Oggetto del Consiglio n. 2113 del 28 luglio 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2113/XII - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 20 aprile 2004, n. 4 (Interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico e disciplina della professione di gestore di rifugio alpino. Modificazioni alle leggi regionali 26 aprile 1993, n. 21, e 29 maggio 1996, n. 11)".
Articolo 1
(Modificazioni all'articolo 4)
1. Dopo il comma 3 dell'articolo 4 della legge regionale 20 aprile 2004, n. 4 (Interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico e disciplina della professione di gestore di rifugio alpino. Modificazioni alle leggi regionali 26 aprile 1993, n. 21, e 29 maggio 1996, n. 11), è inserito il seguente:
"3bis. Limitatamente alle strutture di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), per le quali sono necessari eventuali interventi al fine di prevenire possibili danni a persone o cose, conseguenti ad accertate situazioni di dissesto e di pericolo per rischio idrogeologico, il limite percentuale di cui al comma 1, lettera a), è maggiorato fino ad un massimo di venticinque punti.".
Articolo 2
(Modificazioni all'articolo 31)
1. Il comma 4 dell'articolo 31 della l.r. 4/2004 è sostituito dal seguente:
"4. L'idoneità conseguita ai sensi dell'articolo 10 della l.r. 21/1993 continua a costituire titolo idoneo ai fini del rilascio dell'autorizzazione comunale di cui all'articolo 10, comma 1, della l.r. 11/1996, subordinatamente alla frequenza di un corso di aggiornamento organizzato dalla struttura competente, secondo criteri e modalità definiti con deliberazione della Giunta regionale, sentita l'associazione di categoria individuata ai sensi dell'articolo 25. Fino all'avvenuta conclusione del corso, l'idoneità conseguita ai sensi dell'articolo 10 della l.r. 21/1993 continua a costituire titolo idoneo ai fini del rilascio dell'autorizzazione comunale di cui all'articolo 10, comma 1, della l.r. 11/1996.".
2. Il comma 5 dell'articolo 31 della l.r. 4/2004 è abrogato.
Articolo 3
(Disposizione transitoria)
1. Le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 3bis, della l.r. 4/2004, come inserito dall'articolo 1, si applicano anche ai procedimenti relativi alle domande di agevolazione presentate a decorrere dal 1° gennaio 2006.
Articolo 4
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge è determinato in annui euro 400.000 a decorrere dall'anno 2006.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 2006 e di quello pluriennale per il triennio 2006/2008 nell'obiettivo programmatico 2.2.2.12. (Interventi promozionali per il turismo).
3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede mediante l'utilizzo dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 2006 e di quello pluriennale per il triennio 2006/2008 nell'obiettivo programmatico 2.2.2.14. (Interventi nel settore dei trasporti):
a) per l'anno 2006, per euro 150.000, al capitolo 67975 (Spese per interventi per l'ammodernamento del sistema ferroviario) e, per euro 250.000, al capitolo 68090 (Spese per la realizzazione del collegamento ferroviario - tranviario Cogne - Charemoz - Plan Praz);
b) per gli anni 2007 e 2008, per annui euro 400.000, al capitolo 67975.
4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.
Presidente - La parola alla relatrice, Consigliera Viérin Adriana.
Viérin A. (UV) - Ce projet de loi modifie la loi régionale n° 4 du 20 avril 2004 portant actions pour le développement de l'alpinisme et des randonnées, réglementation de la profession de gardien de refuge de montagne et modification des lois régionales n° 21 du 26 avril 1993 et n° 11 du 29 mai 1996.
