Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2051 del 12 luglio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2051/XII - Provvedimenti per scongiurare il fallimento della Tecdis Tectel di Châtillon e futuro dello stabilimento e delle maestranze della Tecdis di Châtillon. (Interrogazione e interpellanza)

Interrogazione

Appreso dagli Organi di stampa che la prima asta per la vendita dello stabilimento del Gruppo Tecdis Tectel di Châtillon è andata deserta;

Osservato che saranno posti in Cassa integrazione quasi tutti i dipendenti dello stabilimento;

Richiamato il fatto che la maggior parte dei dipendenti resisi disponibili a lavorare in azienda durante il periodo di Amministrazione Straordinaria non ricevono regolarmente lo stipendio da tre mesi;

Ritenuto opportuno sapere quali iniziative ha assunto il Governo regionale in riferimento alla vicenda in esame;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) quali iniziative ha assunto il Governo regionale a favore dei lavoratori del Gruppo Tecdis Tectel per scongiurare il fallimento della società stessa e il licenziamento delle maestranze.

F.to: Venturella

Interpellanza

Premesso che:

- nell'ambito della procedura di offerta di Tecdis e Tectel non è pervenuta - nel termine del 23 giugno scorso - alcuna manifestazione di interesse da parte di alcun imprenditore;

- il Sig. Takashi Odagyma - presidente del gruppo giapponese Nakan - ha incontrato più volte il presidente della Regione Caveri e l'assessore regionale delle Attività Produttive La Torre in relazione alla possibile partecipazione del suo gruppo imprenditoriale al bando di assegnazione delle suddette aziende;

- rispondendo a una recente interpellanza del gruppo consiliare scrivente, l'assessore regionale delle Attività Produttive aveva affermato che "la giapponese Nakan ha formulato una serie di richieste che vanno dall'esenzione fiscale all'esenzione contributiva sui costi del personale e al prezzo simbolico per l'acquisto della società. Il piano prevede - ha precisato La Torre - in una prima fase, l'assunzione di 155 persone su due turni". Egli ha inoltre aggiunto che "Nakan ha affermato che la nostra regione è per lei strategicamente importante, ma questo non in alternativa all'operazione Tecdis";

- c'è un'ampia e preoccupata attesa per il futuro dello stabilimento di Châtillon e dei suoi lavoratori;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore delegato per sapere:

1) se, alla luce del bando andato deserto, le sue dichiarazioni riportate in Premessa sono il frutto di una fervida fantasia oppure se hanno un minimo di fondamento;

2) se - dopo il 23 giugno - ha avuto occasione di incontrare, anche solo in sede conviviale, o comunque sentire il Sig. Takashi Odagyma per avere una conferma di quella volontà che il Presidente del gruppo Nakan avrebbe manifestato qualche mese fa;

3) se, al di là del rapporto personale con il Sig. Takashi Odagyma, ha qualche intendimento più concreto in merito al futuro dello stabilimento di Châtillon: in caso affermativo, di che cosa si tratta e come ritiene di procedere;

4) se il pagamento degli stipendi ai lavoratori in attività e degli anticipi della cassa integrazione a quelli non occupati sta procedendo regolarmente oppure se vi sono ritardi.

