Oggetto del Consiglio n. 2137 del 20 settembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2137/XII - Interventi per la tutela del reddito dei lavoratori oltre il periodo della cassa integrazione. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso che non è facile invertire i processi di globalizzazione, di privatizzazione e di apertura al "mercato" di interi settori produttivi del nostro Paese: banche, energia, ferrovie, comunicazioni, industria, commercio, servizi;
Constatato le conseguenze nefaste di tali politiche volute da Istituzioni Internazionali quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, politiche sostenute anche dalle varie Istituzioni governative quali Unione Europea (Direttiva Bolkestein), Governi nazionali e Regioni che hanno creato precarietà, insicurezze, riduzioni di posti di lavoro e dei servizi pubblici e profitti e benefici per pochi;
Accertato oramai da anni che i comparti produttivi della nostra Regione non sono immuni da questi processi di delocalizzazione, di concentrazioni, di abbandoni, di precarizzazioni e di chiusure;
Verificato che nel contempo le politiche adottate dall'Amministrazione regionale a sostegno dei comparti produttivi sono vecchie, obsolete e insufficienti in quanto basate quasi esclusivamente su sostegni finanziari fini a sé stessi;
Visto che in termini concreti tutto questo si traduce in chiusure di stabilimenti: Balzano, Tecdis, Industrie Plastiche, ecc... con conseguenti perdite di centinaia di posti di lavoro; con ristrutturazioni, vedi Telecom, passata in pochi anni da più di duecento dipendenti a meno di cento; crisi di altre aziende quali Olivetti Jet, con decine di lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni; incertezze per il futuro per i dipendenti della Rossignol; centinaia di posti di lavoro precari non solo nell'industria ma anche nella pubblica amministrazione, nella sanità, ecc... con conseguente peggioramento della qualità dei servizi erogati;
Considerato che le iniziative intraprese dal Governo regionale per fare fronte a una crisi di tale gravità sono estemporanee, legate alle singole aziende e che il Governo regionale non ha ancora colto il dato strutturale impegnando in tal senso mezzi, risorse e persone necessarie;
Constatato che mentre sono state tagliate le risorse finanziarie all'Assessorato Attività Produttive, nel contempo abbiamo un'azienda regionale, la CVA di proprietà dell'Amministrazione regionale, che ha chiuso i bilanci con notevoli profitti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
Il Presidente del Governo e l'Assessore alle Attività Produttive per conoscere:
1) quali sono i risultati delle iniziative e degli incontri, intrapresi sulle singole aziende in crisi;
2) quali sono i provvedimenti che il Governo intende intraprendere a tutela del reddito e della riqualificazione culturale-professionale, per i lavoratori che hanno perso o si sa che perderanno il posto di lavoro, che vada oltre il periodo di Cassa Integrazione- disoccupazione;
3) quali strategie, quali progetti, quali indirizzi si intendono attuare per fronteggiare adeguatamente la crisi;
4) quali risorse finanziarie si intende mettere a disposizione, quali direttive si intendono dare alla CVA per creare posti di lavoro e attività, utilizzando i guadagni accantonati.
F.to: Bortot - Squarzino Secondina
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Nel quesito posto dal collega Sandri poco fa all'Assessore La Torre e indirettamente o direttamente anche all'Assessore Isabellon si faceva riferimento alla crisi occupazionale non da poco e di una certa portata. Con la mia interpellanza vorrei che l'Assessore ci illustrasse i risultati delle iniziative intraprese rispetto alle aziende in crisi e dalle quali sono state prese iniziative, incontri pubblici con l'Amministrazione comunale di Châtillon per la "Tecdis", incontri per le "Industrie plastiche" di Issogne, incontri per la "Rossignol" ed eventuale cessazione dell'attività a Verrayes e trasferimento a Gignod. Sono passati alcuni mesi, nonché la pausa estiva, questi incontri sono proseguiti, vorremmo che l'Assessore facesse il punto della situazione per capire a quali risultati siamo pervenuti, quali soluzioni si possono prospettare. Insistiamo sul fatto che questa crisi non è una crisi congiunturale, sarà difficile trovare un imprenditore che si installi a Châtillon e occupi 250 persone della "Tecdis", per cui, stante questa difficoltà di uscire, di intravedere delle attività produttive diverse in tempi brevi, vorremmo sapere in che maniera si vuole tutelare i lavoratori con provvedimenti che vadano al di là dei periodi della cassa integrazione e della disoccupazione.
