Oggetto del Consiglio n. 2163 del 5 ottobre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2163/XII - Interventi per garantire la disponibilità su tutto il territorio della Regione delle tecnologie informatiche. (Interrogazione)
Interrogazione
Ricordato che la Valle D'Aosta si è distinta in passato per innovativi progetti informatici come quello della "Valle d'Aosta cablata";
Tenuto conto che la tecnologia ha messo a disposizione vie informatiche a alta velocità, come l'ADSL, o ad alta flessibilità, come il Wi-Fi o WIMAX, che consentono uno straordinario sviluppo delle potenzialità della Rete a fini economici e sociali;
Tenuto conto che su questi temi si gioca una parte significativa della capacità di competere della nostra comunità, ed in particolare della nostra imprenditoria;
Ribadito il principio dell'uguaglianza dei cittadini che, nel caso particolare, significa mettere a disposizione tali tecnologie in tutti i comuni e in tutte le località della nostra Valle;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta regionale per conoscere:
1) quale siano stati i risultati del progetto "Valle d'Aosta cablata";
2) in quali comuni siano disponibili i servizi ADSL, WIFI e WIMAX;
3) quali interventi siano in essere per il completamento della disponibilità su tutto il territorio regionale delle sopraddette tecnologie.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Nell'interrogazione si ricorda il progetto "Valle d'Aosta cablata", quindi si ripercorre un filo logico che porta da questo progetto al concetto di banda larga e di tutta una serie di aspetti che riguardano le tecnologie. Rispetto a queste 3 domande mi corre l'obbligo di riprendere alcuni passaggi, per dire cos'è "Valle d'Aosta cablata", forse è utile delinearne la storia.
Il progetto "Valle d'Aosta cablata" trova origine nella seconda metà degli anni '80 quando, in Italia e in Europa, inizia ad affermarsi la consapevolezza dell'importanza che assumono le telecomunicazioni al fine dello sviluppo dei contesti nazionali e regionali. All'epoca, in Italia, le telecomunicazioni erano gestite in regime di monopolio dalla "SIP", ora "Telecom Italia", che disponeva di un'ampia e diffusa rete a livello nazionale, aggiornata tecnologicamente in modo diverso fra le varie aree regionali e subregionali.
In Valle d'Aosta l'infrastruttura risultava datata e di relativo interesse, in quanto i consumi erano assai limitati. Sulla base della necessità della "SIP", oggi "Telecom", di posare una fibra ottica per il collegamento internazionale in vista delle Olimpiadi di Albertville, matura nell'Amministrazione regionale la determinazione di cogliere tale opportunità per un rinnovamento profondo delle infrastrutture di telecomunicazioni, fino a disporre di una propria rete regionale. In quel contesto il 25 marzo 1992 la convenzione fra la Regione e la "SIP" per la posa di cavo in fibra ottica sul fondovalle, da effettuarsi negli anni 1992-1993 secondo 3 interventi: il tracciato autostradale e viabilità ordinaria Pont-Saint-Martin/Aosta; il tracciato viabilità ordinaria Aosta/Entrèves e una rete di distribuzione chiamata "velo ottico" sui Comuni di Aosta, Courmayeur, Saint-Vincent, Châtillon, Verrès e Pont-Saint-Martin. I lavori, intrapresi da "Telecom" sono stati ultimati nel 1995.
Il progetto "Valle d'Aosta cablata" ha consentito da subito di poter disporre di una rete metropolitana digitale ad altissima velocità, operativa da subito nella città di Aosta. Tale disponibilità ha portato come effetto immediato un aggiornamento delle centrali di Aosta, con la sostituzione delle centrali analogiche con altre digitali, con conseguente miglioramento dei servizi all'utenza finale. Tale infrastruttura è utilizzata anche dall'Amministrazione per veicolare i dati e la voce fra le maggiori sedi, raccogliendo circa il 70% dei propri dipendenti, e dal Comune di Aosta e dall'ASL per interconnettere le sedi con i propri "Data center". L'evoluzione dei servizi veicolati per il tramite del canale Internet, estremamente gravosi in termini di consumo di banda come quelli audiovisivi, porterà sempre più a valorizzare tale tipo di infrastruttura come dorsale per il trasporto dei dati, in quanto decisamente più performante rispetto alle tecniche di trasmissione "Wireless". Inoltre, tali infrastrutture sono state nel tempo utilizzate da altri operatori per veicolare la propria offerta e servizi, permettendo un ampliamento dell'offerta complessiva nelle aree urbane.
