumento è stato del 62%; sono passati rispetto al limite stabilito da questo consesso ogni 100 TIR 62 in più.
Un'altra domanda: lei, Presidente, durante le risposte ha sempre detto che in sede di Conferenza intergovernativa operava pressanti richieste per ridurre il passaggio dei mezzi pesanti; qual è stato il risultato in questi 2 anni? Un ulteriore incremento!
In terza battuta: sappiamo che il controllo degli organi di Polizia stradale e delle Forze dell'ordine in generale, all'area di controllo di Quart, risulta essere inferiore al 3% dei transiti totali? Crediamo che questa situazione sia insostenibile, anche perché, dopo tutte le promesse fatte dal Presidente Caveri in sede di Conferenza intergovernativa, ma anche in questo Consiglio e anche nelle audizioni, il risultato è un aumento indiscriminato del traffico dei TIR!
Alla terza domanda chiediamo se vi sono novità sul fronte del controllo - qui c'è un errore di stampa: non è "intera distanza", ma della "interdistanza" e mi scuso per il mancato controllo - e ci riferiamo a una sua dichiarazione, Presidente Caveri, nella quale lei, con forza, faceva notare che nelle 2 aree di regolamentazione, Quart e Passy, vuoi per diversa normativa italiana e francese, vuoi per un diverso modo di intendere l'area di regolazione... l'area di regolazione da parte francese non è nella rete viaria autostradale, invece da noi sì... vi erano comportamenti inconciliabili fra i 2 versanti. Lei si era impegnato a pungolare il Prefetto, l'autorità prefettizia francese, il quale ha competenza analogamente a lei, in questa Regione, per rendere omogenei i controlli in entrambe le aree.
Chiediamo, come ultima domanda, se questi contatti hanno sortito qualche effetto.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Come spesso capita, l'interpellanza è stata farcita anche di elementi che sono estranei al contenuto dell'interpellanza stessa, credo che sia normale che ciò avvenga.
Devo dire che non mi sforzerò di convincerla della bontà delle mie tesi, come lei non mi convince con la bontà delle sue. Per cui evitiamo questa specie di "braccio di ferro virtuale", perché io resto convinto che la cifra di 1.060 era una "bufala" per la semplice ragione che nel frattempo il parco dei TIR si è modificato, per cui 1.060 di allora erano ancora "Euro 1" e "Euro 2", oggi la maggior parte dei TIR sono "Euro 3" e, se la ragione principale per cui era stata fissata una soglia erano i rischi di inquinamento ambientale e acustico, che sono le uniche ragioni che possiamo far valere, ritengo che il Consiglio regionale bene abbia fatto, in vista della celebre Conferenza intergovernativa di Parigi e poi quella di Roma, di votare un documento che ha superato i 1.060, fissando opportunamente nei 1.500 i TIR che oggi possono essere tollerati. Su questo abbiamo una visione diversa, quindi non cercherò di ipnotizzarla, perché ritengo essere del tutto inutile, avendo 2 visioni differenti le une dalle altre.
Vorrei invece rispondere sull'andamento. È vero che oggi abbiamo qualche dato in più rispetto a quelli che lei ha citato: in agosto i TIR transitati sono 37.270, quindi 1.202 veicoli al giorno. La media di luglio era 1.715 TIR, oggi nei primi 8 mesi del 2006 siamo a una media di 1.650. Quindi è vero che c'è un aumento, ma è anche vero che se guardiamo le cifre del 2006 rispetto alle cifre del 1998 ci troviamo di fronte ad un 20% di riduzione rispetto al passaggio dei TIR di allora. Questo dimostra la bontà della mia tesi, cioè che a fronte di tutte le cifre che erano state fatte negli anni e che immaginavano che attraverso gli assi alpini ci sarebbe stato, ogni 2-3 anni, un raddoppio in alcuni studi o una quadruplicazione secondo altri studi, così non è! Se prendiamo le cifre del Fréjus e le cifre del Monte Bianco, vediamo che rispetto alla fine degli anni '90 i TIR sono in diminuzione, il che non vuol dire che in questi anni, dalla riapertura ad oggi invece l'aumento non ci sia stato - e su questo non possiamo che concordare -, ma in generale possiamo dire che l'assalto alla diligenza dei TIR ai passi alpini non è avvenuto!
