Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2114 del 28 luglio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2114/XII - Approvazione della mozione: "Impegno a rinunciare alla predisposizione del PREFIN 2007-2009".

Mozione

Premesso che:

- la Regione Valle d'Aosta ha introdotto, dal 2004, un nuovo strumento di pianificazione denominato PREFIN, "ai fini della determinazione delle politiche regionali da attuare nel periodo previsto dal bilancio pluriennale e della definizione degli obiettivi generali da conseguire nello stesso periodo";

- il PREFIN dovrebbe, di norma, essere presentato al Consiglio regionale entro il 30 giugno di ogni anno e da questo approvato entro il 30 settembre, termini che non sono mai stati osservati;

- il continuo inasprimento del patto di stabilità interno e l'incertezza della consistenza dei trasferimenti finanziari stanno dimostrando l'inutilità di uno strumento pianificatorio come il PREFIN;

ciò premesso, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Impegna

la Giunta regionale:

- a inserire nella relazione di accompagnamento al documento previsionale di bilancio quei dati descrittivi della realtà socio-economica normalmente contenuti nel PREFIN e a declinare in termini più dettagliati le azioni prioritarie;

- a rinunciare alla predisposizione del PREFIN 2007-2009 e a procedere all'abrogazione della legge regionale 20 luglio 2004, n. 13.

F.to: Tibaldi - Frassy

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Con questa mozione, come penso si riesca a comprendere chiaramente sia dalle premesse che dall'impegnativa, non si vuole chiedere di rinunciare alla programmazione finanziaria e amministrativa della Regione, si vuole però riportare con chiarezza un argomento all'attenzione del Consiglio, ovvero, se vogliamo parlare di strumenti di pianificazione, facciamolo seriamente, facciamolo con uno strumento che sia in grado di programmare in un arco di tempo determinato le risorse disponibili per far fronte alle esigenze e alle richieste della nostra Comunità. È sulla base di questi intenti che nacque nel 2004 una legge, che istituiva il "PREFIN": la legge n. 13; una legge che però fin dal primo momento ha cozzato contro due fattori: il primo è il fattore tempo, perché l'Assessore delegato non è mai riuscito ad onorare i termini previsti dalla legge nel presentare i dettagli di questo strumento pianificatorio, non certo per sua colpevole volontà, ma per un funzionamento della macchina amministrativa e finanziaria particolarmente complesso e che dipende anche dalle decisioni dello Stato italiano e quindi anche dei trasferimenti di risorse da Roma ad Aosta; il secondo fattore è che questo strumento, più che a manifestare una vera e propria programmazione, è stato un ausilio prezioso per ogni Consigliere, ma più che di carattere finanziario di carattere didattico.

Scorrevo questa mattina le pagine del "PREFIN" 2006-2008, che peraltro sintetizza efficacemente la situazione della nostra Regione. Se voi lo guardate attentamente, la metà di questo documento, graficamente ben organizzato e di percezione immediata per il lettore, si fonda su dati statistici del passato, fino al 2004; tenete presente che il "PREFIN" è un documento di programmazione relativo al trienni 2006-2008. Abbiamo la situazione demografica della Regione, la qualità della vita, i diversi capitoli che riguardano l'istruzione, l'occupazione e la disoccupazione, il contesto economico nel quadro macroregionale del nord ovest e delle Regioni limitrofe, i settori economici considerati e così via, fino alle risorse disponibili, partendo però dalle risorse certe dell'anno precedente. Inizia poi una serie di previsioni e di progetti che sono anche qui efficacemente illustrati e che vengono poi ripresi e approfonditi nel documento di bilancio vero e proprio, che la Giunta ci propone poco prima di Natale.

Perché abbiamo preparato questa mozione? Avremmo potuto, Assessore Marguerettaz, sollecitare la presentazione del "PREFIN" 2007-2009 con un'interpellanza, perché un termine anche adesso è scaduto: il 30 giugno è trascorso invano senza che venisse presentato al Consiglio il documento pianificatorio 2007-2009 e, visto questo termine che non è stato onorato, immaginiamo che anche per il 30 settembre di quest'anno non sarà approvato dal Consiglio il "PREFIN", a meno che durante l'estate vi sia un'accelerazione imprevista. Sappiamo però che questa accelerazione non può pervenire se dal Governo nazionale non ci sono certezze e il fatto che non vi sia certezza della consistenza sui trasferimenti finanziari sta indebolendo momento dopo momento il fattore utilità del "PREFIN", quanto serve oggi ancora pianificare attraverso questo strumento le risorse regionali. Invece di proporre la consueta interpellanza, noi vogliamo essere propositivi in questa occasione, vogliamo che, piuttosto che avere un "PREFIN" che costituisca un'analisi retrospettiva del passato per buona parte del suo documento e si cimenti in qualche fantasiosa previsione per quanto riguarda il triennio, in genere non facilmente rispettabile, preferiamo che questo strumento didattico sia un utile compendio al bilancio annuale e triennale di previsione che verrà analizzato e approfondito nei prossimi mesi.