F.to: Tibaldi - Frassy

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Partiamo da un fatto, il fatto certo: il 23 giugno scorso il primo bando nell'ambito della procedura di offerta di "Tecdis" e "Tectel" è andato deserto. Il fatto certo è che ci si aspettava almeno un concorrente, almeno un candidato propenso a rilevare l'azienda e a gestirla: questo è il fatto. Veniamo all'antefatto: per 4-5 mesi siamo stati letteralmente sommersi da dichiarazioni, annunci, interviste e quant'altro dell'ipotetico candidato giapponese "Nakan", che sarebbe stato disponibile ad accollarsi la gestione di "Tecdis". Questo antefatto ha avuto dei protagonisti, non siamo stati certamente noi nell'ambito di questo Consiglio a dire che ci sarà un soggetto giapponese pronto ad assumere le redini di "Tecdis", ma è stato annunciato dal Presidente Caveri e dall'Assessore La Torre. Gli incontri ai quali ha partecipato il Presidente sono stati 2, se le nostre date non sono errate, il 10 febbraio e il 2 maggio, almeno uno è un incontro al quale ha partecipato anche l'Assessore La Torre. Intorno a questi 2 incontri c'è stata questa ridda di articoli e notizie pubbliche che hanno creato delle aspettative in capo a chi? Innanzitutto a chi lavorava lì dentro. Sono 240 persone che lavoravano fino a qualche giorno fa a ranghi ridotti, oggi sono tutti in cassa integrazione perché c'è anche il post fatto: è giunta oggi notizia sui giornali che la "Tecdis" è obsoleta e i Giapponesi rinunciano. Questo è il risultato di un terzo incontro che hanno avuto i vertici regionali con questo potenziale candidato, che ora non è neanche più candidato.

Abbiamo fatto un'interpellanza che è ricca di provocazioni, ma volutamente, perché lei, Assessore, è il titolare di certe dichiarazioni che hanno venduto "fumo", hanno illuso i lavoratori e hanno creato queste aspettative che alla fine sono diventate delusioni. Lei non abita a Châtillon, ma là il clima è alquanto teso. È vero che ha partecipato a qualche Assemblea, avrà visto qualche delegazione sindacale, ma vi sono famiglie non solo residenti in loco, ma anche nel territorio circostante che sono fortemente preoccupate, perché hanno confidato nelle parole che i "media" hanno divulgato, ma i giornalisti hanno divulgato le parole che voi avete pronunciato. Naturalmente alcune di queste parole ci siamo permessi di riportarle in premessa: "la giapponese Nakan ha formulato una serie di richieste che vanno dall'esenzione fiscale all'esenzione contributiva sui costi del personale e al prezzo simbolico per l'acquisto della società..." e questo peraltro non è nemmeno previsto... abbiamo scoperto con il Commissario Cassinelli che è stato ospite di un'audizione in IV Commissione. "... il piano prevede..." - ha precisato l'Assessore La Torre - "... in una prima fase, l'assunzione di 155 persone su due turni". Non crediamo che l'Assessore sia un visionario, pensiamo che abbia completa capacità di intendere e di volere, di conseguenza possa dirci da dove ha tirato fuori questa cifra: 155 persone assunte in una prima fase. È agli atti dei verbali consiliari, naturalmente non sono cifre che ci inventiamo, allora vorremmo capire se si tratta anche qui di un problema linguistico, se avete difettato nei rapporti di interpretariato con l'interlocutore giapponese, se non eravate dotati di questo interprete che potesse tradurre in maniera autentica e anche immediata le volontà manifestate, oppure se si tratta di qualcos'altro, perché oggi il sogno è svanito e ci sono 240 persone fortemente arrabbiate, oltre che preoccupate. Sappiamo che avete prospettato altre soluzioni con questo interlocutore giapponese, ma su tale argomento torneremo dopo, anche perché lei ci dirà qualcosa di più adesso, ci dirà se i futuri incontri confermeranno una volontà di fare qualcosa. Ci aveva detto anche che il rapporto con il Sig. Takashi Odagyma, quello che lei ha definito innominabile... questo rapporto così pacioso da "tarallucci e vino" si concretizza in un qualcosa di economico più concreto nell'ambito dell'azienda in fase di dismissione di Châtillon. Le diciamo che l'audizione con l'Avvocato Cassinelli, Commissario straordinario di "Tecdis", in IV Commissione è stata particolarmente illuminante, penso che abbiamo potuto acquisire una serie di elementi che sono molto importanti per una valutazione complessiva della vicenda; una vicenda che è nata all'insegna dell'ottimismo o, meglio, dell'illusione, ma è finita con una profonda delusione. Aspettiamo la sua risposta e ci riserviamo una replica.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, La Torre.