L'altra cosa che ci differenzia, visto che lei fa dei "distinguo" politici, è che la mia tesi per la riduzione dei TIR su strada è costruire la Torino-Lione, prospettiva rispetto alla quale lei è contrario, e visto che non esiste ancora il teletrasporto, come "Star Trek", in cui infiliamo un TIR ad Anversa e questo esce fuori a Reggio Calabria, o quel TIR lo facciamo viaggiare su treno - ed è meglio che farlo viaggiare su gomma - oppure potremmo continuare a lungo a disputarci su questa cosa, ma senza arrivare ad un esito positivo. Dicevo degli aumenti che ci sono stati nel 2006. Come li spieghiamo? Li spieghiamo perché la chiusura del Fréjus nel 2005 ha creato degli spostamenti, questi spostamenti sono stati confermati anche alla fine dello scorso anno dalle manifestazioni anti-TAV che hanno spostato del traffico che poi si è di nuovo affezionato al Traforo del Monte Bianco. Abbiamo avuto nel 2006 la questione delle Olimpiadi; abbiamo avuto dei lavori straordinari a partire dal mese di aprile sul tunnel francese di l'Epine, che oggi sono finiti; abbiamo avuto la chiusura nel mese di giugno per lavori urgenti del tunnel del S. Gottardo in Svizzera che hanno spostato dei traffici, per cui ritengo che alla fine vedremo fra 6-7 mesi chi ha ragione, ma ritengo che in linea tendenziale dovremmo attestarci attorno a 1.500 TIR.
È del tutto evidente che la battaglia all'interno della Conferenza intergovernativa continua ad essere - da parte mia o dei rappresentanti che partecipano - molto forte, ma è anche vero che la risposta che abbiamo dato in termini legislativi è la risposta presente nella legge, che mi auguro verrà esaminata al più presto dal Consiglio, in cui si fissa una procedura più efficace della vecchia legge del 1994, la quale, oggi, non consente un intervento nel momento in cui si supera una soglia che, nel caso dell'ordine del giorno del Consiglio del 2002 è una specie di soglia ideale, che non ha un fondamento basato su una deliberazione del Consiglio che abbia un valore amministrativo, ma aveva un valore politico. Le nuove procedure previste nell'ambito della legge che abbiamo discusso in Commissione e che mi sembra pronta per l'aula, potranno invece portare fino a un blocco del traffico nel caso in cui ci sia una violazione di quella cifra fissata dal Consiglio e opportunamente notificata alle autorità nazionali e alle attività europee.
Avete peraltro a Roma, collega Venturella, il Ministro dell'ambiente: se il ministro ritiene che 1.650 TIR che attraversano il Monte Bianco sono troppi, allora che intervenga con un decreto che è ben più forte, in termini cogenti, dell'intervento che può fare il Presidente della Regione! Scriva al Ministro Pecoraro Scanio, a cui io ho già scritto senza ottenere risposta, mentre mi ha risposto il Ministro Di Pietro. Io ho scritto al ministro: "cosa intendi fare per questo traffico dei TIR?"... nessuna risposta! Di Pietro mi ha risposto in modo generico, ma almeno dal punto di vista della cortesia un Ministro mi ha risposto. L'altro, che dovrebbe essere la parte più forte della vostra presenza governativa, non mi ha risposto! Evidentemente non può che essere che Caveri è cattivo perché non blocca i TIR e il Ministro è bravo perché non li blocca! Credo che avendo, voi, una forte influenza sull'attuale "Governo Prodi", possiate intervenire in maniera molto muscolosa per fare in modo che questi cattivi dei TIR vengano bloccati!
Secondo me, comunque, la situazione migliorerà perché abbiamo insistito - malgrado la vostra "insistenza" di non fare l'autostrada - e finalmente a dicembre verrà inaugurato l'ultimo tratto dell'autostrada e finalmente quella strettoia che c'è oggi fra l'uscita dell'autostrada e il curvone che arranca verso il Traforo del Monte Bianco non ci sarà più, grazie alla Regione Valle d'Aosta che ha finanziato questa opera mirabile dal punto di vista architettonico e ambientale, di cui ritengo i meriti non possono essere equamente distribuiti fra tutti!