L'incertezza delle risorse trasferite dallo Stato... vediamo già solo il "DPEF" di quest'anno, si parla di cifre, si parla di 37 miliardi di euro che dovrebbero costituire l'ammontare della manovra che sta mettendo in piedi il "Governo Prodi", ma sono cifre che devono essere spalmate poi nei vari settori o, meglio, sono risorse che dovranno essere reperite con iniziative di Governo che non saranno così favorevoli, anzi, come dicevo ieri discutendo con l'Assessore La Torre per quanto riguarda il comparto artigiano, prepariamoci ad un'altra finanziaria rigorosa, una finanziaria "lacrime e sangue", come si suol dire da qualche anno a questa parte a prescindere dal colore del Governo. Noi allora crediamo che questa iniziativa non sia da bocciare, ma sia da riassumere più efficacemente nel documento di bilancio. Il mio collega Lattanzi qualche tempo fa lo ha definito "POSTFIN" perché è arrivato dopo o contestualmente alla discussione del bilancio; evitiamo allora di squalificare un'attività lodevole degli uffici e anche dell'Assessore, ma assolutamente intempestiva, che ha una grande funzione didattica, ma una scarsa funzione di pianificazione finanziaria.

Con questa mozione presentata a nome del gruppo - quindi condivisa "in toto" anche dal collega Lattanzi, che non ha potuto firmarla solo perché era all'estero - chiediamo alla Giunta di inserire nella relazione di accompagnamento al documento previsionale di bilancio quei dati descrittivi della realtà socio-economica di cui parlavo che normalmente sono contenuti nel "PREFIN" e in fase di bilancio che vengano declinate secondo scadenze e termini più dettagliati le azioni prioritarie; in secondo luogo che si rinunci alla predisposizione del "PREFIN", cioè che non si prenda in giro il Consiglio che entro il 30 giugno viene presentato ed entro il 30 settembre approvato, direi che è anche un atto di onestà da parte dell'Esecutivo nei confronti dell'organo legislativo, e che si proceda all'ovvia e conseguente abrogazione della legge regionale n. 13/2004, che ha dimostrato tutta la sua inutilità.

Si dà atto che dalle ore 10,07 presiede il Vicepresidente Fiou.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Devo apprezzare le modalità e il tono utilizzato nel presentare questa mozione, che mi pare negli intenti voglia approfondire un tema cercando di fare delle proposte e tenendo un atteggiamento più lodevole rispetto ad altri atteggiamenti. Vorrei ripercorrere alcuni passaggi, perché il tempo rischia di appiattire un po' tutto. Questa legge regionale n. 13/2004 ha introdotto la pianificazione strategica come metodologia ai fini della determinazione delle politiche regionali da attuare e della definizione degli obiettivi generali da conseguire nel triennio coincidente con il bilancio pluriennale. In particolare la pianificazione strategica si traduce e formalizza in un documento economico-finanziario denominato "PREFIN", approvato annualmente ed avente una prospettiva equivalente al bilancio regionale, quindi triennale.

Vorrei fare un passo indietro per capire come è nato questo "PREFIN", perché sembra che sia saltato fuori come un fungo. In realtà è nato dopo un confronto che è avvenuto in aula proprio nell'ambito dell'approvazione del bilancio 2004. In quella sede furono fatte alcune considerazioni e cioè noi arriviamo in sede di bilancio e facciamo delle discussioni sui numeri a bilancio grosso modo "blindato", perché voi sapete meglio di me... e allora con grande onestà il Consigliere Riccarand, che non aveva dimenticato la sua esperienza assessorile, sapeva bene che quando il bilancio approdava alla discussione potevano essere fatte tutta una serie di considerazioni ma, dal punto di vista della costruzione, diventava difficile. Si voleva quindi immaginare un momento di confronto politico, un momento di scambio su degli indirizzi di carattere generale. Non so se questo strumento, ma poi entreremo nel merito, ha colto nel segno oppure no, se va modificato, questo è un altro discorso, ma limitiamoci alla "ratio" della norma.

