Oggetto del Consiglio n. 2138 del 20 settembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2138/XII - Superamento delle carenze di palestre ad uso scolastico. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso che:
- la perdurante carenza di palestre ad uso scolastico nel capoluogo regionale determina una riduzione delle attività di educazione fisica e un incremento dei costi della pubblica istruzione per gli oneri di trasporto;
- ad inizio legislatura era stato conferito un incarico esterno per censire lo stato delle infrastrutture sportive presenti sul territorio regionale per definire i bisogni in materia;
- il Palaindoor di Aosta nonostante i lavori siano terminati da oltre un anno non ha ancora acquisito una sua piena operatività;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione e gli Assessori delegati per conoscere:
1) le risultanze dell'incarico di cui in premessa;
2) la situazione inerente la fruibilità del Palaindoor e le condizioni del suo utilizzo;
3) con quali provvedimenti e con quali tempistiche ritengono di poter superare la cronica carenza di palestre ad uso scolastico.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Il problema che portiamo all'attenzione dell'Assessore non è un problema nuovo, nel senso che è un problema datato ed ha caratterizzato in maniera anche pesante l'attività didattica nel contesto sportivo. Di conseguenza, nel momento in cui inizia un nuovo anno scolastico e c'è un Assessore fresco di nomina, vorremmo fare il punto sulla vicenda della carenza, soprattutto nel capoluogo regionale, delle palestre ad uso scolastico, tenendo presente che, se per certi versi una parte di questa carenza può essere di competenza dell'Amministrazione comunale, per quanto riguarda le scuole medie superiori, la competenza è dell'Amministrazione regionale. Ricordiamo che ad inizio di questa legislatura era stato conferito un incarico più ampio su un censimento delle infrastrutture sportive ed era un incarico che avrebbe dovuto fare la fotografia dell'esistente e soprattutto definire le urgenze... le emergenze di strutture. Di quell'incarico non abbiamo più avuto notizia, non sappiamo se sia stato portato a compimento, se sia stato iniziato o se sia stato consegnato; di conseguenza, vorremmo avere notizia di questo incarico, nel caso in cui non sia stato portato a compimento, se è intendimento dell'Assessore effettuare una ricognizione similare tramite gli uffici.
Rimane poi il "Palaindoor" di Aosta, su questa struttura sono state dette tante cose, ma vorremmo capire se, al di là delle cose dette, vi sono delle novità sostanziali per l'inizio di questo anno scolastico. Si era parlato di diverse tipologie gestionali del "Palaindoor" e poi cercando di forzare una situazione di difficoltà nel mettere a regime la gestione del "Palaindoor" e per evitare che finisse come tante altre strutture mai inaugurate, nonostante da tempo terminate, si è optato per una gestione transitoria e provvisoria diretta da parte del CONI. Vorremmo capire nella triangolazione CONI, Comune di Aosta e Amministrazione regionale che tipo di situazione si è venuta a creare attualmente e se questo tipo di gestione precaria consenta l'utilizzo delle palestrine, più che del "Palaindoor", all'attività scolastica.
Infine, una domanda che si inserisce in quello che è il piano, che tipo di provvedimenti e che tipo di tempistiche vengono previste per superare questa emergenza, che ormai caratterizza negativamente da parecchi lustri l'attività didattica sportiva nelle scuole del capoluogo regionale. Vorremmo capire se di questo problema l'Assessore si è già fatto carico e se con le sue strutture e in sinergia con i suoi colleghi di Giunta ha ipotizzato un intervento che possa portare a dei risultati prima che finisca la legislatura.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Rispondo ai primi due punti, per il terzo risponderà l'Assessore Viérin.