Per quel che è dei controlli, abbiamo avuto 297 controlli in luglio, 349 in agosto, quindi 2.725 è il totale dei controlli effettuati nel 2006. Nel 2006 l'ARPA non ha, per adesso, svolto dei controlli sull'opacità del gas, tenuto conto che i controlli degli anni precedenti hanno dimostrato che la larghissima maggioranza dei veicoli in circolazione e di recente immatricolazione risponde alle norme europee più recenti: questo deriva dal fatto che ormai l'80% della flotta che va verso il Monte Bianco è costituita da "Euro 3", e cioè dei motori modernissimi per cui è inutile accanirsi a continuare a fare questo tipo di controllo. La Polizia di frontiera ha sanzionato 5 TIR nel mese di luglio e 10 nel mese di agosto per infrazioni nei limiti di velocità all'interno del tunnel, quindi sono 114 infrazioni che sono state rinvenute nei primi 8 mesi del 2006 in rapporto ai 5.122 veicoli leggeri che sono stati sanzionati per la stessa infrazione. Questo significa che gli automobilisti non rispettano i limiti di velocità, i camionisti sono più furbi, evidentemente useranno il limitatore di velocità che hanno nella loro cabina, per cui solo 114 TIR hanno superato la velocità e questo dimostra che i camionisti sono dei professionisti.
Per quel che riguarda la seconda domanda, ricordo che la Commissione intergovernativa ha riaffermato l'efficacia dell'insieme delle disposizioni applicate in materia di sicurezza della circolazione e della protezione dell'ambiente non solo nel tunnel, ma lungo l'intero asse delle strade di accesso. Da questo punto di vista abbiamo ribadito che non solo bisogna controllare i TIR, come si è fatto, nella logica delle aree di regolazione, ma sull'intero itinerario, e devo dire che questo lo si sta facendo. A partire dal novembre 2005 infatti abbiamo invitato le Forze dell'ordine a controllare dappertutto e devo dire che bisogna ricordare - perché questo non può essere fonte di equivoco - che i controlli non devono servire a limitare il traffico, ma hanno come obiettivo la sicurezza della circolazione e la protezione dell'ambiente. Questo nella logica della libera circolazione delle merci, finché non avremo la normativa che vareremo, e spero che questa norma non venga impugnata davanti alla Corte costituzionale, altrimenti lì "cascherà l'asino" proprio dal 10° piano, perché abbiamo inventato nella legislazione una modellistica nuova che finalmente serve a controllare il traffico e non solo ci si può appigliare alle norme di tipo ambientale.
Nel luglio 2006 le Forze dell'ordine hanno adoperato circa 6.000 pattugliamenti, hanno controllato 12.000 TIR nell'area di regolazione di Quart e nella piattaforma sud del tunnel, ma sull'autostrada A5 e sulla statale 26 sono state rilevate 1.470 infrazioni. È un'attività molto importante, di cui ringraziamo le Forze dell'ordine, e sfido chiunque a dimostrare se esiste in una zona alpina, che sia in Austria, che sia in Svizzera, che sia in Slovenia, che sia in Germania, un'area dove esiste un controllo di questo genere: ne dobbiamo andare fieri! Al tempo stesso non dobbiamo diventare degli specie di "maniaci sessuali" dei TIR in cui qualunque autista passi, gli dobbiamo andare a vedere le gomme, il tubo di scappamento, controllare se ha "taroccato" il motore, guardargli i documenti delle merci, andare a vedere le patenti, perché sennò rientriamo in un intervento che è vietato dai trattati europei! Bravissimi quindi a farlo, siamo gli unici che lo fanno con questa serietà, ma cerchiamo di non esagerare, anche perché per quel che mi riguarda un passaggio ragionevole di TIR consente anche di poter immaginare che SAV e RAV un giorno non chiudano. Non è che abbiamo speso centinaia e centinaia di miliardi per realizzare un'autostrada e poi, in quest'autostrada, non facciamo passare neanche un TIR, che sono quelli che pagano, perché vorrebbe dire essere dei "Tafazzi"! E in prospettiva con l'Eurovignette i TIR saranno quelli che pagheranno di più, consentendo di poter realizzare quelle opere pubbliche di confine che sono indispensabili.