Questa norma quindi doveva permettere in tempi antecedenti la predisposizione del bilancio un serio e sano confronto politico sugli indirizzi, che possono essere di vario genere: mettiamo di più nell'ambiente, mettiamo meno nell'industria e via dicendo; questo era l'intendimento. Per quanto riguarda l'iter, la legge era stata approvata il 20 luglio 2004 e il "PREFIN" per il 2005-2007 era stato approvato dal Consiglio il 21 ottobre, mentre la Giunta lo aveva approvato il 30 agosto; la legge stessa prevedeva per il primo anno di applicazione una scadenza al 31 agosto 2004, quindi il primo anno le scadenze sono state rispettate. Nel 2005 il cambio del Governo regionale è avvenuto a luglio e non è che un Governo regionale cambia in modo repentino, avevamo una situazione che nel momento in cui doveva essere licenziato il "PREFIN" era particolare, per cui eravamo andati dopo l'insediamento del nuovo Governo io e il Presidente a spiegare nella riunione dei Capigruppo il ragionamento. È vero che il Consiglio lo ha approvato il 5 dicembre 2005, ma la Giunta lo aveva approvato il 9 settembre, quindi il documento il 9 settembre era stato licenziato prima della ripresa dei lavori delle Commissioni. Ecco che questo documento aveva influenzato e condizionato la Giunta nella predisposizione del bilancio, pertanto dire che questa riflessione è stata una riflessione inutile mi pare non corretto. Dire che il "PREFIN" è stato approvato il 5 dicembre in concomitanza con il bilancio di previsione è dire una cosa giusta, perché ufficialmente il bilancio è stato approvato in concomitanza con il bilancio, quindi con un'evidente distonia. Occorre riconoscere che qualsiasi tipo di innovazione ha bisogno di una fase di sedimentazione organizzativa, ha bisogno di approfondimenti, in realtà c'è anche un effetto di stimolo rispetto a delle procedure che nel tempo proseguono, ma ritorno sempre all'obiettivo. L'obiettivo era, adesso le sto dando un po' troppo ragione, nel senso di raddoppiare lo sforzo, perché, come lei ha ben detto, raddoppiamo il confronto sia in sede di bilancio, sia in sede di "PREFIN", ma questo è poi così male? Sotto certi aspetti è mortificante, come Governo hai 2 occasioni dove chi non la vede come te ti antepone dei discorsi diversi, però questo vale nel caso si faccia un ragionamento astratto rispetto alle economie del Consiglio, ma perché deve essere un male avere un momento precedente dove, slegate dai numeri, si danno delle indicazioni? I miei amici "Verdi" che dicono che bisogna mettere un sacco di soldi per l'ambiente, per questo e quest'altro, a me va bene, però voglio sapere da dove li tolgo, altrimenti la collega Squarzino si prende solo la "crema", perché chiede di mettere più soldi nell'istruzione, mentre togliamo sempre l'asfalto all'Assessore Cerise! L'Assessore Cerise diventa un poveraccio e siamo in una situazione veramente ridicola, perché sembra che si voglia asfaltare tutta la Valle d'Aosta! Puntualmente poi tutti i martedì tutte le amministrazioni comunali vengono a lamentare un deficit nelle condotte acquedottistiche, nelle fognature, nelle strade, alla fine mettiamoci d'accordo su quali sono le esigenze della popolazione che devono essere soddisfatte! Le opere pubbliche non vengono fatte, nonostante vi sia un giusto confronto, per uno sfizio o per dare lustro a un Assessore piuttosto che a una struttura, quindi sono assolutamente contrario a questo tipo di impostazione. Bisogna però essere un minimo seri ed evitare delle speculazioni, e si pensava che il "PREFIN" fosse quel momento di discussione, perché dava la possibilità di analizzare tutta una serie di dati che dovevano dare il profilo della nostra Comunità, il "termometro" della nostra condizione per poi sviluppare un certo tipo di discorso. Credo che questa situazione nel tempo, oltre alla nostra buona volontà, debba fare i conti con delle situazioni che prescindono dalla nostra volontà; tale incidenza del Patto di stabilità, quella incidenza dei "DPEF" statali che interferiscono non tanto e non solo dal punto di vista quantitativo, perché fortunatamente alcuni riferimenti li abbiamo, ma interferiscono nel modo, per cui certi vincoli che ci vengono messi e ci verranno messi sia con i Governi di Centro-Destra, sia con i Governi di Centro-Sinistra interferiranno. Noi ci opponiamo, rivendichiamo la nostra autonomia, ma vi sono dei condizionamenti che partono dall'Unione europea e scendono, per cui ci troviamo a gestire il bilancio con tutta una serie di vincoli sia rispetto al personale, sia rispetto agli investimenti: ecco che posso anche immaginare che lo strumento che abbiamo introdotto necessiti di essere valutato, di avere degli approfondimenti, ma non ritengo che debba essere "tout court" eliminato.

Ritengo che l'invito rispetto all'anno in questione di non andare a predisporre il "PREFIN" sia accoglibile, anche perché abbiamo avuto l'approvazione del "DPEF" e dei decreti che hanno una serie di impatti. Verifichiamo peraltro che quel documento - e mi fa piacere che il Consigliere Tibaldi lo abbia ripreso in mano - ha, da un lato, dei dati che sono superati - i dati statistici - ma, dall'altro, alcune riflessioni continuano ad avere una loro validità. Faccio presente che nella legge è detto che la mancata approvazione del "PREFIN" nell'anno non impedisce la presentazione e l'approvazione del bilancio, quindi già allora il legislatore, il Consiglio ha fatto alcune riflessioni, pertanto, se in particolari condizioni il "PREFIN" non fosse presentato, la cosa non precluderebbe alcun tipo di azione amministrativa. Dopo un giusto dibattito eventualmente su questo chiedo se è possibile fare una breve sospensione per verificare la possibilità di trovare un accordo sul contenuto della mozione apportando alcune modifiche.

Presidente - È aperta la discussione generale.

