Oggetto del Consiglio n. 2069 del 13 luglio 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2069/XII - Approvazione di risoluzione: "Sottoposizione all'ARSS del problema transitorio legato alle disposizioni relative al part-time".
Risoluzione
Ricordato che con la legge regionale n. 34/2005 la percentuale del lavoro a tempo parziale per i dipendenti del comparto unico è stata abbassata dal 25% al 20% della dotazione organica nell'ambito di ciascuna posizione lavorativa;
Verificato che - come risulta dalla D.g. n. 1677/2006 - la pura applicazione di tale norma ha comportato il diniego della richiesta di part-time a 35 persone che ne avevano fatto richiesta;
Appreso che per 26 di queste persone la richiesta di part-time è dettata dall'esigenza di far fronte ad impegni familiari;
Riconoscendo nel part-time uno strumento utile per favorire la conciliazione tra impegni professionali e impegni di cura, che bene si inserisce nell'insieme delle politiche regionali a favore della famiglia;
Avendo appreso dal Presidente della Regione che sono già state fornite all'A.R.R.S. indicazioni per avviare, nell'ambito della contrattazione collettiva, procedure per definire modalità di accesso al part-time fino ad un limite del 25%, e per indirizzare l'uso di tale strumento alle effettive esigenze familiari;
Ritenendo tuttavia che tale procedura non potrà dare una risposta positiva nell'immediato alle persone che si sono viste negato il part-time;
Il Consiglio regionale
Impegna
Il Presidente della Regione a sottoporre nella direttiva all'ARRS il problema transitorio, in modo che si dia al più presto una riposta alle famiglie delle/dei dipendenti, ai quali, con l'atto deliberativo n. 1677/2006, è stato negato il part-time.
F.to: Squarzino Secondina - Fontana Carmela - Viérin Adriana - Lavoyer - Frassy - Viérin Marco.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Con questa risoluzione si vuole dare risposta a un problema di cui ieri avevamo già discusso in Consiglio e che stamani è stato esaminato nella Conferenza dei Capigruppo. Per quanto riguarda il part-time, per legge regionale è stata fissata la quota del 20%, che vale fino al 31 dicembre 2006. L'applicazione di questa normativa ha di fatto creato problemi a una serie di persone. Ora il Presidente della Regione ha individuato l'ambito della contrattazione collettiva, l'ARSS, in cui affrontare il tema del part-time che, a suo avviso, dovrebbe portarsi dal prossimo anno di nuovo al 25%. Resta il problema di queste 26 persone che si sono trovate con la normativa appena attuata e che non hanno potuto avere il part-time e che probabilmente rientreranno nella nuova normativa che l'ARSS sta individuando per tutti. Come fare in questi mesi? C'è un impegno preciso da parte del Presidente di sottoporre all'ARSS il problema di questo momento transitorio, che penalizza 26 persone, che hanno famiglia, che hanno problemi chiari a cui dare una risposta. Qui avrei preferito mettere dei dati precisi e dei termini, avrei voluto precisare meglio entro quanto dare una risposta; capisco che in questo momento non è possibile definire una data, prendo atto di tale impegno che è stato preso dal Presidente della Regione, un impegno che tutti i Capigruppo presenti in questo Consiglio, quindi tutti i movimenti condividono ed è che al più presto sia data una risposta alle esigenze delle famiglie di quei dipendenti che con l'applicazione della legge attualmente in vigore non hanno visto riconosciuto la loro richiesta di part-time per seguire impegni familiari. Accettiamo quindi l'impegno del Presidente e osiamo chiedere che vi sia un sollecito rispetto all'ARSS affinché al più presto sia data una risposta a queste persone.
Presidente - La parola al Consigliere Cesal.
Cesal (UV) - Era per esprimere a nome del gruppo "Union Valdôtaine" il voto favorevole a questa risoluzione, che è stata firmata da un nostro rappresentante, abbiamo delegato la collega Viérin in quanto elemento femminile, quindi più sensibile a questo particolare tipo di problema.
Stamani ho partecipato con un certo disagio all'incontro richiesto da una rappresentanza di lavoratori interessati al part-time, perché mi è sembrato di partecipare a una riunione in cui era presente una certa "lobby", che stava svolgendo una sorta di "lobbying" preventiva, perché addirittura qualcuno non mi risulta danneggiato nella situazione attuale, ma non vorrebbe essere danneggiato con l'inizio della nuova procedura che verrà avviata comunque con il mese di ottobre 2006 per il 2007. Si tratta di una procedura anomala, che spero non prenda piede in questo consesso, perché ritengo che l'iniziativa di stamani abbia delegittimato la legittima rappresentanza dei lavoratori, che sono i sindacati. Se ci mettiamo ad ascoltare tutti quelli che hanno delle situazioni particolari da rappresentare, non ne usciremo più. Inviterei quindi chi di dovere in una situazione del genere di rifiutare d'ora in poi iniziative che vanno in questa direzione, perché non credo che il Consiglio regionale possa rappresentare una specie di "lobby" più o meno interessata.