La Torre (FA) - Anzitutto faccio subito richiamo a quella filosofia che mi ha riconosciuto il collega Frassy nel suo precedente intervento, per dire che è proprio la filosofia del privato che oggi ci troviamo ad affrontare e la filosofia del privato è quella che passa attraverso il ragionamento del "business". È evidente che, al di là delle cose che ci diremo e sull'attenzione che porteremo sul problema di questi lavoratori che devono essere assolutamente tutelati, è fondamentale capire che l'evoluzione di un rapporto fra un ente o i sindacati... o comunque un interlocutore che si confronta con un privato molte volte si trova a dover fare i conti con questa posizione molto chiara del privato - in questo caso la "Nakan" - che parla di "business". Perché c'è questo passaggio che lei ha giustamente sottolineato e che ho apprezzato... quando lei dice: "c'era quasi una sorta di trasparire di disponibilità amichevole?". In effetti perché io e anche il Presidente avevamo rilevato che il Presidente della "Nakan", Odagyma in più di un'occasione aveva espresso, per una serie di motivazioni sue personali, un'attenzione particolare agli aspetti sociali. È chiaro che questa attenzione agli aspetti sociali espressa da lui in più di un'occasione era stata ripresa dai suoi collaboratori, che di fatto ogni volta richiamavano i conti: il famoso "business".

Faccio questa breve premessa per dire che la storia è molto lunga, non parte da quest'anno, ma dall'anno scorso e io la conosco in parte; per la parte che conosco non solo mi assumo la responsabilità, ma vi spiego cosa è successo. Vi è stato questo incontro del 10 febbraio - quello che lei ha citato nelle mie risposte dell'8 e del 9 marzo in Consiglio - a cui non ho partecipato, ma di cui ho conoscenza: non vi ho partecipato perché sono entrato in carica il 28 febbraio o il 3 marzo, non cambia di molto. Mi sono trovato quindi nel pieno della crisi di questa situazione di cui ci stavamo preoccupando, tant'è vero che l'8 e il 9 marzo alle vostre attente osservazioni che giustamente portavano l'attenzione su tale problema rispondevo dicendo le cose che acquisivo dalla situazione di cui prendevo atto. Devo dire, non per difendere la situazione che mi veniva trasmessa... nella prima riunione del 10 febbraio "Nakan", al di là del fatto che bisogna ripetere che esiste una procedura che è quella commissariale legata ad un percorso che il Dott. Cassinelli doveva tutelare e ha fatto... presentava alcune valutazioni e faceva alcune proposte che lei ha elencato e che io riporto, come può vedere se va a riprendere il discorso che è stato fatto in quest'aula, in quanto loro valutazioni e loro proposte. Proposte che, fra l'altro - e mi dispiace che, quando si legge un testo registrato, non si possono cogliere le intonazioni del parlare e quindi le interpretazioni dei percorsi di voce -, io leggevo con estrema perplessità, perché fra le cose che lei ha detto ve ne sono alcune che sono assolutamente inconciliabili con le disponibilità che ha una Regione. Non credo che una Regione possa decidere o riconoscere che non si pagano più le tasse sul lavoro; vi sono delle cose che uno legittimamente può chiedere, tanto più quando viene da una nazione extraeuropea e magari pensa che qui vi possono essere delle regole diverse, e noi ne abbiamo preso atto.