Per quel che riguarda la 3a domanda, il "GEIE" mi ha comunicato che sta cominciando la sperimentazione del dispositivo per il controllo delle distanze di sicurezza, che è già stato installato nel tunnel, e si ritiene che fra 6 mesi ci potrà essere l'omologazione del sistema. A questo proposito la rassicuro, perché ritengo che l'interdistanza sia un tema nodale. Se fra 6 mesi mi sentirò preso in giro, sarò il primo a fare un esposto là dove necessario, perché ogni anno dicono: "adesso è pronto, lo facciamo". L'interdistanza è importante, perché nel caso in cui sciaguratamente oggi dovesse crearsi un qualche incidente all'interno del Tunnel, le posso assicurare che il Presidente della Regione Valle d'Aosta di oggi e del passato è tranquillo, perché in tutte le sedi ufficiali ha sempre detto che l'interdistanza doveva essere messa in moto. Chi non lo ha fatto, nel caso di gravi incidenti dovrebbe assumersi la responsabilità.
Per quel che riguarda l'ultima domanda, i rapporti fra noi e le autorità francesi sono molto amichevoli, ci scriviamo, ci incontriamo, ma l'ufficialità dei rapporti avviene all'interno della Commissione intergovernativa e noi, in quella Commissione, abbiamo ribadito sempre che ci vuole una unitarietà di controlli. Noi li facciamo molto severi, la stessa cosa non avviene però lato francese Perché questo avviene? Non è solo una questione di "Préfet de Police", cioè non è solo l'equivalente delle funzioni prefettizie del Presidente della Regione, ma ci sono delle disposizioni a livello ministeriale. È per questo che abbiamo chiesto di mettere nei verbali della Conferenza intergovernativa la nostra preoccupazione, che riguarda anche una certa mancanza di uniformità nell'impiego delle Forze di Polizia. Noi mettiamo moltissimo impegno dal lato italiano della Polizia di frontiera, non sempre la "Gendarmerie" dall'altra parte mette lo stesso impegno, e su questo abbiamo scritto ai Prefetti, francese in particolare, e alla Prefettura dell'Alta Savoia. Mi auguro quindi che questa logica di rendere più equo l'insieme del sistema dei controlli possa realizzarsi.
Devo dire come aspetto positivo che, nell'ambito di un fondo europeo, il "Département de la Haute Savoie" sta facendo uno studio approfondito attraverso la "TBridge" - alcuni mesi fa qualcuno aveva detto che questi erano una sorta di non si sa bene cosa, invece hanno scelto con procedure loro la "TBridge", si vede che il lavoro che avevano fatto per noi non era così disdicevole - e anche noi aggiorneremo lo studio in maniera da avere maggior contezza.
Dal punto di vista politico, collega Venturella, potremmo a lungo disputarci e dire: "ma siete bravi voi, siete cattivi voi, voi volete il treno, noi vogliamo la strada..." credo che la risposta a molte delle osservazioni fatte da lei, ma anche a molte delle cose che auspico, sia nella legge che discuteremo - spero - nel prossimo Consiglio. Lì si sceglie un metodo e una procedura che, una volta cristallizzati con la pubblicazione della legge, ci permetteranno di poter avere delle soddisfazioni e di fare anche un rude confronto politico su quale sia la soglia: 1.060 dite voi, 1.500 dico io. Nel momento in cui quella legge verrà approvata, al superare quella soglia ci sarà un reale strumento giuridico che oggi non esiste.
Presidente - La parola al Consigliere Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Non dobbiamo negare che il Presidente Caveri, armato di tutte le intenzioni in sede di Conferenza intergovernativa, venga sistematicamente smentito dai dati... perché dico questo? Il fatto che il transito dei mezzi pesanti attraverso l'arco alpino - sto parlando del settore nord-ovest - sia ora in una fase di disequilibrio, per cui ciò che transitava sta subendo uno spostamento verso l'asse del Monte Bianco è incontrovertibile, e questo nonostante tutte le iniziative che sono state intraprese in Consiglio e nonostante il suo dinamismo, Presidente Caveri!