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, La Torre.
La Torre (FA) - La sua interpellanza si raccorda con la mozione sulla valutazione della situazione industriale della Regione; l'ho letta con molta attenzione perché di questo argomento è molto che ne stiamo parlando con il Consigliere Bortot, perché ci rendiamo conto che bisogna "cambiare marcia". È vero, e lo leggo nelle premesse, che la globalizzazione e l'apertura dei mercati ha generato una crisi generale, è inutile che ci torniamo sopra; ci dobbiamo preoccupare della nostra Regione e dobbiamo cercare di mettere in atto qui con un po' di campanilismo una serie di iniziative. I punti che ci tengo a sottolineare della tua interpellanza, nelle tue premesse, sono ad esempio anche il passaggio del "verificato": "Verificato che nel contempo le politiche adottate dall'Amministrazione regionale a sostegno dei comparti produttivi sono vecchie, obsolete e insufficienti in quanto basate quasi esclusivamente su sostegni finanziari fini a sé stessi", su questo varrebbe la pena di aprire un dibattito, perché non è che le politiche che sono state fatte fino adesso - e qui non è che voglio difendere il mio predecessore - siano state sbagliate, è che quelle politiche traevano origine da un'altra realtà: la realtà della "Olivetti", che era la realtà che ormai purtroppo viene superata dagli eventi e dai fatti. Questo cosa vuol dire? Che forse, per fare un po' di autocritica perché ogni tanto serve, non siamo stati abbastanza veloci nel capire che quei settori e quelle politiche che avevamo fatto a sostegno di quei settori purtroppo venivano superate dagli eventi. Avremmo quindi forse dovuto mettere in atto una serie di cambiamenti strutturali, di impostazioni nelle leggi e in quelle che erano le nostre operatività che potessero o accompagnare o addirittura anticipare... ma d'altronde - guardando anche la situazione delle altre Regioni - non è che non ci siamo riusciti solo noi, non c'è riuscito tutto il Paese ad anticipare queste situazioni. Chi poteva prevedere un'immigrazione così di massa, o uno spostamento così corposo di tutte le produzioni all'estero con degli abbattimenti sulla competitività del nostro Paese? Chi poteva prevedere che il costo del lavoro in Italia esplodesse? Ben vengano le misure come quella di oggi del Governo, che hanno abbattuto di 2 punti il costo del lavoro e quindi finalmente stiamo prendendo, però oggi, delle posizioni radicali che fanno sicuramente ben sperare per il futuro, perché dovrebbero riportarci in una situazione di competitività.
Per la Valle d'Aosta questo è vero, tanto quanto è vero per il resto del Paese, dobbiamo puntare su qualcosa di diverso. Lo anticipo, ne parleremo dopo nell'altra mozione, credo che possiamo diventare una Regione - proprio perché siamo una Regione piccola e quindi con una possibilità di essere velocemente incisivi sulle nostre politiche - che punta su tutto quello che riguarda il settore dell'energia, del risparmio energetico e della qualità ambientale, cioè anche nelle produzioni industriali dobbiamo credere in questi settori: penso al settore che è legato al fotovoltaico, al settore che è legato alla bioedilizia, al settore che è legato al risparmio energetico, perché sono questi i settori in cui la nostra Regione potrebbe andare a creare una sorta di capacità, di "spin off", cioè di ricerca. Anzitutto quindi una ricerca tecnologica specializzata in questi settori, abbiamo già la fortuna di essere "leader" italiani nella produzione di energia idroelettrica e quindi sicuramente abbiamo già una caratterizzazione e poi abbiamo questo petrolio che viene già dal cielo che è il solo, questo nostro pozzo di petrolio. Potremo poi aprire una discussione e potremo dire che il nostro secondo pozzo di petrolio potrebbero essere i rifiuti, però so che su questo apriremmo un grande dibattito e non voglio anticiparlo. Questo per dire che dobbiamo caratterizzarci collegandoci alla ricerca, ma ad una ricerca innovativa, ma applicabile, non a una tecnologia esasperata universitaria, che di fatto potrà avere una sua applicazione fra 10 anni; dobbiamo invece avere la capacità di agganciarci a quella ricerca innovativa che però abbia in tempi brevi, in settori che ho ben specificato che sono di innovamento e sui quali stiamo puntando e lo stiamo facendo con decisione anche attraverso una serie di misure purtroppo difficilmente spiegabili, forse pecchiamo anche un po' di comunicazione. A volte togliere da qualche parte o spostare o modificare viene interpretato come il voler essere severi rispetto ad alcune categorie, mentre in realtà è solo una presa d'atto che occorre cominciare a cambiare le nostre politiche, senza penalizzare nessuno, ma pensando al futuro di tutti i figli della Valle d'Aosta, cioè di tutti quelli che avranno bisogno di un posto di lavoro.