Passando sempre in questa fase che mi vede protagonista dal 10 febbraio all'incontro successivo di maggio... si verifica che nell'incontro di maggio la "Nakan" stessa si presenta con una posizione diversa, perché non sostiene più le cose che ha detto il 10 febbraio, ma sostiene una comparazione fra i costi europei, fra i Paesi che si pongono sul mercato e che svolgono questo tipo di attività e quindi valutazioni in merito alla convenienza o meno di procedere su tali ragionamenti. Come conseguentemente vi riporterò su delle altre interpellanze che furono fatte... lei troverà nelle mie osservazioni - credo di averne mandato una copia a lei, estrapolando quello che ritenevo più significativo - che noi non abbiamo voluto né chiudere una porta, né aprirla del tutto, anche per rispetto delle procedure del Dott. Cassinelli. Fra l'altro, qui vorrei fare una precisazione in merito a tali procedure: la legge gli affidava e gli affida la gestione amministrativa di questa società, quindi capite che non solo noi abbiamo il dovere di essere esterni alla gestione del bando di gara, come abbiamo precisato in altre interpellanze, dove leggevamo le precisazioni che il Dott. Cassinelli di volta in volta ci forniva, ma nemmeno siamo mai potuti entrare nel merito di come veniva gestita l'azienda nella fase commissariale e vi faccio un esempio: siamo arrivati a scoprire solo ieri che c'è una problematica legata all'energia elettrica. Come? Si potrebbe chiedere. C'è una lettera di ieri della "Deval"... che fa presente che, poiché la "Deval" ha delle responsabilità di tipo gestionale nei suoi contratti, in merito alle sue procedure, essendo che i contratti non sono più pagati da "tot" tempo e sono entrati in un contenzioso di un certo tipo, essa deve staccare la corrente. Conseguentemente ci siamo preoccupati di andare a vedere se attraverso un altro gestore, che in questo caso potrebbe essere "CVA", era possibile fare degli allacciamenti provvisori. Io scopro che "CVA" è già stato gestore dei contratti e non può più gestirli perché già è passiva rispetto a una serie di fatture, che non sono mai state pagate. Questi sono dei particolari, non per prendere le distanze dalla "gestione Cassinelli" ma, visto che ci sono dei compiti precisi che bisogna assolvere, bisogna riportare ognuno alle competenze che ha. La Regione allora ha la competenza e il dovere di essere credibile e di sostenere i lavoratori, perché la cosa su cui voglio focalizzare l'attenzione è proprio la situazione di disagio dei lavoratori, su cui dobbiamo impegnarci, però devo dire con chiarezza che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, perché la gestione commissariale aveva il compito di traghettare a una vendita. Questa vendita oggi non sta accadendo, noi non eravamo a conoscenza della partecipazione per legittimo segreto istruttorio delle procedure che il Commissario aveva posto in atto per accaparrare possibili partecipanti; noi quello che potevamo fare era scrivere una lettera al Commissario Cassinelli, che è agli atti, dove si dice che la Regione si metteva a disposizione nei confronti di tutti i possibili partecipanti in uguale misura, garantendo tutte le migliori facilitazioni possibili consentite dalla legge.

Torniamo alla "Nakan". La "Nakan", che si muove con quella logica che bene ha ricordato il collega Frassy, in questo periodo che va dall'incontro del 10 febbraio a quello del 2 maggio e poi a quello dell'11 luglio, passando da delle proposte che avevano dei fondamenti di poca realizzazione a delle proposte di comparazione dei costi, infine al terzo incontro per una serie di ragioni, per la filosofia che lei ha detto del privato, arriva a dire che il "business" non c'è e lo ha detto con estrema chiarezza, quindi la "Tecdis" alla "Nakan" non interessa. Cosa è rimasto? Non sono rimaste certo le chiavi di uno stabilimento che mai nessuno ha dato a nessuno, non sono rimasti certo gli impegni che nessuno ha preso da nessuna parte, perché nessuno ha aperto una porta e nessuno l'ha chiusa, come risulta dalle mie dichiarazioni nel Consiglio precedente, è rimasto solo un rapporto corretto di persone che si stanno impegnando: sindacati, Comune di Châtillon, Regione, insieme come è accaduto all'ultima riunione, e che dicono: "abbiamo capito che nella "Tecdis" per voi il "business" non c'è". Sappiamo che la "Nakan" sta attraversando una fase difficile, perché ci hanno spiegato che si stanno quotando in borsa in Giappone, pertanto non possono fare delle operazioni di un certo tipo se non sono comprovate da interessi chiari; loro agiscono con questa ottica, è l'ottica del mercato, è crudele me ne rendo conto, ma noi, aggrappandoci anche alle parole del Dott. Odagyma, abbiamo detto: "valutate quanto meno se nei vostri percorsi di "business" una parte di quello che facciamo può essere ancora recuperato". Loro hanno detto che ci penseranno. È una risposta interlocutoria, non vogliamo creare nessuna aspettativa perché ogni volta che qualcuno cerca di fare qualcosa sembra quasi che lavora contro! L'altra volta eravamo rimasti perplessi quando eravamo stati attaccati, che avevamo detto: "prima di dire che la Valle d'Aosta non vi interessa, fatevi un giro, magari vedete qualcosa che vi piace". Lo so, può essere minimale, ma è il tentativo di tenere ancorato un possibile soggetto che può dare del lavoro. In questa ottica abbiamo avuto una risposta che è forse un po' più che interlocutoria, perché c'è anche una disponibilità del Presidente Odagyma di tornare il 28 luglio e questo mantiene quel filo su cui intendiamo lavorare per tentare di mantenere una certa operatività delle maestranze della "Tecdis".

