Oggetto del Consiglio n. 2146 del 21 settembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2146/XII - Rispetto del divieto di fumo negli uffici dell'Amministrazione regionale. (Approvazione di mozione)
Mozione
Ricordato che il 31 maggio, come ogni anno è stata celebrata la giornata internazionalmente dedicata alla lotta al tabagismo e che su questo tema le Istituzioni regionali si sono sempre distinte per l'impegno a ridurre sempre più l'impatto di questo grave pericolo per la salute, principale e di gran lunga causa di morte evitabile;
Constatato che in alcuni uffici del Consiglio regionale, sia nella sede di Via Piave che in quella Piazza Deffeyes, nonché in altri locali dell'Amministrazione regionale, si possono constatare odori e tracce di sigaretta o sigaro evidentemente accesi al loro interno;
Evidenziato il forte effetto positivo del rispetto del divieto di fumare anche ai fini dell'aumentare il numero di persone che rinunciano a tale tossicodipendenza e quindi il ruolo e la responsabilità fondamentali delle pubbliche istituzioni;
Impegna
la Giunta regionale e la Presidenza del Consiglio:
- a richiamare tutti i responsabili della attuazione della Legge Sirchia, che proibisce il fumo negli ambienti di lavoro, alla più rigorosa e puntuale verifica dell'astensione dal tabagismo nelle strutture di loro competenza;
- ad attuare sistematici controlli ambientali, di cui verrà fatta relazione annuale alla V Commissione consiliare.
F.to: Sandri
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Il problema del fumo di sigaretta è stato ben illustrato dall'Assessore Fosson quando ha presentato uno degli strumenti più interessanti che sono a disposizione di questo Consiglio e della Regione e che sono i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. È una causa di morte e di patologie molto importante ed è in assoluto la causa di morte e di patologie che più facilmente si può risolvere; per cui, rispetto ai grandi investimenti che la sanità ci richiede - e, come diceva prima l'Assessore Pastoret, qui c'è sempre il problema degli investimenti regionali perché mancano fondi -, questo è anche il modo più veloce per la salute per recuperare grandi disponibilità, perché significa dover spendere molto meno in sanità, sia a livello di diagnostica, sia a livello di terapia. È una causa evitabile e lo è soprattutto perché è legata ad abitudini personali, quindi è importante trovare i meccanismi per convincere le persone a cambiare abitudini.
Il problema è che è una tossicodipendenza, caro collega Salzone e, come tutte le tossicodipendenze, non è semplice da gestire; lo dimostra lo studio della "OMS" che ha pubblicato un bellissimo atlante del fumo in cui dimostra che il massimo risultato per ridurre il consumo di sigarette è quello di proibirlo. In tutti i paesi in cui si sono fatte delle proibizioni tassative sulla possibilità di fumare nei locali pubblici, nei luoghi di lavoro... sono stati i paesi che hanno ottenuto il massimo decremento nel consumo di sigarette e nel numero di tossicodipendenti da tabacco. Questo è avvalorato anche da altre tavole di questo atlante, che dimostra come non solo il consumo di sigarette si sia ridotto, ma si sia ridotto anche in tempi molto brevi: si vedono gli effetti sul numero dei ricoverati delle persone affette da determinate patologie e, anche sul relativamente breve e medio periodo, la riduzione della mortalità nelle popolazioni interessate. Si vede quindi che l'effetto della proibizione del fumo di tabacco è l'elemento più importante insieme a quello della pubblicizzazione dei prodotti che aiutano la disintossicazione da nicotina, per abituare a togliersi questo vizio.
Abbiamo avuto in Italia una personalità straordinaria, a cui va almeno il mio personale ringraziamento, che è stato l'Onorevole Sirchia: come Ministro della sanità ha fatto una cosa straordinaria ed è stata quella di arrivare, dopo tanti tentativi, compreso quello di Veronesi... è riuscito ad attuare la proibizione del fumo di sigaretta negli ambiti di lavoro e nei locali pubblici e questo si è concretizzato, come tutti possiamo constatare. Si è concretizzato? Sì e no... qui è il punto per cui siamo arrivati a questa mozione. Basta girare per gli uffici del Consiglio per sentire odore di tabacco all'interno delle strutture regionali. Mi è capitato nei bagni del 2° piano del Palazzo regionale, come si usava a scuola una volta, di nascosto, di andare a fumare nei bagni, capita frequentemente anche al 2° piano dei gruppi consiliari quando si passa davanti all'ufficio del collega Salzone.