La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Noi questa mozione non la votiamo, siamo contrari alla mozione così com'è perché noi abbiamo chiesto che vi sia un momento forte di programmazione, la legge parla di metodo della pianificazione strategica e credo che questo sia un valore di qualità per un'amministrazione, un valore di cui andare orgogliosi. Il problema semmai è il modo con cui si raccolgono ed esaminano i dati, ma su quello possiamo discutere all'infinito e ogni anno ci torniamo dicendo quello che va e che non va e come avremmo voluto che andasse, ma il fatto che si giunga ad un "PREFIN", cioè a un momento in cui c'è da parte della Giunta e del Consiglio la possibilità di ragionare in termini di pianificazione strategica noi lo riteniamo importante, per cui, rispetto alla posizione dei colleghi del gruppo "La Casa delle Libertà" che dicono "no" al "PREFIN", non ci stiamo e rivendichiamo questa legge che reputiamo sia stata un punto importante e qualificante di un'azione amministrativa, qualunque sia il Governo regionale che lo utilizza e paradossalmente al di là del modo in cui un Governo regionale lo utilizza. Un Governo cioè, se è intelligente, lo utilizza in modo intelligente; se è intelligente, utilizza questo momento per la concertazione, il Patto per lo sviluppo, l'attenzione a tutti i soggetti, questo è il momento preventivo in modo che nel "PREFIN" giungano tutte tali sollecitazioni e siano tenute in conto. Questo è il valore del "PREFIN". È chiaro poi che in Consiglio non riusciamo a modificare di una virgola né il documento del "PREFIN", che ci arriva confezionato in Consiglio, né il bilancio dopo, ma il documento del "PREFIN" va nella logica di un comportamento di trasparenza, vengono indicati più o meno chiaramente, secondo le modalità che il Governo decide, gli indirizzi politici e strategici, cioè c'è un tentativo per dire cosa si vuol fare rispetto alla situazione di questa Regione e come suddividere le risorse, quali priorità emergono. Siamo quindi perché rimanga il "PREFIN", perché è un momento importante di pianificazione strategica e può diventare il momento conclusivo di un'azione di consultazione, concertazione e raccolta di informazioni, di suggerimenti, di problematiche da parte di tutti i soggetti interessati allo sviluppo di questa Valle.

Presidente - Se nessun altro chiede la parola, siccome è stata chiesta un'interruzione, la seduta è sospesa per alcuni minuti per concordare il testo della mozione.

Si dà atto che dalle ore 10,30 alle ore 10,50 la seduta è sospesa.

Presidente - Riprendiamo la seduta. Qualcuno intende presentare la soluzione che è stata trovata?

La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Semplicemente per dire che durante questa sospensione è stato trovato un accordo su alcune piccole modifiche che sono state inserite nel testo sia nella parte descrittiva, sia nella parte impegnativa. Va da sé, come diceva giustamente l'Assessore Marguerettaz, che oggi la programmazione finanziaria del più piccolo ente o del più piccolo comune esistente in Europa dipende dalle decisioni supreme che si prendono prima a Bruxelles, per quanto riguarda l'Unione europea, poi a cascata dagli Stati, quindi da Regioni, Province... pertanto è naturale che la programmazione subisca un inevitabile condizionamento dalle decisioni degli enti sovraordinati. Con questa mozione così perfezionata si vuole non vanificare lo strumento pianificatorio, ma ricondurlo in un alveo di certezza; visto che oggi la certezza non sussiste perché anche dall'ultimo "DPEF" presentato dal Governo nazionale anche in ritardo la certezza sulla sussistenza di certi flussi finanziari, peraltro sottolineato anche dall'Assessore, non solo nella quantità, ma anche nella modalità è fortemente messa in discussione, crediamo che la programmazione finanziaria regionale non possa subire dei condizionamenti fino a questo punto, ciò non significa rinunciare alle scelte cosiddette "strategiche" della Regione, ma si tratta solo di non prenderci in giro. Un "PREFIN" oggi avrebbe dovuto già essere presentato, l'Assessore e la Giunta sono già inadempienti; noi non vogliamo sottolineare l'inadempimento, vogliamo però evidenziare che, anche a causa di una programmazione finanziaria statale, la Regione oggi si trova nella difficoltà di presentare una pianificazione regionale compiuta secondo la legge n. 13/2004 che opportunamente dovrà essere valutata. Si dovrà fare una riflessione se ha ancora un senso agire nella pianificazione finanziaria secondo la legge n. 13/2004; a nostro avviso, no, sono lacci e laccioli inutili, se non dannosi. Qualcun altro invece preferisce nutrirsi di chiacchiere che sono anche ben scritte perché didatticamente interessanti, non finanziariamente, sono anche ben scritte nel documento che ci è stato presentato lo scorso anno, ma alla fine rimangono chiacchiere che peraltro vengono riprese in buona parte nel documento di bilancio. Non nascondiamoci di fronte all'evidenza, difendiamo anche la dignità di questo Consiglio, le cui Commissioni competenti dovrebbero già essere lì ad approfondire il "PREFIN" 2007-2009, ciò non è avvenuto neanche quest'anno, quindi preferiamo alle chiacchiere la chiarezza e la serietà di un Governo regionale che dice che la mozione non può non essere accolta, di conseguenza ringraziamo per la collaborazione e per gli emendamenti costruttivi apportati e naturalmente noi, in quanto proponenti, la voteremo favorevolmente.

Si dà atto che dalle ore 10,55 riassume la Presidenza il Presidente Perron.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Votiamo contro questa mozione e votiamo se possibile ancora con doppia convinzione, nel senso che riteniamo vergognoso, mi permetta, Presidente Caveri e Assessore Marguerettaz, che il Governo regionale che non abbia preso in mano finora le fila della programmazione, che non si sia messo nell'ottica di individuare le priorità della prossima finanziaria, utilizzi alcuni Consiglieri regionali per intervenire e per scaricare sul "Governo Prodi" la responsabilità della loro incapacità!