A lato di questo c'è tutto un altro lavoro che parte da due presupposti: il primo, che dobbiamo affrontare i percorsi delle imprese che entrano in difficoltà attraverso dei percorsi legislativi chiari, che mettano queste aziende in una condizione di viaggiare su un binario tale che fin da subito si possano contenere i danni. Come mi ero già impegnato in un altro Consiglio, dove mi ero preso un mese di tempo, ma questo è accaduto 20 giorni fa, il mese sta scadendo, ma io conto per la fine del mese di poter discutere all'interno delle Commissioni questa ipotesi. Una legge di questo tipo non sarebbe sufficiente, intanto una legge di questo tipo deve avere una costruzione molto attenta e una serie di pareri motivati, perché è una legge che si confronta con l'Europa in quanto sfiora il discorso degli aiuti, ma io sono ottimista e vi ripeto che l'impegno del mese conto di mantenerlo. Una legge di questo tipo ha senso se viene accompagnata da una legge che tuteli meglio la difesa dei lavoratori, perché oggi esistono leggi statali che garantiscono il percorso della cassa integrazione ed è importante su questo che la volontà che abbiamo espresso insieme al Presidente Caveri di fronte ai sindacati di svolgere un'azione immediata nei confronti del Governo, con un incontro che stiamo programmando con grande difficoltà con il Ministro Bersani - so che il Presidente ci è quasi riuscito, dovremo averne conferma e, non appena l'avremo, ve lo diremo - per andare a sollecitare direttamente dal Ministro, attraverso un'opera che speriamo faccia anche il Dott. Cassinelli, di bandire un'ulteriore gara con due obiettivi fondamentali: il primo è una tutela immediata dei lavoratori in merito alla cassa integrazione, perché sappiamo che per come è costruita oggi la situazione nel mese di novembre la cassa di integrazione potrebbe venire meno e questo lo riteniamo inaccettabile, un ulteriore bando di gara dà invece una garanzia comunque di un'apertura successiva di cassa integrazione almeno fino al mese di marzo-aprile: questo è il minimo che dobbiamo cercare oggi di portare a casa per tranquillizzare queste persone che vivono in uno stato d'ansia. Il secondo obiettivo è quello di andare a ricreare, e non voglio fare critiche al Dott. Cassinelli, magari non essendo meno rispettosi delle procedure, ma essendo più visibili come Regione - non so se ci è consentito, ma dobbiamo farlo lo stesso -, vedendo se riusciamo noi a fare noi quello che il Commissario forse ha fatto poco, cioè andare a promuovere di più per portare in un secondo bando di gara qualche "competitors", non dimenticando che cerchiamo ancora di dialogare con "Nakan" per vedere se parallelamente riusciamo ad agganciarli su alcune delle operatività per mantenere dei posti di lavoro. Questo è il piano di tutela: portare avanti delle norme legislative più chiare che permettano alle imprese di essere instradate in un percorso di trasparenza che li sostenga nella fase di difficoltà, portare avanti una legge che tuteli meglio la dignità dei lavoratori, in questo caso lavoratori che da troppo tempo vivono una situazione di incertezza; portare a casa un bando di gara che dà gli obiettivi che abbiamo detto e questo lo faremo attraverso il discorso con il Ministro Bersani, non creare false illusioni perché la situazione della "Tecdis" è gravissima: siamo al livello - ripeto - di staccare la presa della corrente, e su questo ci stiamo muovendo, ma non riusciamo ad agire, perché le leggi della "Deval" - che, in quanto partecipata da "Enel", deve dare conto ai suoi azionisti - sembra siano irreversibili; pertanto la preoccupazione è quella che questo stabilimento possa trovarsi in ogni caso in una situazione di grande incertezza.