Rispetto alla seconda domanda, viene data un'indicazione puntuale per ciascuna tecnologia della situazione ad oggi nota dell'Amministrazione regionale (le darò poi copia della risposta). Le informazioni fornite possono contenere delle piccole imprecisioni, in quanto l'offerta commerciale di connettività a banda larga è dinamica ed in continuo aumento ed è consuetudine degli operatori commerciali dare poca o nessuna visibilità dei propri piani di investimento ed evoluzione della rete. Per quanto concerne l'offerta dei servizi "ADSL", essa dipende dallo stato di aggiornamento delle centrali "Telecom", ovvero se presso le stesse sono ospitati apparecchi specifici che consentono di fornire all'utente finale dislocato entro una distanza di 3-5 km. dalla centrale una connessione di tipo "ADSL". Poi ho un elenco di centrali che sono adeguate: Aosta 2 centrali (Aosta/Saint-Martin, Aosta/Centro, Aosta/Autoporto), Aymavilles, Brissogne, Chambave. Le do il dato complessivo: sono 20 Comuni su 74 con una percentuale pari al 34%. A seguito di calcoli eseguiti recentemente, basati sul calcolo reale del numero di abitanti insistenti sull'area di influenza di ogni singola centrale, si è giunti alla conclusione che l'"ADSL" raggiunge attualmente il 69% della popolazione residente e il 68% delle imprese.
Per quanto concerne la copertura "WIFI", non risulta ad oggi attivo alcun impianto in grado di fornire connettività ai cittadini, anche se alcuni Comuni stanno attivando, su propria iniziativa, in collaborazione con società, "WISP" (Wireless Internet Service Provider) delle coperture di tal tipo, cioè sono contratti e accordi che ogni Comune fa con delle società di questo tipo. Al contrario, la tecnologia "WIMAX", per quanto promettente, non è ad oggi utilizzabile, in quanto le frequenze operative sono riservate per fini militari e si è in attesa della liberalizzazione delle stesse da parte del Ministero delle comunicazioni. In Valle d'Aosta abbiamo delle sperimentazioni, una in Val d'Ayas con "Fastweb" e "Siemens", ma sono a livello sperimentale, quindi il ministero concede delle sperimentazioni temporanee. Ho sentito da parte del Ministro Gentiloni la disponibilità o la volontà di intervenire su questo tipo di argomento e impegnarsi affinché l'esercito liberi le frequenze, al fine di permettere un determinato sviluppo. Devo anche dire un'altra cosa: è interessante l'aspetto tecnologico, ma è anche interessante l'aspetto culturale. Non so se avete condiviso uno studio che è stato fatto, dove siamo penultimi in Europa come utilizzo di computer, peggio di noi fa solo la Grecia, circa la metà della popolazione non sa usare il computer, quindi non ha bisogno di banda larga...
Quanto all'ultima domanda, come già evidenziato precedentemente, le politiche commerciali dei singoli operatori non sempre esplicitano i piani industriali per l'espansione della propria rete dei servizi connessi. In tale situazione risulta complesso descrivere l'evoluzione a medio-lungo periodo e fornire una conseguente indicazione sui tempi di completamento della copertura su tutto il territorio regionale.
L'Amministrazione regionale ha avviato importanti iniziative volte al miglioramento delle interconnessioni fra enti pubblici e al potenziamento dei servizi a cittadini e imprese; in particolare dal 1995 è stata avviata l'iniziativa "Rupar Partout", che ha permesso di connettere in banda larga tutte le sedi dei Comuni e delle Comunità montane. Attualmente è in atto una azione progettuale volta ad estendere la connessione presso tutte le sedi di enti pubblici locali della regione. È stato inoltre recentemente approvato dal Comitato di programmazione transfrontaliera Interreg il progetto "RAL" (Rete Alpi latine) presentato dalla Regione autonoma, dalla Regione Liguria, Piemonte e dalle Province di Savona e Imperia, dalla Savoia e dall'Alta Savoia. Tale progetto si propone di sperimentare tecnologie e modelli organizzativi di attuazione per l'abbattimento del fenomeno del "Digital Divider" delle zone alpine, utilizzando anche tecnologie "Wireless" e "Power Line Cords", trasmissione dati su linee elettriche verso utenze pubbliche e private. Le risultanze di questo progetto che si sviluppa lungo un arco temporale di 3 anni, potranno essere utilizzate per future condotte su iniziativa regionale.