Arrivo quindi al "Considerato": "Considerato che le iniziative intraprese dal Governo regionale per fare fronte a una crisi di tale gravità sono estemporanee, legate alle singole aziende...", su questo argomento ci siamo venuti tante volte, mi ero preso un impegno con voi, ma poi con tutto il Consiglio e soprattutto con i Valdostani e vi dico a che punto è l'impegno. Mi ero preso l'impegno di produrre 2 proposte di legge: una che riguardasse il percorso delle aziende in crisi, proprio perché non accada più quello che qui si definisce come "legato alle singole aziende" è necessario che ci dotiamo di una legge così, perché dobbiamo permettere alle aziende che entrano in crisi di avere un percorso di sbocco che garantisca i lavoratori e permetta di sopravvivere all'azienda. Tale legge è pronta, conto di portarla in Giunta per la conoscenza dei miei colleghi già questo venerdì e di consegnarla alla Giunta affinché la possa vedere, conseguentemente, appena il Consiglio avrà modo di vederla poi verrà avviato l'iter procedurale e spero che questo possa avvenire nei tempi più brevi possibili.
Per quel che riguarda l'altra legge che mi ero impegnato a sostenere, quella della dignità del lavoro, cioè quella che doveva tutelare contro il lavoro precario e che doveva tutelare anche i precari, perché il lavoratore che ha il posto di lavoro a tempo indeterminato ha la cassa integrazione, ma quello che è precario, che lavora nel "call center", da chi va quando viene mandato a casa? Anche la legge in difesa della dignità del lavoro conto di poterla presentare alle forze politiche, alla Giunta e a voi già ai primi di ottobre, come mi ero preso impegno.
Risorse: questo è sicuramente un problema non indifferente. Voi qui suggerite in modo un po' provocatorio e anche ironico che la "CVA", che ha molti soldi, potrebbe darmene qualcosa. Se parlo con il Presidente e se il Presidente di "CVA" me li dà, io li prendo, perché ce n'è bisogno, ma non so se il Presidente sia così sensibile alle mie esigenze! È chiaro che non posso andare a definire se le risorse possono venire da "CVA", credo che comunque un piano serio di rilancio della nostra industria, un piano che si basi su dei nuovi scenari deve avere anche bisogno di risorse, su questo non c'è dubbio. Il dramma è che le spese di investimento si riducono, le spese fisse comprimono i bilanci, di soldi non ce ne sono più tanti ed è chiaro che i bilanci hanno una loro rigidità. È quello che dico sempre, lo dico sempre anche ai miei colleghi sperando di trovare con loro un po' di solidarietà; i bilanci sì hanno un po' di rigidità, ma forse l'Amministrazione di anno in anno, in funzione delle esigenze o delle scelte strategiche che si fanno, potrebbe spostare di più o di meno su alcuni settori. Mi auguro che possa essere condivisa da tutti la necessità che occorra investire in maniera corposa all'interno del settore industriale. Aggiungo che abbiamo anche costituito una "task force" che sta iniziando ad operare, anche questo era un impegno che avevamo preso con la Presidenza della Regione, quindi l'Agenzia del lavoro, l'Ufficio delle politiche del lavoro, il sottoscritto chiaramente, che sta mettendo insieme attraverso le opportunità che vengono offerte dalla legge, un po' quello che stavo dicendo prima, cioè dei percorsi guidati a sostegno dei lavoratori in cassa integrazione, perché dobbiamo accompagnarle queste persone, dobbiamo dare loro la sensazione che la loro tragedia non sia tutta sulle loro spalle, nel senso che per quel che può fare l'Amministrazione bisogna che almeno alcuni percorsi vengano attivati. Questa "task force" inizierà ad agire e la sua prima uscita operativa sarà a fine, dove incontreremo con una serie di proposte anche i lavoratori della "Tecdis", per cominciare anche su di loro a fare questa opera di sostegno che vi ho appena annunciato.