Le cose che vi ho detto sono quelle che sono, non vi ho nascosto niente, non vi avevo nascosto niente prima; se abbiamo peccato di ottimismo, credo che il tentativo di pensare in positivo in questa Regione non possa essere visto come un difetto, come pure il tentativo di impegnarsi e non sempre avere la fortuna di portare a casa dei risultati e nessuno più di noi, di voi e di altri sarebbe stato contento che a questo bando qualcuno avesse partecipato e non possiamo che essere tutti dispiaciuti che nessuno abbia partecipato. Il fatto che qui una volta per tutte si dica con chiarezza che le responsabilità devono essere assunte e i soggetti che se le assumono devono essere individuabili, quindi il Dott. Cassinelli ha le sue responsabilità, noi abbiamo le nostre e la "Nakan" ha le sue per quello che ha detto... ma l'importante è che la trasparenza sia tutelata. Credo che questa trasparenza, anche con la mia risposta, ci sia; penso che le vostre interpellanze e interrogazioni siano utili, perché permettono a tutti di "sentire" la chiarezza che si deve avere su tale argomento, quindi vi ringrazio per le vostre iniziative. Non credo che su queste cose si voglia cercare della polemica, perché non è la polemica che serve né a noi, né a nessun altro, perché quello che serve è che insieme si trovino delle soluzioni e se avete delle indicazioni costruttive, quindi indicazioni su come muoversi, su aziende da contattare... cose che a noi non competerebbero perché dovrebbe essere il Commissario che le fa, però io dico che dobbiamo superare i limiti consentiti. Dopodiché dico che solo così avremo fatto un'opera di servizio per tutte queste persone che sono lì, persone che il nostro ufficio ha sempre ricevuto e ha cercato, nel limite della nostra competenza, di tenere informate dei rapporti sindacali che sono stati mantenuti costantemente, degli incontri con il Comune che sono stati sempre aggiornati, credo che in questo ambito, se c'è una volontà comune, insieme, con quell'ottimismo che abbiamo cercato di mettere, potremo dare delle risposte più positive ai lavoratori e ai cittadini valdostani.

Président - La parole au Conseiller Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Ripercorrendo le tappe che ha ben percorso il collega Tibaldi su ciò che è successo in questo ultimo mese, l'asta deserta, la "Nakan" che sparisce, che dice di trovarsi di fronte a un'azienda obsoleta, volevo però tornare sulla difesa dei lavoratori, sulla difesa del loro salario e dei loro giusti diritti. Ho avuto dai lavoratori delle informazioni su qual è il loro prospetto... di ciò che prendono: luglio-agosto 2005 hanno preso un anticipo e luglio-agosto non sono stati ancora saldati, stanno aspettando ancora lo stipendio di aprile, maggio e giugno. È chiaro che di fronte a una situazione del genere, gravissima, le sue parole, Assessore, sul fatto che a breve avrete un incontro con il Ministro Bersani ci riempie di speranza. Il problema è un altro ancora però: faccio riferimento alla legge regionale n. 4/2005, non so per quale meccanismo, forse per una questione di tipo procedurale, l'anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni non riguarda tali lavoratori, vengono esclusi e quindi è un ulteriore problema che si aggiunge a questi già gravi problemi; per cui i lavoratori della "Tecdis", proprio per questi meccanismi di asta deserta, il fatto che non è compresa nella fattispecie della legge regionale n. 4 la mobilità, non hanno neppure l'anticipo.