Come dicevo nel primo intervento, un "PREFIN" non nasce dall'oggi al domani, nasce preparato da una serie di incontri con tutte le forze sociali, politiche, economiche interessate allo sviluppo della Valle d'Aosta almeno per l'analisi dei bisogni e per l'individuazione di priorità; poi in base alle risorse esistenti si decide come collocarle, ma le priorità questo Governo non è in grado di individuarle e allora sospende la programmazione con il pretesto che la colpa è del Governo nazionale.

Noi votiamo contro questo nuovo testo, anche perché addirittura le forze di Governo vogliono verificare la validità della legge regionale n. 13/2004, cioè vogliono mettere in discussione la validità di una pianificazione strategica, di una programmazione dello sviluppo di questa Regione.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Intanto capisco la dialettica politica, ma respingo l'accusa di incapacità: uno potrà non condividere...

(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)

... grazie, perché mi sembrava un po' pesante, lei è una che misura sempre le "tournures" del linguaggio.

Per quanto riguarda quello che vorrei dire attorno a questa questione, ho seguito con vivo interesse il dibattito che si è sviluppato in particolare sulla prima pagina de "Il Corriere della sera" nelle settimane scorse riguardante il futuro del "DPEF", documento di programmazione economica finanziaria che nacque una decina di anni fa nella considerazione, analoga a quella del "PREFIN", che una discussione attorno a metà anno, cioè più o meno in contemporanea con l'assestamento del bilancio dello Stato, sarebbe valsa per creare una situazione di programmazione che poteva risultare utile.

Perché commentatori di Destra e di Sinistra sono intervenuti su "Il Foglio" e su "Il Riformista"? Come mai economisti e commentatori "by-partisan" oggi considerano il "DPEF" qualcosa di inutile? Lo considerano inutile perché rischia di essere un documento vuoto, come è vuoto il "DPEF" di quest'anno e come era vuoto il "DPEF" dello scorso anno, quindi nel mio giudizio accomuno il "Governo Berlusconi" e il "Governo Prodi" ed è probabilmente, come hanno scritto alcuni di questi commentatori, nella debolezza del "DPEF", perché sappiamo bene che o le manovre finanziarie le fai accompagnando la finanziaria con dei decreti legge, che possono piacere e non piacere - a me il "decreto Bersani" non piace, ma è indubbio che in Italia o tu fai calare le manovre con la tagliola del decreto legge oppure, visto che teniamo tutti famiglia - se la logica è quella del disegno di legge ordinario. Il disegno di legge ordinario non riesce mai a sortire degli effetti concreti. Quando si decise di ricopiare la modellistica del "DPEF" nel "PREFIN" fu fatto con un elemento di buona fede, cioè ritenendo che il "PREFIN" avrebbe consentito di analizzare i dati in un certo modo, per poter poi scrivere con maggiore serenità la finanziaria regionale. Il "PREFIN" dello scorso anno aveva caratteri innovativi dal punto di vista dell'analisi. Ci eravamo sforzati nella seconda occasione di fare un documento più interessante e corposo. Il "PREFIN" approvato lo scorso anno ha valenza 2006-2008, quindi oggi non siamo privi di "PREFIN", ma c'è quel "PREFIN" che un anno dopo continua ad avere nelle linee direttrici, che sono quelle del programma del Governo, la sua validità. Anche noi eravamo dispiaciuti del fatto che lo scorso anno il "PREFIN" avesse delle caratteristiche di contemporaneità con la finanziaria, che lo avevano deprivato di quella discussione preventiva che in qualche maniera era nella sua vocazione costitutiva.