Concludo dicendo che "Telecom" ha presentato un progetto in cui, nell'arco di 3 anni, si impegnerebbe a un'importante copertura che è dichiarata al 99% della popolazione: questo tipo di proposta è al vaglio degli uffici, è ovviamente una proposta unilaterale, nel senso che - rispetto a quanto ho detto prima - dichiarano di voler fare e non è che chiedono un impegno immediato dell'Amministrazione regionale nel pagare, ma una condivisione di questo loro piano di investimenti.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Sono soddisfatto della risposta dell'Assessore, anche se testimonia, con i risultati che emergono dall'interrogazione, innanzitutto che la Valle d'Aosta finora ha perso la sfida del futuro, ha perso la sfida della tecnologia, perché quando si dice che "WIFI" è zero su 74 Comuni, significa che abbiamo perso il treno della storia. Faccio presente che il territorio della Lituania, paese che è rientrato in UE da non molto tempo, è coperto da "WIFI", per cui qualunque persona, con il suo computer portatile, in qualunque momento può essere connessa alla rete e questo ha comportato uno straordinario sviluppo di imprese, di conoscenze, di capacità, di competenze che ha reso quel Paese particolarmente sviluppato; ma in tutte le principali città d'Europa, quelle che stanno in Europa, il "WIFI" è dappertutto, questa è una tecnologia assolutamente indispensabile e ci siamo resi conti che finora abbiamo sottostimato il problema.
Diceva giustamente l'Assessore: "siamo i penultimi in Europa, dobbiamo diventare i primi, per fare questo c'è molto da fare". Lo stesso dicasi per l'"ADSL", perché è vero che il 68% delle imprese e il 69% della popolazione hanno l'"ADSL", ma non credo che l'altro 32% dei Valdostani valga di meno di questi 68. Le valli laterali, dimenticate dal progetto "Valle d'Aosta cablata"... credo che se ci teniamo alla montagna, dovrebbero essere prima le valli laterali ad essere irrobustite dal punto di vista della tecnologia e poi la valle centrale! Se - come credo - c'è la volontà di governare questo processo, bisogna governarlo e potenziarlo in maniera straordinaria. Non è pensabile che oggi un operatore di Quart non possa avere l'"ADSL"; Cogne, città turistica, uno dei nodi fondamentali, non ha l'"ADSL"! Queste sono le cose per cui si fa sviluppo, altro che contributi! Dare gli strumenti perché i Valdostani possano fare da soli senza problemi il proprio sviluppo e, da questo punto di vista, mi pare che ci sia anche una scarsa capacità di governare il rapporto con "Telecom"! È evidente da quello che è emerso negli ultimi giorni sui giornali: che "Telecom" non ha una lira per gestire l'innovazione, anzi, negli ultimi anni ha smesso di investire nel rinnovamento delle proprie strutture, perché a furia di cordate di finanzieri che si sono appropriati di questa società, si sono indebitate così tanto che non hanno una lira per investimenti!
Noi dobbiamo fare una grossa riflessione sul nostro rapporto con "Telecom" che è ancora proprietaria di queste strutture fondamentali, perché nulla vieta che l'autonomia della Valle d'Aosta passi anche dall'autonomia nelle infrastrutture. Se abbiamo ancora 4 soldi a disposizione - e ce ne sono in "CVA" e in altre società partecipate dalla Regione! -, credo che investire nelle reti tecnologiche sia molto importante. Porci l'obiettivo che tutti i Valdostani abbiano un computer collegato con "WIFI" e "ADSL" ad alta velocità, e lo sappiano usare, credo sia una sfida che, se riuscissimo a vincere nei prossimi 5 anni, avremmo fatto un grande passo in avanti!