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Non so da che parte cominciare. Noi come gruppo le abbiamo dato un'enorme fiducia, Assessore, quando si è insediato, l'insediamento di noi due è avvenuto quasi in contemporanea, mi sembra però che si facciano dei passi indietro non dei passi avanti. Le ho chiesto la situazione sulle singole aziende in crisi e non mi ha risposto, le risorse finanziarie non le ha ancora trovate, quando noi parliamo di "CVA"...
(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)
... no, Assessore. La "CVA" abbiamo sentito appena l'Assessore Marguerettaz, è una partecipata a totale proprietà dell'Amministrazione regionale, mi volete spiegare perché l'azionista non è in grado di dire che gli utili di "CVA" possono essere utilizzati in questi settori per quel tipo di investimenti? Oppure si tengono e vengono investiti nel mercato finanziario? Ma a fare cosa quando siamo in crisi e ne abbiamo fino qui!
Investiamo sul mercato finanziario soldi che ci servono per fare altri soldi, che poi corriamo il rischio di non sapere cosa farne, anche perché, quando tutta la polemica è la nomina di Rollandin alla "CVA", e noi l'abbiamo sollevata, ed è legata ai programmi di "CVA", sarebbe bene sapere che programmi di investimento ha la "CVA", perché il rischio è - dato che sono iniziate le assunzioni e non si sa per quali progetti e per quali criteri e per quali professionalità, perché la "CVA" non ha piani di investimento, né progetti - che le assunzioni a "CVA" diventino nuovamente clientelari. L'Assessorato delle risorse produttive è senza soldi da investire nei settori produttivi! Ad un certo punto, se non avete un disegno organico su come governare, ve lo ripeto: non date le dimissioni, perché avete perso le elezioni, date le dimissioni perché siete una banda di incapaci!
Tornando all'interrogazione del Consigliere Sandri prima, il collega è intervenuto sulla crisi occupazionale e ha sollevato un problema legato ai cantieri della forestale, allora sui cantieri della forestale va bene quello che ha risposto l'Assessore Isabellon; abbiamo fatto delle proposte, è possibile sviluppare la sericoltura, è possibile sviluppare produzioni biologiche che poi si possono vendere o dare alle mense pubbliche o parapubbliche, è un settore la sericoltura che si può lavorare tutto l'anno, si possono creare specializzazioni e quelle persone che se la sentono, opportunamente assistite, diventano degli imprenditori ed escono dalla forestazione. Questo è un settore in cui bisognerà "mettere le mani", altrimenti c'è il rischio che andiamo a gonfiare le sistemazioni idrauliche, correndo il rischio di andare a fare dei lavori che sarebbero anche discutibili senza aprire polemiche.
Abbiamo parlato di nuove tecnologie, c'è una convenzione con "Finsider" da parte della Regione: ci abbiamo "messo mano", il pezzo di carta è servito a qualcosa? È servito solo al Presidente per fare la conferenza stampa perché ha incontrato i dirigenti della "Finsider", oppure si può entrare nel merito di quella convenzione e a fronte della possibilità di fare investimento portare in Valle d'Aosta settori produttivi e comparti nuovi? Vi sono le nanotecnologie, un settore dove stanno investendo tutti, pubblici e privati e noi siamo in arretrato, ossia facciamo finta di non capire e di non vedere...
(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)
... ma allora perché non me lo ha detto? Mi fa urlare come un disperato... ah, il termovalorizzatore, se è quello stiamo freschi, "dalla padella alla brace"...