Ora, io non ce l'ho con il "Governo Prodi", però segnalo che quest'anno, se già il "DPEF" era nei confronti delle Regioni una "scatola vuota" lo scorso anno, quest'anno la scatola è vuotissima, nel senso che tutti i Presidenti delle Regioni hanno dato una valutazione neutra del contenuto del "DPEF" nella parte riguardante le Regioni, perché, se i colleghi vanno a vedere i contenuti del "DPEF" rispetto alla tematica cardine nei rapporti con lo Stato, che è il Patto di stabilità, si scrive semplicemente che il nuovo Patto di stabilità proporrà delle regole nuove. Quali saranno queste regole? Negli incontri tecnici avuti dall'Assessore Marguerettaz, negli incontri tecnico-politici avuti dal sottoscritto e negli incontri che abbiamo avuto con il Ministro Padoa Schioppa ho detto che ho sentito "puzzo di bruciato". Mi sbaglierò, sarà una finanziaria meravigliosa, la Regione otterrà 11/10, sarà il mondo più bello che c'è, però le parti finanziarie del "decreto Bersani" già dimostrano un atteggiamento manifestato di fronte ai Presidenti delle Regioni dal Ministro Padoa Schioppa, che ha trattato i Presidenti delle Regioni come dei mentecatti, dicendo loro: "voi ci proponete un nuovo patto di stabilità", perché come Presidenti di Regione abbiamo varato un documento unitario molto bello, dall'Assessore che rappresenta Formigoni, "Casa delle Libertà", al Presidente dei Presidenti delle Regioni, Vasco Errani, Presidente dell'Emilia Romagna e di fronte a tutti noi e a un Prodi attonito il Ministro Padoa Schioppa ha detto: "adesso vedremo, però sappiate che alla fine decido io perché qui troppo comodo la politica, tagliamo...". Io mi sono limitato a dire di fronte a Prodi: "ci sono dei professori che in politica non riescono perché non hanno cultura politica" e il Prof. Prodi, per mia fortuna, considero faccia un'eccezione, nel senso che lui è un professore prestato alla politica che ha cultura politica. Ritengo che oggi chi gestisce l'economia rischia almeno negli approcci fino ad oggi di non avere cultura politica, il che significa dire ai Presidenti delle Regioni: "voi dovete tagliare "X"", allora uno dice: "bene, tagliamo sui saldi, ci assumiamo la responsabilità" e invece l'impressione che abbiamo avuto è che nuovamente si tornerà, come in parte è avvenuto con il "Governo Berlusconi", con il Ministro Tremonti in particolare, a delle norme dettagliate, invasive dell'autonomia finanziaria della Regione, tanto che su questi argomenti non a caso è intervenuta anche la Corte Costituzionale dando ragione alle Regioni. È del tutto evidente che in Giunta sono settimane che discutiamo se fare o non fare il "PREFIN", perché è evidente che non è che non ci siamo messi a lavorare sul "PREFIN", gli uffici si erano messi a lavorare, ma l'interrogativo è: cosa scriviamo di nuovo rispetto allo scenario del "PREFIN" votato lo scorso anno 2006-2008? Scriviamo qualcosa che derivi dal nuovo Patto di stabilità? Un'idea allora del Ministro Padoa Schioppa, che ha manifestato ai Presidenti delle Regioni, è stata quella di dire: "noi vi togliamo una parte dei riparti finanziari, ma in compenso vi diamo una possibilità larghissima di azione sulla fiscalità locale", che è una tecnica suggestiva, in parte già applicata sulla sanità, in un sistema sanitario che è frutto non del Centro-Sinistra, ma è frutto di Centro-Sinistra, Centro-Destra, Centro, sopra, sotto. Tutti i partiti, quando hanno regionalizzato la spesa sanitaria, hanno scaricato sui Presidenti delle Regioni la responsabilità sulla sanità, poi, se non hanno più i soldi - ed è normale che non ce li abbiano più -, scattano le sovrattasse sull'IRAP, che è qualcosa di veramente iniquo. Sentivo il Presidente della Liguria che ha mugugnato di fronte al Presidente Prodi dicendo: "certo che l'idea che le piccole e medie imprese della Liguria che già vanno male per pagare la sanità dovranno ancora essere tassate...". Quello che voglio dire allora è che oggi non è che c'è una mancanza di responsabilità da parte nostra, per cui diciamo che, se non facciamo il "PREFIN", è colpa del Governo. Noi non siamo in grado oggi di fare il "PREFIN" perché nulla è cambiato rispetto alla situazione dello scorso anno e in realtà oggi un documento programmatorio rinnovato rispetto allo scorso anno lo avremmo potuto fare se il "DPEF" avesse elencato per tempo - perché il "DPEF" non è stato ancora approvato dal Parlamento - "A, B, C, D, E, F, G" e noi con il nostro potere programmatorio avremmo detto: "se c'è A, B, C, D, E, F, G, reagiamo immaginando una dislocazione diversa dal "PREFIN" dello scorso anno in alcuni settori, come la sanità, i servizi sociali". Ad esempio, a noi improvvisamente hanno tolto con il "decreto Bersani" una parte del finanziamento sull'Università della Valle d'Aosta; è vero che ci arriva solo il 10% dallo Stato, ma chi pensate che li metterà quei soldi per evitare la chiusura dei corsi universitari?

(interruzione del Consigliere Bortot, fuori microfono)

... già, bravo merlo! Ma il "decreto Bersani" è arrivato come una tagliola 10 giorni fa quando noi il bilancio 2007 per l'Università lo abbiamo già fatto, per cui dovremo andare a cercare nelle "pieghe" di bilancio di trovare i soldi per l'Università! Certo che bisogna programmare, ma se il Governo nazionale nella ripartizione del bilancio non mi crea delle certezze, ma io dico Centro-Destra come Centro-Sinistra, quest'anno è peggio perché con il Governo di Centro-Destra per 3-4 anni si era assestato su un "modus vivendi" attraverso il Patto di stabilità che era stato concordato, adesso nel nuovo "DPEF" mi si dice legittimamente che si farà un nuovo Patto di stabilità, ma nel "DPEF" non mi dicono come è fatto, allora è normale non fare il "PREFIN"! Sul fatto poi di fare o non fare il "PREFIN" in prospettiva, differentemente dalla proposta fatta dal gruppo "La Casa delle Libertà", noi teniamo la strada aperta, diciamo che occorre verificare la validità. Per esempio, possiamo fare il "PREFIN" in una data coerente con "DPEF", se ci sarà il "DPEF", poi magari lo cancellano loro e noi continuiamo ad avere uno strumento programmatorio... Senza nessuna polemica, non è che ho in antipatia il "Governo Prodi", però in questa vicenda finanziaria per adesso siamo in una situazione di incomprensione.