L'examen détaillé de ce texte permet de constater que la modification proposée par l'article 1er vise à éviter les risques graves et les dangers inhérents à certains refuges alpins de haute montagne. En effet il a été constaté que, dans certains cas, les variations considérables qui affectent les conditions climatiques peuvent modifier profondément l'équilibre hydro-géologique des zones situées en altitude où, au fil du temps, des refuges revêtant une importance stratégique pour la pratique de l'alpinisme ont été implantés. C'est le cas par exemple du Refuge "Gonella", près du Miage, qui constitue un point d'appui unique et historique sur la voie normale pour l'ascension du Mont-Blanc par le versant valdôtain, ou du Refuge "Gnifetti", sis dans la Vallée de Gressoney et qui joue un rôle tout aussi fondamental pour l'ascension du Mont-Rose. Ces variations climatiques compromettent sérieusement la stabilité de certains refuges et peuvent engendrer des dangers tellement sérieux qui pourraient déterminer la fermeture desdits refuges. Toutefois, les investissements qui permettraient d'éviter ces risques sont dans la plupart des cas relativement onéreux, ce qui explique que les organismes propriétaires desdits refuges ne peuvent généralement pas faire face à de telles dépenses, d'autant plus qu'il s'agit souvent d'associations sans but lucratif, comme les sections du Club alpin italien. Les travaux à effectuer sont hors de leur portée, même s'ils font appel aux aides régionales prévues par la loi régionale n° 4/2004, qui plafonne l'apport financier de la Région à 70% de la dépense globale.
La modification introduite par l'article 1er de ce projet de loi prévoit donc la possibilité d'augmenter ledit pourcentage jusqu'à concurrence de 95%, conformément à l'article 8 de la loi régionale n° 5 du 18 janvier 2001 qui concerne les actions régionales de protection civile, ce qui permettrait de financer les travaux indispensables pour faire face aux problèmes de stabilité et aux dangers dus au déséquilibre hydro-géologique et d'éviter ainsi tous risques aux structures et aux personnes. Par ailleurs le texte indique que cette mesure est réservée aux refuges de haute montagne liés à la pratique de l'alpinisme, situés à plus de 2.500 mètres d'altitude et auxquels l'on accède exclusivement en empruntant des chemins muletiers et des sentiers, ou en traversant des moraines et des glaciers. Les ressources prévues par l'article 4 de ce projet de loi et qui sont de l'ordre de 400.000 euros par an pour les 3 prochaines années sont considérées comme suffisantes pour résoudre les problèmes connus à ce jour et qui sont apparemment les plus urgents.
La modification introduite par l'article 2 de ce projet de loi touche quant à elle la disposition transitoire figurant à l'article 31 de la loi régionale n° 4/2004, c'est-à-dire les effets de l'habilitation à l'exercice de la profession de gardien de refuge de montagne obtenue au sens de la précédente législation régionale. Comme l'a également fait remarquer l'Association valdôtaine des gardiens de refuges de montagne, il serait en effet opportun de prévoir une disposition spéciale à l'intention des personnes qui sont déjà titulaires d'une habilitation professionnelle au sens de la loi régionale n° 21 du 26 avril 1993 pour que ladite habilitation reste valable à condition que l'intéressé participe au cours de recyclage spécifique qui sera organisé par la Région selon des modalités que le Gouvernement régional fixera par délibération. Cette mesure assurerait la validité des titres professionnels déjà obtenus, dont les effets seraient ainsi pleinement reconnus et ferait également ressortir l'importance de la formation continue, qui est un principe nécessaire et fondamental permettant de garantir les compétences professionnelles des gardiens de refuges de montagne.
Président - Je déclare ouverte la discussion générale.
La parole au Conseiller Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Se permette, vorrei spiegare il perché abbiamo presentato un emendamento a questa legge, che mi pare i colleghi Consiglieri abbiano già avuto il primo giorno di Consiglio, io riunificherei dichiarazione di voto, illustrazione dell'emendamento e intervento in discussione generale, così non perdiamo ulteriore tempo. L'emendamento tende ad aggiungere un terzo comma: il comma 3ter dopo il comma 3bis per allargare le possibilità di ottenimento del 90% di questi contributi anche e non solo a rifugi alpini posti al di sopra dei 2.500 metri, ma ai bivacchi. È vero quello che diceva prima l'Assessore Pastoret, la maggior parte dei bivacchi sono strutture che vengono imbracate con l'elicottero se vi sono problemi di stabilità vengono posate da un'altra parte, ma sono a conoscenza di bivacchi che sono costruiti ancora in muratura, quindi credo che in una legge regionale che deve riguardare la generalità dei casi, questo emendamento sia necessario. Chiediamo quindi che il Consiglio aggiunga questo comma 3ter e come dichiarazione di voto annunciamo il nostro voto favorevole alla legge nel suo complesso.