Personalmente credo che di fronte a questa grave situazione del gruppo "Tecdis" e "Tectel", ma che riguarda anche la "Rossignol", le "Industrie Plastiche S.r.l."... annuncio che, oltre a trattare questo argomento, abbiamo depositato una risoluzione su ciò che è successo a Issogne con il titolare che è scomparso... dovremmo prima o poi occuparsi di ciò che da più parti viene abbozzato, in poche realtà da bozza viene trasformato in provvedimento legislativo, quello del reddito di cittadinanza. Credo che dovremmo superare i rispettivi confronti di tipo ideologico rispetto a questo provvedimento, che è il reddito di cittadinanza, e far sì che non solo ai lavoratori del gruppo "Tecdis" e "Tectel" sia garantito questo reddito ma, dato che abbiamo una crisi strutturale riguardante anche altri settori, non solo quello industriale, fare in modo che forte arrivi il richiamo ad occuparci finalmente del reddito di cittadinanza, che potrebbe essere una soluzione a questi problemi.

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Ci stupisce l'ingenuità manifesta dell'Assessore La Torre nel dirci che si trova un foglio di appunti del precedente Assessore Ferraris in merito alla "questione Nakan- Tecdis" e, interrogato sull'argomento, viene qui e lo legge pedissequamente, senza sapere se esiste un piano, se quello che è scritto è vero o falso, tenendo presente che il suo predecessore lei lo ha avversato fino al giorno prima (ricordo il suo intervento sulla politica industriale portata avanti dall'Assessore Ferraris). A parte questo, dopo che lei ha avuto questo rodaggio problematico, è entrato nella pienezza delle sue funzioni e avete incontrato l'interlocutore "Nakan". Lei ha detto: "con il tempo ho moderato i termini che ho utilizzato"... io le lascerò agli atti, ho fatto trascrivere dall'efficace e competente Ufficio della stampa del Consiglio regionale il servizio del TG3 della "RAI" del 3 maggio delle 14.30 e delle 19.00, il titolo già in apertura recita "Speranza Nakan" con la foto di "Tecdis", non è suo il titolo.

"Domanda: "Tecdis", la speranza viene dal Giappone non solo per la "Tecdis", il futuro industriale della Valle d'Aosta sembra che abbia un'impronta giapponese.

Risposta: credo si possa dire "sì" con cauto ottimismo, oggi c'è stato un incontro molto proficuo con il Presidente della "Nakan", che ha espresso una volontà giapponese di investire in Valle d'Aosta, credo che questa sia la risposta più convincente per tutti.

Domanda: come si può immaginare un futuro di collaborazione con i Nipponici?

Risposta: oggi abbiamo però scoperto che in Valle d'Aosta possiamo essere attrattivi, i Giapponesi si sono resi disponibili, quindi lo ritengo molto positivo. Sì, abbiamo scoperto che loro sono dei lavoratori importanti... l'aspetto umano e la professionalità dei nostri dipendenti, ma soprattutto la qualità dell'ambiente e della vita... questo ci ha fatto riflettere e ci rendiamo conto sempre più che la Valle d'Aosta è una grande risorsa in tutto il suo insieme e quindi siamo cautamente ottimisti".