Il quadro politico nazionale poi non è proprio una giornata di un quadro di Rembrandt, mi sembra una "roba" che si "scazzottano" per qualunque cosa, quindi capite la difficoltà per le Regioni che non sanno se si andrà avanti, se ci saranno le elezioni anticipate, se riusciranno a fare una finanziaria. Qualche difficoltà c'è, per cui non farei una contrapposizione. Direi invece serenamente che il Consiglio regionale ritiene che il "PREFIN" di quest'anno non avrebbe significato e che si apre una discussione. L'Assessore Marguerettaz da settembre è disponibile a venire nella Commissione competente e a dire "in cosa miglioriamo il "PREFIN"" magari poi alla fine siamo tutti d'accordo che non sia più il "PREFIN", che vogliamo fare un'altra cosa, vogliamo che la finanziaria regionale venga accompagnata da una relazione di tipo tecnico, statistico, numerico un po' più corposa. Collega Squarzino, nessuna contrapposizione, ho fatto una battuta di là, non l'ho ripetuta qui; qui ho voluto fare un ragionamento politico che inerisce la difficoltà oggi per noi di capire quali risorse avremo nel 2007.

Presidente - La parola al Vicepresidente Fiou.

Fiou (GV-DS-PSE) - Non riesco a seguire il ragionamento del Presidente relativo al ruolo del "PREFIN". Una politica di Governo deve essere tradotta concretamente attraverso iniziative, di cui il bilancio è il sostegno fondamentale. Il bilancio diventa il momento della concretizzazione di un progetto di utilizzo delle risorse, in base a scelte di priorità - perché le risorse non possono coprire tutto. Il "PREFIN" è parte di questo il momento di progettazione dello sviluppo che interessa la comunità. È chiaro che il bilancio, abbiamo visto nel passato, può essere affrontato in maniera puramente burocratica e io nel tempo, quando sostenevo che venisse fatto il "PREFIN", utilizzavo il termine di "bilancio di scorrimento", cioè il bilancio che si fa negli uffici dove si dà incarico ai vari funzionari di vedere cosa avevamo speso, nei singoli capitoli, come poteva essere l'andamento delle singole voci l'anno successivo, sempre le stesse voci, gli stessi meccanismi, e adeguarli ai cambiamenti per cui il "bilancio a scorrimento" voleva dire non scegliere le priorità, non fare le riflessioni sui cambiamenti avvenuti, ma andare avanti per inerzia. C'è invece un modo più politico di affrontare il bilancio: quello di fare ad ogni anno il ragionamento su quello che è avvenuto, su quello che abbiamo fatto e se stiamo spendendo le nostre risorse nella direzione più utile a dare le risposte alla nostra Comunità. Il "PREFIN" era lo strumento che ci serviva per ovviare in parte al discorso del bilancio a scorrimento, era il momento del ragionamento politico portato all'interno di quest'aula, quindi non più solo in mano alla maggioranza e alla Giunta, ma era il momento di confronto con cui il Consiglio decideva, ovviamente con il rispetto dei ruoli maggioranza e minoranza all'interno dell'aula, le direzioni in cui investire le nostre risorse. Il "PREFIN" aveva il compito di delineare gli indirizzi condivisi anche se non ancora supportati da cifre.

Non credo che gli avvenimenti governativi attuali abbiano creato condizioni tali da non poterci far fare questi ragionamenti, rischiamo invece di andare a finire, ancora una volta, in un "bilancio a scorrimento". Ci stiamo avviando ancora verso la prassi dei piccoli aggiustamenti e della gestione politica "alla giornata". Questo mi fa pensare a una nostra - dico "nostra" coinvolgendo tutto il Consiglio - incapacità di progettare. Siamo ancorati in un meccanismo di sviluppo, che non riusciamo a mettere in discussione, perché metterlo in discussione vuol dire cominciare ad abrogare leggi con cui finanziamo iniziative che non creano sviluppo. Fare questa scelta non è facile, mette in discussione rapporti consolidati, ma è il compito che ci spetta nel momento di svolta generale che stiamo vivendo, perché sta cambiando l'economia e la società. Secondo me, rinunciare anche quest'anno a questo compito è un atto di rinuncia a un ruolo che ci spetta prioritariamente come classe politica.

Senza voler fare troppa polemica, mi sembra che questa mozione del gruppo "La Casa delle Libertà" sia diventata un supporto a un momento di difficoltà del Governo di giustificare, perché finora non ha voluto affrontare l'appuntamento del "PREFIN" e anche se dobbiamo frare i conti con qualche punto interrogativo dovuto a quanto avviene in campo nazionale. Siccome ero stato uno che ha fatto, insieme all'Assessore, la battaglia per mettere in piedi il "PREFIN", mi sento un po' mortificato dal fatto che venga accantonato, anche se viene detto momentaneamente, ma è comunque un modo di trattare con una certa sufficienza il problema di progettare il nostro futuro.