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - È una legge condivisibile e necessaria. Condivido anche le osservazioni del collega Venturella, cioè alcuni bivacchi sono bisognosi di... anche se in molti casi i bivacchi sono strutture abbastanza mobili e proprio per la loro mobilità forse non si rendono necessari investimenti così strutturati. È anche vero però che i padroni degli immobili, che sono dei rifugi, sono associazioni che quasi mai hanno le risorse per poter fare investimenti così importanti sia di consolidamento, sia di messa in sicurezza delle strutture ricettive di alta montagna, quindi è una legge condivisibile, così come è condivisibile quel passaggio che la collega Viérin faceva del riconoscimento dei requisiti professionali di chi già ha dimostrato di poter da anni gestire i rifugi, ha già superato esami, quindi c'era una lacuna che non riconosceva quel requisiti professionale. Una legge quindi assolutamente condivisibile.
Io aggiungerei un'osservazione. In questi ultimi 20 anni la Regione ha speso veramente ingenti risorse per costruire una catena di rifugi fra i più qualificati in Europa, però è giusto sapere che i gestori di rifugi sono in competizione sul mercato globale, perché i rifugi di alta montagna della Valle d'Aosta devono competere con la concorrenza dei rifugi francesi, svizzeri, altoatesini, austriaci e del turismo di montagna. È bene allora sensibilizzare un punto: se è vero, come è vero, che i proprietari dei rifugi non hanno le risorse ed è giusto che la Regione si preoccupi da 20 anni di fornire gli investimenti di capitale per la ristrutturazione degli immobili, gran parte a fondo perso, è altrettanto giusto che si faccia presente ai proprietari dei rifugi che bisognerebbe prendere atto di questa realtà per non sfruttare male questi investimenti. Cosa voglio dire? I gestori si vedono ogni 3 anni chiedere aumenti di costi di gestione; se è vero che gli investimenti di capitale li fa la Regione... è bene ricordare ai proprietari di immobili che gli investimenti li fa la Regione. Ora, è vero che la Regione non può intervenire nel negoziato e nel rapporto fra chi dà e chi prende in affitto, però è anche giusto comunicare ai proprietari di immobili che devono mettere in condizione i gestori di non ritrovarsi ad ogni scadenza di contratto - e i contratti sono brevi - davanti ad ingenti aumenti nei costi di gestione, altrimenti si va fuori dal patto di competitività. È assurdo cioè che si mettano i soldi per fare gli investimenti di capitale negli immobili e poi i proprietari degli immobili aumentino sistematicamente, con percentuali importanti, i costi per i gestori, che poi sono costretti ad aumentare i costi dei posti letto, dei pasti e quindi andare fuori da un'offerta turistica, sulla quale dobbiamo rimanere assolutamente competitivi, perché, pur non avendo investimenti pubblici nei rifugi degli Stati confinanti, i gestori degli Stati confinanti riescono ad avere prezzi più competitivi di quanto non siano già i nostri. Siccome siamo già su un prezzo-qualità alto, anche se a fronte di una qualità alta, intanto perché godiamo di scenari straordinari e poi perché gli investimenti della Regione hanno qualificato molto le strutture immobiliari dei rifugi e anche perché i gestori hanno sviluppato un'abilità straordinaria nelle relazione - e il collega Venturella, che li gira praticamente tutti, sa quanto i gestori valdostani abbiano aumentato in questi ultimi anni la loro professionalità e la loro competenza per garantire la massima qualità al prezzo più competitivo -, ma siamo ai limiti dei prezzi di mercato, per cui facciamo fatica a competere se non prendiamo atto di questa cosa, chiedo alla Giunta e all'Assessore di sensibilizzare i proprietari di rifugi affinché prendano atto di tale importante investimento di capitale e di ristrutturazione che la Regione fa sistematicamente ormai da 20 anni. Credo sia utile dire ai CAI - che, fra l'altro, sono tutti fuori Valle - di non vessare troppo i rifugisti che sono quasi tutti valdostani, altrimenti mettiamo in condizione i rifugisti di non essere più competitivi e di non avere più quell'interesse a stare per 6 mesi a 2.500 metri e a dare quel servizio che invece vogliamo che ci sia, perché l'escursionismo di alta montagna è uno dei prodotti chiave della nostra offerta turistica.
Presidente - Vi sono altri colleghi iscritti a parlare? No. Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Oui, tout d'abord merci au rapporteur, Madame Viérin, merci à ceux qui ont voulu intervenir sur ce projet de loi, merci à ceux qui s'en sont occupés en Commission.