Per quanto riguarda la questione dell'incarico che lei ha citato, è vero che con deliberazione di Giunta era stato affidato un incarico di cui alle premesse dell'interrogazione. Si trattava però di un'iniziativa di taglio differente rispetto alle problematiche delle palestre ad uso scolastico, era più ampia la questione e non riguardava solo le palestre ad uso scolastico del capoluogo regionale. Infatti questo incarico era stato inteso, nell'approssimarsi dell'evento di "Torino Olimpico 2006", per sfruttare il momento favorevole di tale attenzione nei confronti delle diverse realtà alpine di nord ovest, per far conoscere le opportunità offerte nel settore degli sport invernali della Valle d'Aosta. Nell'ambito di questo incarico è stata realizzata in 5.000 copie una "brochure" illustrativa che riportava l'ubicazione e le caratteristiche delle varie infrastrutture sportive regionali per le discipline invernali. Tale azione informativa promozione era indirizzata però ad un "target" ben definito, cioè quello degli atleti di alto livello agonistico delle squadre nazionali, che necessitavano di preparazione e allenamenti in vista dell'evento di "Torino 2006". Ciò ha portato come conseguenza il fatto di poter avere dei raduni di squadre olimpiche di vario genere, ricordo Giappone, Corea, Cina, in Valle d'Aosta in preparazione dei "Giochi olimpici di Torino 2006".
Per quanto riguarda la situazione inerente la fruibilità del "Palaindoor" e le condizioni del suo utilizzo, l'iniziativa prevedeva la realizzazione del "Palaindoor" stesso, dei campi da tennis, di una palestra di arrampicata e il rifacimento della tribuna nel campo di atletica. Ad oggi, come credo sia noto, sono stati completati i lavori relativi al "Palaindoor", compresi gli arredi, ad eccezione dell'ultimo piano destinato ad attività complementari. In base all'accordo di programma la gestione deve essere garantita dal Comune di Aosta, l'Amministrazione regionale ha realizzato l'opera; il Comune di Aosta è proprietario dei terreni su cui sorge l'impianto e quindi dell'impianto stesso. Il Comune di Aosta tuttavia ha subordinato il proprio subentro all'ultimazione di tutti gli interventi sopra elencati, affermando di non essere in grado di sostenere gli oneri di gestione senza poter disporre di tutti i proventi legati alle varie discipline praticabili, verosimilmente i campi da tennis. Essendo questa la situazione, il CONI si è offerto, con una nota del 27 settembre 2005, di gestire direttamente almeno le aree legate all'atletica leggera, garantendo così l'apertura e sostenendo i relativi costi di esercizio. Si è giunti pertanto ad un accordo parziale e transitorio dal gennaio 2006, che ha consentito l'utilizzo almeno di queste parti dell'impianto. Che dire? È del tutto evidente, ma è questa una mia valutazione personale, che la posizione assunta dal Comune di Aosta sta, se non impedendo, non agevolando l'utilizzo di tutte le parti del complesso, si tratta di almeno 1.500 metri quadri coperti per le varie attività di palestra, ad esclusione degli sport che richiedono determinate altezze e che potrebbero contribuire ad alleggerire la situazione legata alla disponibilità di palestra del capoluogo, consentendo alle società sportive di utilizzare una parte di questo impianto con un certo sollievo da parte di altre strutture. Sono stati messi in piedi incontri serrati con i rappresentanti dell'amministrazione comunale per giungere a una soluzione del problema, che ho evidenziato prima, perché ritengo sia poco consono rispetto alle aspettative delle società sportive e di coloro che praticano lo sport in questa Regione di trovarsi con una struttura realizzata e non utilizzata per dei "bizantinismi" di carattere burocratico. Il CONI in questo momento ha gestito la parte relativa all'atletica e una parte di alcune palestre che erano già state attrezzate e che potevano essere utilizzate, ma questo è stato un accordo di carattere transitorio, mentre noi vogliamo giungere ad una definizione di un accordo di carattere duraturo, che consenta, sia pure in attesa della realizzazione dei campi da tennis, di mantenere aperto l'impianto, ma questa è una cosa che possiamo sollecitare, per la quale il CONI si fa parte attiva, ma che dipende da una volontà che non sta in quest'aula. Per il resto della risposta lascio la parola al collega Viérin.