Non ho dietro gli articoli de "La Stampa", non parliamo de "La Vallée", quello che hanno titolato in merito all'esito di quell'incontro, ma ricordo che c'erano delle dichiarazioni roboanti. Assessore, un Consiglio: prudenza e discrezione; finora avete creato i presupposti perché non vi fosse alcun candidato. Se la Regione è proprietaria dell'immobile e ha un ruolo delicato nell'ambito di questa asta, è naturale che, se un candidato viene ricevuto, si dice che presenta un piano che poi si scopre non esistere, che potrebbe avere determinate esenzioni o benefici di carattere fiscale, o contributivo o energetico, dissuade altri candidati; tanto che lo stesso Dott. Cassinelli ha fatto capire che non spettava a lui dirlo, ma lui era il titolare di una procedura ad evidenza pubblica, quindi se parallelamente c'era un altro interlocutore proprietario degli immobili che trattava meglio un candidato rispetto agli altri, lasciava agli altri le deduzioni. La stessa cosa a maggior ragione, pensate come ci può essere attrazione per la "Tecdis" di Châtillon se la Regione gli propone Pont-Saint-Martin! Ma chi va ad accollarsi un'azienda come la "Tecdis" di Châtillon se a Pont-Saint-Martin c'è uno stabilimento già libero senza problemi di carattere finanziario, di dimensioni ottimali e logisticamente collocato meglio rispetto ai grandi poli produttivi italiani? Voi avete creato i presupposti per una turbativa d'asta, voi siete responsabili di una turbativa d'asta in questa vicenda e dovete rendervene conto e assumervi le responsabilità!

È credibile che vi siate visti 2 volte con il titolare di "Nakan" e non abbiate uno straccio di carta in mano? E lo ricevete il 28, se questa è la sua affidabilità? Per cosa farvi dire: che neppure a Pont-Saint-Martin gli interessa? Adesso avete rilasciato dichiarazioni che sono interessati a Pont-Saint-Martin, le abbiamo lette, sono qui, sono scritte, l'ANSA è stata la prima che ha fatto il lancio e poi lo riprenderanno i giornali! Non si può gestire la cosa pubblica in questa maniera così disinvolta ed incauta! Se lei ha peccato di ingenuità quando si è preso il pezzo di carta lasciato dall'ex Assessore Ferraris, che se ne andava con la "valigetta", e lo ha letto pedissequamente in aula a noi che abbiamo fatto un'interrogazione, la seconda volta ha fatto dichiarazioni di suo pugno e che facevano intendere che "Nakan" sarebbe stata la speranza per la salvezza di "Tecdis", dichiarazioni purtroppo clamorosamente smentite dal bando d'asta andato deserto il 23 giugno. Come la chiamiamo questa? Turbativa d'asta! Tali dichiarazioni sono state fuorvianti e c'è da dire che la Regione, se ha guardato con attenzione "Nakan", ha veramente "schienato" "Tecdis", perché il Commissario straordinario aveva chiesto alla Regione un minimo di interesse - e qui vi sono i colleghi della IV Commissione che hanno partecipato come me all'audizione -, cioè che liquidasse un finanziamento per la ricerca di 320mila euro già istruito. Non erogabile perché "Tecdis " non ha pagato i contributi ai dipendenti, anche se la legge regionale non subordina l'erogazione al pagamento di questi oneri. Vi hanno chiesto di aiutarla a risolvere il problema elettrico, sul problema elettrico lei ha fatto un cenno ma, nonostante l'interessamento del Presidente Caveri e suo, "Deval", che è anche partecipata dalla Regione, non ha "mosso un dito ". Vi hanno chiesto che "Tecdis" fosse introdotta presso qualche istituto di credito locale per attivare qualche linea di credito di soccorso. Li avete presentati a "BCC" e, non appena li avete presentati, "BCC" gli ha chiuso la porta in faccia! Queste sono le attenzioni che in fase ormai di agonia terminale sono state rivolte dalla Regione a "Tecdis", parallelamente c'è questa manfrina con "Nakan". Assessore, lei e il Presidente Caveri avete messo il sigillo di questa turbativa macroscopica, della quale vi assumete le responsabilità! Adesso spiegatelo voi a Châtillon perché a "Nakan" non interessa più venire lì! Perché naturalmente la vostra offerta si è indirizzata diversamente. Non vogliamo fare discorsi campanilisti, ma c'era una procedura da rispettare, a nostro avviso questa procedura è stata violata e voi ne siete gli artefici!

Presidente - Chiudiamo i lavori per oggi, il Consiglio è riconvocato domani alle ore 9,00. Ricordo che alle 8,45 vi è una riunione dei Capigruppo.

La seduta è tolta.

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La séance se termine à 20 heures 22.