Je n'ajouterai rien à tout cela qui a déjà été dit; deux réponses rapides à M. Venturella quant à son amendement. J'ai déjà eu l'occasion de lui dire que je n'ai aucune objection au fait que cet amendement soit accueilli et inséré dans cette mesure législative.
Pour ce qui est des observations que M. Lattanzi fait, là il y a un problème de caractère général et pas d'aujourd'hui. Déjà M. Caveri s'était occupé de la chose et nous continuons à avoir des rapports avec les différentes sections des Club alpins italiens et nous avons déjà offert aussi à ces sections de transférer ces refuges à la propriété de l'Administration régionale. En fait il y a là une petite contradiction: nous payons presque toutes les réalisations et les retapages de ces refuges, la propriété est à quelqu'un d'autre qui règle une procédure de marché, sur laquelle nous ne pouvons pas intervenir. Je trouve là donc qu'il y a une contradiction interne. Jusqu'au moment où on ne pourra pas arriver à définir cet aspect de propriété, je trouve raisonnable que l'Administration régionale intervienne en quelque sorte afin que les augmentations des loyers soient faites sur une base de marché qui soit liée à l'ISTAT, à l'augmentation du coût de la vie et non à l'augmentation d'une qualité du refuge même, qui a été réalisée avec l'argent de l'Administration régionale. Je trouve alors que là il y a une contradiction, de laquelle tout le monde doit être conscient et dont il faut prendre acte, sur laquelle il faudra intervenir avec des rencontres que d'ailleurs nous avons intention de faire avec les différentes sections du club alpin, parce que l'autre aspect terrible au point de vue de ceux qui s'engagent avec une activité libérale dans la gestion des refuges c'est que les contrats ont une échéance de 3 années. Là aussi alors, si celui qui gère le refuge doit faire un petit investissement du point de vue personnel pour améliorer une cuisine ou quelque chose du genre, il n'a plus la possibilité de rentrer dans les procédures d'"ammortamento dei beni" et donc il y a là une autre contradiction. J'accueille donc votre observation, qui est tout à fait légitime et surtout cohérente avec le fait que nous intervenons dans cette manière dans le financement de ces structures.
Président - Je rappelle que la Ve Commission a donné son avis favorable avec la présentation d'un amendement, ainsi que la IVe et la IIe Commission et le Comité permanent des collectivités locales et qu'un amendement du groupe "Arcobaleno" a été présenté.
A l'article 1er il y a l'amendement du groupe "Arcobaleno", dont je donne lecture:
Emendamento
All'articolo 1 aggiungere un comma "3ter":
"3ter. Le facilitazioni di cui al comma 3bis valgono anche per le strutture di cui all'articolo 3, comma 1, lettera e), che siano poste ad una quota superiore ai 2.500 metri s. l. m.".
Je le soumets au vote:
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.
Président - Je soumets au vote l'article 1er dans le texte ainsi amendé:
Article 1er
(Modificazioni all'articolo 4)
1. Dopo il comma 3 dell'articolo 4 della legge regionale 20 aprile 2004, n. 4 (Interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico e disciplina della professione di gestore di rifugio alpino. Modificazioni alle leggi regionali 26 aprile 1993, n. 21, e 29 maggio 1996, n. 11), è inserito il seguente:
"3bis. Limitatamente alle strutture di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), per le quali sono necessari eventuali interventi al fine di prevenire possibili danni a persone o cose, conseguenti ad accertate situazioni di dissesto e di pericolo per rischio idrogeologico, il limite percentuale di cui al comma 1, lettera a), è maggiorato fino ad un massimo di venticinque punti.".
2. Dopo il comma 3bis dell'articolo 4 della l.r. 4/2004, inserito dal comma 1, è inserito il seguente:
"3ter. Le agevolazioni di cui al comma 3bis si applicano anche alle strutture di cui all'articolo 3, comma 1, lettera e), che siano poste ad una quota superiore a 2500 metri s. l. m..".
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.
Président - Je soumets au vote l'article 2:
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.
Président - Je soumets au vote l'article 3:
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.
Président - Je soumets au vote l'article 4:
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.
Président - Je soumets au vote l'article 4bis:
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.
Président - Je soumets au vote la loi dans son ensemble:
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.