Si dà atto che dalle ore 17,53 riassume la Presidenza il Presidente Perron.
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Selon quelle procédure et en combien de temps pense-t-on pouvoir surmonter la carence chronique de gymnases pour les écoles? A mon avis les institutions scolaires de premier et de deuxième degré de la Vallée d'Aoste sont en grande partie équipées de gymnases et de locaux pour l'éducation physique, donc je ne parlerais pas de carence chronique ou disons mieux d'un manque si important, il y a un manque, mais pas si vaste. Le déplacement des étudiants est prévu, ainsi que le service des transports pour les institutions que je vais énoncer, non équipées de gymnases ou dans le cas de gymnases qui ne sont pas à la hauteur de certaines exigences didactiques, c'est-à-dire un surplus du nombre d'heures nécessaires: Lycée scientifique d'Aoste, qui vont au quartier Dora pour 28 heures, à l'ISI pour 22 heures et à l'"Einaudi" pour 8 heures par semaine de leçon; Institut technique commercial pour géomètres d'Aoste, qui vont au gymnase interne aux géomètres pour 44 heures et au gymnase de l'Institut agricole régional pour 20 heures par semaine de leçon; Institution "Maria Adelaide" d'Aoste, gymnase "Saint-Roch" pour 18 heures par semaine de leçon; Institution scolaire scientifique technique industriel et professionnel de Verrès au gymnase d'Arnad pour 12 heures par semaine de leçon; à la limite je pourrai fournir à M. Frassy les données. Les données citées se réfèrent aux prévisions pour l'année scolaire en cours. L'utilisation de gymnases de propriété d'autres organismes, pour lesquels il n'est pas prévu de transports à cause de leur proximité aux écoles est réglementé généralement par des conventions stipulées par l'Administration régionale. Les gymnases appartenant aux établissements des institutions scolaires sont à la disposition du CONI hors de l'horaire des classes pour des sociétés sportives qui ont besoin de les utiliser. Pour le moment aucune construction de gymnases n'est prévue. Il y a en cours une étude d'un nouveau gymnase, liée à une éventuelle redistribution logistique des écoles secondaires de 2e degré dans le chef-lieu, mais ce sont encore d'études dont on parle. Sur la base de ce qui a été établi par contre par un accord signé entre l'Administration régionale et la Commune de Pont-Saint-Martin, les travaux de construction d'un gymnase qui servira les écoles attenantes est en phase avancée. Ce que je veux dire pour répondre, en quelques mots, c'est que nous sommes - en attente du renouvellement du Coordinateur qui s'occupe de ces problèmes - en train d'étudier une possible utilisation du "Palaindoor", c'est-à-dire que l'idée serait un peu comme le terrain de sport "Tesolin" est utilisé en été, celle de l'utiliser en hiver; donc c'est notre volonté et on s'activera pour œuvrer à ces perspectives.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Alcune considerazioni a margine delle risposte che sono state fornite, considerazioni che non possono non esprimere perplessità e preoccupazioni su delle situazioni che tendono a ripetersi nel tempo, perché incentrando la mia riflessione in particolare sul "Palaindoor", è evidente a tutti che questo palazzetto è stato ultimato un anno fa e un anno fa avrebbe potuto essere pienamente operativo, fatta salva forse la vicenda degli arredi, per la quale rientriamo nell'ordinaria situazione di appalti andati male. È paradossale che l'amministrazione del capoluogo regionale non riesca a trovare un accordo che mi sembra superfluo dover definire politico, perché non c'è nulla di politico al di là del fatto che comunque c'è un'identità politica sostanziale fra quelle che erano le maggioranze al momento in cui si poteva mettere a punto una convenzione utile, cioè un anno e mezzo fa nel gennaio 2005. Mi domando allora qual è la "ratio" che sta dietro a queste vicende, qui abbiamo rischiato di trovarci ancora una volta nella vicenda tipica del palazzetto che c'è in quel di Ayas, dove la Regione costruisce, il Comune deve prenderlo in gestione, poi fa meglio i suoi conti e si rende conto che i conti non tornano. Qualcosa allora va cambiato e, quando dico che qualcosa va cambiato, mi riferisco alle cose che state per fare, mi riferisco a quelle distonie che sono già emerse sui giornali di questa estate dopo il dibattito che c'era stato ad inizio estate su questo auspicabile palazzo polivalente da costituire nell'area "Cogne" e sul quale il Presidente Caveri mi pare abbia preso più di un impegno per la sua realizzazione in tempi brevi e entro fine legislatura, ma il Comune di Aosta mi sembra che anche qui abbia fatto dei distinguo.