Abbiamo fatto molto, ma credo che si possa fare di più: intanto spiegare ai Consiglieri regionali che non sono al di sopra della legge, che la legalità la si insegna soprattutto con l'esempio, quindi rispettare le leggi, per quanto si possa essere d'accordo o meno, è un buon esempio che lo si dà a tutta la popolazione; d'altra parte credo che sia anche una responsabilità dei dirigenti addetti a questo servizio verificare che in tutta l'amministrazione pubblica questo divieto sia rispettato. Forse la più grossa soddisfazione che ho avuto in questi mesi in cui, prima di arrivare a una mozione, avevo già fatto degli interventi con gli uffici, è che 2 persone sono venute a ringraziarmi, perché essendo state redarguite a causa del mio intervento per essere state sorprese a fumare negli uffici regionali, mi hanno detto: "dottore, poi alla fine ho smesso di fumare grazie anche a lei e alla tiratina di orecchi che mi ha fatto dare". Penso che ci debba essere la volontà di tutti di una mobilitazione da questo punto di vista con l'esempio e con il rigore. È un modo di rispettare le leggi e di rispettarci fra di noi, ma anche di insegnare a tutti che il rispetto è la base di una buona convivenza civile. Dal punto di vista operativo, e devo dire che il punto fondamentale della mozione è il primo, il secondo l'ho messo, ma dipende anche dalla possibilità effettiva delle strutture dell'ARPA di effettuare questi tipi di controlli; se non è possibile in questa prima fase, l'importante è questo richiamo fondamentale di tutti i responsabili dell'Amministrazione regionale a rispettare e a far rispettare la "legge Sirchia".
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Come "non fumatore" ho facile modo di rispondere a questa mozione che condivido nella sua impostazione. Si è detto più volte come il tabagismo e la dipendenza dal fumo siano nocive, soprattutto perché il tumore del polmone riconosce come causa certa, scientificamente provata nel 90%, la casualità nei fumatori; quindi siamo completamente d'accordo, la "legge Sirchia" d'altronde è una buona legge e non solo ha introdotto l'obbligo di non fumare nei locali pubblici, ma ha anche previsto una serie di controlli nei locali pubblici, nell'ospedale, da parte dei responsabili preposti dell'attuazione di queste norme.
Penso che questa mozione possa essere condivisa nel 1° punto, accogliendo quello che diceva il collega Sandri. Penso invece che sia da togliere il 2° punto relativo ai "controlli sistematici ambientali", perché questi già vengono effettuati e i locali pubblici già vengono controllati, proprio per le norme previste dalla "legge Sirchia". Dicevo solo che proprio per andare incontro a questa che è una dipendenza, sicuramente, chiamarla "tossicodipendenza" anche se letteralmente è vero che è una tossicodipendenza, però non rientra nelle dipendenze classiche, bisogna stare attenti a non essere militarmente proibizionisti contro questa dipendenza; il povero Consigliere Salzone non lo definirei un "tossicodipendente", lo definirei un amico che va aiutato affinché non gli vengano delle malattie neoplastiche, e in un'epoca in cui si è permissivi verso tante altre dipendenze, non bisogna essere proibizionisti solo verso questa dipendenza!
Dico quindi che si può sicuramente accettare la mozione per quel che riguarda il 1° punto, togliendo il 2° punto.
Presidente - La parola al Consigliere Salzone.
Salzone (FA) - Sicuramente voterò questa mozione, perché riconosco che fumare non è una cosa che fa bene. Sono fra quelli che, in famiglia, se posso disincentivare qualcuno a fumare lo faccio volentieri, perché so che non è una cosa così intelligente. Certamente disincentivare al fumo è fondamentale e soprattutto nei luoghi dove si può recare danno ad altre persone, lo riconosco in pieno, cerco sempre di stare molto attento, tutti sanno che fumo, cerco sempre di tenere la mia porta chiusa, ogni tanto accendo anche qualche fumogeno aromatico per cercare di non arrecare danno agli altri.