(nuova interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)
... sul piano personale, qui noi pretendiamo della collegialità. Si sono trovati pacchi di soldi da regalare ai proprietari del "Billia", comprando un ferro vecchio, e lo ripeto, e si sono trovati 90 milioni di euro per quella cosa, e non voglio riaprire la polemica, e non si trovano un po' di soldi da investire? O mancano le idee, o non ci sono i progetti, perché, se alla fine se ci sono le idee e ci sono i progetti, i soldi si trovano. Non è che l'Assessore Marguerettaz può trovare i soldi per quella operazione e l'Assessore La Torre non può trovare i soldi da investire sui settori produttivi della nostra Regione; altrimenti chiudiamo il comparto produttivo ed industriale della nostra Regione e mandiamo a casa tutti e qui torno a quello che ho detto prima, cioè spendiamo 7 milioni di euro per la discarica alla nazionale "Cogne", ma in quella maniera faccio anch'io l'industriale! Fra un po' gli compreremo anche le materie prime...
Ha usato la legge sull'amianto per ridurre il costo della manodopera, perché a qualcuno l'amianto, anche se non aveva diritto, gli è stato dato, sapete a chi? Agli impiegati degli uffici, perché avevano maturato troppa anzianità e troppi inquadramenti, costavano troppo, mandando a casa quello con l'amianto, si può benissimo prendere un ragazzo e pagarlo un terzo, a questo è servito l'amianto e non voglio entrare nel merito. Anche con la "Cogne" si potrebbe aprire una bella "partita" su come assume, chi assume, in quali settori produttivi vuole investire in Valle d'Aosta, dato che spendiamo 7 miliardi per farle la discarica e non è che fa profitti e poi li porta solo da qualche altra parte; per quello dico che bisogna stare attenti a fare le convenzioni con queste aziende, perché quando guadagnano riportiamo a casa i soldi che gli abbiamo dato per fare gli investimenti, tanto per essere chiari. Vi è la bioarchitettura, sono stati fatti dei passi avanti, però c'è da fare una sistemazione con l'urbanistica, con la Sovrintendenza per le norme di applicazione della bioarchitettura e faccio un esempio chiaro. L'"Institut agricole" vuole installare dei pannelli e gli è stato detto che dove voleva metterli non è possibile, deve metterli da un'altra parte, quindi bisognerà "mettere mano", perché anche in questo settore ci sono dei cittadini e delle aziende. Abbiamo sentito l'Assessore Cerise che ha voluto dare un incarico questa mattina a un professionista per il risparmio energetico negli edifici pubblici, alla fine avremo il progetto e gli uffici nostri all'interno dello stesso edificio magari poi negano l'autorizzazione per fare gli interventi necessari al risparmio energetico. Vediamo di capirci tutti assieme se andiamo nella stessa direzione o meno.
Infine, i 2 provvedimenti non possono dare soldi alle aziende a senso unico, chiunque arriva, a qualsiasi condizione, credo che su quello con le esperienze che abbiamo fatto siamo tutti d'accordo. Sulla tutela del reddito le sue parole mi hanno tranquillizzato, nel senso che dal Consiglio aperto di Châtillon avevo capito che il provvedimento riguardava esclusivamente i lavoratori della "Tecdis"; se è così non siamo d'accordo perché deve riguardare tutti i lavoratori e cominciare a metterci dentro anche dei precari... e metterci dentro la formazione professionale, quindi va aperto con l'Agenzia del lavoro un discorso complessivo, che non è il percorso individuale della persona che vuole intraprendere. Noi proponiamo un disegno complessivo del Governo regionale, che interagisca e crei sinergie fra tutti gli Assessorati, perché la prossima volta che viene qui a piangere che qualcuno ha i soldi, lei non ce li ha, gli incontri che sono stati fatti con le aziende fino ad ora non sappiamo a che risultati hanno portato, nel frattempo la gente è a casa, alla fine li porteremo qui sotto e vediamo se loro riescono a capire meglio di me quello che sta succedendo nel vostro Governo!
Si dà atto che dalle ore 17,38 presiede il Vicepresidente Fiou.