Presidente - La parola al Consigliere Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Noi abbiamo sottoscritto questo nuovo testo, lo voteremo; tranquillizziamo i colleghi della Sinistra, noi non abbiamo cercato alcuna "stampella", non vogliamo entrare nel dibattito dei blocchi nazionali. Ha detto bene il Presidente, per noi in questa situazione nel momento in cui dobbiamo redigere il bilancio regionale pari sono il Governo di Centro-Destra e il Governo di Centro-Sinistra. Mi sembra invece che questo testo sia un testo serio, che non fa della demagogia, perché la programmazione, se è solo teoria, è una programmazione che ha poco senso. La massa di manovra per correggere le previsioni di bilancio nel 2007, che sarebbero i vecchi fondi globali, la quantificazione di quello che può dare un senso a una programmazione in questo momento non è ancora possibile vista l'incertezza della finanziaria. Ci sembra quindi una mozione molto realistica, un documento oggettivo che non chiude assolutamente la possibilità di continuare con uno strumento tipo il "PREFIN", infatti le correzioni che sono state apportate creano una sospensione di tale documento per quest'anno, rimane in vigore il "PREFIN" di programmazione triennale 2007-2009, quindi voteremo la mozione.

Presidente - La parola al Consigliere Comé.

Comé (SA) - Molto brevemente, per dichiarare il nostro voto a questo nuovo testo di mozione che è stato presentato, dove anche noi abbiamo aggiunto con convinzione la nostra firma, anche perché l'intervento del collega Fiou è al 90% accettato e condiviso, nel senso che anche noi crediamo in questo strumento programmatorio. Il collega Fiou dice che si sente mortificato nel correre il rischio quest'anno di non vedere questo strumento all'attenzione dei Consiglieri, tuttavia non ho visto un grosso impegno da parte del suo gruppo lo scorso anno nel battersi per portare questo strumento programmatorio nei tempi previsti dalla...

(interruzione del Consigliere Fiou, fuori microfono)

... non vorrei però che, finché uno è dentro, tutto va bene, quando è fuori, tutto va male. Le chiavi di lettura sono sempre duplici.

Riteniamo che questo sia uno strumento valido, quindi è importante fare un'analisi profonda sulla sua validità, ma certamente anche noi condividiamo che oggi rischierebbe di diventare uno strumento programmatorio che poggia su una situazione che a livello nazionale può portare delle ripercussioni importanti sul documento stesso. Reputiamo quindi corretto che si vada nella direzione che è prevista dalla mozione, di sospendere il "PREFIN" di quest'anno e fare un'attenta analisi per verificare l'eventuale considerazione da parte di tutti i Consiglieri sul proseguimento di questo documento programmatorio.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Credo che abbiano detto tutto sia il Presidente, sia i colleghi che sono intervenuti e gli altri firmatari di questo nuovo testo, solo per una precisazione. L'intendimento di non presentare il "PREFIN" non è una novità né di questo Consiglio, né del precedente, ma è stato detto in conferenza stampa con l'incontro classico fatto con i giornalisti più di un mese fa, quando sono stati avviati i confronti con il Governo nazionale sia sul "DPEF", sia sul "Bersani". Questo tipo di ragionamento sull'enfatizzazione, "stampelle" e non "stampelle" quindi non è giusto, perché ufficialmente è stato detto in un momento assolutamente al di fuori di ogni sospetto.

Presidente - La parola al Consigliere Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Solo per affermare che l'ultimo intervento dell'Assessore Marguerettaz non fa che confermare ciò che la collega Squarzino e il collega Fiou hanno detto in questo Consiglio, che c'è bisogno della "stampella" del gruppo "La Casa delle Libertà" per andare in Consiglio, perché avevate già deciso un mese fa, ma non potevate agire in un altro modo, c'era bisogno di una mozione di "Forza Italia" per questo? Lo avete annunciato in conferenza stampa, poi attraverso una mozione di "Forza Italia" portate un emendamento in Consiglio...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... no, è indecoroso il vostro comportamento! E ancora più ci convince che voteremo contro questa iniziativa, della quale non si sa bene a quale gruppo politico affidare la paternità.

Président - Je soumets au vote le nouveau texte qui vous a été distribué, dont je donne lecture:

Mozione

Premesso che:

- la Regione Valle d'Aosta ha introdotto, dal 2004, un nuovo strumento di pianificazione denominato PREFIN, "ai fini della determinazione delle politiche regionali da attuare nel periodo previsto dal bilancio pluriennale e della definizione degli obiettivi generali da conseguire nello stesso periodo";

- il PREFIN dovrebbe, di norma, essere presentato al Consiglio regionale entro il 30 giugno di ogni anno e da questo approvato entro il 30 settembre, termini che non sono mai stati osservati;

- il continuo inasprimento del patto di stabilità interno e l'incertezza sui futuri trasferimenti finanziari, derivanti anche dal D.P.E.F. in discussione in Parlamento, stanno dimostrando la necessità di riflettere sull'utilità del PREFIN;

ciò premesso,

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Impegna

la Giunta regionale:

- ad inserire nella relazione di accompagnamento al documento previsionale di bilancio del 2007 e triennale 2007/2009 quei dati descrittivi della realtà socio-economica normalmente contenuti nel PREFIN e a declinare in termini più dettagliati le azioni prioritarie;

- a rinunciare alla predisposizione del PREFIN 2007-2009, considerando quello già in vigore, e a verificare la validità della legge regionale 20 luglio 2004, n. 13.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi - Lavoyer - Comé - Cesal

Conseillers présents et votants: 32

Pour: 25

Contre: 7

Le Conseil approuve.