Sul discorso del part-time, da un punto di vista sociale, condivido pienamente tale istituto, devo dire però che questo rappresenta anche una fonte di inefficienza della pubblica amministrazione, quindi va regolato in modo che non possa costituire degli abusi per i lavoratori. Quando ci sono delle situazioni familiari particolari che devono avere una risposta è giusto che il part-time venga attivato, ma non può servire a qualcuno per mantenere un piede nella pubblica amministrazione, un posto di lavoro sicuro in cui poter rientrare nel caso in cui determinate situazioni della vita cambino. Dico che intanto non deve diventare un istituto che dura per tutta la vita lavorativa, se non in casi specifici, ma deve essere regolato da un punto di vista sindacale in maniera che vengano valutate pienamente le effettive esigenze delle famiglie o delle persone che richiedono il part-time, altrimenti cadiamo in una situazione di privilegio e credo che un compito di un pubblico amministratore sia proprio quello di evitare che si vengano a creare delle situazioni di privilegio, soprattutto in questo momento in cui vi sono situazioni in cui effettivamente tali privilegi non vengono assolutamente mantenuti.
Esprimo il mio voto favorevole con un invito al Presidente Caveri di attivarsi in maniera tale che l'istituto del part-time venga affrontato da parte delle organizzazioni sindacali e da parte dell'ARSS in maniera che possa rispondere alle effettive esigenze delle famiglie, ma che non possa costituire qualcosa di particolarmente privilegiato per chi vi ricorre senza motivi particolari.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Anzitutto non si può non apprezzare lo spirito paterno e anche un po' materno del Capogruppo Cesal, che stamani è rimasto colpito anche dalle bellezze di alcune delle impiegate che hanno presentato la problematica. A parte gli scherzi, perché il tema è molto serio, credo che la collega Squarzino, se avrà tempo, potrà rileggere la registrazione del mio intervento sul part-time di ieri e vedrà che, in un momento non sospetto e ben prima di questo eccentrico incontro di stamani con la rappresentanza, avevo già detto che nella direttiva all'ARSS ci sarebbe stata la richiesta di vedere se è possibile trovare una soluzione transitoria; quindi vedrà che io questa cosa l'avevo già detta.
Accedo volentieri alla proposta, perché qui si dice "trovare una risposta", che poi la risposta sia positiva o negativa lo vedremo sulla base della contrattazione che l'ARSS svolgerà, ma vorrei dire che questo dialogo e questa discussione che abbiamo fatto anche in altre sedi sul part-time è opportuna, perché, al di là delle posizioni che ciascuno ha, esiste un condiviso senso di trovare una soluzione per il part-time che sia considerata più equa di quanto sia oggi.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Il tema è importante ed ha trovato in questa risoluzione il contributo di molti, quindi non ci si può che associare alla volontà di avere una particolare attenzione per questo tipo di problematica, quindi condivido pienamente sia l'intervento paterno del Capogruppo Cesal, sia l'intervento del Presidente Caveri. Volevo però fare un'osservazione critica sul metodo con cui abbiamo affrontato questa problematica. Se è così importante, come tutti crediamo, forse sarebbe meglio affrontarla in termini e in modi diversi, non con una risoluzione "rappiccicata" su un incontro fatto in qualche maniera all'ultimo punto del Consiglio... se su questi temi noi ci crediamo, forse è bene che vengano presentate delle normali interpellanze, interrogazioni e mozioni, dei provvedimenti di legge e iniziative di altro genere, ma che testimoniano che queste non sono cose dell'ultimo minuto, ma sono cose che vengono fuori dal "profondo" del Consiglio. Faccio un invito a tutti noi, a me stesso e agli altri: la risoluzione sia uno strumento usato per contingenze momentanee, mentre su problemi che non sono di ieri, ma che sono "consecutivi" forse è meglio utilizzare altro tipo di strumenti.
Presidente - Pongo in votazione la risoluzione in oggetto:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 26
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - Con questo punto esauriamo i nostri lavori.
La seduta è tolta.
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La réunion se termine à 18 heures 50.