Detto ciò, ringrazio sia il dr. Sandri che il dr. Fosson, non fosse altro perché sono 2 persone che mi frequentano abbastanza sovente e mi conoscono bene in modo particolare il collega Sandri, che credo giornalmente stazioni nel mio ufficio anche per scambiare delle chiacchiere di carattere generale e devo dire che costantemente mi osserva questa cosa non molto intelligente che faccio: quella del fumo. Riconosco e sto cercando di dare l'esempio a me stesso e agli altri, sto cercando di ridurre e probabilmente questo richiamo mi aiuterà a cercare di smettere il più possibile. L'unica cosa - come ha sottolineato il dr. Fosson - che accetto meno è questa sorta di "criminalizzazione" eccessiva per una cosa che non ritengo da tossicodipendente vero. Credo che valga la pena sostenere questa battaglia, ma essere criminalizzati ed essere additati come fautori di chissà quale danno altrui, mi pare eccessivo!
Detto ciò, ribadisco che proprio per dare l'esempio e cercare di migliorare questa situazione all'interno degli uffici stessi, voterò questa mozione volentieri.
Presidente - Il collega Sandri ha depositato un emendamento che vi farò distribuire immediatamente e che prevede la soppressione del 2° paragrafo del dispositivo. Se non vi sono altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Sento qualche brusio sul "no" a questo ennesimo intervento, ma c'erano 2 questioni che mi interessava mettere in evidenza: da un lato, ringraziavo l'Assessore e il collega Salzone per l'appoggio alla mozione, credo che sia un momento importante. Volevo richiamare il ricordo di tutti: in quest'aula fino a una quindicina di anni fa si fumava bellamente, mi sembra di ricordare che nel 1987 avevo tentato di fare un'altra mozione di questo genere ed ero riuscito ad avere 17 voti a favore e 18 contro perché c'era una maggioranza di Consiglieri regionali che fumavano. Oggi siamo arrivati a un numero molto ristretto, spero che fra 7-8 anni anche questo numero ristretto abbia scelto un'altra strada e consenta di fare, del Consiglio, un luogo "smoke free".
Devo dire però che avrei preferito un voto contrario da parte del Consigliere Salzone, ma insieme all'impegno... non di votare la mozione, ma di non fumare più all'Ufficio gruppi... sarebbe stata forse un'adesione più concreta a questa mozione! Lo ringrazio comunque per la disponibilità.
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Per dichiarare il nostro voto favorevole e aggiungere una riflessione al dibattito. Non dimentichiamo che uno dei più grossi fornitori di sigarette italiane è lo Stato italiano, quindi sarebbe opportuno che alla volontà dei cittadini di ridurre ci fosse anche quella dello Stato di smettere lo spaccio delle sigarette!
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Solo per dichiarare che siamo a favore di questo. Non siamo intervenuti nel dibattito perché condividiamo "in toto" le osservazioni fatte dal collega Sandri.
Presidente - Do lettura dell'emendamento presentato dal collega Sandri:
Emendamento
Il punto 2 è eliminato.
Se il Consiglio è d'accordo, pongo in votazione il testo così emendato:
Mozione
Ricordato che il 31 maggio, come ogni anno è stata celebrata la giornata internazionalmente dedicata alla lotta al tabagismo e che su questo tema le Istituzioni regionali si sono sempre distinte per l'impegno a ridurre sempre più l'impatto di questo grave pericolo per la salute, principale e di gran lunga causa di morte evitabile;
Constatato che in alcuni uffici del Consiglio regionale, sia nella sede di Via Piave che in quella Piazza Deffeyes, nonché in altri locali dell'Amministrazione regionale, si possono constatare odori e tracce di sigaretta o sigaro evidentemente accesi al loro interno;
Evidenziato il forte effetto positivo del rispetto del divieto di fumare anche ai fini dell'aumentare il numero di persone che rinunciano a tale tossicodipendenza e quindi il ruolo e la responsabilità fondamentali delle pubbliche istituzioni;
Impegna
la Giunta regionale e la Presidenza del Consiglio:
- a richiamare tutti i responsabili della attuazione della Legge Sirchia, che proibisce il fumo negli ambienti di lavoro, alla più rigorosa e puntuale verifica dell'astensione dal tabagismo nelle strutture di loro competenza.
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.