Non voglio neanch'io tentare di convincerla sull'insostenibilità di un traffico di 1.500 o 1.600, ma poi lo stabiliremo qual è il limite sopportabile dalla Valle d'Aosta. Quello che contestiamo non è il traffico dei mezzi pesanti "Euro 0", "Euro 1", "Euro 2"; noi contestiamo il traffico delle merci attraverso la gomma su questo asse, anche perché circa il 30% degli automezzi pesanti, per il cambiamento della concezione di azienda priva di magazzini, viaggiano vuoti. Alcuni automezzi pesanti, per il meccanismo del mercato della commercializzazione di prodotti, fanno fare 2 o 3 volte lo stesso itinerario a dei prodotti che vengono fabbricati in Italia, poi esportati in Belgio e rimandati in Italia; anche se questo scambio di merce fosse attuato con l'"Euro 14", l'"Euro 15", non cambierebbe nulla, poiché è insostenibile la modalità di trasporto, non l'automezzo, perché comunque la modalità di trasporto su gomma è per certe merci e in certe situazioni insostenibile, sia economicamente che socialmente, in quanto noi ci dimentichiamo sempre di considerare, nei costi di trasporto, la ricaduta sul sociale, sull'ambiente: è su questo che, come principio e come approccio, siamo su posizioni diametralmente opposte, Presidente!
Mi permetta un'ultima osservazione: finalmente abbiamo sentito in questo Consiglio che l'autostrada, la famosa "autostrada del Monte Bianco" è stata costruita per il trasporto dei mezzi pesanti, perché sono loro quelli che pagano, pagano anche 7 volte il transito nel tunnel all'incirca; quindi si è piegato l'interesse pubblico della popolazione valdostana ad interessi meramente economici, per cui il traffico dei mezzi pesanti rimanga così com'è, con questi numeri; noi costruiamo l'autostrada per far sì che il traffico sia più fluido, anzi che ancor più mezzi pesanti attraversino, perché sono loro che pagano! Si sono scoperte le carte: l'autostrada serve per far transitare i mezzi pesanti, perché sono loro quelli pagano e quindi che ne vengano anche 2-3.000 al giorno, non ci importa, l'importante è che si facciano transitare! Non è che il bene della popolazione viene perseguito pensando ad un'altra modalità di trasporto, no! Sempre la stessa modalità: si fanno investimenti incredibili su quella modalità di trasporto per costruire l'autostrada, 3, 4, 5, 6 corsie o... quello che è! È questo principio che contestiamo!
Infine, Presidente Caveri, il fatto che in questi anni, dal 2002, lei non si sia mai avvalso della facoltà che le deriva dall'essere investito delle funzioni prefettizie, non significa che non funzionino; non sono mai state applicate, non sono mai state utilizzate! Sì, quando c'è la festa nazionale dall'altra parte, in quel caso è quasi obbligato, perché di là non c'è nulla ed è inutile far passare gli automezzi pesanti... ma non è per il fatto che lei, coscientemente, nel pieno rispetto delle sue prerogative e della sua autonomia di comportamento, non le ha mai utilizzate in passato, queste non debbano essere riaffermate nel disegno di legge n. 120 che andrete a presentare... perché? Credo che di fronte a questi dati e a questa situazione di aumento nel primo semestre 2006 del 64% rispetto a quello che era il limite fissato dal Consiglio - se non vogliamo indicare il limite stabilito dal Consiglio e vogliamo prendere il limite stabilito dalla "TBridge", è comunque il 20% in più, e non in meno come lei ha affermato, riferendosi fra l'altro ad una situazione del 1998 che era veramente insostenibile... Credo che la situazione del 1998 non debba essere utilizzata come denominatore nel rapporto, perché era insostenibile, non è neanche logicamente corretto utilizzare il dato del 1998 che vedeva un passaggio incredibile, il quale, fra l'altro, ha provocato la tragedia del Monte Bianco.
Su questo argomento ci confronteremo anche duramente; credo che il disegno di legge, così come emendato da lei in Commissione, abbia delle buone indicazioni, ma debba essere rivisto e reso molto più forte.
Presidente - Vista l'ora dichiaro chiusi per la mattinata i lavori del Consiglio. I lavori riprenderanno il pomeriggio alle ore 15,30.
Vi ricordo che alle ore 15 c'è la riunione dei Capigruppo e poi si riprenderà con il punto 13 all'ordine del giorno.
La seduta è tolta.
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La seduta ha termine alle ore 13,10.