Va bene allora che la Regione "metta mano al portafoglio", ma prima devono essere definite le modalità di gestione, perché, se le modalità di gestione sono quelle della stretta di mano su un'intesa politica che poi viene a mancare quando l'opera è realizzata... l'opera c'è e, se salta l'accordo politico, ai cittadini interessa relativamente poco. È vergognoso perciò che 1.500 metri quadri di attività palestrabile siano inibiti all'utilizzo della Comunità per mere questioni politiche, perché a meno che qualcuno mi spieghi quali sono le ragioni amministrative... ma le ragioni amministrative, Assessore, non esistono perché se c'è un problema di ritardo nella consegna degli arredi, c'è qualcuno che ha sbagliato gli appalti, forse ci saranno dei responsabili, no sicuramente come spesso accade... però non ha senso tenere la struttura chiusa; visto che avete tagliato sui contributi a pioggia, recuperate delle risorse necessarie per poter garantire nelle more la gestione di questa struttura, cioè mi sembra paradossale che questa struttura non venga utilizzata come dovrebbe essere utilizzata appieno.
Dirò di più: il problema del trasporto su bus, oltre a costituire un onere, perché il trasporto su bus ha degli oneri, diminuisce la completezza dell'orario dei ragazzi. Ci stupisce poi sentir dire che si sta ragionando sull'ipotesi di fare una convenzione; eravamo ragazzini e facevamo le ore di educazione fisica nella palestra CONI, cioè la palestra CONI, che era in proprietà del CONI, era aperta alle scuola, nel senso che al di fuori delle attività sportive di un certo tipo dilettantistiche, piuttosto che di tipo professionistico, le scuole avevano possibilità di accedere all'ex palestra CONI. Il "Tesolin" tutt'oggi prevede la partecipazione e l'utilizzo delle scuole, perciò ci stupisce che sia necessario un anno e mezzo per andare a definire una cosa che 30 anni fa già si faceva. Invitiamo gli Assessori, che penso abbiano delega diretta in materia, e sono gli Assessori che hanno risposto, a dare un segnale di esistenza politica perché, se non riuscite in un anno e mezzo a chiudere una convenzione triangolare fra Comune di Aosta, Regione e CONI, probabilmente è inutile che si facciano altri programmi, perché qui stiamo parlando dell'"abc" di un'amministrazione di "routine". Ribadiamo queste perplessità e torneremo sull'argomento, perché auspichiamo che i tempi non ci portino poi a distanza di lustri a vedere situazioni come quella del Comune di Ayas, dove dopo 10 e oltre anni quella palestra è rimasta chiusa, tanto che ora si parla di rifarci il tetto, gli impianti, eccetera, 4-5-6 miliardi di lire "buttati al vento".
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret, pour une précision.
Pastoret (UV) - Ho chiesto al collega Frassy se mi consentiva di intervenire in modo irrituale. L'ho detto, forse non sono stato chiaro, c'era un accordo di programma che tiene il Comune di Aosta a prendere in gestione quello che la Regione ha realizzato per lui, poi ne parleremo un'altra volta, ma volevo solo che fosse chiaro questo passaggio.